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  • 2 Sorelle

    “2 sorelle”: una realtà a Santo Stefano Belbo, Cuneo; Piemonte. Un birrificio al femminile con Elisa e Federica Toso, due sorelle al timone: due ragazze coraggiose e intraprendenti che si sono messe in gioco e fanno con passione il loro lavoro ormai da cinque anni. Attualmente producono il loro orzo e in futuro prevedono di coltivare anche il loro luppolo.

  • Abbazia di San Guadenzio

    La Casa Vinicola ABBAZIA si trova a S. Stefano Belbo, un piccolo paese tra Monferrato, Langhe e Roero al centro della migliore zona viticola della Regione Piemonte. Questo particolare microclima generato dalla confluenza nord-sud, ha permesso da sempre un condizione atmosferica ottimale per la coltivazione dei vitigni più pregiati e delicati come il Nebbiolo, il Moscato

  • Abrigo Fratelli

    La storia della famiglia Abrigo non comincia nella Cascina dei Berfi, oggi sede dell’Azienda Agricola guidata da Ernesto Abrigo e dalla sorella Mariarita.
    Gli Abrigo sono arrivati solo nel 1935 provenendo da Treiso. In breve tempo, si capì che i terreni di Langa erano vocati per la elaborazione di grandissimi vini. Arrivarono così gli anni ’70, in cui Ernesto frequentò la Scuola Enologica di Alba, diplomandosi nel 1976. Mettendo a frutto i propri studi, negli anni successivi avviò la produzione delle prime bottiglie con il marchio “Abrigo Fratelli”.
    Negli anni la produzione si ampliò, e al Dolcetto furono affiancati Barbera, Chardonnay, Nebbiolo, Arneis e Favorita.

    Oggi l’Azienda è in continua espansione e la produzione annua è di circa 45’000 bottiglie.

    La conduzione rimane ancora oggi familiare: ad Ernesto si affiancano la sorella Mariarita ed il figlio Walter .

  • Abrigo Giovanni

    Esperienza come garanzia di qualità L’esperienza deriva dalla profonda conoscenza.

    Da tre generazioni coltiviamo i nostri vigneti, siamo cresciuti con loro seguendo il ritmo della Natura, questo a garanzia che dietro ogni bottiglia prodotta ci sono scelte ben ponderate.

    Il saper fare artigiano nella cura di ogni dettaglio Ci mettiamo la faccia e seguiamo direttamente ogni singolo passaggio, ciascuno di noi è responsabile di uno specifico campo e insieme curiamo ogni dettaglio. Scienza e coscienza alla base di ogni fase produttiva Gli studi e le numerose esperienze ci hanno portato a sostenere l’agricoltura ragionata e la precisione in cantina. Ogni lavorazione viene svolta quando è il tempo di effettuarla, limitando gli interventi e lasciando esprimere al meglio la natura di ogni vino.

  • Accornero

    Proprietari viticoltori da quattro generazioni, gli Accornero continuano con la stessa passione e lo stesso impegno che animò il bisnonno Bartolomeo a produrre vini di alta qualità.

    Bartolomeo Accornero, nato nel 1839 e la consorte Giuseppina Lasagna, già proprietari di una modesta azienda agricola confinante con l'attuale proprietà, ebbero cinque figli; oltre che alla conduzione delle proprie terre, Bartolomeo, coadiuvato dal figlio Giuseppe, accudì in qualità di terziario agricolo la tenuta di Palazzo dei Conti di Callori (oggi sede dell'Enoteca Regionale di Vignale Monferrato).

    Frutto di molti anni di duro lavoro e di risparmi fu l'acquisto, nell'anno 1897, della Cascina Ca' Cima dal nobile cavaliere Negri. Continua poi la generazione con Giovanni Battista Angelo Accornero, figlio di Giuseppe, che sposò Alfonsina Coppo: da questa unione nacque Giulio Accornero, attuale titolare con la moglie Mariuccia e il figlio Ermanno.

    Nel Comune di Vignale Monferrato è situata Ca' Cima, con una superficie di 20 ettari interamente coltivati a vigneto.

  • Adriano Grasso

    È un’azienda giovane che guarda al futuro.

    Attualmente i vigneti sono in regime di conversione per la Certificazione Biologica.

    Questa è una scelta dettata dal cuore, dalla passione di coltivare la vite nel modo più naturale possibile e dall’amore per questa terra. Se la Terra è sana e viva, anche la gente che abita in un territorio come questo vive meglio.

  • Adriano Marco e Vittorio

    La famiglia Adriano è un classico esempio di azienda agricola a conduzione famigliare, una vera tradizione in Piemonte.
    Sin dai primi del 900 Giuseppe Adriano e la moglie Teresa, genitori di Aldo, conducono già un’attività agricola da mezzadri.
    Poi tocca Aldo Adriano, insieme alla moglie Maddalena, ad acquistare la prima cascina a San Rocco Seno d’Elvio.

    Negli anni 90 arrivano in azienda Marco e Vittorio che, con le mogli Luciana e Grazia, migliorano la produzione e la commercializzazione dei vini con una forte espansione sui mercati internazionali.

  • Agrapart&Fils

    Fondata nel 1894 ad Avize, nel cuore della Côtes des Blancs, da Arthur Agrapart bisnonno degli attuali proprietari Pascal e Fabrice, l’Agrapart & Fils è una Maison di Récoltant Manipulant (R.M.), poiché gestisce e controlla ogni momento della produzione, dalla maturazione delle uve sino all’evoluzione dei vini. La maison si estende su 9,75 ettari, con vigneti di 35 anni (8000 ceppi per ettaro), principalmente collocati a Oger, Cramant, Oiry e Avize, tutti Grand Cru della Côte des Blancs.

  • Agricola Punica

    Agricola Punica, uno dei nomi più rinomati al mondo nella produzione del vino, è una joint-venture tra il dott. Sebastiano Rosa, la cantina di Santadi, la Tenuta San Guido, Antonello Pilloni, presidente di Santadi e il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis.

  • Aia vecchia

    Aia Vecchia è il nome di un antico casale immerso nella campagna toscana tra Bolgheri e Castagneto Carducci e prossimo al litorale tirrenico, dal quale prende il nome l’azienda vitivinicola della famiglia Pellegrini.
    L’azienda comprende 42 ettari di terreno nell’area Bolgherese e nella Maremma Grossetana dove vi si coltivano le uve Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Petit Verdot, Sangiovese , Vermentino e Viognier destinate alla produzione dei nostri vini: Lagone, Sor Ugo, Morellino di Scansano, Vermentino e Solidio.
    La cantina dove avvengono tutti i processi di trasformazione, dalla pigiatura alla vinificazione, è il luogo dove la tecnologia dell’acciaio incontra l’esperienza del legno e ha sede presso Castagneto Carducci.

  • Albatreti

    Albatreti è una delle realtà più interessanti del panorama produttivo di Montalcino e la sua storia è davvero unica, la conferma di come nella vita non bisogna mai smettere di sognare. Già perché quando c’è amore per il lavoro e passione, anche i risultati più difficili possono essere centrati. L’azienda agricola Albatreti è nata con l’acquisto, sul finire degli anni ’90, del podere da parte di Gaetano Salvioni e dei suoi cognati.

  • Albert Bichot

    Le prime tracce della famiglia Bichot risalgono al 1214. Dal 1350 la famiglia venne fondata in Borgogna, nella sua roccaforte a Châteauneuf-en-Auxois. Lo stemma della famiglia non è cambiato da allora, né ha il suo simbolo, un cervo. Nel 1831, Bernard Bichot fondò una società di intermediazione vinicola che portava il suo nome a Monthélie. Suo figlio, Ippolita, che seguì le orme del padre e acquistò le prime viti a Volnay, era già convinto che la gestione a monte fosse essenziale. Suo figlio, Albert Bichot, il primo a portare questo nome, ampliò l’azienda di famiglia alla fine del XIX secolo e spostò la sede centrale nel 1912 nella sua sede permanente nel centro di Beaune. Nella seconda metà del XX secolo, i suoi quattro figli, Bernard, Albert, Bénigne e Jean-Marc divennero gli eredi di questo savoir-faire. Dal 1996, Albéric Bichot ha rappresentato la sesta generazione a gestire la Camera. L’esperienza di Albert Bichot si basa sul rispetto del terroir e della natura. Attraverso pratiche viticolturali biologiche e sostenibili, basate sull’osservazione, la prevenzione e l’attenzione all’equilibrio della natura, Albert Bichot si sforza di preservare questa terra fertile per le generazioni future. Albert Bichot possiede oltre 100 ettari suddivisi in sei proprietà.

  • Albert Grivault

     Albert Grivault ed i suoi vini. L'azienda ha sede a Meursault. Si tratta di un nominativo di grande tradizione e notorietà nella appellazione. Vanta, in regime di monopole, l'eccezionale Clos de Perrieres, da molti ritenuta la migliore parcella di Meursault. Storicamente il domaine muove i primi passi nel 1875 quando il giovane Albert comincia a lavorare vigneti ricevuti in eredità.Dal 1974 ad oggi il domaine è condotto da Michel Bardet, nipote del fondatore. 

  • Albert Pic

    La Maison Albert Pic & Fils è la più antica azienda vitivinicola della regione francese dello Chablis essendo stata fondata nel 1755. La peculiarità della cantina Albert Pic & Fils è il focus esclusivo sugli Chablis, i grandi vini bianchi che rappresentano al meglio la tipicità della regione. I vigneti di proprietà sono posizionati nelle zone a maggior vocazione per lo Chardonnay.

  • Albino Rocca

    La cantina Albino Rocca nasce nel 1960, grazie allo stesso Albino, nonno degli attuali proprietari. Anima e cuore dell'azienda, assieme ad Albino, è stato suo figlio Angelo che, entrato in cantina quindicenne, ha fatto parte di quella generazione di innovatori in grado di cambiare le sorti del Nebbiolo. Angelo è stato un precursore: nel 1986 ha cominciato a far maturare il suo Barbaresco in barrique, nel 1990 ha iniziato a vinificare e imbottigliare separatamente i suoi cru Ovello e Ronchi, poi, nel 2004, ha deciso di abbandonare il legno piccolo, in favore di botti di rovere tedesco e austriaco, alla ricerca di nuovo equilibrio ed eleganza. Accorgimenti che lo hanno reso un punto di riferimento nell’affollato panorama di Barbaresco.

  • Alciati

    Azienda Agricola Alciati: 3 generazioni di storia tra le colline di Asti, in Piemonte. Da oltre 100 anni produciamo vini e nocciole portando avanti l’amore per la terra, la famiglia e questi territori straordinari.

  • Alessandro Rivetto

    La famiglia Rivetto si occupa di vini ormai da quattro generazioni, ma è stato il nonno Ercole a iniziare Alessandro, che guida l’azienda dal 2012 in società con l’enologo Alessandro Bonelli, al sapere della vigna e della vinificazione. L’azienda agricola Rivetto collabora con l’Istituto Superiore di Enologia di Alba e possiede vigneti a Serralunga (Nebbiolo per vino Barolo), ad Alba e Treiso (Dolcetto, Barbera, Nebbiolo per Langhe Nebbiolo e Barbaresco), a Cremolino (Barbera e Dolcetto di Ovada) e a La Morra.

  • Alta Vista

    La famiglia d’Aulan produce vini in diverse regioni del mondo, dalla Francia - paese d’origine - all’Ungheria, per arrivare fino in Argentina, dove dal 1998 possiede l’azienda Alta Vista. Siamo quindici chilometri a sud di Mendoza, nel cuore di Chacras de Coria: è qui dove sono situate le cantine dotate delle migliori tecnologie d’avanguardia. Alla costante ricerca della massima qualità, partendo dall’uva per arrivare al prodotto finito, sono il malbec e il torrontés le due principali varietà vitate a essere valorizzate appieno, grazie alla combinazione del savoir faire francese con la passione argentina. L’estensione vitata su cui l’azienda può al momento contare è decisamente importante, e arriva a sfiorare i 1500 ettari complessivi, ripartiti in vari appezzamenti rientranti sia nel territorio di Mendoza che in quello di Salta.

  • Alvise Amistani

    Famiglie come Amistani di Guarda traggono la loro origine enoica da due zone quali Valdobbiade­ne e Conegliano, zone dalla oramai indiscussa e rinomata tra­dizione vitivinicola. Pur mantenendo come punti fermi questa origine e curando sempre i vigneti siti in questi due territori, l’azienda Amistani di Guarda ora ha il suo centro in Monte­belluna. Comprensorio fregiato dalla denominazione di origi­ne controllata e garantita D.O.C.G. Montello e Colli Asolani.

  • Amiot Servelle

    Il domaine Amiot Servelle, con sede nel paesino di Chambolle Musigny, è alla soglia del secolo di vita visto che è stato fondato nel 1920 dai nonni degli attuali proprietari. Lo stile della maison è stato fin dagli inizi completamente indirizzato verso l'approccio biologico, tanto che, ad oggi, è l'unica tenuta della denominazione Chambolle-Musigny ad aver ottenuto la relativa certificazione. La famiglia possiede e coltiva più di 17 ettari di vigne tra cui le più vocate e famose sono certamente i 1er Cru Les Feusselottes, Les Charmes, Derrière la Grange e Les Amoureuses. Ognuno di questi terroir è caratterizzato da condizioni diverse, fedelmente riportate da Christian Servelle nei propri vini, anche grazie ad un approccio mirato in cantina con macerazioni in tini aperti e affinamenti in legno personalizzati per ogni Cru. Lo stile della maison prevede quindi una totale fedeltà al territorio, con il risultato di ottenere vini austeri in gioventù ma molto puliti e complessi, capaci di un lungo invecchiamento che ne esalti le doti di raffinatezza ed eleganza.

  • Andrea Felici

    L'azienda Andrea Felici sorge tra Apiro e Cupramontana, nel cuore delle terre del Verdicchio; la famiglia Felici, da generazioni, cura le vigne di proprietà con amore e dedizione, cercando di produrre vini che raccontino, il più fedelmente possibile, il territorio e la sua storia.

  • Andreola
    Il lavoro dell’uomo plasma il territorio, trasformandolo nelle forme e nei ritmi.
    Dal 1984, anno in cui Nazzareno Pola ha fondato l’azienda familiare nel cuore della zona di produzione del Valdobbiadene Prosecco Superiore, Andreola è parte attiva di questa trasformazione.
  • Angelo Negro e Figli dal 1670

    Già dal 1670 la famiglia Negro coltiva vigneti sulle colline del Roero e lavora per valorizzare questo splendido angolo di Piemonte, dedicando i suoi vini ai prestigiosi vitigni autoctoni: Favorita e Arneis a frutto bianco, Nebbiolo, Barbera, Bonarda, Dolcetto e Brachetto dal grappolo lungo tra quelli a frutto nero. Oggi può contare su quasi 60 ettari di vigneti, distribuiti tra la storica Cascina Perdaudin in Monteu Roero, la cascina San Vittore in Canale e Basarin in Neive. Le vigne crescono nelle posizioni meglio esposte al sole, su terreni calcarei di origine alluvionale che variano da collina a collina. I diversi suoli e microclimi danno origine a vini molto ben definiti e ricchi di carattere.

  • Anonima Distillazioni

    Nasce nel 2018 a Gubbio in Umbria dall'idea di realizzare una distilleria come solo in passato nascevano, un luogo dove poter creare una linea di prodotti dal sapore e tradizioni antiche. Il cuore della distilleria è il grande alambicco discontinuo a fuoco diretto da 200 litri carter head.

  • Anselma Famiglia

    Circa 50 ettari di possedimenti racchiudono l’affascinante storia della Famiglia Anselma, cantina che può contare su oltre 35 ettari di vigneti dedicati al regale nebbiolo, dalla cui attenta e preziosa vinificazione prendono forma ben 10 interpretazioni di Barolo, ciascuno indiscutibilmente legato a Comune o Vigneto di provenienza.

  • Antico Frantotio Grillo Marco

    L’Azienda Agricola Grillo nasce ad Isolabona nel 1990, quando Marco Grillo ebbe l’intuizione di fare dell’agricoltura il suo “mestiere”. Di generazione in generazione la passione per l’oliva taggiasca è stata tramandata nella famiglia, fino a trasformarsi in un’attività a conduzione familiare legata al proprio territorio, nel cuore della Val Nervia.

    All’età di 20 anni Marco intraprese l’attività di confezionamento e vendita di Olive Taggiasche in salamoia e Olio Extra Vergine di Oliva Taggiasca, con la coltivazione di sole 100 piante di olivo lasciate in eredità dai nonni. Negli anni successivi riuscì a rendere produttivi tantissimi oliveti, situati tra i comuni di Isolabona e Pigna, arrivando a contare più di 7000 piante produttive, tutte collocate ad un’altezza che supera i 600 metri sul livello del mare. Marco ha trasmesso l’amore per il territorio e la passione per l’agricoltura al figlio Amedeo che ha avviato una piccola azienda vitivinicola. L’affinità di una famiglia, la passione nel proprio mestiere, la qualità dei prodotti, trasformati interamente all’interno dei nostri stabilimenti, offrono al consumatore la massima garanzia di qualità.

  • Antinori

    La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell' Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.
    La Marchesi Antinori esprime la propria passione per la viticoltura cercando margini di miglioramento sempre più sottili. Per questo si effettuano continui esperimenti nei vigneti e cantine con selezioni di cloni di uve autoctone ed internazionali, tipi di coltivazioni, altitudini dei vigneti, metodi di fermentazione e temperature, tecniche di vinificazione tradizionali e moderne, differenti tipologie di legno dimensioni ed età delle botti, e variando la lunghezza dell'affinamento in bottiglia.

  • Antoniolo

    La Cantina Antoniolo viene fondata nel 1948 a Gattinara, nel nord del Piemonte, da Mario Antoniolo. La figlia Rosanna subentra nella direzione nel 1980, per poi lasciare la guida dell’azienda ai propri figli Alberto e Lorella. La filosofia produttiva della famiglia segue lo stesso filo conduttore da generazioni: il grande amore per il vino e l’immenso rispetto per la terra, si traduce nella semplicità dei metodi di coltivazione - assolutamente non invasivi - lasciando largo spazio all’opera della natura. In cantina vengono privilegiati procedimenti tradizionali, come la macerazione con lieviti indigeni per 14-16 giorni, proseguendo poi con l’affinamento per un periodo che va dai 18 ai 30 mesi in botti di rovere e terminando con 12 mesi in bottiglia.

  • Antonutti

    1921: QUASI CENTO anni di storia e quattro generazioni di cura per la Casa Vinicola Antonutti oggi guidata con passione da Adriana e Lino, Caterina, Nicola e Riccardo. Una cinquantina di ettari per la nostra realtà nel cuore delle Grave del Friuli. Una collocazione marginale e periferica, lontana dai riflettori ma LA chiave di lettura della nostra storia negli anni e del nostro sapere.

  • Araldica

    Araldica produce i migliori vini del Piemonte dalle più vocate zone di Monferrato, Gavi, Langhe e Roero. Fondata nel 1954 a Castel Boglione, piccolo borgo tra Asti e Acqui Terme, oggi Araldica Vini è una cooperativa che conta 140 soci di cui coordina e guida il lavoro a partire dai vigneti.

  • Aresca Vini

    Una Azienda dal passato solido tramandato da Luigi e Piero Aresca che nel 1952 fondarono la nostra Cantina su 3 PILASTRI rimasti invariati: tradizione, passione e ricerca dell’eccellenza.

  • Arnaldo Caprai

    L'obiettivo di oggi è quello di trenta anni fa: il lavoro costante e meticoloso a favore della qualità, la ricerca e la sperimentazione di nuove tecniche agronomiche ed enologiche, la diffusione della cultura e della tradizione del territorio di cui l'azienda si fa interprete.

  • Arpepe

    Una famiglia di viticoltori che da oltre 150 anni si dedica con passione alla coltivazione del Nebbiolo, un vitigno raro che ha saputo nei secoli adattarsi alla Valtellina: un territorio unico dove tutto viene ancora fatto a mano.

  • Aubry

    Si tratta della località Jouy-lès-Reims, nel cuore della Montagna "Petite" di Reims in cui Pierre e Philippe Aubry, discendenti di una lunga serie di proprietari viticoltori dal 1790, hanno deciso di far rivivere alcune varietà di vite che una volta crescevano nella zona della Champagne.
    Attraverso le conoscenze di Pierre - enologo, laureato presso la Scuola Nazionale di Agronomia di Montpellier mentre Philippe ha studiato biologia - e l'esperienza acquisita dal padre, i due avventurieri hanno vinto la loro scommessa: riuscire a combinare il classico e il moderno. Oltre a produrre una vasta gamma di vini per gli appassionati di champagne tengono anche una selezione di annate rare. Questa collezione riflette una vera e propria filosofia che si può riassumere in alcuni principi: rigore, il rispetto per la tradizione, originalità e creatività.

  • August Kesseler

    La cantina si trova nel comune di Assmannshausen nella regione vinicola tedesca del Rheingau. August Kesseler è responsabile della tenuta dal 1977. Ha acquisito esperienza pratica in Francia, Italia e Stati Uniti. I vigneti si estendono per 20 ettari nei singoli vigneti Höllenberg (Assmannshausen), Pfaffenwies e Schlossberg, Seligmacher (Lorchhausen), così come Berg Roseneck, Berg Schlossberg e Bischofsberg (Rüdesheim). Più della metà dei vigneti sono piantati con Pinot Noir, alcuni dei quali hanno più di 70 anni, così come le varietà di vino bianco Riesling e Silvaner. Si presta molta attenzione alla limitazione della resa per migliorare la qualità con un diradamento iniziale dopo la fioritura e una raccolta manuale selettiva con uve sane e fisiologicamente mature.

  • Az. Agr. Bellaria

    L'azienda Agricola Bellaria si trova in una delle zone più vocate alla produzione di Brunello e caratteristiche di Montalcino. È composta da circa 40 ettari di cui 3 a vigneti inseriti tra boschi e oliveti ad un'altitudine di circa 500 metri sul livello del mare. Qui la mia famiglia produce dal 1963 Brunello di Montalcino ed olio extravergine d'oliva, rispettando i metodi tradizionali.

  • Az. Agri. Eleva

    Sei ettari in un corpo unico: 18 terrazze dedicate a vigne e ulivi, sostenute dai tradizionali muretti a secco della Valpolicella. Incorniciate dal bosco e digradanti verso la pianura, ecco le vigne di Eleva, in località Conca d’Oro, a Sant’Ambrogio di Valpolicella.

  • Azelia

    L’Azienda Agricola Azelia è situata nel comune di Castiglione Falletto, piccolo paese nelle Langhe, nel cuore della zona di produzione del Barolo. Fondata nel 1920 ad opera del Cavalier Lorenzo Scavino, bisnonno di Luigi, l’azienda rappresentava inizialmente una piccola realtà contadina. Il nonno di Luigi, Alfonso, decise, poi, di vinificare le uve provenienti dai vigneti di proprietà ed iniziò ad imbottigliare il vino prodotto. Grazie al padre di Luigi, Lorenzo, con perseveranza e volontà, i vini vennero per la prima volta esportati.Ora Luigi, con un’esperienza di più di 40 vendemmie, è affiancato dalla moglie Lorella e dal figlio Lorenzo, che porta il nome del nonno e rappresenta ormai la quinta generazione di produttori di vino. Luigi continua ad applicare gli insegnamenti del papà, affiancandoli ad una giusta dose di tecniche moderne, senza escludere il rispetto per la tradizione e vinifica esclusivamente uve provenienti da vigneti di proprietà.La conduzione familiare è essenziale in quanto permette di avere un’estrema accuratezza in ogni fase della produzione.

  • Azienda Agricola Domanda

    L'azienda condotta dalla famiglia Domanda si trova a Calosso situato a circa 400 m s.l.m. con paesaggi collinari, terreno sabbioso e calcareo per una buona produzione di profumi e sapori fruttati e floreali nel vino. L'azienda ha inizio nell'800 con Massimo Domanda. I prodotti sono in prevalenza Barbera d'Asti DOCG, Moscato d'Asti DOCG, Langhe DOC ed infine Gamba di Pernice, Grignolino d'Asti DOC, Freisa d'Asti DOC, Dolcetto d'Asti DOC e il Passito di Moscato.

  • Azienda Agricola Filippa

    L'Azienda Agricola Filippa ha una storia che si tramanda nel tempo, piena di fatiche e sacrifici per la terra tra le colline del Monferrato. Da quattro generazioni produciamo vini tipici del territorio. Territorio nel quale eccelle la Barbera d'Asti.

    Pur rimanendo molto legati alla tradizione, con gli anni, con l'esperienza e con un'immensa passione si sono aggiunte altre tipologie di vini a completare la nostra gamma, prodotti oggi con moderne tecniche di lavorazione e vinificazione.

    I vini raccontano la storia delle nostre colline, la Barbera principalmente, alla quale si affiancano Grignolino, Dolcetto, i bianchi Chardonnay, Cortese e Moscato ed infine il Rosato

  • Azienda Agricola Noah

    L'azienda nasce nel 2010 con l'acquisto della prima vigna a Brusnengo, in Alto Piemonte. Il progetto è cresciuto velocemente arrivando a condurre circa 3 ettari a Brusnengo e 1,5 ettari a Lessona.

  • Azienda Agricola Pavia

    Giorgio Pavia e suo figlio sono gli ultimi rappresentanti  di  sei generazioni di vignaioli che gestiscono questa azienda dal 1854.

    I dieci ettari completamente coltivati a vite producono una varietà di uve di eccellenza (rossi quali: pinot nero,  dolcetto, grignolino, barbera, bonarda, nebbiolo, e uvalino  antico vitigno autoctono e bianchi quali:  chardonnay , sauvignon, cortese, moscato) che danno una serie di vini di qualità.

  • Azienda Agricola Sofia

    È da un piccolo vigneto a Solicchiata, alle pendici Nord dell’Etna, che inizia la storia della Azienda Agricola Sofia. È qui che Gioacchino Sofia, con l’aiuto dei figli Carmelo e Valentina,  si dedica con dedizione e passione alla coltivazione della vite, espandendo progressivamente l’attività di famiglia con l’acquisizione di nuovi terreni fino agli attuali 3 ettari.

    La composizione vulcanica del suolo, unita all’utilizzo di metodi biologici e a basso impatto, conferiscono ai vini della Azienda Agricola Sofia caratteristiche uniche, in un connubio di freschezza, mineralità e potenza.

  • Azienda Agricola Specogna

    Era il 1963 quando Leonardo Specogna, dopo alcuni anni da emigrante in Svizzera (sorte tipica per la gente Friulana di quegli anni), una volta tornato in Friuli Venezia Giulia acquistò un piccolo appezzamento di terra sulle colline della Rocca Bernarda a Corno di Rosazzo, nel cuore del vigneto Friuli. Oggi l' azienda dispone di una superficie totale pari a 25 ettari, di cui 22 a vigneto. Si producono circa 120000 bottiglie all' anno che vengono vendute per il 50% sul mercato nazionale, e per il restante 50% in più di 30 paesi nel mondo.

  • Balgera Vini

    Balgera Vini produce e commercia al dettaglio vini e spumanti, forte dell'esperienza nel campo dell'invecchiamento e dell'imbottigliamento.

  • Ballabio

    La cantina Ballabio è una delle realtà produttive più storiche di tutta Italia per ciò che riguarda la produzione di Metodo Classico. Situata a Casteggio, in provincia di Pavia, deve la sua nascita nel 1905 ad Angelo, uomo profondamente colto dal punto di vista enologico, che sin da subito capì le grandi potenzialità delle bollicine all’interno del territorio dell’Oltrepò Pavese. Oggi alla guida di Ballabio troviamo Filippo Nevelli e il figlio Mattia, che, dopo aver rinnovato completamente la cantina, desiderano portarla a un livello successivo, facendola diventare un punto di riferimento del mondo spumantistico in terra pavese.

  • Barale Fratelli

    L’Azienda Agricola Barale affonda le sue radici nel lontano 1870 quando nelle Langhe era da poco comparso il vino Barolo promosso dai Marchesi Falletti e da Camillo Benso, Conte di Cavour. Francesco Barale, bisnonno dell’attuale proprietario, fu tra i pionieri della produzione di questo fortunato vino. Oggi sono Sergio Barale e le figlie Eleonora e Gloria a raccogliere la secolare esperienza di famiglia.

    “Perché crediamo nell’armonia tra viticoltura e ambiente, abbiamo convertito la totalità dell’azienda alla coltivazione biologica. L’inerbimento spontaneo dei filari, la concimazione con letame naturale, il diserbo manuale, l’uso esclusivo di prodotti a base di rame e zolfo, sono alcune delle pratiche di gestione dei vigneti adottate per salvaguardare flora e fauna autoctone e mantenere il suolo naturalmente fertile.”

    In cantina, i processi di vinificazione e affinamento sono volti a produrre vini armonici in cui emergano soprattutto le caratteristiche del vitigno e della zona di origine.

  • Barbicaia

    Barbicaia”, nel dialetto della Val d’Orcia, indica il gruppo di radici della vite che affiorano dal terreno. Un nome che Marco Barbi ha scelto per i vini prodotti nel podere della sua famiglia a Nottola, alle porte di Montepulciano. La cantina era attiva fin dagli anni ‘60, con una produzione ad uso “familiare”, mentre la maggior parte delle uve prodotte nei 2,5 ettari di proprietà venivano vendute. Il processo di modernizzazione dell’azienda avviato da Marco a fine anni ‘90 si completa nel 2011: i tempi sono maturi per iniziare a vinificare in prima persona.

  • Barboglio de Gaioncelli

    La cantina Barboglio De Gaioncelli nasce all’interno dell’omonimo palazzo e dal 2010, in quella che era zona di mezzadria, sorge il ristorante. 30 sono gli ettari vitati, 90.000 le bottiglie prodotte, 10 le tipologie di vino.Il disciplinare Franciacorta segna le linee guida per la produzione dei vini : la raccolta manuale in cassette di massimo 16 kg, l’affinamento minimo in bottiglia, l’uso di determinati vitigni (chardonnay, pinot nero e pinot bianco) e tanto altro. All’interno di questo rigoroso regolamento la cantina sfruttando la conoscenza della propria superficie vitata esprime la sua filosofia produttiva: la nostra filosofia è riassunta in finezza ed eleganza, vini sinceri, di grande beva che trovano la loro più alta espressione nelle riserve.

  • Baron de Ladoucette

    Baron de Ladoucette è una delle più antiche e rinomate cantine della Loira che produce alcuni dei migliori Sauvignon Blanc al mondo.

    Baron de Ladoucette possiede attualmente 165 ettari di vigneto su suoli argillosi. Le pratiche in vigna e in cantina sono finalizzate a mantenere le caratteristiche intrinseche delle uve, ma soprattutto il legame con il territorio ed il clima. La vendemmia viene quindi eseguita manualmente e le uve vengono vinificate separatamente per singolo cru e appezzamento.

    I vini di Baron de Ladoucette sono considerati autentici esempi delle principali regioni vinicole francesi, vantando eleganza, complessità e assoluta eccellenza.

  • Baron Widmann

    La cantina autocostruita Baron Widmann si trova nell'antica tenuta di famiglia nel centro di Cortaccia. Nel 1783 il nostro antenato Johann Mathias von Kager zu Mayregg e Entiklar acquistarono il maniero. L'edificio più antico esistente risale al periodo gotico e fu notevolmente ampliato durante il Rinascimento. Nel 1708 fu costruita una dependance a sud, aumentata di due piani nel 1860. L'ultima ristrutturazione degna di nota risale al 1904.

  • Bassermann Jordan

    L'Azienda ha sede a Deidesheim, nel cuore della regione del Pfalz, ed è attiva sin dal 1700. Questa regione, caratterizzata da una lunga tradizione vinicola (risalente addirittura all'epoca romana), è la regione più calda e meno piovosa dell'intera Germania. Attualmente Von Bassemann-Jordan, capitanata dall'enologo Ulrich Mell, conta 46 ettari di proprietà, tutti con certificazione biologica (alcuni appezzamenti sono condotti in biodinamica) e disseminati in alcuni dei principali "Lagen" e villaggi della zona, aree caratterizzate da un terroir unico, segnato dalla presenza di antiche colate laviche. In cantina si alterna l'utilizzo dell'acciaio a quello dei legni grandi, le fermentazioni sono spesso spontanee ed in vigna si predilige l'uso del calendario biodinamico.

  • Batzella

    L’azienda si trova sulla costa centrale Toscana fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella. L’impegno dei proprietari è di fare vini eleganti e genuini, di personalità che esprima al meglio il carattere del territorio. La zona di Bolgheri è incantevole, circondata com’è da dolci colline e dal mar Tirreno. La sua terra e il suo micro clima consentono alle varietà Cabernet, ormai autoctoni a Bolgheri, di arrivare a piena maturazione e di produrre vini che possono esser distintamente originali. In questa terra i Batzella perseguono la loro passione: trovare l’armonia fra potenza e eleganza nei loro vini.

  • Bava

    La famiglia Bava coltiva vigne in questo territorio fin dal 1600 e nel 1911 costruì proprio qui la sua prima cantina.

    Dalla creazione della cantina di Cocconato sono ormai trascorse più di cento vendemmie e si sono avvicendate sei generazioni. Le migliori Barbere Bava, nel tempo, si sono fatte conoscere in molti paesi del mondo grazie all’alta qualità di questa produzione.

  • Beccaris Distilleria

    La filosofia della Distilleria Beccaris è semplice: impiegare le cose giuste per fare la grappa buona e le cose giuste sono fornite da madre natura: le vinacce di Moscato, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, solo per limitarsi ad alcuni esempi, sono eccellenti materie prime. Quindi entra in ballo la perizia e l’esperienza. Qualità che, unite alla sensibilità umana, costituiscono il segreto vincente di uomini di diverse generazioni ma uniti dalla stessa passione.
    L’attività iniziata nel 1951 con due alambicchi bagnomaria, venne già negli anni sessanta migliorata con l’introduzione di un alambicco “continuo”: ritrovato della tecnologia più moderna che non andava però a discapito della qualità del prodotto. Di recente è stato introdotto, accanto alla storica Distilleria, un nuovo impianto dotato di un alambicco discontinuo per la distillazione di vinacce selezionate. Per rendersi conto, a colpo d’occhio, dell’importanza della produzione attuale della Distilleria Beccaris è sufficiente recarsi nel nuovo elegante punto vendita che si trova adiacente lo stabilimento.

  • Bel Colle

    I fratelli Franco e Carlo Pontiglione e Giuseppe Priola fondarono la Bel Colle 38 anni fa lavorando con impegno e dedizione per creare un’azienda all’avanguardia. Da Agosto 2015 La Belcolle è entrata a far parte della famiglia Bosio di Santo Stefano Belbo, vignaioli da 4 generazioni che hanno creato il gruppo Bosio family Estates.

  • Bellavista

    Sopra e sotto la stessa collina che conduce per mano anche lo sguardo, Vittorio Moretti ha riunito la casa, la prima vigna, la cantina, un grande albergo, il ristorante di Gualtiero Marchesi, l’Espace Vitalité di Henri Chenot e gli uffici della holding Terra Moretti. Modellato sarebbe meglio dire come si fa con la creta, ma forse l’immagine esatta è quella di un alveare. Un mondo che ha il suo vero controvalore proprio in questa terra, la Franciacorta, buona per fare vino e piacevole per viverci. Un pugno di colline, strette tra il lago d’Iseo e la pianura bresciana, dove l’equilibrio del paesaggio, le sue linee mai brusche, ne sottolineano l’unicità. Unicità che può essere preservata solo attraverso la cura del dettaglio e una grande immaginazione. Con queste due risorse a disposizione, la dedizione indispensabile per seguire la vigna diventa facile, naturale.

  • Beluga

    La Beluga Noble viene prodotta in Siberia, nella distilleria di Marininsk utilizzando esclusivamente orzo. Una Vodka di qualita' eccezionale, status symbol incontrastato del mercato russo.

  • Belvedere Vodka

    Belvedere Vodka è un mix di tradizioni antiche e fascino contemporaneo.
    Ingredienti purissimi e distillazione eccellente in una bottiglia elegante e inimitabile: il biglietto da visita di Belvedere Vodka.

  • Beppe Marino

    L’azienda Beppe Marino nasce nel 1972 a Santo Stefano Belbo, comune situato tra Langhe e Monferrato e zona tipica di produzione del famoso Moscato d’Asti.
    L’unità familiare è il segreto dell’azienda: insieme alla moglie Rosalba e al figlio Maurizio, Beppe coltiva i suoi vigneti in alto (400 mt. sul livello del mare), sulle colline di Santo Stefano Belbo, di Mango d’Alba e di Castelnuovo Calcea. È da 13 ettari di vigneti pregiati, sparsi tra le località di Valdivilla, Marini, Riforno e Momparone, zone di grande prestigio per la coltura della vite, che nascono i vini ormai conosciuti ed apprezzati in Italia e all’estero.
    La cantina è situata in località Marini e, pur avendo a disposizione le più moderne tecnologie per la vinificazione, qui si producono ancora i vini seguendo le vecchie tradizioni proprio per garantire ai consumatori la massima qualità dei prodotti.
    I VINI prodotti in azienda nascono da vitigni autoctoni: Barbera d’Asti, Dolcetto d’Alba, Freisa e Moscato d’Asti. Queste uve, attraverso metodologie di vinificazione diverse e specifiche, danno origine ai grandi vini firmati Beppe Marino.

  • Bera

    La cantina Bera, azienda della famiglia Bera, è situata in Piemonte, nelle Langhe tra Alba e Asti, sulla strada che da Barbaresco e Neive sale verso Neviglie, un angolo di territorio che alla vite è legato da una tradizione che non conosce confini, seppure non lesini anche spazi al bosco dove nasce il tartufo bianco d’Alba. Secolare è la tradizione viticola della famiglia, mentre solo alla fine degli anni ‘70 ha iniziato a vinificare per l’imbottigliamento e la vendita diretta con la propria etichetta; l’azienda si estende oggi su una superficie di 30 ettari di cui oltre 23 a vigneto, allargandosi anche ai comuni limitrofi.

  • Bereche et Fils

    Bérèche et Fils è uno storico produttore di Champagne situato nel cuore della Montagne de Reims, a Ludes.

  • Berta Distillerie

    Quattro generazioni per la grappa, quattro generazioni per arrivare a creare la modernissima distilleria dei Berta di Roccanivo a Casalotto di Mombaruzzo, quattro generazioni che hanno inizio l’11 luglio 1866 con la nascita di Francesco Berta.
    Era il tempo, quello, in cui Roma non era ancora capitale, in cui la Spedizione dei Mille si era appena conclusa e Vittorio Emanuele II era ancora Re d'Italia. Era il tempo della semplicità e della vita rurale, del sacrificio e del rispetto delle tradizioni.
    Francesco Berta, come in tutte le famiglie contadine, lavora fin da bambino nelle vigne e in cantina, e con preveggenza e audacia, appena cresciuto si guarda attorno alla ricerca di clienti per vendere il suo prodotto. A ventidue anni sposa Erminia Barbero e dalla loro unione nascono nel 1889 Giovanni e nel 1905 Michele. Nel rispetto della tradizione contadina del tempo, che consigliava di non dividere la proprietà, Francesco decide di affidare al primogenito Giovanni il lavoro da lui intrapreso, mentre a Michele è data la possibilità di studiare e laurearsi in farmacia.

  • Bertani

    La casa vinicola Bertani nasce nel 1857, fondata dai due fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, a Quinto di Valpantena, a nord di Verona. Gaetano era già allora un esperto nell’arte di vinificare i vini, avendo imparato le nuove tecniche in Francia dal professor Guyot, ritenuto ancora oggi uno dei maggiori esperti di viticoltura. L’inizio dell’attività dei Bertani coincide con lo spirito innovativo che spinge ad usare le più avanzate tecniche di produzione, sia in campo viticolo che enologico, applicate a tutte le proprietà di allora, in Valpantena e nel Soave, sempre nel rispetto del territorio e della cultura delle coltivazioni della zona.

  • Bianco Angelo

    L'azienda è distribuita su circa 6.00 Ha di vigneto in maggioranza coltivati a varietà Barbera ed in piccola parte da Pinot Nero, Freisa e Dolcetto. Viene vinificata la totalità delle uve prodotte, coltivate con la tecnica della lotta integrata.

  • Bianco Marco

    Con sede a Costigliole d'Asti, Bianco annovera più di 30 ettari coltivati di vigneti, con uva di ogni tipologia per produrre vini di pregio del Piemonte.

  • Big Peat

    Il Big Peat è un whisky small batch, cioè creato in piccoli lotti (circa 5.000 bottiglie) non filtrato a freddo e senza coloranti.

  • Billecart Salmon

    Fondata nel 1818 la maison di Billecart Salmon oggi vanta un tenuta di 100 ettari. Le uve provengono da 40 cru della Champagne, piantati su una superficie totale di 300 ettari. Gran parte delle uve per la vinificazione è coltivata in un raggio di 20 chilometri intorno al comune di Épernay. In questo territorio che si estende tra la Montagna di Reims, la Côte des Blancs e la Valle della Marna coesistono i grand cru di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier.

  • Bio Vio

    Da generazioni la Famiglia Vio ha preservato i terreni di proprietà coltivando da sempre i prodotti agricoli della zona, vedendosi riconosciuta la certificazione bio già dal 1989.

  • Bistro Vodka

    Grazie al know-how di distillazione francese, Bistro Vodka è fatto da distillazione fine di grano, offrendo una bella vodka, sia semplice che leggera.

    Bistro Vodka incarna la facilità e l'autenticità dei bistrot parigini con la soddisfazione aggiuntiva di una finezza unica

  • Blue Gin

    Blue Gin, creazione del noto distillatore austriaco Hans Reisetbauer, utilizza 27 botaniche provenienti da più di 14 paesi differenti, quali Egitto, Spagna, Cina, Indonesia, Stati Uniti, Turchia, Macedonia, Olanda, Romania e Vietnam. Le distillazioni avvengono in maniera tradizionale tramite alambicco Pot Still.

  • Bocchino Cantina Privata

    Nel silenzio delle storiche cantine Bocchino, scavate nel tufo della collina di Canelli, centinaia di botti e barriques esalano al cielo, dono per gli angeli, il profumo purissimo dell'acqua di vita.
    Qui, nell'angolo più riposto e tranquillo è contenuto il segreto della Cantina Privata.

  • Bocchino Giuseppe

    Situata al confine tra Langhe e Monferrato, l'azienda si estende per circa 10 ettari sulle colline tra Santa Libera, Canelli e Moasca, nell'Astigiano. Queste colline dai dolci pendii, i famosi e pregiati Sorì, hanno un terreno con caratteristiche particolari,dotati di un'esposizione al sole ottimale a rendere perfetta la maturazione delle uve.

  • Boeri

    Boeri di Costigliole d'Asti dal 1904 crea vino con passione limitando da anni l'uso dei prodotti chimici in vigna, evitando diserbo e trascorrendo intere giornate nella cura delle sue piante.

  • Boffa Carlo

    L'Azienda , gestita da Boffa Pietro, ha iniziato a vinificare in proprio negli anni '60. A partire dal 1996 è di proprietà di Carlo, che cura la parte enologica e viticola e della moglie Laura che cura la parte amministrativa e commerciale della ditta. La cantina è sita nella via che conduce alla torre di Barbaresco.

    Si tratta di una piccola realtà vitivinicola specializzata nella produzione dei grandi vini rossi della regione, la superficie dell'azienda è di circa 4 ettari di vigneti, suddivisi in: Nebbiolo dai quali vengono prodotte due selezioni di Barbaresco "Vigna del Casot" e "Vigna Vitalotti" e il Langhe Nebbiolo, Dolcetto, dove viene prodotto il Dolcetto d'Alba, Barbera dai quali viene prodotta la Barbera d'Alba "Vigna Buschet"

  • Bogart's Gin

    Il Real English Gin di Bogart viene distillato in piccole serie e nel Cambridgeshire con alambicchi in rame. Cinque diverse varietà di coriandolo, noci di macadamia e bacche di ginepro costituiscono la base di questo Real English Gin.

  • Bolla

    Bolla è un nome storico nella produzione veneta di vini: casa fondata oltre 130 anni fa dai fratelli Bolla, produce più di 15 milioni di bottiglie di qualità all’anno a San Pietro in Cariano, in provincia di Verona. Nel 1883 Abele Bolla, proprietario della storica locanda “Il Gambero” inaugurò a Soave, paese medievale a sud-est di Verona, la prima cantina; da qui inizia la storia di un’azienda che dopo quattro generazioni si dimostra sempre capace di interpretare al meglio lo spirito del territorio, valorizzandolo nei sui prodotti, alcuni dei quali sono dei classici senza tempo.

  • Bollinger

    La storia di Bollinger è radicata nelle terre della Champagne da secoli. Nel 1650 la famiglia Hennquin de Villermon era già proprietaria del castello di Cuis nel cuore del vigneto.
    Dal settembre 2007 Jéròme Philipon è diventato presidente di Champagne Bollinger. E' la prima volta nella storia di Bollinger che i destini della Maison sono affidati ad una persona esterna alla famiglia. Con Jéròme Philipon prosegue lo sviluppo di Champagne Bollinger e garantisce la continuità dei principi e valori della Maison.

  • Bonneau du Martray

    Bonneau du Martray è un viticoltore e produttore francese con sede a Pernand-Vergelesses, nella regione vinicola della Côte de Beaune, in Borgogna, in Francia. Bonneau du Martray è l'unica tenuta in Borgogna a produrre esclusivamente vino da vigneti Grand Cru.

  • Bonnet-Ponson

    Grégoire Bonnet fu il primo della famiglia, nel 1862, a produrre Champagne a Chamery; dopo di lui Jules Bonnet estese la proprietà, installando anche, ben prima che fosse disponibile l'elettricità, una pressa in legno alimentata, esclusivamente, dalla forza umana. In seguito, però, la cantina fu purtroppo distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e il figlio di Jules, Raoul, trasferitosi, diede il via alla costruzione di quella che è la struttura attuale. Nel 1956, poi, André Bonnet, figlio di Raoul, conobbe Monique Ponson, figlia di una coppia di viticoltori di Vrigny, altro villaggio della Montagne de Reims: con il loro matrimonio nacque il Domaine Bonnet-Ponson. Alla costante ricerca della qualità, André e Monique non solo estesero, in poco tempo, gli ettari di proprietà, ma aumentarono anche la capacità della cantina, occupandosi da soli dei lavori di scavo. Nel 1979 subentrò, poi, alla guida del Domaine il figlio di André e Monique, Thierry; quest'ultimo, per 30 anni, ha guidato il Domaine, incentivandone lo sviluppo con la costruzione di nuovi spazi riservati alla cantina e l'aggiunta di un nuovo ettaro di vigneto. Nel 2013, infine, dopo aver terminato gli studi in enologia e aver lavorato come produttore di rossi nel sud-ovest della Francia, è entrato a far parte del Domaine di famiglia anche Cyril Bonnet; grazie a lui il Domaine ha avviato la conversione al biologico. Attualmente, il Domaine consta di poco più di 10 ettari, ripartiti su cinque Village di assoluto spessore, tre dei quali classificati Premier Cru (Chamery, Vrigny, Coulommes la montagne) e due, invece, Grand Cru (Verzenay, Verzy). Le vigne di pinot nero, chardonnay e pinot meunier sono, oggi, condotte secondo i dettami dell'agricoltura biologica e le vinificazioni prevedono un contatto, molto prolungato, con i lieviti; la produzione consta di Cuvée e Millesimati di assoluto carattere e complessità.

  • Borgo la Gallinaccia

    Piccolissima e recente realtà franciacortina (nata nel 2000), produce con cura artigianale 20.000 bottiglie, con una viticoltura pulita e naturale e interventi minimi anche in cantina, realizzando solo Franciacorta millesimati per restituire in maniera più fedele possibile l'impronta del territorio e dell'annata.

  • Boroli

    Quella dei Boroli è una famiglia piemontese di imprenditori dal 1831. Prima nel tessile, poi nell’editoria, ora anche nella viticoltura. Negli anni novanta Silvano ed Elena Boroli sentono la necessità di intraprendere un nuovo progetto, qualcosa che li riavvicini alla natura, fuori dai ritmi forsennati della vita di oggi. Per un piemontese la scelta era quasi obbligata: il vino in Langa. Una passione che si trasforma in lavoro.

  • Bosca

    Fieri produttori di spumante e vino dal 1831. Da allora tendono all’innovazione attraverso la costante ricerca di nuovi prodotti e mercati. Dalla tradizione, che nasce da un’esperienza di 189 anni e si tramanda anche grazie ai luoghi in cui lavorano, ottengono la forza per reinventare quotidianamente il loro futuro.

    Attraverso la continua ricerca di nuovi e differenti prodotti, ridisegnano l’esperienza dello spumante italiano. Grazie al solido passato sono in grado di creare le più innovative evoluzioni di prodotti tradizionali per riuscire sempre a sorprendere i clienti consolidati ed attirare quei nuovi consumatori che ambiscono ad essere parte del mondo spumeggiante.

  • Bosco Pierangelo

    Pietro Bosco, nato a La Morra in località Boiolo nel 1898 da Bosco Costanzo e Margherita, è stato il fondatore dell'azienda. Nel 1948 ha iniziato a rinnovare i vigneti colpiti dalla filossera, facendo impianti innovativi per l'epoca. Alcuni di essi fanno ancora parte dell'azienda. A lui è succeduto nel 1968 il figlio Costanzo, che negli anni ha acquistato i terreni confinanti espandendo l'azienda a circa 3 ettari di vigneti.

    Nel 1994 Pierangelo subentra al padre decidendo di restaurare la vecchia cascina, impiantando nuovi vigneti. L'azienda viene ampliata arrivando ad avere circa 8 ettari di vigneti nell'arco dei 10 anni successivi. Inizia a vinificare una piccola parte di Nebbiolo, scegliendo le uve con esposizione migliore. Nel 2004 Pierangelo raggiunge un livello qualitativo ritenuto buono e decide di produrre circa 2.500 bottiglie di Barolo Boiolo.

  • Boulard Calvados

    Fondata nel 1825, la Boulard è giunta oggi alla quinta generazione familiare, ed è gestita con grande passione e con forte piglio innovativo da Vincent Boulard, l'attuale Managing Director. La Boulard è stata la prima Società nel Calvados a integrare tutta la filiera produttiva: dalla produzione delle mele (di cui seleziona ben 120 varietà differenti), alla produzione del sidro base (100% del proprio fabbisogno), fino alla doppia distillazione del Calvados (100% A.O.C. Pays d'Auge, la denominazione più pregiata).

  • Bovio

    L’azienda nasce nel 1976 quando Gianfranco Bovio inizia a condurre la proprietà e la cantina del padre, con grande passione e dedizione. La filosofia dell'azienda, attualmente gestita dalla figlia Alessandra con il marito Marco Boschiazzo, è quella di produrre vini di qualità nel rispetto della tradizione e del territorio.

  • Braida di Giacomo Bologna

    Dal 1961 ad oggi l’azienda Braida è l’immagine ampliata e fedele della filosofia di Giacomo ed Anna, del loro modo d’intendere la vita, la terra, il vino ed i rapporti con gli amici. Raffaella e Giuseppe Bologna, entrambi enologi, costituiscono la terza generazione “Braida” e sono uniti dal sogno prima, realtà oggi, coltivati con entusiasmo, di far proseguire alla Barbera la conquista dello status di nobiltà e qualità, che per qualcuno sembrerebbe essere riservata solo a vitigni di più esterofilo lignaggio.

  • Brama

    Un luogo per ritrovarsi in nome del vino, per godere di un panorama mozzafiato in una delle perle più famose del mondo: Villa Balda, una antica residenza in pieno centro di Positano che, oltre ad ospitare clienti, accoglie gli amanti del vino per degustazioni e chiacchierate rivolte ad appassionati e professionisti del settore. I mentori di questo nuovo progetto sono Rino Di Maggio e Tiziana Teodoro, i quali sono legati non solo sentimentalmente ma anche dalla stessa passione, quella di fare vino. Ed è proprio questo loro obiettivo che ha dato il nome alla loro azienda chiamata “Brama”, un diminutivo proveniente dalla parola bramosia, ovvero dal loro desiderio intenso, dalla voglia di “fare vino”. Le vigne storiche, risalenti al 1971, sono collocate fra Caggiano e Montecorvino Pugliano.

  • Brancaia

    Tutti i nostri vini devono soddisfare i più elevati standard di qualità - questo è ciò che il team BRANCAIA si impegna a fare giorno dopo giorno, sempre alla ricerca di modi per migliorare la vigna e la cantina. Ecco il principio che ci guida tutti i giorni: solo con uve di prima categoria, siamo in grado di produrre un prodotto di alta qualità.

  • Brezza

    L’Azienda Agricola Brezza proprietaria di vigneti in Barolo già dal 1885 prese il nome da Giacomo Brezza il quale per primo insieme al padre Antonio intorno al 1910 mise il vino in bottiglia.

  • Bric Castelvej

    La Cantina vinicola Bric Castelvej è una storia di famiglia, una storia semplice fatta di valori e persone che credono in ciò che fanno, mettono l'anima e la passione in ogni bottiglia di vino prodotta. Tutto iniziò nel lontano 1956 quando Gallino Domenico, geniale e lungimirante fondatore, inizio a vinificare vino di qualità superiore.

  • Bricco Maiolica

    Dal 1928 quattro generazioni di famiglia hanno contribuito con il lavoro e la passione alla crescita dell'azienda.

  • Bristol Spirits

    I Rum targati Bristol si collocano di diritto ai vertici qualitativi dei mercati di riferimento. John Barrett, al momento, è colui che regge le redini aziendali, nonché forza trainante e fondatrice della stessa Bristol Spirits, e ormai navigato specialista nella distribuzione e nel commercio di distillati, Rum in primis, ma anche Cognac, Armagnac e Calvados. Una storia, in sostanza, nata sotto il segno degli spiriti, e continuata nell’ottica di regalare agli intenditori eccezionali ed eccellenti distillati.

  • Brovia

    La storica cantina Brovia, fondata nel lontano 1863 è una delle realtà vitivinicole più interessanti della provincia di Cuneo. L'azienda è di tipo biologico e ha sede in Castiglione Falletto, nelle meravigliose terre del Barolo e vanta 19 ettari vitati di proprietà e una gestione al femminile con Elena e Cristina Brovia.

  • Brugal

    Don Andrés Brugal Montaner si trasferì nella Repubblica Dominicana con un unico obiettivo: perfezionare l'arte della distillazione del rum. E fu così che nacque nel 1888 la Brugal – e la sua leggenda con lei.

    Dopo quasi 130 anni, è ancora la famiglia Brugal a produrre artigianalmente il nostro rum. Solo ai membri della famiglia è concesso il titolo di ‘Maestro Ronero’. Attualmente sono Jassil e Gustavo, della quinta generazione, a condividere questo onore.

  • Bruna Grimaldi

    L'Azienda Agricola Bruna Grimaldi è situata in Piemonte, nella zona del Barolo, le proprietà si estendono nei comuni di Serralunga d'Alba, Grinzane Cavour, Roddi e Diano d'Alba. La signora Bruna porta avanti l'Azienda di famiglia che da 3 generazioni lavora queste terre. Il sapere tramandato, migliorato nel tempo unito al rinnovo costante hanno portato l'azienda a produrre vini di altissima qualità. La filosofia della famiglia è semplice ed essenziale: la qualità del vino nasce nella vigna, l'attenzione posta durante la fase di diradamento porta in bottiglia un vino sano che rispecchia il territorio.

  • Bruno Broglia

    Fondata nel 1972 da Bruno Broglia, l’azienda familiare è ora gestita da Bruno e da Roberto, terza generazione della famiglia, impegnata a consolidare i successi di una cantina rappresentativa di un territorio ricco e generoso. Il prestigioso vigneto dei Boglia si estende per 100 ettari nella storica tenuta La Mairana, che detiene il primato di avere contenuto il vigneto Gavi più antico di cui si abbia notizia (come si evince un documento datato 971 dC). Le vigne attuali sono state impiantate negli anni ’50 e la vendemmia viene effettuata manualmente dai contadini del territorio.

  • Bruno Giacosa

    Il lavoro di tre generazioni di vinicultori, sintetizzato nella passione, sapienza e lungimiranza di Bruno Giacosa.
    Un'antica passione nata tra le migliori vigne di Langa, alla ricerca di uve da acquistare, alcune delle quali divenute poi di proprietà. Il suo amore per i grandi vini ed in particolare il Nebbiolo, la sua meticolosa e a tutt'oggi, quotidiana ricerca della perfezione nel lavoro, sono la nostra storia ed obiettivo da condividere.

  • Bruno Paillard

    Bruno Paillard, nato a Reims nel 1953, inizia la sua attività di courtier nel 1975 e fonda nel 1981 la maison che porta il suo nome: Champagne Bruno Paillard. La maison produce ogni anno circa 500.000 bottiglie vinificando le migliori uve e solo attraverso la prima pigiatura, da cui l’indicazione première cuvée in ogni etichetta dove inoltre è riportata fin dalla prima uscita la data di sboccatura. Tre gli champagne non millesimati: il brut première cuvée (nelle mezze , nei magnum e nei jeroboam), il rosè (nelle mezze e nei magnum) ed il blanc de blancs reserve privée. Tre gli champagne millesimati: il blanc de blancs 1995, il brut assemblage 1996 (anche in magnum) ed il Nec Plus Ultra NPU 1990 affiancato dalla prossima uscita del 1995. Firmo gli champagne rari: questo il motto.

  • Bruno Rocca

    Oggi l' azienda vanta 15 ettari di vigna che si estendono per la maggior parte sul comune di Barbaresco nel cuore del Rabaja', ma anche nel comune di Treiso e Neive dove da poco si sono acquistati 4 ettari nella zona del Curra' fino ad arrivare nell' Astigiano.

  • Bussi Piero

    Subito dopo la fine della prima guerra mondiale, il nonno Agostino, classe 1900,  abbandona l'usanza di suo padre Nicola di vendere le uve ai negozianti  (sistema usato  dalla maggioranza ma che non portava un reddito decoroso) cominciando a vinificare le  uve barbera ed una piccola quantità di bonarda (per altro ancora prodotta attualmente).

    L'azienda a quell'epoca era costituita da circa 1,5 ettari di vigneto.

    Negli anni 60 subentra Germano Bussi e il numero degli ettari sale a 4.

    Ma è nel 68 che avviene la svolta. A causa della tristemente famosa grandinata di quell'anno, mio padre comincia a vinificare l’uva moscato, procedimento molto impegnativo e faticoso se si considerano le attrezzature dell'epoca: il mosto ottenuto in seguito alla torchiatura a mano, veniva, dopo la chiarifica, filtrato con i famosi “sacchi olandesi”, procedimento lento e che richiedeva soventi cambi con relativi lavaggi rigorosamente a mano; inutile ricordare che tutta la fase di produzione del moscato doveva essere fatta nell’arco delle ventiquattro ore.  I risultati però non si fanno attendere e cresce la volontà di acquistare altri appezzamenti vitati.

    Piero Bussi si è inserito gradatamente nell’azienda agricola, che oggi può contare su 11 ettari di vigneto, puntando sulla qualità del prodotto, prima in vigna e poi in cantina.

    E dal 2012 con Bussi Federico la storia continua.

  • Ca bianca

    La Casa Vinicola Ca’ Bianca nasce nel 1952 nella parte Alessandrina dell’Alto Monferrato, oggi parte del piccolo comune di Alice Bel Colle a pochi chilometri da Acqui Terme. Il nome prende ispirazione dal nome locale della zona “al ca’ bianche”.

    L’attuale sede della cantina si trova nella “Cascina Spagna”, podere acquistato negli anni 80’ con le origini storiche risalenti al periodo del conflitto degli Spagnoli contro la Francia e la Repubblica Veneziana, nella seconda decade del 1600. La sua posizione sulla collina alta risultava al quanto strategica offrendo il controllo di tutti i passaggi nell’intera vallata sottostante.

  • Ca d Gal

    La storia di Ca’ d’ Gal inizia proprio da questi tre fondamentali elementi:
    uomini che amano e rispettano la loro terra, vigne che da quella terra attingono nutrimento ideale, vini che grazie alle uve di quelle stesse vigne sanno esprimere la profondità e l’unicità di un connubio esemplare.
    Siamo a Santo Stefano Belbo, per la precisione in località Valdivilla e da generazioni, la nostra famiglia è legata a queste colline e al loro essere il cuore pulsante del Moscato d’Asti.

  • Cà D'Or

    Vini prodotti in vigneti grand cru posti sulle colline moreniche della Franciacorta (Lago d’Iseo – Brescia), il miglior territorio in Italia dove produrre “bollicine” di lunghe annate con la tipologia del Metodo Classico (affinamento di anni sui lieviti in bottiglia), ad un’altitudine compresa tra i 150 m ed i 250 m sul livello del mare.

  • Ca dei Conti

    A Tregnago, in Val d’Illasi, nel territorio DOC Valpollicella, la famiglia Rancan vive e lavora la terra da centinaia di anni.
    I fratelli Renzo e Loredana decisero di continuare la tradizione di famiglia e nel 2007 nasce l’azienda Agricola Cà dei Conti. Nel 2009 entrano in cantina Fabio, esperto ed eclettico enologo ed Eugenio, coltivatore di lunga e probata esperienza.

  • Ca di Press

    Ca' di Press è il nome dell'azienda della famiglia Pressenda, produttori di vino da generazioni in Perno (Monforte d'Alba). 
    I Pressenda hanno sempre vinificato parte delle loro uve senza imbottigliare il vino sotto una loro etichetta, ma con l'annata 2018 le giovani Alice e Cristina hanno deciso di iniziare questa nuova e coraggiosa avventura. 

    Il primo Barolo presentato è stato il Barolo del Comune di Monforte 2018, ed è stato un esordio strepitoso, tanto da aggiudicarsi 94 punti da Antonio Galloni.

    La vinificazione è tradizionale, con una macerazione con le bucce di circa 20-25 giorni in acciaio successivo affinamento di 20 mesi in botte grande.

  • Ca Maiol

    Ca' Maiol è una cantina di riferimento del Lugana e del territorio ed è anche una delle più antiche della zona. Infatti, delle quattro cascine che compongono il corpo aziendale, la costruzione originaria, edificata dal notaio di Desenzano Sebastiano Maioli, risale al 1710. Ecco quindi le radici di un nome che abbraccia tuttavia il lavoro delle altre tre, Molino, Rocchetta e Storta dove sono state successivamente impiantate le vigne nuove. 

    A rimettere i sesto negli anni Sessanta terreni e strutture è stato il padre degli attuali proprietari, quel Walter Contato che non solo ha ridato vita ad un pezzo di storia rurale del gardesano, ma ha posto le basi del rinascimento enoico dell'intero areale.

  • Ca Nova Barbaresco

    La Ca’ Nova è una piccola cantina collocata in una cascina dell’Ottocento, nel centro di Barbaresco. A condurre oggi l’azienda, in attività da circa 40 anni, sono i fratelli Rocca, i quali si spartiscono i compiti tra vigna, cantina e impegni commerciali e di pubbliche relazioni. L’azienda vanta 14 ettari di vigneti, trattati con assoluto rispetto per l’ambiente e i cicli naturali della vite e si vinificano due crù di Barbaresco, il Montestefano e il Montefico.

  • Ca Tantin

    Vino biologico: niente prodotti chimici nella vigna e nella cantina e senza aggiungere i solfiti 

  • Ca' del Bosco

    L'ambizioso progetto di Ca'del Bosco ,intrapreso quarant'anni fa e tuttora in incessante sviluppo, e' diventato traino e modello di riferimento.Una cantina allo stato dell'arte e 150 ettari di vigneti nelle zone piu' vocate della Franciacorta sono i punti fermi dai quali Maurizio Zanella elabora una serie di etichette di livello assolutoConsigliamo una visita all'azieda (su prenotazione) dalla A4 uscire a Rovato,proseguire in direzione Lago 'Iseo per circa 1,5 km'

  • Ca' Rome'

    Quest’azienda a conduzione familiare è la realizzazione del suo sogno più grande, maturato dopo un’esperienza già trentennale nel settore enologico: essa diventa il progetto che condivide con i figli Giuseppe (da tutti detto Pino), Paola e Maria e con la moglie Olimpia.

  • Cadia

    L’azienda nasce nel lontano 1913 grazie al nonno Marcello, che negli anni ha sviluppato la lavorazione dei vigneti, con conseguente vendita di uve.

    Ad oggi la cantina rimane a conduzione familiare: collaborano la moglie Mariella con i figli Noemi ed Alberto, sempre con la stessa cura e dedizione.

  • Calabria Liquori

    Calabria Liquori è un’azienda artigiana di produzione e vendita di liquori calabresi, nasce dalla intraprendenza del suo fondatore M.N.F. in Fuscaldo, che ha voluto mettere in pratica tutta la sua esperienza lavorativa, ma soprattutto quella che è una passione innata cioè l’amore per le cose buone e genuine. La capacità di ricercare nuovi gusti nel rispetto delle tradizioni artigiane, rendono l’azienda fortemente innovativa e competitiva. L’utilizzo delle materie prime che più rappresentano la cultura calabrese, fanno dell’azienda un vero punto di riferimento per chi ama i prodotti  di qualità.

  • Calissano

    Fino al 1872 Luigi Calissano fu un conosciuto ed apprezzato commerciante in ferro di Alba; quello stesso anno, però, con l'aiuto dei suoi tre figli, Vincenzo, Pietro e Giovanni e l’apporto di alcuni amici diventati, poi, soci, cominciò a lavorare limitate quantità di uva ed ebbe subito successo, tanto che, dopo pochi anni, lasciata la vecchia sede in via Macrino, si stabilì in casa Richiardi e si mise in proprio.
    Da Domenico Rossano, fattore dei conti di Neive e già allievo dell'enologo francese Oudart, ebbe, poi, informazioni di prima mano sul metodo Champenoise e sulla produzione del vino tipo “Petiot”: si dedicò, quindi, a quest'ultimo, producendone, nel 1878, ben 100 ettolitri.
    In seguito, nel 1883, Luigi Calissano decise di ingrandire la cantina, pur continuando a mantenere il commercio in ferro, che lascerà solo nel 1892; acquistati più di 2 mila metri quadrati di terreno sulla strada per Savona, iniziò la costruzione dello stabilimento, che entrò in funzione nel 1885.
    Aprì, poi, tre filiali di vendita, una a Genova con Vincenzo, una a Torino con Giovanni e una a Milano con Pietro dando così vita, ufficialmente, nel 1891, alla ditta Luigi Calissano e Figli.

  • Camilucci

    Passione, ricerca, cura minuziosa dei dettagli, uno sguardo al passato ma un volto proiettato nel futuro: queste sono le caratteristiche dell'azienda Camilucci. Ci troviamo nel cuore della Franciacorta, in una bellissima zona collinare, particolarmente vocata alla viticoltura, con vigneti nei comuni di Rodengo Saiano, Ome, Monticelli Brusati e Gussago, a pochi chilometri dal Lago d'Iseo e da Brescia. Negli anni Stefano Camilucci ha fatto di un'antica azienda di famiglia la sua vita, arrivando così a un progetto che raccoglie con amore ed entusiasmo la poesia della sua terra e la proietta con un taglio luminoso verso nuovi orizzonti.

  • Camin Larredya

    Camin Larredya è una tenuta vitivinicola ricca di storia che sorge a La Chapelle de Rousse in pieno Jurançon, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici nella regione della Nuova Aquitania. In questa zona si hanno notizie di Camin Larredya e della coltivazione di vino già nel 14esimo secolo. Infatti Jurançon è una regione vitivinicola della Francia sud occidentale A.O.C. dove si producono in particolare un vino bianco secco e un vino bianco dolce.

  • Campagnola

    L’Azienda vinicola Campagnola è situata in Valgatara, piccola frazione collinare del Comune di Marano e centro della Valpolicella Classica; i poderi si estendono fino ai territori del Lago di Garda, e più ad Est fino ad arrivare in Friuli Venezia Giulia. Giuseppe Campagnola ha saputo sviluppare l’azienda, fondata dal nonno nel 1907, ampliando la superficie vitata di proprietà e diversificando l’offerta produttiva. Campagnola rappresenta una storia lunga oltre cento anni; durante il proprio percorso imprenditoriale, la Cantina, proprio come un grande vino, ha affinato se stessa per raggiungere l’eccellenza, offrendo i vini tipici della Valpolicella, nati da uve pregiate e selezionate da Giuseppe e Luigi Campagnola.

  • Campo al Pero

    L’Azienda Agricola Campo al Pero è nata nel 2006, sui dolci pendii di Bolgheri, frutto della grande passione di Maurizio Piccoli per il vino. L’azienda si è strutturata con l’acquisizione di alcuni splendidi terreni nella zona di Bolgheri, la superfice è di quasi 4 ettari, interamente iscritti alla d.o.c. Il vigneto è composto da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, ed è stato realizzato tra il 1999 ed il 2003.

  • Canalicchio di Sopra

    60 ettari di terreno nel versante nord est della collina di Montalcino di cui 19 coltivati a vigneto, all’interno di un contesto ricco di biodiversità, bellezza paesaggistica e patrimonio Unesco dal 2004: è questo il cuore pulsante di Canalicchio di Sopra oggi.

  • Cantina Belisario

    Cantine Belisario, nata nel 1971 oggi e un'azienda agricola di 300 ettari vitati ed una cantina di 30.000Hl di capienza. È il più grande produttore di un vino bianco tipico marchigiano: il Verdicchio di Matelica DOC. Tutti i vigneti sono vicini alla cantina ad una distanza massima di 10 minuti, tutti sono ospitati nell'Alta Valle Esina.

  • Cantina del Glicine

    La cantina risale al 1582, è fresca e profonda, costruita a mattoni pieni, soffitto a volte e pavimento in pietra, si estende sotto la casa e il giardino.
    Il paese è Neive, a struttura circolare, con una torre e due castelli-palazzo sui fianchi.
    Le vigne Currà con esposizione Sud-Ovest, terra bianca ed asciutta. Marcorino con esposizione Sud-Est / Sud-Ovest, sul bricco di una collina ventilata, terra bianca, ricca di potassio.

  • Cantina del Pino

    Cantina del Pino è una realtà vitivinicola radicata da tempo nel prestigioso areale del Barbaresco. Una famiglia dedita alla viticoltura da molto tempo, imbottigliatori dal 1997, ma legati profondamente alla vigna da molto prima. La storia di Cantina del Pino si intreccia con quella di nientemeno che Domizio Cavazza, colui che ideò e rese grande il Barbaresco dentro e fuori i confini nazionali. Oggi conta 7 ettari di proprietà, concentrati per la maggior parte nel cru Ovello, a Barbaresco, con qualche appezzamento più piccolo nella collina degli Albesani e del Gallina, nel comune di Neive. Proprio a Ovello svetta un grande pino secolare da cui questa cantina prende il nome. Le esposizioni sono sempre ottime, caratterizzate da buona ventilazione che dona al frutto finezza, fissando la fragranza aromatica del frutto. Tra i filari non si diserba da tempo e i trattamenti sono sempre mirati e centellinati. In fase di vinificazione si rispetta al cento per cento la tradizione di Langa, con affinamenti rigorosamente in botti grandi

  • Cantina di Nizza

    Sono 550 gli ettari di vigneto che i 200 soci conferitori della Cantina di Nizza lavorano sulle soleggiate colline attorno a Nizza Monferrato. Ogni vendemmia 50 000 quintali di uve selezionate e pregiate entrano nella nostra Cantina. Di questi il 61% è costituito dalla migliore uva Barbera di Nizza. Il resto è Moscato, Cortese, Brachetto, Dolcetto e Pinot Chardonnay. Con queste splendide uve la Cantina di Nizza vinifica ogni anno 35 000 ettolitri di vino. Una parte viene commercializzata sfusa, mentre un selezionatissimo quantitativo viene imbottigliato.

  • cantina di santadi

    La Cantina di Santadi nasce nel 1960 per volontà di un gruppo di produttori di uva, coordinati dall’ETFAS, ossia l’Ente per la trasformazione fondiaria e agraria in Sardegna, con l’intento di trasformare le uve in forma associata e vendere il vino ottenuto. L’ubicazione è a Santadi, zona sud-occidentale della Sardegna, nel cuore del Sulcis.

  • Cantina Giba

    La Cantina Giba nasce nel 2013, in seguito ad una ristrutturazione aziendale della cantina 6Mura, con l’obiettivo di proseguire la produzione enologica di alta qualità iniziata nel 2002.

    Con l’entrata di un nuovo gruppo dirigente, capeggiato dall’attuale presidente Giovanni Irde inizia un percorso di risanamento e razionalizzazione dell’attività produttiva che viene ubicata a Giba, zona sud-occidentale della Sardegna, nel cuore del Sulcis. Il nuovo consiglio di amministrazione, è formato da Paolo Boi e Andres Garcia Blas, Enologo.

  • Cantina Gigi Rosso

    Se il Barolo potesse parlare, racconterebbe la storia di Gigi Rosso."; Gigi Rosso, mancato nel dicembre del 2018, infatti, oltre ad essere un enologo di grande umanità ed esperienza, era considerato un "Maestro" dei grandi vini piemontesi. Deciso a mettersi in proprio, dopo aver collaborato per anni con realtà come Cinzano, Gigi Rosso ha fondato la propria azienda vitivinicola, impegnandosi, al contempo, nella crescita, a livello internazionale, di Langhe e Roero. "Le Langhe sono la mia casa”, diceva, “Mi chiamano enologo, mi citano come esperto di vini, mi definiscono un pioniere, ma la verità è solo una: quando parla la natura io ascolto.

    La mia terra ha molto da raccontare e io ho molta voglia di ascoltare”. Oggi, a gestire la sua azienda a Castiglione Falletto, nel cuore della zona del Barolo, sono il figlio Maurizio e il nipote Andreas e se il passaggio alla seconda e terza generazione ha portato una sferzata di energia e tante novità, la tradizione è ancora, e sempre, viva e non mancano passione e dedizione.

  • Cantina La Giaretta

    La storia della cantina La Giaretta ha origine alle fine degli anni '50, nel cuore della Valpolicella. Fautore principale è stato l'appassionato Bruno Vaona, che ha dato il là ad una sinfonia meravigliosa, piena di sapori ed odori, raccolta con fierezza dalla famiglia, che ancora oggi si prende cura dei vigneti di proprietà, producendo vini che sono espressione autentica del territorio.

  • Cantina Ruris

    Ruris è una cantina che si trova a Castagnole Lanze nella provincia di Asti.

  • Cantina Tramin

    espressione autentica di un territorio dal carattere unico, nascono dalle uve coltivate dai nostri 290 produttori, con l’orgoglio di chi sa che ciascuna bottiglia racchiude compendio di una filosofia di vita e di lavoro: rigore, dedizione, fiducia e creatività.

  • Cantina Tre Secoli

    La Cantina Tre Secoli nasce dalla fusione fra due cooperative vitivinicole già da prima molto importanti nel panorama piemontese:

    La Cantina Sociale di Mombaruzzo, sorta nel 1887 come prima realtà associativa del Piemonte.

    La Cantina Sociale di Ricaldone, con 60 anni di storia alle spalle.

  • Cantina Vallebelbo

    La Cantina VALLEBELBO é una Cooperativa Agricola che raccoglie e Vinifica le uve prodotte dai 160 viticoltori associati proprietari di circa 500 ettari di pregiati vigneti situati nel cuore delle Langhe, sulle colline che gravitano intorno a Santo Stefano Belbo.

    Questa zona vinicola rappresenta il più importante centro di produzione di uva Moscato Bianco, con la quale si producono due vini dolci ed aromatici ormai famosi in tutto il mondo per la loro unicità: l'Asti ed il Moscato d'Asti e il nuovo nato Asti Secco, tutti a Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

  • Capannelle

    La storia dell’azienda agricola Capannelle ha inizio nel 1974 quando l’imprenditore Raffaele Rossetti si trasferisce in un vecchio casale seicentesco circondato da 10,5 ettari di terreno a Gaiole in Chianti, città natale del vino Chianti Classico.
    Dopo accurate analisi iniziano i lavori per un nuovo impianto di 3,5 ettari di vigneto specializzato con uvaggi autoctoni quali il Sangiovese, il Canaiolo, il Colorino e la Malvasia nera.

  • Caparzo

    Caparzo, azienda cresciuta nel rispetto della tradizione del Brunello e dei differenti terroir del comprensorio, ha saputo esaltare i propri vini con spirito creativo e voglia d’innovazione, esprimendo il massimo rigore qualitativo.

  • Capichera

    Capichera è una realtà vitivinicola italiana che sorge in un angolo della Sardegna, incastonata fra le rocce granitiche della Gallura, ad Arzachena, in uno scenario naturale unico e di grande fascino che gronda di importanti e antiche tradizioni.

  • Capovilla

    "Vittorio “Gianni” Capovilla è universalmente riconosciuto come uno dei migliori distillatori in assoluto. Nato come meccanico, inizia la sua carriera nella distillazione dopo aver lavorato dal 1974 per una nota industria di macchine enologiche, che gli ha permesso di vedere quanto fosse diffusa all’estero questa pratica. Visitando Austria e Germania si rese conto di quanto sviluppato fosse il settore dei distillati rispetto alle realtà italiana, non tanto da un punto di vista qualitativo, quanto per una differenza sostanziale del numero delle distillerie operanti. Decise allora di intraprendere il suo percorso, fatto di ricerca e attenzione, che lo ha portato oggi ai massimi livelli. Iniziando a distillare vinacce accuratamente selezionate, Gianni ha ceduto durante gli anni alla sua più grande passione, la frutta.

  • Cappellano

    La storia della cantina Cappellano inizia dal mio trisnonno, il notaio Filippo Cappellano, ricco possidente con la passione per il vino, che a 48 anni fondò l’azienda, accorpando nella proprietà ben 150 giornate piemontesi (che corrispondono a circa 60 ettari) di terreno coltivabile. Alla sua morte il figlio Giovanni, enologo, proseguì nella conduzione dell’azienda, ristrutturando la cantina e realizzando due impianti alberghieri ad Alba e Serralunga, muniti dei migliori servizi per soddisfare il turismo ligure-piemontese. A Serralunga ideò la famosa “cura dell’uva”, istituendo un servizio di carrozze per il collegamento con la stazione ferroviaria di Alba.

  • Carlo Boscaini

    Situata proprio nel cuore della Valpolicella, l'Azienda Agricola Carlo Boscaini è un vero e proprio riferimento per l'elegante classicità che ne contraddistingue la produzione. Vini che non avvertono il passare delle stagioni, meravigliosamente uguali a se stessi vendemmia dopo vendemmia. Tutto ebbe inizio grazie a Carlo che, utilizzando vigne in affitto, iniziò a vinificarne i frutti durante la prima metà del novecento. A dargli una mano fu prima il figlio Arturo Ernesto ed oggi i nipoti Carlo e Mario per un percorso che fa della genuinità la propria chiave di interpretazione più importante. Valpolicella, Ripasso, Amarone, Recioto, ogni vino prodotto dall'Azienda Agricola Carlo Boscaini riflette perfettamente le caratteristiche più intime della tipologia grazie ad un approccio assolutamente tradizionale, rispettoso non solo della materia prima ma anche e soprattutto del lavoro iniziato da Carlo quasi un secolo fa.

  • Caroni

    La distilleria Caroni nacque più di cent’anni fa come una delle tante realtà di lavorazione delle ottime melasse di canne da zucchero di Trinidad, l’isola più meridionale dei Caraibi.

    Negli ultimi anni del secolo scorso deteneva più del 90% della produzione di zucchero dell’intero Stato del Trinidad e Tobago, producendo rum importanti, a pieno grado.

  • Casa Lapostolle

    Casa Lapostolle è stata fondata nel 1994 da Alexandra Marnier Lapostolle. I vigneti di proprietà si trovano nei dintorni di Santiago e di Valparaiso. Alexandra appartiene alla famiglia Marnier ed è in memoria del nonno e fondatore Alexandre Marnier che alcuni dei vini di Casa Lapostolle portano il nome “Cuvée Alexandre”.

  • Cascina Baricchi

    Natale Simonetta, proprietario di Cascina Baricchi, ama la sua terra e il suo lavoro e gli piace sperimentare e mettersi in gioco…i suoi vini rispecchiano a pieno la sua grinta.
    Cascina Baricchi si trova sotto il comune di Neviglie, a pochi chilometri dalla zona del Barbaresco e nasce grazie l’acquisto negli anni ‘70 come casa vacanza da Giovanni Simonetta, padre dell’attuale proprietario. Inizialmente si produce vino solo per uso domestico, ma dagli anni ‘80 arrivano sul mercato le prime etichette.
    Natale produce principalmente Barbaresco, nebbiolo, dolcetto…ma non mancano i vitigni internazionali come il Pinot Nero o lo Syrah. Inoltre oltre ai classici vini a monovitigno piemontesi, natale produce vini di assemblaggio e soprattutto produce ottimi spumanti con una lunga permanenza sui lieviti.

  • Cascina Bongiovanni

    Cascina Bongiovanni, è una piccola realtà di Langa, situata a Castiglione Falletto, nel centro della denominazione del Barolo, gestisce solamente 7 ettari di vigna. La cantina è stata fondata da Giovanni Bongiovanni nel 1950, e oggi a continuare le tradizioni di famiglia troviamo il nipote Davide Mozzone. La filosofia dell’azienda agricola è di produrre vini genuini, stando attenti ad ogni dettaglio sia in vigna che in cantina, usando gli stessi principi dell’agricoltura biologica con addirittura qualche sfumatura di biodinamica come l’uso del sovescio. Lo scopo è di produrre vini veri, territoriali, ma più puliti possibili.

  • Cascina Carlot

    Cascina Carlot viene fondata da Mario Mo nei primi anni del secolo scorso a Coazzolo, una piccola località posta tra le colline del Monferrato e delle Langhe, in Piemonte. L’azienda sorge in un contesto di rara bellezza e troviamo oggi alla guida i discendenti di Mario, che proseguono la sua opera con la stessa filosofia e passione per la propria terra. Cascina Carlot valorizza le varietà tipiche dell’area come il cortese e il moscato, dal quale nascono i profumatissimi Moscato d’Asti DOCG. Tra le varietà a bacca rossa spazio a nebbiolo, grignolino, dolcetto e barbera, quest’ultima impiegata per la produzione della Barbera d’Asti DOCG “Runc” e per la Barbera d’Asti Superiore DOCG “La Vigna”.

  • Cascina Castlet

    La semplicità della Cascina, il pendio dei vigneti ordinati volti verso il sole del primo pomeriggio.
    Perdersi nel gusto di piccole cose antiche, osservare i vecchi ceppi di barbera e moscato, muoversi nelle stanze piccole, per scale strette che sanno di storia.
    E poi sedersi ad un tavolo all'aperto che è una terrazza su un mondo dimenticato, mentre le donne di Cascina Castle't passano con un segno dissacrante di modernità, con un gesto rapido di efficienza, ed esprimono la loro cultura con un sorriso.
    Venti ettari incorniciati in un sogno. Gustare, a fondo, la perfezione di un bicchiere di vino.

  • Cascina Christiana

    Cascina Christiana, immersa nel cuore delle valli del Monferrato, è un’azienda agricola a produzione vinicola e un affittacamere a conduzione familiare.

    La struttura è una tipica cascina ottocentesca trasformata nel corso degli anni in un moderno resort dotato di appartamenti e camere.

  • Cascina Comina

    Da quattro generazioni accompagniamo il tuo palato nel viaggio attraverso il territorio astigiano con le sue colline, profumi e sapori.

    L'azienda agricola Cascina Comina si occupa di produzione vitivinicola di vini doc Piemontesi dal 1934. Un'azienda a conduzione familiare che parte dalla gemma e arriva fino sulle tavole di molti italiani portando un vino sano e genuino.

  • Cascina del Pozzo

    La passione e la dedizione con cui vengono curate le viti continua nella cantina, dove la produzione di vino avviene ancora secondo i dettami di una tradizione tramandata di padre in figlio. E’ solo con pazienza e cura che dal mosto si possono ottenere i veri vini del Roero, per questo nell’azienda vinicola Cascina del Pozzo vengono tutt’ora rispettati i tempi di affinamento e invecchiamento di ogni bottiglia in botti di legno grande e inox, affinché nei singoli bicchieri si possa riscoprire il profumo e il sapore del buon vino di un tempo.

    Sebbene la tradizione la faccia da padrona, però, la famiglia Marchisio è riuscita ad aggiornarsi costantemente, investendo in strutture e tecnologie, fino a far diventare la sua cantina il luogo ideale per la produzione di vino di qualità.

  • Cascina delle Rose

    Cascina delle Rose è una piccola azienda acquisita dalla famiglia Rizzolio nel 1948 ed era parte di una grande proprietà che comprendeva quasi tutto il territorio del Rio Sordo. Oggi consta di 5 ettari di terreno di cui 4,5 a vigneto e circa 0,3 a noccioleto ed un piccolo bosco. La sua posizione sulla costa tra due delle più vocate sottozone di Barbaresco e la ricchezza di acque sotterranee sono stati elementi fondamentali per lo sviluppo vinicolo.

  • Cascina Ebreo

    La Cascina Ebreo nasce da un’ idea di ritorno alle origini di Peter Weimar, informatico svizzero figlio di contadini, che insieme alla moglie Romy Gygax, decide di ripartire da zero acquistando un casolare in stato di abbandono a Novello, non lontano da Barolo. Il suo approccio nell’allevamento delle uve rosse e bianche è totalmente innovativo e, in tempi non sospetti, quasi folle. Le etichette che produce sono diventate sensazionali vini da collezione, dal carattere fortemente legato al territorio, come vuole il suo proprietario. Per certe bottiglie, per certe idee e certe filosofie, è impossibile trovare altre parole, meglio lasciare che il racconto esca dalla bocca dei suoi protagonisti.

  • Cascina Fontana

    Cascina Fontana è un’azienda vitivinicola a conduzione familiare situata sulle colline delle Langhe del Barolo, nei pressi di Alba, in Piemonte. Questa è una zona di rara bellezza paesaggistica, ora diventata anche parte del patrimonio UNESCO, con colline contornate da vigneti e paesi dominati da imponenti castelli medioevali, da cui si possono ammirare splendidi panorami sulle vallate sottostanti.

    E' qui, su queste terre vocate alla produzione del vino, che la famiglia Fontana coltiva i vigneti di proprietà e produce grandi vini da ormai sei generazioni.

    Oggi Mario Fontana prosegue la tradizione coltivando i vitigni tipici delle Langhe: il dolcetto, il barbera e il nebbiolo. Produce vini classici, che sono la pura espressione della terra da cui provengono, le Langhe.

  • Cascina Fontanette

    Ai piedi di Moncucco, la mitica collina dei mari del sud, celebrata da Cesare Pavese, sorge l'Azienda Agricola "Cascina Fontanette". In una delle zone piu votate alla viticultura si estendono per circa 5 ettari i vigneti della Famiglia Ariano che, da tempo immemorabile, si occupa della lavorazione delle uve e della produzione di vini genuini, con la sempllicità e l'esperienza derivate dal lavore e dall'amore per la terra.

  • Cascina Galarin

    Tutto ha avuto inizio alla fine del 1700, quando i nostri antenati costruirono personalmente, pietra su pietra, la struttura, edificando parte dell’attuale cantina e realizzando anche la preziosa porta in legno, dal cui intarsio, un gallo, abbiamo ricavato il logo dell’azienda: “Galarin”, da sempre il soprannome della nostra famiglia.

    Verso la fine degli anni ottanta, l’ingresso in azienda di Giuseppe Carosso, apporta una piccola, ma fondamentale rivoluzione nella filosofia aziendale. Cascina Galarin inizia ad imbottigliare i propri vini, a condurre i vigneti in maniera meticolosa e attenta, e, in fase di vinificazione e invecchiamento, a rispettare al massimo varietà e terroir.

  • Cascina Garitina di Gianluca Morino

    Fondata nel lontano 1900, Cascina Garitina è un’azienda agricola a conduzione familiare, giunta alla quarta generazione con Gianluca Morino, l’attuale titolare. Il nome dell’azienda affonda le origini in quello della bisnonna Margherita, il cui diminutivo – Margheritina – in dialetto è appunto Garitina.

    L’attività dell’azienda agricola è orientata alla valorizzazione della Barbera, il vitigno che si estende sulla maggior parte dei vigneti di nostra proprietà e al quale sono riservati i terreni con le esposizioni migliori. In particolare, le vigne più vecchie (del 1939, 1951 e 1969) sono dedicate alla produzione del Nizza, la Barbera prodotta secondo un disciplinare specifico e molto restrittivo, esclusivamente sulle colline dei 18 comuni intorno a Nizza Monferrato, zona particolarmente vocata e culla originaria della barbera. In ossequio al 1900, anno di fondazione dell’azienda, il nostro Nizza si chiama Neuvsent (traduzione piemontese della parola Novecento).

  • Cascina la Barbatella

    L'azienda Cascina La Barbatella è stata fondata nel 1981 a Nizza Monferrato, comune in provincia di Asti. Nei 4 ettari vitati di proprietà di Lorenzo Perego il regime di conduzione agricola scelto e utilizzato è di tipo convenzionale. I pochi ettari a disposizione sono suddivisi in maniera ordinata in 3 parti: la Vigna dell'Angelo, la Vigna di Sonvico e la Vigna per la produzione del Noè.

    Eccellenti etichette sono il Barbera d'Asti Superiore e il Monferrato Rosso Sonvico.

  • Cascina Lodola

    Progetto che nasce dalla voglia di sperimentare di Fabio Grimaldi e Mattia Casarone, il primo produttore con vigne a Cascina Lodola di Cossano Belbo, tecnico il secondo. Li unisce, oltre all’età trentenni o poco più, la passione per i rally e il vino. 

  • Cascina Luisin

     Cascina Luisin è stata fondata nel 1913 da Luigi Minuto, bisnonno dell'attuale proprietario Roberto . La conduzione dell'azienda è da sempre a livello famigliare per mantenere un ottimo controllo della filiera produttiva : dalla potatura  alla vendemmia , dal lavoro in cantina alla commercializzazione  del vino . Cascina Luisin si trova a Barbaresco , l'epicentro vitivinicolo delle Langhe , in località Rabajà. La superficie vitata si estende su 8 Ha di terreno.La produzione annua  media è di 30mila bottiglie suddivise nei tre classici vitigni: Nebbiolo, Barbera, e Dolcetto . La filosofia aziendale  si basa sulla valorizzazione dei vitigni e sul rispetto della tradizione per quanto riguarda le tecniche di vinificazione . Questo è il segreto per dare modo ai singoli vigneti di comunicare , come solo la natura può fare nelle grandi zone vinicole .

  • Cascina Morassino

    Cascina Morassino nasce nel 1984 ad opera di Bianco Mauro dalla divisione dell'Az.Agr.F.lli Bianco Luigi e Mauro, già Bianco Alfredo e Figli. L'azienda ha una superficie di 3,5 ha vitati in Barbaresco, sottozona Ovello e 1 ha nel comune di Neive per un totale di 4,5 ha a conduzione famigliare. Ció consente di avere una cura attenta, costante e personale di vigneti e cantina con lo scopo di realizzare un vino artigianale di alto livello qualitativo.

  • Cascina Orizzonte

    Nata nel 2014, dall'idea di due amici, Enrico Dogliotti e Riccardo Rosso, Cascina Orizzonte si attesta nel territorio di Castagnole delle Lanze. I due amici si attestano come produttori che non vogliono alterare le caratteristiche varietali dell'uva. I metodi utilizzati in cantina sono quelli tradizionali della vinificazione mentre la maturazione è presente sia in barrique che al tonnea al fine di presentare al meglio i propri prodotti finiti.

  • Cascina Roccalini

    Cascina Roccalini è una cantina della zona di Barbaresco con una storia piuttosto recente, fondata da Paolo Veglio. Paolo è un giovane vignaiolo e ha iniziato a lavorare in vigna all'età di 14 anni, quando la famiglia Veglio conferiva le uve del vigneto di proprietà - il cru Roccalini - a Bruno Giacosa. Paolo Veglio ha deciso di costruire la propria cantina nel 2003, avviando nel 2004 la sua prima vinificazione.

    Gli ettari complessivi di proprietà sono 4,5, piantati a dolcetto, barbera e nebbiolo. L'approccio del vignaiolo è quello del minimo intervento umano in vigna e in cantina e da questa filosofia nascono le sue quattro etichette: Dolcetto d'Alba, Barbera d'Alba, Barbaresco Superiore e Barbaresco Roccalini, il vino di punta, dove Paolo è riuscito ad esprimersi appieno.

  • Cascina Val del Prete

    Cascina Val del Prete prende il nome dall’esiliato vescovo di Asti che visse lì nel 1850. Nel 1977 Bartolomeo Roagna e sua moglie Carolina comprano la fattoria in Val del Prete ed iniziano la loro opera di conversione agronomica dei terreni, sostituiscono così i campi di grano con vigneti creando uno splendido anfiteatro naturale. Oggi l’azienda è gestita dal figlio maggiore Mario, abile vignaiolo e grande interprete di un territorio ricco di storia e tradizione vitivinicola.

  • Cascina Valle Asinari

    Cascina Valle Asinari è una giovane realtà piemontese nata dall’acquisto della storica azienda vitivinicola Bricco Asinari da parte di Oscar Farinetti e Piero Bagnasco. La tenuta Cascina Valle Asinari sorge a San marzano Oliveto, in provincia di Asti e vanta circa 20 ettari di vigne coltivate principalmente a barbera e nebbiolo. 

  • Castel Sallegg

    Nel 1851, Castel Sallegg e i vigneti circostanti furono acquistati dall'arciduca Rainer, viceré del Lombardo-Veneto, e passarono ai conti di Kuenburg per successione attraverso l'arciduca Heinrich ed Enrico Prince di Campofranco.
    La consapevolezza della storia, della tradizione e della responsabilità è profondamente radicata nella famiglia dei Conti di Kuenburg. Il castello, i cantieri storici, la cantina di 1000 anni fa: a Castel Sallegg tutto parla di famiglie nobili e di tradizione vinicola, di storia e del legame con il lago di Caldaro.
     
    La cantina di Castel Sallegg comprende le tre storiche aziende vinicole Leisenhof, Preyhof e Seehof, ognuna con un terroir diverso. Il pensiero sostenibile nelle generazioni e il rispetto per la natura caratterizzano l'atteggiamento, un costante affinamento dei vini è l'obiettivo.
    Castel Sallegg è sinonimo di carattere e chiarezza e di un'elegante combinazione di modernità senza tempo e grande tradizione.
    La gamma di vini comprende le linee Nobilis, Serenis e Imperialis.

  • Castellare di Castellina

    Castellare di Castellina è nata dall’unione di quattro poderi (Castellare, Caselle, San Niccolò e Le Case) realizzata da Paolo Panerai con l’obiettivo di produrre vino della migliore qualità possibile.

  • Castello Banfi

    Concepita per preservare al massimo l'integrità e la ricchezza delle uve, la cantina si avvale oggi delle più avanzate tecnologie, frutto di rivoluzionarie sperimentazioni tecniche.

    È in questa filosofia, basata sulla continua ricerca, che si inseriscono numerosi progetti realizzati dall'azienda tra i quali gli studi di selezione clonale del sangiovese, le ricerche sul legname, grande protagonista nel processo di affinamento del vino, e la realizzazione della nuova area di vinificazione “Horizon”. Quest'ultimo progetto, interamente concepito e sviluppatoall'interno dell'azienda, consiste in una serie di accorgimenti

    e di soluzioni di alto livello realizzati per migliorare ogni singolo passaggio del processo produttivo.

    Il grande lavoro svolto in vinificazione prosegue nel silenzio dei legni, dove i grandi vini Banfi, principalmente rossi, evolvono ed affinano, nel corso degli anni, le loro caratteristiche più distintive di potenza, eleganza e longevità. Le oltre 7000 barriques, disposte su file ordinate, e le grandi botti, costituiscono il cuore di Banfi, che palpita nel silenzio e nella quiete della natura che circonda la Cantina.

  • Castello di Ama

    Ama prende il nome da un piccolo borgo arroccato sulle colline toscane che, fin dal XIV secolo, ha visto fiorire l’attività agricola, con la produzione vitivinicola che era all’epoca curata da un gruppo di famiglie.

    Lorenza Sebasti e Marco Pallanti oggi gestiscono un’azienda che conta circa ottanta ettari di vigneto e produce una gamma di etichette dalla qualità eccelsa, riconosciuta in tutto il mondo.

  • Castello di Bolgheri

    Castello di Bolgheri è un’azienda guidata da Federico Zileri, agronomo, che, grazie alla collaborazione di Alex Dondi, enologo altoatesino da anni a Bolgheri, conduce con determinazione questa realtà situata in una delle aree vitate più famose d’Italia. Alex, dotato di ottima tecnica enologica in seguito agli studi portati a termine all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, si avvale tuttavia dei gesti, dei tempi e delle consuetudini contadine per realizzare dei vini che sappiano stupire, dei vini che siano piena espressione di un territorio unico e inconfondibile come quello di Bolgheri.

  • Castello di Bossi

    Il Castello di Bossi sorge al centro dell'azienda, situato nella parte meridionale del Chianti Classico, nel comune di Castelnuovo Berardenga. La prima torre fu costruita attorno al 1099, in seguito nel 1450 divenne di forma quadrilatera difensiva. Si estende su 500 Ha di terreno di cui 120 coltivati a vigneto.

  • Castello di Neive

    La forma mentale acquisita al Politecnico di Torino, l’attività in altri settori, hanno portato Italo ad un approccio ‘scientifico’ alla campagna, alla vigna. Va bene la tradizione, ma non si deve dare tutto per scontato. Il dubbio, la ricerca, il confronto, la sintesi. In questo modo fin dagli anni Settanta (con il lavoro di ‘riscoperta’ dell’Arneis di cui si è accennato a proposito del vigneto Montebertotto) la vicinanza e la collaborazione con la Facoltà di Agraria di Torino hanno permesso ad Italo di entrare, anche studiando, nel mondo della vite e del vino dalla porta giusta e di trovarsi pronto ad affrontare le sfide e i cambiamenti di un mercato in continua evoluzione. 

    Tradizione, ricerca e creatività: è questa la filosofia di un’azienda che senza trascurare secoli di esperienza nel campo della viticoltura, abbraccia le nuove tecnologie, si impegna nel campo della ricerca – in vigna come in cantina - ed è pronta a mettersi in gioco sperimentando con coraggio nuovi metodi. Sono proprio questo entusiasmo e questa carica creativa che hanno dato vita negli ultimi anni ad alcune esperienze nuove e stimolanti: a partire dal 1995, l’azienda ha prodotto un favoloso spumante metodo classico ottenuto esclusivamnte da uve pinot nero, il ‘Castello di Neive Classico’, oltre al ‘Castello di Neive Passito’ da uve arneis passite. A partire dal 1996 invece, l’azienda ha dato vita a due vini invecchiati in barriques - ‘I Cortini’, da uve pinot nero, e ‘Barbera d’Alba Superiore’, da uve barbera; dal 2006 viene prodotta anche l'Albarossa..

  • Castello di Perno

    A Castelletto, località che dà nome ad un rinomato Cru della DOCG Barolo nel comune di Monforte d’Alba, tra le dorsali di Perno e Serralunga, ha sede dal 2013 la Cantina Castello di Perno, un’azienda dall’impronta classica e insieme dalla visione contemporanea, che trova nell’eleganza l’apice espressivo dei suoi vini.

  • Castello di Radda

    L'Azienda Agricola Castello di Radda è situata sulla collina che fronteggia a Est il Borgo di Radda in Chianti. L'esposizione dei vigneti ruota da Sud – Est a Sud – Ovest su terreni di medio impasto argilloso calcareo, con buona presenza di scheletro, particolarmente vocati per la coltivazione del Sangiovese. Acquisita dalla famiglia Gussalli Beretta nel 2003, è stata protagonista di un progetto di recupero, in temrini qualitativi, dei 45 ettari vitati oltre che la costruzione di una grande cantina realizzata secondo il progetto dell’architetto Spartaco Mori.

  • Castello di Rubbia

    L'azienda vitivinicola ha sede nel paese di San Michele del Carso e trae il proprio nome dal castello che la ospita.

  • Castello di Spessa

    Il Castello di Spessa rappresenta una delle eccellenze più conosciute del Friuli Venezia Giulia. Le origini della cantina risalgono alla fine degli anni ’70, quando Loretto Pali ha acquistato una tenuta di circa 60 ettari nella zona dell’Isonzo, che ancora oggi costituire il nucleo principale dell’azienda e il più importante polo produttivo. 

    Nel 1987 la proprietà si è ingrandita con l’acquisizione del Castello di Spessa e 28 ettari di vigneti situati nella splendida zona del Collio goriziano, sulle colline di Capriva del Friuli. Oggi la cantina è in grado di offrire una vasta gamma di etichette, che rappresentano i migliori terroir della regione, interpretati con uno stile raffinato, che punta soprattutto sull’eleganza e sulla freschezza minerale.

    Tutti i vini del Castello di Spessa sono prodotti esclusivamente con vigneti di proprietà, in modo da poter controllare tutta la filiera dalla pianta alla bottiglia. Le uve provengono dalle due tenute: dell’Isonzo e del Collio. Si tratta di terroir d’eccellenza, che possono godere di una collocazione geografica privilegiata.

    I terreni del Collio sono composti da marne e arenarie d’origine eocenica, friabili e ricche di sostanze minerali mentre i suoli dell’Isonzo sono d’origine alluvionale e lo strato superficiale di terre rosse, insiste su un profondo substrato di ciottoli e ghiaie.

    Le vigne sono gestite con potature corte e basse rese per ettaro, in modo da ottenere pochi grappoli con una buona concentrazione aromatica. La scelta dei vitigni rispecchia fedelmente le tradizioni del territorio con: Ribolla Gialla, Friulano, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Pinot Nero, Merlot e Cabernet Sauvignon. Per preservare la ricchezza e l’integrità aromatica delle uve, le vendemmie si svolgono di notte, in modo da potare in cantina uve fresche e fragranti ed evitare ossidazioni. Le vinificazioni si condotte in modo parcellare, per mettere in risalto tutte le sfumature del territorio, utilizzando pratiche delicate e sempre rispettose di uve di eccellente qualità.

  • Castello di Verduno

    Il Castello di Verduno può vantare, grazie agli ettari di proprietà tra le colline di Verduno e Barbaresco, i  più pregiati gioielli enologici di Langa: il Barolo, il Barbaresco ed il Verduno, una piccola perla enologica frutto del vitigno Pelaverga piccolo del quale l’azienda possiede il primo vigneto in purezza che sia stato impiantato nella zona di produzione

  • Castello di Volpaia

    Dal 1172 a Volpaia si producono grandi Chianti Classico in agricoltura biologica. Già inserita fra i tre vini migliori del mondo da Wine Spectator.

  • Castello Monaci

    Il Catasto Onciario, datato al 1513, riporta la notizia dell’edificazione di un monastero nell’agro di Salice Salentino alla fine del 1400, da parte di un gruppo di monaci che si dedicavano all’agricoltura e alla preghiera, secondo la regola di San Basilio. Quattro secoli dopo, nel 1865, una famiglia di viticoltori della Borgogna, i Perry Graniger, costretta dalla fillossera ad abbandonare le proprie vigne, acquistò il monastero e lo convertì in chateau, impiantando dieci ettari di chardonnay e dieci di pinot nero. Fece anche costruire il piano nobile, sopra la cantina, come residenza della famiglia.

  • Castello Romitorio

    Dal 1984 l’azienda agricola Castello Romitorio si dedica alla ricerca, alla scoperta e alla promozione del vino Brunello di Montalcino. Questo percorso è stato reso possibile grazie al lavoro dell’artista Sandro Chia e al suo legame con il mastro cantiniere ed esperto del territorio Franco Martini. La squadra del Romitorio lavora con una profonda conoscenza del proprio territorio e un immenso rispetto per il patrimonio locale e per la tradizione, che esprime l’essenza del Brunello di Montalcino.

  • Castelnau

    Creato in onore del generale Edouard de Curières de Castelnau nel 1916, lo Champagne de Castelnau diventa famoso durante la prima guerra mondiale. Dal 1925, e per tre generazioni, lo Champagne de Castelnau è di proprietà di una famiglia di Epernay. Molto in voga per buona parte del XX secolo, in particolare negli anni ’30, lo Champagne de Castelnau è, in tutto il mondo, l’ospite d’onore di famiglie reali e circoli dell’esercito francese. Nel 1962, a Reims, una dozzina di viticoltori uniscono i loro vigneti e le loro competenze per creare la Cooperativa Regionale dei Vini di Champagne, cooperativa che, nel 2003, acquista lo Champagne de Castelnau. Oggi, la cooperativa dispone di uno dei più grandi vigneti della regione Champagne ed ha fatto dello Champagne de Castelnau il suo marchio più rappresentativo.

  • Castiglion del Bosco

    Da più di 800 anni Castiglion del Bosco non ha modificato i suoi confini, al loro interno, come un mondo a parte, ha vissuto il borgo con la sua scuola, le sue scuderie, la sua agricoltura – fatta di seminativi, olivi e ovviamente viti. Tutto cambia e nel 1967, anno di fondazione del Consorzio del Brunello di Montalcino, Castiglion del Bosco è uno dei venticinque soci fondatori. Infine c’è la storia di oggi, da quando nel 2003 Massimo Ferragamo acquista la proprietà e inizia la sua sfida nel mondo del vino, portando il nome di Castiglion del Bosco tra i più rinomati al mondo.

  • Castrum Roche

    L'azienda Castrum Roche nasce formalmente nel 2021, e questo Nebbiolo è alla sua primissima annata prodotta in 6664 esemplari. Grazie ai due ettari di vigneto ereditati dai nonni, Isacco Costamagna coltiva le sue piante di Nebbiolo in uno degli anfiteatri più belli delle Langhe: il terrazzo del Torriglione affacciato sulle fantastiche Rocche dell'Annunziata. La vinificazione prendo luogo in acciaio senza l'utilizzo di lieviti selezionati; ricercando un Langhe Nebbiolo fatto di beva, frutto e grande eleganza, il vino riposa in acciaio per qualche mese prima della messa in commercio.

  • Cav. Lorenzo Accomasso

    Il Cavaliere Lorenzo Accomasso è stato uno dei primi a vinificare in selezione, potando corto le viti, già negli anni Settanta. La sua attività ha inizio nel 1966 e prosegue ancora oggi, con l’aiuto dalla sorella Elena, la prima “donna del vino” di La Morra. I Barolo Rocche e Rocchette provengono da lunghe macerazioni, che permettono al vino di invecchiare lentamente ed escono un anno in ritardo rispetto agli altri produttori.

  • Cav. Luigino Balozio

    Luigino è un personaggio di altissimo profilo, umile ma preparatissimo nella gestione dei vigneti oltre ad essere enologo di rango. Alcuni anni fa decide di dare una svolta alla gestione di alcuni vigne. Insieme all’amico Christian Patat, decidono di isolare alcune di queste parcelle e di dedicare loro un’accuratissima gestione delle potature con il supporto di Zeno Gregorat. Uno Chardonnay , piccoli vigneti di Friulano e un magnifico appezzamento di Sauvignon, dislocati nei comuni di Corno di Rosazzo (Cuar) e Buttrio (Buri) diventano l’oggetto delle attenzioni del trio.Un progetto d’orgoglio Friulano.

  • Cavalleri

    La cantina, costruita proprio nel centro di Erbusco, viene terminata nel 1980, periodo che vede la nascita delle etichette che ancora oggi rappresentano l’eccellenza di Cavalleri, dal Blanc de Blancs al Pas Dosé. L’azienda, guidata da Giulia e Maria Cavalleri, continua a esprimere vini ricchi di personalità, sempre eleganti e raffinati. Un’impronta che caratterizza tutta la linea e che fa di Cavalleri una delle realtà più importanti e rappresentative di tutto il territorio.
    Gli ettari vitati di proprietà su cui l’azienda attualmente può contare sono 42, per una produzione annua che si attesta sulla media di 200mila bottiglie. Tra i filari, lo chardonnay è la varietà predominante, perché considerata l’uva che meglio delle altre riesce a esprimere le proprie potenzialità nel territorio della Franciacorta. Seguendo delle pratiche agronomiche rispettose al massimo di ambiente, natura ed ecosistema, l’azienda risponde alla certificazione biologica, strizzando allo stesso tempo l’occhio alle norme dalla viticoltura biodinamica.

  • Cavallotto

    Oggi siamo noi – Alfio, Giuseppe e Laura – a guidare la Tenuta Cavallotto, nel rispetto della tradizione di questa collina e della nostra famiglia. Al di sotto di Bricco Boschis abbiamo creato il reparto invecchiamento per i vini nobili, che si affianca al locale per l’imbottigliamento e a quello per l’affinamento, nato nel ’94 e ampliato nel 2008. La storia continua.

  • Cavicchioli

    Cavicchioli è un marchio storico del Lambrusco, conosciuto in Italia e in tutto il mondo. La sua storia risale al 1928, quando Umberto Cavicchioli, oggi considerato un pioniere del vino emiliano e un glorioso padre del Lambrusco di Sorbara, comincia a imbottigliare il vino da uva lambrusca fermentato in botti di legno, seguendo la tradizione dei suoi padri. Nel Dopoguerra i figli ereditano la gestione della cantina e, negli anni ’70, inaugurano l’esportazione in tutto il mondo con grande successo. Oggi questa realtà produttiva ha saputo rinnovarsi, intrecciando sostenibilità ambientale, tecnologie all’avanguardia e legame alla tradizione, diventando un simbolo di vivacità, di libertà e di “Italian life style” in tutto il mondo.

  • Cazals

    L’azienda Claude Cazals è situata nel villaggio Grand Cru della Cote des Blancs di Le Mesnil sur Oger ed è orgogliosa del loro Clos Cazals, decisamente un luogo unico e magico. Fu la lungimiranza di Claude Cazals (ai tempi i Clos quasi non esistevano rispetto ai 21 storici odierni) ad acquistare questo Clos ad Oger e reimpiantare nel 1957 i 3,7ha di vigneto suddivisi in 3 parcelle. Le vocatissime uve di questo Clos venivano inizialmente utilizzate per gli assemblaggi ma nel 1995 anno in cui Delphine, figlia di Claude, subentra alla guida dell’azienda prende la determinante sfida qualitativa di puntare ad uno champagne, che sarà poi la punta di diamante della gamma Cazals, proveniente solo dalle uve del Clos. Tale Champagne da subito si distingue per le sue lunghissime maturzioni sui lieviti ,minimo 10 anni, ed il basso dosaggio. In tutti i vigneti si pratica un’agricoltura sostenibile per proteggere l’ambiente ed hanno ottenuto nel 2014 la Certificazione Alto Valore Ambientale e Viticultura Sostenibile in Champagne. Non da ultimo da sottolineare che fu Claude Cazals, nel 1968 ad inventare e brevettare il “gyropalette” moderno che rivoluzionò la produzione delle Champagne.

  • Cedric Bouchard

    Fondata nel 2000, la cantina di Cédric Bouchard si trova a Landreville, vicino a Celles-sur-Ource, nell’Aube.
    La proprietà è una delle più piccole della Champagne, di soli tre ettari circa.
    Cédric Bouchard produce Champagne millesimati, in purezza e da singoli vigneti.
    Massima attenzione è rivolta ai vigneti, le cui rese sono molto esigue. La vinificazione avviene in acciaio con l’utilizzo di lieviti indigeni. Gli Champagne Roses de Jeanne, senza dosage, sono imbottigliati con una pressione molto bassa ed il loro perlage è quindi quasi impercettibile.

  • Cerbaia

    Nato a Bordeaux, cresciuto nelle vigne a Château Plaisance nel Médoc, dopo aver studiato Storia dell’arte, Louis-Marie Chollet ha deciso di unire le sue due passioni arrivando nel 2008 nel Chianti dove prende in carico la Fattoria Cerbaia, soprattutto la parte produttiva. Dal 2010 Birgit lo ha raggiunto dopo aver lavorato qualche anno in private banking. Nata a Vienna in Austria, dove ha studiato economia, partecipa alla organizzazione delle attività legate all’agriturismo e alla vendita.

  • Cerbaiona

    Cerbaiona è un grande nome del Brunello di Montalcino, una leggenda in tutto il mondo. Basti pensare che la piccola tenuta, composta da appena 3 ettari di vigna e da un piccolo edificio in pietra, è stata recentemente acquisita da Gary Rieschel, un investitore americano, per 6 milioni di euro ed è stata per questo soprannominata come la vigna d’oro di Montalcino.

  • Ceretto

    Per tutti Ceretto è soprattutto sinonimo di straordinari vini rossi e pure bianchi, vigneti di proprietà, qualità, cantine dalle geometrie moderne, design, ma quando si va più a fondo si scoprono altri mondi dove la terra d'origine della famiglia, il Piemonte e, soprattutto, le colline di Langa e i suoi preziosi e rari prodotti sono protagonisti principali.

  • Cerruti della Bossola

    L’azienda si estende su 25 ettari coltivati a vite, sulle assolate colline di Calosso d’Asti. Pierpaolo Cerruti e il figlio Stefano seguono direttamente, con passione ed esperienza, il lavoro nei vigneti. La produzione viticola è controllata meticolosamente in ogni sua fase per ottenere uve di qualità, che sono la base fondamentale per ottenere in cantina i grandi vini «Cerruti della Bossola».

  • Charles Heidsieck

    Charles Heidsieck è la più piccola delle case di champagne Grandes Marques. Con sede nella regione di Reims nello Champagne, è uno dei produttori più noti per cuvée sia vintage che non vintage. Fondata nel 1851 ancora oggi la maison porta il nome del suo fondatore, e ne mantiene quello spirito di comunicatività, coraggio e ricerca dell'eccellenza che l'hanno contraddistinto.

  • Chateau Belair-Monange

    Chiamato fino al 2007 solamente Château Bélair, nome poi modificato in Bélair-Monange per onorare la defunta bisnonna dell’attuale proprietario, Anne-Adèle Monange, Château Bélair-Monange si trova esattamente nel dipartimento della Gironda, nel comune di Saint-Émilion.
    Appartenente alla famiglia Moueix, la tenuta produce oggi vini che nascono da una rigorosa selezione delle uve effettuata in primis direttamente tra i filari, cernita che poi prosegue in cantina con l’ausilio della selezione ottica, in grado di scegliere solamente i grappoli giunti al giusto grado di maturazione.

  • Chateau Caronne S.te Gemme

    Château Caronne-Ste-Gemme deve il suo nome molto probabilmente a "carona" , un'antica parola gallica per una sorgente o una fonte d'acqua, mentre Sainte Gemme si dice sia un derivato di Saint Jaime (o Saint James), un nome parrocchiale locale ora scomparso. Mentre le origini del nome sembrano plausibili, tuttavia, le origini della tenuta e dei vigneti sono nel migliore dei casi vaghe, un fatto che probabilmente riflette una storia molto lunga di viticoltura.

  • Chateau d'Yquem

    Château d'Yquem si trova nella regione della Gironda nella parte meridionale di Bordeaux (Graves). E' l'unico Sauternes Premier Grand Cru nella classificazione del 1855 ed è in assoluto il migliore. Château d'Yquem è un vino prodotto da uve passite naturalmente dalla "muffa nobile" la botrytis cinerea.

  • Chateau de Pez

    Lo Château de Pez si trova ad ovest del comune di Saint-Estèphe, si tratta di uno dei più antichi tra i vigneti Bordeaux, terra di alcuni tra i migliori vini francesi. I suoi terreni godono di un'esposizione ideale proprio sulla sommità del Castello stesso, che domina l'altipiano.

  • Chateau Gravas

    Château Gravas è un'azienda che sorge a Barsac nel 1850 inizialmente con 1 ettaro di vigneti fino ad arrivare agli 8 ettari La piccola dimensione aziendale e la qualità e ricchezza del terreno sono le due risorse stretegiche della cantina francese, che si distingue nel mondo internazionale del vino come produttore di alta qualità.

  • Chateau Haut Marbuzet

    Château Haut-Marbuzet è un tenuta produttrice di vino nell’appellation Saint-Estèphe, nella zona di Haut Médoc a Bordeaux.
    Sebbene le sue origini risalgano al XVIII secolo, la tenuta è emersa come produttore di altissima qualità a partire dal 1952 dopo la sua acquisizione da parte di Hervé Duboscq.

  • Château La Grave

    Acquistato nel 1971 da Christian Moueix anche se la storia della tenuta comincia nella metà del 1800 con la famiglia Trigan de Boisse. Per una continuità storica il nome della famiglia originale compare tutt'ora in etichetta. Anche il nome della tenutà è variata più volte da La Grave a La Grave a Pomerol. Château La Grave ha 8 ettari di terreni situati sul versante occidentale dell'altipiano di Pomerol. Il nome deriva dai terreni calcarei che caratterizzavano la proprietà. infatti originariamente La Grave aveva tutti terreni calcarei che, negli anni '80 sono stati parzialmente scambiati con alcune parcelle sabbiose di Château La Fleur Petrus, sempre di proprietà della famiglia Moueix.

  • Chateau LaFleur Gazin

    Château Lafleur è gestito da oltre un secolo dalla famiglia Guinaudeau, che inizialmente aveva affittato l’azienda, per poi rilevarla come unica proprietaria nel 2002. Tra i filari l’età media raggiunge i quarant’anni e, nel rispetto dell’ambiente, le cure sono maniacali e rivolte pianta per pianta. Da qui nascono le circa 12mila bottiglie annue, che a oggi sono commercializzate direttamente dalla proprietà.

  • Chateau Les Justices

    Nel cuore del comune francese di Preignac, nel Sauternes, che si incontrano gli oltre otto ettari vitati appartenenti allo Château Les Justices.

    Julie Médeville - anima del piccolo Château Gilette, nonché appartenente a quella famiglia che in Francia è soprannominata come gli “Antiquaire du Sauternes” - e Xavier Gonet - enologo di successo proveniente da una famiglia di vitivinicoltori originaria di Mesnil sur Oger - sono i nomi che al momento stanno dietro lo Château Les Justices.

  • Chateau Musar

    Chateau Musar è il nome di un'azienda vinicola libanese a Ghazir, in Libano, 24 chilometri a nord della capitale Beirut. Le uve musar crescono nella valle della Beqaa, una fertile valle soleggiata a un'altitudine di 1.000 metri, situata a 40 km a est di Beirut.

  • Chateau Palmer

    Nel cuore del Bordeaux, sulla riva sinistra del più grande estuario d’Europa, si fondono in uno scenario unico vigne e acqua. Qui Château Palmer ha i suoi 52 ettari dove coltiva le classiche varietà del taglio bordolese, Cabernet Sauvignon, Merlot e in minor misura il Petit verdot. Una azienda secolare, come molte in questa regione, ma con una storia sempre contraddistinta da qualità e carattere. Dal 2004 alla sua guida siede Thomas Duroux, enologo di fama mondiale e molto conosciuto in Italia.

  • Chateau Pichon Longueville

    Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande è un'azienda vinicola situata nella denominazione Pauillac della regione francese di Bordeaux. Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande è anche il nome del vino rosso prodotto da questa proprietà.

  • Chateau Rieussec

    Questa tenuta, che nella classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux del 1855 ha ottenuto la qualifica di “ Premier Cru Classé Rieussec Sauternes et Barsac”, ha sede nel piccolo comune di Fargues, in Aquitania. Il “domaine” nel XVIII secolo apparteneva ai monaci di Langon, ma nel 1790, in piena rivoluzione, fu confiscata e venduta come “bien naturel” a Marheilhac; da allora la storia del “domaine” registra continui cambiamenti di proprietà fino a quando, nel 1984, viene comprato dal Domaine Baron de Rithschil. La tenuta si estende su 119 ettari, 68 dei quali ricoperti da vigne, ove si producono Semillon, Sauvignon e Muscadelle, ovvero i tre vitigni che “botritizzati” e sapientemente assemblati, fanno nascere il vino dolce più famoso del mondo: il Sauternes.

  • Chateau Sainte Marie

    Le origini di Château Sainte-Marie risalgono a secoli fa, già nel 1874 infatti era nota per la produzione di grandi quantità di uve bianche e rosse. Gestita in origine dai monaci dell'Abbazia La Sauve-Majeure, una delle più antiche abbazie francesi, i suoi edifici furono colpiti da un incendio nel 18° secolo.
    Situata nel cuore della Entre-Deux-Mers, Château Sainte-Marie gode di una posizione unica; i suoi terreni, idealmente esposti, si estendono sulle colline soleggiate poste tra Dordogna e Garonna. Dal 1956, la famiglia Dupuch-Mondon gestisce la proprietà con passione, determinazione e con particolare attenzione e rispetto per il carattere e l'originalità del terroir. In particolare, dal 1997, è Stéphane Dupuch ad avere le redini della proprietà; quest'ultimo, spinto dal desiderio di dare corso alla sua forte passione e grazie alle sue eccellenti doti interpersonali, ha fatto sì che l'azienda guadagnasse velocemente la fama internazionale

  • Chateau Smith Haut Lafitte

    Situato nel cuore della denominazione di Pessac-Léognan, lo château Smith Haut Lafite è un cru classé di Graves , soprannominato "il più Graves dei Graves" per Bernard Ginestet, perchè ha una quantità importantissima di graves nel suolo. I 67 ettari ben situati in alto della denominazione hanno elaborato dei vini bianchi e rossi di notorietà internazionale indiscutibile. Questo successo si deve sopratutto all'arrivo di Florence e Daniel Cathiard che sono proprietari dello château da novembre 1990. Coppia appassionata dal vino, questi campioni di sci, riconvertiti con brio nella viticoltura che rispetta l'ambiente.

  • Cheval des Andes

    Nato dall’incontro tra un terroir unico e un cru leggendario, in una tenuta specializzata in viticoltura d’alta quota e dalla maestria di Pierre Lurton, un artista dell’assemblage, Cheval des Andes è frutto dell’unione tra Terrazas de los Andes e Château Cheval Blanc.
    In Argentina, alle pendici delle Ande, dal suo vigneto di Las Compuertas nasce uno dei più prestigiosi cru d’America Latina, un vino plurivitigno in cui l’esperienza bordolese si mescola al mitico vitigno Malbec.

  • Christian Gosset

    Quando ti chiami Gosset e hai trent'anni di attività nei vigneti di famiglia, nel campo, con viticoltori e ristoratori, niente è più naturale che voler creare il tuo champagne. Così, all'età di cinquant'anni, Christian Gosset decise di cambiare vita, e scrisse una nuova pagina della saga del Gosset creando una nuova casa di champagne a suo nome. A capo di un vigneto di 5 ore, Christian Gosset ha composto una tavolozza di sei champagne esclusivamente grand cru, per lo più realizzati con parcelle e annate vinificate sotto il legno, che sono ovviamente in linea con i grandi terroirs del Pinot Nero d'Ao, il luogo di nascita della famiglia Gosset per cinque secoli.

  • Ciacci Piccolomini

    La Tenuta Ciacci Piccolomini d'Aragona, ubicata a sud est nel comune di Montalcino, si estende nelle immediate vicinanze del borgo medioevale di Castelnuovo dell'Abate e della famosa abbazia romanica di S. Antimo risalente all' XI° sec. D.C.

    Disposta su una vasta area di 220 ettari, 55.5 dei quali dedicati ai vigneti e 40 agli oliveti, possiede le caratteristiche tipiche della campagna toscana adorna di dolci colline, pascoli e boschi dai colori indimenticabili.

    Incastonata tra il Poggio d'Arna ed il fiume Orcia che delimita i confini a sud, offre un panorama unico delimitato sullo sfondo dal tipico profilo del Monte Amiata. I profumi, la fauna selvatica ed i casali sparsi a valle fanno poi da cornice naturale alla tranquillità di questi luoghi.

  • Cieck

    Cieck è situato a San Giorgio Canavese, in Piemonte, tra Torino e Ivrea, dove vengono coltivati 13 ettari di vigneti. È quasi tutto Erbaluce, vitigno bianco antico e autoctono del Canavese. Il resto sono sempre vitigni autoctoni: Nebbiolo, Barbera, Neretto, Freisa. La particolarità di questa zona sono i vigneti a pergola, ovvero un sistema di allevamento che crea appunto degli ampi pergolati in vigna. L’uva si vendemmia raccogliendo i grappoli in alto. L’azienda nasce nel 1985 a pochi chilometri da San Giorgio, ad Aglié. All’inizio fu un gioco. Voleva essere una piccola Casa spumantiera. Remo, figlio di contadini e progettatore di macchine da scrivere all’Olivetti, fa un viaggio in Francia per imparare a fare lo spumante. Nel 1985, inizia con pochi ettari di vigneto e la prima vinificazione: poco più di 2500 bottiglie di Erbaluce Metodo Classico. Entrò in commercio nel 1987. Fu l’esordio dell’azienda Cieck che porta il nome dell’antica cascina. 

  • Citabiunda

    Siamo nelle Langhe, una delle zone geografiche d’Italia a maggior vocazione vitivinicola. E’ proprio qui che Marco Marengo e Stefano Carbone decidono di aprire poco prima della Pasqua 2007 il loro Brew Pub Citabiunda (“piccola bionda” in dialetto). Supportate dal ristorante-pizzeria annesso al locale di produzione e da un apprezzamento crescente anche al di fuori dei confini regionali, le birre Citabiunda hanno cercato e mantenuto una frizzante spinta creativa, cedendo con sostanza alle lusinghe delle contaminazioni più disparate: quelle per certi varsi geograficamente scontate ma al tempo non banali con il mondo del vino, ma anche quelle marchiate da materie prime piuttosto originali come spezie da vin brulè, chinotto, menta, lime, cacao o zenzero, il tutto sempre senza cercare l’originalità a tutti i costi.

  • Clan Denny Whisky

    La serie Clan Denny di Douglas Laing’s Clan Denny è composta esclusivamente da Single Grain, Single Malt Scotch e Blended Scotch Whiskies, e il Clan Denny Denny Douglas McGibbon Traditional Islay Edition è un piccolo lotto di imbottigliamento di una distilleria Islay.

  • Clarabella Franciacorta

    Il Clarabella Franciacorta è prodotto dalla stessa cooperativa seguendo il disciplinare del Consorzio Vini Franciacorta. Il vino ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed è disponibile in 5 tipologie di bollicine: Brut, Saten, Pas dosè (Essenza), Rosè (Annalisa Faifer) e Millesimato (180). Oltre alla produzione vinicola, Clarabella si contraddistingue per l’olio di oliva di categoria superiore.

  • Clarendelle

    Clarendelle, una famiglia di grandi vini tradizionali di Bordeaux: Rosso, Bianco, Rosato e Amberwine.

  • Claudia Ferrero

    L’azienda agricola Ferrero si trova in località Podere Pascena, circa a metà strada tra S.Angelo in Colle e S.Angelo Scalo, due frazioni sul versante esposto a meridione del comune di Montalcino.

    E’ una piccola realtà nata a partire dalla fine degli anni 90, in continua progressione.

  • Claudio Mariotto

    L'Azienda Agricola di Claudio Mariotto nasce nel 1920 dal bisnonno Bepi, continua il cammino con il nonno Salvatore e poi con il papà Oreste.
    Negli anni '90 Claudio, con l'ausilio del fratello Mauro e della mamma Piera, dà continuità alla tradizione e alla passione per la terra e il vino tramandatagli dai suoi "vecchi". La scelta di puntare decisamente sulla Barbera e sul Timorasso è un messaggio che parla di importanza dell'importanza della qualità e di un territorio sempre più generoso. Altri vitigni coltivati sono il Moscato, il Cortese, il Dolcetto, la Freisa e la Croatina, dai quali ci si aspetta grandi soddisfazioni nei prossimi anni. La visita dell'azienda permette la degustazione di vini delle diverse annate e di ammirare il panorama che offrono i Colli Tortonesi.

  • Clos Floridene

    Clos Floridène, è oggi un vigneto di 40 ettari, nella denominazione Graves. Situata per lo più sull'altopiano calcareo di Pujols sur Ciron, vicino a Barsac, ha anche alcuni appezzamenti sulle terrazze sassose di Illats. Il suo nome evoca i primi nomi dei suoi fondatori: Denis e Florence Dubourdieu. All'inizio, nel 1982, Clos Floridène è un piccola azienda vinicola che comprende 2 ettari di vecchie viti bianche di Semillon e Muscadelle, una casa di viticoltori, un vecchio magazzino di vini e 2 ettari di terreno incolto piantato a Cabernet Sauvignon non appena sono stati acquistati. Gradualmente, con successivi acquisti di appezzamenti vicini, è stato costruito l'attuale vigneto. Nel 1991, Clos Floridène si è notevolmente ampliato con l'aggiunta di Château Montalivet, un vigneto di 13 ettari, essenzialmente contiguo a Floridène.

  • Cloudy Bay

    La nascita delle vigne di Cloudy Bay risale al 1985. Le vigne sono situate nella Valle di Wairau, nella zona di Marlborough, all’estremo nord della Nuova Zelanda.
    Una regione unica e pregiata per la produzione di vini eccezionali, che gode del benefico influsso del clima marino del Pacifico e della maggior quantità di sole al giorno rispetto a qualsiasi altro luogo in Nuova Zelanda.
    Le lunghe giornate soleggiate, in cui la temperatura massima raramente eccede i 30°C e le notti serene e fresche rappresentano le condizioni ideali che permettono di ottenere un’ottima maturazione delle uve e un eccellente struttura aromatica dei vini.

  • Coates & Seely

    Azienda nel sud dell'Inghilterra che produce spumante di altissima qualità.
    Da ormai 6 anni battono gli Champagne francesi nelle degustazioni alla cieca.
    La produzione è ancora limitata ma la qualità è altissima,paragonabile allo Champagne e lo stile è uguale.

  • Cogno

    L’azienda agricola Elvio Cogno produce i grandi vini delle Langhe conducendo circa quindici ettari di vigneti di proprietà a Novello, uno degli undici comuni in provincia di Cuneo in cui è consentita la produzione di Barolo Docg.

  • Col Vetoraz

    Col Vetoraz è situata sulla sommità dell’omonima collina a fianco del “Mont” di Cartizze in S. Stefano di Valdobbiadene. Ci troviamo sul punto più elevato del Cartizze a quasi 400 m di altitudine, da qui lo sguardo può riconoscerne l’intera area, delimitata ad est dalla località Fol e ad ovest dalla località Sacol.
    Su questa collina la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite (Prosecco Superiore e Cartizze Superiore). Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme a Paolo De Bortoli e al sottoscritto ha dato vita all’attuale Col Vetoraz, andando a creare un gruppo di lavoro eterogeneo e stimolante. In questi anni la crescita di esperienza di Col Vetoraz è stata evidente, e pensiamo di aver raggiunto un buon punto di partenza per poter anche noi contribuire all’identificazione e alla qualificazione di questa nostra magnifica terra.

  • Colle Onorato

    Sono nata sopra una Cantina del 1900, e non sapevo di avere sotto i pedi una sofisticata opportunità di gioco e magie. 

    Mi sono laureata in Economia e Marketing nel sistema agro-industriale e non perché avessi già in mente di fare vino, ma perché io in mezzo alla natura ci sono nata. La mia Famiglia la terra non ce l’ha sotto le unghie ma più precisamente nel DNA: bisnonno, nonno, padre ed ora io, siamo l’evoluzione di un mestiere che parte da un carretto che girava per la città e vendeva castagne e prosciutti e arriva ad una giovane che finiti gli studi, di grappoli e fermentazioni ne ha fatta una passione.

    È dal bisogno di celebrare il mio passato che è nata l’azienda agricola Colleonorato, il cui nome lo deve alla via dove sono nata, la via dove è da poco nata la nuova cantina per la vinificazione dei due vini Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore: “Prologo” e “La giostra” e del Rosso Piceno: “Il Cortese”.

    Ad affiancarmi c’è la creatività, la mano e la dedizione di Luca, insieme nella gestione del vigneto, insieme a creare la nostra idea di Verdicchio tra scelte uniche e non sempre convenzionali che rendono il nostro vino l’espressione della tradizione, il frutto della tecnologia e il ritratto della terra.

  • Colli di Castelfranci

    Storia delle nostre famiglie, Gregorio e Colucci, da sempre custodi dei segreti di un Territorio unico, riservato a vignaioli “estremi”. Famiglie che la vite ed il vino hanno unito già da quattro generazioni, per amore, per passione, per missione. Da sempre Viticoltori di Montagna.

  • Colombo

    Situata a Bubbio, un piccolo borgo piemontese per l’appunto in provincia di Asti, situato in una zona in cui la vite si coltiva sin dal tempo degli antichi romani. È proprio qui dove Antonio Colombo - cardiologo di fama internazionale - ha dato vita alla sua profonda passione per il vino, partendo dall’acquistare nel 2004 la proprietà di “Colombo Vini”. Nove ettari in totale, ai quali poco più tardi si è aggiunta anche la costruzione di una nuova e moderna cantina di vinificazione. Poi nel 2010, a dare ulteriore spinta al progetto, l’incontro con l’enologo Riccardo Cotarella.

  • Colterenzio

    Nel 1960, 26 vignaioli di Colterenzio fondarono, nei pressi di Appiano, la propria cooperativa, rendendosi così indipendenti dai commercianti di vino dell'epoca. Alla base di questo progetto ci sono ora, 300 vignaioli: soci della Cantina Colterenzio, che con le loro famiglie lavorano tutto l´anno nei vigneti per ottenere uve pregiate, autunno dopo autunno.

  • Comte de Montaigne

    Comte de Montaigne è situata a Celles sur Ource, un piccolo paese abitato da trecento persone e con una storia particolare. Infatti, dopo il 1789, le terre dei monaci in tutta la Champagne vengono assegnate a chi se ne prendeva cura, con un impegno giornaliero.  Oggi, è il paese della Champagne che conta più vignerons per abitanti. Stéphane Revol, titolare di Comte de Montaigne, è deciso a trasmettere la tradizione, unica in Francia e nel mondo, alle future generazione.

  • Concilio

    Concilio è l’azienda nata nel 1972, frutto dell'unione della cantina Grigolli con la ditta Boschi e Gamberoni, ma nel 1990 anche Cantina Sociale di Trento ne entrò a fare parte.
    La cantina Concilio ha curato per molti anni l’attività commerciale di Cantina Sociale di Trento la quale, dopo averne acquisito l’intero capitale sociale, dal primo agosto 2018 l’ha incorporata in essa, completando così la filiera produttiva dalla campagna al mercato.

  • Contadi Castaldi

    In un bell’edificio industriale della Franciacorta dove dalla terra si modellavano mattoni, Contadi Castaldi ha affinato il concetto di Satèn, riunendo in un vino i due canoni francesi di blanc de blanc e crémant. La scelta di solo uve a bacca bianca, Chardonnay e Pinot bianco, si sposa con una minore pressione delle bottiglie in modo che il perlage sia più soffice e abbondante. 
    Satèn tradotto significa setosità, una sensazione che, spostata dal tatto al palato, può essere resa con cremosità anche se questa non comunica la freschezza che il Satèn Contadi Castaldi esprime. Cosa dire allora? Forse, facendo un passo indietro e rimanendo in balia del “come seta”, tutto quello che potrebbe evocarne la corposa leggerezza, un pensiero largo, l’umore principesco che è delicato quanto garbatamente volubile, un sorriso che infilza con grazia o un gesto che semina domande… 
    Allora, quasi ci siamo. Se stringiamo in un’unica immagine l’impressione di freschezza, morbidezza, immediatezza, caricandola del giallo assoluto dell’oro, non possiamo che definire ciò che è giovane, chi o chi si sente tale. Satèn evoca quella malizia ancora priva di contrasti, una libera ricchezza, la facilità di volere con gioia.

  • Contarini

    L'azienda Contarini sorge e affonda le sue profonde origini a Conegliano, dove tutto profuma di vino e dove resta indelebile la traccia di una cultura enoica secolare, che ha dipinto e scalfito fino al cuore l'animo di un angolo paesaggistico tra i più incantevoli e suggestivi d'Italia.

  • Conterno Diego

    Diego Conterno è un'azienda di piccole dimensioni, con circa 7 ettari vitati, posta nel comune di Monteforte d'Alba, uno dei pochissimi comuni dove si può produrre il Barolo. Gestita dal padre Diego e dal figlio Stefano, produce una vasta gamma dei più nobili vini Piemontesi, invidiati in tutto il mondo. Tutta la filosofia e la produzione di Diego Conterno rappresenta in ogni fase l'altissimo livello a cui si può portare il vino. 

  • Conterno Fantino

    L'azienda nasce nel 1982 dall'unione di Claudio e Diego Conterno e Guido Fantino che uniscono nuove idee alla capacità nella conduzione dei terreni ed alle tecniche di cantina. Claudio e Diego si occupano delle vigne mentre Guido si occupa della cantina. Dal 1994 l'azienda ha la sua sede in località Bricco di Bastia in Monforte d'Alba, in una posizione panoramica che spazia su tutto l'arco alpino piemontese. Fin dalla fondazione particolare attenzione è stata posta alla qualità dei vini prodotti e grazie alla capacità, la costanza e la dedizione dei suoi proprietari, l'azienda costituisce oggi una delle realtà di punta della produzione piemontese.

  • Conti Costanti

    La famiglia Costanti ha una storia che la lega indissolubilmente col terroir di Montalcino. Presenti in queste zone sin dal 1500, è con Tito che i Costanti iniziano ad avvicinarsi al mondo del vino: questi fu infatti uno dei creatori del nome “Brunello” per indicare i rossi da lui realizzati all’interno dell’ilcinese, intorno al 1870. La dedizione al vino prosegue poi con Emilio, figura importante per lo sviluppo commerciale dei prodotti firmati Conti Costanti. Venendo a tempi più moderni, nel 1983 entra in azienda Andrea, giovane produttore che coniuga tradizione e innovazione, avendo sempre come obiettivo la creazione di vini autentici, complessi e longevi.

  • Contini

    La cantina Contini è cresciuta e maturata come i vini e i successi che l’hanno resa grande, attraverso la passione e l’impegno di ben quattro generazioni. Per quasi 120 anni un unico filo conduttore, rappresentato dalla Vernaccia di Oristano, ha caratterizzato il lavoro dell’azienda Contini. Poi, negli anni, la Vernaccia è stata affiancata da altre importanti produzioni: lo storico vitigno Nieddera, i tradizionali Vermentino e Cannonau, le sperimentazioni ben riuscite come il Karmis, gli Attilio e il biologico Mamaioa. Oggi l’azienda produce una gamma completa di vini con la quale è presente in Italia e all’estero. 

  • Contratto

    Contratto fu fondata da Giuseppe Contratto nel 1867. La cantina e‟ conosciuta come il più vecchio produttore di vini Spumanti in Italia. In effetti, il metodo classico 1919 Contratto Extra Brut fu il pri-mo vino Spumante millesimato mai prodotto nel paese.
    La cantina ha una storia lunga e prestigiosa. Alla fine del ventesimo secolo, i suoi vini lasciavano Canelli per destinazioni in tutto il mondo (prevalentemente verso casati reali), e Contratto era il fornitore personale del Vaticano come anche della famiglia reale italiana. Riconoscimenti e medaglie da esposizioni e gare internazionali dell‟epoca mettono in evidenza la ragione per la quale il nome di Contratto e‟ stato per lungo tempo sinonimo di prestigio e qualità nel mondo dei vini frizzanti.
    In 150 anni di produzione di vino, Contratto e‟ passato dal Moscato e vino rosso allo Spumante Metodo Classico, ai vini bianchi fermi come anche al vermouth, ai tonici e agli sciroppi.

  • Coppo

    La storia della famiglia si intreccia con quella della città di Canelli, già d'allora capitale del moscato, ma anche ricca di barbera; ne segue le orme per oltre un secolo e si consolida.
    Nasce nel segno del moscato, quando Piero Coppo, il fondatore, inizia a produrre, ai primi del Novecento, gli spumanti dolci che sono l'impronta distintiva del made in Italy, prima che l'abitudine anglofila lo chiamasse così.
    Dagli spumanti dolci ai vini brut a base pinot il passo è ovvio, così come ovvio è stato confrontarsi con i grandi vini rossi del Monferrato e di Langa. L’azienda diviene solida e lo testimoniano l'elegante casa di famiglia nel centro della città, la lunga teoria di cantine che penetrano nella collina mettendo a nudo, per stratificazioni geologiche successive, le varie epoche.

  • Corbon

    Il nome Corbon ormai è un vero e proprio cult per molti appassionati, sinonimo dell’espressività dello Chardonnay in uno dei suoi Grand Cru d’elezione ovvero Avize. Qui lo Chardonnay dà vini dalla delicata potenza, eleganti nel loro carattere floreale, ma soprattutto puri, quasi tratteggiati da una matita appuntita, che lascia un tocco minerale di “grafite”. Dal 2010 la maison è guidata da Agnès, ma è stato il papà Claude a crearla nel 1970, trasformando la storica attività di famiglia -viticoltori da quattro generazioni - in produttore récoltant-manipulant, mettendo così a frutto le proprie grandi uve bianche, che prima vendevano al négoce.

  • Cordero Di Montezemolo

    Sono attualmente 19 le generazioni che dal 1340 si sono susseguite nella gestione della proprietà Monfalletto nel comune di La Morra, al centro della zona di produzione del vino Barolo.

  • Cordero San Giorgio

    La Tenuta San Giorgio dai suoi 250 metri di altitudine, sulla collina di Santa Giuletta, si estende in corpo unico per circa 22 ettari di cui venti di vigne vecchie, con una età media di 40 anni, coltivate in maniera sostenibile, a basso impatto ambientale.

    I terreni della Tenuta San Giorgio ospitano le varietà più vocate del territorio: Pinot Grigio, Croatina, Barbera, Chardonnay e Pinot Nero, il sovrano incontrastato dell’Oltrepò.

  • Corino Giovanni

    L'azienda CORINO GIOVANNI di CORINO GIULIANO si trova a La Morra, provincia di Cuneo, in Frazione Annunziata. Zona storica di produzione del Barolo.

  • Corino Renato

    L’Azienda Agricola CORINO RENATO nasce nel 2005 quando,dopo l’esperienza ventennale maturata nell’azienda del padre Giovanni,i due fratelli Renato e Giuliano decidono di lavorare separatamente.

  • Cornarea

    L’Azienda Agricola Cornarea è sita nel comune di Canale, al centro del Roero, piccola zona collinare al confine con le Langhe, votata al vino sin dall’antichità.
    La Cornarea deve il suo nome alla collina dove si stendono i suoi vigneti, così chiamata sin dall’anno 1000: sulla sommità della collina l’inconfondibile forma del castelletto della Cornarea, fatto costruire all’inizio del secolo scorso.

  • Cos

    La cantina siciliana Cos, guidata da Giusto Occhipinti e Titta Cilia, è attiva fin dai primi anni ’80 e ormai rappresenta un punto di riferimento nel territorio del Cerasuolo di Vittoria. Grazie all'amore per la propria terra, la cantina Cos ha dimostrato coi fatti, di anno in anno, come il vino debba essere espressione di terra, vigna e cultura: il crescente interesse per la biodinamica e per una coltivazione pulita e sostenibile, nonché il recupero delle vinificazioni in anfora, hanno permesso la produzioni di vini di grande originalità espressiva e radicalmente legati al territorio.

    I vigneti della cantina Cos si estendono per 30 ettari nell'estrema punta sud-orientale della Sicilia: un territorio magico e antico, dalle atmosfere africane, popolato da ulivi, carrubi, mandorli e viti.

  • Cotarella

    Il legame tra la Famiglia Cotarella e il mondo del vino ha origine negli anni Sessanta, quando Antonio e Domenico Cotarella, viticoltori in Monterubiaglio, frazione del comune di Castel Viscardo in provincia di Terni, hanno realizzato la prima cantina per la produzione in proprio di vino. I fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, entrambi enologi cresciuti in una terra di lunghe tradizioni vinicole, spinti dalla passione del padre Domenico, hanno poi fondato nel 1979 Falesco, trasformando quella che era una piccola azienda familiare in un'impresa vitivinicola di successo, da lasciare alle generazioni successive. È qui, a cavallo tra Umbria e Lazio, che nascono vini di indiscutibile fascino, caratterizzati da uno stile contemporaneo e allo stesso tempo contraddistinti da una particolare longevità. Vini che in pochi decenni sono diventati ambasciatori dell’Italia enologica nel mondo. L’azienda si estende al momento su una superficie vitata che arriva a coprire circa 280 ettari, ai quali vanno aggiunti altri novanta ettari attualmente condotti in affitto. In una zona collinare caratterizzata da terreni di origine vulcanica, sono coltivate sia varietà autoctone che uve internazionali, per cui tra i filari si incontrano piante di aleatico, trebbiano, malvasia, verdicchio, sangiovese e vermentino, e ancora di merlot, syrah, viognier e cabernet. Grappoli allevati nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, che in cantina sono lavorati utilizzando i più moderni e avanzati strumenti enologici, impiegati sempre senza mai snaturare ciò che il terroir e la stagione sono arrivati a esprimere nel frutto. Nel 2016 Dominga, Marta ed Enrica, figlie di Riccardo e Renzo Cotarella, subentrano ufficialmente alla guida dell’azienda, e nel 2017, per comunicare il passaggio generazionale viene ridisegnata l’intera architettura di marca, dove ora compare il nome di Famiglia Cotarella.

  • Crissante Alessandria

    L’azienda nasce nel 1958 quando Crissante Alessandria, vignaiolo figlio di vignaioli, insieme alla moglie Teresa, decide di vinificare le uve dei vigneti di proprietà della famiglia, uve che fino ad allora erano vendute alle più importanti cantine storiche della Langa.

    I vigneti di proprietà dell'azienda sono ubicati nel comune di La Morra e precisamente nelle zone Capalot, Galina e Roggeri.

  • Cristom

    Cristom Vineyards è un’importante cantina statunitense, che produce vini di alta qualità. Si trova nell’Oregon, per la precisione nella Willamette Valley, una delle zone più famose del Nuovo Mondo per la produzione di grandi Pinot Noir. La cantina è stata fondata nel 1992 da Paul Gerrie e dalla moglie Eileen con l’intento di valorizzare il territorio producendo una gamma di vini di alto livello, in grado di rivaleggiare, senza timori reverenziali, con i vini del Vecchio Continente. Oggi la cantina è gestita dal figlio Tom Gerrie con la collaborazione dell’enologo Steve Doener. La proprietà è suddivisa in varie tenute, ognuna con caratteristiche particolari. Eileen Vineyard ha una superficie di circa 7 ettari e si trova a un’altitudine compresa tra i 220 e i 400 metri, su terreni ricchi di basalto. Il suo clima fresco la rende perfetta per il Pinot Noir. 

  • Croatto

    Nata alla fine degli anni Novanta dalla passione di due fratelli Piero e Mària Croatto, proprietari di terreni collinari a Buttrio, uno dei “grand cru” dei Colli Orientali, che stimolati dall’amico (e autentico pilastro del terroir Friulano) Enzo Pontoni, se il nome Miani vi dice qualcosa, decidono di mettere a dimora dei vigneti in una delle più riconosciute microzone del piccolo paese, conosciuta come Obelisco in virtù del curioso monumento che capeggia la collina.L’evidente qualità del progetto unita alle minuscole quantità ne fanno da subito un piccolo culto che rimane nascosto nei cataloghi di numerosi distributori in mercati esteri. I vini sono il frutto di vinificazioni classiche e minimamente interventiste alla luce del malcelato orgoglio di essere parte di uno dei terroir più pregiati della regione.

  • Cupano

    Conosciuto a Montalcino come “il francese”, Lionel lascia quindi il suo passato di direttore della fotografia cinematografica per dedicarsi totalmente alla propria azienda.
    Il palcoscenico - per i più esperti e conoscitori della denominazione - è quello del versante ovest, dove i Brunello sono tendenzialmente più sapidi e minerali, grazie alla composizione dei suoli ricchi di sabbia, di argille e di ciottoli alluvionali.
    Su una collina dal terreno particolarmente drenante, si incontrano i 34 ettari di Cupano, dei quali circa sette sono al momento condotti a vigneto.

  • Curto Marco

    Da oltre 60 anni si occupano personalmente di coltivare i loro 4 ettari di vigna, muovendosi in sintonia con la natura, come da sempre hanno fatto,  avendo cura che ogni pianta in ogni stagione dell’anno abbia la giusta attenzione, rispettando l’ambiente e la naturalità dei prodotti.

    L’uva viene raccolta e selezionata a mano in piccole cassette areate per mantenerne la freschezza.

    Nella vinificazione vengono usate sia vasche tradizionali con i rimontaggi e le follature manuali, sia un rotofermentatore, ossia una vasca orizzontale con una pala interna che tiene in continuo movimento il mosto dando un' estrazione aromatica molto intensa. La fermentazione avviene senza l’aggiunta di lieviti esterni, per esprimere al massimo la territorialità. I vini infine non vengono né filtrati né chiarificati.

    I vini di punta sono il Barolo La Foia, prodotto con lunga macerazione, rimontaggi e follature manuali e invecchiamento in grandi botti. e il Barolo Arborina con minore produzione in vigna, macerazione più breve e passagio in botti piccole.

  • Cuvage

    La casa spumantiera nasce  nel 2011 ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, territorio famoso nel mondo per lo spumante italiano. Cuvée e Perlage sono i due termini chiave nella produzione del vino spumante, dalla loro liaison nasce Cuvage. Orgogliosa delle proprie origini Piemontesi, Cuvage punta su vitigni autoctoni come Nebbiolo e Cortese, uniti a vitigni internazionali classici. Cuvage nasce  per sottolineare un terroir unico, ed esaltare il territorio di provenienza degli spumanti italiani di qualità.

  • D'Araprì

    Situati nel comune di San Severo, in provincia di Foggia, nella regione conosciuta in passato come la Capitanata di Puglia: è qui dove si incontrano gli oltre quattro ettari vitati di proprietà aziendale, ai quali se ne aggiungono altri quattro al momento condotti in affitto, per una produzione media annua che arriva a superare le 80mila bottiglie.

  • Dacasto Duilio

    L’azienda Dacasto Duilio si trova ad Agliano Terme, cuore del cosiddetto “triangolo d’oro” del Barbera d’Asti. Da sempre a conduzione familiare e ora giunta alla quinta generazione, la tenuta consta di sei ettari di vigneti di proprietà, impiantati prevalentemente a Barbera.

  • Daffara & Grasso

    La qualità dei vini Daffara & Grasso affonda le radici nel tempo. I soci della Daffara & Grasso, infatti, provengono tutti da famiglie di antichi viticoltori. Dalle loro uve nasceranno vini pregiati che, fin dall’inizio Novecento annoverano estimatori e clienti prestigiosi: tra gli altri, il celebre ristorante del Teatro Alla Scala di Milano. Dal 1981 i destini di tre influenti famiglie di viticoltori si intrecciano: Angelo e Roberto Daffara ed Ermes Grasso, uniscono esperienze storie e tradizioni in un’unica attività di produzione ed imbottigliamento di vini selezionati.
    Nasce l’azienda Cantine Daffara & Grasso. Avvalendosi delle più avanzate tecnologie di lavorazione, nel rispetto delle tradizioni, l’Azienda vinifica uve di proprietà e uve conferite da viticoltori della zona.
    Fiore all’occhiello della produzione è oggi il Moscato, vino che dalle terre di Calosso eredita aromi e profumi unici e inconfondibili.
    Presentata in raffinate bottiglie, concepite per un mercato selezionato, la pregiata produzione di Cantine Daffara & Grasso costituisce oggi un punto di riferimento nel panorama eno-gastronomico italiano.

  • Dal Forno Romano

    Romano Dal Forno ha percorso una strada lunga e rischiosa. Ha rivoluzionato i tradizionali paradigmi in vigna come cantina, spesso subendo le critiche e le perplessità dei produttori conservatori. Con la sua geniale tenacia è divenuto, però, emblema di eccellenza per un'intera regione, dimostrando tutto il suo valore attraverso i vini di superba classe.

  • Damilano

    L'attività della famiglia Damilano risale infatti al 1890 quando nel comune di Barolo - il paese delle Langhe che ha dato il nome all'omonimo vino, terra bellissima e generosa che per secoli ha mostrato la propria vocazione a produrre “il re dei vini” - Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, iniziò a coltivare e vinificare le uve di proprietà.

    Giacomo Damilano, genero del fondatore, sviluppò con passione insieme ai figli il lavoro e l'amore per le sue vigne, selezionandole e curandole con abilità e attenzione e migliorando la qualità della vinificazione fino a renderla un “gioiello” da trasmettere con orgoglio ai suoi nipoti che - dal 1997 - sono alla guida dell'Azienda, gestendo le terre dei loro avi.

    La quarta generazione composta da Paolo, Mario e Guido Damilano ha saputo dare nuovo vigore e impulso all'azienda di famiglia, potenziando e sviluppando i frutti che un territorio così straordinario offre, con uno slancio sempre proiettato anche verso l'innovazione.

  • Dante Rivetti

    Con i suoi collaboratori, Ivan Rivetti si prende cura – coadiuvato dall`“enologo scienziato” Donato Lanati di Enosis Meraviglia – della cantina, un luogo in cui si fondono innovazioni tecniche e savoir fare antichi.

    Il vino nasce dalla terra e nella cantina “cresce”. Per i vini rossi l’azienda è solita rimuovere il raspo dai grappoli al momento della pigiatura. La fermentazione rigorosamente a temperatura controllata, è effettuata attraverso il sistema tradizionale di rimontaggio del mosto.

    Durante la successiva fase di affinamento i vini, a seconda della tipologia, vengono ‘allevati’ in botti di rovere di diverse capacità per periodi che variano in rapporto non solo alla qualità della vendemmia, ma soprattutto in relazione all’etichetta che quelle uve andranno a caratterizzare.

    La soffice pressatura dei grappoli a bacca bianca, permette di ottenere un mosto che subirà una lenta fermentazione ideale per salvaguardare gli aromi freschi e fruttati tipici dell’uva.

  • Dany Fèvre

    Azienda vitivinicola a conduzione famigliare nata nel 1880, che nel 1990 ha iniziato l’elaborazione della sua prima cuvée. Vicino a Bar-sur-Seine, nel cuore dell'Aube, la famiglia coltiva circa 8 ettari di vigneti dai quali ricava 20.000 bottiglie annue. Dany Fèvre è una realtà di dimensioni ristrette quanto di qualità eccelse, dove il Pinot Noir è il principale protagonista, capace di conferire particolari note fruttate agli Champagne. L’approccio della maison alla viticoltura, impegnata alla conversione in biodinamico, è consapevole e rispettoso dell’ambiente.
    A Un Mare di Champagne l'azienda porterà tre etichette: Blanc de Noirs Brut, un assemblaggio di 95% Pinot Noir e 5% Chardonnay, Rosé Brut, un'etichetta prodotta con la stessa proporzione di uvaggi vinificata in rosato, e Millésime Brut 2011, un assemblaggio di Chardonnay (75%) e Pinot Noir (25%).

  • Dartigalongue

    La Distilleria Dartigalongue, nata nel 1838, da sempre si contraddistingue per l'ottimo prodotto creato grazie alla scelta delle uve e al controllo di tutta la fase di distillazione.

  • De Forville

    La storia della cantina De Forville inizia nel 1860, quando il fondatore Gioacchino De Forville, di stirpe vallone, nel 1860 seguì le orme di Domizio Cavazza, credendo nel valore del Nebbiolo coltivato e vinificato a Barbaresco, paese in cui De Forville stabilirà la sua cantina. La cantina De Forville possiede vigneti sulla colline di Barbaresco (Nebbiolo e Dolcetto) e di Castagnole Lanze (Barbera d’Asti, Moscato e Chardonnay). La coltivazione del Nebbiolo per il Barbaresco avviene nei vigneti Ovello, Cavanna e Loreto.

  • Decordi

    La Vinicola Decordi nasce nel 1921 da un’osteria familiare, dove si servivano cibi e vini della tradizione della Bassa Padana cremonese. In quei tempi la zona era a vocazione viticola, e nella sede storica Quirico Decordi senior vinificava qualche botte di vino rosso tipico, tra cui Fortana, Ancellotta, Lambrusco, ideali compagni della gastronomia locale, che venivano serviti con grande successo. Successo che spinge i Decordi a interessarsi sempre più al vino, così oltre all’attività di mescita per gli avventori si incomincia ad avviare una piccola produzione artigianale, sia vinificando le uve della zona, sia vendendo vini sfusi e imbottigliati. E’ del 1937 la registrazione della Vinicola Decordi alla camera di commercio di Cremona. Nel 1950 viene costruito il primo importante insediamento produttivo con oltre 3'000'000 di litri di capacità venduti principalmente in damigiane e bottiglioni. L’attività si ingrandisce, e ben presto dal commercio intercomunale si passa alla vendita nelle province limitrofe, sia lombarde sia emiliane. Nel 1964 incrementa il proprio insediamento produttivo e si dota di uno dei primi impianti automatici di imbottigliamento esistenti.

  • Deidda

    La Cantina Deidda nacque con il nome di Marzani Spumanti.

    Il proprietario Giampiero Deidda, iniziò, con grande entusiasmo e forse anche con un pizzico di pazzia a produrre dello spumante con il metodo classico nel 1998

  • Del Professore

    I Vermouth e i liquori Del Professore riflettono la storia e i sogni di chi li realizza, parlano di un progetto di ricerca autentico, parlano di passione e parlano di etica produttiva. Parlano di un agire mosso da sentimenti profondi e dal cuore prima che dalla mente.
    Tutto questo si traduce in etichette semplicemente eccellenti e a dir poco straordinarie: Vermouth, Gin, Bitter e Aperitivi, senza contare le “limited edition”. Prodotti figli di spezie, figli di fiori e figli di frutti. Prodotti figli di territorio, figli di conoscenze e figli di competenze. Prodotti figli di ambizione, figli di passione e figli di sogni. Prodotti figli di terroir, figli di tradizione e figli di persone.

  • Delamain

    I Delamain sono tra i più longevi produttori del Grand Champagne riuscendo a portare avanti l'azienda di famiglia tra mille trasformazioni e rivoluzioni per più di 3 secoli. La caratteristica che ha permesso questo è certamente l'ortodossia nella produzione e la rigidità nel controllo qualità sia dei propri fornitori sia del prodotto finale scegliendo solamente le migliori vinacce per produrre il proprio cognac.

  • Dellavalle

    La distilleria Dellavalle vede il suo inizio nel 1983 a Vigliano d’Asti, nel cuore della tradizione vitivinicola piemontese. Dopo una lunga esperienza nel settore, il sogno di Roberto Dellavalle, enologo appassionato e conoscitore del mondo del vino e della grappa, prende vita.

    Tecnica, conoscenza, innovazione, indagini di mercato mirate, sono queste alcune delle caratteristiche principale che hanno permesso alla distilleria Dellavalle di crescere in modo esponenziale, pur mantenendo intatta l’etichetta prestigiosa di Azienda Artigiana d’Eccellenza.

  • Deltetto

    Fin dal 1953 L’azienda Agricola Deltetto produce vini di alta qualità nelle storiche e pregiate zone vitivinicole di Roero e Langhe. Ubicata a Canale, nel cuore del Roero, venne fondata da Carlo Deltetto che subito delineò la filosofia aziendale rispettosa della natura e della grande tradizione vitivinicola piemontese. Oggi lo spirito del fondatore è stato raccolto dal figlio Antonio, entrato in azienda nel 1977 dopo gli studi di enologia, assieme alla moglie Graziella e ai loro figli Carlo, Cristina e Claudia. Nel 2011 la famiglia si è ulteriormente allargata con l’arrivo di Lidia, la quarta generazione dei Deltetto, figlia di Carlo e di sua moglie Paola. Negli oltre 21 ettari di vigneti vengono prodotti i grandi rossi della tradizione come il Roero D.O.C.G Riserva “Braja”, le due Barbera d’Alba D.O.C. “Rocca delle marasche” e “Bramé”, il Langhe D.O.C. Nebbiolo e i vini bianchi che nel Roero hanno trovato il loro habitat naturale come i due Roero Arneis D.O.C.G. “San Michele” e “Daivej” e il Langhe D.O.C. Favorita “Servaj”. Ma molte sono le sfide vincenti intraprese dall’Azienda Agricola Deltetto durante i suoi oltre 60 anni di vita come il Barolo D.O.C.G. “Sistaglia”, il Langhe D.O.C. Pinot Nero e il Vino Passito “Bric du Liun”. Nel 2000, dalla passione della famiglia Deltetto per le bollicine di alta qualità, nascono infine il V.S.Q. Extra Brut Millesimato, Brut e Rosé, vini spumanti ottenuti con il “Metodo Classico” della rifermentazione in bottiglia che in pochi anni sono diventati una parte fondamentale della produzione, ponendo l’azienda ai vertici della produzione spumantistica italiana.

  • Demerara Distillers

    El Dorado è la marca della Demerara Distillers Limited che affonda le sue radici nel 1670 in Guyana. La distilleria, locata nei pressi della capitale Georgetown, è l’ultima rimasta nel paese.

    La melassa è locale e proviene dalla varietà di canna Demerara, mentre i lieviti sono allevati in distilleria dove si trovano ben 13 alambicchi tra cui: 3 doppie colonne coffey still ‘Tricanada’, 2 moderne colonne multiple di tecnologia indiana, 2 savalle still, 1 wooden double pot still (il celebre Port Mourant), 1 wooden single pot (Versailles), 1 colonna coffey in legno (Enmore), 1 alambicco di rame Wedderburn style, 1 alambicco di rame tradizionale, 1 small gin still batch.

  • Derbusco Cives

    Il nome Derbusco Cives, “cittadini di Erbusco”, si rifà a una grafia cinquecentesca nel nome della città la quale a sua volta discende dal longobardo “der busche” che significa bosco. L’azienda nasce nel 2004 da un gruppo di amici che decisero di sfruttare la qualità delle colline moreniche di Erbusco dove sono situate le migliori vigne per la produzione del Franciacorta DOCG avviando così l’attività vitivinicola. La cantina Derbusco utilizza rigidi metodi di produzione che prevede utilizzo di solo mosto fiore, lunghi tempi di affinamento sui lieviti, e nessuna aggiunta di zuccheri esterni, per realizzare un prodotto di elevata qualità, curato in ogni dettaglio.

  • Deutz

    Deutz è un produttore di Champagne con sede nella regione Aÿ dello Champagne. La casa fu fondata nel 1838 da William Deutz e Pierre-Hubert Geldermann e da allora è stata gestita da generazioni successive delle famiglie Deutz e Geldermann.

  • Dhondt Grellet

    Il domaine Dhondt-Grellet si trova a Flavigny nei pressi di Avize, nel cuore della prestigiosa Côte des Blancs.

  • Diego Morra

    Un velluto collinare che unisce il cuore di Verduno con Alba, la capitale delle Langhe. Un anfiteatro con lievi pendenze, accarezzate dal sole fresco del mattino, caldo del mezzogiorno e ristoratore del tramonto, a garanzia delle migliori esposizioni quotidiane.

    Il terreno, costituito da marne grigio azzurre in profondità, biancastre in superficie, alternato da arenarie (tipica conformazione delle marne di sant’Agata) dona ampia aromaticità (fiori e spezie), eleganza e massima espressione del terroir al vitigno principe della collina: il Nebbiolo.

    Proprio per queste caratteristiche di unica espressione identitaria, Monvigliero è diventata sottozona del Barolo.

    Una storia iniziata a metà  ‘900 con il primo fazzoletto di terra.  Oggi, al centro del nostro quotidiano impegno, una proprietà composta da 30 ettari di vigneti distribuiti tra i Comuni di Verduno, La Morra, Roddi, e da 20 ettari di noccioleti.   Domenico, Antonio e  Diego: 3 generazioni, 3 epoche diverse. Proiettati al futuro, ma con un occhio sempre rivolto al passato.

    Una storia in continuo divenire, secondo i ritmi della terra e delle generazioni.

  • Dievole

    Dievole si estende su un’area di 400 ettari, nel territorio del Chianti Classico, a 12 km a nord di Siena.

  • Distilleria Harel

    Lazy Dodo rum è il risultato del lavoro congiunto della casa francese Milhade ( Domaines & Chateaux) e della mauriziana Grays ( New Grove , famiglia Harel ), la prima produttrice di vini bordolesi e l’altra di rum . L’incontro è avvenuto dentro alla distilleria della famiglia Harel , e il progetto del Lazy Dodo è stato coltivato come un “figlio” dai due amici.

  • Divella Gussago

    L'Azienda Agricola Divella si colloca nel cuore dello splendido territorio della Franciacorta orientale, tra distese di vigneti, cantine più o meno blasonate, distillerie e antiche dimore medioevali.
    2 ettari di vigneto, principalmente coltivati a chardonnay e pinot nero, tutto in biologico; con lavorazioni artigianali e manuali, fermentazioni spontanee, affinamenti in cemento e legno senza aggiunte di solfiti, questi i punti chiave delle micro-vinificazioni di Alessandra Divella a Gussago (Brescia).

  • DivoRosso

    DivoRosso, liquore di Radicchio Rosso di Treviso IGP Tardivo, è frutto di una ricetta originale e innovativa ideata da Giuliano Tonon, ristoratore e cultore della tradizione culinaria, Chef con oltre quarant’anni di attività di ristorazione.

  • Dogliotti 1870

    Generazione dopo generazione, la tradizione vitivinicola della famiglia Dogliotti si è tramandata di padre a figlio e con il tempo si è affinata e ha portato ad un miglioramento qualitativo dei vini e all’ampliamento della gamma di prodotti.

  • Dom Perignon

    Già alla fine del diciassettesimo secolo creare il “miglior vino del mondo” era l’obiettivo dichiarato di Pierre Pérignon, motivato da una costante tensione verso il lusso della perfezione enologica.
    Tre secoli dopo, la medesima ricerca di perfezione continua attraverso il vino che porta il suo nome, guidando lo Chef de Cave nella produzione delle annate rare che egli seleziona – nel processo creativo che perpetua lo stile di Dom Pérignon – garantendo al contempo l’espressione fedele di una particolare annata.

  • Domainde les Poete

    Situato nelle denominazioni piuttosto modeste di Quincy e Reuilly, Guillaume Sobre produce Sauvignon perfettamente maturo ed equilibrato. Coltiva i suoi 6 ettari di vigneto nel rispetto dell'ambiente; per lui, l'unico modo logico, con pochi interventi ma un'attenzione al benessere dei consumatori.

  • Domaine Arnaud Ente

    Il Domaine Arnaud Ente è una realtà molto interessante di Borgogna, della zona di Meursault. L'azienda è nata nel 1966 e conta oggi una superficie di 4 ettari, una piccola realtà condotta da quattro persone: Arnaud, sua moglie Marie-Odile e due dipendenti, praticamente 1 persona per ettaro! Arnaud è un vigneron preciso e talentuoso che si occupa sia della gestione della vigna che della cantina. Le etichette di Domaine Arnaud si caratterizzano per uno stile ricco e cremoso ma allo stesso tempo dritto e minerale. Quella della gamma di Arnaud Ente sono etichette di grande eleganza e altissima qualità.

  • Domaine Arnoux Lachaux

    Maison famigliare da più di cinque generazioni, il Domaine lavora le proprie vigne sui migliori crus della Côte de Nuits. Ad oggi i 14,5 ettari in proprietà, suddivisi in 15 appellazioni, sono gestiti da Charles Lachaux, figlio di Florence Arnoux, figlia del fondatore Robert, e di Pascal Lachaux, che dopo aver condotto il Domaine per quasi trent’anni ha passato il testimone. Grazie al grande lavoro in vigna, con un’attenzione quasi maniacale, ed alla cura nella vinificazione, l’azienda si è definitivamente imposta per la finezza, l’eleganza e la pulizia dei suoi vini.

  • Domaine Audoin

    Cyril Audoin gestisce il Domaine Charles Audoin a Marsannay; quinta generazione di viticoltori, guida, oggi, una tenuta di circa 14 ettari, cercando, sempre, di mantenere alto il nome della denominazione.
    Marsannay, infatti, area vitivinicola della Borgogna, nella Côte de Nuits, ha dovuto attendere la fine degli anni '80 per vedere, ufficialmente, riconosciuta la denominazione e tutt'ora, nonostante i numerosi riconoscimenti di qualità, i viticoltori della zona sentono di doversi impegnare sempre un po' di più rispetto a colleghi di altre regioni.
    La denominazione include, oggi, tre villages, da Chenôve alla periferia di Digione, passando per Marsannay fino a Couchey, e il Domaine Charles Audoin ha vigneti in tutti e tre.

  • Domaine Bachey Legros

    La storia del domaine è la storia di sei generazioni a partire dal XIX secolo.

    Immutato è il credo enologico basato sul rispetto della vigna, della natura e del lavoro dei predecessori La ricchezza dell’azienda è nelle vecchie vigne, piantate per la maggior parte tra il 1935 e il 1955, che danno vini potenti ed eleganti, profondamente identificativi del territorio.

    L’estensione è di 18 ettari sui migliori terreni di Santenay, Chassagne-Montrachet e Maranges, dove si esprime la finezza di Chardonnay e Pinot Nero.

  • Domaine Bart

    L’azienda formata da Martin Bart e dalla sorella Odille si trova a Marsannay-la-Côte, il comune viticolo più a nord della Côte d'Or, distante solo pochissimi chilometri da Gevrey-Chambertin. L'equipe si è allargata a metà degli anni 2000, con l'arrivo in azienda di Pierre, figlio di Odille. Il 70% delle vigne totali del Domaine, circa 22 ettari, è situato nel comune di appartenenza, mentre il rimanente è composto da alcune parcelle in Fixin Les Hervelets, Chambolle-Musigny Les Véroilles, Chambertin-Clos de Bèze e Bonnes Mares.

  • Domaine Belleville

    Domaine Belleville è stato fondato a Rully all'inizio del XX secolo, nel cuore della Borgogna vinicola. Con 22 ettari di vigneti che si estendono da nord a sud della Borgogna, Domaine Belleville offre tutta la gamma di distintivi proposti dai vitigni Pinot Noir e Chardonnay.

  • Domaine Bernard Moreau

    Il Domaine Bernard Moreau si trova a Chassagne-Montrachet, nel cuore della Cote de Beaune, in Borgogna, ed è uno dei maggiori rappresentanti di questa denominazione. Dal 1982, sostituendosi a suo padre, dopo 4 generazioni è il talentuoso e visionario Bernard a guidare l'azienda con l'aiuto dei suoi figli Alexandre e Benoit, che dopo diverse esperienza lavorative hanno deciso di torna a casa rispettivamente nel 1995 e nel 1999. Il Domaine comprende 14 ettari di vigneti distribuiti su 13 diverse denominazioni situate nei comuni di Chassagne-Montrachet e Saint-Aubin. La filosofia aziendale è basata sulla salvaguardia del terroir attraverso un minuzioso lavoro in vigna ed in cantina dove gli interventi sono minimi, perchè come Bernard stesso afferma, i vini non devono essere toccati per esprimere al meglio le caratteristiche originali del territorio di appartenenza. 

  • Domaine Chandon

    Domaine Chandon è un'azienda vinicola situata nella Napa Valley nella città di Yountville in California. Fondata nel 1973 dall' uomo d'affari, John Wright, è stato il primo produttore di spumante di proprietà francese nella Napa Valley. Da oltre quarant'anni, Chandon continua a combinare le tecniche tradizionali francesi e la conoscenza della vinificazione con i frutti maturati al sole della California per creare vini spumanti di altissima qualità.  

  • Domaine Changarnier

    La famiglia Changarnier vive da diversi secoli nel paese di Monthelie, villaggio che domina le valli Auxey-Duresses e Meursault a 365 metri di altitudine. Nel 1720 fu posata la prima pietra della tenuta. Oggi, Claude e Antoine Changarnier continuano questa tradizione di viticoltori. Attualmente, la tenuta si estende sui comuni di Meursault, Monthelie, Auxey-Duresses e Pommard. La superficie dell'azienda è di 5,5 ettari, con un appezzamento molto frammentato e una produzione annua di circa 25.000 bottiglie da dieci denominazioni.Dal 2004, Claude e Antoine Changarnier hanno cercato di sviluppare il dominio Changarnier per ripristinare tutte le lettere di nobiltà a questa istituzione di Monthelie; Per aiutarli si è rivolto a Fabrice Groussin che, con la sua esperienza a Chassagne-Montrachet, fa parte di questa giovane generazione di viticoltori abili in una viticoltura moderna e rispettosa dei terroir.

  • Domaine David Duband

    Nel cuore della Côte de Nuits splende la cantina di David Duband. Un Domaine che è considerato tra i più rappresentativi della Borgogna, merito soprattutto della storia che lega la famiglia Duband a queste terre. Il tutto iniziò nel 1965 quando a guidare la tenuta c’era il padre Pierre, il quale conferiva le uve provenienti dai suoi 15 ettari vitati alle cooperative di Beaune. La storia cambia quando nel ’91 David, il figlio, decide di avviare una propria produzione, dapprima prendendo in affitto un ettaro e mezzo, e poi ereditando nel ‘95 la tenuta del padre. Proprio qualche anno più tardi David conosce François Feuillet, un parigino appassionato della Borgogna, che decide di acquistare metà del patrimonio del Domaine. Importante fu anche l’anno 2006 quando la tenuta si ampliò e acquistò 7 ettari dal Domaine Truchot comprensivi di Grand Cru come Clos de la Roche, Charmes-Chambertin, Chambolle-Musigny Les Santiers e altri 1er cru come Morey-St Denis, Clos Sorbé, Les Sentiers e Les Combottes. Non è tutto perché nel 2009 si aggiungono altri due prestigiosi Grand Cru: Chambertin e Latricières-Chambertin.

    Quindi il Domaine David Duband conferisce metà delle uve a François Feuillet che commercializza i suoi vini con una propria etichetta. Così la sua produzione si attesta intorno alle 85.000 bottiglie, prodotte per tre quarti da uve Pinot Nero. La moderna cantina sorge a Chevannes e conta ben 23 denominazioni tra Grand Cru, Premier Cru e Village che riflettono le zone di produzione e il carattere di David.

    Fino al 2008 i vini Duband David furono definiti come esempio di “moderni”, perché risultavano densi, intensi e legati soprattutto all’affinamento in legno che puntava a limare le spigolature e a sovrastare l’essenza del frutto. Il cambio di rotta avviene quando il vigneron decide di seguire i principi biologici, adottando un metodo più accurato e sensibile. Oggi produce bottiglie più calibrate, autentiche ed espressive, all’insegna della purezza e originalità. Rossi dotati di un apparato principalmente minerale che parlano di terroir e che ricalcano tutte le sfumature delle singole parcelle.

  • Domaine de la Cadette

    I terreni di Domaine de la Cadette si trovano in Borgogna, nella regione di Vézelay, a sud della zona dello Chabils. Le prime tracce della coltivazione dell’uva in questo territorio risalgono all’epoca dei romani. Le vigne di Domaine de la Cadette si estendono su una superficie di 13 ettari totali, su cui sono coltivate viti di melon de Bourgogne, chardonnay, césar e pinot noir. Dal 2003, le colture hanno la certificazione di agricoltura biologica.

  • Domaine de Vernus

    Situata sulle alture di Régnié-Durette, la tenuta è composta da più di 12 ettari di Beaujolais millesimati interamente in monovitigno Gamay e rigorosamente selezionati: Beaujolais Village, Régnié, Morgon, Chiroubles, Fleurie e Moulin-à-vent.

  • Domaine Denis Mortet

    Tutto ha avuto inizio attorno alla metà del secolo scorso, nel 1956 per la precisione, quando Charles Mortet acquista il primo ettaro di vigna, la cui uva veniva venduta ai negociant come spesso accadeva in Borgogna. Un paio di decenni più tardi, nel 1978 per l’esattezza, il figlio di Charles, Denis Mortet, insieme alla moglie decide di imbottigliare il frutto del loro raccolto e provare a vendere il vino sotto proprio nome. Oggi il Domaine può contare su una superficie complessiva che si estende su circa dodici ettari, Denis non c’è più, ma al suo posto Arnaud, suo figlio, conduce mirabilmente l’azienda, rispettando la tradizione ma cercando sempre di migliorarsi in tutto e per tutto, con la giusta dose di umiltà e competenza.
    Ecco allora che tra i filari inizia tutto il percorso aziendale, volto al massimo rispetto di natura, ambiente, ecosistema e biodiversità, convinti del fatto che l’eccellenza della materia prima è indispensabile per arrivare a produrre grandi vini. Nessun impiago di diserbanti né di fertilizzanti chimici, quindi, norme agronomiche biologiche, potatura a guyot e lavorazione del terreno con il cavallo o con trattori leggeri, e ovviamente vendemmia rigorosamente manuale.
    In cantina la filosofia adottata non è diversa da quella applicata in vigna, per cui dopo la fermentazione i vini invecchiano in botti di rovere per almeno 18 mesi, e nel segno dei più alti livelli qualitativi, tutti i processi produttivi sono portati avanti cercando di esaltare e valorizzare tutto quanto la stagione e il territorio hanno saputo plasmare nel frutto.
    Dal Gevrey-Chambertin al Chambolle-Musigny, dal Clos-de-Vougeot al Premier Cru Lavaux Saint-Jacques, passando per il Marsannay: vini semplicemente eccellenti.

  • Domaine des Lambrays

    Domaine des Lambrays è un produttore situato a Morey-Saint-Denis nella regione Côte de Nuits, nella Borgogna settentrionale, e vanta una storia secolare sebbene l'attività vitivinicola abbia avuto la sua svolta più significativa nel 1979 quando alla guida della cantina sopraggiunse Thierry Brouin.

  • Domaine Didier Dagueneau

    Didier Dagueneau è stato un vignaiolo di culto conosciuto in tutto il mondo: il pioniere che ha aperto la strada alla moderna vitivinicoltura di qualità e di prestigio nella Valle della Loira. Dotato di una profonda e anti-convenzionale cultura enologica, Didier ha dato vita, a partire dai suoi vigneti situati nella denominazione Pouilly Fumé, ad espressioni di Sauvignon considerate tra le migliori al mondo. Oggi la sua attività è portata avanti con grande competenza dai suoi figli Louis-Benjamin e Charlotte, eredi di un domaine divenuto un monumento del vino francese. Il domaine Dagueneau è costituito da un vigneto di 12 ettari nel paese di Saint Andelain, gestito con grande cura e perfezionismo secondo le pratiche messe a punto da Didier: rese bassissime, pratiche biodinamiche e vendemmie multiple.

  • Domaine du Comte Liger Belair

    Liger-Belair è un Domaine apparentemente nuovo nel contesto della Borgogna. Risale solo all’anno 2000 – l’inizio nella produzione diretta dei vini – ma è stato solo un ritorno. Questo, infatti, è un Domaine che vanta oltre 200 anni di storia, con l’acquisto dello Château di Vosne-Romanée nel 1815 da parte del generale napoleonico Comte Louis Liger-Belair.

    Nel corso degli anni sono appartenuti a questo Domaine terreni tra cui La Tâche, La Grand Rue e Malconsorts. La storia vinicola di questa dinastia venne bruscamente interrotta verso la fine anni venti, allorquando morirono, a poca distanza di tempo, il Conte Henry e sua moglie, lasciando dieci figli, alcuni dei quali ancora minorenni. A fronte della pretesa di alcuni di essi di vedersi liquidata la propria quota ereditaria, in base alla legge dell’epoca, l’intero patrimonio del Domaine – ben 24 ettari – venne quindi messo all’asta il 31 agosto del 1933, per ripartire il ricavato tra gli aventi diritto. In tali circostanze, i due fratelli Liger-Belair, Just e Michel, riuscirono ad aggiudicarsi i cru di La Romanée, Les Reignots e Les Chaumes. Spetterà poi al figlio di Michel, Henry, portare avanti il Domaine, delegando peraltro tutte le incombenze (essendo un Generale dell’esercito francese) a Métayers e a négociants.

  • Domaine du Manoir

    IL Domaine du Manoir é situato in Alsazia a prossimità di Colmar, nel comune d'INGERSHEIMN.

  • Domaine Dubreuil Fontaine

    Situato nella Côte de Beaune, in Borgogna, nel piccolo paesino di Pernand-Vergelesses, si trova il domaine Dubreuil-Fontaine, i cui venti ettari vitati sono condotti a gestione familiare con metodi sostenibili, equilibrati e rispettosi dell’ambiente. A un passo dai blasonatissimi grand cru rossi, l’azienda alleva principalmente le due varietà tipiche della Borgogna, chardonnay e pinot noir, dalle cui uve sono ricavati vini classici, precisi e puliti. Seguendo processi di vinificazione naturali e poco invasivi, al fine di preservare nel miglior modo le componenti naturali del frutto, le moderne tecniche vengono unite sapientemente ad antiche tradizioni, così da garantire la massima espressione del terroir di Borgogna.

  • Domaine Faiveley

    Fondato durante la prima metà del XIX secolo, nel lontano 1825 per la precisione, il Domaine Faiveley, situato nel cuore vitivinicolo della Borgogna francese, è stato tramandata da padre in figlio fino alla settima generazione, ed è attualmente guidato da Erwin Faiveley. L’impresa è al momento l'azienda vitivinicola più grande e più importante di tutta l’intera regione della Borgogna, e conta appezzamenti vitati che si espandono in tutti quelli che sono i migliori cru della zona.

  • Domaine Feletting

    HENRI FELETTIG, SECONDA GENERAZIONE A STABILIRSI SU QUESTO TERRENO, NEL 1965, AVEVA EREDITATO 2 ETTARI DI VITE E 1 ETTARO DI UVA DAI GENITORI, MA LE UVE SONO DESTINATE ALLA COOPERATIVA DEL PAESE.

    LA VENDEMMIA DEL 1969 E' STATA LA PRIMA ANNATA VINIFICATA DA HENRI.

    NEL 1973 ACQUISTARONO TERRENI PER AMBLIARE LA SUPERFICIE DEI LORO TERRENI PER POTER AMPLIARE "LA CARTA DEI VINI", RAGGIUNGENDO FINALMENTE NEL 1992 UNA SUPERFICIE DI 9 ETTARI.

    NEL 1993 CON I LORO FIGLI, CHRISTINE E GILBERT, DIVENTANDO COSI' UN'AZIENDA AGRICOLA FAMIGLIARE.

  • Domaine Forey

    Domaine Forey Pere et Fils, una tenuta fondata nel 1840 in Borgogna è stata famosa per aver sfruttato il famoso Grand Cru La Romanee, proprietà della famiglia Liger-Belair, dopo il 2001, il contratto di locazione non è stato rinnovato. Prevedendo la perdita dei vigneti, Regis Forey in carica dal 1987, ottenne l’audacia di acquisire alcuni Echezeaux Grand Cru e un pacco di Vosne Romanée 1er Cru Les Gaudichots, un mitico Cru 1er che era stato integrato in La Tâche Grand Cru fino alla classificazione del 1936.

  • Domaine Francois Lamarche

    Henri Lamarche ha fondato la tenuta all'inizio del XX secolo. La Tenuta Lamarche, che oggi vanta una superficie totale di quasi 28 ettari, è un'azienda familiare, le cui origini risalgono a diverse generazioni. Dal 1797, nei prestigiosi terroir di Vosne-Romanée e Vougeot vengono prodotti quattordici vini diversi, tra cui la Grande Rue uno dei rari grands cru di Vosne-Romanée.

  • Domaine Françoise & Denis Clair

    Creato nel 1986, il Domaine Françoise et Denis Clair si estende per 15 ettari (65% Pinot Nero, 35% Chardonnay) tra Santenay e Saint-Aubin, all'estremo sud della Côte de Beaune. La quasi totalità della produzione viene vinificata e imbottigliata, ovvero circa 75.000 bottiglie all'anno. Jean-Baptiste, il figlio, che lavora nella tenuta, ha creato una piccola struttura commerciale per ampliare ulteriormente la gamma di vino prodotto.

    Riuscì a portare la tenuta di famiglia a un livello molto raccomandabile. I loro grandi terroir di Saint-Aubin (En Remilly, Les Murgers des Dents de Chien, Sur Gamay ...) combinano note di gesso dolce, maturità e densità, senza perdere freschezza, firma di Saint-Aubin. I bianchi sono fini e cristallini. I rossi sono tra i più attraenti di Santenay. La famiglia Clair è stata una pioniera nella comprensione dei benefici del raffreddamento delle uve per estrarre il massimo del loro potenziale aromatico.

  • Domaine Frederic Mugnier

    Fondata nel 1863, da Frédéric Mugnier, il domaine all'inizio del XX° secolo comprende una ventina di ettari divisi su Chambolle-Musigny e Nuits-saint-Georges.

    Ne 1950, Jacques-Frédéric Mugnier, nipote di Flrederic, nato nel 1923, affitta le vigne per poi riprendere a seguirle direttamente a Chambolle a partire dal 1978 fino alla sua morte nel 1985 dove Jacques Frederic prende la responsabilità del domaine famigliare. L'ultima fase di rinascita avviene nel 2004 quando si torna a seguire il Clos de la Marechale a Nuits-St-Georges. Il domaine a questo punto si dota di una cantina imponente e si sviluppa per seguire al meglio le attività

  • Domaine Georges Ligner & Fils

    Fondata all’inizio del XX secolo nel villaggio di Morey-Saint-Denis, nel cuore della Côte de Nuits (BORGOGNA), tra Marsannay e Chambolle-Musigny, l’azienda è da sempre a conduzione familiare. Con la quinta generazione al timone, un nuovo vento soffia sul Domaine Georges Lignier.

    Dal 2003, il nipote di Georges, Benoît Stehly, gestisce il domaine che si estende per 16 ettari con 17 appellazioni ripartite tra 50 parcelle, piantate principalmente a Pinot Nero.

  • Domaine Gruss

    Da tre generazioni la famiglia Gruss è impegnata nella produzione di vini di qualità, il che porta inevitabilmente ad una produzione annuale ben limitata, ma ha ornato il palmares aziendale di una nutrita serie di premi conquistati con tutti i tipi prodotti.

  • Domaine Guy Amiot et Fils

    Il Domaine Guy Amiot et Fils nasce nel 1920. Oggi siamo alla terza generazione, che continua l’attività con grande passione e nel segno della tradizione. I vigneti del Domaine sono stati piantati attorno agli anni ’20-’30 e oggi costituiscono un patrimonio inestimabile di vecchie viti dalle produzioni naturalmente basse in termini di quantità, ma di grande pregio per concentrazione aromatica delle uve. Sono coltivati in parcelle quasi tutte classificate come Gran Cru o 1er Cru a Montrachet, una delle più famose denominazioni della côte de Baume. Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet rappresentano, infatti, ben 5 dei 7 Grand Cru bianchi dell’intera Borgogna. I vitigni coltivati sono i classici della Borgogna: chardonnay e pinot noir che qui si esprimono donando vini di livello assoluto.

  • Domaine Haute Févrie

    Il Domaine Haute Févrie si trova nel cuore della denominazione Muscadet Sèvre et Maine, 18 km a sud-est di NANTES.

    Situati sulle pendici della Sèvre tra Saint-Fiacre e Monnières, i vigneti della tenuta beneficiano delle migliori condizioni di maturazione, donando al Muscadet una grande espressione del terroir.

    Come viticoltori e vendemmiatori, da quattro generazioni, osserviamo e curiamo le nostre viti affinché producano la migliore uva possibile.

    Oggi la tenuta conta 26 ha 60 di vigneto interamente classificati come Appellation d'Origine Contrôlée Muscadet Sèvre et Maine.

    Con diverse esposizioni, terreni silico-argillosi, sassosi e poco profondi, e un sottosuolo costituito da rocce metamorfiche (gneiss, ortogneiss e anfiboliti), la divisione della tenuta offre diversi recinti tipici.

  • Domaine Henri Boillot

    Il Domaine Henri Boillot si trova a Meursault, nel cuore della Côte de Beaune. Si tratta di una tenuta di carattere familiare, che gestisce circa 13 ettari di vigneti, coltivati a Chardonnay e Pinot Noir e suddivisi in molte parcelle di alto pregio, spesso classificate come Grand Cru e Premier Cru all’interno dei territori comunali di Meursault, Puligny-Montrachet, Bâtard-Montrachet, Volnay, Pommard. Le origini del Domaine risalgono al 1885, quando la famiglia Boillot cominciò a dedicarsi alla coltivazione delle vigne. Dopo quattro generazioni, la tenuta ha saputo conservare un volto artigianale, un prezioso savoir-faire e una profonda conoscenza del territorio. La filosofia aziendale è orientata alla ricerca dell’eccellenza senza compromessi, con l’unico obiettivo di dar voce a un terroir da secoli famoso per l’eccellenza dei suoi vini.

    La sede di Meursault è particolarmente strategica. Il piccolo borgo, famoso in tutto il mondo, si trova, infatti, tra altre due straordinarie Appellation della Côte d’Or: Puligny-Montrachet, culla dello Chardonnay e luogo di produzione di alcuni dei bianchi più pregiati in assoluto e Volnay, da sempre celebre per la straordinaria finezza ed eleganza dei suoi leggendari Pinot Noir. Il Domaine racchiude questa duplice anima e produce sia bianchi, che rossi di eccezionale livello qualitativo, rappresentando perfettamente la grande tradizione della Borgogna attraverso le sue uve simbolo. L’area di Puligny-Montrachet è caratterizzata dalla presenza di terreni bruni di matrice calcarea e di banchi di marne calcareo-argillose, che poggiano su substrati di roccia madre calcarea, ideali per lo Chardonnay. I suoli di Volnay, invece, sono costituiti da terre calcaree, che poggiano su rocce di scisti, un terroir particolarmente adatto al Pinot Noir.

    Il Domaine riserva alle vigne un’attenzione particolare. Tutte le lavorazioni sono effettuate a mano, dalla potatura invernale fino alla vendemmia, che si svolge con una rigorosa selezione dei grappoli, prima in vigna e poi in cantina. La gestione agronomica è molto rispettosa dell’ambiente e fin dagli anni ’90 sono state adottate pratiche di agricoltura sostenibile a basso impatto. Come da consuetudine del territorio, le vigne sono state piantate ad alta densità e sono gestite con basse rese per ettaro, in modo da ottenere uve di straordinaria concentrazione aromatica. Le vinificazioni si svolgono in modo semplice e tradizionale, cercando di intervenire il meno possibile per preservare la ricchezza varietale. Per gli affinamenti, si utilizzano barrique di rovere francese, con una percentuale di legno nuovo che varia a seconda dell’annata e delle cuvée.

  • Domaine Henri Gouges

    Da quasi un secolo generazioni si alternano per difendere e valorizzare i vini di Nuits Saint Georges.
    Una volta si chiamavano Henri Gouges, poi Michel e Marcel; che furono poi sostituiti da Pierre e Christian, e ora Grégory e Antoine. Esperti del Pinot Nero, la nostra tenuta sfrutta 14 ettari di vigneto, esclusivamente a Nuits St Georges. I vini giusti, dritti, intensi, costanti e verticali che offriamo sono ciò che ha reso la reputazione della nostra azienda. Il nostro volume di produzione è legato alle condizioni climatiche e il nostro metodo di coltivazione punta sulla qualità e sul rispetto dei terroir a discapito della quantità.

  • Domaine Hubert Lignier

    Fondato nel 1880, a Morey-St-Denis, nel cuore della Borgogna, l'Hubert Lignier Domaine è uno dei maggiori interpreti del piccolo villaggio di Côte de Nuits con vini che rispettano appieno la tradizione della regione vinicola più amata dagli appassionati di Pinot Nero di oggi. Nel 1991 Romain affianca in azienda il padre Hubert, senza voler cambiare in alcun modo lo stile del Domaine se non per rifinire alcuni piccoli dettagli. Purtroppo la sua prematura scomparsa nel 2004 ha lasciato il Domaine per qualche tempo in una situazione difficile, con Hubert che ha dovuto subentrare alla gestione affiancato dal figlio maggiore Laurent che ben presto ha preso il controllo dell'azienda. I vigneti si trovano nei comuni di Morey-St-Denis, Chambolle-Musigny e Gevrey-Chambertin. Un impressionante talento nella vinificazione con uno stile senza eccessi hanno reso Hubert Lignier uno dei massimi interpreti della Borgogna: i suoi vini rappresentano perfettamente l'eleganza del Pinot Nero.

  • Domaine J. A. Ferret

    Nel cuore del Mâconnais, il Domaine Ferret esplora le ricchezze dei terroir di Pouilly-Fuissé dal 1840 e a partire dal 2008, dopo la morte della proprietaria Colette Ferret da sempre ritenuta la regina del Pouilly-Fuissé, fa parte della Maison Jadot. La proprietà è costituita da 18 ettari di vigneti, coltivati a Chardonnay e considerati tra i siti piu prestigiosi.

  • Domaine Jacques Prieur

    Domaine Jacques Prieur è un produttore di vino in Borgogna, in Francia, con sede a Meursault. La domaine produce vini sia della Côte de Beaune che della Côte de Nuits.

  • Domaine Jean Claude Marsanne

    Da generazioni la zona Marsanne cresce l'uva sulle colline della città di malva e Tournon. Pendii ripidi esposti a sud e ad est favorevoli alla qualità dei vini.

    6,5 Ha rosso San Giuseppe; 0,8 ha di San Giuseppe bianco; Attualmente sono coltivati ​​0,8 ettari di eremo Crozes e 0,8 ettari di Viognier. I rendimenti sono bassi tra 28 e 40 h/Ha.

    Le uve vengono vinificate al Domaine. I rossi in vasche di acciaio per circa 3 settimane e il bianco in botte.
    L'affinamento avviene in botte per 12 mesi e l'imbottigliamento è assicurato dalla nostra assistenza al Domaine.

  • Domaine Jean-Marc Boillot

    La passione incrollabile e combattiva di Jean-Marc, la sua comprovata e compiuta esperienza su un'antologia di quasi 50 annate.Una piantagione molto fitta per indurre la competizione tra i ceppi e aiutare le viti a radicarsi nelle profondità del suo terroir.

    Un'uva a maturazione ottimale - seguita dalla maturazione delle uve nelle 2 o 3 settimane precedenti la data di vendemmia - raccolta manuale dell'uva raccolta e cernita in cassette inviate, senza travaso, in cantina - le cassette dei grappoli interi vengono versate direttamente senza confezionamento nelle presse pneumatiche per i bianchi o sul tavolo di cernita per i rossi prima della diraspatura totale, rispettosa dell'integrità dell'acino.

  • Domaine Jean-Marie Bouzereau

    La famiglia Bouzereau coltiva la vite a Meursault da più di dieci generazioni. Jean-Marie Bouzereau si stabilisce nel 1994 rilevando parte della tenuta di famiglia. Con i suoi due nonni viticoltori, uno a Meursault e l'altro a Volnay, Jean-Marie Bouzereau è ricco di questo patrimonio familiare di vite e vino.

  • Domaine Jean-Paul Benoît Droin

    Il Domaine Jean-Paul e Benoît Droin nasce in Francia, nella zona dello Chablis, estendendosi su circa 25 ettari di terreno, con vigneti acquisiti dalla famiglia, che con passione e dedizione si dedica alla viticoltura e alla produzione di vini d'eccellenza da oltre cinquecento anni. Nel 1999 Jean-Paul delega la responsabilità della vinificazione al figlio Benoît, enologo, il quale arriva a rappresentare la quattordicesima generazione di Droin attiva in vitivinicoltura. Il domaine possiede svariati vigneti rientranti nei territori delle denominazioni di Petit Chablis, Chablis e nei rinomati Premier Cru e Grand Cru, tutti caratterizzati da terreni particolarmente ricchi di calcare e marne, che donano al vino una spiccata mineralità.

  • Domaine Jules Desjourneys

    Fabien Duperray è il proprietario di questo Domaine e ha acquistato alcuni piccoli lotti di viti molto vecchie a Fleurie e Moulin-a-Vent in alcuni terroir davvero speciali: le più giovani hanno 65 anni e le più vecchie 100 anni. Circa 9 ettari e nemmeno un trattore per il lavoro nei vigneti. Il terreno viene lavorato a mano e con l'ausilio di cavalli. Le rese sono bassissime. La fermentazione avviene in vasche di cemento e poi in barriques da 400 litri e invecchiati per un periodo di 36 mesi prima dell'imbottigliamento. Fabien usa solo i migliori tappi disponibili per i suoi vini e quindi le bottiglie vengono immerse a mano in cera per garantire che non si verifichi alcuna ossidazione.

  • Domaine Kumpf et Meyer

    Domaine Kumpf et Meyer nasce grazie all'unione di due famiglie storicamente dedite alla produzione di vino in queste zone. La tenuta si trova nei dintorni di Rosheim, lungo la strada del vino alsaziana; comprende circa 15 ettari di vigneto, coltivati al meglio secondo la tradizione alsaziana.

  • Domaine Leflaive

    Quattro secoli di storia documentata a partire da quando Claude Leflaive si installò a Puligny anche se le tracce storiche fanno risalire la presenza della famiglia al 1580 quando si rileva la traccia della presenza di un certo Marc Le Flayve a Cissey, vicino a Beaune.
    La vera fondazione del Domaine attuale avviene nel 1920, quando Joseph Leflaive decide di vinificare e commercializzare in proprio i vini dai vigneti prestigiosi della famiglia, che fino ad allora erano prodotti da negociants, ma soprattutto reimpianta le vigne dopo la fillossera.

    Alla morte di Joseph la gestione della cantina dell’azienda passa ai 4 figli, Anne, Jeanne, Joseph e Vincent, che la porteranno a grandi livelli di eccellenza. La spinta decisiva verso l’olimpo della Borgogna e del mondo del vino in generale avvenne quando l’azienda passò nelle mani di Anne-Claude Leflaive, figlia di Vincent, una delle grandi donne del vino e della Borgogna, che è purtroppo mancata nel 2015: fu proprio lei con la collaborazione di Pierre Morey prima e poi di Eric Remy, ad imprimere un’accelerazione decisa alla ricerca della qualità adottando senza compromessi la conduzione biodinamica delle vigne, avvenuta nel 1998. tesa a preservare in maniera massima il carattere del territorio e del vino.
    Questa passione la portò a fondare a Puligny-Montrachet la “Ecole du Vin et Des Terroirs” per divulgare ed insegnare l’amore per la natura applicato alla vite e al vino.

    Oggi la tenuta Leflaive consta di circa 25 ettari di terreno in cui ogni parcella, tutte di grande eccellenza, viene seguita con cure specifiche. La raccolta, rigorosamente manuale, viene effettuata da vendemmiatori esperti che tornano ogni anno nelle vigne di Leflaive garantendo quindi una continuità esperienziale fin dalla prima cernita.

    Le strutture di cantina del Dominio Leflaive sono state regolarmente ottimizzate e ristrutturate già a partire dagli anni ’70 arrivando alla situazione attuale in cui l’ampio utilizzo di materiali isolanti nobili e di tecnologie di condizionamento permette una vinificazione in ambiente ideale.

    Oggi il Domaine consta delle seguenti appellations: i Grands Crus Bâtard-Montrachet – Bienvenue-Bâtard-Montrachet – Chevalier-Montrachet – Montrachet; i Premiers Crus: Puligny-Montrachet Les Combettes, Puligny-Montrachet La Clavoillon, Puligny-Montrachet Les Folatières, Puligny-Montrachet Les Pucelles, Meursault sous le dos d’Âne oltre agli ottimi Villages: Puligny-Montrachet e Mâcon-Verzé Blanc e Régionale: Pouilly-Fuissé Domaines Leflaive e Bourgogne Blanc comprendendo quindi tutti i gioielli della denominazione."

  • Domaine Lemorton

    La famiglia Lemorton è da più generazioni produttrice di Calvados del Domfrontains. L'azienda della famiglia Lemorton prevede l'utilizzo sole delle varietà tradizionali ad “alto fusto” e nei propri assemblaggi utilizza una gran varietà di pere.

  • Domaine Marchand Grillot

    La famiglia Marchand e la famiglia Grillot erano entrambi simili alla vite, erano ben radicata nella vigne della borgogna. Nel 1950, attraverso un matrimonio è nato il marchio Marchand-Grillot e sarà modificato in Gevrey-Chambertin. Oggi è Jacques Marchand che trasmettere la conoscenza tramandata per generazioni. Al suo fianco Etienne Marchand, il figlio, che durante gli anni di studio ha arricchito le proprie conoscenze negli Stati Uniti, tra i produttori di vino in Oregon. Grazie a lui, è stato apportato un nuovo dinamismo ed anche un volto moderno per le tecniche di lavorazione, pur mantenendo lo stesso spirito di continuità di competenza.

  • Domaine Michel & Joanna Ecard

    Il Finage di Savigny-les-Beaune è tra i più estesi della Côte d’Or. E’ una zona di antiche tradizioni, che in passato è appartenuta ai Duchi di Digione, ai monaci delle Abbazie di Vergy e ai Cavalieri di Malta. I terreni poco profondi, vicini alla roccia madre, ricchi in argilla e minerali ferrosi, sono un habitat ideale per il pinot noir che occupa oltre il 90% dei vigneti della denominazione. Il Domaine Michel & Joanna Ecard è stato creato nel 2004, quando Michel si è staccato dalla secolare tenuta familiare, per gestire con la moglie la vigna del nonno paterno.

    Il vigneto ha un’estensione di 4 ettari e produce attualmente circa 20.000 bottiglia all’anno. La filosofia di Michel è di intervenire solo all’inizio del ciclo vegetativo della pianta in modo da selezionare e contenere drasticamente i rendimenti, per poi non intervenire praticamente mai negli sviluppi successivi. Dai piccoli rendimenti e dalle vecchie vigne selezionate, si ottengono vini di razza, strutturati, aromaticamente affascinanti, con una soave morbidezza e una profonda persistenza.

  • Domaine Morat

    Il domaine è situato a Vergisson, un pittoresco villaggio arroccato sulle colline nel cuore dello storico sito Solutré e Vergisson, nel sud della Borgogna. I vigneti si estendono per 5,6 ettari in due denominazioni: Pouilly Fuissé e Saint-Véran.

    L’approccio artigianale alla viticoltura si basa sull’utilizzo di metodi di coltivazione biologici e la raccolta rigorosamente manuale.

    Lo scrupoloso lavoro che inizia dalla coltivazione nei vigneti all'affinamento in cantina, si traduce in vini di carattere puri e ricchi, che riflettono i terroir di Vergisson.

  • Domaine Mousse Fils

    Famiglia di Vigneron dal 1750, il Domaine Moussé Fils si trova nel villaggio di Cuisles, in un suolo particolarmente votato, nella Vallée de la Marne, al vitigno Meunier. Nei vigneti, Cedric Mousse pratica la viticoltura biologica utilizzando infusi di erbe che fungono da vitamine per le viti, zero pesticidi e dosi minime di metalli pesanti come il rame.

  • Domaine Olivier

    Il Domaine Olivier si trova ai margini delle colline della Normandia, su pendii talvolta ripidi costituiti da rocce di arenaria. Qui la coltivazione delle mele per il sidro e delle pere per il poiré si perpetua da generazioni ed oggi Thierry e Fabienne, a capo del Domaine, continuano nel rispetto della tradizione cercando sapori fruttati e precisi. Il Domaine, certificato in agricoltura biologica dal 2015, pratica da sempre un'agricoltura sostenibile che mira ad essere rispettosa dell'ambiente e socialmente equa. Nelle proprietà gli animali pascolano tra gli alberi, fertilizzano il terreno e consumano i frutti caduti, mantenendo così i frutteti in modo naturale.

  • Domaine Paetzold

    Michael Paetzold è un industriale ed enologo di Bordeaux. Scelse la zona di Fenouillèdes come suo giardino segreto. Creato nel 2005, il Domaine Mastrio è diventato Domaine Paetzold nel 2015. Questo vigneto è composto per la maggior parte da viti centenarie di carignano, situato nel comune di Belesta e Caramany. Le uve vengono vinificate delicatamente e il vino viene affinato in tini. Queste condizioni inducono interpretazioni moderne, armoniose e morbide di questo terroir unico fatto di graniti.

  • Domaine Patrice Beguet

    La cantina Beguet si trova a Mesnay, un piccolo villaggio adiacente Arbois nel remoto Planches-près-Arbois. Nasce nel 2009, quando Patrice Béguet, enologo, rinunciò alla vita cittadina di Parigi e tornò nelle campagne del Juaìra con sua moglie, Caroline Hughes. Acquistarono 4,5 ettari di vigneto nella denominazione Arbois a oltre 300 metri sul livello del mare, tra cui uno dei pendii più ambiti di Arbois.

  • Domaine Philippe Chéron

    Alla fine degli anni Trenta, Paul Misset, il nonno di Philippe Cheron, acquistò alcuni vigneti nei comuni Vougeot e Nuits Saint Georges. Non essendo un viticoltore, affidò la gestione ai viticoltori di Vosne -Romanée. A partire da queste parcelle originali, i due nipoti di Paul Misset, due generazioni dopo, crearono un domaine che oggi si estende su 5 ettari e che comprende le denominazioni Nuits Saint Georges, Vosne Romanée, Chambolle Musigny e Clos de Vougeot.

    Dal 2011 il domaine è gestito da Philippe Cheron che rilevò la tenuta di famiglia dopo aver lavorato come direttore tecnico presso il Domaine Belland a Santenay e dopo importanti esperienze nella vinificazione nella valle del Rodano e poi in Borgogna.

  • Domaine Pierre Amiot

    L'azienda vinicola Pierre Amiot è attiva a Morey-Saint-Denis da 5 generazioni. Pierre Amiot ha assunto la proprietà di famiglia nel 1951. Nel 1980 è entrato in azienda suo figlio maggiore Jean-Louis, mentre Didier, il più giovane, è arrivato nel 1991. Oggi Jean-Louis e Didier gestiscono quasi 8 ettari di vigne, per l'85% nella zona di Morey-Saint-Denis e, per il restante 15%, nell'area intorno a Gevrey-Chambertin. La tenuta è cresciuta intorno alla casa di famiglia nel centro del villaggio.

  • Domaine Pierre Morey

    La cantina Pierre Morey è una realtà a conduzione famigliare nata nel 1971 a Meursault. La cantina Pierre Morey si sviluppa su una superficie di circa 10 ettari, sparsi nel cuore del Meursault, ripartiti fra diverse parcelle circostanti ai comuni di Monthelie, Pommard, Puligny-Montrachet, all’interno di alcune fra le denominazioni più rinomate. Tra i filari, i vitigni protagonisti sono quelli tipici di questa parte della Borgogna, Pinot Noir e Chardonnay, a cui si aggiunge una piccola percentuale di Aligoté. I vigneti sono condotti interamente seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica, rispettando al massimo i frutti che vengono donati dal terroir, avendo cura, in fase di vinificazione in cantina, di accompagnare solamente il percorso che è già stato tracciato dall’annata in vigna.

  • Domaine Ponsot

    Domaine Ponsot si trova a Morey-St. Denis e produce vini da vitigni appartenenti a 12 Cru differenti. In particolare all'interno del Gran Cru Clos de la Roche l'azienda di proprietà di Jean-Marie Ponsot, è proprietaria della maggior parte dei vigneti. 

  • Domaine Ramonet

    Sono 17 gli ettari che Noel e Jean Claude coltivano e gestiscono e dalle cui uve vinificano, vigorosamente e tradizionalmente una batteria di vini di livello qualitativo impressionante. I fratelli Ramonet sono ad oggi tra i maggiori intrerpreti di Chassagne Montrachet, villaggio nel quale il terroir la fa da padrone attraverso le sfumature, anche le più piccole, del Morgeot o del Ruchottes. Non cambia il risultato nemmeno nei vini rossi della stessa appellazione, dove i diversi Cru sono ben definiti sia per profumi che per la persistenza all'assaggio.

  • Domaine Robert Groffier

    Il Domaine Robert Groffier sorge all'estremo sud del villaggio di Morey St-Denis, al confine con  Chambolle-Musigny, qui hanno sede l'abitazione, la cuverie e la cantina. La storia enologica della famiglia Groffier ha inizio nel 1950, quando Robert ereditò le terre dal padre Jules; attualmente la gestione è in coabitazione tra il figlio Serge ed il nipote Nicolas. Il Domaine Robert Groffier può vantare 8 ettari di vigneto tra cui i rinomati 1er Cru Les AmoureusesLes Sentiers ed i Grand Cru Bonnes Mares e Chambertin Clos de Bèze.

  • Domaine Roulot

    Il Domaine Roulot si trova a Meursault, sulla Côte de Beaune in Borgogna . Di proprietà di Jean-Marc Roulot e di sua sorella, Michèle Javouhey Roulot, l'azienda produce vini ma anche grappe e liquori alla frutta . L'attività di distillazione iniziò a metà del XIX secolo: il rame ancora oggi utilizzato per la distillazione apparteneva al nonno e padre di Jean-Marc Roulot, allora "caldaia ambulante". La tradizione della distillazione della famiglia Roulot, in origine, era orientata intorno alle vinacce de Bourgogne. Oggi la gamma è composta da due acquaviti e un liquore.

  • Domaine Stéphane & Michel Ogier

    Dal 1997, Stéphane Ogier, giovane vignaiolo talentoso, dirige la Maison Ogier che produce vino dal 1982 nella Valle del Rodano. Proprietaria di un antico vigneto su un terroir che si estende su 18 ettari, la famiglia Ogier privilegia la produzione di uva di qualità ottenendo di conseguenza un rendimento limitato.

  • Domaine Vacheron

    Il Domaine Vacheron è uno delle realtà più importanti dell’area di Sancerre. Si tratta di una cantina di antiche origini, che affonda le sue radici all’inizio del ‘900. Oggi la tenuta è gestita dai fratelli Jean-Louis e Denis insieme ai figli Jean-Dominique e Jean-Laurent, che coltivano una proprietà di ben 48 ettari nella pregiata Appellation di Sancerre. Da sempre condotto con grande attenzione per il contesto ambientale, dal 2005 il Domaine segue i principi della biodinamica in modo da garantire uve sane e genuine. La cantina possiede un proprio vivaio di barbatelle, che insieme a un’attenta cura delle vigne, permette di produrre vini di alta qualità, capaci di esprimere le migliori eccellenze della denominazione.

  • Domaine Vincent Paris

    Vincent Paris eccellenza della zona del Cornas viene definito un “vigneron essenziale”. I suoi vini raccontano il suo carattere: lavoro in vigna ispirato alla semplicità e al buon senso.

  • Domaine Zind Humbrecht

    Domaine Zind-Humbrecht è un'azienda vinicola situata a Turckheim, Alsazia, Francia. Il domaine fu creato nel 1959, in seguito al matrimonio di Léonard Humbrecht con Geneviève Zind. La famiglia Humbrecht ha una storia di viticoltura dal 1620.

  • Domaines Barons de Rothschild

    I Domaines de Baron de Rotschild rappresenta l’insieme delle tenute acquisite durante i secoli dai discendenti della famiglia Rothschild, che acquistarono nel 1868 la storica tenuta fondata da Jacques de Segur nel 1670, conosciuta in tutto il mondo per il leggendario e inarrivabile Chateau Lafite. La famiglia dei Baron de Rothschild è quindi legata indissolubilmente alla leggendaria arte enologica di Bordeaux, che li ha visti sin dagli albori in testa alle gerarchie che dettavano il prestigio e l’eccellenza internazionali, tanto da rendere possibile l’acquisizione di altri Chateau del territorio bordolese: Duhart Milon, L’Evangile e Rieussec. La storia del loro Domaine dura quindi da più di tre secoli, annoverando ben cinque generazioni alla guida della proprietà che nel tempo ha acquisito altre realtà produttive in Francia e in Sud America come Aussieres nel Languedoc, Los Vascos a Colchagua in Chile e Bodegas Caro a Mendoza, in Argentina.

    Ovunque impiantino vigne, i Baron de Rothschild riescono in qualsiasi caso a raggiungere l’eccellenza, declinando vitigni dalle infinite possibilità come Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Malbec in piccoli capolavori di enologia internazionale, destinati a durare nel tempo e, soprattutto, nella storia. 

  • Domäne Serrig

    Fondato nel 1904 dal Kaiser Guglielmo II, era il demanio statale più grande e all'avanguardia del suo tempo.

    È servito come rappresentazione iconica della viticoltura statale per numerosi decenni.

    Privatizzata alla fine degli anni '80 e successivamente acquisita da Markus Molitor nel 2016.

    A partire dal 2017 sono stati intrapresi ampi sforzi di ricoltivazione e ristrutturazione del sito.

  • Domenico Clerico

    E’ uno dei grandi protagonisti delle Langhe, i suoi 21 ettari vitati si trovano quasi tutti nel comune di Monforte nelle zone più vocate caratterizzati da grandi strutture. Ginestra da dove proviene il Ciabot Mentin Ginestra e il Pajana e Mosconi da dove proviene il Percristina.

  • Dominique Boulard

    Maison de Négoce sorta nel 2010 quando i tre fratelli Boulard: Francis, Hélène e Dominique hanno messo in liquidazione la Raymond Boulard, famosa Maison de Négoce di La Neuville-aux-Larris da cinque generazioni esistente sul mercato.

    Ogni fratello quindi ha preso la propria strada costituendo ognuno la propria azienda con relativo marchio di Champagne proprio.

  • Domodimonti

    L’azienda è stata fondata nel 2003 dai coniugi Francesco e Marisa Bellini, i quali dopo aver costruito una vita all’estero, durante uno dei loro soggiorni in Italia nelle Marche, hanno avuto l’opportunità di rilevare una vecchia tenutacon vigneti annessi. Dalla loro passione per il vino e la loro terra di origine, con grande impegno e perseveranza hanno costruito passo dopo passo la Domodimonti.

  • Don Papa

    L'azienda produttrice del Rum Don Papa coltiva la canna da zucchero, produce e invecchia il suo rum sull'isola di Negros nell'arcipelago delle Visayas il più importante nelle Filippine.

  • Donna Olimpia

    Donna Olimpia 1898 è una tenuta di proprietà di Guido Folonari, acquisita nel 2002, sita nel territorio della Doc Bolgheri. Ha una superficie di circa 60 ettari tutti situati nella Doc Bolgheri e copre una fascia di territorio che va dal Km 167,8 della statale Aurelia verso l’interno per circa 1,2 km; la morfologia dei terreni è pianeggiante e coltivati per 45 ettari a vigneto e in parte a seminativi.

  • Donnafugata

    L'azienda vitivinicola Donnafugata è famosa nel mondo per la produzione di vini siciliani di qualità: vini bianchi, vini rossi, vini naturali dolci e Spumanti

  • Donnhoff

    Leggenda vivente dell’enologia tedesca e mondiale, Helmut Dönnhoff (brillantemente affiancato dal figlio Cornelius, fresco vincitore nel 2014 del prestigioso premio assegnato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung al miglior enologo tedesco) è stato e continua ad essere innanzitutto uno dei più lungimiranti ed ispirati artefici dell’ascesa della Nahe al rango di regione vitivinicola di statura pari a quella delle più blasonate e storiche Rheingau e Mosel. Una data su tutte aiuta forse a capire appieno quanto la biografia di Helmut e la storia vitivinicola recente della Nahe siano intrecciate, in maniera a dir poco sorprendente, quasi destinale. Era infatti il 1971 quando l’allora ventiduenne Helmut, nipote del fondatore Hermann, prese in mano le redini della piccola azienda familiare, decidendo di supervisionarne le vinificazioni; coincidenza vuole che proprio quell’anno fosse promulgata la legge che ancora oggi definisce il sistema della qualità dei vini tedeschi e che inserì anche la Nahe tra le 13 “denominazioni regionali di qualità” (Anbaugebiet) teutoniche.

    Data questa premessa, certo che i vini della sua terra potessero esprimere una distinta identità a cui l’etichettatura di generici “vini renani” fino ad allora adottata dalla quasi totalità dei produttori locali non rendeva giustizia, Helmut iniziò tra i 4 ha di ripidi filari posseduti una paziente, silenziosa, inapparente rivoluzione. Membro dell’associazione VDP, Weingut Dönnhoff conta oggi su circa 25 ha di vigneti dove oltre al riesling trovano posto pinot bianco e grigio.

  • Dosio Vigneti

    Fondata nel 1974 su una cascina
    preesistente, risalente alla metà del
    XVIII secolo, l’azienda negli anni è
    stata completamente ristrutturata.
    Gli 11 ettari di vigneti situati tra La
    Morra e Barolo garantiscono una
    produzione di notevole livello
    qualitativo.

  • Dovitia Bona Dea

    Dovitia è nata in Veneto, in provincia di Vicenza all‘inizio del 2015, grazie all’impegno di un Team giovane che, dopo una lunga esperienza in consulenze commerciali e di marketing nel mondo del vino, agli inizi del 2012 ha pensato di potere fare diventare realtà questo progetto.

    Dovitia si prefissò l’obiettivo di far confluire presso un unico punto di raccolta gli uvaggi di prima qualità provenienti, oltre che dalle proprietà di famiglia, da diverse piccole aziende agricole del Trevigiano. La linea dei vini in bottiglia prende il nome di BonaDea.

  • Dr Loosen

    Ernst Loosen viene chiamato Mr. Riesling. Lui bussa alle porte di tutto il mondo da 20 anni per promuovere il Riesling. E' presidente della Riesling Association.
    E' molto tradizionale ma produce anche vini secchi. Il 100 % dei suoi vigneti hanno piede franco! E' stato "Man of the Year" del Decanter nel 2005. Senza di lui il Riesling tedesco non sarebbe dove è adesso.
    I vini di Dr. Loosen sono sempre "Grand Cru" di altissima qualità. Questo dimostra il 82-esimo posto per il Dr.L. (il vino base dell'azienda!!) nel 2009 per i 100 vini migliori del Winespectator. Sono vini elegantissimi che durano nel tempo; la maggior parte tradizionali ma Dr.Loosen ultimamente produce anche grandissimi vini secchi.

  • Drappier

    La famiglia Drappier coltiva la vigna da due secoli. Michel , l'attuale titolare dell'azienda, dirige con un controllo accurato della vinificazione dal 1979 , insieme ad André , con le sue sessanta vendemmie. Conosciuto in tutto il mondo, lo champagne Drappier ha attirato personalità prestigiose come il generale De Gaulle , Luciano Pavarotti o Philippe Starck.

  • Duca di Dolle

    La cantina Duca di Dolle, ricavata in un antico edificio all’interno della Tenuta di Rolle di Cison di Valmarino (Treviso), è il luogo in cui le uve, frutto di cure e attenzioni dal vigneto alla vendemmia, si trasformano in Prosecco Superiore D.O.C.G., la massima espressione del vitigno Glera, autentico simbolo del territorio del Conegliano Valdobbiadene. Massima attenzione alla qualità della materia prima, minimi interventi in vigna e in cantina, una continua ricerca verso le tecniche di coltivazione più rispettose dell’ambiente e dell’uomo garantiscono ai vini Duca di Dolle il massimo della naturalità.

  • Duemani

    DueMani nasce da due persone: Elena Celli e Luca D'Attoma. Due diversi percorsi ed esperienze di vita che si sono incontrati per dare vita a DueMani. L'azienda oggi sono 10 persone che vivono ogni giorno, dalla terra al bicchiere, la creazione di un sogno. La scelta della Costa Toscana nasce per produrre vini dai vitigni preferiti: Cabernet Franc, Syrah e Merlot e qui il clima e la terra sono ideali per queste varietà.

  • Duval Leroy

    La Maison Duval-Leroy ha una lunga storia e una lunga tradizione alle spalle, essendo stata fondata dopo la seconda metà del XIX secolo, nel lontano 1859 per l’esattezza. Situata a Vertus, in una tra quelle che possono essere considerate le migliori zone della Côte des Blancs, patria dei migliori Chardonnay di tutta la regione della Champagne, la Maison coltiva direttamente circa duecento ettari di vigneto, che assicurano uve di altissima qualità, grazie alle quali è garantito sempre un eccellente livello degli Champagne. Nella tenuta sono coltivati i tre vitigni principali della regione: chardonnay, pinot noir e pinot meunier, ma per vocazione dei terreni, lo chardonnay è la qualità d’uva più presente, nonché quella che caratterizza maggiormente tutte le cuvée di Duval-Leroy, regalando eleganza, finezza, complessità e fascino.

    Tra i filari, le piante sono gestite in maniera attenta e oculata, tramite un approccio sostenibile, rispettoso al massimo di quello che è l’equilibrio dell’ambiente, della natura e della biodiversità. In cantina, non molto diversa è la filosofia seguita, per cui sulla base delle conoscenze e delle competenze pregresse, tramandatesi di padre in figlio e di generazione in generazione, sono esaltate e valorizzate tutte le peculiari sfumature che stagione e territorio sono riusciti a esprimere nei grappoli. Principalmente da uve Grand Cru e Premier Cru, prendono vita vini perfetti per essere spumantizzati. Seguendo attentamente ogni passaggio produttivo, dopo la seconda fermentazione in bottiglia tutti gli Champagne riposano sui lieviti per lunghissimi periodi, maturando nelle cantine della Maison scavate direttamente nel gesso.

  • E. Molino

    E. Molino è un produttore di La Morra molto piccolo, 2,5 ha in tutto e circa 6.000 bottiglie all’anno. Come spesso capita nelle piccole dimensioni si vedono grandi passioni e tradizioni familiari che si riflettono in vini di eccellenza. Ottenuto da vigne di oltre 60 anni con uve vendemmiate tardivamente ha un tannino deciso ma non invasivo e intensi profumi di fiori, non sempre presenti in un Barolo.

  • E. Pira Chiara Boschis

    L'azienda è sita nel Comune di Barolo e la cantina si affaccia sulla piazza del Peso, dove si congiungono la via Monforte e la via Vittorio Veneto (la cosiddetta Via Nuova). Da qui, guardando le colline, si capisce quanto lavoro umano sia necessario per trasformare in curatissimi giardini terreni così scoscesi ed ottenere da essi uve di grande qualità.
    L'azienda vinifica esclusivamente le uve provenienti dai vigneti di proprietà, circa 4 ettari e mezzo, locati in alcune delle migliori zone Barolo. Un ettaro e mezzo nel paese di Barolo in località Cannubi e Via Nuova (Collina Terlo) e 3 ettari nel paese di Monforte d'Alba, località Conterni, collina di Mosconi, Ravera, Le Coste.

  • Edoardo Sobrino

    La famiglia Sobrino coltiva vigna e produce vino da generazioni, ma solo nel 2000 Edoardo Sobrino decide di fondare la propria Azienda Agricola mettendo in pratica gli insegnamenti centenari che la sua famiglia si è tramandata, iniziando a produrre ed esportare vino di qualità. Fin da subito Edoardo si è mostrato rigoroso nell’applicazione dei suoi principi e dei suoi metodi, soprattutto nell’approccio verso la viticoltura: non usa concimi chimici né diserbanti, disseccanti o concimi fogliari. Ma non solo, è stata in assoluto la prima cantina in Italia a fare uso di zeolite, minerale di origine vulcanica che permette una totale sanificazione del terreno catturando le componenti fertilizzanti apportate da passate concimazioni.

    La scelta di processi naturali prosegue dalla vigna alla cantina, dove la vinificazione è tradizionale, senza aggiunta di lieviti, e prevede due rimontaggi al giorno. L’unica tecnologia concessa è quella prevista per il monitoraggio della temperatura di fermentazione. Per non contaminare il mosto con emissioni di CO2, le vasche sono raffreddate come da tradizione e in modo del tutto naturale, avvolgendole con fasce di tela imbevute a mano in acqua corrente molto fredda. Fondamentale nella cantina di Edoardo è l’uso dei legni, in quanto non privilegia la botte grande o la barrique ma cerca ogni anno di adattarla alle necessità del suo vino. Prima dell’imbottigliamento il vino non viene né chiarificato né filtrato. La passione e l’amore di Edoardo per la terra e per il vino sono senza alcun dubbio percepibili nell’assaggio dei suoi vini, sinceri e di carattere.

  • Egly Ouriet

    Champagne di razza e di terroir: pianta e terreno si ritrovano in tutto e per tutto nel suo vino, grazie alle vecchie vigne, a qualche segreto del vignaiolo e alla tecnologia moderna. Egly-Ouriet produce solo con l'uva dei suoi 11,5 ettari di vigneti, di cui il più importante si trova ad Ambonnay, patria del Pinot Noir, gli altri a Bouzy, a Verzenay e a Vrigny. La qualità inizia su questo terreno particolare, fatto di strati di gesso che riflettono i raggi del sole e rilasciano calore alla pianta nelle ore notturne, permettendo l'assorbimento dell'acqua in eccesso e donando all'uva un gusto particolarmente minerale.

  • Elena Walch

    Elena Walch è un’azienda vinicola di spicco dell’Alto Adige a conduzione famigliare, fiore all’occhiello della produzione vinicola italiana e rinomata a livello internazionale.Elena Walch – L’eleganza del nome si rispecchia anche nello stile dei suoi vini. Promotrice di qualità ed innovazione, Elena Walch ha contribuito a guidare la rivoluzione qualitativa altoatesina guadagnandosi così una grande considerazione locale ed internazionale. Architetto di professione, Elena Walch ha sposato l’erede di una delle più antiche famiglie vinicole della regione, portando con sé nuovi concetti di modernizzazione dell’azienda tradizionale. Oggi la conduzione aziendale viene affidata nelle mani delle figlie Julia e Karoline Walch, la quinta generazione della famiglia.

  • Elio Altare
    Il nonno Giuseppe arrivò a La Morra nel 1948, la famiglia Altare era originaria di Dogliani, anche se antiche carte e testamenti, tradotti da un parente arciprete, narrano di un ceppo di vaga origine ebraica proveniente dalla Palestina.
     
    Giuseppe acquistò la cascina a La Morra, circa 5 ettari, un po’ di vigneti di nebbiolo, barbera e dolcetto e poi tante nocciole pesche e mele, a quel tempo i frutteti rendevano più delle vigne.
     
    Tempi non facili, vista la crisi che durava da anni, fu per questo che Elio con altri amici decise di conoscere le altre realtà viticole oltre confine per cercare di carpirne il successo. Il primo viaggio in Borgogna, nel gennaio del 76, fu una folgorazione, tornato convinto della necessità di cambiare “prima di tutto la nostra testa”, ma anche il modo di coltivare le vigne e produrre e vendere il vino, Elio decise di cominciare a sperimentare altre strade in alternativa a quelle tradizionali.
     
    Si aiutò con una motosega, che con granitica determinazione brandì come una spada: prima nel frutteto tagliando le piante e poi in cantina riducendo in legna da ardere le vecchie e grandi botti, per far posto alle prime barriques nuove.
     
    Il padre Giovanni non capì quelle scelte drastiche e si rifugiò nel silenzio, quel figlio rompeva con tutto il suo mondo ed era indegno delle sue vigne, morì nel 1985 diseredandolo. Questa scelta costrinse quindi Elio a ricomprare la terra e la cantina dal fratello e dalle sorelle che nel frattempo avevano deciso di non fermarsi in azienda.
     
    Elio non mollò e non ha mollato, deciso a cambiar rotta per dare un’ altra interpretazione al vino, privilegiando l’eleganza, la finezza e l’equilibrio, seguendo un severo lavoro in vigna, adottando in cantina nuove tecniche di vinificazione ed affinamento finalizzate ad esaltare il vitigno ed il territorio, insegue ancora oggi con caparbietà il suo sogno.
     
    Le nostre piccole dimensioni permettono ancora oggi una gestione semplice e a carattere familiare. Sotto la supervisione costante di Elio, l’azienda consta attualmente di circa 10 ettari e la produzione media annua è di circa 70.000 bottiglie.
  • Elio Grasso

    Agli inizi degli anni Ottanta abbiamo deciso di tornare alle origini come viticoltori, pur consapevoli che il nostro lavoro non finisce in fondo al filare e senza pensare di dover inventare qualcosa, ma semplicemente di limitarci a rispettare, senza chiusure mentali, il meglio della tradizione ed il lavoro di chi ci ha preceduto.

  • Emendis

    La tenuta Emendis, situata nel territorio del comune di Castellet i la Gornal, circa cinquanta chilometri a ovest di Barcellona. Con una superficie vitata che arriva a coprire ben 48 ettari, l’azienda vede crescere le proprie uve su terreni argillosi e calcarei, fondamentali per garantire alti livelli di acidità soprattutto alle uve bianche, che rappresentano per questo motivo un’ottima base di partenza per arrivare a produrre Cava eccezionali.

  • Emidio Pepe

    L’azienda nasce alla fine dell’Ottocento quando Emidio Pepe, nonno dell’attuale omonimo, trovò nelle colline toranesi il terroir ideale per i due principali vitigni abruzzesi. Nel 1944 suo figlio Giuseppe era già conosciuto in zona per la bontà del suo vino sfuso. Vent’anni dopo toccò al nipote, oggi conosciuto come “Ustì”, ereditare la terra e le conoscenze per elevare il Trebbiano ed il Montepulciano alla prova della bottiglia.

  • Emilien Feneuil

    Emilien Feneuil è un giovane coltivatore e artigiano che ha acquistato alcuni anni 2,4 ettari intorno ai villaggi di Sermiers, Chamery ed Écueil (Petite Montagne de Reims). Amico di Aurélien Laherte dal quale ha appreso gran parte delle sue attuali pratiche in vigna. Le vigne sono ripartite tra il 43% di pinot meunier, il 28% chardonnay,il 22% pinot nero e il 7% petit meslier. I terreni in Sermiers hanno una salinità relativamente alta, che di solito può essere avvertita nei vini. L'azienda è certificata biologico con Ecocert e la sua prima annata è stata nel 2015 ed è stata immessa in commercio nel del 2019. La sensibilità di Emilien per il terroir e la sua accuratezza nella produzione danno piccole quantità di vino ma di altissima qualità.

  • Erede di Chiappone Armando

    L’azienda Vitivinicola EREDE DI CHIAPPONE ARMANDO deve questo nome al suo capostipite Armando, classe 1908, uomo di grande capacità e lungimiranza. Per questo in Sua memoria si è deciso di mantenerne il nome Armando, infatti, insieme a suo fratello Cesare, aveva capito già allora l’importanza della “proprietà del vigneto” per poter produrre i vini migliori. Fu così che filare dopo filare, l’azienda si è ingrandita fino ai giorni nostri sotto la guida del figlio Franco. È quindi dai primi del '900 che si producono vini di elevato spessore e di eccezionale personalità. Oggi dopo tre generazioni il testimone è passato al nipote di Armando, Daniele, enologo che insieme al padre, alla madre Diliana e alla sorella Michela gestisce direttamente 10 ha di vigneti. I vigneti si trovano intorno a “CASCINA SAN MICHELE”, un antico borgo, posto sulla sommità della collina di SAN MICHELE, da cui svetta il campanile dell’antica Pieve omonima. La filosofia aziendale è quella di voler produrre vini di elevatissima qualità e personalità che rispecchino appieno le caratteristiche di tipicità del territorio.

  • Eric Rodez

    La famiglia Rodez coltiva la vite ad Ambonnay da 3 secoli, ma è nel 1982 che Eric Rodez, dopo avere lavorato anche presso Krug, prende le redini del domaine famigliare, che comprende 6 ettari di vigneti, distribuiti in 36 parcelle, con un età media di 30 anni e picchi di 70 anni per le viti più vecchie. La conduzione agronomica è in regime biologico, mentre in cantina si fa un uso sapiente del legno e dell'arte dell'assemblaggio. la fermentazione malolattica, infine, viene gestita secondo le diverse cuvée e l'impronta che si vuole dare allo champagne che nascerà.

  • Escamotage

    L’Associazione Aroma di un Territorio che ora conta 8 soci, ha sede nel comune di Camo una frazione di Santo Stefano Belbo, da qui è nata l’idea del marchio esCAMOtage che contrassegna le bottiglie inserite nel progetto.

    Il primo disciplinare in Italia nel quale c’è scritto nero su bianco che vieta totalmente l’uso di diserbo chimico.

  • Etsu Gin

    Gin Etsu è stato elaborato a Hokkaido seguendo una ricetta asiatica segreta utilizzando diverse botaniche giapponesi (bacche, peperoni, tè e agrumi freschi delle isole giapponesi) tra cui lo yuzu, un piccolo agrume giapponese particolarmente profumato e dal gusto persistente.

  • Ettore Germano

    La cantina di Ettore Germano è una piccola realtà di Serralunga d'Alba capace di grandi vini, frutto di una lunga tradizione arricchita da continue innovazioni.

  • Etyssa

    Nel comune di Trento, sulle pendici del Monte Calisio (1.097m s.l.m.), a 500m s.l.m., tra le localià di Mojà, Tavernaro e Villamontagna, sono ubicati i ioro vigneti.

     

    Etyssa è un'emergente realtà nella produzione del Trento doc. 


    Nel 2009, durante gli studi universitari, Federico Simoni, Giovanni Grandi, Malcolm Salvadori e Stefano Bolognani hanno iniziato a produrre spumante Metodo Classico. Alcuni di loro si conoscevano sin dall'infanzia, ma la loro amicizia si è consolidata durante le scuole superiori. Sono stati compagni di classe ed hanno condiviso tante esperienze professionali sia a casa, in Trentino, sia all'estero.

  • Ezio Cerutti

    L’azienda si trova a Castiglione Tinella, nel cuore della zona del moscato d’Asti. Il nucleo originario risale agli inizi del Novecento quando la famiglia coltivava e produceva moscato. Ezio è titolare dell’azienda dal 1982 e, dopo alcuni anni di esperimenti, si è focalizzato unicamente sulla produzione di moscato passito per poi intraprendere la vinificazione dello stesso vitigno in una versione secca e in una rifermentata in bottiglia. Dal 2018, su spinta dell’amico Beppe Rinaldi, ha iniziato a interessarsi di freisa, uva che trasforma dall’anno successivo.

  • Fabio Perrone

    L'azienda vitivinicola Fabio Perrone è a conduzione familiare e la famiglia Perrone si occupa personalmente dell'intero ciclo di produzione, a partire dalla conduzione dei vigneti fino al confezionamento della bottiglia finita.

  • Faccoli

    L'Azienda Agricola Faccoli si estende per 11 ettari sui versanti del Monte Orfano, al limite sud-occidentale della Franciacorta. Oggi l'azienda produce 55.000 bottiglie di Franciacorta all'anno nelle tipologie Rosè brut, Extra Brut, Brut, Dosaggio Zero e Millesimato 10 Anni.

  • Falkenstein

    Falkenstein nasce dal desiderio di Franz e Bernadette Pratzner che nel 1989 decidono dedicarsi esclusivamente alla viticultura.

    Le vigne sono situate sulle pendici del Monte Sole nei pressi di Naturno: 12 ettari di superficie vitata, terreno asciutto e di rocce antiche vocato alla viticoltura nonostante le pendenze da capogiro tra i 600 e i 900 metri di altitudine.

  • Farnese Fantini

    La Farnese Vini è nata ufficialmente nel 1994. In pochi anni di attività Fantini-Farnese è diventata l'azienda abruzzese leader in tutto il sud Italia per volumi esportati. Ha attirato l'attenzione dei maggiori esperti di settore per la moderna impostazione del progetto imprenditoriale, per i rigorosi criteri di controllo qualitativo e per la rapida affermazione commerciale.

  • Fattoria dei Barbi

    La famiglia Colombini possiede terre a Montalcino dal 1352, e la Fattoria dei Barbi dalla fine del ‘700. La proprietà si estende su 350 ettari di campi e vigne nella Toscana meridionale, a Montalcino, Scansano e in Chianti. Dal 1892 produciamo Brunello e siamo stati i primi a esportarlo in Europa, America e Asia. Dall’800 a oggi i nostri vini hanno vinto premi in ogni parte del mondo, e la nostra etichetta blu è da sempre il Brunello più noto. La Fattoria dei Barbi oggi è proprietà di Stefano Cinelli Colombini, che prosegue una storia che vede i Colombini legati a queste terre da più di sei secoli; un tempo molto lungo in cui la famiglia ha sempre difeso le tradizioni e i valori della cultura Montalcinese, il cui ultimo e più prezioso frutto é il Brunello.

  • Fattoria di Lamole

    La Fattoria di Lamole è una storica cantina che nel '900 ha contribuito a valorizzare e far conoscere agli appassionati le straordinarie peculiarità del micro terroir di Lamole a Greve in Chianti. Fondata nel lontano 1870 dal notaio Giovanni Socci e raggiunse il successo prima sotto la guida del figlio Carlo, tra i fondatori nel 1924 del Consorzio del Chianti Classico, e poi sotto quella di Giorgio, che portò l’attività familiare ad essere premiate nel 1956 come la migliore grande azienda specializzata in Toscana. A partire dai primi anni 2000 è gestita da Paolo Socci, figlio di Giorgio, che è riuscito a recuperare gli antichi vigneti familiari, molto ridimensionati dopo l’abolizione della mezzadria nel corso degli anni ’70.

    Ci troviamo a 600 metri di altitudine, su un terrazzo naturale lungo le pendici del monte San Michele. I 16 ettari vitati rimasti sono circondati da circa 200 ettari di foresta e pascoli, destinati all’allevamento delle pecore. Grazie ad un’importante opera di restauro, i vigneti sono ancora disposti su terrazzamenti, suddivisi da muretti di pietra per una lunghezza complessiva di 7 chilometri, proprio come un tempo. Sono conservati ancora alcuni ettari di Sangioveto a piede franco allevati secondo l’antico sistema dell’alberello di Lamole, impiantati a partire dagli anni ’20

  • Fattoria di Petrognano

    La Fattoria di Petrognano è un’azienda di circa 85 ettari di cui 25 a vigneto specializzato. Il valore dei vini della Fattoria di Petrognano è garantito, innanzitutto, dalla tradizione che vuole che l'azienda vinifichi e imbottigli solo il prodotto dei suoi vigneti, nonché dalla cura e dalla passione che la proprietà mette nel lavoro di tutti giorni, ormai arrivata alla quarta generazione. La cantina è stata realizzata secondo le tecniche più moderne, che permettono di condurre nel modo più razionale tutte le fasi della vinificazione, dello stoccaggio e dell'affinamento. Rinomato per la sua qualità è anche l'Olio Extravergine di Oliva a Indicazione Geografica Protetta "Toscano delle Colline di Firenze", ricavato dalla spremitura a freddo delle olive raccolte a completa maturazione.

  • Fattoria San Lorenzo

    Natalino Crognaletti è l'anima della Fattoria San Lorenzo, uno tra i vignaioli di maggiore personalità dell’intero comprensorio del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Dinamico ed esuberante, legato alla sua terra e difensore delle tradizioni contro le mode del momento, lascia che siano i suoi vini a palare: splendide espressioni del territorio marchigiano, dal grande potenziale evolutivo.

    La storia recente della Fattoria San Lorenzo comincia nel 1995, ma la passione per la viticoltura si tramanda di padre in figlio da diverse generazioni: Enrico Crognaletti, nonno di Natalino, vinificava e lavorava come bottaio; il padre Gino invece era un esperto potatore e selezionatore di cloni. A partire dalla tradizione familiare, Natalino ha elaborato una filosofia produttiva chiara e precisa, unica e originale, in grado di dare vita a vini viscerali e pieni di personalità, contro le tendenze commerciali e modaiole.

  • Federico Mencaroni

    La cantina dell'Azienda Agricola Mencaroni si trova a Corinaldo immersa nelle dolci colline marchigiane che guardano il mare Adriatico e le montagne dell' Appennino marchigiano.

  • Fentimans

    La storia del marchio Fentimans inizia nel 1905, quando Thomas Fentiman, impegnato nel settore metalmeccanico, concesse a un giovane un prestito, garantito da una ricetta di un preparato di ginger beer. Ad oltre100 anni dall'inizio della produzione di bevande botaniche, l'attività è ancora nella famiglia Fentimans ed è di proprietà del pronipote di Thomas Fentiman.

  • Ferme de la Sansonnière

    Mark Angeli, compra nel 1984 il Domaine de la Sansonnière, in Loira, dove ha creato un piccolo paradiso di altri tempi dove le uve crescono con metodi biodinamici.

  • Ferrero Fabrizio

    L’Az.agr.Ferrero è una piccola realta a conduzione famigliare con Fabrizio titolare coadiuvato da mamma papa e nonna. Situata nel cuore delle Langhe del Moscato D’Asti. Con dei Prodotti d’eccellenza premiata in vari eventi internazionali . Specializzata nel moscato D’Asti dolce, moscato secco leggermente frizzante e moscato passito.

  • Ferro Carlo

    In una zona viticola tra le più rinomate per terreno, posizione e microclima, nel comune di Agliano Terme, fra Langhe e Monferrato, ad un’altitudine di 300 mslm,si estendono i 10 ettari di vigneti dell’Azienda Agricola FERRO CARLO.

    Un’Azienda a conduzione famigliare che da più di tre generazioni lavora con cura e passione i propri vigneti nelle varietà di Barbera, Dolcetto e Grignolino. Pur conservando i più tradizionali ed antichi metodi di lavorazione, l’Azienda aderisce al programma Agroambientale Ecologicamente Controllato ottenendo così prodotti genuini di grande prestigio qualitativo.

    La vinificazione delle uve, tutte raccolte nei propri vigneti esposti a mezzogiorno, avviene con attenzione e scrupolo nelle cantine della Azienda che, per soddisfare le richieste di un mercato sempre più attento ed esigente, seleziona dai vigneti più idonei, coltivati nelle zone più vocate, le uve migliori per produrre i suoi vini.

  • Ferruccio Carlotto

    La famiglia Carlotto si impegna da tre generazioni con lavoro e passione nel settore viticolo.

    Umberto Carlotto iniziò a lavorare nel 1940 a mezzadria l’azienda Schloβhof a Mazzon, presso il Castel Caldiff , dove per 50 anni ne coltivò assieme al fratello e al figlio Ferruccio i vigneti, di proprietà della famiglia Praxmarer.

    Nel 2000 Ferruccio Carlotto, assieme alla figlia Michela iniziano a vinificare in proprio le uve prodotte con fedele e precisa applicazione delle buone pratiche di campagna e di cantina tramandate negli anni, al fine di mantenere nel vino le caratteristiche del luogo d‘origine.

  • Feudi del Pisciotto

    Feudi del Pisciotto nasce da un antico feudo con 44 ettari di vigne nel cuore della DOCG Cerasuolo di Vittoria. La cantina di Feudi del Pisciotto coniuga il rispetto per la tradizione e la natura con le più moderne tecnologie e produce circa 400.000 bottiglie suddivise in 16 etichette.

  • Feudi San Gregorio

    Fondata nel 1986, Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d'Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l'identità dei sapori mediterranei. Salvaguardare la tradizione ricercandone tutte le potenzialità. Valorizzare i vitigni del Sud Italia come l'Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, investire nella terra e nella tradizione secolare della viticultura irpina, restituendo un futuro ad un patrimonio ambientale unico. Oggi Feudi di San Gregorio è - e vuole essere sempre di più - un luogo d'incontro, di confronto, di conoscenza, di meditazione, un laboratorio di idee e cultura.

  • Feudi Spada

    Era il 1669 quando, di ritorno da un viaggio in Francia, Orazio Spada portò delle marze di Grenache da cui riuscì a produrre un vino squisito, il "Chianti di Viceno". Custoditi e tramandati di padre in figlio per 400 anni, ancora oggi conserviamo ceppi a piede franco del clone originale. Ai vigneti di Grenache abbiamo aggiunto impianti di Syrah, Riesling Renano e Alicante.

  • Fever-Tree

    Fever-Tree è una gamma di soft drink naturali che ha dato il via, in modo del tutto pionieristico, ad una nuova categoria nel beverage: quella dei mixer di alta qualità/premium.
    Nel 2004, Charles Rolls, ex direttore generale della Plymouth Gin, e Tim Warrilow, creatori e ancora oggi proprietari del marchio, decisero di creare una gamma di soft drink per supplire alla totale mancanza nel mercato di mixer che fossero all’altezza dei distillati premium già esistenti e di quelli che allora nascevano. In seguito ad un’avventurosa ricerca, riuscirono a trovare gli ingredienti adatti per poter produrre dei soft drink totalmente naturali basandosi su delle ricette prive di conservanti e dolcificanti sintetici.

  • Fidanza

    La storia della cantina Fidanza è una storia di famiglia, una storia fatta di valori e persone che credono nel loro lavoro e mettono l’anima in ogni bottiglia prodotta.

    Le ricerche si perdono all'inizio del 1800 e la mia famiglia si trova già a Calosso, Carlo Fidanza possedeva alcuni vigneti e una piccola stalla.

    Cinque generazioni di contadini, di padre in figlio, da Carlo a Giovanni poi Giuseppe.

  • Figli Luigi Oddero

    L'azienda nasce grazie a Luigi Oddero, enologo e uomo di grande curiosità e cultura, profondamente e visceralmente innamorato della propria terra, la Langa. Un gentiluomo di campagna, come lo ha definito Mario Soldati nella sua intervista del 1975 riportata nel libro Vino al Vino, che racchiudeva in sé lo spirito contadino e la visione di lungo periodo, rappresentando la fusione tra le energie del passato e la volontà di guardare al futuro.
    Una figura carismatica sempre tesa tra progresso e conservazione, attenta alle innovazioni tecniche ma senza dimenticare la propria storia familiare iniziata nell’800 dai nonni, già produttori e commercianti di vino.

    Luigi, in vigna, pur sperimentando ed inserendo vitigni internazionali, diede sempre la preferenza al vitigno principe di Langa, il nebbiolo e mantenne tutti gli altri vitigni tradizionali della zona, come barbera, dolcetto e freisa. In un recente passato preferì seguire la strada della vinificazione tradizionale del Barolo, continuando ad utilizzare le botti grandi.
    Luigi non era solo un viticultore: la passione per la propria terra lo spinse anche alla coltivazione della nocciola, della pesca ed altri frutti tipici della Langa.

  • Fina Vini

    Le Cantine Fina sono un’importante realtà produttiva nel panorama del vino siciliano, tra i principali artefici della revitalizzazione e della moderna rinascita di uno dei territori più belli e suggestivi del patrimonio vitato italiano: la campagna marsalese, affacciata sul mare e sulle saline, compresa nella Riserva Naturale delle Isole dello Stagnone. Gli artefici di questo rinnovamento sono stati Bruno Fina e i suoi figli, impegnati a partire dal 2005 nella ristrutturazione di un antico baglio nella Contrada Bausa e nell’impianto di nuovi vigneti.

    Accanto ai vitigni autoctoni, come Grillo, Zibibbo, Nero d’Avola e Perricone, sono coltivate anche molte varietà internazionali come Chardonnay, Sauvignon, Traminer, Merlot e Cabernet, in grado di esprimersi in questo territorio con ricchezza, potenza e, a volte, con un’esuberanza aromatica dai tratti solari e quasi tropicali.

  • Flaminio Olio

    Olio Flaminio nasce da un'intuizione del Mastro Assaggiatore Guerrino Perotti, classe 1915, massimo esponente dell’antica scuola di assaggio umbra.

  • Flavio Roddolo

    Flavio Roddolo è uno dei più interessanti produttori artigianali del Piemonte. La sua tenuta è nascosto tra i colli fuori Monforte, in un luogo appartato che si adatta perfettamente la sua personalità introspettiva. Come sempre, i vini sono unici e convincenti. Roddolo tende a dare i suoi vini più tempo in botte rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi.

  • Flea

    Birra Flea nasce dall’incontro tra le rinomate acque di Gualdo Tadino ed i migliori malti prodotti e selezionati all’interno della nostra azienda agricola.
    La nostra filosofia aziendale si basa sull’estrema ricerca della qualità che cerchiamo di raggiungere dedicando grande attenzione alla scelta delle materie prime e a tutte le fasi di lavorazione.
    Birra Flea è un’azienda che racchiude in sé la migliore tradizione unita ad alti standard ed innovazione produttiva.
    L’impianto, di ultimissima generazione, è in grado di produrre 24 hl per ciclo produttivo con una cantina di fermentazione e stoccaggio di 400 hl. La capacità produttiva può superare i 3 milioni di bottiglie annue.

  • Fonseca Porto

    Fonseca è da considerare tra le più importanti e storiche cantine produttrici di Porto. La data di fondazione risale ai primi decenni del XIX secolo, e può essere fissata con esattezza nel 1815, anno in cui l’azienda venne fondata dai Fonsecas e dai Monteiros, per passare poi in mano ai Guimaraens e da ultimo agli Yeatmans, i quali con successo hanno retto le redini della società dalla seconda metà del secolo scorso fino al nuovo millennio. Nel corso dei secoli l’azienda ha affermato il suo stile unico e distintivo, partendo dal lavoro tra i filari, per cui è arrivata a ricoprire un importante ruolo nel rinnovamento di tutti gli appezzamenti vitati della valle del Douro.

  • Fontanabianca

    Aldo Pola, con l’aiuto della moglie Luisella e dei figli, porta avanti il lavoro iniziato nel 1969 dal padre Franco. La filosofia dell’azienda Fontanabianca pone alla base il lavoro manuale e l’uso di prodotti non aggressivi. È loro convinzione che, assecondando la crescita della vite, abbinata ad un’attenta analisi del terreno, si possano ottenere grappoli di grande qualità. L’azienda si sviluppa in 14 ettari di vigneti situati nel comune di Neive.

  • Fontodi

    Fontodi appartiene dal 1968 alla famiglia Manetti dedita da secoli ad un’altra attività tipicamente chiantigiana: la produzione delle celebri terrecotte. Proprio nel nome di questo forte legame con il territorio e con grande passione per la qualità l’azienda si è indirizzata con successo verso una coltivazione sempre più attenta dei vigneti e alla conoscenza più approfondita delle potenzialità del Sangiovese nel territorio di Panzano.

  • Fortemasso

    Nuova azienda che va a rafforzare il progetto della famiglia Gussal Beretta nel panorama dei vini d'eccellenza.
    I principali vitigni coltivati sono quelli tradizionali delle Langhe, nebbiolo e barbera in particolare. ForteMasso si trova nel cuore delle Langhe in Piemonte, nel comune di Monforte d’Alba. I vigneti si trovano in una magnifica posizione sul versante monfortino in località Castelletto. La proprietà si compone di 5 ettari a nebbiolo da Barolo all'interno del Cru Castelletto e della Vigna Storica Pressenda.

  • Foss Marai

    Foss Marai è simbolo dell'eccellenza vitivinicola italiana e una delle massime espressioni della produzione spumantistica nazionale

  • Fougeray de Beauclair


    Domaine Fougeray é un domaine familiale a Marsannay-la-Cote, dispone oggi di 18ettari principalmente situati a Marsannay ma anche a Fixin, Morey-Saint-Denis, Gevrey-Chambertin, Vosne-Romanée e Saint Aubin, senza dimenticare Crémant de Bourgogne et il Grand Cru Bonnes Mares.
  • Foursquare Distillary

    Richard Seale è sicuramente fra i più innovativi ed influenti produttori di Rum almondo. Da anni Richard conduce una battaglia contro l‘aggiunta di zuccheri nel rum (che purtroppo spesso avviene senza che i clienti ne siano informati) e per la veridicità degli invecchiamenti in etichetta.

  • Francesco Bellei

    Nata nel 1920 a Bomporto, in provincia di Modena, la cantina prende il nome dal suo fondatore, Francesco Bellei.
    Fin dai primi anni '70 Bellei è sinonimo di Spumanti Metodo Classico di altissima qualità, grazie alla felice intuizione di Giuseppe Bellei, innovatore e appassionato vinificatore, amante del Metodo Classico tradizionale.
    Oltre al tipico e locale Lambrusco, Giuseppe opta per la ricerca e la selezione di cloni francesi di pinot noir e chardonnay da coltivare e trasformare in originali spumanti metodo classico.
    Nascono così vini ispirati allo Champagne e al metodo produttivo lento e tradizionale delle migliori Maison francesi, come il Francesco Bellei “BrutRosso” Metodo Classico (risalente ai primi anni '70) e il Lambrusco Ancestrale, una re-interpretazione della rifermentazione in bottiglia grazie a zuccheri naturali e lieviti indigeni.
    Oggi la cantina Francesco Bellei appartiene alla famiglia Cavicchioli e si trova in provincia di Modena, a Bomporto, in località Cristo di Sorbara, patria dello spumeggiante Lambrusco.

  • Francesco Tornatore

    L’inizio della coltivazione della vite,con la produzione del vino, da parte della Famiglia Tornatore risale al 1865 quando il bisnonno dell’attuale proprietario intraprende l’attività agricola. Nel 1910 Giuseppe, nonno dell’attuale proprietario, costruisce una casa con annesso palmento in contrada Piano Fiera con attigui 2 ha di vigneto a cui si aggiungono altri 2ha sul versante Nord dell’Etna in contrada Piano Felci a quota 1.000 mt s.l.m. 

    La famiglia Tornatore ha avuto da sempre una conoscenza dettagliata dei territori del comune di Castiglione di Sicilia dal momento che il nonno Giuseppe e lo zio Giovanni furono nominati all’ inizio degli anni ’30 indicatori catastali, accompagnando il topografo a rilevare particelle, per definire confini e nomi delle contrade. A quel periodo risale anche la realizzazione la realizzazione di un oleificio annesso al palmento, che è stato attivo, nelle diverse evoluzioni tecnologiche, sino agli anni ’70.

    Una famiglia dunque con profonde radici nel territorio di origine, che nelle successive generazioni, non ha mai tralasciato l’attaccamento ed il rispetto dello stesso e delle tradizioni.

  • Francesco Versio

    L' azienda nasce nel 2012 quando Francesco Versio inizia a vinificare le proprie uve, precedentemente vendute a terzi, provenienti dai vigneti del nonno situati nel cru San Cristoforo e nel Currà. Poco più che trentenne, Francesco può vantare una grande formazione in ambito enologico: dopo la laurea in Enologia inizia a lavorare come cantiniere nell'azienda di Bruno Giacosa e, sotto la guida dell'enologo Dante Scaglione ha modo di apprendere i segreti della vinificazione del Barbaresco.

  • Franck Pascal

    Franck Pascal è un viticoltore e produttore di Champagne estremamente fedele ai princìpi della biodinamica. Ingegnere di formazione, Franck ha preso in gestione in piccolo podere familiare dopo la morte del fratello, convertendolo a poco a poco alla coltivazione biodinamica, fino a ricevere la certificazione nel 2004. Il totale rifiuto di pesticidi, diserbanti e altri prodotti chimici artificiali è stato maturato a partire dall'esperienza del servizio militare e l'applicazione di sostanze tossiche e gas come armi belliche. Da quell'esperienza è maturato un totale rigetto per i pesticidi e le sostanze tossiche e l'interesse per la biodinamica, che Franck definisce come “una cultura biologica migliorata dall'applicazione delle soluzioni energetiche”. Oggi Franck è affiancato dalla moglie Isabelle e da diversi collaboratori, in un clima lavorativo che mira alla cordialità tra i dipendenti e la vicinanza ai consumatori.

  • Franco Conterno

    Nel cuore delle Langhe, in frazione Bussia di Monforte d’Alba, sorge Cascina Sciulun, un antico podere tipico della tradizione architettonica piemontese. L’edificio, costruito nella metà del XIX secolo e ampliato negli anni ’40 del Novecento, è sempre appartenuto alla famiglia Conterno.

  • Franco Martinetti

    Franco M. Martinetti è un ptagonista di primo piano del panorama enogastronomico internazionale, un gentleman d’altri tempi, ugualmente a proprio agio tra i filari delle vigne piemontesi come con gli chef più prestigiosi, nelle cantine più importanti come nelle principali istituzioni del settore a livello mondiale. La sua storia professionale inizia non tra i vini, ma come pubblicitario. Contemporaneamente approfondisce la sua passione per l’enogastronomia e, dal 1974, comincia a produrre vini. Da allora il suo percorso, come quello dei suoi prodotti, è costellato di successi, testimoniati da numerosi riconoscimenti internazionali. Unico italiano a far parte dell’Académie du Vin de France, dal 2003 è Presidente dell’Académie Internationale du Vin.

  • Francois Chidaine

    François Chidaine è uno dei più celebri produttori di chenin blanc. Dopo aver iniziato a collaborare con l'azienda agricola di famiglia, nel 1989 decise di acquisire alcuni ettari di vigneti a Montlouis-sur-Loire. Convinto della grande potenzialità e ricchezza del suolo, dell'unicità del terroir nella sua naturalezza, per preservarla scelse di aderire ai protocolli dell'agricoltura biodinamica già nel 1999.

  • Francois Feuillet

    Il Domaine François Feuillet è stato fondato a Chevannes nel 1991 e si estende su circa 10 ettari di prestigiosi vigneti (di cui 2,1 ettari di Grand Cru e 3,5 ettari di Premier Cru) acquisititi nel corso degli anni, da cui si producono da agricoltura biologica: Nuits-Saint-Georges, Vosne-Romanée, Chambolle Musigny, Morey-Sainy-Denis, Gevrey-Chambertin, Chambertin e Latricières-Chambertin.
    La vendemmia è manuale, la fermentazione senza lieviti aggiunti dura dai 18 ai 25 giorni ed è seguita dall’invecchiamento in legno per circa 16 mesi e dall’imbottigliamento senza filtratura.
    I lavori nei vigneti, la vinificazione e l’affinamento sono realizzati con l’obiettivo di ottenere dei vini con aromi fruttati e tannini morbidi.

  • François Mikulsky

    La storia della famiglia di François Mikulsky è a dir poco affascinante: suo padre, Mieczyslaw, fuggito nel 1939 dalla Polonia occupata si reca in Inghilterra dove si unisce alle truppe della Resistenza polacca ivi presenti. Qui conosce una giovane donna, originaria della Borgogna. Di lì a poco i due si sposano ed alla nascita del figlio François, si trasferiscono a Bruxelles. Dopo aver passato parecchie estati in Borgogna ed essersi innamorato di quella terra, François Mikulsky eredita, nel 1992, a Meursault da un lontano zio, Pierre Boillot, la sua prima parcella di terreno. Dopo circa vent’anni, François Mikulsky con la moglie Marie-Pierre hanno implementato i vigneti del loro domaine portandolo al raggiungimento di 12 ettari di superficie, di cui 10 ettari di proprietà e 2 in affitto. I vini bianchi di Mikulsky si diversificano dai vini prodotti nella zona di Meursault per la loro spiccata acidità e freschezza: proprio la ricerca di questa peculiarità spinge François Mikulsky a lavorare, in campagna, con l’obiettivo di raggiungere la giusta definizione del rapporto tra zuccheri ed acidi nell’epoca vendemmiale. La stessa filosofia viene adottata anche per i suoi Pinot Nero, che sono infatti freschi e succosi.

  • Francois Peyrot

    La storia di questa famosa Maison, dalla quale provengono Cognac famosi e rinomati in tutto il mondo, parte dal lontano 1893 quando Jean Baptiste fonda l'azienda e ne stabilisce ritmi e metodi. La vera innovazione arriva però nel 1956, anno in cui i nonni degli attuali proprietari hanno una felice intuizione: vocare il alla distillazione e produzione di Cognac. Una chiave di volta per la fama della Maison che inizia a esportare in tutta la regione i suoi preziosi distillati.

  • Francois Rousset Martin

    Originario della Jura, François Rousset-Martin è cresciuto a Beaune dove ha sviluppato una vera passione per il vino e per la vite. Dopo aver studiato biologia ed enologia, ha ripreso il domaine della sua famiglia nel 2007, nel sua nativa Jura, a pochi chilometri a sud di Château Chalon. 

  • Francone

    La famiglia Francone lavora la terra nella zona di Barbaresco da oltre un secolo e già dagli anni ’60 è diventata un punto di riferimento nel mondo del vino.

    Il cuore della coltivazione è la celebre collina Gallina, da molti considerata una delle migliori della regione per tipologia di terreno (calcareo), esposizione e microclima. La passione della famiglia Francone è viva oggi più che mai esprimendosi nella produzione di una vasta gamma di vini che raggiunge l’apice con il Barbaresco.

  • Frank Cornelissen

    Frank Cornelissen è un vignaiolo di origine belga, divenuto un grande protagonista del panorama vinicolo dell’Etna.

  • Frank e Serafico

    Il progetto Frank & Serafìco nasce nel 2009 dall’incontro di Pier Paolo Pratesi (Serafìco) e Fabrizio Testa (Frank), due enologi che hanno deciso di stabilirsi in Maremma, nel cuore del “Parco dell’Uccellina”, per sviluppare un progetto unico nel suo genere: produrre in totale autonomia i propri vini e le proprie birre, partendo dalle principali materie prime coltivate sul luogo. Per esprimere al meglio tutte le qualità del Territorio, Frank & Serafìco vinificano con la massima cura uve dalle caratteristiche ed attitudini differenti, provenienti dalle diverse zone di produzione distribuite sul territorio maremmano per una superficie totale di 23 ha.

  • Fratelli Aimasso

    Tutti i vini sono ottenuti esclusivamente con uve prodotte intorno all’azienda stessa che ha una superficie complessiva di 8 ettari coltivati principalmente a vigneto. La capacità produtti­va è di circa 50.000 bottiglie

  • Fratelli Alessandria
    Il cuore dell’azienda risiede nella grande casa settecentesca dalle linee sobrie e maestose, a ridosso del centro storico di Verduno.
    L’attuale proprietario dell’azienda Gian Battista, la moglie Flavia, il fratello Alessandro ed il figlio Vittore sono i testimoni orgogliosi della secolare tradizione e passione vitivinicola della famiglia.

  • Fratelli Borgogno

    L'azienda dei Fratelli Borgogno ha celebrato, nel 2017, 120 anni di storia e tradizione: un traguardo importante frutto di una forte dedizione e di una mai mutata passione. Le origini dell'azienda si devono al Cavalier Francesco Borgogno che, per primo, iniziò a produrre e a vendere il proprio vino nella piccola osteria della moglie, nel paese di Barolo.

  • Fratelli Cigliuti

    L’Azienda Agricola F.lli Cigliuti che sorge sulle dolci colline della frazione Serraboella, a Neive, è da sempre una cantina a conduzione famigliare.

  • Fratelli Seghesio

    Tutto ebbe inizio nel 1988 quando Aldo e Riccardo hanno portato sul mercato la prima bottiglia di Barolo firmata Seghesio. Oggi in azienda accanto a Riccardo ci sono i nipoti Michela, Sandro e Marco. Insieme si occupano di tutti gli aspetti del lavoro: in vigna dalla potatura alla raccolta, in cantina dalla vinificazione alla vendita, in ufficio dall’amministrazione alla promozione. Situata nel cuore delle Langhe, a Monforte d’Alba, sul versante orientale affacciato sulla collina di Serralunga. L’azienda conta 10 ettari vitati con una produzione di circa 60.000 bottiglie annue suddivise tra i grandi rossi della zona

  • Frederic Magnien

    Frédéric Magnien è un alchimista della Côte d'Or' Climats, che unisce talento e terroir. Accanto al suo fortunato destino di enologo, erede del Domaine Michel Magnien, Frédéric Magnien guida la sua azienda omonima tra i Grands Cru della Côte de Nuits. In uno spirito olistico, Frédéric ha fatto la scelta audace nel 2010, di condurre una viticoltura Biodinamica. Questa filosofia, in totale congruenza con i terroir della Borgogna, porta al vino una qualità sempre più compiuta

  • Furlan

    “Un uomo energico con il viso segnato dal sole e le mani callose che nella sua terra ha radici più profonde delle viti”. Questo è il ricordo che il nonno Amadio lascia di sé al figlio Pietro. Trasmettere la propria “cultura” vinicola non è stato il suo unico e principale obiettivo, prima di tutto è importante dare dei valori alla famiglia, per formarla si deve partire da molto lontano e l’esperienza insegna che bisogna dare tempo al tempo. L’azienda agricola Furlan è il frutto del lavoro di una famiglia contadina radicata in questo territorio. Da allora, in un divenire continuo, l’azienda è passata nelle mani dei nipoti Amedeo, Alberto e Moreno, che nel rispetto della tradizione, l’hanno saputa proiettare verso il futuro. I vigneti, di proprietà, si estendono a cavallo dei terreni docg Conegliano Valdobbiadene, doc Treviso e doc Piave; sono stati concepiti nel rispetto del paesaggio naturale e vengono lavorati operando scelte agronomiche ecocompatibili e privilegiando interventi a basso impatto ambientale. Le peculiarità di questi terreni: le colline moreniche di Conegliano e la pianura sassosa del Piave, ci permettono di produrre vini dalle caratteristiche ben distinte, aromi varietali unici che ben esprimono le caratteristiche del territorio.

  • G.H. Mumm

    Fondata nel 1827 la Mumm o G. H. Mumm & Cie è una delle più grandi case produttrici di champagne del mondo con sede a Reims, nella regione della Champagne-Ardenne.

  • Gaja

    La famiglia Gaja si stabilì in Piemonte a metà del XVII secolo. Quattro generazioni si sono succedute nella produzione del vino da quando Giovanni Gaja, nel 1859, fondò la cantina, a Barbaresco, nelle Langhe. Angelo, figlio di Giovanni, costituisce la seconda generazione. Sposò Clotilde Rey, a cui si attribuisce tradizionalmente il merito di aver imposto in azienda l’attuale filosofia produttiva, orientata verso il vino di alta qualità. L'esponente della terza generazione fu Giovanni Gaja, figlio di Clotilde ed Angelo Gaja, scomparso nel 2002. Angelo Gaja, l'attuale titolare, entrò in azienda nel 1961 e fece proprie le scelte che erano già di suo padre e di suo nonno. Ha operato per diffondere e affermare la conoscenza del Barbaresco sui mercati esteri.

  • Galardi

    Da una comune passione per la campagna e le attività agricole, Dora e Maria Luisa con Arturo, Roberto e Francesco hanno avviato nel 1991 la produzione di un vino di grande qualità con il sogno di rinnovare l’antica tradizione dei nobili vitigni campani.

  • Gancia

    Passione per la propria terra, rispetto per le tradizioni e, allo stesso tempo, innovazione, ricerche ed estrema attenzione alla qualità, alla promozione e alla distribuzione dei propri prodotti.
    Le linee guida di tutta l'attività di Gancia sono questi valori e questi principi, sempre presenti e confermati in oltre 150 anni di storia aziendale. Gancia ha iniziato la propria attività in un angolo del Piemonte e ora si rivolge, con l'autorevolezza che deriva dalla propria credibilità, al mondo intero.

  • Garofoli Gioacchino

    Reduci da 50 vendemmie e prosecutori di un’azienda familiare fondata a fine ‘800, i fratelli Garofoli hanno saputo legare, nel tempo, il loro nome a quello del vino marchigiano di qualità, assistiti ora dalla quinta generazione della famiglia. La Garofoli può vantare oggi una storia secolare, oltre al merito di aver favorito la rivalutazione del Verdicchio negli anni Ottanta creando uno stile innovativo, distinguendosi per i numeri importanti (un milioni e mezzo di bottiglie prodotte ogni anno). Sparse tra diverse località della provincia di Ancona, le vigne si estendono per 50 ettari complessivi su un territorio collinare tra mare e Appennino, tra i 50 e i 300 metri sopra il livello del mare. Le uve coltivate nei quattro poderi di proprietà dell’azienda, assieme ad altre acquistate dai coltivatori locali, confluiscono in due differenti cantine, dove le tecniche produttive aggiornate rispettano i sistemi tradizionali e storici di fare vino. 

  • Geantet Pansiot

    Il Domaine Geantet-Pansiot, in Borgogna, fu fondata nel 1954 ed è la culla del Pinot Noir . Dalla sua nascita, l'azienda ha continuato e ad oggi occupa una superficie di 13 ettari e produce un'ampia gamma di vini delle DOC più prestigiose di questa regione, come Chambolle-Musigny, Charmes-Chambertin, Clos Vougeot o Marsannay. Da alcuni anni, l'azienda conduce un'agricoltura ragionata senza uso di diserbanti o di fertilizzanti chimici. I terreni vengono lavorati, e la fermentazione viene fatta a freddo con lieviti indigeni. Per finire, i vini sono invecchiati in botti, fra cui una piccola quantità di botti nuove, senza travaso. Privi di alcun artificio, i vini di Fabien Geantet-Pansiot esprimono alla perfezione la ricchezza della Borgogna.

  • Geoffroy

    Jean-Baptiste Geoffroy è l’erede di una famiglia di vigneron di Cumières, villaggio Premier Cru della Vallée de la Marne noto ed apprezzato sia per lo champagne, sia per il suo storico vino rosso (Coteaux Champenois Rouge). Jean-Baptiste gode nella stessa Champagne di una solidissima reputazione sia per come coltiva i 14 ettari di proprietà, nei quali le uve nere (Pinot Noir e Meunier) sono ovviamente protagoniste, sia per le sue abilità da ‘winemaker’. Che significano abile gestione del legno, grande savoir-faire nella macerazione delle uve nere, malolattica non svolta secondo la migliore tradizione champenoise, lunghe maturazioni sui lieviti, dosaggi bassi e sempre decisi in base all’annata.

    Dal 2008, Jean- Baptiste e sua moglie Karine hanno spostato la sede ad Aÿ in una struttura prestigiosa dove gli ampi spazi permettono un lavoro ancora più efficiente nonché un processo produttivo tutto per gravità.

    Champagne Geoffroy è classificato Récoltant-Manipulant ed è anche Vigneron Indépendent, a sottolineare che ogni passo della filiera produttiva è fatto in proprio.

  • Georges Laval

    Tra i primi viticoltori certificati biologici di Francia dal 1971

  • Giacomo Conterno

    La Cantina Giacomo Conterno viene fondata nel 1900 a Monforte d'Alba da Giacomo, discendente di una famiglia di viticultori attivi nella zona fin dal 1800. Sarà il figlio Giovanni nel 1912 ad imbottigliare il Barolo, confezionato magistralmente da uve scelte, provenienti da conferitori della zona. In quell'epoca il vino si vendeva in botti o in damigiane e quello in bottiglia era una rarità. Nel 1934 Giacomo, figlio di Giovanni, produrrà quel vino straordinario che è il Barolo Monfortino, così chiamato per ricordare la casa avita di Monforte. Nel 1974 Giacomo acquista la vigna Cascina Francia a Serralunga d'Alba: sono 14 ettari di terreno particolarmente vocato per la coltivazione di uve Nebbiolo e Barbera. La vigna è coltivata con sistemi tradizionali e non lascia nulla al caso: potature attente, eliminazione dei grappoli in eccesso, defogliazione per permettere il passaggio del sole e dell'aria sull'uva, vendemmia nel periodo migliore: accorgimenti semplici ed antichi utilissimi per ottenere vini di livello eccelso. Il vino che nasce da questo terreno eccezionale non ha bisogno di forzature, ma è sufficiente esaltare al massimo ciò che la natura ha messo a disposizione. Questa è la filosofia della Cantina e, in particolare, di Roberto, ultimo discendente della famiglia Conterno alla guida dell’azienda. Una cantina e un vino che sono sicuramente ambasciatori dell'eccellenza italiana nel mondo.

  • Giacomo Fenocchio

    La vera nascita del Barolo si può collocare negli anni del Risorgimento, nelle cantine del Castello dei marchesi Falletti. Giulietta Vitturnia Colbert di Maulévrier, moglie di Tancredi Falletti, volle che il suo nebbiolo si chiamasse con il nome del suo paese di origine, Barolo. Il Barolo una volta, era dolce. Fu Camillo Benso conte di Cavour a vinificarlo per la prima volta in versione secca. L’Azienda Giacomo Fenocchio, fondata nel 1864, fa ancora il Barolo in maniera tradizionale.

  • Gianfranco Alessandria

    Oggi l'azienda possiede 5,5 ettari di proprietà e 1,5 ettari in affitto tra Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, presso località San Giovanni che è situata nella zona dei grandi Cru di Monforte, con esposizione sud-est, che ci permette di produrre vini di grande struttura, con freschezza ed eleganza e longevità.
    Il nostro modo di lavorare si fonda su principi naturali, rispettando tempi e metodinecessari per ottenere un prodotto estremamente corretto nella sua forma; infatti nei trattamenti vengono utilizzati esclusivamente zolfo e verderame o solfato di rame, che vengono usati anche nel biologico, rispettando il più possibile l'ambiente. Fin dall'inizio Gianfranco cominciò con una drastica riduzione delle ree di uva per ettaro, che favorisce la mgliore maturazione dei grappoli, dando loro un risultato più sano e resistente al clima atmosferico, otenendo così un prodotto di maggiore qualità. La vinificazione avviene con macerazioni brevi in fermentatori verticali con temperatura controllata e gli affinamenti in piccole botti di legno francese.
    Continuiamo così, sul nosro piccolo cammino, che ci porta tra vigna, cantina e mondo, con la soddisfazione di semplici contadini da sempre.

  • Gianni Brunelli

    Nel 1987, Gianni Brunelli, proprietario del famoso ristorante Osteria Le Logge a Siena, ha realizzato il sogno della sua famiglia acquistando "Le Chiuse di Sotto", l'antica tenuta di suo padre situata a nord-est di Montalcino, con 2 ettari di vigneti e 2,5 ettari di oliveti. Nel 1997, Gianni Brunelli e sua moglie Laura hanno acquistato la tenuta Podernovone, che copre 4,5 ettari a sud-est di Montalcino, con l'ambizione di produrre grandi vini Brunello di Montalcino.

  • Gianni Doglia

    L’azienda vitivinicola Gianni Doglia produce vini in Castagnole delle Lanze (Asti – Piemonte) da oltre tre generazioni.

    Gianni, enologo e profondo conoscitore del territorio, coadiuvato dall’esperienza dei genitori e affiancato dalla sorella Paola, è direttamente responsabile della coltivazione dei sedici ettari di vigneti siti nei comuni di Castagnole delle Lanze, Coazzolo e Nizza Monferrato.

    La decisione di rimanere una piccola azienda a conduzione famigliare consente di dedicare particolare attenzione a tutta la filiera produttiva, riuscendo ad esprimere al meglio l’essenza di un territorio unico, culla vocata di eccellenze enologiche e Patrimonio Unesco.

  • Gianni Gagliardo

    Le origine dell’azienda fanno capo alla Famiglia Colla, che sin dalla metà del ‘800 coltiva vigne in Piemonte. Il territorio di origine è Santo Stefano Belbo, terra di grandi Moscato, Langa che confina con il Monferrato poi divenuta luogo Pavesiano. Generazione dopo generazione la Famiglia si sposta fino ad arrivare nell’Albese, in particolare a Diano d’Alba, collina d’eccellenza per i Dolcetto, dove nel 1913 nasce Paolo Colla.

  • Gilbert Picq

    Nel villaggio di Chichée, appartenente alla AOC francese dello Chablis, è dal 1873 che la famiglia Picq produce vini squisitamente territoriali, partendo dalle uve provenienti dai circa 13 ettari vitati di proprietà. Gilbert Picq ha ormai consegnato le redini aziendali ai due figli Didier e Pascal e alla figlia Marilyn, che insieme stanno ottenendo straordinari risultati, difendendo egregiamente la storica tradizione qualitativa della domaine.

  • Gin OMmm Yoginn

    Dall’idea di unire il benessere dello yoga a quello di un ottimo gin tonic nasce OM Yogin, il distillato da bere rigorosamente con tonica, ghiaccio e anima.  Lo hanno inventato Monica Magnini e Andrea Alciati a cavallo tra Langhe e Monferrato. 

  • Gin Vento

    Gin Vento nasce dall'infusione di fresche bacche di Ginepro, raccolte in parte negli anfratti della valle di Cembra, e bucce di Arancia e di Limone provenienti dall'Ecomuseo Limonaia del Garda di Tignale. Segue la distillazione, usando l'alambicco discontinuo con estrema cura, poiché gli agrumi sono molto delicati.

  • Giodo

    Giodo è un solido progetto con 5 ettari complessivi, dove l’enologo-produttore può esprimere la sua capacità, questa volta senza filtri, nel lieu-dit di Sant’Angelo, posto nel versante sud-est della denominazione, a 300 metri di altitudine. Qui alleva viti di 10 diversi cloni di Sangiovese, di 12 anni di età, con la copiosa densità di 6600 ceppi/ha; smentendo chi lo accusa di far uso smodato di barrique, vinifica solo in tonneau, un tipo di botte che reputa perfetta per mantenere il tratto garbato dei suoi vini. Il risultato nel bicchiere è sorprendente, in primis con il Brunello Giodo (dal nome di mamma Giovanna e papà Donatello), e per l’ottimo prodotto siciliano, quest’ultimo realizzato da impianti di 80 anni d’età, coltivati a 950 metri slm.

  • Gioia Luisa

    Nel 1946, in pieno dopoguerra,  i coniugi Felice e Laura Maresca, i genitori di ‘On Franco, provarono ad avviare una piccola azienda a carattere familiare, specializzata nella trasformazione di frutta fresca e secca di cui erano ricche le terre della Penisola Sorrentina. Più di trent’anni e tre generazioni di Maresca dopo, ‘On Franco e la sua famiglia continuano a mettere in una bottiglia la loro esperienza, il loro amore e tutti i profumi della loro terra. La conduzione familiare è il punto di forza di Gioia Luisa e da anni, nonni, figli e nipoti lavorano fianco a fianco, creando una sinergia perfetta tra passato e futuro.

  • Giovanni Almondo

    Gli Almondo abitano da sempre in Località Vittori di Montà, cuore delle vigne di Arneis di oggi, epicentro della vita contadina di allora. Domenico Almondo inizia la sua carriera di produttore nel 1980, dapprima con i vigneti del papà Giovanni, poi aumentando via via la superficie vitata negli anni Novanta, fino ad arrivare agli attuali 15 ettari di proprietà. L’idea che fin dal principio ha fatto muovere i primi passi a Domenico è stata quella di produrre vini capaci di riflettere appieno i caratteri del Roero, il suo terroir e i suoi valori, nel costante riguardo per la tradizione vitivinicola familiare. 

  • Giovanni Canonica

    Giovanni Canonica è un vignaiolo, proprietario di pochi ettari, a Barolo e Grinzane Cavour; uomo dall'animo genuino, perfetta antitesi alla retorica che spesso pesa sul mondo del vino, Giovanni è interessato esclusivamente ad una viticoltura di sostanza, a partire dalla quale produrre vini autentici, lontani da qualsivoglia artificio. Annualmente la sua azienda produce circa 7 mila bottiglia all'anno che, puntualmente, terminano molto in fretta, finendo per rimanere introvabili.

  • Giovanni Rosso

    « Il vino deve essere la perfetta copia del suo Terroir »

    Da oltre 100 anni la famiglia Rosso è proprietaria dei cru: Cerretta, La Serra, Broglio, Meriame, Sorano, Costa bella, Lirano e Damiano. All'inizio degli anni '80, Giovanni Rosso ristrutturò gran parte dei vigneti con sesti di impianto modernissimi, atti a produrre solo uva di grande qualità.

    Nel 2001 all'età di 27 anni, il figlio Davide, enologo e con esperienze importanti, decise di occuparsi personalmente della vinificazione e dell'élevage dei vini con un unico obbiettivo : «Il vino deve essere la perfetta copia del suo Terroir». La terra è quella "magica" di Serralunga d'Alba, una delle migliori al mondo.

  • Giovanni Sordo

    L’Azienda Agricola Giovanni Sordo si trova proprio nel cuore del Piemonte e di una tra le più importanti e prestigiose zone vitivinicole al mondo, quella del Barolo DOCG. Fondata nel 1912 tra le colline di Castiglione Falletto, a pochi passi da Alba, l’azienda da oltre 100 anni si dedica alla coltivazione della vite e alla produzione di eccellenti vini, come Barolo, Barbaresco e Dolcetto. La cantina è attualmente guidata da Giorgio Sordo, figlio di Giovanni e nipote del fondatore Giuseppe, arrivando così alla terza generazione di produttori. La cantina Sordo si caratterizza come un azienda vinicola a conduzione famigliare, fondata sul rispetto della natura e dell’ambiente, dedicandosi da sempre ad un tipo di viticoltura moderna e attenta ai bisogni delle piante e del terreno.

  • Girlan

    La Cantina Girlan nasce nel 1923 in un maso storico del XVI secolo. All’epoca - 90 anni orsono -, 23 viticoltori posero la prima pietra di quella che sarebbe poi diventata l’azienda attuale. Dietro queste mura di antica tradizione e negli intricati corridoi della cantina si celano i segreti di una tecnologia enologica all’avanguardia e le condizioni ideali per l’invecchiamento dei nostri vini.

  • Giulia Negri

    Tutti sanno chi sono i Barolo Boys, ma in pochi sono a conoscenza dell’esistenza delle Barolo Girls. La giovanissima vignaiola Giulia Negri, appartiene a questa seconda categoria. Nemmeno trent’anni e una realtà vitivinicola da portare avanti a La Morra: Tenuta Serradenari.

    Giulia Negri è la tradizione di Langa che abbraccia il gusto contemporaneo, il terroir che incontra l’azzardo, la produzione di Barolo, figlio indiscusso del territorio, che si affianca al Pinot Nero, figlio di vezzo, piacere e sentimento. Le altitudini a Serradenari sono elevate, tra i 420 e i 550 metri sul livello del mare, tra le più alte nell’intero comprensorio lamorrese; un ingrediente imprescindibile del microclima in cui nascono questi vini che trasudano freschezza al sorso, pulizia e scorrevolezza. I suoli sono argillosi nelle parti basse, a salire sempre più ricchi di striature franco sabbiose con una forte presenza di marna blu calcarea.

  • Giulio Cocchi

    Dal fondatore Giulio Cocchi la casa vinicola ha ereditato anche un’inesauribile vivacità e una ricerca qualitativa che la porta a essere conosciuta e apprezzata in cinque continenti.
    Tutti i prodotti Cocchi sono a base di vino e le ricette sono quelle di una volta, codificate sulla base dalle intuizioni dello stesso Giulio Cocchi.

  • Giuseppe Mascarello

    I componenti della famiglia Giuseppe Mascarello si occupano di viticoltura da oltre un secolo e mezzo, dapprima come massari della marchesa Giulia Colbert Faletti di Barolo, nella conduzione della Cascina Manescotto in Comune di La Morra, quindi, verso la fine del 1800, in proprio.

  • Giuseppe Quintarelli

    L'azienda si trova sulle prime colline di Negrar a circa 350 mt. slm. Il panorama ècaratteristico proprio della Valpolicella con vigneti, uliveti e ciliegi; un'aria quasi d'altri tempi, una ruralità che si stava rischiando di perdere, ma grazie a persone come " El Bepi " si è riusciti a conservare. Il nipote Francesco ha detto che i vini ancora oggi si fanno come li faceva il nonno facendoli affinare e maturare lentamente per otto anni in botti di legno di grandi dimensioni e in bottiglia.

  • Glengoyne Distillery

    Glengoyne Distillery è una distilleria di whisky ininterrottamente operativa sin dalla sua fondazione nel 1833 a Dumgoyne, a nord di Glasgow, in Scozia. Glengoyne è unica nella produzione di whisky single malt Highland maturato nelle Lowlands.

  • Glenmorangie

    Glenmorangie è una distilleria di Tain, Ross-shire, in Scozia, che produce whisky scozzese single malt.

  • Golles

    I Gölles coltivano frutta da quattro generazioni a Riegersburg in Stiria, Austria.

  • Gosset

    Gosset è il più antico produttore di vino in Champagne (datato ben 1584), anche se poi allo champagne è arrivato curiosamente solo nel 1946. Ma poco importa, perché questa piccola maison da circa un milione di bottiglie oggi è considerata tra le eccellenze della Regione. Soprattutto grazie all’opera degli attuali proprietari (la famiglia Cointreau, quella del ramo che possiede lo straordinario Cognac Frapin), che l’acquistarono giusto venti anni or sono. E che, nonostante l’abbiano fatta crescere in produzione (dalle 350.000 bottiglie originarie al milione di oggi), l’hanno fatta crescere parallelamente anche in qualità. Una vera impresa che assume del miracolo se si considera che Gosset possiede un solo ettaro di vigneto e, quindi, acquista praticamente tutte le uve da circa 200 vigneron, anche se tutti con una classificazione minima del 95% nella scala dei Cru.

  • Gottardi

    Se si parla di Pinot Nero, in Italia, è imprescindibile il rimando alla cantina Gottardi, realtà che si è concretizzata nel 1986 quando, un commerciante di vini di Innsbruck - Bruno Gottardi originario del Trentino - riuscì a realizzare un sogno a lungo accarezzato, acquistando sei ettari vitati nella oggi celebre località di Mazzon, considerata il paradiso italiano del Pinot Nero. Dopo aver restaurato con cura i filari e dopo aver costruito una moderna cantina di vinificazione, è nel 1995 che viene imbottigliata la prima annata, la quale da subito si è attestata su elevatissimi livelli qualitativi.
    Attualmente, contando su circa nove ettari di vigneto, l’azienda appartiene ed è gestita da Alexander Gottardi, che ha trasformato gli alti standard raggiunti nel passato in una sfida costante per il miglioramento e gli sviluppi futuri.

  • Graci

    Gracè una cantina situata a Castiglione della Sicilia, sulle pendici dell' Etna ed è condotta da Alberto Aiello Graci, un ragazzo di trentacinque anni che ha deciso di cambiare vita dopo gli studi di Economia e un impiego a Milano, scegliendo di tornare in Sicilia

  • Graf Von Schonborn

    Antichissima e nobile famiglia tedesca, che produce vino dal XIV secolo.

    Pur essendo proprietari di vigne in varie zone della Germania (e d’Europa) sono famosi per la loro produzione di Riesling di alta qualità, della zona di Rheingau.

    La loro politica è molto selettiva ed improntata all’ottenimento della massima qualità.

  • Grasso Renzo

    Una piccola realtà vitivinicola situata a Calosso, nell'astigiano. Gestita interamente ed unicamente da Grasso Renzo, dalla vigna fino all'etichetta.

    Ad oggi Renzo coltiva poco più di 4 ettari di vigneto. Crede molto nelle potenzialità dei vini autoctoni Piemontesi, vinifica ed imbottiglia Barbera, Nebbiolo, Gamba di Pernice e la Nascetta (fermentata e affinata in Barrique). La produzione totale è di circa 4000 bottiglie all'anno.

    Il suo spirito anticonvenzionale lo porta a rifiutare ogni tipo di certificazione e/o denominazione, imbottigliando, infatti, i suoi vini come "Vino Rosso" e "Vino Bianco". 

  • Grey Goose

    La Grey Goose è una vodka di categoria superpremium ideata dal mastro cantiniere François Thibault.

  • Grimaldi Giacomo

    Poche bottiglie per una piccola cantina nata nel 1930 e cresciuta un passo dopo l'altro. Senza fretta. Prime bottiglie proprie dall'annata 1996. Quattro baroli. Tre cru: Le Coste uno dei più importanti di tutto il territorio di Barolo e proprietà della famiglia Grimaldi sin dal 1930; Sotto Castello di Novello, realizzato con uve nate su terreni acquistati in diverse porzioni da Ferruccio Grimaldi, affascinato dal terreno e dall'esposizione ottimale della zona. Il terzo, Ravera, nel comune di Novello di proprietà della famiglia Grimaldi dal 1980, esordisce come Barolo Cru per la prima volta nel 2016. Il quarto è un Barolo di tradizione, classico, che nasce dalle uve di vigneti siti nel comune di Barolo e Novello. Segue un Nebbiolo elegantissimo dalla vigna di Valmaggiore, nel Roero, al di là del fiume , sulla sponda sinistra del Tanaro. Poi due Barbera, una affinata in legno, l'altra di fresca beva. Infine, per quanto riguarda i rossi, un Dolcetto d'Alba con l'eleganza di queste colline.

  • Gruppo Montenegro

    Fondato nel 1885, Gruppo Montenegro è una realtà imprenditoriale italiana leader di mercato nei settori alimentare e bevande alcoliche che vanta brand da sempre nell’immaginario degli italiani.

  • Guado al Melo

    Guado al Melo è un'azienda a conduzione familiare nata nel 1999, condotta da Annalisa e Michele Scienza con l'intento di produrre grandi vini di territorio, in modo artigianale e sostenibile.

  • Guido Porro

    A Serralunga d’Alba, nelle terre del Barolo, la famiglia Porro coltiva da anni i vigneti del cru Lazzarito: esposte a sud-ovest e sud-est, queste vigne in posizione invidiabile prendono il sole migliore di Langa e producono Nebbiolo, Dolcetto e Barbera.

  • Guido Rivella

    Dopo lunghi anni di onorato servizio presso la cantina Gaja, Guido Rivella, enologo eccelso, è tornato tra le mura di casa e con i figli Silvia ed Enrico gestisce, oggi, un'azienda agricola a Barbaresco, in località Montestefano. Dopo 45 anni di grandi soddisfazioni lavorative, Guido ha deciso di coronare un sogno: ha dato nuova vita alla piccola struttura ereditata dai genitori e ha inaugurato, nel 2010, la sua azienda. La produzione, attualmente, è piccola - sono, infatti, solo 20 mila le bottiglie prodotte - ma la terra di famiglia è importante e consacrata: si tratta della menzione geografica Montestefano, tra le più vocate e storiche “posizioni” del Barbaresco. I vini di Guido Rivella esprimono al meglio i caratteri della denominazione; si tratta, quindi, di vini fini ed eleganti, curati nei dettagli olfattivi e nella materia tannica, dove equilibrio ed espressione si fondono all’unisono.

  • Guido Vada

    La cantina si trova a Coazzolo, piccolo borgo contadino in provincia di Asti inserito a pieno titolo nelle Langhe. I terreni sono di proprietà della famiglia Vada dal 1852, anno in cui il bis-bis nonno Lorenzo comprò i vigneti in regione Corva e si trasferì da Neive a Coazzolo in località Morra. Attraverso quattro generazioni, oggi l’azienda è condotta da Guido con l’aiuto del papà Sergio e della sorella Serena. Gli ettari vitati di proprietà sono circa 3, disposti a corpo unico. Le principali varietà coltivate sono Moscato bianco, Barbera, Dolcetto e un poco di Chardonnay.

  • Habitation Saint-Etienne

    L’Habitation Saint-Etienne nasce nei pressi di La Maugée. Quest’ultima era una raffineria di zucchero la cui terra si estendeva all’inizio del XIX secolo su 400 ettari, da Gros-Morne a Saint-Joseph. L’insieme architettonico, costituito dalla dimora e le ex capanne degli operai, testimonia il sistema abitativo specifico della Martinica.

    Nel 1882, Saint-Etienne fu acquistata da Amédée Aubéry che trasformò la raffineria di zucchero in una distilleria. Nel 1909, la proprietà passò nelle mani della famiglia Simonnet, che sviluppò la distilleria fino al suo declino alla fine degli anni ’80. La proprietà fu acquistata nel 1994 da Yves e José Hayot che rilanciarono la Saint- Etienne. Oggi l’Habitation Saint Etienne è inclusa nell’elenco dei Monumenti Storici. La distilleria è uno delle ultime e più belle testimonianze dell’architettura industriale di Martinica della fine del XIX.

    Attualmente la distillazione avviene presso la distilleria Simon, sempre del gruppo Hayot, con colonna creola di proprietà.

  • Habitation Velier

    Habitation Velier è un progetto nato dalla collaborazione di Luca Gargano con i migliori distillatori che utilizzano alambicchi pot still e che quindi producono Pure Single Rum, la categoria che raggruppa l'eccellenza del rum.

  • Haderburg

    Ai margini della località di Salorno, il centro vitivinicolo più meridionale dell’Alto Adige, si ergono su uno sperone roccioso i ruderi del Castello di Salorno, Castel Haderburg, la rocca da cui prende il nome l' azienda. Le fertili terre che sovrastano Salorno, votate sin da tempi antichissimi alla pratica della viticoltura, godono di condizioni climatiche eccellenti per la produzione di spumanti e vini rossi e bianchi dal carattere deciso.

  • Hauner

    Carlo Hauner, bresciano di origine boema, arriva per la prima volta alle isole Eolie nel 1963 e, innamoratosi di quelle terre, negli anni ’70 finisce per trasferirsi a Salina. Irrequieto e curioso viene subito attratto dalla coltivazione della Malvasia, l’uva che i contadini locali vendemmiano a metà settembre e fanno asciugare al sole per un paio di settimane. Dopo un’attenta osservazione della tradizione vinicola locale, integrata con lo studio di testi antichi e moderni, Hauner riesce a recuperare una ventina di ettari su cui ricostruisce gli antichi terrazzamenti e dà nuova vita agli antichi vigneti. Inizia così a produrre la sua Malvasia, con alcune innovazioni.

  • Hennessy

    Ci sono angoli della terra in cui il nome hennessy viene usato per chiamare il Cognac. Questa apertura verso il mondo è il frutto di un destino, quello del suo fondatore, Richard Hennessy e di un Cognac alla conquista del tempo.
    Per 235 anni, uomini straordinari hanno distillato, selezionato, miscelato, supervisionato l’invecchiamento e commerciato le migliori acquaviti del mondo, salvaguardando il loro futuro. Il loro credo si riassume nella loro arte: offrire i piaceri più raffinati e più estremi del Cognac. Hennessy non è diventato un grande Cognac; lo è sempre stato.

  • Henriot Champagne

    Fondata nel 1808, la Maison Henriot è una delle rare maisons di Champagne familiari e indipendenti dirette senza discontinuità dalla famiglia fin dalle sue origini. Fedele ad una tradizione stabile da 8 generazioni , la famiglia persegue con passione il suo impegno con la sola ambizione di lavorare per il prestigio della maison.

  • Hofstatter Barthenau

    Hofstatter vanta oltre un secolo di esperienza nella cura di vitigni esigenti come Pinot Nero e Gewürztraminer ma anche di varietà come Lagrein, Sauvignon, Pinot Bianco e Schiava. I vigneti di proprietà si estendono su entrambe le sponde della valle dell’Adige ma anche in Trentino, alla fine della Valle dei Ronchi, e in Mosella, Germania, l’area più vocata al mondo per la produzione di Riesling.

  • Hospices de Beaune

    Una delle più belle realtà non-profit appartenenti al mondo del Vino, è sicuramente quella dei Vigneti dell’Hospices de Beaune, locati nell’omonima cittadina della Borgogna, e fisicamente identificati negli storici edifici dell’Hôtel-Dieu de Beaune. Un antico ospedale creato nel 1441 per ospitare le persone ammalate ed indigenti, ed oggi diventato un museo che riceve quasi mezzo milione di visite all’anno. All’interno di questo storico edificio, ogni anno a partire dal 1851 si celebra una delle più famose ed attese aste di vino al mondo, logicamente i vini che vanno sotto i riflettori sono i mitici vini della Borgogna, ed in particolare tutti i vini che provengono dai vigneti appartenenti all’associazione, i famosi Domaines de les Hospices de Beaune, appezzamenti di vigneto sparsi in tutta la Borgogna, tutti di primissima qualità, che sono stati donati nel corso degli anni all’Istituto caritatevole, che devolve i ricavati della produzione dei vigneti a sostegno delle varie attività collegate ai nuovi ospedali, sorti attorno allo storico edificio del 1500, e che ancora oggi continuano la tradizione d’assistenza verso i malati, persone anziane e indigenti.
    L’importanza dell’asta in Francia e nella Borgogna è enorme, l’evento è diventato una vetrina mondiale anche per valutare l’apprezzamento delle nuove annate e dei loro prezzi, e quello che sarà l‘andamento delle vendite sui mercati mondiali di questi vini. L’asta, gestita a partire dal 2005 da Christie’s, si celebra alla terza domenica di novembre.

    In totale i vigneti, che appartengono all’associazione, occupano complessivamente circa 61 ettari, e sono suddivisi tra premier e grand cru. Sono situati principalmente attorno alla zona di Beaune, ma ci sono appezzamenti sparsi ovunque in Borgogna, per mantenere e curare questi veri è propri gioielli della viticoltura mondiale, vi sono ben 22 viticoltori che si occupano con estrema cura di ottenere la massima qualità.
    Tutte le bottiglie vendute dai Domaines de les Hospices de Beaune riportano l’Appellation del vigneto e anche un nome che richiama ai vari donatori e fondatori dell’Istituto, a partire in primis dal Duca di Borgogna Nicolas Rolin, che li fondò; ogni hanno si vendono 31 cuvées di vini rossi e 13 di vini bianchi, tra le Appellation più vendute possiamo menzionare.

  • Hugel

    Le proprietà vitate della cantina Hugel raggiungono in totale i 25 ettari, e ricadono tutte nei territori di Riquewihr, comune francese dell’Alsazia noto sin dal Medioevo per la grande eleganza dei vini che vi si producono. Tutto ebbe inizio nel 1639, quando Hans-Ulrich Hugel decise di lasciare la Svizzera, suo paese natio, per trasferirsi in Alsazia, divenendo di fatto uno dei pionieri vitivinicoli della regione.

  • I Balzini

    L’Azienda si trova a Barberino Val d’Elsa, nel cuore della Toscana centrale, ai confini tra le province di Firenze e Siena, immersa in un territorio splendido, ricco di testimonianze storiche importanti, quali i reperti della città perduta,

  • I Campi

    Quarta generazione di una famiglia storica di vignaioli, appena finiti gli studi in enologia Flavio Prà comincia, già nell’azienda di famiglia, un processo di approfondimento alla viticoltura e all’enologia di qualità. Questo percorso coincide ed evolve con la sua esperienza di enologo presso importanti realtà vitivinicole del Veneto e d’Italia. Flavio sin da giovane fa’ sua la passione di famiglia, caratterizzata dal rispetto per la vigna ed il territorio in cui viene coltivata.

  • I Greppi

    Neil McMahon, geologo e imprenditore irlandese, nel 2017 acquista l’azienda I Greppi, fondata nel 2001 da Alessandro Landini. L’azienda comprende circa 14 ettari di vigneti Bolgheri DOC, situati per la maggior parte intorno alle rive del laghi dei Greppi Cupi, le cui acque contribuiscono ulteriormente all’escursione termica.

  • I Parcellari by Davide Canina

    Dall'incontro con Agostino Malvicino direttore dei Produttori di Govone si realizza l'idea di valorizzare al meglio i 300 ha dei soci attraverso una selezione parcellare dei migliori vigneti per produrre vini di altissima qualità del territorio piemontese UNESCO, ovvero Langhe, Roero e Monferrato.  Da qui tutto nasce , Davide e Agostino iniziano a guardare il mappale delle vigne e le sue Parcelle, analizzando terreni e cloni delle uve. Con la collaborazione e il lavoro meticoloso dell'Enologo Claudio Dacasto vengono trovate le Parcelle con la migliore Barbera, con il migliore Grignolino, il migliore Chardonnay e il miglior Sauvignon per produrre vini in grado di valorizzare al meglio i terroirs dei tre siti : Portacomaro, Montegrosso d’Asti e Govone.

  • Il Mosnel

    Nel cuore della Franciacorta, a Camignone, si trova la secolare residenza con le cantine cinquecentesche e le terre annesse, che testimonia la lunga tradizione vitivinicola che i Barboglio ereditarono nel 1836.
    Tale vocazione fu sviluppata grazie alle intuizioni di Emanuela Barboglio con l'impianto dei primi vigneti specializzati e nel 1968 con l'adozione della neonata DOC Franciacorta.
    Dal 1976 venne abbandonato il nome "Azienda Agricola Barzanò Barboglio" per l'attuale "il Mosnel", toponimo dialettale di origine celtica che significa pietraia, cumulo di sassi; sul quale sorge l'Azienda

  • Inama

    Siamo  una famiglia che produce vino da oltre quarant'anni come unica attività.  Arrivati alla terza generazione, abbiamo ben definito il nostro progetto: produrre vini diversi che posseggano come unico fine quello di corrispondere  alla nostra visione del territorio, al di fuori degli stili e dai gruppi di  tendenza.

  • Itinera

    MGM presenta la linea Itinera Prima Classe e Itinera Materia Prima per un totale di sette etichette. Una selezione di sei vitigni da nord a sud dell’Italia e circa mille piccoli produttori per una produzione di 500.000 bottiglie.

  • Ivaldi Dario

    L’Azienda Agricola Ivaldi Dario si trova in una zona nota agli appassionati di vino per la storica vocazione vitivinicola legata al Barbera. E’ a Nizza Monferrato infatti che il Barbera d’Asti vanta le sue espressioni migliori, complici il terreno, il clima favorevole e una tradizione enologica di oltre 5 secoli. Da tre generazioni la famiglia Ivaldi si dedica alla viticoltura e alla vinificazione, specialmente di questo vitigno.

    Oltre al Barbera, l’azienda coltiva e vinifica anche Moscato d’Asti, Dolcetto, Freisa, Chardonnay e Favorita. I vini prodotti sono vini franchi, che rivelano le caratteristiche proprie del vitigno ed ogni volta esprimono tutti gli accenti delle diverse annate da cui provengono le uve. In bottiglia o in damigiana, i vini Ivaldi nascono dalla predilezione per le note tradizionali di ciascun vitigno.

  • Ixsir

    Il nome della cantina Ixsir deriva direttamente da “Iksir”, il vocabolo originale arabo che significa “Elisir". I vigneti della cantina Ixsir sono diffusi in tutto il territorio nazionale, dalle cittadine di Batroun fino a Jezzine, passando per le montagne del Libano dove poggiano su suoli argillosi e ricchi in calcare, beneficiando di numerosi microclimi unici per il loro posizionamento geografico. Inoltre, i terreni di proprietà della cantina arrivano a toccare i 1800 metri sul livello del mare, caratteristica che rende ad Ixsir il titolo di possessore delle vigne più elevate in altitudine in tutto l’emisfero settentrionale. 

  • J Gasco

    L’avventura di J.GASCO comincia nei primi anni del ‘900, nell’America dei sogni e delle grandi opportunità. Sono gli anni del proibizionismo, delle grandi contraddizioni, della voglia di libertà e degli speakeasy (gli esercizi commerciali che vendevano illegalmente bevande alcoliche) e Giuseppe Gasco - detto Joseph - lo sa bene. Emigrato dall'Italia raggiunge lo zio Vito per lavorare presso la sua ditta di trasporti, azienda che però fa da copertura ai veri affari di famiglia: la produzione e distribuzione di alcolici.

  • J M Sélèque

    La storia della domaine Sélèque inizia nel 1965, anno in cui Henri Sélèque, con l’aiuto del padre allora presidente della cooperativa dei vitivinicoltori di Pierry, decide di piantare i primi vigneti. Nel 1974 il figlio di Henri, Richard, dopo aver completato gli studi di enologia entra in azienda e comincia a produrre Champagne. La domaine cresce rapidamente, raggiungendo nel 1990 la produzione annua di 50.000 bottiglie. Oggi in cantina è attiva la terza generazione della famiglia, con Jean-Marc Sélèque che, dopo aver studiato enologia e aver visitato molte cantine straniere, ha portato nuova linfa in azienda con il suo particolare e personale approccio verso il processo produttivo degli Champagne. Come il frutto di uno spartito musicale, fantasiosamente composto da storia, clima, suolo, lavoro, pazienza e competenza, ogni cuvée aziendale si trasforma in musica, di cui i membri della famiglia Sélèque si considerano solamente gli umili esecutori.

  • Jack Daniel's

    Jack Daniel's è una marca di whiskey, appartenente alla categoria dei Tennessee whiskey, nota soprattutto per la sua bottiglia a forma rettangolare, utilizzato anche come ingrediente base di vari cocktail. Dal 2005 è distribuito in Italia dal gruppo Campari.

  • Jacquart

    Dal 1962 la Maison Jacquart profonde le sue energie migliori per diventare uno dei più grandi marchi internazionali di Champagne. Nata dall’alleanza di tre unioni di viticoltori indipendenti, la Jacquart rappresenta oggi una delle più grandi superfici di approvvigionamento di tutta la Champagne, con parcelle vitate presenti in tutte le più celebri zone di raccolta della regione. La sede della Jacquart si trova a Reims, in un palazzo storico recentemente restaurato di boulevard Lundy, indirizzo prestigioso di molti dei più rinomati produttori di Champagne.

  • Jacques Selosse

    Nel 1980 Anselme Selosse prende la direzione dell'azienda del padre Jacques Selosse con il prezioso aiuto della moglie Corinne.
    L'azienda possiede circa 15 ettari, la maggior parte dei quali di Chardonnay Grand Cru nei comuni di Avize, Cramant e Oger, una vigna di Pinot Noir Grand Cru ad Aÿ ed una ad Ambonnay

  • Jermann

    Anton Jermann, il fondatore, lascia la regione vinicola austriaca del Burgenland e poi le vigne in Slovenia per mettere radici in Friuli Venezia Giulia. E’ il 1881.
    Quì continua la sua attività vitivinicola, cui Silvio Jermann grazie alla sua genialità e fantasia, dagli anni settanta dà una svolta epocale, portando l’azienda ai vertici italiani e poi mondiali del vino.

    Oggi la proprietà Jermann si estende su 150 ettari di cui 130 ettari di vigneto e 20 ettari a seminativi e orticole.
    È un’azienda che dialoga ogni giorno con il mondo ma l’attenzione, però, rimane sempre puntata sulle cose concrete che fanno grande un vino.
    L’amore per la terra, insomma, è la pietra miliare di questa azienda agricola, grande perla del Collio, rinomata per i suoi bianchi eccezionali ma anche per i suoi rossi robusti e da tradizione.

  • Joaquin

    Joaquin è una piccola cantina dell'Irpinia nata dall'idea di Raffaele Pagano di produrre vini tipici, puliti e freschi. La cantina si serve di vitigni a bacca sia rossa, sia bianca, tipici della zona e coltivati in condizioni ottimali, grazie al clima mite e alla natura argilloso-calcarea del terreno. La cantina utilizza uve Fiano, originarie della provincia di Avellino, e Aglianico, diffuse in tutta l'Italia meridionale.

  • Joseph Phelps

    Nel 1978, con l’introduzione sul mercato di Insignia 1974, Phelps diventa la prima cantina californiana a produrre un vino dal taglio bordolese e con uva proveniente dai propri vigneti.

  • Joseph Roty

    Philippe e Pierre-Jean, figli di Joseph Roty (venuto a mancare nel 2008), rappresentano l'undicesima generazione di una famiglia che coltiva da ben 300 anni alcuni dei vigneti più antichi di Gevrey-Chambertin e Marsannay.

    I loro vigneti, condotti secondo i principi dell’agricoltura biologica, ospitano viti la cui età va dai 25 fino oltre i cento anni; a tal proposito, è da menzionare una piccolissima produzione chiamata “Charmes-Chambertin Très Vieilles Vignes”, ottenuta da viti di Pinot Nero piantate intorno al 1881.

  • Julien Chopin

    Produttore situato a sud di Epernay, ha le sue proprietà che si sviluppano parte nella Côte des blancs e parte nella Coteaux sud d'Epernay, per un totale di circa 6 ettari. I suoi vitigni principali sono il Pinot Meunier e lo Chardonnay, con una opiccola percentuale (6%) di Pinot Noir. La maggior parte dei vigneti risalgono al 1947, anno in cui è nata l'azienda: questo è garanzia di vini espressione di grande maturità e complessità.

  • Kante

    Edi Kante compare sulla scena vitivinicola del Carso nel 1980 e da allora è diventato un punto di riferimento tra i vigneron di questo splendido territorio, riuscendo a dare vita a vini che sono la perfetta espressione di questo terroir.

    La grande passione di Edi e la sua ferrea volontà di far conoscere i vini della zona del Carso lo hanno anche portato a costruire una cantina unica: un buco di 15 metri di profondità che si sviluppa in più piani, a temperature naturali decrescenti, scavata in una cavità naturale di roccia viva. Una cantina davvero suggestiva e affascinante, che merita sicuramente una visita.

  • Kauss

    Il birrificio Kauss nasce in bassa valle Varaita, a poca distanza dalle montagne delle Alpi Cozie. L'acqua e l'impiego di materie prime di qualità consentono di produrre birre a bassa fermentazione non filtrate né pastorizzate. La birra venduta in fusti e bottiglie non è rifermentate negli stessi, grazie al sistema di imbottigliamento ed infustamento, garantendo così la quasi totale assenza di residuo sul fondo delle bottiglie. Dal 2017, l'orzo per il malto base, il frumento e il mais sono autoprodotti.

  • Kir Yianni

    Kir Yianni è stata fondata nel 1997 a Naoussa, nella Macedonia Centrale, da Yiannis Boutaris, appartenente ad una famiglia che vanta, sin dal XIX secolo, una lunga tradizione nel mondo enologico greco. Oggi l’azienda, diretta da Stellios Boutaris che rappresenta la quinta generazione, si estende per 58 ettari di vigneti: quelli impiantati con viti a bacca nera si trovano a Naoussa, riconosciuta patria dello Xinomavro dagli anni ’70. Questa varietà autoctona è riconosciuta essere la più antica a bacca rossa coltivata in Grecia. Kir•Yianni negli anni ha puntato all’affermazione di questa varietà che produce vini rossi dalla spiccata acidità, dal buon patrimonio tannico e dalla struttura ampia che ne facilita la capacità di invecchiamento. I vigneti utilizzati per la produzione del vino bandiera dell’azienda, Ramnista, monovarietale a base Xinomavro, si trovano ad una altitudine compresa tra i 280 ed i 330 mslm con esposizione a sud ed una densità di impianto di 3.500/4.000 piante per ettaro. Il clima dell’area è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni piovosi ed estati calde e secche: per dare maggiore freschezza al Ramnista, una parte delle parcelle utilizzate per la produzione dell’uva Xinomavro, si trova in prossimità di aree boscose che donano a questo vino una maggiore complessità aromatica.

  • Krug

    La Maison Krug illustra la straordinaria avventura di un visionario, Joseph Krug, un uomo dotato di una filosofia senza compromessi, convinto che l’essenza della Champagne è il piacere stesso; egli voleva offrire ai propri clienti uno Champagne di rara ricchezza e raffinatezza ricreabile ogni anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche. Joseph Krug fonda così la prima ed unica Maison di Champagne capace di distinguersi per l’assenza di gerarchia tra le sue Cuvée, tutte di pari qualità e distinzione e tutte realizzate con la stessa attenzione.

  • La Castella

    Già all' inizio del '900 si vendeva agli abitanti di Roddino il vino della Cascina Castella, ma è solo con l' inizio degli anni '90 che Silvio Cassino, attuale proprietario, trasforma la tradizione in una vera impresa, e continua la coltivazione di famiglia utilizzando le tecniche più recenti per preservare l'immutabile gusto del buon vino.

  • La Fiorita

    Fondata nel 1992, La Fiorita aveva un’estensione vitata iniziale di circa mezzo ettaro, per una produzione annua che si attestava sulle mille bottiglie di Brunello di Montalcino. La cantina era stata ricavata nei locali di un antico frantoio, situato nei sotterranei di un palazzo risalente al XVIII secolo, situato nel cuore del medievale borgo di Castelnuovo Abate. Nel corso degli anni, al primo vitigno si sono aggiunti altri impianti, e attualmente l’azienda conta circa sette ettari vitati nel complesso. L’obiettivo principale dell’azienda, però, è da sempre stato e rimane ancora quello di esaltare l’espressione del terroir nell’uva usata per produrre il Brunello.

  • La Gerla

    La storia della Fattoria La Gerla è quella della famiglia Rossi, composta da personaggi volitivi e intraprendenti; Sergio Rossi, dai primi anni 70, per amore della vigna e del vino, si trasferisce a Montalcino ed, insieme al cugino Giulio Consonno, dapprima costituisce e gestisce le aziende “Altesino” e “Caparzo”, per poi fondare nel 1979 la propria azienda “La Gerla” divenuta negli anni un nome di riferimento nel panorama ilcinese. Il figlio Alessandro segue la vocazione paterna e anche lui nel 1996 si trasferisce a Montalcino, lavorando in azienda con il padre e costituendo anche una propria azienda. Quando, purtroppo, nel 2011 Sergio scompare prematuramente, Alessandro è costretto ad interrompere il sodalizio con l’azienda paterna, cui forniva l’uva per la produzione del Brunello di Montalcino. Da qui decide di avviare l’attività di vinificazione in proprio delle uve prodotte, mantenendo sia il nome storico dell’azienda di famiglia, sia la propria distintiva firma sui vini denominati “Aisna” che in etrusco significa divino, ma soprattutto proseguendo nel percorso iniziato dal padre per la produzione di un grande Brunello di Montalcino.

  • La Giribaldina

    L'azienda agricola nasce nel 1995 nell'antica cascina Giribaldi in una zona collinare tra le più belle del Piemonte. La cascina viene completamente ristrutturata, pur mantenendone l'originaria struttura risalente all' '800 con la volontà di creare una realtà vitivinicola di grande pregio.

    Attualmente la superficie vitata dell'azienda è di circa 9 ettari di proprietà più 2 in affitto.

    I grandi "cru" di proprietà, sono il Bricco Castellaro in comune di Vaglio Serra, nel cuore della zona classica della Barbera d'Asti.

  • La Montina

    Le Tenute La Montina sono situate a Monticelli Brusati, un territorio che occupa uno splendido lembo di terra molto vicino al lago di Iseo e all’anfiteatro morenico della Franciacorta; in una zona che gode di uno speciale microclima, particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. I vigneti de La Montina si sviluppano su di una superficie di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni franciacortini caratterizzati da unità vocazionali differenti, con una giacitura prevalentemente collinare e su terreni calcarei e limo-argillosi.

  • La Morandina

    La Cantina della Morandina vanta una produzione che va indietro nel tempo, arrivando a quasi cinque secoli di storia, tradizioni e ricordi indissolubili, che si possono ritrovare in ogni passo dell’intera produzione. Il suo nome rappresenta una realtà ormai radicata in Piemonte, e uno dei punti di riferimento più importanti per la cultura vitivinicola italiana. Fin dalla sua fondazione, l’azienda si è votata alla produzione dei migliori vini piemontesi che il territorio possa offrire. Si trova nella zona di Castiglione Tinella, nelle Langhe, dove sorge la famosa Collina Morandini. Si sviluppa su un’altitudine che va dai trecento ai quattrocento metri sul livello del mare. La particolarità unica del terreno permette di coltivare un Moscato d’Asti molto aromatico, dal gusto fresco e dal sentore di erbe.

  • La Palazzetta

    La Palazzetta è un azienda biologica nel versante sud est del comune di Montalcino. Flavio Fanti e la sua famiglia producono Brunello di Montalcino dal 1988.

    I vigneti della Palazzetta cingono Castelnuovo dell’Abate, caratterizzato da una pluralità di terreni per lo più calcarei e sassosi fino auna presenza più che rara di caolino.

    I principi di coltivazione sono completamente naturali, concentrati sul rispetto per l’ambiente e la salute dei consumatori di vino. Flavio e il figlio Luca, si sono focalizzati sullo studio dei canali linfatici della pianta, per ottenere la migliore qualità, lasciando le piante libere di esprime la loro forma naturale.

    In cantina, si rispetta e si conserva quello che la natura ha prodotto. L’azienda è vegana e certificata biologica dalla vendemmia 2018.

  • La Plantze

    Henri Anselmet ha fondato l’Azienda Agricola La Plantze dopo numerosi anni trascorsi in vigna e in cantina affiancando il padre Giorgio, della Maison Anselmet. La storia famigliare è una testimonianza tramandata da generazioni di uomini che hanno legato la loro vita alla terra e ai suoi frutti.

  • La Scolca

    La tenuta La Scolca è stata acquistata tra il 1917 ed il 1919 dal bisnonno dell’attuale proprietario Giorgio Soldati, che oggi conduce l’azienda insieme alla figlia Chiara Soldati, quinta generazione con uno sguardo già al terzo millennio. II passato ed il futuro convivono in questa azienda che coniuga al meglio la naturalezza di chi vive in questo mondo da sempre con la rapidità di coloro che guardano avanti con la lungimiranza di capitani coraggiosi: mai come nel caso della famiglia Soldati i nomi hanno un significato simbolico. Il nome dell’appezzamento derivava dall’antico toponimo “Sfurca” ovvero “Guardare lontano” e la cascina che vi sorgeva era stata in passato appunto una postazione di vedetta. Il cognome rispecchia in pieno il carattere fiero e tenace dei proprietari e dei loro vini.

  • La Serena

    “ Sono Andrea Mantengoli, figlio di Ennio, nipote di Santi, accompagnando con il trattore nonno, che non lo sapeva guidare, ho cominciato a vivere in simbiosi con la terra che ha nutrito la nostra famiglia negli anni. Nasce da qui il mio profondo rispetto per la natura che mi circonda. Sin da piccolo la mia vita, e quella di tutta la mia famiglia è stata scandita dal ritmo della natura e delle stagioni. Oggi mi posso definire con orgoglio un agricoltore appassionato e un viticoltore fortunato di coltivare e produrre il mio vino a Montalcino, terra unica per la produzione del sangiovese. Ma la fortuna va accompagnata dalla costanza e perseveranza: un vino non si “fa in cantina”, si ottiene dalla cura della vigna ed è il risultato di tante piccole azioni necessarie a far emergere il plus che dà questo territorio. Il risultato è un vino con anima, personalità e riconoscibilità. ”

  • La Spinetta

    La storia della famiglia Rivetti ha inizio nel 1890, quando Giovanni Rivetti, il nonno dei tre fratelli Carlo, Bruno e Giorgio, lascia il Piemonte per emigrare in Argentina. Come la maggior parte degli italiani di quell'epoca, il suo sogno è quello di arricchirsi, di ritornare successivamente in patria e diventare un grande produttore di vino.
    Lui purtroppo non ci riesce, ma a realizzare il suo sogno è il figlio Giuseppe (soprannominato Pin), il quale sposa Lidia, acquista vigneti e inizia a produrre vino. Nel 1977 la famiglia va a vivere presso LA SPINETTA (cima della collina) a Castagnole Lanze, zona tipica del Moscato d'Asti, un vino semplice e leggero, da gustare con i dolci. I Rivetti, convinti delle grandi potenzialità del Moscato, iniziano a produrre il Moscato Bricco Quaglia e Biancospino.

    Ma la famiglia ha obiettivi ben più ambiziosi. Nel 1985 LA SPINETTA inizia a produrre il suo primo vino rosso, Barbera Cà di Pian, seguito da altri grandi vini rossi negli anni successivi. Nel 1989 i tre fratelli Rivetti dedicano al padre l'assemblaggio Pin. Nel 1995 iniziano a produrre il primo Barbaresco, Gallina e nel 1996 seguono il Barbaresco Starderi, la Barbera d'Alba Gallina e il Barbaresco Valeirano. Nel 1998 nasce la Barbera d'Asti Superiore.

    Nel 2000 la famiglia inizia a produrre il tanto ambito Barolo, Campè. I Rivetti acquistano vigneti a Grinzane Cavour e costruiscono una cantina altamente moderna e tecnologica, LA SPINETTA Campè. Dal 2003 siamo lieti di accogliere i numerosi visitatori anche presso questa tenuta, situata nelle vicinanze di Grinzane Cavour.

    Nel 2001 LA SPINETTA si espande oltre i confini del Piemonte e acquista 65 ettari di vigneti in Toscana, nella zona tra Pisa e Volterra. Qui si producono tre diversi vini 100% Sangiovese, il vino toscano per eccellenza e ambasciatore autentico di quella terra.

  • La Versa

    Viene fondata con il nome di Cantina Sociale di Santa Maria della Versa il 21 maggio 1905 da Gustavo Cesare Faravelli e altri 22 soci. Nel 1907 viene avviata la produzione di spumanti naturali e nel 1930 viene incominciata la produzione di spumanti metodo Champenois. Nel 1935 vengono degorgiate e commercializzate le prime bottiglie diGran Spumante La Versa, il quale diventa il primo spumante metodo classico millesimato d'Italia. In pochi anni la produzione arriva ad un regime di 40.000 di media.

    Nel 1950 la società cooperativa viene trasformata in Cantina Sociale di Santa Maria della Versa S.p.A. Nel 1975 La Versa è tra le sei aziende fondatrici dell'Istituto Italiano Spumante Classico, che si occuperà della tutela dello spumante di qualità e il presidente Antonio Giuseppe Denari ne assume la presidenza.

  • Laherte Freres

    Aurélien Laherte, poco più che trent´anni, è uno dei produttori emergenti e di successo della Champagne. Ha saputo nel tempo, convincere il padre, la cui visione è sempre stata improntata al classico, alle pratiche biodinamiche. L´azienda ha una storia ultrasecolare: produce dal 1889. Le vigne sono situate in una decina di villaggi lungo la Marna, a sud di Epernay e nella Cote des Blancs. E lentamente sono state convertite a una conduzione del tutto naturale. In cantina si fa ampio uso di botti e batonnage per esaltare gli aromi dell´uva e raggiungere l´equilibrio fra zuccheri e acidità.

  • Larmandier-Bernier

    Larmandier Bernier è una di quella maison che hanno fatto dell’approccio naturale e sostenibile in vigna e in cantina il loro punto di forza e il presupposto fondamentale per la produzione di champagne di alto livello, espressivi e territoriali. Il merito è da attribuire a Pierre Larmandier che, nel 1988, abbandonò Parigi per tornare nel paese natale, Vertus nella Vallé de la Marne, e per portare avanti l’attività vitivinicola familiare, con l’aiuto della madre Elisabeth Bernier e della moglie Sophie. Il patrimonio vitato di Larmandier Bernier ammonta oggi a 16 ettari, coltivati per lo più a Chardonnay e sparsi, oltre che a Vertus, nei Grand Cru di Cramant, Choully, Avize e Orger. L’età media delle piante supera i 40 anni di età e il lavoro di Pierre è mirato a contenere le rese per ettaro e a permettere che le radici penetrino nelle profondità del terreno. Dal 1992 non si avvale più di prodotti chimici di sintesi e dal 2004 è passato ad una coltivazione di tipo biodinamico.

  • Laurent Perrier

    Considerata tra le cinque maison produttrici di champagne più grandi, ha alle spalle duecento anni di storia e di passione. Una storia iniziata da Alphonse Pierlot nel 1812 con l’acquisto di piccoli appezzamenti di terreni a Tours-sur-Marne e poi tramandato negli anni, con caparbietà e amore, da tante donne. Dopo la morte di Alponse, la moglie Mathilde Perrier prese in mano l’azienda dandole il nome che ha ora; quindi nel 1938 un’altra donna Marie-Louise Lanson de Nonancourt assunse il comando. Alla sua morte subentrò il figlio Bernard, grazie al quale la maison riuscì a tornare agli antichi fasti.

  • Le Chiuse

    L’Azienda Agricola Le Chiuse lei cui origini risalgono al 1700 è da sempre stata uno dei possedimenti più rinomati di Montalcino in quanto la storica famiglia Biondisanti da qui fece nascere e continuò a produrre con costanza quello che è il miglior vino di tutta la zona, il Brunello Riserva. A ora l’Azienda di Simonetta Valiani, nipote del mitico Tancredi Biondisanti, conta 7 ettari vitati in regime biologico atti alla produzione di Rosso di Montalcino, Brunello e Brunello Riserva per un totale di 25.000 bottiglie.

  • Le Colture

    Una storia lunga oltre 500 anni

    Santo Stefano di Valdobbiadene è un piccolo borgo incastonato tra i ricami di vigneti delle colline del prosecco. Qui ha sede l’azienda agricola Le Colture che sin dal 1500 opera alla guida della stessa famiglia. Nel 1983 Cesare Ruggeri ne avvia l’attività spumantistica, ed oggi è il depositario di uno straordinario patrimonio di esperienza, costituito da piccoli e grandi segreti produttivi, dalla conoscenza del territorio e delle sue uve alla sensibilità innata per la salute della vigna.

    Da qualche anno i tre figli di Cesare, Silvia, Alberto e Veronica sono impegnati a pieno ritmo in azienda, dove hanno portato una ventata di entusiasmo e il necessario respiro innovativo tipico delle giovani generazioni, senza però dimenticare l’amore per la propria terra ed il rispetto per le tradizioni.

  • Le Macchiole

    Il vino si fa nel vigneto ma anche la gestione della cantina diventa fondamentale per il raggiungimento della qualità. La sperimentazione è continua: vinificazioni separate di ogni singola parcella secondo metodi che rispettino l'andamento climatico della vendemmia in oggetto e affinamenti appropriati al carattere di ogni singolo vino. Solo attraverso questo percorso si ottengono vini di carattere.

  • Le Manzane

    La storia dell’azienda affonda le sue radici a metà del 900. Nel 1958 Osvaldo Balbinot, capostipite della famiglia, avvia una piccola attività commerciale nel settore vitivinicolo aiutato dalla moglie Elsa e successivamente dal figlio Ernesto. E’ l’inizio di un sogno che ha percorso tre intere generazioni.

  • Le Piane
    La cantina Le Piane, situata nel Parco Naturale del Monte Fenera, in provincia di Novara, è uno dei punti di riferimento enologici del Piemonte settentrionale. La sua attività è stata fondamentale nella valorizzazione di una piccola denominazione di eccellenza, quella del Boca.
    È stata fondata nel 1998 dagli svizzeri Christoph Kunzli, importatore, e Alexandr Trolf, scomparso maturamente nello stesso anno. Innamorati di questo angolo incontaminato di Piemonte, i due amici acquistarono il vigneto Campo alle Piane da Antonio Cerri, uno degli ultimi produttori del territorio, che all’epoca aveva 80 anni. 
    Il terreno di origine vulcanica, per lo più ghiaioso, e il clima prealpino sono elementi fondamentali nella definizione dei vini prodotti.  In vigna si utilizza solo rame e zolfo, con fitofarmaci organici come alghe e micorrize, mentre in cantina le fermentazioni sono spontanee, grazie all’azione dei lieviti indigeni.
    Il vino le Piane più celebre è senz’altro il Boca, fiore all'occhiello della cantina e monumento enologico del nord Piemonte, oggetto di numeroso riconoscimenti del pubblico e della critica internazionale.
    L’attività di Christoph, vero e proprio erede delle antiche pratiche dei contadini del territorio, ha restituito dignità e vigore a un territorio e un vino che rischiavano di essere dimenticati, per via dello spopolamento delle campagne. Grazie a Christoph oggi il Boca gode di una fama leggendaria.
  • Le Potazzine Gorelli

    Il termine Potazzine nel territorio di Montalcino viene usato per indicare le cinciallegre, degli uccellini vivaci e colorati che abitano le campagne della Toscana; per traslato questo termine è anche l'appellativo affettuoso usato dai genitori e dai nonni per chiamare le loro bambine. In effetti le Potazzine sono Viola e Sofia, le due figlie di Giuseppe e Gigliola Gorelli, che nel 1993 hanno fondato l'omonima Cantina. Giuseppe, perito agrario ed enologo, è l'anima e il motore dell'Azienda e segue personalmente, con passione e competenza, tutte le fasi della lavorazione sia in vigna che in Cantina, seguendo criteri molto naturali, senza scorciatoie.
    La tenuta è costituita da 5 ettari di vigneti, 3 dei quali in località La Prata, vicino alla Cantina e 2 più a sud in località La Torre, situati tutti su terreni iscritti all'albo del Brunello di Montalcino. Giuseppe, dopo molti studi ed esperimenti, ha messo a punto un procedimento per la produzione di un Brunello eccezionale, mescolando ad arte le uve dei 2 poderi.
    Il fabbricato della Cantina, di recente costruzione, si trova al di sotto di un vecchio casale di pietra: sono 400 metri quadrati, dove si svolgono tutte le fasi della vinificazione e dell'invecchiamento, che viene effettuato in botti di rovere di Slavonia. I vini prodotti dalla Cantina Le Potazzine, Brunello di Montalcino e Rosso di Montalcino, si distinguono per carattere e personalità e sono diventati simbolo dell'Italia nel mondo.

  • Le Ragose

    La cantina Le Ragose è situata ad Arbizzano di Negrar, poco lontano dalla splendida città di Verona. Ci troviamo in Valpolicella, dove nel 1969 Arnaldo Galli, enologo, decise, insieme alla moglie Marta, di acquistare alcuni ettari di terreno per iniziare la produzione di vini sotto il nome di “Le Ragose”, frazione in cui si trova la cantina. Oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, sono i figli di Arnaldo, Paolo e Marco, a portare avanti un percorso che mira a unire innovazione e sperimentazione con le caratteristiche tipiche dei grandi vini rossi che vedono la luce in questa parte del Veneto. Le Ragose si sviluppa oggi su un’estensione vitata di circa 18 ettari, all’interno dei quali si predilige la coltivazione dei vitigni autoctoni. Corvina, Corvinone e Rondinella sono dunque gli attori principali, ai quali si aggiunge una piccolissima percentuale di vigneto destinata al Cabernet Sauvignon.

  • Le Strette

    “Le Strette”, un nome che identifica un luogo ben preciso, una cantina che, scavata nel tufo, si unisce al territorio e lo valorizza. La piccola cantina Le Strette nasce a Novello nel 1997, prendendo il nome dall’antica borgata in cui si trova, dove la stretta via d’accesso originaria, dopo aver attraversato le vecchie case si apre ad un panorama incantevole: quello della Langa che degrada sulla pianura con le Alpi che fanno da cornice a un quadro dove le vigne sono protagoniste.

  • Le Vigne di Zamò

    Le Vigne di Zamò, cantina nata sul finire degli anni ’70, è situata a Rosazzo, in provincia di Udine, ed è ormai da trent’anni un punto di riferimento indiscusso, non solo per l’ampia zona dei Colli Orientali del Friuli, ma anche per tutta l’enologia e per la viticoltura regionale e nazionale.

  • Leroy

    La Maison Leroy fu fondata nel 1868 da Francois Leroy, che nel giro di poco più di una generazione divenne uno dei migliori commercianti di vino della Borgogna, vincendo diversi premi fin dall'inizio del secolo.

  • Les Cretes

    L’azienda Les Crêtes produce i suoi vini in un contesto molto particolare, caratterizzato da montagne elevate, pendenze sabbiose e temperature alpine.

    L’attenzione all’ambiente, tecniche di coltivazione specializzate abbinate alla ricerca e alla sperimentazione sono aspetti fondamentali per la nostra realtà, che ha un legame intrinseco e focalizzato con l’habitat circostante.

    Ogni attività viene svolta con la massima dedizione e cura, in relazione alla qualità e alla passione che ci contraddistingue.

    Ricordiamo che Les Crêtes segue a pieno le linee guida dei programmi europei di settore per quanto concerne i trattamenti fitosanitari, scegliendo di fare un utilizzo ridotto di fitofarmaci.

  • Levii

    Levii elabora spumanti Metodo Classico, esclusivamente Millesimati, derivati da uve di alta quota prodotte nei vigneti in proprietà alle pendici delle Dolomiti di Brenta, poi affinati sui lieviti per un minimo di 3 anni.

  • Lino Maga

    Siamo nell’ Oltrepò Pavese, nel comune di Broni, dove Lino Maga è il volto della cantina Barbacarlo. Il 1896 è l’anno di fondazione della cantina,quando gli antenati della famiglia Maga intitolarono il vigneto di famiglia e tutta una collina alla memoria dello zio Carlo: Barbacarlo in dialetto pavese. Si tratta di un vigneto di 4 ettari con una pendenza molto ripida con pochissima terra lavorabile. Oggi l’azienda è condotta da Giuseppe Maga al quale il padre Lino ha passato il testimone. Uno dei valori che contraddistingue la cantina è che il vino deve essere vero e sincero per cui partendo da quello che offre madre natura e dal buon senso si deve avere il processo di trasformazione da uva a vino, non legandosi a pratiche determinate che siano biologiche o di natura industriale.

  • Liquori Santoni

    Qualità artigianale, passione e un fortissimo legame con il territorio toscano, questi i tratti distintivi della Distilleria Santoni. Fondata nel 1961 da Gabriello Santoni a Chianciano Terme, l’azienda nata come un piccolo liquorificio a conduzione famigliare, attualmente è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo grazie ai suoi prodotti genuini e di eccellente qualità.

  • Lis Neris

    A poche centinaia di metri dai vigneti, nel centro del paese di San Lorenzo è situata, moderna ed essenziale, la cantina, cuore pulsante di Lis Neris.
    Questa, come le radici della vigna, si sviluppa naturalmente nel sottosuolo “prolungandone” così i benefici nei processi produttivi, nel pieno rispetto della materia prima e dei suoi ritmi evolutivi.
    Tecniche all’avanguardia e tradizioni secolari esaltano i profumi e i sapori del territorio dove la vigna e la cantina sono armoniosamente radicate.

  • Lisini

    E’ molto difficile fissare la data di nascita dell’Azienda Agricola Lisini, infatti si deve risalire al XVI secolo per trovarne le prime tracce nei documenti della famiglia. Da allora, attraverso svariate generazioni, l’attività e la proprietà dell’Azienda si sono tramandate da padre in figlio, con l’unica eccezione, sul finire del XIX secolo, di Alessandro Lisini che non dedica la sua vita all’agricoltura,ma allo studio e alla politica. Suo figlio Lodovico, invece, non segue le orme paterne e ritorna alla natura dando nuovo impulso alla produzione del Brunello. Il cuore palpitante dell’azienda, cantine e uffici, si trova a 8 chilometri dal centro di Montalcino, nella frazione Sant’Angelo in Colle. L'antica fattoria, ove ha sede l’Azienda è circondata da 154 ettari di terreno, 20 dei quali ricoperti da vigneti.

  • Livia Fontana

    Livia eredita la passione per la viticultura da papà Ettore e a sua volta riesce a trasmettere con amore ed entusiasmo l’obiettivo di chi prima di lei l’ha preceduta tra questi filari. La cantina esiste ormai da duecento anni ed è attualmente legata nell’ottava generazione.

    La cantina è ora condotta da Livia Fontana con i suoi figli Michele e Lorenzo dove ognuno con i propri ruoli porta energia, entusiasmo, competenza e passione. Il risultato sono vini eccellenti, apprezzati in tutto il mondo per come la tradizione e le nuove tecnologie si fondono in prodotti di elevata qualità. 

    La cantina Livia Fontana è costituita dal nucleo centrale in Castiglione Falletto e dieci ettari a vigneto disposti soprattutto a ridosso della cantina e nei comuni di Bussia in Monforte d’Alba, dove vengono prodotti il nebbiolo da Barolo e il barbera e, nel vicino territorio del Roero, dal quale si ottiene il bianco arneis. I vigneti Fontana permettono la produzione di cru come il Villero e il Bussia. Le vigne alternano viti giovani e altre longeve.

  • Livio Felluga

    In Friuli, e ormai non soltanto in questa terra eletta per uomini e vini, Livio Felluga si identifica nella migliore tradizione enoica.
    Una consolidata consuetudine di amore che dura da ben cinque generazioni, da quando nella natìa Isola d'Istria la famiglia produceva il Refosco e la Malvasia. 

    Settant'anni or sono Livio Felluga, che ha il grande privilegio di essere considerato il "patriarca" della vitienologia friulana, primogenito della quarta generazione trasferì l'attività in Friuli. 

    Negli anni cinquanta fondò la cantina di Brazzano e consacrò l'amore per la collina acquistando, con felice intuizione, i primi vigneti a Rosazzo. 

    La sua corsa al successo è destinata a perpetuarsi all'insegna di una piena, assoluta e anche caparbia devozione alla terra. 
    La conosce zolla a zolla, la vive e la respira proprio perchè negli anni, con pazienza e determinazione, ha saputo plasmarla con mano morbida, senza soprusi e senza violenze, per ricavare il meglio. Rosazzo ne è la testimonianza. 

    Oggi l'Azienda vanta un'estensione collinare nel Collio e nei Colli Orientali del Friuli di oltre 160 ettari di proprietà, di cui 155 a vigneto. 
    Da questi impianti solamente grandi vini dai profumi e dagli aromi inconfondibili: sono i vini della "carta geografica".

  • Livio Soria

    Azienda agricola Livio Soria vini situata a Calosso (AT) La nostra attività concerne la produzione, la coltivazione, la vinificazione, l'imbottigliamento e l'affinamento del vino. La materia prima sono le nostre viti che ci portano a produrre ciò che vendiamo poi direttamente al cliente consumatore.  La lavorazione del vino viene effettuata appoggiandosi alla tradizione famigliare, vigente dal 1856, unita allo studio e alla continua innovazione. Il territorio calossese prevede numerosissime viti di "Barbera", proprio a causa di ciò, la nostra produzione si specializza sull'omonimo vino: la "Barbera d'Asti", ma sono anche molto apprezzati prodotti come il Dolcetto Monferrato, il Grignolino e il Moscato. L'innovazione ci ha portati a considerare come punto di forza un vino ottenuto da un vitigno francese, innovativo sul territorio italiano: la "Casala", viogner. Un altro esperimento ormai riuscito da tempo è il taglio bordolese di Cabernet Sauvignon, Merlot, Shiraz e Albarossa in pari quantità. Il suo nome è "Just black", nome derivante dal suo carattere internazionale e dal suo colore piuttosto, per l'appunto, "Black".

  • Lodali

    La vita di questa azienda è uno spaccato della fatica di esistere fra le colline di Langa, è la storia di Giovanni Lodali, contadino, figlio di contadini, iniziò a vinificare per i clienti della sua trattoria a Treiso, l'unica nell'allora piccola borgata. Finita la guerra Giovanni costruisce casa e una grande cantina, sono gli anni che creano radici e speranze per la famiglia Lodali, legata a Treiso.

    Nel 1955 il figlio Lorenzo si diploma ad Alba, alla scuola enologica. Nel 1958 Lorenzo, affiancato dalla moglie Rita, produce i primi cru: Barbaresco e Barolo, gli affari vanno bene e i vini si vendono anche all'estero. Nel 1982 Lorenzo muore. Rita con Walter appena nato, trova il coraggio di proseguire, decisa a portare avanti il progetto tutto puntando sulla qualità e tipicità. Walter, diplomatosi nel 1998 alla scuola enologica di Alba, erede ancor giovane ma già dentro alle cose del vino, porta nuova linfa: cura ed esalta il terroir dei vigneti Bricco Ambrogio e Rocche dei Sette Fratelli; rinnova le attrezzature di cantina, perfeziona le tecniche di produzione e vinificazione.

    Nel 2005 escono dalla cantina le riserve Lorens, Lorenzo in piemontese, Barolo e Barbaresco prodotte con le uve selezionate delle annate migliori dai vigneti Bricco Ambrogio e Rocche dei Sette Fratelli.  Giovanni, Lorenzo, Walter: tre generazioni con il cuore e le radici in Langa.

  • Lolli

    Lolli Liquori nasce nel 1957, fondata da Otello Lolli, che iniziò l’attività importando Armagnac dalla Francia e Whiskey dalla Scozia.

    L’attenzione per la qualità delle materie prime è il filo conduttore di tutta la storia di Lolli Liquori che ben presto consolida la sua posizione sul mercato anche grazie all’ampliamento della gamma di prodotti: aromi, liquori classici e speciali, glasse per dolci, topping.

    Il forte legame con la tradizione, l’artigianalità, la passione e la ricerca costante e continua hanno reso i prodotti Lolli Liquori noti e apprezzati tra i professionisti del settore; la flessibilità produttiva e l’alta qualità delle materie prime utilizzate permette di rispondere alle esigenze di tutti i clienti, anche i più esigenti.

  • Lopez de Heredia

    La Lopez de Heredia è la più antica cantina della città di Haro e una delle prime tre nella regione vitivinicola della Rioja, in Spagna. Fondata attorno al lontano 1877, di generazione in generazione questa azienda biologica a conduzione famigliare ha interpretato la vinificazione con passione e rigoroso rispetto delle sue tradizioni, dando vita a eccellenze senza pari che non seguono la moda del momento o il gusto popolare ma sempre autentici e ricchi di personalità.

  • Louis Jadot

    La Maison Louis Jadot è stata fondata nel 1859; il suo fondatore è Louis Henry Denis Jadot, discendente di una famiglia fortemente legata al panorama enologico della Borgogna, nonché proprietaria, sin dal 1826, del celebre Clos des Ursules a Beaune. Alla morte di Louis Auguste Jadot, nel 1962, ha preso in gestione la cantina il suo socio, Albert Gagey, a cui ha fatto seguito il figlio Pierre-Henry. Acquistata nel 1985 da Rudy Kopf, già importatore dei vini Louis Jadot negli Stati Uniti, oggi la Maison opera come négociant e controlla circa 240 ettari di vigneto, dalla Côte d’Or al Macônnais, fino al Beaujolais. Negli anni, inoltre, puntando a standard qualitativi sempre più alti, la Maison ha bandito l’uso di prodotti di sintesi, ha acquisito nuove cantine e, nel 1995, anche la Tonnellerie Cadus. L’anima della Maison risiede nei Premiers e Grands Crus della Côte de Nuits e della Côtes de Beaune; se tra le cuvée di rossi possiamo citare il Beaune 1er Cru Clos des Ursules e il Gevrey-Chambertin Clos-Saint-Jacques, per quanto riguarda i bianchi, su tutti, meritano sicuramente una menzione le cuvée Puligny-Montrachet 1er Cru e Corton Charlemagne Grand Cru.

  • Louis Roederer

    La cantina Louis Roederer è stata fondata a Reims nel 1776, rappresenta una delle poche cantine di vini rimaste negli anni di proprietà strettamente familiare: infatti tutt'oggi appartiene ai discendenti diretti del signor Louis Roederer. La cantina Roederer vanta una proprietà di quasi 200 ettari di vigna che sono classificati tra il 95% ed il 100% nella scala qualitativa dei migliori vini crus champagne che garantiscono la quasi totalità del fabbisogno d'uve necessario alla azienda per produrre i suoi vini base.

  • Luciano Sandrone

    Luciano Sandrone è uno dei più importanti produttori di Barolo. La sua storia è ben conosciuta: dopo anni di lavoro in cella ha comprato il suo primo vigneto sulla collina Cannubi. Fin dalla prima raccolta nel 1978, Luciano e suo fratello Luca hanno usato il massimo impegno e cura.

    La nuova cantina, costruita nel 1998 ai piedi della collina Cannubi è situata nel cuore del distretto del Barolo ed è caratterizzata dal rispetto per le tradizioni e dal desiderio per l'innovazione; caratteristiche che contraddistinguono da sempre i vini Sandrone.

  • Luigi Giordano

    Nel cuore del Piemonte viticolo, a Barbaresco, tra le colline che costeggiano il corso sinuoso del fiume Tanaro, Luigi Giordano è titolare di una piccola azienda agricola, esclusivamente orientata alla coltivazione della vite ed alla produzione di vino.

  • Luigi Pira

    negli anni ’50, Luigi Pira trasforma l’azienda verso un indirizzo vitivinicolo e, nei decenni successivi, vende uva e vino sfuso alle grandi cantine dell’Albese che ricercavano il pregiato prodotto del territorio di Serralunga d’Alba.
    Un primo passo che segna un’impronta indelebile scolpita in questa terra che sa regalare al viticoltore vini rossi di grande qualità, tra i quali regna il Barolo. Nei primi anni ’90, con l’entrata di Gianpaolo e Romolo, figli di Luigi, l’identità con questo grande vino di Langa prende sempre più corpo, e l’alta qualità è la vera protagonista.

  • Luigi Spertino

    Nel distretto vinicolo tra Asti e Nizza Monferrato, Mauro Spertino ha ereditato dal padre Luigi la grande sapienza artigianale della viticoltura naturale: oltre a uno dei migliori Grignolini della zona, l'azienda produce una grande Barbera d'Asti da uve stra-mature.

  • Luigi Vico

    Serralunga d'Alba ospita da pochi anni un nuovo protagonista, Luigi Vico, commercialista di Torino che è
    tornato sui terreni di famiglia per dedicarsi al nostro nettare preferito. Grande responsabilità che viene
    rispettata alla grande.

  • Luretta

    La Cantina Luretta, nel Castello di Momeliano, produce vino biologico rispettando le condizioni naturali di crescita e sviluppo delle piante. Gli unici interventi dell`uomo riguardano la profilassi anti-parassitaria con zolfo e rame, trattamenti esterni che non si combinano con il frutto e non arrivano nel bicchiere.
    I vini trascorrono il loro periodo di affinamento e invecchiamento all`interno di barriques in rovere di Allier nelle cantine del castello.

  • Lustau

    Oggi, LUSTAU è considerato il produttore di sherry più importante a livello mondiale.
    Il suo impegno nel combinare tradizione, innovazione e qualità hanno accompagnato LUSTAU fin dalle sue umili origini.

  • Mailly

    Mailly è una cantina produttrice di Champagne che prende il nome dalla località rinomata in cui ha sede, eletta alla produzione di vino sin dal XIII secolo: il Grand Cru Mailly Champagne, situato nel cuore del Parco Naturale della Montagne de Reims. Le origini della maison Mailly risalgono al 1929, quando un gruppo di vignaioli, per far fronte alle avversità della crisi economica, si uniscono nella Società di Produttori di Mailly Champagne, dando inizio a un’avventura gloriosa che, cuvée dopo cuvée, giunge fino a noi.

  • Maison Janneau

    Janneau e la più antica delle grandi Case di Armagnac. E' stata infattli fondata da Pierre Etienne Janneau nel 1851, a Condom. Qui, da generazioni, i viticoltori della regione portano i loro vini alla Maison Janneau che garantisce una distillazione scrupolosa, seguita da un lungo invecchiamento delle acquaviti e infine dalla commercializzazlone.

  • Malvirà

    Malvirà, dal dialetto piemontese, “mal girata“, era il nome della cascina antica, un nome dovuto alla sua disposizione non comune. Oggi l’azienda, certificata biologica dal 2014, è portata avanti dai fratelli Massimo e Roberto Damonte e dai loro figli, e produce annualmente 310 mila bottiglie e possiede 42 ettari di vigneti tra Canale e a La Morra.

  • Marcalberto

    L’azienda agricola Marcalberto, nasce e intraprende il suo percorso di eccellenza, a opera di Piero Cane, già affermato enologo, a Santo Stefano Belbo, cuore pulsante della Langa astigiana. Le prime bottiglie risalgono al 1993, ma è solo dal 1996 che si concretizzata la produzione in piccola serie.

    Con l’inserimento delle sapienti mani del figlio Marco prima, e del fratello Alberto dopo, la produzione subisce un sensibile incremento. Prende così vita la piccola “maison” a conduzione famigliare, composta da artigiani rigorosi, specializzati esclusivamente nella produzione di Metodo Classico.

  • Marcarini

    Oggi come un tempo, la famiglia Marcarini, giunta alla sesta generazione, continua con passione a condurre i vigneti di proprietà e a vinificarne le uve secondo i dettami della più rigorosa tradizione piemontese, e langarola in particolare. Questa è l'Azienda Marcarini: i titolari, i vigneti, le cantine, i vini, la sua storia.

    Una storia fatta di scelte intelligenti e di fatica, di tecnica e di intuizioni; una storia vissuta lontano dai clamori: una storia per tutti gli appassionati delle cose fatte per bene, per gli amici.

  • Marchesi Alfieri

    Marchesi Alfieri è una storica cantina che ha sede nel castello di San Martino Alfieri sulle colline del Piemonte tra Asti e Alba. Dal 1983, le tre sorelle Emanuela, Antonella e Giovanna San Martino di San Germano conducono l’azienda e dal 1999 Mario Olivero è l’enologo e direttore. Dai ventuno ettari di vigneti di proprietà vengono prodotte 100.000 bottiglie all’anno.

  • Marchesi de Frescobaldi

    La lunga storia della famiglia Frescobaldi inizia intorno all’Anno Mille col fiorire dell’attività bancaria della Firenze medioevale. In breve i Frescobaldi diventano protagonisti assoluti della vita politica ed economica e si guadagnano il titolo di tesorieri della Corona inglese. Iscrivono il loro nome nella storia di Firenze, commissionando grandi opere pubbliche e architettoniche come il ponte Santa Trinita sul fiume Arno e la basilica di Santo Spirito, affidata a Filippo Brunelleschi. Tra i rappresentanti più illustri della famiglia, Dino Frescobaldi fu poeta del Dolce Stil Novo, noto anche per aver recuperato e restituito all’amico Dante Alighieri in esilio, i primi canti della Divina Commedia, permettendogli di continuare l’opera. Gerolamo Frescobaldi, musicista e compositore, è tutt’oggi considerato uno dei più importanti esponenti della musica Barocca.
    L’inizio della produzione vitivinicola è documentata agli inizi del 1300, nella storica Tenuta di Castiglioni in Val di Pesa, a sud-ovest di Firenze. Fin dall’inizio i vini Frescobaldi sono noti per qualità e tipicità tanto che agli inizi del 1400 grandi artisti del Rinascimento come Donatello e Michelozzo Michelozzi ne erano illustri estimatori. Un secolo più tardi i loro vini venivano serviti sulle tavole della Corte inglese di Enrico VIII e della Corte Papale.

  • Marchesi del Barolo

    Le Antiche Cantine dei Marchesi di Barolo hanno sede a Barolo, nel palazzo prospiciente il Castello dei Marchesi Falletti. Proprio qui, più di 200 anni fa, iniziò una bellissima storia.

  • Marchesi di Gresy

    Alberto di Grésy ha trascorso la sua infanzia ed adolescenza, imparando ad amare una terra ricca di tradizioni in cui non ci si risparmia mai quando si tratta di affrontare i duri lavori di campagna, le stagioni "buone e non buone", una terra che gli ha restituito una forte eredità di affetti e una grande passione per la vite e il vino tanto da invogliarlo nel 1973 ad iniziare la propria produzione vitivinicola delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, partendo proprio da quelle uve fino ad allora vendute a terzi ed usate come parametro per la definizione del prezzo sul mercato di Alba. Una scelta radicale che avrebbe finalmente reso giustizia al prezioso terroir su cui sorge Martinenga, unico Cru Monopole del Barbaresco, poichè solo le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy possono utilizzare la menzione "Martinenga" in etichetta (già nel 1967 venne inserito come menzione esclusiva sulle etichette selezionate dalla locale cooperativa dei Produttori).

  • Marco Capra

    L’azienda agricola si trova a Santo Stefano Belbo, sulla collina di Seirole tra le Langhe e il Monferrato. Si tratta di una piccola azienda a conduzione famigliare. Oggi l’azienda è seguita da Marco Capra, che ha saputo dare la giusta spinta innovativa tipica delle nuove generazioni, pur mantenendo saldi gli insegnamenti e l’esperienza tramandati dai suoi avi.

  • Marco Porello

    L’azienda agricola Porello esiste da circa un secolo. Infatti i primi vigneti risalgono all’inizio del secolo scorso. Dal 1994 l’Azienda è guidata proprio da Marco Porello. Da tre generazioni vige un’immutata attenzione alla qualità, che si estende a tutti i prodotti: oggi 15 ettari di vigna, 120.000 bottiglie prodotte per anno, 1000 Metri quadrati di cantina, 4 vini rossi 3 vini bianchi, 2 vini dolci.

  • Marengo Mario

    La famiglia Marengo vinifica in La Morra da quattro generazioni, da quando venne fondata l’azienda nel 1899. Un ruolo importante è stato ricoperto da Mario, padre dell’attuale proprietario Marco, che si è dedicato con devozione all’attività di piccolo produttore di vini.
    Ora il figlio ha impresso un nuovo marchio alla cantina, mettendo in commercio baroli e nebbioli conosciuti a livello internazionale.

  • Marguet

    Marguet nasce nel lontano 1870, dall’amore dell’omonima famiglia per lo splendido territorio di Montagne de Reims. A guidare l’azienda oggi è Benoit Marguet della quinta generazione, vigneron con le idee chiarissime e che già da anni coltiva tutti i suoi vigneti secondo i principi della biodinamica. L’azienda possiede circa 10 ettari per una produzione di circa 70.000 bottiglie. Una piccolissima realtà di nicchia che grazie a scrupolose attenzioni in vigna riesce a portare in cantina una materia prima eccellente per la produzione di Champagne strepitosi e di gran carattere.

  • Marie Noelle Ledru

    Marie-Noëlle Ledru è unanimemente considerata la Dame del Pinot Noir per la sua straordinaria capacità di valorizzare le caratteristiche che quest’uva a bacca rossa esprime nel terroir del leggendario Grand Cru di Ambonnay. Marie-Noëlle Ledru possiede una piccola proprietà ereditata dai genitori, che copre complessivamente una superficie di poco più di due ettari, suddivisi in diverse parcelle che si trovano nel territorio comunale di Ambonnay e di Bouzy.

  • Marinacci

    Manuel Marinacci fonda la propria azienda nel 2002 a San Rocco Seno d’Elvio, seguendo una passione maturata negli anni di studio in agronomia e enologia e realizzando la prima annata nel 2004. L’azienda si estende su una superficie di circa quattro ettari di vigneto, suddivisi in modo equo tra Dolcetto, Barbera e Nebbiolo da Barbaresco. Manuel segue personalmente tutte le fasi della lavorazione del Nebbiolo: dalle pratiche colturali, alla raccolta alla vinificazione.

  • Mario Costa

    Crediamo fermamente che, per giungere ad un prodotto perfetto, il cuore e la mente siano strumenti irrinunciabili. Dalla potatura a mano ai trattamenti, passando per la legatura a filo e la torciatura, sino ai rituali della vendemmia e della cantina. Anche le più moderne attrezzature sono solo uno strumento per aiutare e non per sostituirsi ad essi.

  • Marisa Bacher

    Quella di Marisa Bacher è una storia recente, recentissima. Enologicamente cresciuta tra le braccia di Mario Fontana, produttore di Barolo a Perno, frazione di Monforte d'Alba, con il quale collabora dal 2016, Marisa decide nel 2020 di affittare una vigna a Monforte. Le varietà coltivate sono due: Dolcetto e Barbera.

  • Marisa Cuomo

    Dal 1980, anno della sua fondazione, Cantine Marisa Cuomo è l’azienda vinicola di Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo che si estende lungo 10 ettari di territorio. Le Cantine Marisa Cuomo si trovano nella stupenda cornice della costiera amalfitana, un connubio di rocce, mare e vini dal carattere unico.

  • Marques de Murrieta

    La cantina Marques de Murrieta prende il suo nome da Luciano de Murrieta, uno dei principali innovatori dell’arte enologica nella piccola regione spagnola della Rioja, che la fonda ufficialmente nel 1852. Le fondamenta su cui la cantina radica fortemente la sua attività sono rappresentate principalmente dalle sue centenarie origini storiche, che hanno contribuito a stilare sia la sua filosofia che la sua visione innovatrice capace di creare, nel rispetto della tradizione, questa icona storica della viticoltura spagnola.

  • Marrone

    Marrone Pietro nasce nel 1887 da una famiglia che già produceva uva da vino. Fin da giovane è molto appassionato e ambizioso, vuole che le uve di famiglia siano le più belle del paese.
    Nel 1910, a 23 anni, chiede a papà Edoardo di poter coltivare alcune vigne secondo tecniche allora rivoluzionarie: diminuire la produzione per avere una qualità più alta e non seminare il grano nei filari, allora pratica normale. Naturalmente le uve di famiglia diventano le più belle del paese e piano piano tutte le vigne vengono convertite a vigneto moderno.

    Nel 1955 nasce Gian Piero, ormai nel DNA il gene del vino è ereditario, per cui, finite le scuole superiori anche lui si dedica con la passione del papà alla produzione dei vini con un sogno che si avvera giorno dopo giorno: proporli in tutto il mondo.

    I tempi sono maturi per impiantare vigneti di vitigni autoctoni bianchi: Arneis, Favorita, Moscato, da aggiungere a quelli di Barbera, Dolcetto, Nebbiolo e Nebbiolo da Barbaresco e Barolo.

  • Marzadro Distilleria

    La storia della distilleria Marzadro nasce nell’immediato dopoguerra a Nogaredo (TN) dall’intuizione di Sabina Marzadro che sognava di distillare la grappa usando le vinacce che popolavano i cortili delle case dei vignaioli. A Sabina si aggiunge presto l’abilità del fratello Attilio, già esperto agricoltore. Nel 1949, dai carri di vinacce provenienti dai vignaioli del territorio, inizia la prima vera e propria distillazione della grappa, alla quale Sabina piaceva aggiungere sentori di erbe alpine spontanee come l’ortica, il ginepro o il mugo, che usava raccogliere a mano tutti i giorni.

  • Marziano Abbona

    La forza della tradizione e il gusto per l’innovazione. La consapevolezza delle radici e il coraggio di tentare nuove strade. La passione di un lavoro artigianale e la ricerca di una qualità senza compromessi. Da tre generazioni, la cantina Abbona vinifica i grandi vini delle Langhe cercando di trasmettere l’emozione più importante: l’amore per il proprio lavoro e la gratitudine di vivere in uno dei più straordinari territori vitivinicoli al mondo.

    Ciò che la cantina rappresenta, lo deve agli sforzi e ai valori di Celso, padre di Marziano Abbona, che ha saputo tramandare il rispetto per la terra e un’etica del lavoro caparbia e scrupolosa, orgogliosa delle proprie radici.

    Un’eredità oggi raccolta da Marziano Abbona e dalla sue figlie che con intuito, passione e dedizione continuano ad esprimere vini dalla qualità assoluta, esportati in tutto il mondo.

  • Masciarelli

    L’Azienda Agricola Masciarelli viene fondata a San Martino nel 1978 da Gianni Masciarelli ed inizia a produrre vini nel 1981. Oggi l’azienda Masciarelli è attiva nella produzione di Vino, Olio Extravergine di Oliva e dedicata all’Enoturismo grazie anche all’acquisizione e attento restauro conservativo del Palazzo Baronale “Castello di Semivicoli”.

  • Masi

    Le Venezie rappresentano una millenaria civiltà, riconosciuta in tutto il mondo.
    La storia di Masi è la storia di una famiglia e dei suoi vigneti a Verona, in Veneto. Il nome stesso deriva dal Vaio dei Masi, la piccola valle acquisita alla fine del XVIII secolo dalla famiglia Boscaini, tuttora proprietaria. 
    Oggi Masi è presente nei migliori terroir delle Venezie con vigneti e tenute storiche. Dal 1973, collabora in Valpolicella con i Conti Serego Alighieri, discendenti diretti del poeta Dante. Più recentemente è impegnata in Trentino con i Conti Bossi Fedrigotti che da secoli si dedicano alla vitivinicoltura con amore e professionalità. Il tutto perseguendo l'ambizioso progetto di recuperare il lustro della tradizione agricola e vitivinicola della nobiltà triveneta.

  • Maso Cantanghel

    Attualmente la superficie coltivata di Maso Cantanghel è di circa 6 ettari e si sviluppa su 4 vigneti. Tra cui due "Vigne" riconosciute all'interno della denominazione Trentino doc: "Vigna Cantanghel", dove tutto è nato, è situata a 500 m s.l.m. nel comune di Civezzano ai piedi della catena del Lagorai.

  • Masottina

    75 vendemmie per la famiglia Dal Bianco, tramandando di anno in anno e di generazione in generazione un incanto continuo, quello della cura per i doni preziosi che Madre Natura offre attraverso la vigna.
    L’anima dei vini Masottina mette radici nella vigna di 280 ettari, selezionati nel corso della storia della nostra famiglia.

  • Masseria Capoforte

    Tra mare e pietre, in Puglia, nel Salento, lungo la via scelta da monaci Gesuiti e nobili cavalieri, nasce la Masseria Capoforte. Idea di Ettore, opera di famiglia. Per creare vino di qualità da vitigni selezionati, per incontrare con i sensi e la fantasia il gusto di bottiglie speciali.

  • Masseria Frattasi

    La fondazione di Masseria Frattasi è datata al 1779 a Montesarchio La famiglia Clemente coltiva vigneti dai 380 fino ai 900 metri sopra il livello del mare, coprendo una superficie di trenta ettari, che si snodano in piccoli e complessi terrazzamenti circondati da boschi e felci. La zona, altamente vocata alla viticultura, gode dei venti freschi che soffiano dalla dorsale dell’Appennino campano e della brezza marina che arriva dal mar Tirreno, creando un clima temperato, ideale per la maturazione delle uve.

  • Massimo Abbate

    L’azienda di Massimo Abbate è esclusivamente a conduzione familiare e viene gestita cercando di ottenere il massimo dal suolo e dall’ambiente, senza però sfruttarlo e maltrattarlo. Grande attenzione è posta infatti al lavoro nel vigneto, dove non vengono usati diserbanti, e anche in cantina si cerca sempre di rispettare la tradizione, mettendo le innovazioni al servizio degli antichi saperi e dei procedimenti di una volta. I vini sono interamente realizzati in azienda con la massima cura di Massimo, che ha deciso di dedicarsi interamente a ogni passaggio produttivo.

  • Massimo Rattalino

    Massimo Rattalino stabilisce a Barbaresco la sua piccola azienda agricola in una delle più prestigiose colline del territorio dove,con sapienza e meticolosità, vuole realizzare qualcosa di unico: coltivare la vite per ottenere uve eccezionali, aggiungendo carattere e raffinatezza con una vinificazione impeccabile.

  • Massimo Rivetti

    L’azienda Massimo Rivetti con i suoi 25 ettari di vigneti, coltivati interamente nel sistema biologico, presenta una gamma sia di vitigni tradizionali che internazionali. La produzione annuale è di circa 100.000 bottiglie, principalmente suddivise fra Barbaresco e Barbera d’Alba. Gli appezzamenti sono raggruppati intorno a tre cascine: Froi, Garassino e Palazzina. Nella prima, sita nel comune di Neive, si trova la cantina che sorge sulla collina Serraboella, una delle più importanti per la produzione di Barbaresco.

  • Massolino

    Azienda vitivinicola nata a Serralunga d’Alba nel 1896 per mano di Giovanni Massolino, quella di Massolino è una cantina che si è sviluppata particolarmente negli anni ‘30, quando il figlio dello stesso Giovanni, Giuseppe, insieme alla moglie Angela, scelse di estendere la proprietà.

  • Mastroberardino

    La famiglia Mastroberardino vive il contesto socioculturale vitivinicolo da oltre due secoli, in base alle più attendibili ricostruzioni storiche.

    Le prime tracce della presenza in Irpinia risalgono al catasto borbonico, a metà del Settecento, epoca in cui la famiglia elesse il villaggio di Atripalda a proprio quartier generale, ove sono tuttora situate le antiche cantine, e di lì ebbe origine a una discendenza che legò indissolubilmente le proprie sorti al culto del vino.Le tenute di famiglia sono localizzate in Irpinia, culla di tre DOCG: Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi, distribuite nelle varie aree del territorio con l’obbiettivo di preservarne l’identità ed assicurare la salvaguardia prima, la continuità e lo sviluppo poi, della viticultura autoctona

    Dieci generazioni, da allora, hanno condotto le attività di famiglia, tra alterne vicende, come sempre accade nelle storie delle imprese familiari di più antica origine.

  • Mastrojanni

    È dal 1975 che Mastrojanni scrive storia con i suoi vini, collezionando premi in tutto il mondo. E in quegli anni, a iniziare un’avventura vitivinicola a Montalcino, erano veramente in pochi. Oggi, grazie ad un terroir eccezionale e a uomini che in esso hanno creduto per decenni, Mastrojanni è uno dei produttori di Montalcino più rispettati dai conoscitori.  L’Azienda Agricola Mastrojanni sorge a Castelnuovo dell’Abate, all’estremo sud-est del Comune di Montalcino, in provincia di Siena

  • Matsui Whisky

    La Matsui Whisky, fondata dall'imprenditore giapponese Shuzo Matsui, nasce come importante selezionatrice e produttrice di eccezionali japanese whisky, sake e shochu.

  • Matteo Correggia

    In Piemonte, nobile terra da vino, a nord delle celebri Langhe si trova un'interessante zona vinicola che prende il nome di Roero e che negli ultimi anni sta ricevendo crescenti riconoscimenti e successi. Se il Roero è riuscito a diventare una zona vitivinicola di riferimento dell'enologia Italiana, lo deve ad un giovane vignaiolo, ricco di talento e di intuizioni geniali, oltre ad essere convinto delle potenzialità dei vini della sua terra: Matteo Correggia. In poco più di dieci anni Matteo Correggia è riuscito a lasciare una traccia indelebile nella storia dell'enologia Piemontese: i suoi vini, sin dall'inizio della sua attività, hanno riscosso larghi e clamorosi successi ovunque, riscuotendo riconoscimenti e apprezzamenti in ogni luogo. Il fato ha voluto che Matteo Correggia non sia più con noi. Un assurdo e tragico incidente accaduto nel giugno 2001, mentre stava lavorando nella sua vigna, ci ha privato di uno dei più brillanti e geniali produttori di vino. Chi lo ha conosciuto, e purtroppo noi non abbiamo avuto questo privilegio, lo ricorda come una persona modesta e capace, da tutti definito come un maestro per gli esempi di vita che ha lasciato, non solo come produttore di vino. Non è difficile crederlo perché se è vero che un vino rispecchia la personalità di chi lo produce, i vini di Matteo Correggia sono sempre stati esempi di grandezza e di eccellente qualità.

  • Matteo Soria

    E’ a Castiglione Tinella che l’Azienda Agricola Soria ha sede dalla fine del 1800 e da allora conserva un legame molto stretto con il territorio circostante e con le tradizioni. L’azienda si trova in Frazione San Martino, zona pregiata e capostipite della coltivazione del Moscato in Castiglione Tinella.

  • Maurizio Nervi

    L'azienda agricola Maurizio Nervi, situata a Canelli, è il recente progetto di Luca Songia e Maurizio Nervi, ex enologo dell'iconico produttore di Costigliole d'Asti Aldo Bertelli.

    Quest'ultimo fece la storia dei grandi bianchi Piemontesi grazie anche allo stesso Maurizio, il quale esce sul mercato con 4 vini bianchi: Moscato Secco, Gewurztraminer, Sauvignon e lo Chardonnay Barricato "Valon", sullo stile dell'iconico "Giarone" di Poderi Bertelli.

  • Mauro Sebaste

    L'azienda nasce dalla forte passione di Mauro Sebaste figlio di Sylla, una delle prime donne del vino, negli anni 60, nota come la "dama di Langa". Dalla madre, Mauro eredita la filosofia del "Vino come Progetto" e il rispetto per le caratteristiche del proprio territorio. Dopo la prematura scomparsa di Sylla, Mauro esce dall'azienda di famiglia e rilancia la sua passione per il vino con un unico obbiettivo: produrre qualità.

  • Mazzei

    Fonterutoli è un piccolo ed antico borgo situato non lontano da Castellina in Chianti, proprio nel cuore della DOCG del Chianti Classico. Qui ha sede la cantina dei Marchesi Mazzei, fin dal 1435 proprietaria del castello e del podere circostante, che oggi si estende su 650 ettari, 117 dei quali vitati. Qui predomina il vitigno principe di questa zona: il Sangiovese. I vigneti, situati sulle colline della Val d’Elsa, esposti a Sud e a Sud-Ovest, sono articolati in 5 zone che caratterizzano fortemente il prodotto finale, ciascuno con le proprie peculiarità: Fonterutoli, Siepi, Baldiola, Belvedere e Coggio.

    Il terreno di questi vigneti è costituito in buona parte da rocce di alberese e di arenaria sgretolate, al punto che il vino che deriva da queste vigne viene anche chiamato “vino dei sassi”; di qui la scelta di una viticoltura che abbia il massimo rispetto del terroir, con una produzione di uvaggi molto bassa per ettaro, per garantire una spiccata personalità ai vini prodotti da ciascuna vigna.

  • Mazzetti d'Altavilla

    La Famiglia Mazzetti cominciò la propria attività di distillazione nel cuore del Monferrato. Era infatti il 1846 quando Filippo Mazzetti (1816-1855) fondò a Montemagno la sua prima distilleria per la produzione di Grappa. In quei tempi le vinacce, dalle quali da sempre la grappa nasce per distillazione, erano principalmente considerate un materiale di disavanzo del processo di produzione del vino: per incuria ed impreparazione di molti vinificatori, spesso esse non erano conservate e selezionate al meglio, come oggi avviene per poter essere distillate ad arte. Dicono che Filippo, e dopo di lui il figlio Luigi, solevano spesso rammaricarsi dello spreco che si faceva di questa nobile materia prima che invece poteva essere nobilitata, trasformandola in un pregiato e inimitabile distillato: la Grappa.

  • Mengazzoli

    L’acetificio Mengazzoli nasce nel 1962 a Mantova, dal sogno del fondatore, Giorgio Mengazzoli: prendere le redini della tradizione artigianale secolare di Mantova e farla conoscere e apprezzare al di fuori dei confini della città, in Italia e nel mondo. Così, semplicemente e spontaneamente, come tutte le cose migliori, l’Acetificio Mengazzoli ha intrapreso un percorso di crescita di cui va orgoglioso. Da allora molti anni sono passati, a Giorgio si sono affiancati i figli Elda e Cesare e la produzione si è diversificata: aceti di vino, di mele, le Creme di Balsamico e i Mostagri, i sali e gli aceti aromatizzati.

  • Miani

    La cantina Miani si trova nel Friuli Venezia Giulia, regione vitivinicola di alta qualità capace di produrre ottimi vini bianchi è condotta da Enzo Pontoni, un vero e proprio “cultore della pianta”. Dal'inizio della sua storia produttiva quest’uomo riservato e riflessivo ha messo tutte le sue energie nella ragion d’essere di ogni singolo 'individuo', quasi considerandolo un microclima a sé stante, capace di generare un frutto fortemente individuale nelle dimensioni e nei sapori.

  • Michel Couvreur

    L’azienda Michel Couvreur ha sede a Bouze-Lès-Beaune, in Francia, ed è stata creata dall’omonimo négociant di vini della Borgogna di origine belga. Michel Couvreur, innamoratosi negli anni’70 del 1900 del mondo dei Whisky, decide di creare una propria azienda per affinare ed imbottigliare i Whisky della più alta tradizione scozzese. Oggi l’azienda è amministrata dal genero Cyril Deschamps e dalla moglie Alexandra, figlia di Michel Couvreur, coadiuvati dal cellar master Jean-Arnaud Frantzen. La Michel Couvreur continua ad acquistare Whisky da piccole distillerie artigianali scozzesi per poi affinarli in fusti che precedentemente abbiano invecchiato Sherry, come da tradizione scozzese, e Porto. Il processo di affinamento avviene nelle cantine di proprietà della Michel Couvreur, che si sviluppano per oltre 150 metri, ubicate a Bouze-lès Beaune, in Borgogna, a metà strada tra l’Andalusia (dove è prodotto lo Sherry) e la Scozia (dove viene realizzato il Whisky).

  • Michel Gahier

    Michel Gahier risiede Montigny-les-Arsures, che si trova vicino alla città di Arbois. Montigny è considerato il miglior terroir per l'uva Trousseau nel Jura. Michel è un vigneron di talento che cura meticolosamente le sue vigne e osserva attentamente i suoi vini mentre stanno maturando. Michel possiede 6 ettari di vigneti di cui 3 ettari sono coltivati a Trousseau, il resto è diviso tra Chardonnay e Savagnin.

  • Michel Huard

    La Maison Huard è ormai giunta alla settima generazione con Jean-François Guillouet che ha raccolto il testimone dal nonno Michel nel 2004 dopo aver condiviso con lui vent’anni nella piccola azienda di Normandia. I 18 ettari di meleti sono piantati tra Caligny e Montilly sur Noireau, e sono tutti esposti a pieno sud con la raccolta che avviene a Novembre a frutti ben maturi.Oltre alla produzione di Calvados, per la quale l’azienda è nota, Jean François produce in quantità limitatissima un grande Sidro. 

  • Michele Chiarlo

    Lo stile Chiarlo è sempre stato quello di produrre vini di grande eleganza e complessità, oltre alla loro propensione ad un'eccellente longevità, nei quali siano evidenti la riconoscibilità del vitigno e dei terroir di provenienza. Per raggiungere questi risultati abbiamo sempre messo al primo posto l'impianto di vigneti in zone collinari spesso impervie e in terroir di eccellenza per ogni singola varietà. Attraverso il diradamento dei grappoli, quindi spesso sacrificando una parte cospicua della produzione, viene programmata la resa in funzione dell'obiettivo enologico di ogni singolo vino. In cantina, gli enologi Stefano Chiarlo e Gianni Meleni perseguono l'obiettivo di essere fedeli allo stile Chiarlo: per i vini rossi, l' uso moderato e molto attento del legno affinché siano esclusivamente evidenti le caratteristiche varietali e del terroir.

  • Michele Satta

    Varesotto di origine, Michele Satta arriva stabilmente a Bolgheri nel 1983. Dopo alcuni anni in cui cura la parte agronomica per diverse aziende del territorio, nel 1991 diventa completamente autonomo, piantando il primo vigneto proprio e fondando la cantina. Satta è inoltre tra i fondatori del Consorzio, nonchè uno dei personaggi più innovativi della denominazione.

  • Minerdi

    Giovane Enologo e Viticoltore, Umberto Minerdi, ha iniziato a gestire i vigneti di famiglia nel 2020, lanciandosi nel suo nuovo progetto "MINERDI".

    La 2020 è proprio la sua prima annata imbottigliata, con 2 splendide interpretazioni del Nebbiolo e della Barbera. I suoi vigneti sono situati tra il comune di Neive e Castagnole delle Lanze, tra i confini della Langa (precisamente zona del Barbaresco) e del Monferrato.

  • Mirafiore

    Quella del marchio conosciuto come Mirafiore è una delle storie più affascinanti e travagliate delle Langhe. Tutto infatti iniziò nel 1858, quando con un “atto di comando del regio delegato” al Comune di Serralunga d’Alba venne iscritta al Fondo della Real Casa una partita di 52 ettari situati nel cuore delle Langhe, tra Sorano, Fontanafredda e Gallareto. Una cantina che allora portava il nome del suo fondatore - il Conte di Mirafiore, Emanuele Guerrieri, figlio di Vittorio Emanuele II e della famosa Bela Rosin - e che conobbe uno straordinario successo almeno fino all’inizio della Prima Guerra Mondiale. Successivamente, intorno all’anno 1930, una cattiva gestione, combinata all’arrivo della fillossera, portò al suo fallimento. Alla successiva asta, l’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena rilevò la Tenuta di Fontanafredda, mentre invece il marchio Mirafiore venne acquistato dalla famiglia Gancia di Canelli. È così, pochi anni più tardi nacque il marchio Fontanafredda, realtà che prendeva il nome dalla località in cui aveva sede, e che nei decenni successivi avrebbe letteralmente fatto la storia del Barolo moderno. Un periodo durante il quale si cercò in diversi modi di riacquistare il marchio originale, senza però riuscirci. È solo di recente, più precisamente nel 2009 grazie all’intervento del patron di Eataly Oscar Farinetti, che si è finalmente riusciti a ridare vita a quello che fu uno dei grandi vini di Barolo e più specificatamente di Serralunga d’Alba. Una linea di altissima qualità, fatta di una grande attenzione tanto in vigna quanto in cantina, dove ogni pratica coniuga al meglio la tradizione langarola con le più contemporanee tecniche di vinificazione.

  • Mistery Box

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  • Moccagatta

    Nella seconda metà del 1800 Giovanni Minuto era proprietario di terreni vitati nel comune di Barbaresco; il figlio Luigi nel 1913 iniziò a vinificare le uve prodotte.

    Nel 1952 l’azienda fu divisa tra i figli Lorenzo e Mario. Mario ereditò la cascina Moccagatta, da cui deriva il nome dell’attuale azienda.

    Oggi Francesco e Sergio continuano con passione l’attività del padre, aiutati dai rispettivi figli: Stefano, che lavora in azienda e Martina, diplomata enotecnico nell’Istituto di Alba e laureata in Viticoltura ed Enologia all’Università di Torino.

    L’azienda si estende per una superficie di 15 ettari, di cui 12 coltivati a vigneto ripartiti tra i vitigni Nebbiolo (7 ettari), Barbera (2 ettari), Dolcetto (1,5 ettari), Chardonnay (1,5 ettari), per una produzione media annua di 65 mila bottiglie di vino ottenuto esclusivamente dalle uve prodotte nelle vigne di proprietà.

    La ricerca dell’equilibrio produttivo e una particolare cura delle piante dalla potatura al diradamento estivo dei grappoli uniti all’uso di moderne strutture e attrezzature di cantina sono risultate fondamentali per l’ottenimento di vini di qualità.

  • Moet & Chandon

    Moët & Chandon è dal 1743 lo champagne del glamour e del successo.
    La Maison Moët & Chandon ha una lunga tradizione fatta di conquiste, primati e innovazioni pionieristiche leggendarie, che l’hanno resa il più autentico sinonimo del miglior champagne al mondo.
    Il suo nome rappresenta storia, gusto e piacere contemporaneo in un inimitabile equilibrio. Moët & Chandon celebra i momenti più importanti e significativi da quasi 270 anni.

  • Mommessin

    Fondato nel 1141 dalle monache Benedettine dell’Abbazia de Tart, il Clos de Tart è situato a Morey-Saint-Denis, tra Gevrey-Chambertin e Chambolle-Musigny. Nel 1791 la proprietà viene venduta alla famiglia Marey-Monge e successivamente rivenduta alla famiglia Mommessin nel 1932. I Mommessin sono tuttora gli unici proprietari di questo Domaine di 7,53 ettari, raggruppati in un unico appezzamento chiuso da un muro (Clos) che costituisce il più ampio Grand Cru Monopole dell’intera Borgogna.

  • Montaribaldi

    Da sempre di proprietà della famiglia Taliano, Montaribaldi, la cui sede si trova a Barbaresco, si estende su circa 25 ettari.  Nel 1994 Luciano e Roberto hanno rilevato dal padre la conduzione dell’azienda con l’impegno di proseguire l’avventura dei nonni e dei genitori, dedicandosi alla produzione di vini che rappresentino il loro terroir, siano eco sostenibili, rispecchino i valori familiari che da sempre li ispirano e rappresentino i vigneti di origine.

    Producucono alcuni dei vini più rinomati del Piemonte: Barbaresco DOCG, Barolo DOCG, Barbera d’Alba DOC, Barbera d’Asti DOCG, Roero Arneis.

  • Monte Rossa

    Cantina storica della Franciacorta dove la tradizione contadina si è fusa armonicamente con la tecnologia e dove la cura artigianale e la ricerca appassionata dell'eccellenza sono gestite con impegno e mentalità imprenditoriale, senza compromessi.

  • Montenisa

    Montenisa è situata nel cuore della Franciacorta, intorno al Borgo di Calino, vicino al lago d’Iseo. Nel 1158, il borgo fuceduto dal vescovo di Brescia ad una nobile famiglia locale everso la fine del Ottocento Lavinia Calini, che sposò GaetanoMaggi, ereditò la proprietà che rimarrà sempre parte delpatrimonio della nobile famiglia bresciana.Nel 1999 le famiglie dei Marchesi Antinori e dei Conti Maggisi sono accordate sulla gestione delle bellissime terre circostantila villa padronale, con l’obiettivo di produrre da questi nobilivigneti un grande Franciacorta.

  • Monteverro

    La Tenuta di Monteverro nasce nel 2003, ai piedi del pittoresco villaggio di Capalbio, nella zona maremmana a sud della Toscana. I due fondatori, Georg e Julia Weber, originari di Monaco, intraprendono l'attività con l'obiettivo di produrre grandi vini che potessero competere con i prestigiosi vini francesi e dimostrare la vocazione del terroir di Capalbio per lo Chardonnay e il Syrah.

  • Montevertine

    Montevertine è situata nel cuore delle colline del Chianti, nel Comune di Radda in Chianti a 425 metri di altezza.
    La località era sicuramente abitata fin dall'XI secolo. Restano ancora infatti le tracce della costruzione originale, sicuramente a carattere difensivo, trasformata successivamente in abitazione rurale. Montevertine è stata acquistata nel 1967 da Sergio Manetti, allora industriale siderurgico, come casa di vacanza. Egli restaurò la casa in modo da renderla abitabile e subito impiantò due ettari di vigna ed allestì una piccola cantina con l'idea di produrre un po' di vino per i suoi amici e clienti.
    La prima annata prodotta, il 1971, era discreta e Sergio Manetti pensò di mandarne alcune bottiglie al Vinitaly di Verona tramite la Camera di Commercio di Siena.
    Fu subito un successo e la cosa entusiasmò talmente il Signor Manetti che dopo pochi anni abbandonò la sua attività primaria per dedicarsi unicamente al vino. Furono fatte nuove vigne, nuove cantine, e questo senza interruzione nel tempo, con uno sviluppo aziendale che dura tuttora.
    La fattoria, dopo la scomparsa di Sergio Manetti avvenuta nel novembre del 2000, è ora diretta dal figlio Martino Manetti con la collaborazione di Bruno Bini, nato a Montevertine e profondo conoscitore della zona e dei terreni. Giulio Gambelli è stato il nostro consulente e maestro sin dalla fondazione dell’azienda. I vini di Montevertine sono nati grazie al suo aiuto e alla sua esperienza. In seguito alla sua recente scomparsa, il suo lavoro viene oggi continuato dall’enologo Paolo Salvi, suo allievo, nel solco della nostra tradizione.

  • Montevetrano

    Montevetrano è una tenuta di 26 ettari, di cui circa 5 a vigneto, nel Parco Regionale dei Monti Picentini, nel Sud dell’Italia. Le vigne sono a San Cipriano Picentino, in un’antica proprietà dei Borboni a 100 metri sul livello del mare, sul crinale di una collina tra querce, castagni, noccioleti, agrumi ed ulivi, all’ombra di un antico castello medievale.
    I confini sono segnati da cespugli di more e rose antiche che introducono ai filari nello spazio della “vigna del cavallo”, all’altezza della casa padronale della fine del ‘700.

  • Montresor

    La lunga storia dei Montresor vanta degli illustri antenati, come il Conte Claude de Montresor, consigliere del Duca d’Orleans nella Francia del 1600 (di grande interesse sono le Mémoires, 1663). Nei primi anni del 1800 un ramo della casata si trasferì in Veneto nei pressi del Lago di Garda, zona nota per le qualità dei suoi terreni morenici, e lì trovò l’ambiente adatto per continuare a maturare una delle principali attività di famiglia: la viticultura. Considerata una delle realtà più antiche e ricche di storia nel panorama della viticoltura italiana e presente da oltre cento anni, la Cantina Giacomo Montresor è un punto di riferimento per la tradizione vinicola della Valpolicella. Il rispetto per le proprie radici storiche si traduce, da quattro generazioni, in amore per il terroir e in una costante innovazione. Sangue francese, spirito italiano.

  • Monymusk

    Monymusk Distillery  è una delle distillerie più antiche della Giamaica, i cui rum sono prodotti da una miscela particolare di melassa e succo di canna da zucchero con l'aggiunta dei cosiddetti dunders, ossia residui del processo di distillazione essiccati al sole. Queste tradizioni locali insieme alla doppia distillazione in piccoli alambicchi Pot Still,  conferiscono a questi rum un aroma e una corposità unici nel loro genere.

  • Moser Trento

    Nella Cantina Moser, fondata da Diego e Francesco Moser e oggi seguita anche da Carlo, Francesca, Ignazio e Matteo, si producono i classici vini del Trentino Doc: la famiglia si impegna perché la qualità dei loro prodotti sia sempre la migliore. Quello che rende i loro vini così speciali è l'attenzione che dedicano ai loro campi, ai terreni e all'ambiente che sono le principali risorse grazie a cui si può realizzare il migliore vino Trentino Doc. Ad esempio la zona di Sorni è ideale per i rossi corposi (Cabernet, Merlot e Teroldego), quella di Giovo per i bianchi base spumante (Müller Thurgau e Chardonnay), mentre Maso Villa Warth a Gardolo di Mezzo è particolarmente indicata per i bianchi Riesling, Moscato Giallo e Chardonnay e, tra i rossi, Lagrein.

  • Musso

    A Barbaresco, nelle Langhe del vino, ha sede l’Azienda Agricola Musso con i vigneti e la cantina di produzione.

    In questo piccolo paese è nata tanti anni fa, grazie al lavoro di una famiglia storica del luogo, particolarmente legata alla vita del paese fin dal 1698, quando ne fu sindaco Giacomo Filippo Musso, seguito, settanta anni dopo, da un suo discendente, Giuseppe Musso.

    In questo borgo dedicato al vino, l’azienda Musso ha sviluppato la sua storia, i cui tratti sono spesso coincisi con eventi più generali che hanno scandito il cammino dell’intera società.

  • Nada Fiorenzo

    La famiglia Nada possiede da generazioni terre assai vocate nella Langhe piemontesi, nei cru Rombone e Manzola in comune di Treiso. 7 ettari vitati sulle colline delle Langhe a circa 250 m slm e una produzione di circa 40.000 bottiglie.

  • Nada Giuseppe

    L’attuale azienda Nada Giuseppe, prima denominata “Nada Antonio e Figlio” ha radici lontane, nella metà degli anni ’60. Era il 1900 quando il nostro avo Antonio originario di Trezzo Tinella, si spostò a Treiso in località CASOT -oggi storica menzione geografica del Barbaresco- da oltre 120 anni di proprietà del ramo della nostra famiglia.  A quei tempi la viticoltura e la vinificazione avevano un carattere completamente diverso dal presente, la povertà e la mancanza di mezzi tecnici resero la vita difficile e faticosa per tutto il periodo delle guerre, fino agli anni 1950 quando iniziò a delinearsi il futuro delle nostre zone, le Langhe e la zona del Barbaresco, oggi luoghi unici e incantati.  Fu quindi Antonio (già la terza generazione) negli anni ‘50/’60 a puntare sulla viticoltura, sulla coltivazione principale del Nebbiolo e sulla sua vinificazione per produrre il primo Barbaresco che solo nel 1963 venne riconosciuto DOC.

  • Negro Giuseppe

    La cantina Negro Giuseppe è situata sulle colline Neivesi. Fin dai primi anni ’50, Giuseppe Negro si dedicava personalmente alla coltivazione dei vigneti e vinificava in piccole quantità. Oggi l’azienda è condotta da Giorgio Negro, figlio di Giuseppe e enologo che seleziona le uve di prestigiosi vigneti per produrre vini DOC e DOCG.

  • Negro Maria Luigina

    L’azienda Negro Maria Luigina, con sede a Castagnole delle Lanze, si estende per più di 40 ettari tra i territori di Langa e Monferrato ai confini tra le provincie di Asti e Cuneo. Le proprietà sono ubicate nei comuni di Castagnole delle Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti, Neviglie, Santo Stefano Belbo e Trezzo Tinella. 

  • Neo

    Isaac Fernández Montaña è l'enologo di Neo da 10 anni. Quasi chiunque è in grado di fare vino, ma solo pochi hanno la capacità di dare personalità alle proprie creazioni. Isaac fa dei vini i suoi figli, dà loro il meglio di sé e continua a mantenere la freschezza di un giovane che ha appena iniziato la sua strada.

  • Nervi Gattinara

    Cantine Nervi è, all'interno della denominazione del Gattinara, la realtà più antica; fondata nel lontano 1906 da Guido Ferretti, cognato di Luigi Nervi, l'azienda è stata poi, dal 2011 al 2018, di proprietà della famiglia norvegese Astrup. Nell’aprile 2018 la svolta, con la scelta di Roberto Conterno - proprietario della rinomata e prestigiosa cantina Giacomo Conterno – di procedere con l’acquisizione dell’azienda. Da poco più di un anno si dà quindi inizio a una nuova avventura sui mercati internazionali per Nervi, a testimonianza del fatto che tutta l’area dell’Alto Piemonte sta ritrovando gradualmente se stessa, interessando nomi di spicco nel panorama vitivinicolo regionale.

  • Nicola Gatta

    Si tratta di un piccolo produttore italiano della zona più orientale della Franciacorta. In vigna, segue i principi della biodinamica, non utilizza diserbanti e prodotti chimici di sintesi. In cantina, solo fermentazioni spontanee con lieviti indigeni naturalmente presenti sulle bucce. Nella sua produzione è bandito qualunque tipo di chiarificante o stabilizzante.

  • Nicolas Maillart

    Nicolas Maillart rappresenta la nona generazione della piccola cantina situata ad Ecueil, al centro della Montagne de Reims. Un villaggio classificato 1er Cru come Villers-Allerand, dove si trovano gran parte delle vigne da cui provengono le uve utilizzate per la produzione delle diverse cuvée fatta eccezione per il Pinot Noir Grand Cru di Bouzy.

    Nicolas Maillart ha lavorato duramente per introdurre piccole grandi innovazioni in un sistema tradizionale che ha 3 secoli di memoria, da quando nel 2003 - a soli 26 anni - ha deciso di vinificare in proprio gli 8,5 ettari di proprietà e di non conferire più le uve alla cooperativa locale. Oggi ha in gestione ben 16 ettari negli stessi 3 villaggi, tre terroir molto diversi per suoli ed esposizione, ma che sono la fonte degli ingredienti per creare complessità nelle cuvée.

  • Nierpoort & Kettern

    Questo progetto, iniziato con l'annata 2012, è il bambino di tre enologi appassionati che coltivano e coltivano lo stile tradizionale della Mosella. Il filo conduttore è un processo di "decelerazione" e di "sollievo dallo stress" nel nostro mondo frenetico, a cui l'industria del vino non si ferma.

  • Nikka Whisky

    Nikka è uno dei più famosi produttori di whisky giapponesi. Si trova nell'Hokkaido e la sua fondazione risale al 1937. Nikka Whisky oggi produce diversi whisky e altri distillati come vodka e gin. L’azienda ha ottenuto per sette anni consecutivi il riconoscimento del “World Whisky Awards” per la qualità dei suoi prodotti. Diversi dei suoi prodotti più noti sono realizzati tramite un distillatore coffey in continuo importato dalla Scozia nel 1963 e tutt’ora in produzione.

  • Nino Negri

    La storia della cantina è lunga un secolo e, di generazione in generazione, racconta di una forte volontà e di felici intuizioni; le due cose che hanno dato a questi vini l’opportunità di esprimere tutta la loro grandezza.

  • Nomad Whisky

    Nomad rappresenta una nuova frontiera nel mondo dei whisky. È il primo Outland Whiskey al mondo. La maggior parte dei whisky vengono affinati in botti da sherry inviate in Scozia da Jerez. Nomad è il primo whisky al mondo ad essere affinato direttamente nelle cantine Gonzalez Byass a Jerez de la Frontera in Spagna, rompendo le regole non scritte dei whisky. 

  • Numanthia

    Saldamente radicata nella storia e nel terroir della Spagna, la tenuta Bodega Numanthia è il luogo in cui nascono vini potenti e intensi, iconiche incarnazioni della prestigiosa Denominazione di Origine Toro.

  • Oasi degli Angeli

    Eleonora Rossi e Marco Casolanetti, giovane coppia di viticoltori innamorati del vitigno Montepulciano, della loro terra, il Piceno, e della bellezza del vino, di ciò che esso può dare a chi lo beve, a patto di rispettarlo e di conoscerlo. A loro non interessano i vini tecnicamente perfetti ma orfani della personalità del produttore, il vero valore aggiunto rimane per loro il fattore umano, con tutto il suo carico di ragionata passione, ricerca e dedizione.

  • Oddero
    Poderi e Cantine Oddero è uno dei marchi storici tra i produttori del Barolo. L’azienda ha radici che risalgono alla fine del XVIII secolo, quando gli avi della nostra famiglia cominciarono a vinificare in proprio. Le cantine, situate in Frazione Santa Maria di La Morra si innalzano su di un terrazzo naturale e gettano lo sguardo sulle colline delle Langhe. Immersa in un mare di curatissimi vigneti, la nostra azienda coltiva 35 ettari dei migliori cru delle Langhe e dell’Astigiano da cui ottiene l’eccellenza dei vini piemontesi:
    Barolo, Barbaresco, Langhe Nebbiolo, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barbera d’Asti e Moscato.
    Sapienza antica e aggiornate tecniche produttive. Tenacia, pazienza, rispetto della materia prima e del territorio. Produrre vini per noi significa curare ogni dettaglio: dalla potatura invernale alle primaverili operazioni in verde, dai diradamenti alla vendemmia, fino alla pigiatura, la fermentazione e il lungo affinamento. La qualità è un valore che si scopre nei dettagli.
  • Oleificio Asaro

    L’Oleificio Asaro nasce nel 1916 in una terra dai colori caldi e dai sapori e profumi intensi, ai piedi della collina sulla quale sorge il vecchio centro storico di Partanna. Nel cuore della Valle del Belice, dove si produce l'oliva Nocellara del Belice, da quattro generazioni la famiglia Asaro si impegna con passione e dedizione per creare un prodotto naturale e dagli standard qualitativamente elevati.

  • Olek Bondonio - La Berchialla

    L’azienda agricola viene inaugurata nel 2005 nella cascina Berchialla a Barbaresco, tenuta di campagna di proprietà della famiglia di Olek Bondonio fin dai primi decenni dell’Ottocento. La tradizione di vignaioli in questa famiglia ha radici lontane nel tempo: il generale Bernardo Como, antenato di Olek, fu uno dei nove pionieri che nel 1894 fondarono con Domizio Cavazza la prima cantina sociale e diedero forma al Barbaresco come lo si conosce oggi. Nella cantina vengono vinificate uve provenienti da Barbaresco, Neive e Alba, ma la produzione rimane piuttosto limitata.

  • Olivero Mario

    Olivero Mario è prima di tutto una famiglia, e poi un’Azienda.

    Azienda Agricola si trova a Roddi, il più piccolo tra gli 11 comuni appartenenti alla zona del Barolo. Roddi si colloca nell’estremo Nord della zona del Barolo, alle porte della città di Alba, capitale enogastronomica delle Langhe.

  • Opus One

    Tra i grandi pionieri del vino del Nuovo Mondo, Robert Mondavi è un'icona internazionale. Portare una passione per l'eccellenza a tutto ciò che faceva, Robert Mondavi ha portato una rinascita in California vino per oltre sei decenni. Tra gli altri successi, ha introdotto fermentazione a temperatura controllata, invecchiamento in botte di rovere francese, e la viticoltura ad alta densità per una nascente industria vinicola americana. Ma la vita non è solo vino per Robert Mondavi:ha ampliato il palato culturale americana sposando vino al cibo, la musica e le arti. Uno dei pochi americani ad aver ricevuto la medaglia francese della Legion d'Onore, Robert Mondavi ha mostrato visione straordinaria come co-fondatore di Opus One.

  • Oreste Stefano

    L’azienda agricola Oreste Stefano si estende nel Comune di Monforte d’Alba, precisamente in Frazione di Perno, nel cuore della zona del Barolo. Vengono vinificate solo le uve prodotte nei vigneti di proprietà, ponendo particolare attenzione ai lavori in vigna, certi che la qualità dei grandi vini nasce dalle migliori uve. La vendemmia viene eseguita manualmente mentre la vinificazione è tradizionale. Il successivo affinamento è all’interno di botti in rovere di piccola e media grandezza.

  • Orlandi Contucci Ponno

    L'Azienda Agricola Orlandi Contucci Ponno si trova a Roseto degli Abruzzi, nel cuore della denominazione Colline Teramane Docg. Nel 2007 la famiglia Gussalli Beretta vi ha realizzato un importante investimento con l’acquisizione della storica azienda vinicola fondata negli anni Sessanta.
    La cantina, situata a un paio di chilometri dall'Adriatico e a meno di una ventina della catena del Gran Sasso (m.2920), gode di un terroir d’eccellenza grazie, da un lato, all'azione termoregolatrice del mare e, dall’altro, all’influsso delle correnti fresche provenienti dalla montagna che temperano il calore delle notti estive abruzzesi, assicurando alle vigne un ciclo vegetativo regolare e continuo fondamentale per le qualità organolettiche delle uve e soprattutto per garantire un variegato "bouquet" ai vini dell’azienda.
    I 23 ettari vitati hanno tutti un’esposizione a sud, sud-ovest e negli ultimi 15 anni sono stati riqualificati con l'adozione del sistema a Guyot o a cordone speronato a seconda delle necessità di ciascun vitigno. I terreni dell’azienda destinati ai vigneti sono di natura alluvionale brecciosa, con un particolare impasto calcareo che ha favorito l’impianto di vitigni di particolare qualità di uve Sauvignon, di Chardonnay e di Cabernet.
    Ogni fase del processo di vinificazione è seguita con attenzione dallo staff guidato dall’enologo Maurizio Castelli. La produzione si attesta sulle 180.000 bottiglie suddivise in 11 etichette tra cui spiccano due Cru: la Riserva Colline Teramane Docg e il Liburnio, blend bordolese di lunga tradizione.  

  • Orlando Abrigo

    Oggi l’azienda di Treiso, grazie ai suoi 20 ettari in provincia di Cuneo, produce tra i vini piemontesi più importanti e conosciuti del mondo: il Barbaresco DOCG, la Barbera d’Alba DOC, il Dolcetto d’Alba DOC, oltre a vari vini a denominazione Langhe DOC.

  • Ottin

    L’azienda Ottin nasce da una passione.

    La passione di un giovane agricoltore per il vino e per la sua terra.

    Una passione che viene da lontano, ereditata dalla famiglia, viticoltori
    di montagna da generazioni.

    Conoscenze e savoir faire secolari che Elio Ottin ha saputo mettere
    a frutto creando la sua azienda agricola, facendola crescere con passione nel tempo.

    Oggi, sono i suoi vini a raccontare la sua storia.

  • Pace

    L’azienda Pace ha origini molto lontane. Tutto ha inizio nel 1934 quando viene acquistata la cascina da Bernardino, padre di Giovanni. Nel 1996 subrentrano nell’azienda i figli Dino e Pietro la 4 generazione di agricoltori. Con loro l’azienda inzia il suo processo di crescita e cambiamento, decidono di iniziare ad imbottigliare scegliendo con molta cura e attenzioni i luoghi migliori. I vigneti vengono tutti trattati con la massima cura e attenzione nel rispetto della nostra terra.

  • Pacherhof

    Pacherhof è una cantina vinicola a Novacella, che sorge su un soleggiato pendio sopra Bressanone. La cantina si trova nella Valle Isarco, presso la città vescovile: le sue origini risalgono al 1142 ed è da sempre proprietà della famiglia.

  • Paeanca

    Paeanca è una cantina a San Pietro di Feletto, nel territorio di Valdobbiadene Conegliano, e produce prosecco superiore DOCG extra dry e brut.

  • Paitin

    L’antica cantina Paitin vanta una storia ultracentenaria di produzione di vini bianchi e rossi di grandissimo pregio.

    L’azienda enologica nasce nel 1796 dal progetto di Benedetto Elia che acquistò, a Neive, nella regione delle Langhe, in Piemonte, una vasta cascina provvista di cantina e vigneti. A partire dall’iniziativa del fondatore, la casa vinicola ha continuato ad espandersi conquistando sempre maggior fama: Giuseppe Elia, figlio del fondatore, acquisì infatti una cantina sotterranea; fu poi un altro erede della famiglia, Secondo Pasquero Elia, nel 1965, ad impegnarsi nella realizzazione di una nuova cantina, ampliando così il territorio con ulteriori vigneti.

    Ad oggi è proprio Secondo Pasquero Elia, con l’aiuto dei due figli, Silvano e Giovanni, ad occuparsi della gestione della casa enologica Paitin e dell’agriturismo, aperto per loro iniziativa nel 1997.

  • Palladino

    Palladino è una realtà produttiva a conduzione famigliare, situata a Serralunga d’Alba, nel cuore di uno dei terroir più vocati alla viticoltura di tutto il Piemonte, le Langhe. I vigneti della cantina Palladino si estendono all’incirca su una superficie di 11 ettari vitati, sparsi all’interno di diverse denominazioni delle Langhe. Fra queste spiccano per importanza le parcelle all’interno della DOCG di produzione del Barolo, che possono vantarsi di poter riportare in etichetta la menzione geografica aggiuntiva, San Bernardo, Parafada, Ornato e, ovviamente, Serralunga d’Alba.

  • Paolo Bea

    Quella di Paolo Bea è una cantina a conduzione familiare che sorge nella zona di Montefalco. La famiglia Bea si porta dietro un bagaglio di conoscenze maturate nel corso di cinque secoli e ha saputo metterle in pratica con grande passione e pazienza. l vigneto si estende per circa 11 ettari su un terreno calcareo-argilloso, alternato con strati di ghiaia. 

  • Paolo Conterno

    Una decina di ettari di marne calcareo-argillose. Una terra felicemente adagiata tra 300 e 350 metri di altezza, inclinata su pendenze fino al 38%, esposta prevalentemente a sud e in parte a sud-est. La famiglia Conterno non ha potuto fare altro che accontentare questa terra che reclamava di essere messa a Nebbiolo, producendo vini meravigliosi. Il Cru Ginestra è una tra le più importanti vigne del Barolo, la valle dei Baroli longevi e strutturati, un terroir irripetibile che nella parte sommitale, baciata da sommatorie termiche e luminosità sempre elevate, permette all’apparato fogliare di lavorare con grande precocità, riuscendo a raggiungere un ideale livello di maturazione fenolica.

    Immersa nelle Langhe, situata nello storico Cru “Ginestra”, la nostra azienda è la casa dei nostri padri. Qui coltiviamo i nostri vigneti, suddivisi tra le varietà Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. Il territorio, il microclima favorevole, la felice esposizione dei vigneti e una tradizione consolidata ci permettono di mantenere costante nel tempo una produzione di qualità assoluta. Il nostro più importante patrimonio non è la nostra terra, non sono le nostre vigne, non è la nostra cantina, ma è il concetto di Barolo perfetto che è nella nostra mente, tramandatoci da coloro che ci hanno preceduto. L’aspirazione alla perfezione e l’idea di realizzare le cose nella loro vera essenza, è ciò che la famiglia Conterno insegue da quattro generazioni sempre fedele alla tradizione.

  • Paolo Manzone

    La casa ed i vigneti situati nel Cru Meriame di Serralunga appatengono da generazioni alla famiglia di Luisella. Paolo, per molti anni si è dedicato all'attività di consulente enologico fino a quando in accordo con Luisella ha deciso di avviare nel 99 una propria azieinda agricola e cosi che a Serralunga si è deciso di ristrutturare una vecchia cascina di proprietà.

  • Paolo Scavino

    Paolo Scavino che nel 1921 a Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe, in uno dei comuni storici del Barolo, ha dato vita all'azienda agricola, iniziando, da subito, a imbottigliare il vino migliore.
    Il nome è rimasto, anche dopo la scomparsa di Paolo Scavino. E' un ricordo, un segno d'affetto, di gratitudine. Oggi ci sono altre due generazioni di Scavino: Enrico che ha seguito le orme di papà Paolo sin da bambino e ha visto crescere i frutti del proprio lavoro entrando, passo dopo passo, quasi in punta di piedi, nell'Olimpo dei produttori di Barolo e le giovani Enrica ed Elisa, le figlie di Enrico ed Anna Maria, che stanno prendendo in mano l'azienda mettendoci nuova passione e competenza.

  • Paride Iaretti

    L' azienda trova radici a Gattinara, ai margini del borgo affacciato sul fiume Sesia. I 4,5 ettari di vigneti coltivati quasi esclusivamente a Nebbiolo che la identificano si sviluppano sulle colline che digradano verso l’abitato. Il Monte Rosa fa da sfondo a questo splendido terroir, che incanta quanti giungono fin qui, spinti dalla curiosità di comprendere e conoscere l’Alto Piemonte.

  • Parusso

    A volte ci soffermiamo a leggere un vecchio documento datato 1901 e veniamo colti sempre da una forte emozione, si tratta dell’atto di passaggio di proprietà del terreno in località Mariondino, il primo vigneto acquistato da nostro bisnonno Parusso Gaspare. Pensiamo che sia iniziato tutto da lì… Pochi anni dopo, nel 1925 veniva acquistata in Località Bussia la Cascina Rovella, dove oggi sorge la nostra cantina insieme al sottostante vigneto Rocche.

    Nel 1971 nostro padre Armando iniziava a vinificare una parte delle sue uve e a “vestire” le sue bottiglie con una propria etichetta, mentre prima gran parte della produzione veniva venduta e solo una piccola quantità era vinificata per un consumo familiare.

    Era il 1986 quando io, Marco, terminavo gli studi alla scuola enologica di Alba ed era il 1989 quando nostro padre acquistava il vigneto delle Munie in Bussia, in quel preciso momento, senza forse rendercene pienamente conto, stavamo cambiando la storia della nostra famiglia che, da una famiglia di agricoltori, diventava una famiglia vignaiola mantenendo sempre molto forte il legame con le nostre origini contadine e con i valori che fino ad allora ci erano stati tramandati. Da li inizia una lunga strada che ci conduce fino ad oggi. Una strada fatta di dedizione, di passione, di una costante voglia di migliorarsi, di sperimentare, ma anche di riscoprire vecchie tradizioni, antiche arti vignaiole dimenticate, un percorso in cui progresso e tradizione si mescolano e si esaltano vicendevolmente per raggiungere il nostro obiettivo.
    Il nostro lavoro e quindi volto a produrre un vino elegante, equilibrato, fine, con una sua forte identita che porta con sé tutto il nostro bagaglio di valori, di insegnamenti e di esperienze coltivati ed appresi nel tempA volte ci soffermiamo a leggere un vecchio documento datato 1901 e veniamo colti sempre da una forte emozione, si tratta dell’atto di passaggio di proprieta del terreno in localita Mariondino, il primo vigneto acquistato da nostro bisnonno Parusso Gaspare. Pensiamo che sia iniziato tutto da li… Pochi anni dopo, nel 1925 veniva acquistata in Localita Bussia la Cascina Rovella, dove oggi sorge la nostra cantina insieme al sottostante vigneto Rocche.
  • Pasqua

    Pasqua Vigneti e Cantine, attraverso i suoi marchi, può fornire una vasta scelta di prodotti di alta qualità atti a soddisfare diversi gusti e abitudini di consumo. I nostri vini racchiudono la cultura enologica e la tradizione di famiglia, reinterpretando i grandi vini veneti e i classici italiani.

  • Pasquale Pelissero

    La famiglia Pelissero ha storiche radici a Neive; infatti prende il nome dalla Borgata Pelisseri, piccola frazione del nostro paese. Cascina Crosa viene acquistata dalla nostra famiglia nel 1921 quando i due fratelli Giovanni e Giuseppe (mio nonno) si sposano e si staccano dalla famiglia d’origine.

    Cascina Crosa prima di noi apparteneva alla famiglia dei nobili neivesi conti Cocito, ed essendo una cascina storica compare sulle mappe del nostro territorio.

    La prima nostra bottiglia nasce per il barbaresco 1971. Mio padre Pasquale che amava profondamente le sue vigne ed il suo lavoro è uno dei primi produttori di Neive a fare il salto di qualità vendendo il proprio vino in bottiglia. Papà muore nel 2007 ed ora a proseguire il suo lavoro ci sono io, Ornella, e mio figlio Simone, che ha frequentato la Scuola Enologica di Alba ed ora è attivo nel proseguimento dell'attività familiare.

  • Pastificio Vallebelbo

    Pastificio Vallebelbo è un laboratorio artigianale di pasta fresca tipica delle Langhe e realizzata con le migliori materie prime della cucina tipica locale

  • Paul Barà

    La Maison Paul Bara è una piccola realtà familiare dello Champagne situata a Bouzy, Grand Cru della Montagne della Reims. La fondazione della cantina, con scuderia, fienile e ovile annessi, risale al 1860 ma le origini della famiglia Bara sono ancora più antiche. Il patrimonio vitato di Paul Bara consta di 11 ettari suddivisi in 33 appezzamenti, tutti compresi nel prestigioso Grand Cru di Bouzy. In linea con la tradizionale vocazione della Montagne de Reims e del cru di Bouzy, ben 9,5 sono destinati alla coltivazione di Pinot Nero, mentre solo 1,5 allo Chardonnay. Per tutelare la biodiversità e la qualità dei terreni, l’approccio agricolo è quello di una viticoltura sostenibile, cercando di evitare l’uso di diserbanti e insetticidi, privilegiando l’inerbimento dei filari. Gli Champagne Paul Bara sono l’espressione rigorosa e diretta di una del Grand Cru di Bouzy, una delle aree più celebri e importanti della Montagne de Reims, dove il Pinot Nero raggiunge l’apice di eleganza, energia ed espressività. I premi, i riconoscimento e l’apprezzamento di tanti appassionati in tutto il mondo sono la conferma dell’ottimo lavoro svolto da questa maison da diversi decenni. La gamma offerta è limitata a poche etichette, che si confermano ad ogni annata una garanzia e una certezza.

  • Pelissero

    Lo spirito di continua ricerca, in vigneto e poi in cantina, la passione, l'impegno e la dinamicità innovativa sono le nostre costanti che si uniscono all'orgoglio di essere ormai giunti alla terza generazione di coltivatori della vite. La filosofia però non è cambiata: solo varietà autoctone tipiche delle nostre terre ed in particolare Nebbiolo, Barbera e Dolcetto che coprono l'85% della nostra produzione. Tutte le uve che utilizziamo provengono dai 38 ettari di terreni di proprietà e siamo in grado, avvalendoci dell'aiuto di sapienti collaboratori, di seguire direttamente tutto il ciclo produttivo aziendale, dalla potatura alla commercializzazione delle 250.000 bottiglie annuali.

  • Penfolds

    Penfolds è un produttore di vino australiano fondato ad Adelaide nel 1844 da Christopher Rawson Penfold, un medico inglese emigrato in Australia. È una delle cantine più antiche dell'Australia ed è attualmente parte delle Treasury Wine Estates.

  • Peppucci

    La Cantina Peppucci è ubicata nei pressi della città di Todi, su una collina posta a 450 metri sul livello del mare. Al centro dell'azienda si erge l'ex monastero benedettino di Sant'Antimo risalente all'inizio del 1200, uno dei più interessanti reperti medievali umbri. Già di proprietà della famiglia Peppucci dalla fine degli anni '80 è solo nel 2000 che la famiglia, riappropriandosi delle radici del luogo si è decisa ad affrontare la sua più grande avventura dando luogo agli impianti dei vigneti. Sui propri terreni, particolarmente vocati per composizione, giacitura ed esposizione, l'azienda ha impiantato 13 ettari di nuovi vigneti con viti di grechetto di Todi, sagrantino, sangiovese, colorino, oltre alle varietà internazionali quali merlot, cabernet sauvignon e cabernet franc.

  • Perillo

    La cantina Michele Perillo sorge a Castelfranci, in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia, zona d’eccellenza vitivinicola per la produzione del Taurasi. Michele è un vero e proprio vigneron: trascorre l’intera giornata tra vigna e cantina, con l’aiuto di sua moglie Annamaria Romano e del figlio Felice. Il vigneto di Michele Perillo si estende per 5 ettari tra i territori di Castelfranci e Montemarano a 600 metri di altitudine e gode di una buona esposizione e di un’importante escursione termica. La cantina Michele Perillo è un esempio di amore per la tradizione e per il territorio e rappresenta una realtà di riferimento per gli amanti del Taurasi. I suoi sono grandi vini, senza se e senza ma, e richiedono tempo e pazienza per essere compresi e apprezzati appieno, sono dei veri tesori da scoprire.

  • Perrier Jouet

    Dal 1811 la Maison Perrier-Jouët realizza dei vini dallo stile unico, floreale, intenso, ricercato. Due secoli di tradizione nel segreto delle cantine della Maison, un prezioso savoir-faire artigianale trasmesso di generazione in generazione. Una Maison d'artigianato.La maison di champagne perrier-jouët produce vini floreali ed eleganti di rara finezza, fortemente caratterizzati dalla presenza di chardonnay. Cuvée eleganti, in armonia con i raffinati anemoni in stile art nouveau che adornano la bottiglia belle epoque, per offrire intensi momenti di piacere e bellezza

  • Pertinace

    L’esistenza del toponimo Pertinace è millenaria. La cantina è in località Pertinace, a Treiso, in Piemonte, in uno dei quattro comuni delle Langhe famosi per la produzione del Barbaresco DOCG.

  • Peter Dipoli

    L’azienda Peter Dipoli nasce nel 1987 con l’acquisto da parte della famiglia di una piccola proprietà di 1,2 ha in località di Penon, nel comune di Cortaccia. Dopo la completa riconversione dei vigneti con la varietà Sauvignon Blanc si ha nel 1990 la prima produzione di 1.637 bottiglie di Voglar.
    Negli anni successivi l’azienda si allarga con l’acquisto e l’affito di nuovi vigneti, tra i quali il vigneto Iugum nel vicino comune Magrè. I primi anni l’uva viene vinificata nella cantina di un amico.
    Una tappa fondamentale è l’acquisto di un’antica casa rurale a Villa, nel comune di Egna, dove a partire dal 1998, viene attrezzata la cantina dell’azienda.

  • Peter Jakob Khun

    L’azienda di Peter Jakob Kühn è una delle più innovative dell’intera Germania. È stato il primo a provare a vinificare il Riesling in anfora. I 15 ettari di vigneti sono quasi tutti situati attorno alla tenuta nella quale vive la famiglia, e comprendono vigneti storici nel Rheingau, come l’Oestricher Lenchen, il Doosberg e il Mittelheimer St. Nikolaus. Tutte le attività in vigna e in cantina sono dirette a prendere ed utilizzare solo quello che la natura è disposta a dare. Questa forte inclinazione alla "naturalità" è stata confermata nel 2004 dalla certificazione di agricoltura biodinamica.

  • Petra

    Cantina unica in un luogo unico, Petra riceve dal cielo e dalla terra il misterioso segreto, e alla terra e al cielo lo ritrasmette attraverso la produzione di vini che hanno l’anima della Maremma toscana e lo spirito che parla dei segreti di una lingua antica.
    Vicino all’antico borgo di Suvereto, sulle colline ferrose della Val di Cornia dove lo sguardo può lasciarsi andare fino al Mar Tirreno, la magia di Petra è costantemente accarezzata da venti che risvegliano memorie viticole ed enologiche del tempo dei Greci e degli Etruschi. Ciò che è moderno e funzionale è nello stesso tempo tradizione profonda che si perde nelle linee di una storia.

  • Petrolo

    Da quattro generazioni appartenente alla famiglia Bazzocchi-Sanjust, la tenuta di Petrolo si estende su oltre 270 ettari, dei quali circa trenta sono attualmente vitati, mentre venti vengono dedicati alla coltivazione di ulivi.
    Nel val d’Arno superiore, al confine tra l’area del Chianti Colli Aretini e quella del Chianti Classico, sin dalla seconda metà degli anni ’80 la cantina Petrolo produce vini di pregio e di altissima qualità. Partendo da una massima cura e da una rigorosa attenzione quotidianamente applicate nei lavori in vigna, i filari sono condotti secondo le norme dell’agricoltura biologica, e i grappoli raccolti sono tutti concentrati, schietti ed equilibrati, per cui rappresentano un validissimo punto di partenza per ottenere etichette eccellenti.

  • Philippe Costa

    La famiglia Costa ha scelto come base operativa in Francia il bel villaggio di Grauves, situato proprio nel cuore della regione della Champagne, proprio nella Côte des Blancs. Nonostante la sua privilegiata collocazione, per produrre il Philippe Costa la cantina Costa ha deciso di non lavorare il vitigno Chardonnay in purezza, come vorrebbe la tradizione del Blanc des Blancs, piuttosto ha preferito il metodo storico per realizzare il suo champagne. Lo champagne Philippe Costa viene infatti realizzato impiegando i tre vitigni tradizionali che si utilizzano storicamente per la produzione dello champagne, ossia Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier.

  • Philippe Gilbert

    Gli champagne Philippe Gilbert nascono da un approccio emozionale alla Francia e alle sue bollicine. Philippe Gilbert, per chi non lo sa, è un ciclista professionista, specializzato in classiche, che sa distinguersi per le sue doti di scattista. Annovera successi eclatanti legati a imprese straordinarie come, ad esempio, quella di vincere tutte le tre corse del trittico nel 2011. E vanta uno stile come pochi: è questo che, accanto alle vittorie, fa di Philippe Gilbert un campione del terzo millennio, un’innata eleganza che riveste come un’aura la potenza nelle prodezze atletiche.

  • Philipponnat

    La storia riguardante la famiglia Philipponnat in Champagne risale al 1910 con l’acquisto della sede in Mareuil-sur-Aÿ, nella zona produttiva storica. Una Maison che da sempre sa coniugare i numeri produttivi con la cura del particolare e la forte presenza della famiglia, del proprietario che dà personalità ai vini.
    Alle proprietà familiari si aggiunge, nel 1935 il vigneto Clos des Goisses, sul versante sud della collina di Gruguet, sul fiume Marna. 5,5 ettari cinti da un muro, con esposizione a sud con una pendenza fra il 25% ed il 40%, suolo poco profondo con gesso nel sotto-suolo. Età media delle vigne è mantenuta attorno ai 25 anni.

  • Pian dell'Orino

    L’ambiente collinare di Montalcino, con i suoi versanti e le tante esposizioni, è caratterizzato da microclimi molto variabili e dalle più diverse tipologie di suolo.
    Fin da subito l’ascolto è stato la chiave per comprendere questa complessità: la terra e le piante, le persone e le tradizioni, ci hanno consentito di avvicinarci ai ritmi dei processi naturali del luogo che custodiamo.
    Il rispetto della sua unicità nel nostro lavoro è la condizione indispensabile per riconoscerne il valore, e ritrovarlo poi nel vino.
    Il modo migliore per dimostrarlo è un’agricoltura che non alteri, ma anzi protegga le correlazioni e gli equilibri di un habitat, favorendo la maggior armonia possibile tra vigneto e clima, terra e uomo.
    L’uva che raccogliamo è espressione autentica e irripetibile di un’annata, di un luogo e delle nostre azioni.
    I vini di Pian dell’Orino ne divengono il racconto.

  • Pianbello

    Cantina Pianbello Vini è una cantina privata che produce vino in bottiglia, la sede operativa si trova a Loazzolo, in provincia di Asti. I principali vini prodotti si suddividono tra bianchi e rossi. Pianbello Vini è uno dei Consorziati dell'Alta Langa. Il logo completo della Cantina è rappresentato dall'immagine del lupo, presente nello stemma del Comune di Loazzolo. Pianbello Azienda Agricola si estende per 60 ettari, di cui 31 a vigneto.

    Il toponimo "Loazzolo", come si legge sulla controetichetta di ogni bottiglia, deriva dal latino LUPATIOLUM (posto dove scorrazzano i lupi) antico nome latino di Loazzolo. E un Rio dei lupi scorre proprio vicino alla Cascina Pianbello (foglio 5, mappale 8 del catasto comunale) dove la famiglia Cirio, che vanta anni di storia contadina dedicata interamente alla produzione del vino di qualità, cercando di sfruttare al meglio le risorse eccezionali che queste terre offrono, produce da due generazioni i vini tipici della Langa astigiana e di Canelli.

    I sistemi di produzione dell’uva dell'azienda Pianbello sono tradizionali e poggiano su un sapere antico e sull’esperienza.

  • Pianpolvere Soprano

    Storicamente il vigneto si divide in Vigna Pianpolvere Soprano, proprietа esclusiva di Rocche dei Manzoni, e Vigna Pianpolvere. La denominazione risale alla fine del 1700 quando Napoleone Bonaparte edificò, su questo appezzamento, una polveriera. In epoca successiva, divenne di proprietà ecclesiastica e all'inizio del 1900 fu acquistata dalla famiglia Fenocchio che per sessantotto anni ne vinificò le uve.
    Dal 1998 diventa proprietà della famiglia Migliorini, già produttori in Monforte d'Alba presso Podere Rocche dei Manzoni.

  • Piefrancesco Gatto

    L’azienda di Gatto Pierfrancesco è stata fondata agli inizi del 900, e si trova a Castagnole Monferrato, in provincia di Asti. Un territorio collinare con inverni freddi ed estati calde, mitigato da una continua esposizione al sole che permette una perfetta maturazione delle uve qui prodotte: Barbera, Grignolino e Ruchè. Pierfancesco grazie al suo incontro con don Giacomo Cauda si innamora del Ruchè e oggi coltiva 3 ettari di questo vitigno a cui si aggiungono altri 17 tra i comuni di fra Montemagno, Viarigi, Refrancore e Castagnole Monferrato allevati a Barbera e Grignolino. I vigneti sono posti su terreni di origine tufacea, ricchi di sabbia con un’esposizione a sud-ovest che permette un’ottima maturazione e salubrità delle uve. Pierfrancesco Gatto cerca di intervenire il meno possibile sia in vigna che in cantina in modo che il suo vino sia il più naturale e specchio fedele del terroir. 80000 le bottiglie prodotte.

  • Piera

    Comincia nel 1899, nei poderi del padovano, la storia di Piera è una storia di famiglia, di generazioni che cambiano, di responsabilità trasmesse da padre a figlia, di personalità non comuni che si avvicendano per superare ogni volta i propri confini. 

  • Piero Busso

    L’Azienda Agricola Piero Busso nasce nel 1953.

    E’ una piccola azienda a conduzione familiare: Piero, con l’aiuto della moglie Lucia e dei figli, Emanuela e Pierguido, segue tutte le fasi di produzione del vino, dal vigneto alla cantina.

  • Pierre Paillard

    Bouzy se situe au coeur de la Montagne de Reims, Grand Cru historique reconnu en Pinot Noir et Chardonnay. Les Paillard s'y installent dès le début du 18ème siècle. Huit générations plus tard, ils sont devenus une Maison familiale indépendante, ambitieuse dans ses exigences de culture viticole et dans sa maîtrise des assemblages.

  • Pierre Peters

    Piccola Maison familiare di récoltant-manipulant da sei generazioni, il domaine Pierre Péters si trova a Le Mesnil-sur-Oger nel cuore della Côte des Blancs e produce sin dal 1919 soltanto da vigneti di proprietà Champagne Blancs de Blancs Grand Cru.
    Il domaine possiede 19 ettari di vigneti con età media di 30 anni, piantati a Chardonnay e situati principalmente nei comuni di Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Avize e Cramant.

  • Pietro Mugnaini

    Il Podere San Lorenzo nasce nel 1973 dalle mani della famiglia Mugnaini e, ancora oggi, è gestito da Gabriele Mugnaini, cresciuto in questa azienda agricola a San Gimignano, con la collaborazione della moglie Tiziana e, soprattutto in periodo di raccolta, anche delle figlie, Luana e Valentina.
    Vernaccia di San Gimignano e Chianti sono i vini prodotti: pur dotata di una nuova cantina con le vasche in acciaio e gli impianti adeguati a una viticoltura moderna, Gabriele, memore della lunga esperienza familiare, tende a un prodotto che
    abbia ancora le caratteristiche della tradizione.

  • Pingus

    A soli 23 anni dalla sua fondazione, Dominio de Pingus produce alcuni dei vini più ricercati al mondo, data la qualità e le poche bottiglie in circolazione. La filosofia di Pingus punta a produrre “al naurale”, con un rispetto per l’ambiente enorme.

  • Pio Cesare

    La Pio Cesare fu fondata nel 1881 dal nostro Trisnonno, Pio Cesare (Cesare di nome e Pio di cognome).
    Pio Cesare e' stato fra i primi, nella seconda meta' dell '800, a credere nelle grandi potenzialita' del Barolo, del Barbaresco e degli altri grandi vini delle Langhe ed e' stato fra i primi a produrli ed a farli conoscere.
    Da 5 generazioni, vinifichiamo i nostri vini nelle nostre antiche Cantine ad Alba, percorse e delimitate dalle vecchia mura romane della Citta'. Abbiamo recentemente ultimato un ingente intervento di ristrutturazione, con grandi investimenti, anche in tecnologie, che ci ha permesso di valorizzare sempre piu' l' importanza storica ed architettonica delle nostre Cantine, le uniche rimaste nel Centro storico della citta' di Alba.
    Siamo proprietari di oltre 50 ettari di vigneti, in posizioni di particolare pregio, sia nella zona del Barolo ( a Serralunga d'Alba le vigne della Cascina "Ornato" e quelle del "Colombaro", a Grinzane Cavour le vigne della Cascina "Gustava", a La Morra la vigna "Roncaglie" e a Barolo-Novello la vigna "Ravera" ), sia nella zona del Barbaresco ( a Treiso le vigne della Cascina "Il Bricco" e quelle di "San Stefanetto" ), come anche a Sinio, a Diano d'Alba e a Trezzo Tinella.

  • Piper Heidsieck

    Fondata nel 1785, Piper Heidsieck è una delle più grandi case produttrici di champagne del mondo con sede a Reims, nella regione della Champagne-Ardenne. Tra i filari dei vigneti di Piper Heidsieck e dei suoi conferitori, con cui la maison ha un rapporto fidelizzato da generazioni, si coltivano le tre varietà tipiche del terroir dello Champagne, Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Le viti, che raggiungono anche i 60 anni d’età, crescono all’interno di parcelle e cru qualitativamente importanti, situate all’interno della Montagne de Reims e della Côte des Bar, e vengono monitorate con un unico obiettivo, quello di ottenere grappoli d’eccellenza.

  • Planeta

    Nelle cinque cantine e nei 390 ettari di vigna di proprieta' che le circondano ha preso vita il progetto di Planeta. Una ricerca paziente e meticolosa, mai affrettata, rivolta tanto al passato quanto al futuro.

  • Podere Conca

    Ci troviamo sulla “Strada del Vino”, a Bolgheri, dove si susseguono molte delle più conosciute aziende vinicole della zona. Qui, sorge il vecchio Podere ottocentesco, immerso in un’antica uliveta tra i cui filari sono stati impiantati i primi filari di Cabernet Franc. Anima e motore dell’azienda è Silvia che con Livio condivide un grande amore per i luoghi e per il terroir: naturale quindi la scelta di coltivare secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Le uve vengono raccolte e selezionate a mano e vinificate nella cantina di proprietà, inaugurata nel 2019.

  • Podere Forte

    Podere Forte è un’azienda agricola situata a Castiglione d’Orcia, comune toscano inserito nella splendida cornice della Val d’Orcia, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Oggi Podere Forte si estende su un territorio di 500 ettari in cui è stata ricreata l’antica idea di cortes romana: una fattoria polifunzionale dove uomo, piante e animali contribuiscono a realizzare un macrocosmo integrato, autosufficiente e sostenibile.

  • Podere Gagliassi

    Cascina Gagliassi è un’azienda giovane,nata nel 2006 dall’incontro tra le famiglie Romano e Dellatorre.Solide sono però le sue radici nel passato. Se per i Romano si tratta della prima esperienza nel mondo del vino,i Dellatorre hanno festeggiato nel 2007 i 200 anni di attività ininterrotta come vinificatori e viticultori.Tradizione con un pizzico di innovazione.

  • Podere La Berta

    Dal 2009 la famiglia Poggiali assume la responsabilità di un percorso iniziato negli anni ’70 a Brisighella (provincia di Ravenna) e avvia un processo di recupero, unendo alla vocazione del territorio intraprendenza, esperienza, visione, e grande attenzione alla qualità.

    I tre fratelli Giovanni, Nicolò e Domenico si impegnano con Podere La Berta e i suoi 22 ettari vitati in un nuovo progetto di valorizzazione dell’identità vitivinicola romagnola.

  • Podere Le Boncie

    Podere Le Boncie si trova a Castelnuovo Berardenga, uno dei sette comuni della zona del Chianti Classico. Un paesaggio magnifico, pieno di natura dove Giovanna Morganti eredita negli anni 80, dal padre Enzo, una fattoria immersa nei boschi, uliveti e vigneti. Il podere oggi conta 4 ettari di vigneto che Giovanna non alleva soltanto a Sangiovese, il vitigno principe della zona, ma anche con varietà autoctone minori come il Ciliegiolo, Il Colorino, Il Foglia Tonda, il Mammolo e il Prugnolo.

  • Podere Salicutti

    Podere Salicutti è una cantina di Montalcino, che si trova sul versante sud-est della famosa collina toscana. Si tratta di una cantina di carattere familiare, che gestisce una tenuta con una superficie complessiva di 11 ettari, di cui 4 coltivati a vigneto e gestiti in regime d’agricoltura biologica, in perfetta sintonia con l’incontaminato ambiente circostante di oliveti e boschi. La tenuta è stata acquistata nel 1990 da Francesco Leanza, che dopo alcuni lavori di sistemazione, nel 1994 ha piantato in tre appezzamenti il sangiovese.

  • Poderi Aldo Conterno

    L'azienda agricola "Poderi Aldo Conterno" si trova a Monforte d'Alba in località Bussia, cuore della zona tipica del vino Barolo. Attualmente l'azienda che vinifica esclusivamente le proprie uve, è composta da circa 25 ettari di vigna. Gran parte del terreno, che si trova ad un altitudine di circa 400 m s.l.m., ha un'esposizione Sud Sud-Ovest ed è formato da strati di sabbia più o meno compatta di colore grigio-bruno alternati da marne calcaree bianche e bluastre.

  • Poderi Colla

    Dalle “brente di vino Negro” ai grandi cru di Barolo e Barbaresco, passando per il “Moscatello”, il Vermouth e lo Spumante Metodo Classico: trecento anni raccontati dai vini che la famiglia Colla ha saputo valorizzare, dedicandosi alla ricerca e sperimentazione, alla tutela ed alla divulgazione dei grandi vini piemontesi.

  • Poderi dei Bricchi Astigiani

    Poderi dei Bricchi Astigiani è un’azienda che può essere considerata di modeste dimensioni se confrontata con la sorella toscana Badia di Morrona. In realtà si tratta di ben 15 Ha di vigneto situati in una delle più belle zone dell’astigiano. Una piccola ma funzionale cantina. Vitigno principe la Barbera tra i più blasonati del Piemonte.

  • Poderi Il Carnasciale

    L'unico vino prodotto da questa azienda, il Caberlot, è il frutto dell'ambiziosa visione di Wolf Rogosky, che dopo lunghi anni di attesa riuscì a piantare, nel 1986, pochi filari di un Cabernet sconosciuto di cui intuiva il potenziale. La sua passione fu presto accompagnata da ottimi risultati. Dopo la sua scomparsa nel 1996, l'onere e l'onore di portare avanti il nascente progetto passò alla moglie Bettina, al figlio Philip ed alla sua compagna, Sara.

  • Poderi Moretti

    L’azienda agricola vitivinicola Poderi Moretti di Moretti Francesco è la naturale trasformazione di un’azienda familiare, risultato dell’unione delle famiglie Occhetti e Moretti, già presenti nella zona dal 1630. La cantina Moretti è un’azienda storica, ben radicata nel territorio, con cantina e vigneti nel Comune di Monteu Roero e vari appezzamenti nei comuni limitrofi di Montaldo Roero, Santo Stefano Roero, Vezza d’Alba e Govone, per un’estensione totale di 38 ettari di cui 19 a vigneto. Poderi Moretti vinifica inoltre soltanto uve dei propri vigneti. 

  • Podversic Damijan

    "Bevi l'acqua come un bue e il vino come un Re."

  • Poggio al Tesoro

    Poggio Al Tesoro è il nome della cantina bolgherese di Allegrini, un vero mostro sacro della Valpolicella. Si tratta di una giovane realtà vinicola toscana nata dalla voglia di Allegrini di rimettersi in discussione e di misurarsi con una delle più prestigiose e affascinanti aree vinicole italiane.

  • Poggio Scalette

    Il Podere Poggio Scalette è un azienda vitivinicola autonoma nel 1991, quando Vittorio Fiore e sua moglie Adriana Assjè di Marcorà acquistano sulla collina di Ruffoli, nel Comune di Greve in Chianti (Firenze), nel cuore della zona di produzione del Chianti Classico.

  • Poli Distillerie

    Poli Distillerie produce distillati di frutta, di vino e distillati di uva artigianali con Athanor, un impianto a bagnomaria di concezione classica (a ciclo discontinuo).

  • Poliziano

    Una perla rinascimentale, una città papale, un centro di origine etrusca. Montepulciano, Pienza, Cortona. Questo il terroir storico e culturale dell'azienda agricola Poliziano. Circondata da poggi e colline, ispirata a una tradizione enologica millenaria, la nostra produzione di eccellenza si esprime qui da 50 anni. L'azienda agricola Poliziano, nata nel 1961 da un primo nucleo di 22 ettari, negli anni è cresciuta, fino a raggiungere gli attuali 120 ettari tutti coltivati a vigneto. Il suo nome è un omaggio all'umanista e poeta Angelo Ambrogini (1454-1494), detto il "Poliziano", che a Montepulciano nacque.

  • Pommery

    La maison Pommery è una delle più storiche, importanti e prestigiose realtà produttive di Champagne a Reims, fondata nel 1856.

  • Ponchione

    La nostra cantina di proprietà familiare è stata fondata da mio nonno "Gundin", che ha lavorato come mezzadro in vigneti di proprieta del Prof. Giovanni Dalmasso, maestro di viticoltura e enologia.

    Grazie a questa esperienza, mio nonno ha imparato le tecniche di coltivazione e ha acquistato la sua prima vigna, il Pasau.

    Partendo da questo vigneto (solo un ettaro), siamo cresciuti gradualmente: la nostra cantina attualmente è costituita da dodici ettari di vigneti su cui coltiviamo note varietà di uve come Barbera, Nebbiolo, Dolcetto, Grignolino, Arneis e Chardonnay.

    Oggi il nipote di Nonno Gundin, Maurizo Ponchione, insieme a suo padre Bruno e il figlio Andrea gestisce l'azienda vinicola sulle colline di Roero.

    E 'qui dove continuano l'attività dei loro antenati nel modo più rispettoso del suolo e dell'ambiente per mantenere un'alta qualità e una sana viticoltura per le generazioni a venire!

  • Prapian

    I vigneti della tenuta Prapian, nel comune di Tarzo in provincia di Treviso, si estendono a trecento metri d’altezza sul livello del mare; il terreno è molto minerale, soleggiato, ricco d’acqua e poco esposto ai venti. Un terroir che sa donare a ogni vendemmia l’unicità di un incontro inaspettato.
    Milioni di anni fa qui c’era il mare, un mare profondo pochi metri, abitato da coralli e nullipore, diventati poi fossili nei boschi di castagni, faggi, olmi, querce. Da qui, nelle giornate serene, l’Adriatico e Venezia si annunciano con un luccichio argentato al termine della pianura bagnata da Monticano , Livenza e Piave. Tutto intorno sentieri che attraversano rughe d’acqua, boschi selvatici e prati irregolari.
    Prapian è uno dei terroir più caratteristici delle colline di Tarzo-Valdobbiadene proclamate Patrimonio dell’Umanità UNESCO. In particolare si trova nella Core Zone, ovvero nell’area definita di maggior pregio per le sue pendenze.

  • Prinsi

    Il vino è l’espressione finale della qualità dell’uva nel rispetto del territorio.

    Il vino rispecchia la filosofia lavorativa tenuta in vigna e, durante i vari passaggi che vengono eseguiti in cantina, mantiene intatta la sua naturalità.

    La cantina è il luogo dove tutto questo prende forma; divisa in quattro locali, è stata sviluppata fin dagli anni ‘70 per favorire la facilità di lavorazione e la razionalizzazione delle mansioni.

    Le uve, durante la vendemmia, vengono pigiate, diraspate nel reparto pigiatura ed il mosto fatto fermentare nell’acciaio nel locale vinificazione.

    I vini più giovani vengono fatti maturare nell’acciaio, mentre la Barbera d’Alba e il Nebbiolo da Barbaresco, terminata la fermentazione alcolica, incontrano il legno.

    La cantina d’invecchiamento, antica di circa un secolo, ha tutto il sapore e la validità del condizionamento naturale, in un ambiente dove la temperatura non supera i 15° C; qui i legni trovano posto in modo separato: da una parte la barricaia e dall’altra la nuova bottaia.

    Queste sono le condizioni ottimali per far crescere ed invecchiare i nostri vini rispettando, momento per momento, le loro necessità fisiche per poter esprimere al meglio le loro caratteristiche.  Il quarto locale è dedicato allo stoccaggio ed al confezionamento delle bottiglie.

  • Produttori del Barbaresco

    L'attuale Cantina Sociale dei Produttori del Barbaresco, fondata nel 1958 è da tempo considerata una delle cantine più pestigiose della zona ed un esempio per le moderne cooperative; ma la sua storia, strettamente legata a quella del Vino è molto più antica. 
    Nella seconda metà del secolo scorso, nella zona di Barbaresco, il vino nebbiolo era coltivato e venduto per produrre l'allora emergente Barolo o vinificato come vino nebbiolo o generico vino da pasto. 
    Bisogna quindi arrivare al 1894, data storica fondamentale per Barbaresco, in quell'anno, infatti, Domizio Cavazza, preside della Regia Scuola Enologica di Alba e residente a Barbaresco, dove era proprietario del Castello e dell'annessa azienda agricola, creò le "Cantine Sociali di Barbaresco" per la "produzione di vini di lusso e da pasto". Riunendo attorno a sé inizialmente nove tra agricoltori e produttori iniziò a vinificare e denominare il vino con il nome del paese stesso.

  • Proprietà Sperino

    Proprietà Sperino si trova a Lessona, ai piedi del Monte Rosa. L’azienda è guidata da Paolo De Marchi insieme al figlio Luca, che nel 1999 rispolverarono la lunga tradizione di famiglia piemontese con lo scopo di riportare in auge i mitici vini del Nord-Piemonte nel rispetto non solo della tradizione del territorio ma anche delle conoscenze e delle tecniche usate allora. Oggi l’azienda conta di otto ettari di vigneto che si dividono tra le vigne Belvedere, Ormeggio, Castagnola, Rava e Covà che si trovano a lessona, e la vigna Madonna degli Angeli in frazione Forte nella zona del Bramaterra. La maggior parte delle vigne si trova nella storica zona degli Ori, così chiamata per il colore giallo brillante delle vecchie e profonde sabbie marine, sul soleggiato e ventilato altopiano di Orolungo. In vigna non si usano diserbanti e concimi chimici, e i trattamenti vengono effettuati solo attraverso piccole quantità di rame e zolfo affinché ciascun vigneto raggiunga uno stato di equilibrio. La vendemmia viene svolta in più passaggi manuali per garantire in ogni vigna la selezione delle uve che più si adattano a ciascun vino. La vinificazione è spontanea in tini di legno bassi e larghi, completamente aperti, mentre l’affinamento che avviene in botti grandi e tonneaux. 

  • Prum

    Johannes Joseph Prüm è uno dei nomi storici e prestigiosi della Mosella. La famiglia Prüm coltiva vigne e produce vino da oltre quattro secoli in uno dei territori europei di maggior fascino in assoluto. La cantina J.J Prüm possiede una ventina di ettari, tutti coltivati in ottime esposizioni, tra cui spicca il leggendario vigneto di Wehlener Sonnenuhr, oltre ai pregiati appezzamenti di Graacher Himmelreich, Zeltinger Sonnenuhr, Bernkasteler Badstube.

  • Prunotto

    Con oltre un secolo di storia sulle spalle la cantina Prunotto può ben definirsi una realtà storica nel territorio delle Langhe. Nata nel 1904a Serralunga, come Cantina Sociale “Ai Vini delle Langhe”, contava fra i fondatori quel giovane Alfredo Prunotto che avrebbe dato vita a uno dei marchi più noti in fatto di vini piemontesi. Nel 1922, fu proprio il signor Alfredo che rilevò la Cantina Sociale, in difficili condizioni economiche. Sotto la sua guida, l’azienda non tardò a farsi conoscere in Italia e all’estero. Nel 1956, Prunotto la lasciò nelle mani dellafamiglia Colla che, fin dall’inizio degli anni ’60, cominciò la selezione delle vigne più vocate per iniziare la commercializzazione di vini, i cru come il Barolo Bussia o la Barbera d’Alba Pian Romualdo, ottenuti dalla vinificazione separata delle uve provenienti da questi singoli appezzamenti.

  • Quinta do Pessegueiro

    Situata sulle ripide sponde del Douro, nel cuore di questa valle che ha dato vita ai migliori vini del Portogallo, Quinta Do Pessegueiro.
    Immaginata da Roger Zannier quasi 30 anni fa, la Quinta do Pessegueiro è composta da tre appezzamenti - Pessegueiro, Teixeira e Afurada - che producono vini e porti eccezionali (rosso e bianco).

  • Quintodecimo

    Il grande vino è una fusione perfetta tra scienza e poesia, tra il misurabile e l’imponderabile. È essenzialmente bello. È un’opera d’arte. Una sorta di trasfigurazione della materia prima. Esso nasce dal mosto come una statua nasce dalla pietra e chi realizza un grande vino, è colui che scava nella pietra, avendo già in mente il risultato finale. Ovviamente per fare questo deve possedere solide basi scientifiche. Deve avere il controllo dell'intero ciclo, attraverso il possesso di cognizioni più varie, dalla conoscenza del suolo, alla fisiologia dell'uva, dai processi biochimici alla base della trasformazione dell'uva in vino ai meccanismi della percezione sensoriale. Questi concetti costituiscono l’essenza del mio modo di vivere il vino. È con queste convinzioni che nel 2001 mia moglie Laura ed io abbiamo fondato Quintodecimo.

  • Ragnaud Sabourin

    La Ragnaud-Sabourin è una prestigiosa azienda a conduzione familiare, situata nel cuore della Grande Champagne, esattamente nei pressi di Segonzac. La Grande Champagne, che rappresenta il più centrale dei sei cru del Cognac, è una regione davvero unica per la produzione di questo distillato. Fondata nel 1850 da Gaston Briand e poi successivamente gestita dal genero Marcel Ragnaud, l’azienda è ora in mano ad Annie Ragnaud-Sabourin e al figlio Olivier, che continuano a gestire quella che è una delle realtà più conosciute tra gli appassionati, considerata simbolo di un Cognac di altissima qualità.

  • Raineri

    L’azienda nasce nel 2005 con la produzione di poche bottiglie di Dolcetto nella zona del Dogliani. La passione per il buon vino e il rispetto della tradizione hanno portato a lavorare sodo per ottenere già nel 2006 anche Barbera, Nebbiolo e Barolo da vigneti in Monforte d’Alba. L’obiettivo è produrre vini genuini e classici avvalendosi dell’aiuto della famiglia e dei preziosi insegnamenti dei saggi produttori delle Langhe.

    La cantina, situata in frazione Panerole di Novello, è suddivisa in tre aree: la vinificazione con vasche in acciaio, l’invecchiamento con botti grandi e piccole di rovere francese, e lo stoccaggio bottiglie a temperatura controllata.
    La filosofia è quella dei grandi Maestri vignaioli piemontesi: assoluto rispetto di ogni singola vite con lavori manuali in vigna, maniacale selezione del rovere utilizzato per l’affinamento, degustazioni costanti per imparare l’evoluzione del vino.
  • Raventòs I Blanc

    Una delle tenute più antiche di tutta la Spagna, Raventós i Blanc si trova nel Penedès a circa 50 chilometri da Barcellona. Fondata nel 1497 è sempre appartenuta alla famiglia Raventós. In tenuta si vinifica già dal 1872, allorquando Josep Maria Raventos i Blanc iniziò i primi esperimenti di spumantizzazione. La filosofia aziendale, tramandatasi nei secoli di generazione in generazione, è improntata al raggiungimento e al mantenimento della qualità, motivo per il quale dal novembre del 2012 Raventós i Blanc ha abbandonato la produzione sotto la denominazione Cava. Per le stesse motivazioni l'azienda è attualmente a conduzione biodinamica. Non meno importanti i suoli ove gli impianti della Bodega sorgono: di composizione calcarea, possiedono a circa due metri di profondità uno strato di roccia calcarea misto a fossili marini, denominato "galera" che conferisce a tutti i vini prodotti una peculiare nota salina.

  • Regnard

    La Maison Régnard è una delle realtà vitivinicole più antiche e più prestigiose di tutta la Borgogna francese.

  • Renato Fenocchio

    Nei primi anni dell’800 la famiglia di Renato Fenocchio, l’attuale proprietario, da Monforte d’Alba si trasferì a Barbaresco con l’intento di condurre una cascina dove convivevano allevamento, coltivazione di vigneti, campi e noccioleti.
    Nel 1993, dopo aver lavorato per alcuni anni presso un’importante cantina di Barbaresco, Renato decise di proseguire la gestione dei terreni di famiglia e di costituire un’azienda agricola in proprio. Negli anni successivi, insieme alla moglie Milva, ampliarono l’azienda attraverso l’acquisizione di nuovi vigneti dove praticano, da sempre, un tipo di agricoltura sostenibile. L’attuale cascina Fenocchio sorge a Neive e vanta 6 ettari tra i comuni di Barbaresco, Neive e Treiso, oltre ad un l’oliveto a Villa Faraldi e a San Bartolomeo al mare, della superficie di 3000 mq.

  • Ress

    Viticoltori fin dalla metà del 1900, questa famiglia negli ultimi anni ha dedicato le proprie energie alla produzione di Trentodoc nelle versioni BrutRosé e Riserva, grazie all’esperienza di papà Luigi e agli studi ed esperienze dei figli. La suggestiva cantina, formata in una grotta scavata nella roccia, un tempo rifugio della prima guerra Mondiale, regala un ambiente suggestivo, unico e particolarmente adatto alla creazione di questa tipologia di vino.
    Il Brut Rosé Maria Rosa e la Riserva Emilio portano i nomi di chi nella famiglia è stato amato ed importante.

  • Reva

    “Réva”, azienda nata nel 2013, situata nel cuore delle Langhe e del Barolo, esattamente a Monforte d’Alba, nella tenuta di San Sebastiano. Un luogo che è diventato un progetto ma allo stesso tempo anche un progetto che si è trasformato in un luogo: “Réva” è questo, un Wine Resort, una cantina-ristorante, che si racconta in quello che è un palcoscenico appartenente al Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ma “Réva”, poi, è anche un progetto che guarda alla sostenibilità, al rispetto integrale dell’ambiente, della natura, della biodiversità e dell’ecosistema: “Réva” è il limitare dell’impatto umano, “Réva” è armonizzare l’interazione, per una consapevolezza secondo cui il territorio non va sfruttato ma va valorizzato e tutelato dal futuro. Ecco allora che si parte da circa 7,5 ettari vitati, dove trovano dimora piante di nebbiolo, di barbera, di dolcetto e di sauvignon: filari gestiti secondo le norme dell’agricoltura biologica, che sfruttando alcuni dei più prestigiosi cru di zona - come Ravera a Novello, Lazzarito a Serralunga e Cannubi a Barolo - arrivano a regalare grappoli qualitativamente eccellenti.

  • Ricasoli

    Ricasoli è una delle aziende più rappresentativa del territorio del Chianti Classico. I 1200 ettari di proprietà dell' azienda ne comprendono circa 240 di vigneto intorno al Castello di Brolio, nel comune di Gaiole in Chianti.

  • Ricossa
    Le origini della famiglia Ricossa hanno inizio verso la fine del 1800, nella zona di Asti, in Piemonte. Qui fondarono una rinomata distilleria che divenne ben presto un fiore all’occhiello della regione.

    Oggi continua a trasmettere la sua tradizione attraverso la produzione di vini premiati e riconosciuti a livello mondiale.

  • Ridge

    La cantina Ridge Vineyards ha sede a Cupertino, Santa Clara County, a circa 70 km a sud di San Francisco (California). Fondata nel 1885 dal medico Osea Perrone si è da subito differenziata, rispetto alle altre realtà della zona, per avere una cantina unica nel suo genere: sviluppata per tre piani sul versante del Monte Bello Ridge. La prima annata prodotta risale al 1892. Dagli anni ‘40 Ridge Vineyards ha avuto diversi proprietari che hanno implementato il suo valore con nuovi impianti ed il recupero degli storici terrazzamenti voluti dal dottor Perrone. Tra le figure di spicco, che si sono avvicendate nella gestione e produzione dei vini, troviamo Dave Bannion e, successivamente, Paul Draper, il quale con il suo operato ha portato il nome della cantina ad assurgere nel panorama vitivinicolo internazionale.

  • Riolfi Sapori

    Da una lunga tradizione familiare, maturata all’insegna dell’amore per i prodotti più naturali e genuini nasce RIOLFI, un’azienda artigianale che, pur nel rispetto delle moderne tecnologie, custodisce con gelosia quanto la terra sa offrire di prezioso ed insostituibile per la nostra sana
    alimentazione.

    Giorgio e Mauro Riolfi, artigiani della qualità, scelgono e selezionano i prodotti che Voi, attenti buongustai, pretendete sulla Vostra tavola: frutti e verdure assolutamente garantite da ripetuti e severi controlli e selezionate con amore ed attenzione dai titolari.

    L’obiettivo dell’azienda è quello di soddisfare i Vostri desideri, la voglia di assaporare quei prodotti che sono la nostra tradizione, il nostro orgoglio, il nostro futuro.

    Potete trovare la produzione artigianale di Riolfi presso la sede dell’azienda in Castelnuovo Calcea (AT), presso i migliori negozi, enoteche, gastronomie. Le confezioni Riolfi sono sottoposte a severi controlli sia sui prodotti in arrivo che sui prodotti finiti, ad opera di laboratori esterni qualificati.

    L’azienda si rivolge al mercato anche con marchi e ricette personalizzate, utilizzando, se possibile, materie prime fornite dal cliente.

  • Riva Granda

    La Soc. Agr. Riva Granda è situata a Col San Martino nel cuore della zona di produzione del Conegliano Valdobbiadene DOCG, in un territorio di immenso valore paesaggistico, storico e culturale. Il lavoro parte dalle colline e dalle vigne per mantenere negli impianti quasi centenari, insieme al vitigno Glera, le storiche varietà Perera, Bianchetta e Verdiso, dando così vita a versioni autentiche di Conegliano Valdobbiadene DOCG.

  • Rivetto Enrico

    La cantina di Enrico Rivetto produce vini piemontesi dal cuore di Serralunga d'Alba tramite agricoltura biodinamica

  • Rizzi

    La Cascina Rizzi e i suoi vigneti sui due versanti della collina (Cru Rizzi) e il Cru Nervo (appezzamento di quattro ettari sotto il paese
    di Treiso) sono il punto di partenza, la base solida e sicura su cui posano le fondamenta dell'Azienda.

    Dopo, venne l'impegno e la voglia di crescere, sempre rimanendo legati al proprio Territorio e a quella filosofia di lavoro che non diventa mai puramente aziendale, ma mantiene il carattere famigliare di chi sceglie di portare avanti un'attività "a misura d'uomo" e legarla ai sentimenti più puri e profondi. 

  • Roagna

    Si potrebbe pensare che i Roagna siano vignaioli d’altri tempi, visto la conoscenza palmo a palmo che hanno delle loro vigne. Di sicuro sono anche eccellenti vinificatori, per nulla conservatori: osservano, selezionano attentamente, pretendendo l’integrità del frutto e la maturità del vinacciolo; provano e sperimentano, con l’unico obiettivo di rispettare in tutto e per tutto il vitigno e la terra sulla quale sono nati: vivono per fare vino, rispettando la tradizione , ma cercando, al contempo, di evolversi. La cantina oggi è guidata da Luca, che rappresenta ormai la quinta generazione, e dal papà Alberto. Entrambi lavorano in vigna e in cantina, cercando di lasciar fare alla natura e al tempo il suo corso, non intromettendosi in maniera invasiva nella maturazione delle uve: spazio, così, alla crescita dell’erba, che viene calpestata e non tagliata e al perfetto equilibrio della maturazione delle viti, che non vengono mai forzate in nessun modo. E’ la natura a regolare i cicli qui a Roagna, e la cantina vi si adatta il più possibile. I vigneti che hanno la fortuna di crescere qui sono due, il Pajè, un anfiteatro a Nebbiolo, e quello in Rocche di Castiglione Falletto, con viti del 1937 di Nebbiolo da Barolo (per la Riserva).

  • Roberto Ferraris

    L’Azienda, fondata nel 1923 da Ferraris Stefano, si trova ad Agliano Terme nel cuore della zona storica della Barbera d’Asti, in un’area viticola tra le più vocate per terreno e microclima.

    Gli ettari a vigneto sono dodici di cui una parte sono rappresentati da viti molto vecchie che in alcuni casi raggiungono i 80 anni di età. Il sistema di allevamento è il guyot tradizionale, le rese per ettaro vanno dai 50 ai 80 ql. A fine luglio viene eseguita la vendemmia verde vengono diradati i grappoli in eccesso. La raccolta delle uve viene effettuata a scalare per raggiungere una completa maturazione. La fermentazione avviene in vasche di acciaio con temperatura controllata che va dai 25° ai 28° gradi e dura in media dai dieci ai quindici giorni a seconda dell’annata.

  • Roberto Sarotto
    L'azienda Roberto Sarotto è un'azienda a conduzione familiare legata da sempre al mondo vitivinicolo, con una profonda consapevolezza dei valori tradizionali, ma senza paura di intraprendere strade innovative passando da "pionieri" del mondo del vino.
  • Roberto Voerzio

    Roberto Voerzio è un vignaiolo, vero, che non ama i riflettori, una persona che vive per il vigneto, da cui riesce ad estrarre, grazie a diradamenti estremi, un vino di una purezza unica. I suoi vini sono vere opere d’arte sempre al di sopra di tutti gli altri. Le produzioni di Roberto Voerzio sono limitatissime e riuscire ad assaggiare una bottiglia del suo vino è davvero cosa rara, un privilegio per pochissimi.

  • Roby Marton

    La nuova frontiera del gin e dei distillati italiani di qualità ha un nome: Roby Marton. Tutto nasce dall’intuizione di Roberto Marton, imprenditore veneto che, dopo una lunga esperienza nella produzione e distribuzione di liquori e distillati, dedica anima e corpo nella creazione di distillati e liquori artigianali, prodotti seguendo le più antiche tradizioni inglesi ma rispettando i più alti criteri qualitativi del  made in Italy. Stiamo parlando di una  piccolissima produzione artigianale  che non supera le 12000 bottiglie ma che ha riscosso un grande successo nei più eleganti e raffinati locali e gin bar di tutta Europa.

  • Rocche dei Manzoni

    Il PODERE ROCCHE dei MANZONI Nasce nel 1974 in Località Manzoni nel comune di Monforte d’Alba, cuore pulsante delle Langhe e del territorio di produzione del Barolo, per volontà di Valentino Migliorini.

    Oggi l’azienda è costituita da 50 ettari, tutti facenti parte dello stesso comune con proprietà nei migliori e più vocati appezzamenti dell’area vitivinicola.

  • Roccheviberti

    L'azienda vitivinicola Roccheviberti è situata nel comune di Castiglione Falletto, in località Rocche. Attualmente l'azienda agricola occupa quattro ettari e mezzo di vigneto specializzato coltivando uve di grande pregio: nebbiolo, barbera, dolcetto, tutti vitigni autoctoni delle Langhe e del Piemonte. La famiglia Viberti, viticoltori da molte generazioni, vinifica esclusivamente uve di proprietà nel solco di antiche tradizioni e nel rispetto assoluto della materia prima e dell'ambiente. I nobili vini rossi dell’azienda Roccheviberti riposano in botti di rovere francese e successivamente in bottiglia, e lentamente elaborano delicati profumi e affinano la pienezza e l’austerità dei sapori.

  • Roccolo Grassi

    Roccolo Grassi  nasce nel 1996, per volontà di produrre vini importanti
    in una zona altamente vocata per la viticoltura.

    La famiglia da sempre produce vino e con Marco e Francesca inizia un nuovo progetto:
    produrre vini di terroir, di carattere e grande personalità, vini in grado di dare un’emozione e di lasciare un ricordo.

  • Roger Brun

    Azienda vitivinicola familiare da numerose generazioni.

    La famiglia Brun, da prima della Rivoluzione francese, sono sempre stati famosi bottai. Un paio di queste hanno appreso l’arte della spumantizzazione presso la Moët & Chandon di Epernay.

    Alla fine dell’Ottocento i consanguinei Brun dediti alla viticoltura e alla produzione di eccellenti Champagne erano oltre 120. Attualmente sono due le marche importanti presenti sul mercato: la René Brun e la Roger Brun.

  • Roger Groult

    Nel 1860 fu Pierre Groult che provò per la prima volta a distillare il suo sidro di mele, decidendo poi di lasciar invecchiare il liquore ottenuto in botti di rovere: il Calvados Groult era nato. In seguito, grazie al continuo e costante lavoro, per merito dei metodi di produzione e grazie anche al territorio perfetto, il Calvados Groult iniziò a ottenere presto importanti riconoscimenti, vincendo la sua prima medaglia d’oro nel 1893, e aumentando nel tempo la sua reputazione. L’azienda Groult continuò a crescere negli anni, sviluppandosi soprattutto nel primo decennio del secolo scorso, quando venne ampliata nella struttura, e contemporaneamente ampliò la sua distribuzione commerciale, arrivando a esportare i propri Calvados in oltre trenta diversi paesi di tutto il mondo. Oggi, la lunga tradizione continua ancora, e al momento è, come già ricordato, Jean-Roger Groult a reggere le redini dell’impresa di famiglia, che con quest’ultimo è giunta, per l’appunto, alla quinta generazione consecutiva attiva in azienda.

  • Roger Pouillon et Fils

    Tutto inizia nel 1947 a Mareuil sur Aÿ, piccolo villaggio al centro della Grande Vallée de la Marne, quando Roger Pouillon decide di creare i suoi Champagne dai pochi ettari dei vigneti di famiglia. In quasi 70 anni di storia Roger, suo figlio James e ora il nipote Fabrice hanno portato questa maison familiare a godere di una ottima reputazione ottenuta grazie a vini fini e complessi che sono in grado di coniugare stile, tradizione e innovazione. La raccolta delle uve avviene solo manualmente e Roger Pouillon è una delle poche maison che tiene viva la tradizione di ospitare i vendemmiatori. Le uve appena raccolte vengono pressate nell’antica pressa verticale che permette di estrarre dolcemente gli aromi più delicati. Fabrice Pouillon e sua moglie Elodie oggi conducono i vigneti, 15 ettari suddivisi in 68 parcelle divise tra Grand Cru e Premier Cru, con un regime che definiscono “coltura artigianale ragionata”, ispirato all’agricoltura biologica e biodinamica: niente chimica di sintesi, inerbimento tra i filari e lavoro in vigna a cavallo. Per rispettare lo stile della maison, tutti i membri della famiglia Pouillon partecipano alla degustazione degli assemblaggi.

  • Rohregger

    Nel suo lavoro in cantina Stephan persegue un obiettivo preciso: le caratteristiche intrinseche della natura, del vitigno e della posizione devono poter essere percepite nella bottiglia. Per arrivarci sono indispensabili molta pazienza, una lavorazione accurata delle uve e un lento affinamento nelle vasche di cemento o nelle botti di legno, che preferisce all’acciaio. In fin dei conti sono entrambi materiali caldi che respirano meglio, mantengono una temperatura costante e permettono una maturazione e un affinamento graduali.

  • Roland Champion

    Azienda vitivinicola familiare da quattro generazioni, nel cuore della Côte des Blancs.

    Piccolo viticoltore di Chouilly, André Champion nel 1951 fonda la sua azienda viticola. Gli succede Roland Champion, figlio del fondatore che, durante la sua gestione, acquisisce nuovi terreni da destinare a vigneti e da il nome alla prima gamma di Champagne dell’azienda con il proprio nome. A Roland succede il figlio François, affermato enologo che da qualche anno è affiancato dalla figlia Carole.

    Ettari vitati coltivati totali di proprietà: 18,00

    Suddivisi in quaranta parcelle posizionate nei dintorni di Chouilly, villaggio classificato Grand Cru della Côte des Blancs e Verneuil e Vandière, villaggi sulla riva destra della Vallée de la Marne.

    Vitigni : 90% Chardonnay, 2% Pinot Noir e 8% Pinot Meunier.

    Numero medio di bottiglie commercializzate in un anno: 85.000

  • Rolio Beer

    La Birra Artigianale è prodotta con materie prime di qualità: Acqua, Malto, luppolo e lievito. Questi ingrediedienti vengono miscelati dal birraio, per dar vita ad una bevanda vocata a trasmettere aromi, sapori ed emozioni. Il risultato potrà avere un'infinità di sfumature diverse proprio per emozionare chi la beve.
    Il birraio è un po' un sognatore che mette tutta la sua passione per creare qualcosa di unico da gustare, non da tracannare, la sua speranza è quella di non vedere più persone ordinare una "BIRRA MEDIA" proprio perchè ogni birra ha una sua identità.

  • Rolly Gassmann

    Rolly Gassmann ha sede nel piccolo villaggio di Rorschwirhr, nella parte più a nord del Dipartimento dell'Alto Reno in Alsazia. La proprietà, di circa 50 ettari vitati, divisi tra il comune di Rorschwirhr e di Bergheim permette di agire su una varietà di terreni unica: argilla, sabbia, calcare e granito si alternano in questa zona creando vini dal carattere forte e deciso. La cantina è condotta oggi da Marie-Thérèse, Loius e dal loro figlio Pierre Gassmann. La produzione è di circa 300 mila bottiglie per anno che sono solo per il 20% destinate all'esportazione fuori dal territorio francese.

  • Romano Dogliotti - La Caudrina

    I VINI CAUDRINA, tutti D.O.C., sono l'espressione di una lunga esperienza e di una notevole vivacità e capacità evolutiva. Caparbio come la maggior parte dei vignaioli langaroli,
    ROMANO DOGLIOTTI resta legato alla tradizioni
    ma con decisa apertura alle nuove tecnologie delle quali ha voluto dotare la sua nuova cantina.

  • Ronchi

    L'azienda agricola Ronchi è radicata da sempre nel territorio di Barbaresco e conosce bene il valore della viticoltura collinare. Coltiva vigneti di proprietà aziendale e vinifica solo le uve provenienti dai propri vigneti, controllando interamente la filiera produttiva dal grappolo alla bottiglia.

  • Rosset

    Rosset è una cantina di recente fondazione che in pochissime vendemmie ha saputo distinguersi nel panorama vitivinicolo italiano e ha ben presto popolato le guide internazionali di settore per l’autenticità dei suoi vini. Nata da una costola delle Distillerie St. Roch nel 2001 in località Senin di Saint-Christophe, oggi la cantina è gestita da Nicola Rosset che, supportato dalla consulenza del giovane enologo Matteo Moretto, unisce sapientemente la ricerca e la riscoperta di vitigni autoctoni a un’interpretazione regionale di preziosi vitigni internazionali.  Il vigneto si estende per 7 ettari e comprende parcelle di Chardonnay, Cornalin e Syrah. Il terreno in parte collinare è posto in posizione soleggiata e risulta perciò particolarmente adatto alla coltivazione di questi vitigni.      I vini della cantina Rosset portano con sé una tradizione familiare che racconta un forte legame con il territorio e un’attenzione particolare alla salvaguardia dell’ambiente, nell’ottica di una continua ricerca nella crescita qualitativa e naturale dei propri vini.     ALTRE INFORMAZIONI Regione Valle d'Aosta (Italia) Anno fondazione 2001 Ettari vitati 7 Uve di proprietà 100% Produzione annua 30.000 bt Enologo Matteo Moretto Indirizzo Az. Agricola Rosset Terroir, Località Torrent de Maillod, 1/A - 11020 Quart (AO)

  • Rotari

    Punta di diamante del Gruppo Mezzacorona, la Cantina Rotari è una delle più significative strutture di produzione di spumante Metodo Classico in Italia, una cantina di moderna concezione perfettamente integrata nel territorio circostante, ideata e costruita nel rispetto dell’ambiente.

  • Rovero

    La storia dei Rovero inizia alla fine dell’ottocento.
    Memoria storica è la piccola cappella eretta nel 1880, incastonata nella cornice aziendale. Un agglomerato di case attorno al grande cortile dove trovano anche posto la distilleria, la cantina di invecchiamento delle grappe, la vecchia casa contadina dedicata alla foresteria e gli uffici.
    Sulla collina di fronte in mezzo alle vigne, nel verde e pittoresco paesaggio, la cantina di vinificazione e l’affinamento dei vini.

    Le ultime due generazioni: i fratelli Franco, Claudio, Michelino con il figlio Enrico, continuano
    con rinnovata passione la tradizione di famiglia ampliando l’Azienda ed impiegando tecniche di coltivazione che garantiscono, oltre al rispetto dell’ambiente, prodotti sicuri e genuini.
    Il metodo biologico esteso da anni a tutta la produzione aziendale è ormai punto di forza e costituisce esempio per molti agricoltori.

  • Ruggeri

    La Ruggeri possiede un piccolo vigneto di Cartizze e 20 ettari nel vicino Montello, 12 dei quali vitati a Pinot Grigio e Glera (tradizionalmente chiamata Prosecco). Circa un ettaro è dedicato alla Recantina, antico vitigno autoctono a bacca rossa recuperato dopo un lungo lavoro con l’Istituto sperimentale per la Viticoltura di Conegliano.

  • Ruinart

    La Maison Ruinart nasce nel 1729, nel cuore del XVIII secolo, in un momento in cui emerge in Francia una nuova arte del vivere. Il secolo precedente, quello del Re Sole Luigi XIV, aveva inventato una civiltà del fasto. Il secolo della Maison Ruinart inventa una civilizzazione del gusto. Un gusto fine ed elegante, leggero e sofisticato, delicato e raro, dedicato in tutto e per tutto ai piaceri dei sensi e dello spirito. Il vin de bulles è una delle migliori espressioni di questo periodo aureo, l’occasione per istanti eccezionali riservati a conoscitori e pochi eletti. È in questo clima di raffinatezza che Ruinart conosce i suoi primi successi, ed è qui che si forma il gusto Ruinart. Da allora in poi, non vi è stata una sola cuvée della Maison Ruinart che non portasse in sé le promesse di quest’arte del vivere alla francese.

  • Rum Millonario

    Il Rum Millonario proviene dal Perù, paese certamente non conosciuto nel mondo come produttore di Rum ma che con questo prodotto ha ottenuto il favore della critica mondiale.

  • Rustichella d'Abruzzo

    Rustichella d'Abruzzo nasce nel 1924 a Penne con il nome di Pastificio Gaetano Sergiacomo, ed oggi è il brand di pasta artigianale utilizzato dai migliori Chef del mondo.

  • Sabatini

    L’amore per la terra di Toscana e la passione per il buon Gin, possono sembrare cose lontane ma non per chi conosce che il segreto del Ginepro che cresce in questa terra: è considerato il migliore al mondo ed è utilizzato nei Gin più importanti! Un atto d’amore verso la propria terra, figlio della passione della famiglia Sabatini: Enrico, Filippo, Niccolò e Ugo. Nasce da qui l’idea di consolidare il legame tra la famiglia e la Toscana realizzando il sogno di produrre un Gin dal sapore e dai gusti di questa terra magica! Protagonista il ginepro toscano insieme ad altre otto botanicals coltivate nella tenuta di famiglia a Villa Ugo e sulle colline di Cortona.

  • Salon

    Dopo aver acquistato la Maison Delamotte, quinta cantina più antica di Mesnil-sur-Oger, comune Grand Cru della Côte des Blancs, la Maison Laurent-Perrier, nel 1988 finalizza l’acquisto della vicina cantina Salon, rinomata per la qualità eccelsa dei suoi Champagne. Oggi, sia la maison Delamotte che la maison Salon sono dirette magistralmente dall’enologo Didier Depond il quale, per quanto riguarda l’azienda Salon, cerca di valorizzare una storia che ebbe inizio nel lontano 1905.

  • Salvatore Murana

    Salvatore Murana è un grande punto di riferimento del Passito di Pantelleria, colui che ha riscritto la storia del vino passito artigianale siciliano a base di Zibibbo. La sua cantina è immersa nella nella meravigliosa natura dell’isola, in particolare nella piccola contrada Mueggen, una piccola oasi verde riparata dal mare e dal vento. I vigneti di Salvatore Murana si estendono per 15 ettari nei territori più vocati dell’isola di Pantelleria, in contrade dai nomi arabi e antichi: Gadir, Martingana, Mueggen, Khamma, Praia, Ghirlanda e Coste. Le viti sono allevate secondo l’antico sistema ad alberello basso, disposte in terrazzamenti e a volte custodite nei tipici giardini panteschi circondati da muretti di pietra lavica.

  • San Fereolo

    La cantina San Fereolo è stata fondata da Nicoletta Bocca, che ha cominciato la sua avventura nella viticoltura appena agli inizi degli anni '90. Nicoletta ha iniziato ad acquistare le vigne nel 1992, da piccoli e anziani viticoltori della zona di Dogliani, in provincia di Cuneo. Oggi gli ettari vitati di proprietà sono diventati 12, coltivati a dolcetto, barbera e nebbiolo, e si distendono tra Dogliani e Monforte d'Alba, per un totale di 45 mila bottiglie circa prodotte ogni anno. La conduzione delle vigne rispetta profondamente i principi dell'agricoltura biodinamica: Nicoletta pone una grande attenzione al lavoro in vigna, nel pieno rispetto della natura, cercando di intervenire al minimo in cantina e seguendo vinificazioni lente e tradizionali.

  • San Giusto a Rentennano

    San Giusto a Rentennano (nome di origine etrusca), si affaccia sull'alto corso del fiume Arbia nella parte più meridionale del Chianti Classico. Antichissimo monastero cistercense (per questo già denominato San Giusto alle Monache), poi indomito fortilizio, fu segnato a confine, secondo un trattato del 1204, fra i contadi di Siena e Firenze. Del castello rimangono le merlature guelfe del muro di cinta, le massicce mura a Barbacane e le cantine interrate, ancora oggi utilizzate per la maturazione dei vini in botte. Proprietà della famiglia Martini di Cigala dal 1914, oggi dei fratelli Anna, Lucia, Elisabetta, Francesco, Alessandro, Luca.

  • San Michele Appiano

    S. Michele Appiano, la cantina innovativa sulla Strada del Vino, é annoverata non solo tra le migliori cantine altoatesine, ma anche tra le aziende leader a livello italiano.

    Con i suoi 350 soci, 380 ettari di terreno coltivato e 2,2 milioni di bottiglie vendute ogni anno, la Cantina S. Mcihele Appiano si é fatta un nome conosciuto ormai dal vasto pubblico.

  • Sandro Fay

    LA SOCIETÁ AGRICOLA FAY nasce nel 1973 per opera di Sandro Fay che, partendo dalla piccola produzione enologica di famiglia, decide di sviluppare questa attività; dal 1998 è affiancato dai figli Marco ed Elena. La superficie aziendale è di 15 ettari.

  • Saracco

    Agli estremi confini della provincia di Cuneo, dove le ultime colline di Langa si affacciano sul Monferrato, c'è uno dei paesi il cui territorio è per oltre il 90% della superficie agricola, coltivato a vite; Castiglione Tinella è per questo motivo uno dei comuni più vitati d'Italia.

  • Sardus Pater

    La Cantina Sardus Pater si trova nell’isola di Sant’Antioco, nella parte sud occidentale della Sardegna.

  • Savart

    I Savart hanno l’azienda a Ecueil un piccolo e tranquillissimo villaggio situato nella parte nord-occidentale della Montagne de Reims e posseggono vigneti sia in questo comune che nel vicino Villers-aux-Noeuds per un totale di quattro ettari vitati, tre ettari coltivati a Pinot Nero e un ettaro a Chardonnay. Entrambi i villaggi sono classificati Premier Cru e noti per la capacità di conferire una raffinata espressione al Pinot Nero e allo Chardonnay freschezza ed energia. I Savart sviluppano il loro complesso concetto di terroir in quasi 50 piccoli appezzamenti diversi intorno ai due villaggi citati e in alcuni luoghi posseggono anche solo pochi filari di vite…. tutta questa diversità di suoli ed esposizioni diventa il comune denominatore e l’esponente di una produzione attenta alle differenziazioni, oltre che sensibile e caratterizzata dalle ricchezze che questa situazione porta nei vini.

  • Scagliola Giacomo

    L'azienda Scagliola Giacomo s.s. è fedele alla propria tradizione di azienda a conduzione famigliare. Proprio per questo motivo, Alessandro continua ad occuparsi della parte viticola, del controllo dei processi di coltivazione e della selezione delle uve e Piera, coadiuvata dalla figlia Alessandra, si occupa della parte gestionale.   Oggi sono quindici gli ettari di vigneti coltivati dall'azienda agricola Scagliola Giacomo e ogni singolo passaggio - dalla produzione, alla vinificazione - è curato con attenzione dalla famiglia Scagliola.
    L'amore per la propria terra, la professionalità e l'attenzione per i propri clienti sono i valori che hanno fatto di questa azienda vitivinicola una prestigiosa realtà nel panorama enologico italiano, e non solo.

  • Scagliola Sansì

    Da quattro generazioni la famiglia Scagliola è dedita alla coltivazione delle sue vigne con viticoltura sana, attenta e pulita; nel pieno rispetto della natura e dell'equlibrio biologico della vite, senza alcuna forzatura; con basse rese per ettaro.

    L'Azienda si estende per più 35 ettari di vigneti collocati tutti ad un altitudine di 350/400 m s.l.m. Da questi vigneti, a fianco dei classici Moscato e Barbera, si produce in quantità limitate anche Dolcetto, Cortese, Chardonnay, Grignolino, Monferrato Rosso e Brachetto e Pinot nero.

  • Scarzello Giorgio

    Scarzello Giorgio e Figli è un’ azienda vitivinicola a conduzione familiare situata nel comune di Barolo. I cinque ettari di vigneto di proprietà si trovano nelle zone Sarmassa, Pajagallo e Terlo. I vini prodotti sono i grandi rossi delle Langhe: il Barolo DOCG, il Barbera d’Alba DOC Superiore e Langhe DOC Nebbiolo, per una totale di circa 25.000 bottiglie ogni anno. Federico, che rappresenta la terza generazione di vignaioli della famiglia Scarzello, lavora in vigna e in cantina con grande passione per ottenere sempre la migliore qualità e come il nonno e il papà prima di lui, è spinto dall’amore per la terra e per le tradizioni.

  • Schiavenza

    L'azienda agricola Schiavenza opera sul territorio di Serralunga d'Alba fin dal 1956.

    L'attività avviata dai fratelli Vittorio e Ugo Alessandria è ora seguita dal genero Luciano Pira, agronomo e cantiniere, coadiuvato dalla moglie Maura e dal cognato Walter.

    In passato la cascina con le terre circostanti erano di proprietà dell'Opera Pia Barolo; il lavoro veniva svolto da mezzadri detti "schiavenza": da qui il curioso nome dell'azienda.

    Attualmente l'azienda si estende su circa otto ettari di vigneti sul territorio di Serralunga d'Alba; possiede inoltre quattro giornate piemontesi nel comune di Monforte d'Alba in frazione Perno.

  • Schloss Schönborn

    Schönborn è un vero e proprio baluardo di tutto il territorio dal 1349, anno in cui appaiono le prime testimonianze di acquisizioni di vigneti da parte dell’omonima famiglia. Nel corso dei secoli la proprietà è cambiata passando di mano in mano, e allo stesso tempo si è ampliata fino ad arrivare ai cinquanta ettari odierni, quasi interamente piantati a riesling.

  • Sciorio

    L’Azienda Vitivinicola Sciorio prende il nome dal luogo in cui è situata in Costigliole d’Asti; si estende su una fiancata di una collina, che è la diramazione di una più imponente e delle più importanti del territorio dal nome Bastia, dove sorgeva l’antica città di Loreto distrutta dai francesi.  Quest’Azienda posseduta dalla famiglia Gozzelino da alcune generazioni, conta inizialmente sei ettari di terreno collinare, ricoperto in parte da vecchi vigneti di Barbera ed in parte da nuovi, questi ultimi di Cabernet Sauvignon, Syrah, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

  • Scopone

    L’azienda familiare, condotta oggi da Cristina Minari, nasce nel 1996 con il primo impianto, a cui se ne sono aggiunti altri, a partire dal 2000, grazie al consiglio dell’allora consulente Giacomo Tachis che intuì la grande vocazione viticola dell’azienda. Attualmente è composta da 12 ettari nella porzione sud-est della denominazione prevalentemente a Sangiovese e una piccola porzione di Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah.

    L’azienda si trova nel versante che guarda il monte Amiata e si espone alla val d’Orcia a Est, per poi guardare il versante Sud fino ad Ovest. Grazie alla sua specifica posizione geografica il clima è generalmente mite e ben ventilato con un elevato numero di giornate serene durante la fase vegetativa: tutto questo garantisce ottime condizioni per un perfetto stato sanitario delle piante.

  • Secondo Marco

    Nel cuore della Valpolicella Classica, esattamente tra Verona e il Lago di Garda, i venti freddi che arrivano dai monti si alternano con quelli più miti che spirano dalle acque del lago, favorendo ottimali escursioni termiche e creando un microclima particolarmente idoneo alla coltivazione della vite. Siamo per la precisione a Fumane, ed è qui che sono situati i 15 ettari vitati dell’azienda vitivinicola “Secondo Marco”, appartenente e gestita da Marco Speri.

  • Segnana

    La famiglia Lunelli ha legato indissolubilmente il proprio nome al Trento Doc con la cantina Ferrari, per poi aprirsi a una più ampia produzione sotto la visione lungimirante del Gruppo Lunelli, che tra le altre cose ha rilevato, nel 1982, la Distilleria Segnana, che sorge proprio accanto alla storica cantina. Questa vicinanza, non solo logistica, ma prima di tutto storica (anche Segnana è un famoso marchio trentino, che distilla nientemeno dal 1860), ha portato alla naturale trasformazione delle vinacce, ottenute dalla spremitura dei vini base coi quali si producono gli spumanti Ferrari, in grappe ricche di aromi e finezza. Due storie, quella di Ferrari e Segnana, intrecciate con lo spirito imprenditoriale di casa Lunelli: trentini con gusto.

  • Sella&Mosca

    Più di un secolo é trascorso da quando due piemontesi amanti dell’avventura iniziarono a bonificare le terre sulle quali si estende oggi, per oltre 550 ha, il vigneto di Sella&Mosca ad Alghero. Un paesaggio incantevole, una terra ricca di promesse e l’incontro fortunato di due personaggi affascinati da una terra incontaminata: l’ingegnere Sella e l’avvocato Mosca.

  • Serafini & Vidotto

    La cantina Serafini & Vidotto si trova a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, dove il Piave tocca la lunga collina del Montello.

  • Serge Dagueneau

    La tenuta di Serge Dagueneau è situata sulle pendici di Pouilly-sur-Loire e di St-Andelain dove vengono prodotti Pouilly-sur-Loire e Pouilly-Fumé su un territorio di 17 ettari. Non lontano, a St-Lay l'azienda possiede anche 2 ettari dove vengono prodotti inoltre vini Côtes de la Charité rossi, bianchi e rosati.

  • Sergio Gozzelino

    Nel 1914, con l’acquisto dei primi terreni, inizia la storia dell’azienda Gozzelino che negli anni si è ampliata fino a raggiungere gli attuali 30  ettari di proprietà, situati attorno al Bricco Lu, nota collina nel paese di Costigliole d'Asti. Oggi è rappresentata la quinta generazione di vignaioli, un viaggio nel tempo nel quale, alla tradizionale e affezionata clientela familiare, ha affiancato nuovi settori di mercato (ristoranti, enoteche, vinerie) in Italia e all’estero.

    La cantina nel segno della tradizione rimane sempre aperta per chi viene ogni anno ad acquistare il “suo” vino, un modo per rimanere in contatto con i consumatori.

  • Sergio Mottura

    Un pioniere nel processo di rivalutazione dei vitigni autoctoni, da decenni Sergio Mottura si è dedicato alla ricerca scientifica ed alla sperimentazione sul campo, con studi sul DNA delle varietà locali più promettenti, con l’ottimizzazione della potatura, della gestione del terreno e della vinificazione – nell’intento di esaltare le potenzialità di un territorio che qui si esprimono soprattutto in un grande vitigno: il Grechetto.

  • Serre di Pederiva

    La storia di Serre è una delle tante belle avventure nate durante la ricostruzione dell’Italia nel primo dopoguerra. Le famiglie di Camillo Pederiva e Rosa Mattiola, fondatori di Serre nel 1956 acquistarono ciascuna diversi appezzamenti dai conti Brandolini d’Adda, allora proprietari del territorio intorno a Combai. Un’azienda familiare, alla cui evoluzione e miglioramento ha giovato l’entrata in azienda dei figli Luca e Marco: un felice cambio generazionale, che permette il mantenimento della viticoltura in terreni con condizioni di coltivazione simili a quelli di montagna.

  • Sette

    Gian Luca Colombo, giovane enologo e già proprietario della cantina Segni di Langa, Gino Della Porta, consulente marketing e comunicazione di grande esperienza e di estro ancora maggiore e Gregorio Gitti, avvocato milanese sono il terzetto che compone questa nuova realtà, nata come sfida creativa. La produzione, portata avanti nella frazione di Castelletto di Monforte d'Alba, ha avuto il via nel 2017, con la prima vendemmia; con l'intento fin dall'inizio, di lavorare in vigna, così come in cantina, con uno scarso interventismo, prediligendo quindi pratiche biologiche. Al momento, nel catalogo vini della Sette troviamo: un Vino Rosato; il Vino Rosso ""Vino da Litro""; una Barbera d'Asti DOCG; un Nizza DOCG e un Moscato d'Asti DOCG.

  • Sette Ottavi Gin

    Sette Ottavi Bamboo Gin nasce la notte tra un 7 e 8 novembre qualunque da due menti nate, a pochi metri di distanza, il 7 e 8 novembre di qualche anno prima. La base alcolica utilizzata, derivata da frumento biologico, è prodotta da una distilleria storica del '47. Delle botaniche utilizzate, provenienti anche loro da agricoltura biologica, la principale è, chiaramente, il bambù, pianta con caratteristiche eccezionali e soprattutto ecosostenibile, punto fondamentale del progetto “Sette Ottavi”.

  • Shinsei Whisky

    Il whisky giapponese Shinsei ("Celestial" in giapponese) nasce nella provincia di Yamanashi, ai piedi del monte Fuji, sullo scenario spirituale ideale per perfezionare l'arte della fusione che conferisce a Shinsei la sua eleganza sottile e armoniosa. 

  • Sibona

    La Sibona è una delle distillerie storiche del Piemonte e possiede la vecchia licenza di distillazione N° 1, sinonimo di un grande passato e prestigio.

  • Simone Cerruti

    La famiglia Cerruti coltiva Moscato bianco dal 1800 e Simone, rappresenta la quarta generazione. L’ azienda è situata a Castiglione Tinella, nel cuore delle Langhe (Piemonte – Italia), tutelate dall’ Unesco. Le dimensioni aziendali sono piccole: 4 ettari, per una produzione totale di 4500 bottiglie, ma l ‘intenzione è quella di aumentare gradualmente la produzione.

  • Siro Pacenti

    L’azienda Pacenti è nata nel 1970 con l’acquisto della proprietà a nord di Montalcino (Pelagrilli) da parte di Siro. Sono gli anni in cui vengono impiantate alcune vigne importanti, tuttora esistenti sui suoli argillosi e freschi del lato che guarda Siena. Nel 1988, la conduzione passa a Giancarlo. È l’anno della vendemmia in cui vengono imbottigliati per la prima volta il Rosso e il Brunello di Montalcino Siro Pacenti.

  • Socré

    Socré nasce a Barbaresco nel 1869, quando un bisavolo degli attuali titolari acquista il fondo agricolo e si stabilisce a Barbaresco per coltivare la vigna.

  • Soldera Case Basse

    Case Basse è una tenuta nella zona sud ovest di Montalcino, il luogo dove si coltiva il vitigno Sangiovese Grosso, da cui si produce il famoso Brunello.
    Si estende per oltre 23 ettari ed è in una situazione ampelografica ottimale per il terreno collinare di origine eocenica,

    -          per l'altitudine: 320 metri,
    -          per l'esposizione: Sud-Ovest,
    -          per il clima asciutto, lungamente soleggiato, non nebbioso,
    -          per la limpidezza della luce.

  • Solouva

    SoloUva nasce in Franciacorta dalla volontà di Giovanni Arcari e Nico Danesi di creare degli spumanti forti di un carattere unico che non fosse riproducibile in altre regioni vitivinicole.

  • Sottimano

    Nel 1975 Rino e Anna Sottimano acquistano la cascina Cottà e parte dei vigneti attuali. Ampliata poi negli anni seguenti con l'acquisizione dei vigneti nelle sottozone Curra', Fausoni e S. Cristoforo. A conduzione famigliare, da alcuni anni è entrato in azienda il figlio Andrea, enotecnico e la figlia Elena come coadiuvanti del padre Rino, titolare ed enologo. Attualmente coltiviamo 18 ettari a vigneto in territorio collinare ad alta vocazione viticola nella parte sud-occidentale del Piemonte denominata Langhe, nel cuore di Neive.
    La produzione e' costituita da 5 "cru" di Barbaresco: CurràCottàFausoniPajorè e Basarin, il Dolcetto Bric del Salto, la Barbera Pairolero e il Matè, vino rosso prodotto con uve brachetto.
    Vengono prodotte complessivamente 85.000 bottiglie suddivise in 20.000 Dolcetto d'Alba, 12.000 Barbera d'Alba, 20.000 Langhe nebbiolo, 6.500 Brachetto secco e circa 25.000 Barbaresco.
    Particolare cura viene rivolta al vigneto, in modo da avere, tramite rese basse delle uve, un'alta concentrazione che ci consente di produrre vini strutturati, di corpo e molto longevi.

  • Speri

    Famiglia storica della Valpolicella, l’azienda Speri è un’autorevole e fedele interprete dei vini della Valpolicella Classica, divenuta, per la sua continuità e il suo forte radicamento al territorio, un punto di riferimento dell’enologia italiana.

  • Stags Leap

    Stags 'Leap Winery è un'azienda vinicola situata vicino a Yountville, California, Stati Uniti, nel distretto di Stags Leap della Napa Valley. Il vigneto di 240 ettari dell'azienda vinicola fu piantato per la prima volta nel 1893.

  • Stefano Occhetti

    Stefano Occhetti è un vignaiolo dalla storia particolare. Stefano ha fatto tutt’altro nella vita fino a pochi anni fa, quando da ingegnere con un lavoro piuttosto prestigioso, ha deciso di mollare tutto e tornare nel Roero, per stare vicino alla propria famiglia e alle vigne del nonno.

  • Steinhaus

    Nel 2017 le Agricole Gussalli Beretta realizzano una nuova importante acquisizione, la cantina Steinhaus in Alto Adige, in località Bucholz di Salorno. Un antico Maso datato 1700, circondato da 7 ettari di vigneto affacciati con splendida visuale sulla valle dell’Adige e vocati alla produzione di sauvignon blanc, gewürztraminer e pinot nero. Le vigne, posate su terreno calcareo tra i 500 ed i 600 metri di quota, godono di condizioni ideali per la produzione di vini equilibrati ed eleganti. La conduzione agronomica e la moderna cantina sono affidate alle sapienti mani di Federico Curtaz.


    La proprietà è attraversata dal sentiero Dürer, un’affascinante escursione che ripercorre l’itinerario affrontato nel 1494 dal famoso artista rinascimentale Albrecht Dürer.

  • Stella

    L'Azienda Agricola Stella nasce intorno agli anni ‘20, nel comune di Costigliole d'Asti, nel cuore del Monferrato.

    A conduzione prettamente famigliare, il titolare oggi è Giuseppe Stella ed i figli Massimo e Paolo si occupano delle attività vitivinicole e commerciali. Tutti i vini prodotti dall'azienda sono o di monovitigno o da uvaggi autoctoni piemontesi. In questi ultimi anni sono stati realizzati nuovi impianti, indirizzati maggiormente al potenziamento del vitigno barbera, che nel terroir in cui è sita l'azienda cresce molto bene e con ottimi risultati qualitativi.

  • Taittinger

    Taittinger, una delle più grandi case produttrici di champagne del mondo con sede a Reims, nella regione della Champagne-Ardenne.

  • Taschlerhof

    I vini bianchi dell’azienda vinicola Taschlerhof, che si distinguono per longevità e per il bouquet fruttato con una nota di frutti esotici. Peter Wachtler, viticoltore indipendente dell’Alto Adige, usa metodi di coltivazione naturali, un processo di vinificazione sperimentato nel tempo e una buona dose di passione e orgoglio: il risultato sono vini eleganti, frutto della sua spiccata personalità.

  • Tassi Montalcino

    L’azienda Tassi, trova le sue radici nella figura di Guido Franci, capostipite della famiglia.

    Guido, nasce al Greppo nel 1910 e fin da ragazzino lavora come mezzadro per la famiglia Biondi Santi occupandosi delle vigne, della tenuta e delle svariate attività della fattoria. Tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60, dopo aver sperimento diversi tipi di attività tra cui l’uccellagione, decide di dedicarsi a tempo pieno all’apicoltura, da sempre sua grande passione, fondando l’azienda Franci. L’attività di famiglia cresce, così, ben presto, le aziende Tassi e Franci si fanno conoscere in tutta la zona fino a divenire una tra le aziende di riferimento, a livello nazionale, per la produzione di miele di qualità. All’inizio degli anni ‘90, Fabio Tassi, figlio di Franca Franci e Giuseppe Tassi, che già da anni ha preso le redini dell’attività familiare, rinnova i locali adibiti a vendita diretta di miele e inaugura la Drogheria Franci bottega specializzata in vendita di vini e prodotti di qualità del territorio migliorandola negli anni fino a divenire, qual è oggi, uno dei ristoranti di riferimento della zona.

    Spinto dall’amore per Montalcino e la sua terra, ereditato dal nonno Guido, e consapevole della necessità di una continua innovazione imprenditoriale, negli anni seguenti Fabio inizia a gestire la storica Enoteca situata all’interno della Fortezza di Montalcino a cui ha poi affiancato altre attività commerciali e ricettive di qualità cogliendo ogni giorno opportunità di crescita e miglioramento.

  • Taylor's Port

    Taylor, Fladgate & Yeatman è una delle più grandi case vinicole portuali. Fondata nel 1692 a Vila Nova de Gaia, in Portogallo da Job Bearsley, divenne Taylor, Fladgate e Yeatman quando Joseph Taylor, John Alexander Fladgate e Morgan Yeatman formarono una partnership nel 1838, è anche una delle più antiche.

  • Tenimenti d'Alessandro

    Dal 1967 Tenimenti d’Alessandro esalta la storica tradizione vitivinicola del Cortonese, riscoprendo la straordinaria vocazione del territorio per il Syrah, vino-simbolo dell’azienda, e per il Viognier. Dal 2016 la proprietà, che si estende per circa trenta ettari vitati, è a conduzione Biologica Certificata e ogni giorno rinnova il suo impegno nell’esaltare l’identità locale dei vitigni, senza mai dimenticare la bevibilità.

  • Tenuta Argentiera

    Fondata nel 1999 Tenuta Argentiera si trova allo zenit meridionale della Bolgheri DOC, sulle alture di Donoratico, raggiungendo l’altitudine massima di 200 m s.l.m., dove il panorama dei vigneti e la diversità dei suoli si affacciano sull’orizzonte del mare dell’Arcipelago toscano. Dal 2016 alla guida dell’azienda, con 80 ettari di proprietà, è l’imprenditore austriaco Stanislaus Turnauer: una scelta di vita dettata da un innamoramento, profondo per questa terra.

  • Tenuta Bastieri

    Fondando l’azienda, Silvano Marchetti ha concretizzato una passione che ha sempre testimoniato ai suoi figli, che si lasciano volentieri coinvolgere nelle attività relative alla fase produttiva e promozionale dei vini di famiglia. Nell’aprile 1988 l’enologo Silvano Marchetti iniziò il progetto, con l’acquisto dagli eredi del Barone Scalese di Acquaviva, del primo lotto di terreni che portò la consistenza aziendale iniziale di circa 16 ettari di allora agli attuali 50 ettari, accorpando tutte piccole proprietà confinanti e costituendo così l’azienda in un corpo unico in un paesaggio rurale pittoresco. 

  • Tenuta Bellafonte

    Bellafonte nasce con il desiderio di interpretare in modo nuovo un territorio, quello di Montefalco, con i suoi vitigni dalle radici antiche, in un progetto che ha preso forma pian piano, trovando convinzione e sostanza nel tempo.

  • Tenuta Carretta

    L’azienda ha le sue radici in un lontano passato: si hanno notizie che già agli inizi del 1100 fosse presente nell’area dell’attuale tenuta un primo nucleo di terreni coltivati. Tuttavia il rilancio della Tenuta avviene nel 1985 quando la famiglia Miroglio decide di acquistarla e, con Edoardo prima e il figlio Franco poi, di dedicarsi alla produzione di vino: la superficie attuale di circa 70 ettari comprende il complesso in Piobesi d’Alba, alcuni splendidi vigneti nella zona vocata dei “Cannubi” di Barolo, i “Poderi Tavoleto” in S. Rocco Seno d’Elvio, la “Cascina Bordino” di Treiso e la cascina “Il Palazzo” in frazione Madonna di Como ad Alba.

  • Tenuta dei Fiori

    Vigne che circondano tutta l’azienda, vigne storiche di Barbera di oltre 80 anni, vigne diMoscato, di Cabernet Sauvignon, di Chardonnay e un raro vitigno autoctono reimpiantato, salvato dall’oblio…il Gamba di pernice.
    Un vignaiolo definito dal giornalismo enologico eclettico ed estroso, un folle che avrà tanto successo per la sua attività che produce dei vini decisamente fuori serie e che ogni anno riesce a presentare sempre delle belle novità.

  • Tenuta dell'Ornellaia

    Era il 1981 quando fu deciso di creare, in una regione splendida e selvaggia della Toscana, la Tenuta dell’Ornellaia. Fin dal primo giorno l’obiettivo è stato quello di diventare culla di un vino d’eccellenza.
    Da allora, passione e dedizione, un terroir unico e lo straordinario microclima hanno portato le sue etichette di gran pregio a numerosi successi, ed il suo nome a essere annoverato tra le più importanti case vinicole del mondo.

  • Tenuta delle Terre Nere

    La proprietà è ubicata sulle pendici nord dell’Etna, entro la fascia collinare che si estende tra Solicchiata e Randazzo, storicamente di tutto il territorio Etneo la zona di elezione per i grandi vini rossi. La tenuta è composta da oltre 30 ettari frammentati in 10 appezzamenti in quattro contrade, con una superficie totale vitata di circa 27 ettari. Superficie che futuro prossimo contiamo di ampliare fino a 30-32 ettari. Eccezione fatta per circa 6 ettari recentemente impiantati, i restanti hanno tra i 50 e i 100 anni. Meno di un ettaro ha superato i 130-140 anni, sopravvivendo alla fillossera, ed è, dunque, franco di piede. I terreni degli appezzamenti sono di natura diversa e lo stesso è vero delle loro altitudini, che variano dai 600 ai 1,000 metri s.l.m.

  • Tenuta di Biserno

    Nel 1994, mentre stava cercando dei terreni per ampliare la sua Tenuta dell'Ornellaia, Lodovico Antinori ha scoperto i terreni di Tenuta di Biserno vicino Bibbona. Da quel momento il suo piano è cambiato, trovando nella composizione dei suoli, nell'esposizione dei vigneti e nella posizione dell'azienda degli ottimi spunti per un nuovo progetto, un sogno divenuto realtà.

  • Tenuta di Fiorano

    La Tenuta di Fiorano con i suoi vini, il Fiorano Rosso e il Fiorano Bianco, e la sua storia così ricca di idee innovative e di qualche mistero situata a ridosso dell'Appia Antica è di proprietà del Principe Alessandro Jacopo Boncompagni Ludovisi. La fama della Tenuta di Fiorano è anche legata alla figura del Principe Alberico Boncompagni Ludovisi, personaggio che il tempo ha avvolto da meritata leggenda. Tra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso Alberico si appassionò alla produzione del vino e scelse, pioniere in Italia, di impiantare cabernet sauvignon e merlot, malvasia di Candia e uno sconosciuto, per l’epoca, sémillon.

  • Tenuta Garetto

    La Tenuta Garetto,ubicata nel comune di Agliano, prende origine agli albori del secolo scorso quando si presentò la necessità di rinnovare i vigneti debellati dal flagello della fillossera. Si trattò della sostituzione completa dei vecchi impianti. La zona di Agliano rientrava già allora (nei primi decenni del Regno d’Italia) nel cosiddetto “triangolo d’oro della Barbera d’Asti” tra il Tanaro ed il Belbo (comprendente i comuni di Montegrosso, Costigliole, Agliano, Castelnuovo Calcea, Vinchio e paesi limitrofi sino a Nizza a Sud ed Asti a Nord) in cui la coltivazione della medesima era pressoché in purezza; infatti in altre zone era pratica usuale alternare nei filari altri vitigni.

  • Tenuta Garino

    La Tenuta di Santa Maria del Garino si trova in Comune di Clavesana, nelle Langhe Occidentali

    E’ frutto di un lungo lavoro di riaccorpamento che l’enologo Claudio Rosso ha effettuato sulla collina che fu insediamento romano, pieve medioevale e poi proprietà nobiliare a cavallo dei marchesati piemontesi sul percorso verso il Genovesato (Claves Januae) fino alle più recenti divisioni dovute alla mezzadria.

  • Tenuta il Falchetto

    Oggi l'azienda è guidata fieramente dai fratelli Giorgio, Fabrizio e Adriano Forno ed è composta da tre Tenute in Langa e tre nel Monferrato, su cui si coltivano nove varietà di vitigni differenti, tipiche del territorio e internazionali.

    Alla coltivazione dei vigneti viene dedicata grande attenzione in ogni fase della lavorazione, iniziando dalla potatura invernale fino alla sfoltitura dei grappoli estiva, tecnica manuale volta ad ottenere il controllo della quantità e qualità di uva prodotta per ogni singola pianta. I grappoli rimasti raggiungono così una maturazione uniforme e risultano molto più ricchi di aromi e colore. La vendemmia viene effettuata manualmente in tutti i vigneti.

  • Tenuta la Badiola

    La storia di Tenuta La Badiola è un tributo all’uomo e alla sua capacità di trasformare in meglio la realtà che lo circonda.
    E’ una storia attraversata da uomini illuminati, che hanno saputo riconoscere le potenzialità di una terra apparentemente aspra e rude, ma in realtà “buona” e generosa.
    Uomini visionari e coraggiosi che hanno saputo andare oltre il sentire comune per scoprire prima, e condividere poi, la bellezza e la bontà di un paesaggio drammaticamente autentico nella sua folgorante sincerità.

  • Tenuta La Fuga

    La Tenuta La Fuga si trova all’interno del comune di Montalcino Nel caso di questa tenuta la proprietà è delle sorelle Fabia Cornaro dell’Acqua e Giovanna Cornaro Folonari, rispettivamente moglie di Ambrogio e madre di Giovanni. Si trova nella parte Sud Ovest dell’area Montalcinese ad un’altitudine di metri 400 s.l.m. , un luogo dal panorama mozzafiato, dove le temperature sono più calde e dove si avverte da lontano una leggera benefica aria di mare. In quest’area nascono tradizionalmente i brunelli più morbidi e rotondi, per effetto della composizione dei suoli e del particolare microclima.

  • Tenuta La Sabbiosa

    La giovane cantina Tenuta La Sabbiosa nasce a Calasetta sull'isola di Sant'Antioco, nell'estremo sud ovest della bella e selvaggia Sardegna.

  • Tenuta Lunelli

    La famiglia Lunelli, che dagli anni Ottanta ha legato indissolubilmente il proprio nome al Trento DOC, si è dedicata in seguito a un’ampia produzione sotto la visione lungimirante del gruppo Lunelli con una collezione di altre tre cantine in zone particolarmente vocate all’enologia italiana

  • Tenuta L’Illuminata

    Tenuta L’Illuminata è la prima delle aziende vinicole di Guido Folonari, erede di una storica famiglia del vino italiana. Posta sulla splendida collina di La Morra, nelle Langhe, Tenuta L’Illuminata ha un’estensione complessiva di circa 11 ettari vitati.

    I suoi vigneti, posti ad un’altitudine di 250 metri s.l.m. possiedono caratteristiche privilegiate che, unite alla passione e professionalità del team, hanno permesso la creazione di vini di grande eleganza, tipicità e piacevolezza.

  • Tenuta Moraschi

    L’attività nasce negli anni ‘90 con i fratelli Oliviero e Giuseppe Moraschi i quali iniziarono a vinificare l’uva prodotta dai vigneti di proprietà, fondando la piccola azienda a conduzione familiare, oggi gestita da Matteo Moraschi.

    La Tenuta Moraschi si estende su 6 ettari di terreno, per una produzione di 30.000 bottiglie anue.  La coltivazione delle viti è interamente a regime biologico. ciò prevede lavoro manuale e presenza continua nel vigneto, sia per osservare l’andamento dei cicli naturali della vite, sia per monitorare le avversità.

    La filosofia aziendale prevede che tutti i Franciacorta godano di un periodo minimo di affinamento sui lieviti di 30 mesi. Non vengono prodotti millesimati, ma solo Franciacorta tagliati con vini di Riserva.

  • Tenuta Olim Bauda

    Questa prestigiosa realtà astigiana affonda le radici negli anni Venti. L’attuale sede, una bellissima casa padronale in cima a un bricco alle porte di Nizza, viene acquisita dalla famiglia Bertolino nel 1961. Per un po’ di tempo si porta avanti una florida realtà vinicola prevalentemente commerciale, poi la vera svolta, nel 1998: prendono in mano le redini i fratelli Dino, Diana e Giovanni, e Olim Bauda spicca il volo.

  • Tenuta Rapitala'

    La tenuta si estende per 225 ettari nel territorio che da Camporeale declina verso Alcamo, su dolci colline fra i 300 e i 600 metri, su una terra dove si alternano argille e sabbie. La perfetta esposizione e la composizione del suolo la rendono ideale per la coltivazione dei vitigni più pregiati.

  • Tenuta Rocca

    Nel Cuore delle Langhe, a Monforte d’Alba, in Località Ornati, Tenuta Rocca è un’azienda agricola con una superficie vitata che raggiunge i 15 ha.

    Dal 1986 è condotta dai fratelli Bruno e Gianni, che hanno provveduto nel tempo ad un costante ammodernamento dei vigneti, e dal 2011 da Gianni e suo figlio Andrea, enotecnico.

    L’ampia cascina risalente al XVIII secolo, è stata restituita a nuovo splendore al termine di impegnativi lavori di restauro architettonico.
    La realizzazione della moderna cantina, con locali interrati per l’ottimale evoluzione e affinamento dei vini conferma l’impegno, la passione e la determinazione con cui qui si concepisce la produzione vinicola simbolo della Langa Albese.

    Per un confronto di alto profilo, ben consci degli alti traguardi che la Tenuta ha finora raggiunto e a cui ancora potrà ambire, la produzione si avvale da tempo della collaborazione tecnica dell’Agronomo dott. Gian Piero Romana e dell’ Enologo Piero Ballario.

  • Tenuta Ronzano

    Le uve, provenienti dai vigneti di Costigliole d'Asti e Neive, sono il frutto di un attento lavoro nella vigna, scandito dal naturale tempo di crescita della vite. I vini proposti sono Il Barbaresco, il Barbera d'Asti, il Piemonte Cortese, il Nebbiolo, il Dolcetto, il Grignolino, il Cortese ed il Moscato d'Asti.

  • Tenuta San Guido

    Il suo territorio si estende dal mar Tirreno fino alle colline dietro Castiglioncello, a 396 metri di altezza.

    La bellezza del suo paesaggio è nota: il suo tipico paesaggio, selvatico e dolce, gode di un incredibile microclima.

    ideale per i vigneti impiantati a Cabernet Sauvignon, e in parte utilizzati per coltivazioni estensive e tradizionali.

  • Tenuta San Leonardo

    Più di mille anni fa era un monastero, da oltre tre secoli è la residenza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga che ne sono appassionati custodi. Oggi la Tenuta San Leonardo è un giardino di vigne e rose protetto dalle imponenti montagne trentine che smorzano i freddi venti nordici, mentre il fondovalle accoglie e regala il tepore del lago di Garda. La Tenuta è un mondo antico dove le pazienti pratiche di cantina, ancora assolutamente artigianali, regalano vini che sono autentici gioielli dell’enologia italiana distinguendosi per freschezza, armonia ed un’innata eleganza.

  • Tenuta Santa Caterina

    Censita come Tenuta Agraria già nel 1737, la proprietà viene riportata a nuova vita da Guido Carlo Alleva, a partire dagli anni 2000, quando decide di ritornare nelle terre di origine materna e di riprendere la tradizione familiare della viticoltura.

  • Tenuta Sarno 1860

    Tenuta Sarno 1860 fa tesoro di una lunga storia e di una consolidata esperienza per offrire un vino di grande qualità apprezzato dai palati più sopraffini. Sotto la guida di Maura Sarno, vengono prodotti vini dalle inconfondibili caratteristiche organolettiche, che beneficiano del clima temperato di Candida, il suggestivo borgo avellinese in cui i vigneti hanno trovato una terra generosa che li culla.

  • Tenuta Schweitzer

    Tenuta Schweitzer è posta a Tirolo, nei pressi di Merano, ad una quota di circa 450 metri sul livello del mare. Il vigneto a disposizione, lo “Tschaupp”, beneficia di una posizione privilegiata, con una vista mozzafiato sulla città e sulle vallate circostanti. Sono proprio queste tre differenti esposizioni del vigneto che gli conferiscono la sua particolarità: ogni versante è caratterizzato da esposizioni solari e termiche proprie, ne conseguono vendemmie effettuate in momenti diversi e soprattutto uve con caratteristiche specifiche. L’unico vitigno presenti nel vigneto è lo chardonnay, impiegato per la produzione delle due etichette prodotte a denominazione Alto Adige DOC. L’enologo è Martin Aurich, conosciuto e premiato con diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali, nonché grande interprete del grande vitigno che nella Tenuta Schweitzer ha trovato terra d’elezione.

  • Tenuta Sette Ponti

    Che questa zona dovesse essere votata alla produzione di rinomate eccellenze nel campo vitivinicolo era scritto nella sua Storia: negli anni ’50, furono le principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia d’Aosta a cedere i terreni alla famiglia Moretti.

    La storia di questa zona si intreccia così a quella delle sue eccellenze, nate dagli sforzi e dai sacrifici di una famiglia che ha sempre fatto del legame con il territorio, e del rispetto ad esso dovuto, un elemento basilare per la creazione di un prodotto dotato delle migliori qualità.

    Non a caso, nel 1716 fu addirittura il Granduca di Toscana, per mezzo di un bando, a denominare questa zona «area vitivinicola d’elezione», ossia territorio atto a produrre vini di qualità superiore.

    La punta di diamante di questa Tenuta rimane tuttavia lui: l’Oreno, vino di culto per molti estimatori, la cui superiore qualità è da anni premiata da numerosi riconoscimenti, sia nazionali che internazionali, si vedano le autorevoli riviste americane, Wine Spectatorche, non di rado, ha inserito l’Oreno nella sua personale classifica annuale dei migliori vini al mondo,Wine Advocate di Robert Parker per terminare con le Italiane Gambero Rosso e Bibenda.

  • Tenuta Ulisse

    Fondata nel 2006 Tenuta Ulisse è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico dell’Abruzzo. L’azienda Tenuta Ulisse mantiene una forte impronta familiare basata sul rispetto dei valori che uniscono tradizione, storia e territorio.

  • Tenuta Vinea

    Tenuta Vinea nasce come percorso naturale di una giovane donna, Cristina Scarpellini, che oggi è la testa pensante dell’azienda. Cuore, coraggio, creatività sono le tre parole che distinguono questo appassionante viaggio.

  • Tenute Folonari

    Le Tenute Folonari racchiudono l’eccellenza della Toscana, espressione dei territori più vocati alla produzione vitivinicola: Chianti Classico, Montalcino, Montepulciano, Bolgheri e Montecucco in Maremma.

  • Tenute Marco Felluga

    Le Aziende Marco Felluga e Russiz Superiore sono due prestigiose realtà vinicole del Collio che trovano nel loro rapporto con il vino - cominciato oltre cent’anni fa, nella seconda parte del 1800, in Istria - quella che si può considerare una vera dinastia di viticoltori, che ha saputo valorizzare le potenzialità di alcune uve e di territori vocati alla vite.

    Negli Anni Trenta, dopo la Prima Guerra Mondiale, Giovanni Felluga decide di trasferirsi in Friuli e più precisamente nel Collio. Marco, il penultimo dei sette figli di Giovanni, continua l’attività di famiglia e fonda nel 1956 l’Azienda omonima. A lui, formatosi fin da giovane alla prestigiosa scuola di enologia di Conegliano, si deve il percorso dell’innovazione, della qualità e della ricerca.

    L’equilibrio con cui è riuscito a utilizzare innovazione e tradizione, hanno fatto della sua azienda un punto di riferimento per tutto il territorio. Oggi, a proseguire sulla strada della qualità assoluta da lui tracciata è il figlio Roberto, che rappresenta la quinta generazione e che oggi conduce entrambe le Aziende: Marco Felluga a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) e Russiz Superiore a Capriva del Friuli (Gorizia).

  • Tenute Rade

    Dietro alle bottiglie di Tenute RaDe c'è un vignaiolo, Daniele, il quale decise di creare una linea che rappresentasse il suo territorio e l'azienda fondata dal padre, Raimondo.

    Tenute RaDe unisce non solo i nomi di Raimondo e Daniele, ma anni di lavoro ed esperienza.

    L'azienda è situata a San Marzano Oliveto, nel cuore del Monferrato.
    Combinando l’idea di rivalorizzazione del territorio insieme alla possibilità di poter usufruire di spazi molto grandi, Raimondo ed il figlio Daniele ( da qui il nome Tenute RaDe ) realizzarono una cantina tecnologicamente avanzata, dove Daniele si occupa di tutte le fasi di vinificazione.

    Al fianco di Daniele c'è sua moglie, Ilaria, diventata oramai una delle colonne portanti dell'azienda, e con loro lavora parte della famiglia Cusmano.

  • Tenute Sella

    Tenute Sella è una rinomata cantina dell'Alto Piemonte, la cui storia risale addirittura al lontano XVII secolo. Era, per l’esattezza, il 1671, l’anno in cui Comino Sella acquista la sua prima vigna a Lessona - già allora territorio altamente vocato per la produzione di vini rossi di pregio - con l’intenzione di diversificare i suoi investimenti, all’epoca rivolti prevalentemente nell’imprenditoria tessile. Alla fine dell'800, la famiglia decide di allargare la tenuta, comprando vigneti anche nel territorio di Bramaterra e diventando poi parte attiva nel percorso per il conseguimento delle DOC Lessona e Bramaterra, istituite negli anni '70. Oggi Tenute Sella rappresentano un riferimento assoluto per entrambi i territori, producendo vini di qualità elevata, veri e propri portabandiera della zona.

  • Tenute Silvio Nardi

    Nate negli anni '50 a Casale del Bosco a Montalcino le Tenute Silvio Nardi vantano 36 vigneti in un ambiente paesaggisticamente intatto e in un habitat biologicamente naturale, presupposti indispensabili per la valorizzazione di ogni singolo terroir.

  • Teresa Soria

    L’azienda ha sede a Castiglione Tinella, nelle basse Langhe piemontesi, si estende su 3 ettari di proprietà, con appezzamenti di viticoltura eroica sulle colline “Marini” e “Moncucco” che sconfinano sul territorio di Santo Stefano Belbo, nel cuore della zona di produzione della DOCG Moscato d’Asti.

  • Terra del Roero

    Piccola azienda agricola a conduzione famigliare che ha saputo coniugare l'agricoltura moderna con la coltivazione alla vecchia maniera.

  • Terralsole

    L’azienda Terralsole fa parte delle realtà vitivinicole più importanti della provincia di Siena. Queste zone sono storicamente vocate per la viticoltura e i numerosi riconoscimenti ottenuti dalle aziende agricole della provincia di Siena hanno stimolato ulteriormente i produttori ad investire nel territorio per utilizzarne al meglio il potenziale produttivo, per migliorare costantemente la qualità ed affrontare nuovi mercati. I vini dell’azienda Terralsole sono caratterizzati dal giusto tenore zuccherino e alcolico e da buona acidità fissa, la quale contribuisce ad esaltarne i profumi e a mantenerli nel tempo. 

  • Terre Astesane

    Le cantine sono dotate delle più moderne attrezzature di vinificazione, affinamento ed imbottiglimento. La potenzialità di lavorazione è su una media annua di circa 25.000 quintali di uva, ricevuta in cantina secondo una programmazione che consente di ottenere qualità differenziate e molto ben selezionate. Sia l'affinamento in vasca o in botti di legno, sia la stabilizzazione e l'imbottigliamento avvengono direttamente presso le nostre Cantine. Il ciclo completo di lavorazione rimane quindi sempre sotto il nostro diretto controllo, con conseguente garanzia di qualità e di affidabilità.

  • Terre da Vino

    Terre da Vino e' un'azienda che rappresenta una realtà produttiva con pochi confronti in Italia, situata a Barolo, nel cuore delle Langhe, con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.
    Una Cantina circondata da pittoreschi vigneti, situata nel territorio unico delle Langhe: una delle più rinomate zone viticole del mondo. Ma anche un'azienda che è baricentro di una realtà produttiva con pochi confronti: oltre 5.000 ettari di vigneto, coltivati da più di 2.500 piccoli viticoltori. Una base imponente che consente una produzione di qualità con punte di eccellenza.
    Un'ampia gamma di prodotti, da quelli conosciuti in tutto il mondo ai prodotti di nicchia, ma con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.
    La nostra sede è la Cantina di Barolo, simbolo di un'azienda al passo coi tempi che investe nel futuro, che esprime la passione per un mestiere antico ma in continua evoluzione.

  • Terre del Fohn

    Vini di stile, quelli che la famiglia Simoni produce con un’esperienza di circa sessant’anni nella tenuta le Terre del Föhn, a Lavis a nord di Trento

    Le uve dei vini delle Terre del Föhn provengono dai vigneti della Val di Cembra e dalle colline sovrastanti Lavis e Trento, oltre a quelli di Mezzocorona, Volano ed Isera, in zone estremamente vocate per la coltivazione della vite.

  • Terre di San Rocco

    La cantina Terre di San Rocco giace immersa tra filari e paesaggi naturali, costruita con pietre di recupero e tinte color legno è parte integrante del bellissimo panorama. È stata fondata a Roncade, nella pianura trevigiana, nel 1999 da Renato Nichele e oggi tutta la famiglia è impegnata nella produzione di vini di qualità, distinguendosi per uno stile unico e molto apprezzato.

  • Tesch

    Dopo aver rilevato la cantina di famiglia nel 1997, Martin Tesch ha avviato un'importante opera di riconversione: la superficie vitata è stata ridotta a 19 ettari per concentrarsi solo sui siti migliori ed è coltivata quasi esclusivamente a Riesling . Da allora non si utilizzano più additivi chimici, né in vigna né in cantina, e l'azienda Tesch è diventata famosa per i suoi vini fermentati naturalmente che riflettono chiaramente il carattere dei rispettivi territori. I siti sono in tutto cinque e non potrebbero essere più differenti: oltre all'orientamento e all'inclinazione dei pendii, anche il suolo è molto diversificato (loess limoso intervallato da strati di calcare di conchiglia, argilla, arenaria rosso e terreno vulcanico). Non per nulla, oltre ad aver ricevuto numerosi premi, nel 2012 Martin Tesch è stato nominato vignaiolo dell'anno.

  • Thienot

    Thienot è una maison molto giovane, nata solo nel 1985. Alain, il fondatore, è originario proprio della regione della Champagne, ma al vino c’è arrivato solo dopo una lunga e proficua esperienza in altri settori prima di diventare una sorta di mediatore nel mercato delle uve e dei vini, e poi in prima persona come fondatore della maison omonima. Non prima, però di aver acquistato vigneti già nel 1976 sia ad Aÿ (villaggio Grand Cru noto per il suo straordinario Pinot Noir) sia a Le-Mesnil-sur-Oger (altro Grand Cru d’eccellenza, ma per lo Chardonnay): oggi il patrimonio ammonta a 27 ettari, integrati dalle uve di tanti piccoli viticoltori che Thienot ha conosciuto negli anni durante la sua attività di courtier.

  • Thomas Labaille

    Jean-Paul Labaille continua con tenacia a condurre il lavoro di suo suocero Claude Thomas, uno dei grandi interpreti del Sancerre. Jean-Paul è un autodidatta: non è nato viticoltore, ma con umiltà ha imparato presto e quando è arrivato il momento ha sostituito . Il parco vitato è tra i più importanti di Chavignol, con vigne in posizioni di grande prestigio, e viti vecchie. 

  • Tinazzi

    La Cantina Tinazzi ha sede a Lazise (VR) sul Lago di Garda, dove si concentrano la lavorazione, l’imbottigliamento e lo stoccaggio dei vini veneti. A Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR) è operativa la Cantina di Pigiatura.

  • Tiziano Grasso

    L'Azienda Agricola La Briccolina di Tiziano Grasso è sita a 350 metri s.l.m. e la cascina guarda a Ovest, mentre le viti guardano a Sud-Ovest. La Simona, moglie di Tiziano, è originaria di Dogliani, ma è stato il figlio di Tiziano, Daniele, a spronare la famiglia a continuare nell'attività vitiniciola.

  • Tojo

    Cantina Tojo vini, un giovane produttore di vino a Santo Stefano Belbo, piccolo paesino immerso tra le colline più belle del Piemonte.

  • Toro Albalà

    Situata nel villaggio di Aguilar de la Frontera, a 50 km da Cordoba, questa tenuta è stata fondata nel 1844 da Antonio Sánchez Prieto. Nel 1922, José Toro Albala, appassionato di vino e archeologia, restaurò e trasferì la tenuta nella vecchia centrale elettrica di Aguilar, con grandi magazzini sotterranei, ideali per la conservazione del vino.

  • Tosti

    Tosti produce vini e spumanti dal 1820: 200 anni di vendemmie all’insegna della qualità per un’azienda familiare guidata da 7 generazioni dalla famiglia Bosca. Un patrimonio fatto di anni di tradizione e cultura nella vinificazione che ha portato a individuare le migliori zone di coltivazione e i migliori metodi di lavorazione delle uve.

  • Travaglini

    Nei vini Travaglini il territorio e la tradizione si fondono con la tecnica e l’esperienza. Il processo di vinificazione rappresenta un punto importante (dopo la lavorazione del vigneto) per ottenere un vino di grande qualità, unito ad una perfetta sanità delle proprie uve, controllate in vigna prima della vendemmia.

    La fermentazione avviene in vasche d’acciaio a temperatura controllata, in modo da preservare il profilo organolettico delle uve.

    L’affinamento obbligatorio avviene in modo tradizionale, ma in due tempi, prima in grandi botti di legno di Rovere di Slavonia, poi un breve periodo in contenitori più piccoli.

    Si mira così ad esaltare la tipicità e creare prodotti capaci di emozionare e di regalare ricordi del territorio e di cultura enoica del Nord Piemonte.

  • Trediberri

    Berri è una piccola borgata nella parte più occidentale di La Morra, a ridosso del fiume Tanaro e dunque all’estremo Ovest della zona del Barolo. Lì, nel 2007, Nicola, suo padre Federico e l’amico Vladimiro acquistano 5 ettari destinati alla produzione esclusiva di Barolo. Nasce la cantina Trediberri, ovvero i “tre di Berri”.
    Sul mercato dal 2011, oggi vinifichiamo 8 ettari

  • Trullo di Noha


    Trullo do Noha è una cantina contemporanea che affonda però le radici in tempi antichissimi, continuando oggi come ieri la tradizione pugliese e in particolare la vocazione del Salento. La tenuta sorge infatti proprio nel cuore del Salento, a Galatina, sugli antichi resti di una vecchia azienda vitivinicola risalente al 1800, di cui sono stati recuperati i fermentini originali. Completamente ristrutturato dalla nuova proprietà, lo stabilimento ospita oggi la cantina Trullo di Noha e i suoi appassionati vignaioli, con la missione di produrre vini moderni e fruibili, testimoni di una antica cultura rurale, attraverso elaborazioni gentili e il meno interventiste possibile.


    L’azienda vitivinicola fin dalla sua fondazione sceglie un percorso di sostenibilità e profondo rispetto per il territorio e l’ambiente, organizzando l’intera produzione con moderne attrezzature alimentate esclusivamente secondo risparmio energetico ed energie rinnovabili. I vigneti si snodano tra le contrade di Tripiedi, Romanizze, Credenzieri e Monaci e sono coltivati in agricoltura biologica certificata.

  • Tua Rita

    Quando, nel 1984, Rita e Virgilio decisero di acquistare quella che sarebbe diventata Tua Rita, quei terreni e quei fabbricati dovevano essere soltanto la cornice di un luogo dove vivere a contatto con la natura, coltivando la propria terra. Ma la spinta irrefrenabile della passione per il vino cambiò decisamente le cose.

  • Ugo Balocco

    Azienda di San Marzano Oliveto portata avanti da due fratelli Luca e Simone nipoti del fondatore Ugo. Tutto comincia dal massimo rispetto del territorio, della natura, della biodiversità, dell’ambiente e dell’ecosistema, per poi proseguire con la costante e continua ricerca della massima qualità possibile. Partendo dalla materia prima, scrupolosamente selezionata, i successivi passaggi produttivi sono orientati proprio nell’esaltare la stessa materia prima, valorizzandone tutte le sfumature più caratteristiche e i tratti più peculiari con un unico obiettivo: quello di produrre vini di qualità.

  • Ugo Lequio

    Agli inizi degli anni ottanta firma le prime bottiglie di sua produzione, selezionando personalmente le uve provenienti da sei ettari di vigneto della “Cascina Nuova”, azienda agricola posta nel cuore della storica collina Gallina un tempo facente parte del grande patrimonio viticolo dei signori di Neive Conti Riccardi Candiani, oggi di proprietà Marcarino.
    Le preziose esperienze acquisite nel tempo, la ricerca e la sperimentazione in vigneto ed in cantina, hanno contribuito a rendere questo produttore protagonista di quella rivoluzione qualitativa che, negli ultimi anni, ha fatto emergere una cultura elitaria del vino.

    La convinzione che un grande vino nasca nel tempo e che l’attesa, gestita senza ansia, gli regali classe, importanza e longevità, inducono Ugo a porre le sue bottiglie sul mercato solo dopo un lungo e giusto riposo.

  • Ulysse Collin

    La magnifica avventura vitivinicola di Olivier Collin, uno dei piccoli vigneron dello Champagne più celebri tra gli appassionati, è strettamente legata a quella di Anselme Selosse. La famiglia Collin coltiva infatti le viti a Congy, nei pressi della Côte des Blancs, dal 1703 ma è solamente dal 2003 che Olivier, dopo aver lavorato per diversi anni per Selosse, ha inaugurato una produzione di grandi Champagne, dimostrando sin da subito di essere un vignaiolo competende e pieno di risorse.

  • Umberto Cesari

    Umberto Cesari è da oltre 50 anni ambasciatore del Sangiovese nel mondo. Il rispetto dell’ambiente e della tradizione, uniti alle più moderne tecnologie sono i valori fondamentali dell’azienda che si estende per oltre 350 ettari sulle colline di Castel San Pietro Terme.

  • Uroulat

    I vigneti di Charles Hours e della figlia Marie sono situati nel Jurançon, a 45 chilometri dagli impianti sciistici dei Pirenei. Qui, nel territorio comunale di Monein, si coltivano con metodi biologici 16 ettari di vigne, poste su ripide colline con esposizione sud, sud-est. Il microclima è del tutto particolare, data l'influenza delle vicine montagne e del clima oceanico di Biarritz. Le varietà che si coltivano tra i filari sono quelle tipiche del territorio, gros manseng, petit manseng e una piccola percentuale destinata al petit courbu. La densità d’impianto è di circa 4.000 ceppi per ettaro, e il metodo di allevamento prescelto è quello del guyot. L’approccio in vigna si rifà a pratiche di agricoltura biologica, che escludono categoricamente l’utilizzo di fertilizzanti o diserbanti.

  • Valentin Leflaive

    La Maison Valentin Leflaive è una giovane realtà di carattere familiare, che si trova nella regione della Côte des Blancs e produce Champagne di alta gamma, tipica espressione di un terroir straordinario. Le dolci esposizioni soleggiate e i suoli costituiti da gesso affiorante e banchi di calcare, si sono rivelati perfetti per la coltivazione dello Chardonnay, che qui si esprime con una connotazione di raffinata finezza e un profilo fresco, sapido e minerale.

    Il domaine è stato creato nel 2015 da Valentin Leflaive, figlio di Olivier, uno dei più famosi produttori della Borgogna. Oltre a un’approfondita conoscenza delle caratteristiche dello Chardonnay, acquisita tra le vigne della Borgogna, Valentin ha potuto contare anche sulla collaborazione e sui preziosi consigli di Erik De Sousa, uno dei più stimati vigneron della Champagne e grande interprete del terroir di Avize e Oger. Partendo da questi presupposti, uniti a passione e desiderio di produrre grandi Champagne, la Maison Valentin Leflaive è riuscita in pochi anni ad affermarsi tra le più interessanti nuove realtà della Côte des Blancs.

  • Valentini

    La nobile famiglia Valentini, di origine spagnola, risiede a Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, fin dal 1600 ed è proprietaria dell'omonima vasta tenuta in cui, già a quei tempi, si producevano vino, olio e grano. I discendenti della famiglia, nelle epoche successive, si sono sempre occupati della gestione della tenuta, anche se hanno svolto attività diverse, ricoprendo anche importanti incarichi a livello locale. Sarà Edoardo, agli inizi del '900, ad occuparsi personalmente della gestione della cantina; uomo di grande personalità e carisma si dedicherà con passione e grande competenza soprattutto alla produzione di vini di alta qualità. Oggi è Francesco Paolo, figlio di Edoardo, a guidare la cantina Valentini: è un uomo innamorato del proprio lavoro e dei propri vini, trascorre la maggior parte del suo tempo nella vigna perché afferma che "...il gran lavoro è in vigna, in cantina faccio poco, lascio al vino la libertà di esprimersi".

  • Valfaccenda

    Valfaccenda sorge sulle colline del Roero, regione geografica e storica del Piemonte, situata a nord della provincia di Cuneo e patrimonio dell’Unesco dal 2014.
    L'azienda, nata nel 2010, è gestita dalla coppia Luca Faccenda e Carolina Oggero; i due, infatti, hanno ristrutturato la vecchia cascina del nonno e, in seguito, ripristinato i vigneti di famiglia di arneis e nebbiolo.

    Luca è un enologo e ha maturato esperienza in una prestigiosa cantina di Barolo, mentre Carolina, prima di avventurarsi in tale impresa, lavorava a Torino come grafica, tant'è che oggi è lei a disegnare le etichette dei loro vini; i due, attualmente, gestiscono circa 4 ettari di vigneto e portano avanti un progetto vitivinicolo totalmente artigianale.
    I loro vigneti si dividono in due vigne, quella di Santo Stefano Roero che, esposta a sud, regala uve ricche e di piena maturazione, e quella in Val Faccenda, esposta invece ad est.

  • Vecchio Magazzino Doganale

    Il Vecchio Magazzino Doganale è una realtà produttiva attiva in Calabria, a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza, nata dalla mente creativa di Ivan Trombino, imprenditore calabrese esperto di biotipi delle diverse piante autoctone che crescono proprio in questa zona. Nove sono le creazioni che escono dalle mura del Vecchio Magazzino Doganale, dal Gin al Bitter, passando per il sempreverde “Amaro Importante Jefferson”, riconosciuto nel 2018 come miglior liquore al mondo dall’associazione World Liqueur Awards. 

  • Velier

    Nata nel 1947 da oltre 60 anni Velier distribuisce liquori e distillati in tutta Italia.

  • Velier Chartreuse

    Come è noto, ancora oggi sono i padri Certosini a selezionare e immagazzinare nel loro monastero le erbe con cui viene prodotto il mitico liquore Chartreuse. Di queste erbe, una piccola parte viene destinata per la produzione d’infusi e tisane. Perfette da proporre come fine pasto nei più raffinati ristornati, ma anche come alternativa ai convenzionali tè nelle sale da tè e nei bar migliori d’Italia.

  • Venica

    L' azienda vitivinicola è stata fondata e gestita fino ad oggi dalla Famiglia Venica. Dal 1930 ad ora, nel segno di un armonioso ricambio generazionale, sono trascorsi 90 anni di passione, sacrifici e successi, in un rapporto sinergico tra l’affascinante Collio ed il continuo, incessante amore per le vigne e le sue uve.

  • Veuve Clicquot

    Uno Champagne da leggenda. Tutta la storia di Veuve Clicquot è caratterizzata da vini mitici, prodotti unici in grado di rispettare la richiesta di qualità che è sempre stata la forza che ha guidato Madame Clicquot nel corso degli anni.
    Fedele a questo patrimonio, la Casa è orgogliosa del suo motto: “Una sola qualità, la migliore” e conduce oggi come allora questa ricerca della qualità, assicurando così la continuità dello stile Veuve Clicquot: la forza e la complessità.

  • Viberti Giovanni

    La storia della cantina Viberti Giovanni affonda le sue radici quando il Cavalier Antonio Viberti acquista l’omonima locanda del Buon Padre. Correva l’anno 1923 e Antonio cominciò a produrre vino nello scantinato del Buon Padre con l’unico scopo di fornire i vini per gli ospiti della sua Locanda.

  • Vie Di Romans

    L’impegno della famiglia Gallo nel mondo della vite e del vino è iniziato oltre un secolo fa e si è manifestato nel tempo attraverso il lavoro e la dedizione di persone quali Basilio, Stelio, Gianfranco e i loro familiari.
    Dal 1978 l’azienda è condotta da Gianfranco che attraverso rigorose e audaci scelte viticole, unite ad un’attenta interpretazione enologica ha affermato uno stile qualitativo di grande personalità, che ha contraddistinto l’azienda Vie di Romans nell’ultimo ventennio.
    Tappe importanti di questo ultimo percorso storico sono state: nel 1978 primo imbottigliamento e prima etichetta commerciale, 1982 inizio di un ciclo di ammodernamento viticolo rivolto all’alta qualità, 1989 la realizzazione della nuova cantina costruita su tre piani, 1990 vinificazione delle uve distinte per cru di provenienza, 1992  uscita commerciale dell’annata ’90 e da questa data in poi i vini bianchi verranno sempre commercializzati due anni dopo la vendemmia

  • Vietti

    I vini Vietti nascono nei vigneti di Castiglione Falletto, nel cuore della zona del Barolo. Il terreno in questa zona è sabbioso calcareo, e dona proprietà uniche ai vini.

  • Vigna Quaranti

    Un casale, un terreno, tre soci e una passione per le cose buone della vita… inizia nel 2007  il cammino che porterà nel 2009 Pietro Cioli, Francesco Baghi e Guido Natale alla creazione di Vignaquaranti. La ristrutturazione di un casale a Quaranti (Asti) nel 2007 e la vicinanza ai viticoltori locali rinnova in Pietro Cioli la passione antica per il vino.
    Dall’incontro con Francesco Baghi e Guido Natale, entrambi interessati a mantenere viva la terra e alla produzione del vino, prende forma il progetto “Vignaquaranti” che si realizza  nel 2009.
    Responsabile della vinificazione è l’enologo Guido Beltrami,  che offre competenza e suggerimenti ad ampio raggio.
    Con la vendemmia del Settembre 2011 le vigne tornano a nuova vita e con l’ imbottigliamento di fine Giugno 2012 comincia a pieno titolo la produzione di Vignaquaranti.

  • Vigneti Massa

    Walter Massa è un vignaiolo indipendente e coraggioso che, dagli anni ’70 alla guida della cantina familiare, è riuscito a cambiare e rilanciare il volto enologico di un intero territorio, quello dei Colli Tortonesi. Il più grande merito di Walter Massa, diventato una figura quasi leggendaria e considerato da tanti colleghi come un maestro, è stato quello di riscoprire un vitigno autoctono che rischiava l’estinzione, il Timorasso, intuendone le grandi potenzialità e ricavandone vini memorabili.

    Vigneti Massa è il nome della cantina familiare, fondata dagli antenati di Walter nel 1879, che oggi vanta un proprietà di 23 ettari sulle colline di Monleale, a circa 300 metri di altitudine. Troviamo i vitigni tipici del territorio: Barbera, Croatina, Freisa ma soprattutto il Timorasso, a cui sono riservati ben 10 ettari. In linea con la lunga tradizione familiare e territoriale, questi vigneti sono coltivati scropolosa attenzione e tanto buonsenso contadino, limitando al minimo i trattamenti. Nemico di ogni forma di burocrazia e sempre controcorrente, Walter è convinto che il vino si faccia in vigna e in cantina e non con marchi e documenti, per questo ha scelto di non ricorrere a denominazione per molte sue etichette, forte della sua fama consolidata di vero artigiano del vino.

    Il cardine della produzione di Walter Massa è rappresentato dal Timorasso, che con il nome di Derthona si è ormai imposto in tutta Italia come vino bianco tipico dei Colli Tortonesi. Non mancano però neanche grandi vini rossi, prodotti con Freisa, Barbera o Croatina, si tratta in questo caso di vini unici e non convenzionali, frutto della maestria e dell’estro creativo di Walter Massa: vere e proprie perle enologiche di un territorio dalle altissime potenzialità. 

  • Vignoble Du Reveur

    Mathieu Deiss, classe 1984, dopo il diploma alla scuola enologica di Tolosa inizia a lavorare a fianco del padre Jean-Michel nel 2007. L’esperienza con uno dei “mostri sacri” della vitivinicoltura alsaziana lo ha formato al punto tale da voler prendere in gestione da solo il piccolo Domaine dello zio materno a Bennwihr, continuando a lavorare anche nell’azienda di famiglia. Il lavoro della vigna di più di 50 anni attraverso una viticoltura biodinamica e biologica, con una vinificazione in tini di legno, sui lieviti per più di un anno, fanno del Vignoble du Rêveur un esempio di enologia rispettosa e “naturale” con profonde radici nella tradizione alsaziana.

  • Villa Bucci

    La nostra famiglia si occupa di agricoltura dal 1700 ed è originaria di Montecarotto, uno dei Castelli di Jesi, nella regione Marche.
    L' Azienda Agricola ha una superficie di circa 350 ettari e una produzione diversificata: grano duro e tenero, mais, bietole da zucchero, piselli, colture da seme, girasoli.
    I Vigneti di Verdicchio del Castelli di Jesi DOC coprono circa 25 ettari in zona DOCClassica. Più 6 ettari di uve rosse Montepulciano e Sangiovese che rientrano nella DOCdel Rosso Piceno.

  • Villa Diamante

    Villa Diamante è una cantina di tre ettari appena a Montefredane, luogo prediletto per la coltivazione del vitigno Fiano. Di questo vitigno Antoine Gaità è stato uno degli interpreti migliori. Scomparso a soli 60 anni lascia una eredità da vero vignaiolo, colui che per primo ha iniziato a trattare il fiano con i guanti bianchi. Prima legno ma poi solo acciaio, sosta sulle fecce, interventi ridotti al minimo sia in vigna che in cantina. Un lavoro di tradizione basato sulla convinzione del rapporto tra vingaiolo e vigna perchè Antoine era uno di quelli fermamente convinti che l'unico modo per assaggiare la terra è bere vino. Il territorio del Fiano ringrazia.

  • Villa Giada

    L′Azienda Agricola Villa Giada proviene da oltre due secoli di impegno nella conduzione dei vigneti. Il nucleo storico della cantina, dove oggi abbiamo l′affinamento in botti, é stato costruito nel 1790. Nel 1940 la prima trasformazione con la costruzione di una nuova parte di cantina per produrre Moscato d′Asti, la cui lavorazione richiedeva un notevole sforzo tecnologico. In Piemonte si affermano i vini della tradizione, Nebbiolo, con Barolo e Barbaresco e Barbera, grandi rossi da invecchiamento. Si definiscono le zone più vocate per la produzione della barbera, ed il paese di Agliano Terme, dove abbiamo i nostri vigneti, è riconosciuto come il miglior terroir. Lí nascono i grandi crú che oggi fanno della Barbera un′importante vino nel panorama enologico italiano. La cantina è oggi equipaggiata con le migliori attrezzature che la tecnica enologica possiede, ed è qui che la tradizione e la moderna tecnologia si fondono per ottenere vini che riescono a trasmettere al meglio il carattere del territorio. L′affinamento é effettuato nella vecchia cantina scavata sotto la casa padronale piú di due secoli orsono: permette di mantenere la temperatura costante attorno ai 14° - 16° C e l′umiditá ottimale attorno all′ 80%.

  • Villa Raiano

    Villa Raiano nasce nel 1996 nei vecchi opifici dell’oleificio della famiglia Basso proprietaria dell’azienda in frazione Raiano del comune di Serino (AV).
    Costruita nel 2009 è il fulcro della nostra azienda. Una struttura perfettamente integrata nell’ambiente circostante, circondata da vigneti e boschi. In cima ad essa una terrazza panoramica che si affaccia su una meravigliosa vallata scolpita dal fiume Sabato che scende fiero dal Monte Terminio.

    Villa Raiano possiede 27 ettari di vigneti, condotti seguendo i metodi biologici, certificati dal 2011, in tutte le denominazioni di origine della provincia di Avellino. All’interno di esse abbiamo cercato vigne che ci potessero dare risultati qualitativamente alti ma molto diversi tra di loro. Crediamo, infatti, che la vera forza di questa terra è la differenza ed è questa caratteristica che cerchiamo di esaltare nelle nostre produzioni.

  • Villa Sparina

    Azienda vinicola di Monterotondo, in Piemonte, nel cuore della celebre zona del Gavi a Denominazione di Origine Controllata
    e Garantita, dove la coltivazione delle uve è legata a questa terra e alla vita della gente da tempi immemorabili.

    Qualità, personalità e grandi vini. Questa è oggi Villa Sparina, l’azienda vinicola fondata negli anni ’70 dalla famiglia Moccagatta. Azienda che da sempre
    ha messo il territorio al centro del proprio progetto con l’obiettivo di valorizzare la storia e la cultura legate alle uve del luogo. 

    Villa Sparina comprende 100 ettari di proprietà, dei quali 70 coltivati con vigne autoctone, dedicate alla produzione di vino Gavi e Barbera.
    E, se è vero che i grandi vini si fanno essenzialmente nel vigneto, tutti i possedimenti sorgono su un terreno ottimale, hanno un’esposizione eccellente 
    e godono di un clima dolce e temperato. 

  • Vilmart

    Vilmart & Cie è uno Champagne da coltivazione fondato nel 1890 nella regione Montagne de Reims. I suoi siti di cru Premier sono a Rilly-la-Montagne e Villers-Allerand. Su 11 ettari di vigneti la casa produce 8.500 casse all'anno.

  • Vincent Dancer

    Il Domaine Vincent Dancer ha sede a Chassagne-Montrachet, in Côte de Beaune, patria d'elezione dei migliori vini da uve Chardonnay al mondo. Gli ettari vitati sono 5 e sono dislocati tra Chassagne Montrachet, Puligny Montrachet, Meursault, Pommard e Beaune.

    Nel 1996, anno seguente alla fondazione del Domaine, le bottiglie prodotte erano 4000, oggi la produzione si attesta sopra le 20.000 unità annue. Per oltre 10 anni i terreni sono stati lavorati senza erbicidi e attualmente in vigna si pratica l'agricoltura biologica.

    In cantina i vini vengono affinati da 12 a 18 mesi, senza alcun altro contributo enologico o artefizio; l'imbottigliamento avviene per gravità senza filtrazione.

  • Vinchio Vaglio

    Lo Statuto della Cooperativa prevede che il Presidente e il Vice Presidente siano uno di Vinchio e uno di Vaglio Serra, testimonianza di una antica rivalità tra i due comuni, superata negli anni proprio grazie alla Cooperativa, ma anche di un dichiarato intento di rappresentare a pieno il territorio. Oggi la contrapposizione tra le due cariche elettive si è trasformata in un saldo rapporto collaborativo, forse anche grazie alla lunga esperienza amministrativa delle rispettive comunità: entrambi sono stati sindaci per più mandati e sia il presidente, il vinchiese Lorenzo Giordano, sia il vice, il vagliese Cristiano Fornaro sono due grandi estimatori del buon vino, soprattutto Barbera, senza disdegnare le bollicine dell’Alta Langa.

  • Vinding Montecarrubo

    Tra Catania e Siracusa, Montecarrubo è una piccola tenuta situata sui resti di un vulcano inattivo da circa due milioni di anni, vicino alla città di Melilli (Sr). Fondata nel 2005 da Peter e Susie Vinding-Diers. Si trova su un altopiano di pietra calcarea con sottostanti strati antichi di lava e limo, qui si intravedono anche tracce di una antica barriera corallina. Il Mar Ionio e la baia di Augusta, in effetti, sono a pochi minuti, si scrutano in lontananza.

  • Vini delle Isole Minori

    Sono vini autentici e produrli richiede fatica, sono espressioni della geniale operosità dell'uomo isolano costretto dalla natura ad accontentarsi di quanto l'ambiente gli offre.
    L'isola è un mondo a sé nel quale le diverse tipologie di viti, presenti da tempi remoti, hanno sviluppato caratteri peculiari, adeguandosi miracolosamente ai vari climi e alle differenti situazioni geologiche. Nelle isole minori questa selezione è stata ancora più dura, i risultati ancora più originali. Questo progetto riguarda vini prodotti su piccole isole di tutto il Mediterraneo.

  • Vinosia

    L'azienda Vinosia è nata recentemente, nel 2004, e produce vini con uve coltivate principalmente in due zone: l'Irpinia in Campania ed il Salento in Puglia, le quali, seppure caratterizzate da conformazione morfologica e territoriale diversa, collinare e marittima, sono accomunate da una millenaria tradizione enologica. In pochi anni Vinosia è cresciuta fino a raggiungere circa 40 Ha di vigneti e la realizzazione della nuova cantina, nel comprensorio di produzione del Taurasi DOCG

  • Vinultra Insight

    L’azienda Vinultra è situata a Marlborough, sulla East Coast nella Waihopai Valley, in uno dei territori vitivinicoli della Nuova Zelanda più ricchi, amati e conosciuti a livello mondiale. I vitigni coltivati sono i rinomati Sauvignon Blanc e Pinot Nero (vitigni d’elezione di questo territorio) oltre ai noti Riesling, Pinot Gris e Gewurztraminer, molto diffusi anche nelle parti restanti della Nuova Zelanda. E’ la più grande regione vitivinicola della Nuova Zelanda con circa 22.000 ettari di vigneti in totale e vanta condizioni pedoclimatiche molto particolari, del tutto favorevoli alla viticultura con estati generalmente lunghe ed asciutte, e notti fresche e ventilate, condizioni ideali per ottenere vini con forti sentori aromatici e sapori intensi. In particolare l'azienda Vinultra si trova nella Southern Valley’s, a soli 37 km dall’oceano a 100 m s.l.m e conta 22 ha di vigneti.

  • Virna Borgogno

    Virna rappresenta l’ultima generazione della famiglia Borgogno e nel 1991, prima donna in Italia, si laurea all’Università di Torino in tecnica enologica. Da quel momento accompagna il papà Lodovico nella conduzione dell’azienda. Il paese di Barolo si trova al centro delle Langhe, la zona viticola piemontese di maggior prestigio. Proprio a Barolo, vive e lavora la famiglia Borgogno nell’azienda di proprietà “VIRNA”. L’azienda “Virna” oggi si estende su di una superficie di circa 12 ettari e vinifica direttamente l’uva dei propri vigneti che sono dei “Crus” storici della zona del Barolo: Cannubi Boschis, Preda, Sarmassa.

  • Vite Colte

    Nasce nelle Langhe negli anni '80 con il nome di Terre da Vino, per poi ribattezzarsi Vite Colte nel 2016 nell'ambito di un progetto di rinnovamento per assumere un ruolo sempre più importante e prestigioso nel mercato vitivinicolo italiano e internazionale.

  • Vouette&Sorbée

    Le vigne, con un’età media di 21 anni, affondano le loro radici in un terreno di 5 ettari del giurassico superiore. La vendemmia è manuale e si sviluppa in circa 3 settimane. Da questo punto tutto è semplice: senza pompaggio, il succo viene travasato in fusti da 400 litri, parti o botti, a scelta. Le fermentazioni sono dovute ai lieviti presenti sulla fioritura delle bacche. L’élevage prosegue fino a primavera quando avviene naturalmente la fermentazione malolattica. Tutte le operazioni di cantina sono fatte da persone che lavorano i vigneti della zona, pienamente consapevoli, coinvolti e orgogliosi di se stessi.

  • Wegeler

    La storia di questa azienda è strettamente collegata con la storia del Riesling: infatti la passione di questi produttori è proprio il vitigno bianco, senza dubbio il più impegnativo da coltivare. Tutti i vigneti che fanno parte dell’azienda sono disposti lungo il Reno e la zona della Mosella. Il motto che seguono questi produttori è: ‘La qualità è la nostra filosofia’, infatti essi sono molto attenti alla qualità dei loro vigneti, e si occupano solo di vini Riesling di alta qualità, ciò significa uva tradizionale, viticoltura naturale e soprattutto lavoro manuale.

  • Weingut Eichinger

    Birgit Eichinger è una viticoltrice che interpreta con precisione, solidità e fantasia senza perdere d'occhio la tradizione, il suo terroir d'elezione il Kamptal. Nei suoi vini troviamo caratteristiche che incarnano l'eleganza, il carattere deciso, e la profonda autenticità della sua visione enologica. L'azienda nasce nel 1992 e il percorso di crescita è continuo e costante, attualmente si estende su 15 ettari vitati nei quali vengono allevati il Grüner Veltliner, il Riesling, una piccola percentuale di Chardonnay e il Roter Veltliner. Ogni vino prodotto ha un filo diretto con l'espressione della varietà e riflette la delicata simbiosi del clima, del suolo e delle viti nella sua forma più pura. Ogni vino porta il sigillo inconfondibile del luogo di origine: il Kamptal.

  • William Fevre

    Il 1959 è l’anno in cui, a Chablis, William Fèvre crea la cantina che porta il suo nome ed in cui produce la prima annata dei suoi vini partendo da una proprietà di 7 ettari. Nel 1998 l’azienda William Fèvre viene acquisita dalla famiglia Henriot, produttrice di champagne a Reims. Attualmente la William Fèvre è considerata una delle cantine con la maggiore estensione di vigneti di proprietà nella zona dello Chablis: infatti la famiglia Henriot ha continuato ad investire acquistando nuove parcelle nelle zone più vocate della denominazione tanto che oggi la proprietà conta 78 ettari, suddivisi in 90 parcelle, di cui 15,9 classificati Premier Cru e 15,2 Grand Cru. La grande attenzione posta nei confronti del paesaggio e dell’ambiente circostante ha permesso all’azienda William Fèvre di acquisire, nel febbraio 2015, l’importante menzione Haute Valeur Environnementale che indica il basso impatto aziendale sul territorio. I vini William Fèvre sono caratterizzati da note agrumate, freschezza e mineralità.

  • Wiston

    I vini Wiston sono prodotti in una tenuta di pendii calcarei esposti a sud nel South Downs, è di proprietà e gestito dalla famiglia Goring dal 1743. I suoi 6.000 acri si trovano a cavallo dei pendii calcarei dei South Downs e dei terreni argillosi pianeggianti del Weald.

  • Wittmann

    Weingut Wittmann è un viticoltore e produttore di vino tedesco con sede a Westhofen in Germania. I proprietari Günter ed Elisabeth Wittman hanno avviato la svolta eco-sostenibile già negli anni '80 e sono passati alla viticoltura biologica. Wittmann lavora con 25 ettari di vigneti, compresi i vigneti di Morstein, Aulerde e Kirchspiel. Si tratta di siti selezionati, in grado di produrre vini secchi di altissimo livello.

  • Wolfrest Gin

    Wolfrest Gin nasce dalla selezione di sette botaniche tutte coltivate e raccolte in Italia. Piante e frutti tipici del territorio italiano e del  clima mediterraneo. Partendo dal ginepro umbro passando per la riviera Ligure con l'arancia dolce di Pernambucco si arriva in Piemonte dove vengono raccolte le altre cinque botaniche: La nota dolce e fiorata viene regalata dai fiori di sambuco, ma sono proprio le essenze delle Langhe  le più caratterizzanti. La regina indiscussa è la nocciola delle nostre colline  che si armonizza alla perfezione con alloro, timo e rosmarino selvatico provenienti da Montelupo Albese. La scelta delle botaniche non è casuale, questo Gin Italiano nasce tra i pendii e i territori di un viaggio immaginario, quello del lupo italiano, che dagl'anni 70 ha cominciato il suo cammino dagl'Appennini del centro Italia, fino alle Alpi, vicino a noi nelle Langhe.

  • Zacapa

    Zacapa, uno dei più preziosi e celebrati rum ultra-premium al mondo, è il risultato di una combinazione unica di territorio, clima ed ingredienti naturali, dosati con la perizia del processo di distillazione ed il particolare sistema di invecchiamento ad alta quota.
    Il rum Zacapa venne creato nel 1976 per celebrare il centenario della fondazione della città di Zacapa in Guatemala.

  • Zenato

    La produzione di Zenato è contenuta ben al di sotto del limite massimo consentito dal disciplinare, per enfatizzare la qualità dell’uva attraverso un lavoro di massimo rigore e cura del vigneto. Ogni vendemmia si tiene rispettando i tempi naturali e le conoscenze della tradizione, pur avvalendosi di metodi innovativi.
    Le uve vengono raccolte con estrema cura, per mantenere intatto il prezioso nettare di ogni grappolo. All'interno delle cantine, il mosto viene custodito in grandi tini per favorire la fermentazione ottimale di ciascun tipo di vino Zenato, successivamente affinato, invecchiato ed imbottigliato.

  • Ziliani Chiara

    L'azienda si estende su una superficie totale di 15 ettari interamente compresi nell'importante zona di produzione delle bollicine "FRANCIACORTA DOCG". Occupa una piccola collina di origine morenica nel comune di Provaglio d’Iseo nel cuore della FRANCIACORTA posta a 240 m. sul livello del mare e, presenta diversi appezzamenti terrazzati collegati tra loro da scarpate e strade interne. I vigneti attualmente in coltivazione occupano una superficie di quindici ettari, presentano una giacitura collinare con un dislivello massimo di 50 metri ed una esposizione da est a sud-ovest. Questa situazione pedologica risulta particolarmente importante per la diversa vocazionalità dei singoli appezzamenti che presentano infatti caratteristiche microclimatiche diverse. L'interpretazione di questi fattori (terreno-esposizione-clima) e la scelta dei diversi cloni permette all'azienda di ottenere una produzione diversificata e di alta qualità.

  • Zillinger

    Herbert Zillinger si trova in Ebenthal (distretto di Gänserndorf) nella Weinviertel (Bassa Austria) - regione vitivinicola più produttiva dell’Austria con 15.800 ha di vigneti. Il terreno è marnoso-calcareo con presenza di rocce di gneiss, granito, pietre arenarie e tipici sedimenti di loess (uno strato di sabbia fine simile a limo composto da silicati, quarzo, feldspati, mica e altri minerali). Il clima è continentale per temperatura e oceanico per umidità, con temperature medie annue abbastanza basse (9-10°C) e precipitazioni sostenute(400-600 mm). Tutti questi fattori conferiscono ai vini grande eleganza, mineralità, acidità e complessità aromatica.
    Le caratteristiche che contraddistinguono la cantina sono: grande qualità e diversità produttiva (vengono privilegiate le varietà autoctone come Gruener Veltliner e Traminer) e coltivazione condotta secondo agricoltura biologica.
    Le varietà d’uva coltivate sono: Gruener Veltliner, Welschriesling, Chardonnay, Weissburgunder (Pinot Bianco), Sauvignon Blanc, Traminer e Zweigelt