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  • Abbazia di San Guadenzio

    La Casa Vinicola ABBAZIA si trova a S. Stefano Belbo, un piccolo paese tra Monferrato, Langhe e Roero al centro della migliore zona viticola della Regione Piemonte. Questo particolare microclima generato dalla confluenza nord-sud, ha permesso da sempre un condizione atmosferica ottimale per la coltivazione dei vitigni più pregiati e delicati come il Nebbiolo, il Moscato

  • Abrigo Fratelli

    The history of the Abrigo family does not begin in the Cascina dei Berfi, today the headquarters of the farm headed by Ernesto Abrigo and his sister Mariarita. The Abrigos arrived only in 1935 coming from Treiso. In a short time, it was understood that the Langa lands were suitable for the elaboration of great wines. Thus came the 1970s, in which Ernesto attended the Oenological School of Alba, graduating in 1976. Putting his studies to good use, in the following years he started the production of the first bottles with the "Abrigo Fratelli" brand. Over the years the production expanded, and Dolcetto was joined by Barbera, Chardonnay, Nebbiolo, Arneis and Favorita. Today the company is constantly expanding and annual production is about 45,000 bottles. The management still remains familiar today: Ernesto is joined by his sister Mariarita and son Walter.

  • Abrigo Giovanni

    Esperienza come garanzia di qualità L’esperienza deriva dalla profonda conoscenza.

    Da tre generazioni coltiviamo i nostri vigneti, siamo cresciuti con loro seguendo il ritmo della Natura, questo a garanzia che dietro ogni bottiglia prodotta ci sono scelte ben ponderate.

    Il saper fare artigiano nella cura di ogni dettaglio Ci mettiamo la faccia e seguiamo direttamente ogni singolo passaggio, ciascuno di noi è responsabile di uno specifico campo e insieme curiamo ogni dettaglio. Scienza e coscienza alla base di ogni fase produttiva Gli studi e le numerose esperienze ci hanno portato a sostenere l’agricoltura ragionata e la precisione in cantina. Ogni lavorazione viene svolta quando è il tempo di effettuarla, limitando gli interventi e lasciando esprimere al meglio la natura di ogni vino.

  • Agrapart&Fils

    Fondata nel 1894 ad Avize, nel cuore della Côtes des Blancs, da Arthur Agrapart bisnonno degli attuali proprietari Pascal e Fabrice, l’Agrapart & Fils è una Maison di Récoltant Manipulant (R.M.), poiché gestisce e controlla ogni momento della produzione, dalla maturazione delle uve sino all’evoluzione dei vini. La maison si estende su 9,75 ettari, con vigneti di 35 anni (8000 ceppi per ettaro), principalmente collocati a Oger, Cramant, Oiry e Avize, tutti Grand Cru della Côte des Blancs.

  • Agricola Punica

    Agricola Punica, uno dei nomi più rinomati al mondo nella produzione del vino, è una joint-venture tra il dott. Sebastiano Rosa, la cantina di Santadi, la Tenuta San Guido, Antonello Pilloni, presidente di Santadi e il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis.

  • Aia vecchia

    Aia Vecchia è il nome di un antico casale immerso nella campagna toscana tra Bolgheri e Castagneto Carducci e prossimo al litorale tirrenico, dal quale prende il nome l’azienda vitivinicola della famiglia Pellegrini.
    L’azienda comprende 42 ettari di terreno nell’area Bolgherese e nella Maremma Grossetana dove vi si coltivano le uve Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Petit Verdot, Sangiovese , Vermentino e Viognier destinate alla produzione dei nostri vini: Lagone, Sor Ugo, Morellino di Scansano, Vermentino e Solidio.
    La cantina dove avvengono tutti i processi di trasformazione, dalla pigiatura alla vinificazione, è il luogo dove la tecnologia dell’acciaio incontra l’esperienza del legno e ha sede presso Castagneto Carducci.

  • Albert Bichot

    Le prime tracce della famiglia Bichot risalgono al 1214. Dal 1350 la famiglia venne fondata in Borgogna, nella sua roccaforte a Châteauneuf-en-Auxois. Lo stemma della famiglia non è cambiato da allora, né ha il suo simbolo, un cervo. Nel 1831, Bernard Bichot fondò una società di intermediazione vinicola che portava il suo nome a Monthélie. Suo figlio, Ippolita, che seguì le orme del padre e acquistò le prime viti a Volnay, era già convinto che la gestione a monte fosse essenziale. Suo figlio, Albert Bichot, il primo a portare questo nome, ampliò l’azienda di famiglia alla fine del XIX secolo e spostò la sede centrale nel 1912 nella sua sede permanente nel centro di Beaune. Nella seconda metà del XX secolo, i suoi quattro figli, Bernard, Albert, Bénigne e Jean-Marc divennero gli eredi di questo savoir-faire. Dal 1996, Albéric Bichot ha rappresentato la sesta generazione a gestire la Camera. L’esperienza di Albert Bichot si basa sul rispetto del terroir e della natura. Attraverso pratiche viticolturali biologiche e sostenibili, basate sull’osservazione, la prevenzione e l’attenzione all’equilibrio della natura, Albert Bichot si sforza di preservare questa terra fertile per le generazioni future. Albert Bichot possiede oltre 100 ettari suddivisi in sei proprietà.

  • Albert Grivault

     Albert Grivault ed i suoi vini. L'azienda ha sede a Meursault. Si tratta di un nominativo di grande tradizione e notorietà nella appellazione. Vanta, in regime di monopole, l'eccezionale Clos de Perrieres, da molti ritenuta la migliore parcella di Meursault. Storicamente il domaine muove i primi passi nel 1875 quando il giovane Albert comincia a lavorare vigneti ricevuti in eredità.Dal 1974 ad oggi il domaine è condotto da Michel Bardet, nipote del fondatore. 

  • Alessandro Rivetto

    La famiglia Rivetto si occupa di vini ormai da quattro generazioni, ma è stato il nonno Ercole a iniziare Alessandro, che guida l’azienda dal 2012 in società con l’enologo Alessandro Bonelli, al sapere della vigna e della vinificazione. L’azienda agricola Rivetto collabora con l’Istituto Superiore di Enologia di Alba e possiede vigneti a Serralunga (Nebbiolo per vino Barolo), ad Alba e Treiso (Dolcetto, Barbera, Nebbiolo per Langhe Nebbiolo e Barbaresco), a Cremolino (Barbera e Dolcetto di Ovada) e a La Morra.

  • Alvise Amistani

    Famiglie come Amistani di Guarda traggono la loro origine enoica da due zone quali Valdobbiade­ne e Conegliano, zone dalla oramai indiscussa e rinomata tra­dizione vitivinicola. Pur mantenendo come punti fermi questa origine e curando sempre i vigneti siti in questi due territori, l’azienda Amistani di Guarda ora ha il suo centro in Monte­belluna. Comprensorio fregiato dalla denominazione di origi­ne controllata e garantita D.O.C.G. Montello e Colli Asolani.

  • Andreola
    Il lavoro dell’uomo plasma il territorio, trasformandolo nelle forme e nei ritmi.
    Dal 1984, anno in cui Nazzareno Pola ha fondato l’azienda familiare nel cuore della zona di produzione del Valdobbiadene Prosecco Superiore, Andreola è parte attiva di questa trasformazione.
  • Anselma Famiglia

    About 50 hectares of estates contain the fascinating history of the Anselma family, a winery that can count on over 35 hectares of vineyards dedicated to the royal Nebbiolo, from whose careful and precious vinification 10 interpretations of Barolo take shape, each indisputably linked to the Municipality or Vineyard.

  • Antico Frantotio Grillo Marco

    L’Azienda Agricola Grillo nasce ad Isolabona nel 1990, quando Marco Grillo ebbe l’intuizione di fare dell’agricoltura il suo “mestiere”. Di generazione in generazione la passione per l’oliva taggiasca è stata tramandata nella famiglia, fino a trasformarsi in un’attività a conduzione familiare legata al proprio territorio, nel cuore della Val Nervia.

    All’età di 20 anni Marco intraprese l’attività di confezionamento e vendita di Olive Taggiasche in salamoia e Olio Extra Vergine di Oliva Taggiasca, con la coltivazione di sole 100 piante di olivo lasciate in eredità dai nonni. Negli anni successivi riuscì a rendere produttivi tantissimi oliveti, situati tra i comuni di Isolabona e Pigna, arrivando a contare più di 7000 piante produttive, tutte collocate ad un’altezza che supera i 600 metri sul livello del mare. Marco ha trasmesso l’amore per il territorio e la passione per l’agricoltura al figlio Amedeo che ha avviato una piccola azienda vitivinicola. L’affinità di una famiglia, la passione nel proprio mestiere, la qualità dei prodotti, trasformati interamente all’interno dei nostri stabilimenti, offrono al consumatore la massima garanzia di qualità.

  • Antinori

    La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell' Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.
    La Marchesi Antinori esprime la propria passione per la viticoltura cercando margini di miglioramento sempre più sottili. Per questo si effettuano continui esperimenti nei vigneti e cantine con selezioni di cloni di uve autoctone ed internazionali, tipi di coltivazioni, altitudini dei vigneti, metodi di fermentazione e temperature, tecniche di vinificazione tradizionali e moderne, differenti tipologie di legno dimensioni ed età delle botti, e variando la lunghezza dell'affinamento in bottiglia.

  • Antonutti

    1921: QUASI CENTO anni di storia e quattro generazioni di cura per la Casa Vinicola Antonutti oggi guidata con passione da Adriana e Lino, Caterina, Nicola e Riccardo. Una cinquantina di ettari per la nostra realtà nel cuore delle Grave del Friuli. Una collocazione marginale e periferica, lontana dai riflettori ma LA chiave di lettura della nostra storia negli anni e del nostro sapere.

  • Arnaldo Caprai

    L'obiettivo di oggi è quello di trenta anni fa: il lavoro costante e meticoloso a favore della qualità, la ricerca e la sperimentazione di nuove tecniche agronomiche ed enologiche, la diffusione della cultura e della tradizione del territorio di cui l'azienda si fa interprete.

  • Arpepe

    Una famiglia di viticoltori che da oltre 150 anni si dedica con passione alla coltivazione del Nebbiolo, un vitigno raro che ha saputo nei secoli adattarsi alla Valtellina: un territorio unico dove tutto viene ancora fatto a mano.

  • Aubry

    Si tratta della località Jouy-lès-Reims, nel cuore della Montagna "Petite" di Reims in cui Pierre e Philippe Aubry, discendenti di una lunga serie di proprietari viticoltori dal 1790, hanno deciso di far rivivere alcune varietà di vite che una volta crescevano nella zona della Champagne.
    Attraverso le conoscenze di Pierre - enologo, laureato presso la Scuola Nazionale di Agronomia di Montpellier mentre Philippe ha studiato biologia - e l'esperienza acquisita dal padre, i due avventurieri hanno vinto la loro scommessa: riuscire a combinare il classico e il moderno. Oltre a produrre una vasta gamma di vini per gli appassionati di champagne tengono anche una selezione di annate rare. Questa collezione riflette una vera e propria filosofia che si può riassumere in alcuni principi: rigore, il rispetto per la tradizione, originalità e creatività.

  • August Kesseler

    La cantina si trova nel comune di Assmannshausen nella regione vinicola tedesca del Rheingau. August Kesseler è responsabile della tenuta dal 1977. Ha acquisito esperienza pratica in Francia, Italia e Stati Uniti. I vigneti si estendono per 20 ettari nei singoli vigneti Höllenberg (Assmannshausen), Pfaffenwies e Schlossberg, Seligmacher (Lorchhausen), così come Berg Roseneck, Berg Schlossberg e Bischofsberg (Rüdesheim). Più della metà dei vigneti sono piantati con Pinot Noir, alcuni dei quali hanno più di 70 anni, così come le varietà di vino bianco Riesling e Silvaner. Si presta molta attenzione alla limitazione della resa per migliorare la qualità con un diradamento iniziale dopo la fioritura e una raccolta manuale selettiva con uve sane e fisiologicamente mature.

  • Azienda Agricola Domanda

    L'azienda condotta dalla famiglia Domanda si trova a Calosso situato a circa 400 m s.l.m. con paesaggi collinari, terreno sabbioso e calcareo per una buona produzione di profumi e sapori fruttati e floreali nel vino. L'azienda ha inizio nell'800 con Massimo Domanda. I prodotti sono in prevalenza Barbera d'Asti DOCG, Moscato d'Asti DOCG, Langhe DOC ed infine Gamba di Pernice, Grignolino d'Asti DOC, Freisa d'Asti DOC, Dolcetto d'Asti DOC e il Passito di Moscato.

  • Azienda Agricola Sofia

    It is from a small vineyard in Solicchiata, on the northern slopes of Etna, that the history of the Sofia Agricultural Company begins. It is here that Gioacchino Sofia, with the help of his children Carmelo and Valentina, dedicates himself with dedication and passion to the cultivation of vines, progressively expanding the family business with the acquisition of new land up to the current 3 hectares.

    The volcanic composition of the soil, combined with the use of organic and low-impact methods, give the wines of the Sofia Agricultural Company unique characteristics, in a combination of freshness, minerality and power.

  • Balgera Vini

    Balgera Vini produce e commercia al dettaglio vini e spumanti, forte dell'esperienza nel campo dell'invecchiamento e dell'imbottigliamento.

  • Ballabio

    The Ballabio winery is one of the most historic production companies in all of Italy for what concerns the production of Classic Method. Located in Casteggio, in the province of Pavia, it owes its birth in 1905 to Angelo, a man deeply cultured from an oenological point of view, who immediately understood the great potential of bubbles within the Oltrepò Pavese area. Today at the helm of Ballabio we find Filippo Nevelli and his son Mattia, who, after having completely renovated the cellar, wish to take it to the next level, making it a point of reference in the world of sparkling wine in the Pavia area.

  • Barale Fratelli

    L’Azienda Agricola Barale affonda le sue radici nel lontano 1870 quando nelle Langhe era da poco comparso il vino Barolo promosso dai Marchesi Falletti e da Camillo Benso, Conte di Cavour. Francesco Barale, bisnonno dell’attuale proprietario, fu tra i pionieri della produzione di questo fortunato vino. Oggi sono Sergio Barale e le figlie Eleonora e Gloria a raccogliere la secolare esperienza di famiglia.

    “Perché crediamo nell’armonia tra viticoltura e ambiente, abbiamo convertito la totalità dell’azienda alla coltivazione biologica. L’inerbimento spontaneo dei filari, la concimazione con letame naturale, il diserbo manuale, l’uso esclusivo di prodotti a base di rame e zolfo, sono alcune delle pratiche di gestione dei vigneti adottate per salvaguardare flora e fauna autoctone e mantenere il suolo naturalmente fertile.”

    In cantina, i processi di vinificazione e affinamento sono volti a produrre vini armonici in cui emergano soprattutto le caratteristiche del vitigno e della zona di origine.

  • Barbicaia

    “Barbicaia”, in the Val d'Orcia dialect, indicates the group of vine roots that emerge from the ground. A name that Marco Barbi chose for the wines produced on his family's farm in Nottola, just outside Montepulciano. The winery had been active since the 1960s, with production for "family" use, while most of the grapes produced in the 2.5 hectares of property were sold. The company's modernization process started by Marco at the end of the 1990s was completed in 2011: the time was ripe to start making wine ourselves.

  • Batzella

    L’azienda si trova sulla costa centrale Toscana fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella. L’impegno dei proprietari è di fare vini eleganti e genuini, di personalità che esprima al meglio il carattere del territorio. La zona di Bolgheri è incantevole, circondata com’è da dolci colline e dal mar Tirreno. La sua terra e il suo micro clima consentono alle varietà Cabernet, ormai autoctoni a Bolgheri, di arrivare a piena maturazione e di produrre vini che possono esser distintamente originali. In questa terra i Batzella perseguono la loro passione: trovare l’armonia fra potenza e eleganza nei loro vini.

  • Beccaris Distilleria

    La filosofia della Distilleria Beccaris è semplice: impiegare le cose giuste per fare la grappa buona e le cose giuste sono fornite da madre natura: le vinacce di Moscato, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, solo per limitarsi ad alcuni esempi, sono eccellenti materie prime. Quindi entra in ballo la perizia e l’esperienza. Qualità che, unite alla sensibilità umana, costituiscono il segreto vincente di uomini di diverse generazioni ma uniti dalla stessa passione.
    L’attività iniziata nel 1951 con due alambicchi bagnomaria, venne già negli anni sessanta migliorata con l’introduzione di un alambicco “continuo”: ritrovato della tecnologia più moderna che non andava però a discapito della qualità del prodotto. Di recente è stato introdotto, accanto alla storica Distilleria, un nuovo impianto dotato di un alambicco discontinuo per la distillazione di vinacce selezionate. Per rendersi conto, a colpo d’occhio, dell’importanza della produzione attuale della Distilleria Beccaris è sufficiente recarsi nel nuovo elegante punto vendita che si trova adiacente lo stabilimento.

  • Bellavista

    Sopra e sotto la stessa collina che conduce per mano anche lo sguardo, Vittorio Moretti ha riunito la casa, la prima vigna, la cantina, un grande albergo, il ristorante di Gualtiero Marchesi, l’Espace Vitalité di Henri Chenot e gli uffici della holding Terra Moretti. Modellato sarebbe meglio dire come si fa con la creta, ma forse l’immagine esatta è quella di un alveare. Un mondo che ha il suo vero controvalore proprio in questa terra, la Franciacorta, buona per fare vino e piacevole per viverci. Un pugno di colline, strette tra il lago d’Iseo e la pianura bresciana, dove l’equilibrio del paesaggio, le sue linee mai brusche, ne sottolineano l’unicità. Unicità che può essere preservata solo attraverso la cura del dettaglio e una grande immaginazione. Con queste due risorse a disposizione, la dedizione indispensabile per seguire la vigna diventa facile, naturale.

  • Belvedere Vodka

    Belvedere Vodka è un mix di tradizioni antiche e fascino contemporaneo.
    Ingredienti purissimi e distillazione eccellente in una bottiglia elegante e inimitabile: il biglietto da visita di Belvedere Vodka.

  • Beppe Marino

    L’azienda Beppe Marino nasce nel 1972 a Santo Stefano Belbo, comune situato tra Langhe e Monferrato e zona tipica di produzione del famoso Moscato d’Asti.
    L’unità familiare è il segreto dell’azienda: insieme alla moglie Rosalba e al figlio Maurizio, Beppe coltiva i suoi vigneti in alto (400 mt. sul livello del mare), sulle colline di Santo Stefano Belbo, di Mango d’Alba e di Castelnuovo Calcea. È da 13 ettari di vigneti pregiati, sparsi tra le località di Valdivilla, Marini, Riforno e Momparone, zone di grande prestigio per la coltura della vite, che nascono i vini ormai conosciuti ed apprezzati in Italia e all’estero.
    La cantina è situata in località Marini e, pur avendo a disposizione le più moderne tecnologie per la vinificazione, qui si producono ancora i vini seguendo le vecchie tradizioni proprio per garantire ai consumatori la massima qualità dei prodotti.
    I VINI prodotti in azienda nascono da vitigni autoctoni: Barbera d’Asti, Dolcetto d’Alba, Freisa e Moscato d’Asti. Queste uve, attraverso metodologie di vinificazione diverse e specifiche, danno origine ai grandi vini firmati Beppe Marino.

  • Bera
    The Bera winery, a company of the Bera family, is located in Piedmont, in the Langhe between Alba and Asti, on the road that climbs from Barbaresco and Neive towards Neviglie, a corner of the territory that is linked to the vine by a tradition that knows no borders, even if do not even skimp on the woods where the white Alba truffle is born. The family's winemaking tradition is centuries old, while only at the end of the 1970s did it begin to make wine for bottling and direct sales with its own label; the company now covers an area of 30 hectares of which over 23 are vineyards, also extending to neighboring municipalities.
  • Berta Distillerie

    Quattro generazioni per la grappa, quattro generazioni per arrivare a creare la modernissima distilleria dei Berta di Roccanivo a Casalotto di Mombaruzzo, quattro generazioni che hanno inizio l’11 luglio 1866 con la nascita di Francesco Berta.
    Era il tempo, quello, in cui Roma non era ancora capitale, in cui la Spedizione dei Mille si era appena conclusa e Vittorio Emanuele II era ancora Re d'Italia. Era il tempo della semplicità e della vita rurale, del sacrificio e del rispetto delle tradizioni.
    Francesco Berta, come in tutte le famiglie contadine, lavora fin da bambino nelle vigne e in cantina, e con preveggenza e audacia, appena cresciuto si guarda attorno alla ricerca di clienti per vendere il suo prodotto. A ventidue anni sposa Erminia Barbero e dalla loro unione nascono nel 1889 Giovanni e nel 1905 Michele. Nel rispetto della tradizione contadina del tempo, che consigliava di non dividere la proprietà, Francesco decide di affidare al primogenito Giovanni il lavoro da lui intrapreso, mentre a Michele è data la possibilità di studiare e laurearsi in farmacia.

  • Bertani

    La casa vinicola Bertani nasce nel 1857, fondata dai due fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, a Quinto di Valpantena, a nord di Verona. Gaetano era già allora un esperto nell’arte di vinificare i vini, avendo imparato le nuove tecniche in Francia dal professor Guyot, ritenuto ancora oggi uno dei maggiori esperti di viticoltura. L’inizio dell’attività dei Bertani coincide con lo spirito innovativo che spinge ad usare le più avanzate tecniche di produzione, sia in campo viticolo che enologico, applicate a tutte le proprietà di allora, in Valpantena e nel Soave, sempre nel rispetto del territorio e della cultura delle coltivazioni della zona.

  • Bianco Angelo

    L'azienda è distribuita su circa 6.00 Ha di vigneto in maggioranza coltivati a varietà Barbera ed in piccola parte da Pinot Nero, Freisa e Dolcetto. Viene vinificata la totalità delle uve prodotte, coltivate con la tecnica della lotta integrata.

  • Bistro Vodka

    Grazie al know-how di distillazione francese, Bistro Vodka è fatto da distillazione fine di grano, offrendo una bella vodka, sia semplice che leggera.

    Bistro Vodka incarna la facilità e l'autenticità dei bistrot parigini con la soddisfazione aggiuntiva di una finezza unica

  • Bocchino Cantina Privata

    Nel silenzio delle storiche cantine Bocchino, scavate nel tufo della collina di Canelli, centinaia di botti e barriques esalano al cielo, dono per gli angeli, il profumo purissimo dell'acqua di vita.
    Qui, nell'angolo più riposto e tranquillo è contenuto il segreto della Cantina Privata.

  • Bocchino Giuseppe

    Situata al confine tra Langhe e Monferrato, l'azienda si estende per circa 10 ettari sulle colline tra Santa Libera, Canelli e Moasca, nell'Astigiano. Queste colline dai dolci pendii, i famosi e pregiati Sorì, hanno un terreno con caratteristiche particolari,dotati di un'esposizione al sole ottimale a rendere perfetta la maturazione delle uve.

  • Boffa Carlo

    Our business managed by Pietro Boffa began making wine on its own in the 60's. Carlo Boffa, the owner, supervises the wine growing and the winemaking industry, while Laura, his wife, handles the firm's business and trading. The wine cellar is situated on the way to BarbarescoTower.

    Ours is a small reality specialized in the production of the great red wines of the zone.The surface of the vineyard is of around 4 hectares divided in: Nebbiolo grapes from which two selections of Barbaresco, "Vigna del Casot" and "Vigna Vitalotti", and Langhe Nebbiolo wine are produced; Dolcetto grapes to make Dolcetto d'Alba wine Barbera grapes to make Barbera d'Alba "Vigna Buschet".

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  • Bolla

    Bolla è un nome storico nella produzione veneta di vini: casa fondata oltre 130 anni fa dai fratelli Bolla, produce più di 15 milioni di bottiglie di qualità all’anno a San Pietro in Cariano, in provincia di Verona. Nel 1883 Abele Bolla, proprietario della storica locanda “Il Gambero” inaugurò a Soave, paese medievale a sud-est di Verona, la prima cantina; da qui inizia la storia di un’azienda che dopo quattro generazioni si dimostra sempre capace di interpretare al meglio lo spirito del territorio, valorizzandolo nei sui prodotti, alcuni dei quali sono dei classici senza tempo.

  • Bollinger

    La storia di Bollinger è radicata nelle terre della Champagne da secoli. Nel 1650 la famiglia Hennquin de Villermon era già proprietaria del castello di Cuis nel cuore del vigneto.
    Dal settembre 2007 Jéròme Philipon è diventato presidente di Champagne Bollinger. E' la prima volta nella storia di Bollinger che i destini della Maison sono affidati ad una persona esterna alla famiglia. Con Jéròme Philipon prosegue lo sviluppo di Champagne Bollinger e garantisce la continuità dei principi e valori della Maison.

  • Bonnet-Ponson

    Grégoire Bonnet fu il primo della famiglia, nel 1862, a produrre Champagne a Chamery; dopo di lui Jules Bonnet estese la proprietà, installando anche, ben prima che fosse disponibile l'elettricità, una pressa in legno alimentata, esclusivamente, dalla forza umana. In seguito, però, la cantina fu purtroppo distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e il figlio di Jules, Raoul, trasferitosi, diede il via alla costruzione di quella che è la struttura attuale. Nel 1956, poi, André Bonnet, figlio di Raoul, conobbe Monique Ponson, figlia di una coppia di viticoltori di Vrigny, altro villaggio della Montagne de Reims: con il loro matrimonio nacque il Domaine Bonnet-Ponson. Alla costante ricerca della qualità, André e Monique non solo estesero, in poco tempo, gli ettari di proprietà, ma aumentarono anche la capacità della cantina, occupandosi da soli dei lavori di scavo. Nel 1979 subentrò, poi, alla guida del Domaine il figlio di André e Monique, Thierry; quest'ultimo, per 30 anni, ha guidato il Domaine, incentivandone lo sviluppo con la costruzione di nuovi spazi riservati alla cantina e l'aggiunta di un nuovo ettaro di vigneto. Nel 2013, infine, dopo aver terminato gli studi in enologia e aver lavorato come produttore di rossi nel sud-ovest della Francia, è entrato a far parte del Domaine di famiglia anche Cyril Bonnet; grazie a lui il Domaine ha avviato la conversione al biologico. Attualmente, il Domaine consta di poco più di 10 ettari, ripartiti su cinque Village di assoluto spessore, tre dei quali classificati Premier Cru (Chamery, Vrigny, Coulommes la montagne) e due, invece, Grand Cru (Verzenay, Verzy). Le vigne di pinot nero, chardonnay e pinot meunier sono, oggi, condotte secondo i dettami dell'agricoltura biologica e le vinificazioni prevedono un contatto, molto prolungato, con i lieviti; la produzione consta di Cuvée e Millesimati di assoluto carattere e complessità.

  • Bosca

    Fieri produttori di spumante e vino dal 1831. Da allora tendono all’innovazione attraverso la costante ricerca di nuovi prodotti e mercati. Dalla tradizione, che nasce da un’esperienza di 189 anni e si tramanda anche grazie ai luoghi in cui lavorano, ottengono la forza per reinventare quotidianamente il loro futuro.

    Attraverso la continua ricerca di nuovi e differenti prodotti, ridisegnano l’esperienza dello spumante italiano. Grazie al solido passato sono in grado di creare le più innovative evoluzioni di prodotti tradizionali per riuscire sempre a sorprendere i clienti consolidati ed attirare quei nuovi consumatori che ambiscono ad essere parte del mondo spumeggiante.

  • Bosco Pierangelo

    Pietro Bosco, nato a La Morra in località Boiolo nel 1898 da Bosco Costanzo e Margherita, è stato il fondatore dell'azienda. Nel 1948 ha iniziato a rinnovare i vigneti colpiti dalla filossera, facendo impianti innovativi per l'epoca. Alcuni di essi fanno ancora parte dell'azienda. A lui è succeduto nel 1968 il figlio Costanzo, che negli anni ha acquistato i terreni confinanti espandendo l'azienda a circa 3 ettari di vigneti.

    Nel 1994 Pierangelo subentra al padre decidendo di restaurare la vecchia cascina, impiantando nuovi vigneti. L'azienda viene ampliata arrivando ad avere circa 8 ettari di vigneti nell'arco dei 10 anni successivi. Inizia a vinificare una piccola parte di Nebbiolo, scegliendo le uve con esposizione migliore. Nel 2004 Pierangelo raggiunge un livello qualitativo ritenuto buono e decide di produrre circa 2.500 bottiglie di Barolo Boiolo.

  • Braida di Giacomo Bologna

    Dal 1961 ad oggi l’azienda Braida è l’immagine ampliata e fedele della filosofia di Giacomo ed Anna, del loro modo d’intendere la vita, la terra, il vino ed i rapporti con gli amici. Raffaella e Giuseppe Bologna, entrambi enologi, costituiscono la terza generazione “Braida” e sono uniti dal sogno prima, realtà oggi, coltivati con entusiasmo, di far proseguire alla Barbera la conquista dello status di nobiltà e qualità, che per qualcuno sembrerebbe essere riservata solo a vitigni di più esterofilo lignaggio.

  • Brancaia

    Tutti i nostri vini devono soddisfare i più elevati standard di qualità - questo è ciò che il team BRANCAIA si impegna a fare giorno dopo giorno, sempre alla ricerca di modi per migliorare la vigna e la cantina. Ecco il principio che ci guida tutti i giorni: solo con uve di prima categoria, siamo in grado di produrre un prodotto di alta qualità.

  • Brezza

    L’Azienda Agricola Brezza proprietaria di vigneti in Barolo già dal 1885 prese il nome da Giacomo Brezza il quale per primo insieme al padre Antonio intorno al 1910 mise il vino in bottiglia.

  • Bric Castelvej

    La Cantina vinicola Bric Castelvej è una storia di famiglia, una storia semplice fatta di valori e persone che credono in ciò che fanno, mettono l'anima e la passione in ogni bottiglia di vino prodotta. Tutto iniziò nel lontano 1956 quando Gallino Domenico, geniale e lungimirante fondatore, inizio a vinificare vino di qualità superiore.

  • Bruno Giacosa

    Il lavoro di tre generazioni di vinicultori, sintetizzato nella passione, sapienza e lungimiranza di Bruno Giacosa.
    Un'antica passione nata tra le migliori vigne di Langa, alla ricerca di uve da acquistare, alcune delle quali divenute poi di proprietà. Il suo amore per i grandi vini ed in particolare il Nebbiolo, la sua meticolosa e a tutt'oggi, quotidiana ricerca della perfezione nel lavoro, sono la nostra storia ed obiettivo da condividere.

  • Bruno Paillard

    Bruno Paillard, nato a Reims nel 1953, inizia la sua attività di courtier nel 1975 e fonda nel 1981 la maison che porta il suo nome: Champagne Bruno Paillard. La maison produce ogni anno circa 500.000 bottiglie vinificando le migliori uve e solo attraverso la prima pigiatura, da cui l’indicazione première cuvée in ogni etichetta dove inoltre è riportata fin dalla prima uscita la data di sboccatura. Tre gli champagne non millesimati: il brut première cuvée (nelle mezze , nei magnum e nei jeroboam), il rosè (nelle mezze e nei magnum) ed il blanc de blancs reserve privée. Tre gli champagne millesimati: il blanc de blancs 1995, il brut assemblage 1996 (anche in magnum) ed il Nec Plus Ultra NPU 1990 affiancato dalla prossima uscita del 1995. Firmo gli champagne rari: questo il motto.

  • Bruno Rocca

    Oggi l' azienda vanta 15 ettari di vigna che si estendono per la maggior parte sul comune di Barbaresco nel cuore del Rabaja', ma anche nel comune di Treiso e Neive dove da poco si sono acquistati 4 ettari nella zona del Curra' fino ad arrivare nell' Astigiano.

  • Bussi Piero

    Subito dopo la fine della prima guerra mondiale, il nonno Agostino, classe 1900,  abbandona l'usanza di suo padre Nicola di vendere le uve ai negozianti  (sistema usato  dalla maggioranza ma che non portava un reddito decoroso) cominciando a vinificare le  uve barbera ed una piccola quantità di bonarda (per altro ancora prodotta attualmente).

    L'azienda a quell'epoca era costituita da circa 1,5 ettari di vigneto.

    Negli anni 60 subentra Germano Bussi e il numero degli ettari sale a 4.

    Ma è nel 68 che avviene la svolta. A causa della tristemente famosa grandinata di quell'anno, mio padre comincia a vinificare l’uva moscato, procedimento molto impegnativo e faticoso se si considerano le attrezzature dell'epoca: il mosto ottenuto in seguito alla torchiatura a mano, veniva, dopo la chiarifica, filtrato con i famosi “sacchi olandesi”, procedimento lento e che richiedeva soventi cambi con relativi lavaggi rigorosamente a mano; inutile ricordare che tutta la fase di produzione del moscato doveva essere fatta nell’arco delle ventiquattro ore.  I risultati però non si fanno attendere e cresce la volontà di acquistare altri appezzamenti vitati.

    Piero Bussi si è inserito gradatamente nell’azienda agricola, che oggi può contare su 11 ettari di vigneto, puntando sulla qualità del prodotto, prima in vigna e poi in cantina.

    E dal 2012 con Bussi Federico la storia continua.

  • Ca bianca

    La Casa Vinicola Ca’ Bianca nasce nel 1952 nella parte Alessandrina dell’Alto Monferrato, oggi parte del piccolo comune di Alice Bel Colle a pochi chilometri da Acqui Terme. Il nome prende ispirazione dal nome locale della zona “al ca’ bianche”.

    L’attuale sede della cantina si trova nella “Cascina Spagna”, podere acquistato negli anni 80’ con le origini storiche risalenti al periodo del conflitto degli Spagnoli contro la Francia e la Repubblica Veneziana, nella seconda decade del 1600. La sua posizione sulla collina alta risultava al quanto strategica offrendo il controllo di tutti i passaggi nell’intera vallata sottostante.

  • Ca d Gal

    La storia di Ca’ d’ Gal inizia proprio da questi tre fondamentali elementi:
    uomini che amano e rispettano la loro terra, vigne che da quella terra attingono nutrimento ideale, vini che grazie alle uve di quelle stesse vigne sanno esprimere la profondità e l’unicità di un connubio esemplare.
    Siamo a Santo Stefano Belbo, per la precisione in località Valdivilla e da generazioni, la nostra famiglia è legata a queste colline e al loro essere il cuore pulsante del Moscato d’Asti.

  • Cà D'Or

    Vini prodotti in vigneti grand cru posti sulle colline moreniche della Franciacorta (Lago d’Iseo – Brescia), il miglior territorio in Italia dove produrre “bollicine” di lunghe annate con la tipologia del Metodo Classico (affinamento di anni sui lieviti in bottiglia), ad un’altitudine compresa tra i 150 m ed i 250 m sul livello del mare.

  • Ca di Press

    Ca' di Press is the name of the company of the Pressenda family, wine producers for generations in Perno (Monforte d'Alba).

    The Pressendas have always vinified part of their grapes without bottling the wine under their own label, but with the 2018 vintage the young Alice and Cristina have decided to start this new and courageous adventure. The first Barolo presented was the Barolo del Comune di Monforte 2018, and it was an amazing debut, so much so that it won 94 points from Antonio Galloni.

    The vinification is traditional, with a maceration on the skins for about 20-25 days in steel followed by aging for 20 months in large barrels.

  • Ca' del Bosco

    L'ambizioso progetto di Ca'del Bosco ,intrapreso quarant'anni fa e tuttora in incessante sviluppo, e' diventato traino e modello di riferimento.Una cantina allo stato dell'arte e 150 ettari di vigneti nelle zone piu' vocate della Franciacorta sono i punti fermi dai quali Maurizio Zanella elabora una serie di etichette di livello assolutoConsigliamo una visita all'azieda (su prenotazione) dalla A4 uscire a Rovato,proseguire in direzione Lago 'Iseo per circa 1,5 km'

  • Ca' Rome'

    Quest’azienda a conduzione familiare è la realizzazione del suo sogno più grande, maturato dopo un’esperienza già trentennale nel settore enologico: essa diventa il progetto che condivide con i figli Giuseppe (da tutti detto Pino), Paola e Maria e con la moglie Olimpia.

  • Cantina Gigi Rosso

    Se il Barolo potesse parlare, racconterebbe la storia di Gigi Rosso."; Gigi Rosso, mancato nel dicembre del 2018, infatti, oltre ad essere un enologo di grande umanità ed esperienza, era considerato un "Maestro" dei grandi vini piemontesi. Deciso a mettersi in proprio, dopo aver collaborato per anni con realtà come Cinzano, Gigi Rosso ha fondato la propria azienda vitivinicola, impegnandosi, al contempo, nella crescita, a livello internazionale, di Langhe e Roero. "Le Langhe sono la mia casa”, diceva, “Mi chiamano enologo, mi citano come esperto di vini, mi definiscono un pioniere, ma la verità è solo una: quando parla la natura io ascolto.

    La mia terra ha molto da raccontare e io ho molta voglia di ascoltare”. Oggi, a gestire la sua azienda a Castiglione Falletto, nel cuore della zona del Barolo, sono il figlio Maurizio e il nipote Andreas e se il passaggio alla seconda e terza generazione ha portato una sferzata di energia e tante novità, la tradizione è ancora, e sempre, viva e non mancano passione e dedizione.

  • Cantina Tramin

    espressione autentica di un territorio dal carattere unico, nascono dalle uve coltivate dai nostri 290 produttori, con l’orgoglio di chi sa che ciascuna bottiglia racchiude compendio di una filosofia di vita e di lavoro: rigore, dedizione, fiducia e creatività.

  • Capovilla

    "Vittorio “Gianni” Capovilla è universalmente riconosciuto come uno dei migliori distillatori in assoluto. Nato come meccanico, inizia la sua carriera nella distillazione dopo aver lavorato dal 1974 per una nota industria di macchine enologiche, che gli ha permesso di vedere quanto fosse diffusa all’estero questa pratica. Visitando Austria e Germania si rese conto di quanto sviluppato fosse il settore dei distillati rispetto alle realtà italiana, non tanto da un punto di vista qualitativo, quanto per una differenza sostanziale del numero delle distillerie operanti. Decise allora di intraprendere il suo percorso, fatto di ricerca e attenzione, che lo ha portato oggi ai massimi livelli. Iniziando a distillare vinacce accuratamente selezionate, Gianni ha ceduto durante gli anni alla sua più grande passione, la frutta.

  • Cappellano

    La storia della cantina Cappellano inizia dal mio trisnonno, il notaio Filippo Cappellano, ricco possidente con la passione per il vino, che a 48 anni fondò l’azienda, accorpando nella proprietà ben 150 giornate piemontesi (che corrispondono a circa 60 ettari) di terreno coltivabile. Alla sua morte il figlio Giovanni, enologo, proseguì nella conduzione dell’azienda, ristrutturando la cantina e realizzando due impianti alberghieri ad Alba e Serralunga, muniti dei migliori servizi per soddisfare il turismo ligure-piemontese. A Serralunga ideò la famosa “cura dell’uva”, istituendo un servizio di carrozze per il collegamento con la stazione ferroviaria di Alba.

  • Casa Lapostolle

    Casa Lapostolle è stata fondata nel 1994 da Alexandra Marnier Lapostolle. I vigneti di proprietà si trovano nei dintorni di Santiago e di Valparaiso. Alexandra appartiene alla famiglia Marnier ed è in memoria del nonno e fondatore Alexandre Marnier che alcuni dei vini di Casa Lapostolle portano il nome “Cuvée Alexandre”.

  • Cascina Carlot

    Cascina Carlot was founded by Mario Mo in the early years of the last century in Coazzolo, a small town located between the hills of Monferrato and Langhe, in Piedmont. The company is located in a context of rare beauty and today we find Mario's descendants at the helm, who continue his work with the same philosophy and passion for their land. Cascina Carlot enhances the typical varieties of the area such as Cortese and Moscato, from which the very fragrant Moscato d'Asti DOCG are born. Among the red berried varieties there is nebbiolo, grignolino, dolcetto and barbera, the latter used for the production of the Barbera d’Asti DOCG "Runc" and for the Barbera d’Asti Superiore DOCG "La Vigna".

  • Cascina Castlet

    La semplicità della Cascina, il pendio dei vigneti ordinati volti verso il sole del primo pomeriggio.
    Perdersi nel gusto di piccole cose antiche, osservare i vecchi ceppi di barbera e moscato, muoversi nelle stanze piccole, per scale strette che sanno di storia.
    E poi sedersi ad un tavolo all'aperto che è una terrazza su un mondo dimenticato, mentre le donne di Cascina Castle't passano con un segno dissacrante di modernità, con un gesto rapido di efficienza, ed esprimono la loro cultura con un sorriso.
    Venti ettari incorniciati in un sogno. Gustare, a fondo, la perfezione di un bicchiere di vino.

  • Cascina Christiana

    Cascina Christiana, immersa nel cuore delle valli del Monferrato, è un’azienda agricola a produzione vinicola e un affittacamere a conduzione familiare.

    La struttura è una tipica cascina ottocentesca trasformata nel corso degli anni in un moderno resort dotato di appartamenti e camere.

  • Cascina del Pozzo

    La passione e la dedizione con cui vengono curate le viti continua nella cantina, dove la produzione di vino avviene ancora secondo i dettami di una tradizione tramandata di padre in figlio. E’ solo con pazienza e cura che dal mosto si possono ottenere i veri vini del Roero, per questo nell’azienda vinicola Cascina del Pozzo vengono tutt’ora rispettati i tempi di affinamento e invecchiamento di ogni bottiglia in botti di legno grande e inox, affinché nei singoli bicchieri si possa riscoprire il profumo e il sapore del buon vino di un tempo.

    Sebbene la tradizione la faccia da padrona, però, la famiglia Marchisio è riuscita ad aggiornarsi costantemente, investendo in strutture e tecnologie, fino a far diventare la sua cantina il luogo ideale per la produzione di vino di qualità.

  • Cascina Fontanette

    Ai piedi di Moncucco, la mitica collina dei mari del sud, celebrata da Cesare Pavese, sorge l'Azienda Agricola "Cascina Fontanette". In una delle zone piu votate alla viticultura si estendono per circa 5 ettari i vigneti della Famiglia Ariano che, da tempo immemorabile, si occupa della lavorazione delle uve e della produzione di vini genuini, con la sempllicità e l'esperienza derivate dal lavore e dall'amore per la terra.

  • Cascina Galarin

    Tutto ha avuto inizio alla fine del 1700, quando i nostri antenati costruirono personalmente, pietra su pietra, la struttura, edificando parte dell’attuale cantina e realizzando anche la preziosa porta in legno, dal cui intarsio, un gallo, abbiamo ricavato il logo dell’azienda: “Galarin”, da sempre il soprannome della nostra famiglia.

    Verso la fine degli anni ottanta, l’ingresso in azienda di Giuseppe Carosso, apporta una piccola, ma fondamentale rivoluzione nella filosofia aziendale. Cascina Galarin inizia ad imbottigliare i propri vini, a condurre i vigneti in maniera meticolosa e attenta, e, in fase di vinificazione e invecchiamento, a rispettare al massimo varietà e terroir.

  • Cascina Garitina di Gianluca Morino

    Fondata nel lontano 1900, Cascina Garitina è un’azienda agricola a conduzione familiare, giunta alla quarta generazione con Gianluca Morino, l’attuale titolare. Il nome dell’azienda affonda le origini in quello della bisnonna Margherita, il cui diminutivo – Margheritina – in dialetto è appunto Garitina.

    L’attività dell’azienda agricola è orientata alla valorizzazione della Barbera, il vitigno che si estende sulla maggior parte dei vigneti di nostra proprietà e al quale sono riservati i terreni con le esposizioni migliori. In particolare, le vigne più vecchie (del 1939, 1951 e 1969) sono dedicate alla produzione del Nizza, la Barbera prodotta secondo un disciplinare specifico e molto restrittivo, esclusivamente sulle colline dei 18 comuni intorno a Nizza Monferrato, zona particolarmente vocata e culla originaria della barbera. In ossequio al 1900, anno di fondazione dell’azienda, il nostro Nizza si chiama Neuvsent (traduzione piemontese della parola Novecento).

  • Cascina la Barbatella

    Cascina La Barbatella was founded in 1981 in Nizza Monferrato, a town in the province of Asti. In the 4 hectares of vineyards owned by Lorenzo Perego, the agricultural management regime chosen and used is of the conventional type. The few hectares available are divided in an orderly manner into 3 parts: the Vigna dell'Angelo, the Vigna di Sonvico and the Vigna for the production of Noah.

    Excellent labels are Barbera d'Asti Superiore and Monferrato Rosso Sonvico.

  • Cascina Luisin

     Cascina Luisin è stata fondata nel 1913 da Luigi Minuto, bisnonno dell'attuale proprietario Roberto . La conduzione dell'azienda è da sempre a livello famigliare per mantenere un ottimo controllo della filiera produttiva : dalla potatura  alla vendemmia , dal lavoro in cantina alla commercializzazione  del vino . Cascina Luisin si trova a Barbaresco , l'epicentro vitivinicolo delle Langhe , in località Rabajà. La superficie vitata si estende su 8 Ha di terreno.La produzione annua  media è di 30mila bottiglie suddivise nei tre classici vitigni: Nebbiolo, Barbera, e Dolcetto . La filosofia aziendale  si basa sulla valorizzazione dei vitigni e sul rispetto della tradizione per quanto riguarda le tecniche di vinificazione . Questo è il segreto per dare modo ai singoli vigneti di comunicare , come solo la natura può fare nelle grandi zone vinicole .

  • Cascina Roccalini

    Cascina Roccalini è una cantina della zona di Barbaresco con una storia piuttosto recente, fondata da Paolo Veglio. Paolo è un giovane vignaiolo e ha iniziato a lavorare in vigna all'età di 14 anni, quando la famiglia Veglio conferiva le uve del vigneto di proprietà - il cru Roccalini - a Bruno Giacosa. Paolo Veglio ha deciso di costruire la propria cantina nel 2003, avviando nel 2004 la sua prima vinificazione.

    Gli ettari complessivi di proprietà sono 4,5, piantati a dolcetto, barbera e nebbiolo. L'approccio del vignaiolo è quello del minimo intervento umano in vigna e in cantina e da questa filosofia nascono le sue quattro etichette: Dolcetto d'Alba, Barbera d'Alba, Barbaresco Superiore e Barbaresco Roccalini, il vino di punta, dove Paolo è riuscito ad esprimersi appieno.

  • Cascina Val del Prete

    Cascina Val del Prete prende il nome dall’esiliato vescovo di Asti che visse lì nel 1850. Nel 1977 Bartolomeo Roagna e sua moglie Carolina comprano la fattoria in Val del Prete ed iniziano la loro opera di conversione agronomica dei terreni, sostituiscono così i campi di grano con vigneti creando uno splendido anfiteatro naturale. Oggi l’azienda è gestita dal figlio maggiore Mario, abile vignaiolo e grande interprete di un territorio ricco di storia e tradizione vitivinicola.

  • Casse in Legno

    Used and empty wooden crates

  • Castel Sallegg

    In 1851, Castel Sallegg and the surrounding vineyards were purchased by Archduke Rainer, viceroy of Lombardy-Venetia, and passed to the Counts of Kuenburg by succession through Archduke Heinrich and Enrico Prince di Campofranco. The awareness of history, tradition and responsibility is deeply rooted in the family of the Counts of Kuenburg.

    The castle, the historic shipyards, the 1000-year-old cellar: in Castel Sallegg everything speaks of noble families and winemaking tradition, history and the link with Lake Caldaro. The Castel Sallegg cellar includes the three historic wineries Leisenhof, Preyhof and Seehof, each with a different terroir. Sustainable thinking over the generations and respect for nature characterize the attitude, a constant refinement of the wines is the goal. Castel Sallegg stands for character and clarity and an elegant combination of timeless modernity and great tradition.

    The range of wines includes the Nobilis, Serenis and Imperialis lines.

  • Castello Banfi

    Concepita per preservare al massimo l'integrità e la ricchezza delle uve, la cantina si avvale oggi delle più avanzate tecnologie, frutto di rivoluzionarie sperimentazioni tecniche.

    È in questa filosofia, basata sulla continua ricerca, che si inseriscono numerosi progetti realizzati dall'azienda tra i quali gli studi di selezione clonale del sangiovese, le ricerche sul legname, grande protagonista nel processo di affinamento del vino, e la realizzazione della nuova area di vinificazione “Horizon”. Quest'ultimo progetto, interamente concepito e sviluppatoall'interno dell'azienda, consiste in una serie di accorgimenti

    e di soluzioni di alto livello realizzati per migliorare ogni singolo passaggio del processo produttivo.

    Il grande lavoro svolto in vinificazione prosegue nel silenzio dei legni, dove i grandi vini Banfi, principalmente rossi, evolvono ed affinano, nel corso degli anni, le loro caratteristiche più distintive di potenza, eleganza e longevità. Le oltre 7000 barriques, disposte su file ordinate, e le grandi botti, costituiscono il cuore di Banfi, che palpita nel silenzio e nella quiete della natura che circonda la Cantina.

  • Castello di Neive

    La forma mentale acquisita al Politecnico di Torino, l’attività in altri settori, hanno portato Italo ad un approccio ‘scientifico’ alla campagna, alla vigna. Va bene la tradizione, ma non si deve dare tutto per scontato. Il dubbio, la ricerca, il confronto, la sintesi. In questo modo fin dagli anni Settanta (con il lavoro di ‘riscoperta’ dell’Arneis di cui si è accennato a proposito del vigneto Montebertotto) la vicinanza e la collaborazione con la Facoltà di Agraria di Torino hanno permesso ad Italo di entrare, anche studiando, nel mondo della vite e del vino dalla porta giusta e di trovarsi pronto ad affrontare le sfide e i cambiamenti di un mercato in continua evoluzione. 

    Tradizione, ricerca e creatività: è questa la filosofia di un’azienda che senza trascurare secoli di esperienza nel campo della viticoltura, abbraccia le nuove tecnologie, si impegna nel campo della ricerca – in vigna come in cantina - ed è pronta a mettersi in gioco sperimentando con coraggio nuovi metodi. Sono proprio questo entusiasmo e questa carica creativa che hanno dato vita negli ultimi anni ad alcune esperienze nuove e stimolanti: a partire dal 1995, l’azienda ha prodotto un favoloso spumante metodo classico ottenuto esclusivamnte da uve pinot nero, il ‘Castello di Neive Classico’, oltre al ‘Castello di Neive Passito’ da uve arneis passite. A partire dal 1996 invece, l’azienda ha dato vita a due vini invecchiati in barriques - ‘I Cortini’, da uve pinot nero, e ‘Barbera d’Alba Superiore’, da uve barbera; dal 2006 viene prodotta anche l'Albarossa..

  • Castello di Spessa

    Spessa Castle represents one of the best-known excellences of Friuli Venezia Giulia. The origins of the winery date back to the end of the 1970s, when Loretto Pali purchased an estate of around 60 hectares in the Isonzo area, which still today constitutes the main nucleus of the company and the most important production centre.

    In 1987 the property expanded with the acquisition of the Castello di Spessa and 28 hectares of vineyards located in the splendid area of the Collio Goriziano, on the hills of Capriva del Friuli. Today the cellar is able to offer a wide range of labels, which represent the best terroirs of the region, interpreted with a refined style, which focuses above all on elegance and mineral freshness.

    All Castello di Spessa wines are produced exclusively with proprietary vineyards, so as to be able to control the entire supply chain from plant to bottle. The grapes come from the two estates: Isonzo and Collio. These are terroirs of excellence, which can enjoy a privileged geographical location.

    The soils of the Collio are composed of marls and sandstones of Eocene origin, friable and rich in mineral substances, while the soils of the Isonzo are of alluvial origin and the superficial layer of red earth insists on a deep substratum of pebbles and gravels.

    The vineyards are managed with short pruning and low yields per hectare, in order to obtain few bunches with a good aromatic concentration. The choice of vines faithfully reflects the traditions of the area with: Ribolla Gialla, Friulano, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Pinot Noir, Merlot and Cabernet Sauvignon. To preserve the richness and aromatic integrity of the grapes, the harvests take place at night, in order to prune fresh and fragrant grapes in the cellar and avoid oxidation. The vinifications were carried out in a parceled manner, to highlight all the nuances of the territory, using delicate practices that always respected excellent quality grapes.

  • Castello Monaci

    Il Catasto Onciario, datato al 1513, riporta la notizia dell’edificazione di un monastero nell’agro di Salice Salentino alla fine del 1400, da parte di un gruppo di monaci che si dedicavano all’agricoltura e alla preghiera, secondo la regola di San Basilio. Quattro secoli dopo, nel 1865, una famiglia di viticoltori della Borgogna, i Perry Graniger, costretta dalla fillossera ad abbandonare le proprie vigne, acquistò il monastero e lo convertì in chateau, impiantando dieci ettari di chardonnay e dieci di pinot nero. Fece anche costruire il piano nobile, sopra la cantina, come residenza della famiglia.

  • Castelnau

    Creato in onore del generale Edouard de Curières de Castelnau nel 1916, lo Champagne de Castelnau diventa famoso durante la prima guerra mondiale. Dal 1925, e per tre generazioni, lo Champagne de Castelnau è di proprietà di una famiglia di Epernay. Molto in voga per buona parte del XX secolo, in particolare negli anni ’30, lo Champagne de Castelnau è, in tutto il mondo, l’ospite d’onore di famiglie reali e circoli dell’esercito francese. Nel 1962, a Reims, una dozzina di viticoltori uniscono i loro vigneti e le loro competenze per creare la Cooperativa Regionale dei Vini di Champagne, cooperativa che, nel 2003, acquista lo Champagne de Castelnau. Oggi, la cooperativa dispone di uno dei più grandi vigneti della regione Champagne ed ha fatto dello Champagne de Castelnau il suo marchio più rappresentativo.

  • Castrum Roche

    The Castrum Roche company was formally born in 2021, and this Nebbiolo is in its very first vintage produced in 6664 specimens. Thanks to the two hectares of vineyards inherited from his grandparents, Isacco Costamagna cultivates his Nebbiolo plants in one of the most beautiful amphitheaters in the Langhe: the Torriglione terrace overlooking the fantastic Rocche dell'Annunziata. The vinification takes place in steel without the use of selected yeasts; looking for a Langhe Nebbiolo made of drinkability, fruit and great elegance, the wine rests in steel for a few months before being put on the market.

  • Cav. Luigino Balozio

    Luigino è un personaggio di altissimo profilo, umile ma preparatissimo nella gestione dei vigneti oltre ad essere enologo di rango. Alcuni anni fa decide di dare una svolta alla gestione di alcuni vigne. Insieme all’amico Christian Patat, decidono di isolare alcune di queste parcelle e di dedicare loro un’accuratissima gestione delle potature con il supporto di Zeno Gregorat. Uno Chardonnay , piccoli vigneti di Friulano e un magnifico appezzamento di Sauvignon, dislocati nei comuni di Corno di Rosazzo (Cuar) e Buttrio (Buri) diventano l’oggetto delle attenzioni del trio.Un progetto d’orgoglio Friulano.

  • Cavalleri
    The winery, built right in the center of Erbusco, was completed in 1980, a period that saw the birth of the labels that still represent Cavalleri's excellence, from Blanc de Blancs to Pas Dosé. The company, led by Giulia and Maria Cavalleri, continues to express wines rich in personality, always elegant and refined. An imprint that characterizes the entire line and that makes Cavalleri one of the most important and representative realities of the whole territory. The hectares of vineyards owned by the company currently can count are 42, for an annual production that averages 200,000 bottles. Among the rows, chardonnay is the predominant variety, because it is considered the grape that better than the others is able to express its potential in the Franciacorta area. By following agronomic practices that are as respectful of the environment, nature and ecosystem as possible, the company responds to organic certification, while at the same time winks at the rules of biodynamic viticulture.

  • Cavallotto

    Oggi siamo noi – Alfio, Giuseppe e Laura – a guidare la Tenuta Cavallotto, nel rispetto della tradizione di questa collina e della nostra famiglia. Al di sotto di Bricco Boschis abbiamo creato il reparto invecchiamento per i vini nobili, che si affianca al locale per l’imbottigliamento e a quello per l’affinamento, nato nel ’94 e ampliato nel 2008. La storia continua.

  • Cazals

    L’azienda Claude Cazals è situata nel villaggio Grand Cru della Cote des Blancs di Le Mesnil sur Oger ed è orgogliosa del loro Clos Cazals, decisamente un luogo unico e magico. Fu la lungimiranza di Claude Cazals (ai tempi i Clos quasi non esistevano rispetto ai 21 storici odierni) ad acquistare questo Clos ad Oger e reimpiantare nel 1957 i 3,7ha di vigneto suddivisi in 3 parcelle. Le vocatissime uve di questo Clos venivano inizialmente utilizzate per gli assemblaggi ma nel 1995 anno in cui Delphine, figlia di Claude, subentra alla guida dell’azienda prende la determinante sfida qualitativa di puntare ad uno champagne, che sarà poi la punta di diamante della gamma Cazals, proveniente solo dalle uve del Clos. Tale Champagne da subito si distingue per le sue lunghissime maturzioni sui lieviti ,minimo 10 anni, ed il basso dosaggio. In tutti i vigneti si pratica un’agricoltura sostenibile per proteggere l’ambiente ed hanno ottenuto nel 2014 la Certificazione Alto Valore Ambientale e Viticultura Sostenibile in Champagne. Non da ultimo da sottolineare che fu Claude Cazals, nel 1968 ad inventare e brevettare il “gyropalette” moderno che rivoluzionò la produzione delle Champagne.

  • Cedric Bouchard

    Fondata nel 2000, la cantina di Cédric Bouchard si trova a Landreville, vicino a Celles-sur-Ource, nell’Aube.
    La proprietà è una delle più piccole della Champagne, di soli tre ettari circa.
    Cédric Bouchard produce Champagne millesimati, in purezza e da singoli vigneti.
    Massima attenzione è rivolta ai vigneti, le cui rese sono molto esigue. La vinificazione avviene in acciaio con l’utilizzo di lieviti indigeni. Gli Champagne Roses de Jeanne, senza dosage, sono imbottigliati con una pressione molto bassa ed il loro perlage è quindi quasi impercettibile.

  • Ceretto

    Per tutti Ceretto è soprattutto sinonimo di straordinari vini rossi e pure bianchi, vigneti di proprietà, qualità, cantine dalle geometrie moderne, design, ma quando si va più a fondo si scoprono altri mondi dove la terra d'origine della famiglia, il Piemonte e, soprattutto, le colline di Langa e i suoi preziosi e rari prodotti sono protagonisti principali.

  • Cheval des Andes

    Nato dall’incontro tra un terroir unico e un cru leggendario, in una tenuta specializzata in viticoltura d’alta quota e dalla maestria di Pierre Lurton, un artista dell’assemblage, Cheval des Andes è frutto dell’unione tra Terrazas de los Andes e Château Cheval Blanc.
    In Argentina, alle pendici delle Ande, dal suo vigneto di Las Compuertas nasce uno dei più prestigiosi cru d’America Latina, un vino plurivitigno in cui l’esperienza bordolese si mescola al mitico vitigno Malbec.

  • Christian Gosset

    Quando ti chiami Gosset e hai trent'anni di attività nei vigneti di famiglia, nel campo, con viticoltori e ristoratori, niente è più naturale che voler creare il tuo champagne. Così, all'età di cinquant'anni, Christian Gosset decise di cambiare vita, e scrisse una nuova pagina della saga del Gosset creando una nuova casa di champagne a suo nome. A capo di un vigneto di 5 ore, Christian Gosset ha composto una tavolozza di sei champagne esclusivamente grand cru, per lo più realizzati con parcelle e annate vinificate sotto il legno, che sono ovviamente in linea con i grandi terroirs del Pinot Nero d'Ao, il luogo di nascita della famiglia Gosset per cinque secoli.

  • Claudia Ferrero

    L’azienda agricola Ferrero si trova in località Podere Pascena, circa a metà strada tra S.Angelo in Colle e S.Angelo Scalo, due frazioni sul versante esposto a meridione del comune di Montalcino.

    E’ una piccola realtà nata a partire dalla fine degli anni 90, in continua progressione.

  • Claudio Mariotto

    L'Azienda Agricola di Claudio Mariotto nasce nel 1920 dal bisnonno Bepi, continua il cammino con il nonno Salvatore e poi con il papà Oreste.
    Negli anni '90 Claudio, con l'ausilio del fratello Mauro e della mamma Piera, dà continuità alla tradizione e alla passione per la terra e il vino tramandatagli dai suoi "vecchi". La scelta di puntare decisamente sulla Barbera e sul Timorasso è un messaggio che parla di importanza dell'importanza della qualità e di un territorio sempre più generoso. Altri vitigni coltivati sono il Moscato, il Cortese, il Dolcetto, la Freisa e la Croatina, dai quali ci si aspetta grandi soddisfazioni nei prossimi anni. La visita dell'azienda permette la degustazione di vini delle diverse annate e di ammirare il panorama che offrono i Colli Tortonesi.

  • Cloudy Bay

    La nascita delle vigne di Cloudy Bay risale al 1985. Le vigne sono situate nella Valle di Wairau, nella zona di Marlborough, all’estremo nord della Nuova Zelanda.
    Una regione unica e pregiata per la produzione di vini eccezionali, che gode del benefico influsso del clima marino del Pacifico e della maggior quantità di sole al giorno rispetto a qualsiasi altro luogo in Nuova Zelanda.
    Le lunghe giornate soleggiate, in cui la temperatura massima raramente eccede i 30°C e le notti serene e fresche rappresentano le condizioni ideali che permettono di ottenere un’ottima maturazione delle uve e un eccellente struttura aromatica dei vini.

  • Coates & Seely

    Azienda nel sud dell'Inghilterra che produce spumante di altissima qualità.
    Da ormai 6 anni battono gli Champagne francesi nelle degustazioni alla cieca.
    La produzione è ancora limitata ma la qualità è altissima,paragonabile allo Champagne e lo stile è uguale.

  • Cogno

    L’azienda agricola Elvio Cogno produce i grandi vini delle Langhe conducendo circa quindici ettari di vigneti di proprietà a Novello, uno degli undici comuni in provincia di Cuneo in cui è consentita la produzione di Barolo Docg.

  • Col Vetoraz

    Col Vetoraz è situata sulla sommità dell’omonima collina a fianco del “Mont” di Cartizze in S. Stefano di Valdobbiadene. Ci troviamo sul punto più elevato del Cartizze a quasi 400 m di altitudine, da qui lo sguardo può riconoscerne l’intera area, delimitata ad est dalla località Fol e ad ovest dalla località Sacol.
    Su questa collina la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite (Prosecco Superiore e Cartizze Superiore). Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme a Paolo De Bortoli e al sottoscritto ha dato vita all’attuale Col Vetoraz, andando a creare un gruppo di lavoro eterogeneo e stimolante. In questi anni la crescita di esperienza di Col Vetoraz è stata evidente, e pensiamo di aver raggiunto un buon punto di partenza per poter anche noi contribuire all’identificazione e alla qualificazione di questa nostra magnifica terra.

  • Colle Onorato

    I was born above a 1900 cellar, and I didn't know I had a sophisticated opportunity for games and magic under my feet. I graduated in Economics and Marketing in the agro-industrial system and not because I already had in mind making wine, but because I was born in the midst of nature. My family doesn't have the land under their fingernails but more precisely in their DNA: great-grandfather, grandfather, father and now me, we are the evolution of a profession that started from a cart that went around the city and sold chestnuts and hams and it comes to a young woman who, having finished her studies, has made a passion of bunches and fermentations. It is from the need to celebrate my past that the Colleonorato agricultural company was born, whose name comes from the street where I was born, the street where the new cellar for the vinification of the two Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico wines was recently born Superior: “Prologue” and “La giostra” and of Rosso Piceno: “Il Cortese”. Alongside me is Luca's creativity, hand and dedication, together in the management of the vineyard, together in creating our idea of Verdicchio among unique and not always conventional choices that make our wine the expression of tradition, the fruit of technology and the portrait of the earth.

  • Contadi Castaldi

    In un bell’edificio industriale della Franciacorta dove dalla terra si modellavano mattoni, Contadi Castaldi ha affinato il concetto di Satèn, riunendo in un vino i due canoni francesi di blanc de blanc e crémant. La scelta di solo uve a bacca bianca, Chardonnay e Pinot bianco, si sposa con una minore pressione delle bottiglie in modo che il perlage sia più soffice e abbondante. 
    Satèn tradotto significa setosità, una sensazione che, spostata dal tatto al palato, può essere resa con cremosità anche se questa non comunica la freschezza che il Satèn Contadi Castaldi esprime. Cosa dire allora? Forse, facendo un passo indietro e rimanendo in balia del “come seta”, tutto quello che potrebbe evocarne la corposa leggerezza, un pensiero largo, l’umore principesco che è delicato quanto garbatamente volubile, un sorriso che infilza con grazia o un gesto che semina domande… 
    Allora, quasi ci siamo. Se stringiamo in un’unica immagine l’impressione di freschezza, morbidezza, immediatezza, caricandola del giallo assoluto dell’oro, non possiamo che definire ciò che è giovane, chi o chi si sente tale. Satèn evoca quella malizia ancora priva di contrasti, una libera ricchezza, la facilità di volere con gioia.

  • Conterno Fantino

    L'azienda nasce nel 1982 dall'unione di Claudio e Diego Conterno e Guido Fantino che uniscono nuove idee alla capacità nella conduzione dei terreni ed alle tecniche di cantina. Claudio e Diego si occupano delle vigne mentre Guido si occupa della cantina. Dal 1994 l'azienda ha la sua sede in località Bricco di Bastia in Monforte d'Alba, in una posizione panoramica che spazia su tutto l'arco alpino piemontese. Fin dalla fondazione particolare attenzione è stata posta alla qualità dei vini prodotti e grazie alla capacità, la costanza e la dedizione dei suoi proprietari, l'azienda costituisce oggi una delle realtà di punta della produzione piemontese.

  • Conti Costanti

    La famiglia Costanti ha una storia che la lega indissolubilmente col terroir di Montalcino. Presenti in queste zone sin dal 1500, è con Tito che i Costanti iniziano ad avvicinarsi al mondo del vino: questi fu infatti uno dei creatori del nome “Brunello” per indicare i rossi da lui realizzati all’interno dell’ilcinese, intorno al 1870. La dedizione al vino prosegue poi con Emilio, figura importante per lo sviluppo commerciale dei prodotti firmati Conti Costanti. Venendo a tempi più moderni, nel 1983 entra in azienda Andrea, giovane produttore che coniuga tradizione e innovazione, avendo sempre come obiettivo la creazione di vini autentici, complessi e longevi.

  • Contratto

    Contratto fu fondata da Giuseppe Contratto nel 1867. La cantina e‟ conosciuta come il più vecchio produttore di vini Spumanti in Italia. In effetti, il metodo classico 1919 Contratto Extra Brut fu il pri-mo vino Spumante millesimato mai prodotto nel paese.
    La cantina ha una storia lunga e prestigiosa. Alla fine del ventesimo secolo, i suoi vini lasciavano Canelli per destinazioni in tutto il mondo (prevalentemente verso casati reali), e Contratto era il fornitore personale del Vaticano come anche della famiglia reale italiana. Riconoscimenti e medaglie da esposizioni e gare internazionali dell‟epoca mettono in evidenza la ragione per la quale il nome di Contratto e‟ stato per lungo tempo sinonimo di prestigio e qualità nel mondo dei vini frizzanti.
    In 150 anni di produzione di vino, Contratto e‟ passato dal Moscato e vino rosso allo Spumante Metodo Classico, ai vini bianchi fermi come anche al vermouth, ai tonici e agli sciroppi.

  • Coppo

    La storia della famiglia si intreccia con quella della città di Canelli, già d'allora capitale del moscato, ma anche ricca di barbera; ne segue le orme per oltre un secolo e si consolida.
    Nasce nel segno del moscato, quando Piero Coppo, il fondatore, inizia a produrre, ai primi del Novecento, gli spumanti dolci che sono l'impronta distintiva del made in Italy, prima che l'abitudine anglofila lo chiamasse così.
    Dagli spumanti dolci ai vini brut a base pinot il passo è ovvio, così come ovvio è stato confrontarsi con i grandi vini rossi del Monferrato e di Langa. L’azienda diviene solida e lo testimoniano l'elegante casa di famiglia nel centro della città, la lunga teoria di cantine che penetrano nella collina mettendo a nudo, per stratificazioni geologiche successive, le varie epoche.

  • Cordero Di Montezemolo

    Sono attualmente 19 le generazioni che dal 1340 si sono susseguite nella gestione della proprietà Monfalletto nel comune di La Morra, al centro della zona di produzione del vino Barolo.

  • Corino Giovanni

    L'azienda CORINO GIOVANNI di CORINO GIULIANO si trova a La Morra, provincia di Cuneo, in Frazione Annunziata. Zona storica di produzione del Barolo.

  • Corino Renato

    L’Azienda Agricola CORINO RENATO nasce nel 2005 quando,dopo l’esperienza ventennale maturata nell’azienda del padre Giovanni,i due fratelli Renato e Giuliano decidono di lavorare separatamente.

  • Cotarella

    Il legame tra la Famiglia Cotarella e il mondo del vino ha origine negli anni Sessanta, quando Antonio e Domenico Cotarella, viticoltori in Monterubiaglio, frazione del comune di Castel Viscardo in provincia di Terni, hanno realizzato la prima cantina per la produzione in proprio di vino. I fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, entrambi enologi cresciuti in una terra di lunghe tradizioni vinicole, spinti dalla passione del padre Domenico, hanno poi fondato nel 1979 Falesco, trasformando quella che era una piccola azienda familiare in un'impresa vitivinicola di successo, da lasciare alle generazioni successive. È qui, a cavallo tra Umbria e Lazio, che nascono vini di indiscutibile fascino, caratterizzati da uno stile contemporaneo e allo stesso tempo contraddistinti da una particolare longevità. Vini che in pochi decenni sono diventati ambasciatori dell’Italia enologica nel mondo. L’azienda si estende al momento su una superficie vitata che arriva a coprire circa 280 ettari, ai quali vanno aggiunti altri novanta ettari attualmente condotti in affitto. In una zona collinare caratterizzata da terreni di origine vulcanica, sono coltivate sia varietà autoctone che uve internazionali, per cui tra i filari si incontrano piante di aleatico, trebbiano, malvasia, verdicchio, sangiovese e vermentino, e ancora di merlot, syrah, viognier e cabernet. Grappoli allevati nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, che in cantina sono lavorati utilizzando i più moderni e avanzati strumenti enologici, impiegati sempre senza mai snaturare ciò che il terroir e la stagione sono arrivati a esprimere nel frutto. Nel 2016 Dominga, Marta ed Enrica, figlie di Riccardo e Renzo Cotarella, subentrano ufficialmente alla guida dell’azienda, e nel 2017, per comunicare il passaggio generazionale viene ridisegnata l’intera architettura di marca, dove ora compare il nome di Famiglia Cotarella.

  • Crissante Alessandria

    L’azienda nasce nel 1958 quando Crissante Alessandria, vignaiolo figlio di vignaioli, insieme alla moglie Teresa, decide di vinificare le uve dei vigneti di proprietà della famiglia, uve che fino ad allora erano vendute alle più importanti cantine storiche della Langa.

    I vigneti di proprietà dell'azienda sono ubicati nel comune di La Morra e precisamente nelle zone Capalot, Galina e Roggeri.

  • Croatto

    Nata alla fine degli anni Novanta dalla passione di due fratelli Piero e Mària Croatto, proprietari di terreni collinari a Buttrio, uno dei “grand cru” dei Colli Orientali, che stimolati dall’amico (e autentico pilastro del terroir Friulano) Enzo Pontoni, se il nome Miani vi dice qualcosa, decidono di mettere a dimora dei vigneti in una delle più riconosciute microzone del piccolo paese, conosciuta come Obelisco in virtù del curioso monumento che capeggia la collina.L’evidente qualità del progetto unita alle minuscole quantità ne fanno da subito un piccolo culto che rimane nascosto nei cataloghi di numerosi distributori in mercati esteri. I vini sono il frutto di vinificazioni classiche e minimamente interventiste alla luce del malcelato orgoglio di essere parte di uno dei terroir più pregiati della regione.

  • Cuvage

    The sparkling wine house was founded in 2011 in Acqui Terme, in the province of Alessandria, an area famous throughout the world for Italian sparkling wine. Cuvée and Perlage are the two key terms in the production of sparkling wine, Cuvage is born from their liaison. Proud of its Piedmontese origins, Cuvage focuses on native vines such as Nebbiolo and Cortese, combined with classic international vines. Cuvage was created to emphasize a unique terroir, and enhance the territory of origin of quality Italian sparkling wines.

  • Daffara & Grasso

    La qualità dei vini Daffara & Grasso affonda le radici nel tempo. I soci della Daffara & Grasso, infatti, provengono tutti da famiglie di antichi viticoltori. Dalle loro uve nasceranno vini pregiati che, fin dall’inizio Novecento annoverano estimatori e clienti prestigiosi: tra gli altri, il celebre ristorante del Teatro Alla Scala di Milano. Dal 1981 i destini di tre influenti famiglie di viticoltori si intrecciano: Angelo e Roberto Daffara ed Ermes Grasso, uniscono esperienze storie e tradizioni in un’unica attività di produzione ed imbottigliamento di vini selezionati.
    Nasce l’azienda Cantine Daffara & Grasso. Avvalendosi delle più avanzate tecnologie di lavorazione, nel rispetto delle tradizioni, l’Azienda vinifica uve di proprietà e uve conferite da viticoltori della zona.
    Fiore all’occhiello della produzione è oggi il Moscato, vino che dalle terre di Calosso eredita aromi e profumi unici e inconfondibili.
    Presentata in raffinate bottiglie, concepite per un mercato selezionato, la pregiata produzione di Cantine Daffara & Grasso costituisce oggi un punto di riferimento nel panorama eno-gastronomico italiano.

  • Dal Forno Romano

    Romano Dal Forno ha percorso una strada lunga e rischiosa. Ha rivoluzionato i tradizionali paradigmi in vigna come cantina, spesso subendo le critiche e le perplessità dei produttori conservatori. Con la sua geniale tenacia è divenuto, però, emblema di eccellenza per un'intera regione, dimostrando tutto il suo valore attraverso i vini di superba classe.

  • Damilano

    L'attività della famiglia Damilano risale infatti al 1890 quando nel comune di Barolo - il paese delle Langhe che ha dato il nome all'omonimo vino, terra bellissima e generosa che per secoli ha mostrato la propria vocazione a produrre “il re dei vini” - Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, iniziò a coltivare e vinificare le uve di proprietà.

    Giacomo Damilano, genero del fondatore, sviluppò con passione insieme ai figli il lavoro e l'amore per le sue vigne, selezionandole e curandole con abilità e attenzione e migliorando la qualità della vinificazione fino a renderla un “gioiello” da trasmettere con orgoglio ai suoi nipoti che - dal 1997 - sono alla guida dell'Azienda, gestendo le terre dei loro avi.

    La quarta generazione composta da Paolo, Mario e Guido Damilano ha saputo dare nuovo vigore e impulso all'azienda di famiglia, potenziando e sviluppando i frutti che un territorio così straordinario offre, con uno slancio sempre proiettato anche verso l'innovazione.

  • Dante Rivetti

    Con i suoi collaboratori, Ivan Rivetti si prende cura – coadiuvato dall`“enologo scienziato” Donato Lanati di Enosis Meraviglia – della cantina, un luogo in cui si fondono innovazioni tecniche e savoir fare antichi.

    Il vino nasce dalla terra e nella cantina “cresce”. Per i vini rossi l’azienda è solita rimuovere il raspo dai grappoli al momento della pigiatura. La fermentazione rigorosamente a temperatura controllata, è effettuata attraverso il sistema tradizionale di rimontaggio del mosto.

    Durante la successiva fase di affinamento i vini, a seconda della tipologia, vengono ‘allevati’ in botti di rovere di diverse capacità per periodi che variano in rapporto non solo alla qualità della vendemmia, ma soprattutto in relazione all’etichetta che quelle uve andranno a caratterizzare.

    La soffice pressatura dei grappoli a bacca bianca, permette di ottenere un mosto che subirà una lenta fermentazione ideale per salvaguardare gli aromi freschi e fruttati tipici dell’uva.

  • Dartigalongue

    La Distilleria Dartigalongue, nata nel 1838, da sempre si contraddistingue per l'ottimo prodotto creato grazie alla scelta delle uve e al controllo di tutta la fase di distillazione.

  • Decordi

    La Vinicola Decordi nasce nel 1921 da un’osteria familiare, dove si servivano cibi e vini della tradizione della Bassa Padana cremonese. In quei tempi la zona era a vocazione viticola, e nella sede storica Quirico Decordi senior vinificava qualche botte di vino rosso tipico, tra cui Fortana, Ancellotta, Lambrusco, ideali compagni della gastronomia locale, che venivano serviti con grande successo. Successo che spinge i Decordi a interessarsi sempre più al vino, così oltre all’attività di mescita per gli avventori si incomincia ad avviare una piccola produzione artigianale, sia vinificando le uve della zona, sia vendendo vini sfusi e imbottigliati. E’ del 1937 la registrazione della Vinicola Decordi alla camera di commercio di Cremona. Nel 1950 viene costruito il primo importante insediamento produttivo con oltre 3'000'000 di litri di capacità venduti principalmente in damigiane e bottiglioni. L’attività si ingrandisce, e ben presto dal commercio intercomunale si passa alla vendita nelle province limitrofe, sia lombarde sia emiliane. Nel 1964 incrementa il proprio insediamento produttivo e si dota di uno dei primi impianti automatici di imbottigliamento esistenti.

  • Del Professore

    I Vermouth e i liquori Del Professore riflettono la storia e i sogni di chi li realizza, parlano di un progetto di ricerca autentico, parlano di passione e parlano di etica produttiva. Parlano di un agire mosso da sentimenti profondi e dal cuore prima che dalla mente.
    Tutto questo si traduce in etichette semplicemente eccellenti e a dir poco straordinarie: Vermouth, Gin, Bitter e Aperitivi, senza contare le “limited edition”. Prodotti figli di spezie, figli di fiori e figli di frutti. Prodotti figli di territorio, figli di conoscenze e figli di competenze. Prodotti figli di ambizione, figli di passione e figli di sogni. Prodotti figli di terroir, figli di tradizione e figli di persone.

  • Delamain

    I Delamain sono tra i più longevi produttori del Grand Champagne riuscendo a portare avanti l'azienda di famiglia tra mille trasformazioni e rivoluzioni per più di 3 secoli. La caratteristica che ha permesso questo è certamente l'ortodossia nella produzione e la rigidità nel controllo qualità sia dei propri fornitori sia del prodotto finale scegliendo solamente le migliori vinacce per produrre il proprio cognac.

  • Dellavalle

    La distilleria Dellavalle vede il suo inizio nel 1983 a Vigliano d’Asti, nel cuore della tradizione vitivinicola piemontese. Dopo una lunga esperienza nel settore, il sogno di Roberto Dellavalle, enologo appassionato e conoscitore del mondo del vino e della grappa, prende vita.

    Tecnica, conoscenza, innovazione, indagini di mercato mirate, sono queste alcune delle caratteristiche principale che hanno permesso alla distilleria Dellavalle di crescere in modo esponenziale, pur mantenendo intatta l’etichetta prestigiosa di Azienda Artigiana d’Eccellenza.

  • Deltetto

    Fin dal 1953 L’azienda Agricola Deltetto produce vini di alta qualità nelle storiche e pregiate zone vitivinicole di Roero e Langhe. Ubicata a Canale, nel cuore del Roero, venne fondata da Carlo Deltetto che subito delineò la filosofia aziendale rispettosa della natura e della grande tradizione vitivinicola piemontese. Oggi lo spirito del fondatore è stato raccolto dal figlio Antonio, entrato in azienda nel 1977 dopo gli studi di enologia, assieme alla moglie Graziella e ai loro figli Carlo, Cristina e Claudia. Nel 2011 la famiglia si è ulteriormente allargata con l’arrivo di Lidia, la quarta generazione dei Deltetto, figlia di Carlo e di sua moglie Paola. Negli oltre 21 ettari di vigneti vengono prodotti i grandi rossi della tradizione come il Roero D.O.C.G Riserva “Braja”, le due Barbera d’Alba D.O.C. “Rocca delle marasche” e “Bramé”, il Langhe D.O.C. Nebbiolo e i vini bianchi che nel Roero hanno trovato il loro habitat naturale come i due Roero Arneis D.O.C.G. “San Michele” e “Daivej” e il Langhe D.O.C. Favorita “Servaj”. Ma molte sono le sfide vincenti intraprese dall’Azienda Agricola Deltetto durante i suoi oltre 60 anni di vita come il Barolo D.O.C.G. “Sistaglia”, il Langhe D.O.C. Pinot Nero e il Vino Passito “Bric du Liun”. Nel 2000, dalla passione della famiglia Deltetto per le bollicine di alta qualità, nascono infine il V.S.Q. Extra Brut Millesimato, Brut e Rosé, vini spumanti ottenuti con il “Metodo Classico” della rifermentazione in bottiglia che in pochi anni sono diventati una parte fondamentale della produzione, ponendo l’azienda ai vertici della produzione spumantistica italiana.

  • Demerara Distillers

    El Dorado è la marca della Demerara Distillers Limited che affonda le sue radici nel 1670 in Guyana. La distilleria, locata nei pressi della capitale Georgetown, è l’ultima rimasta nel paese.

    La melassa è locale e proviene dalla varietà di canna Demerara, mentre i lieviti sono allevati in distilleria dove si trovano ben 13 alambicchi tra cui: 3 doppie colonne coffey still ‘Tricanada’, 2 moderne colonne multiple di tecnologia indiana, 2 savalle still, 1 wooden double pot still (il celebre Port Mourant), 1 wooden single pot (Versailles), 1 colonna coffey in legno (Enmore), 1 alambicco di rame Wedderburn style, 1 alambicco di rame tradizionale, 1 small gin still batch.

  • Diego Morra

    Un velluto collinare che unisce il cuore di Verduno con Alba, la capitale delle Langhe. Un anfiteatro con lievi pendenze, accarezzate dal sole fresco del mattino, caldo del mezzogiorno e ristoratore del tramonto, a garanzia delle migliori esposizioni quotidiane.

    Il terreno, costituito da marne grigio azzurre in profondità, biancastre in superficie, alternato da arenarie (tipica conformazione delle marne di sant’Agata) dona ampia aromaticità (fiori e spezie), eleganza e massima espressione del terroir al vitigno principe della collina: il Nebbiolo.

    Proprio per queste caratteristiche di unica espressione identitaria, Monvigliero è diventata sottozona del Barolo.

    Una storia iniziata a metà  ‘900 con il primo fazzoletto di terra.  Oggi, al centro del nostro quotidiano impegno, una proprietà composta da 30 ettari di vigneti distribuiti tra i Comuni di Verduno, La Morra, Roddi, e da 20 ettari di noccioleti.   Domenico, Antonio e  Diego: 3 generazioni, 3 epoche diverse. Proiettati al futuro, ma con un occhio sempre rivolto al passato.

    Una storia in continuo divenire, secondo i ritmi della terra e delle generazioni.

  • Divella Gussago

    L'Azienda Agricola Divella si colloca nel cuore dello splendido territorio della Franciacorta orientale, tra distese di vigneti, cantine più o meno blasonate, distillerie e antiche dimore medioevali.
    2 ettari di vigneto, principalmente coltivati a chardonnay e pinot nero, tutto in biologico; con lavorazioni artigianali e manuali, fermentazioni spontanee, affinamenti in cemento e legno senza aggiunte di solfiti, questi i punti chiave delle micro-vinificazioni di Alessandra Divella a Gussago (Brescia).

  • Dom Perignon

    Già alla fine del diciassettesimo secolo creare il “miglior vino del mondo” era l’obiettivo dichiarato di Pierre Pérignon, motivato da una costante tensione verso il lusso della perfezione enologica.
    Tre secoli dopo, la medesima ricerca di perfezione continua attraverso il vino che porta il suo nome, guidando lo Chef de Cave nella produzione delle annate rare che egli seleziona – nel processo creativo che perpetua lo stile di Dom Pérignon – garantendo al contempo l’espressione fedele di una particolare annata.

  • Domaine Bart

    The company formed by Martin Bart and his sister Odille is located in Marsannay-la-Côte, the northernmost wine-growing town of the Côte d'Or, just a few kilometers from Gevrey-Chambertin. The team expanded in the mid-2000s with the arrival in the company of Pierre, Odille's son. 70% of the total vineyards of the Domaine, about 22 hectares, are located in the municipality of belonging, while the remainder is made up of some parcels in Fixin Les Hervelets, Chambolle-Musigny Les Véroilles, Chambertin-Clos de Bèze and Bonnes Mares.

  • Domaine Bernard Moreau

    Il Domaine Bernard Moreau si trova a Chassagne-Montrachet, nel cuore della Cote de Beaune, in Borgogna, ed è uno dei maggiori rappresentanti di questa denominazione. Dal 1982, sostituendosi a suo padre, dopo 4 generazioni è il talentuoso e visionario Bernard a guidare l'azienda con l'aiuto dei suoi figli Alexandre e Benoit, che dopo diverse esperienza lavorative hanno deciso di torna a casa rispettivamente nel 1995 e nel 1999. Il Domaine comprende 14 ettari di vigneti distribuiti su 13 diverse denominazioni situate nei comuni di Chassagne-Montrachet e Saint-Aubin. La filosofia aziendale è basata sulla salvaguardia del terroir attraverso un minuzioso lavoro in vigna ed in cantina dove gli interventi sono minimi, perchè come Bernard stesso afferma, i vini non devono essere toccati per esprimere al meglio le caratteristiche originali del territorio di appartenenza. 

  • Domaine Changarnier

    La famiglia Changarnier vive da diversi secoli nel paese di Monthelie, villaggio che domina le valli Auxey-Duresses e Meursault a 365 metri di altitudine. Nel 1720 fu posata la prima pietra della tenuta. Oggi, Claude e Antoine Changarnier continuano questa tradizione di viticoltori. Attualmente, la tenuta si estende sui comuni di Meursault, Monthelie, Auxey-Duresses e Pommard. La superficie dell'azienda è di 5,5 ettari, con un appezzamento molto frammentato e una produzione annua di circa 25.000 bottiglie da dieci denominazioni.Dal 2004, Claude e Antoine Changarnier hanno cercato di sviluppare il dominio Changarnier per ripristinare tutte le lettere di nobiltà a questa istituzione di Monthelie; Per aiutarli si è rivolto a Fabrice Groussin che, con la sua esperienza a Chassagne-Montrachet, fa parte di questa giovane generazione di viticoltori abili in una viticoltura moderna e rispettosa dei terroir.

  • Domaine David Duband

    David Duband's cellar shines in the heart of the Côte de Nuits. A Domaine that is considered among the most representative of Burgundy, thanks above all to the history that binds the Duband family to these lands. It all began in 1965 when his father Pierre was at the helm of the estate, who gave the grapes from his 15 hectares of vineyards to the Beaune cooperatives. The story changes when in '91 David, his son, decides to start his own production, first renting a hectare and a half, and then inheriting his father's estate in '95. Just a few years later David met François Feuillet, a passionate Parisian from Burgundy, who decides to buy half of the estate of the Domaine. The year 2006 was also important when the estate expanded and purchased 7 hectares from the Domaine Truchot including Grand Cru such as Clos de la Roche, Charmes-Chambertin, Chambolle-Musigny Les Santiers and other 1er cru such as Morey-St Denis, Clos Sorbé , Les Sentiers and Les Combottes. That's not all because in 2009 two other prestigious Grand Crus are added: Chambertin and Latricières-Chambertin.

    So the Domaine David Duband gives half of the grapes to François Feuillet who markets his wines with his own label. Thus its production is around 85,000 bottles, three quarters of which are produced from Pinot Noir grapes. The modern winery is located in Chevannes and has 23 appellations including Grand Cru, Premier Cru and Village which reflect the production areas and the character of David. 

    Until 2008 Duband David wines were defined as an example of "modern", because they were dense, intense and linked above all to the aging in wood which aimed to smooth out the edges and dominate the essence of the fruit. The change of course occurs when the vigneron decides to follow biological principles, adopting a more accurate and sensitive method. Today he produces more calibrated, authentic and expressive bottles, in the name of purity and originality. Reds with a mainly mineral system that speak of terroir and that trace all the nuances of the individual parcels.

  • Domaine Denis Mortet

    Tutto ha avuto inizio attorno alla metà del secolo scorso, nel 1956 per la precisione, quando Charles Mortet acquista il primo ettaro di vigna, la cui uva veniva venduta ai negociant come spesso accadeva in Borgogna. Un paio di decenni più tardi, nel 1978 per l’esattezza, il figlio di Charles, Denis Mortet, insieme alla moglie decide di imbottigliare il frutto del loro raccolto e provare a vendere il vino sotto proprio nome. Oggi il Domaine può contare su una superficie complessiva che si estende su circa dodici ettari, Denis non c’è più, ma al suo posto Arnaud, suo figlio, conduce mirabilmente l’azienda, rispettando la tradizione ma cercando sempre di migliorarsi in tutto e per tutto, con la giusta dose di umiltà e competenza.
    Ecco allora che tra i filari inizia tutto il percorso aziendale, volto al massimo rispetto di natura, ambiente, ecosistema e biodiversità, convinti del fatto che l’eccellenza della materia prima è indispensabile per arrivare a produrre grandi vini. Nessun impiago di diserbanti né di fertilizzanti chimici, quindi, norme agronomiche biologiche, potatura a guyot e lavorazione del terreno con il cavallo o con trattori leggeri, e ovviamente vendemmia rigorosamente manuale.
    In cantina la filosofia adottata non è diversa da quella applicata in vigna, per cui dopo la fermentazione i vini invecchiano in botti di rovere per almeno 18 mesi, e nel segno dei più alti livelli qualitativi, tutti i processi produttivi sono portati avanti cercando di esaltare e valorizzare tutto quanto la stagione e il territorio hanno saputo plasmare nel frutto.
    Dal Gevrey-Chambertin al Chambolle-Musigny, dal Clos-de-Vougeot al Premier Cru Lavaux Saint-Jacques, passando per il Marsannay: vini semplicemente eccellenti.

  • Domaine du Comte Liger Belair

    Liger-Belair è un Domaine apparentemente nuovo nel contesto della Borgogna. Risale solo all’anno 2000 – l’inizio nella produzione diretta dei vini – ma è stato solo un ritorno. Questo, infatti, è un Domaine che vanta oltre 200 anni di storia, con l’acquisto dello Château di Vosne-Romanée nel 1815 da parte del generale napoleonico Comte Louis Liger-Belair.

    Nel corso degli anni sono appartenuti a questo Domaine terreni tra cui La Tâche, La Grand Rue e Malconsorts. La storia vinicola di questa dinastia venne bruscamente interrotta verso la fine anni venti, allorquando morirono, a poca distanza di tempo, il Conte Henry e sua moglie, lasciando dieci figli, alcuni dei quali ancora minorenni. A fronte della pretesa di alcuni di essi di vedersi liquidata la propria quota ereditaria, in base alla legge dell’epoca, l’intero patrimonio del Domaine – ben 24 ettari – venne quindi messo all’asta il 31 agosto del 1933, per ripartire il ricavato tra gli aventi diritto. In tali circostanze, i due fratelli Liger-Belair, Just e Michel, riuscirono ad aggiudicarsi i cru di La Romanée, Les Reignots e Les Chaumes. Spetterà poi al figlio di Michel, Henry, portare avanti il Domaine, delegando peraltro tutte le incombenze (essendo un Generale dell’esercito francese) a Métayers e a négociants.

  • Domaine Feletting

    HENRI FELETTIG, SECOND GENERATION TO ESTABLISH ON THIS LAND, HAD INHERITED 2 HECTARES OF VINES AND 1 HECTARE OF GRAPES FROM HER PARENTS IN 1965, BUT THE GRAPES ARE INTENDED FOR THE COUNTRY'S COOPERATIVE.

    THE 1969 VINTAGE WAS THE FIRST VINIFICATION VINIFIED BY HENRI.

    IN 1973 THEY PURCHASED LAND TO EXPAND THE SURFACE OF THEIR LANDS IN ORDER TO EXPAND "THE WINE LIST", FINALLY REACHING AN AREA OF 9 HECTARES IN 1992.

    IN 1993 WITH THEIR CHILDREN, CHRISTINE AND GILBERT, SO BECOMING A FAMILY FARM.

  • Domaine Françoise & Denis Clair

    Creato nel 1986, il Domaine Françoise et Denis Clair si estende per 15 ettari (65% Pinot Nero, 35% Chardonnay) tra Santenay e Saint-Aubin, all'estremo sud della Côte de Beaune. La quasi totalità della produzione viene vinificata e imbottigliata, ovvero circa 75.000 bottiglie all'anno. Jean-Baptiste, il figlio, che lavora nella tenuta, ha creato una piccola struttura commerciale per ampliare ulteriormente la gamma di vino prodotto.

    Riuscì a portare la tenuta di famiglia a un livello molto raccomandabile. I loro grandi terroir di Saint-Aubin (En Remilly, Les Murgers des Dents de Chien, Sur Gamay ...) combinano note di gesso dolce, maturità e densità, senza perdere freschezza, firma di Saint-Aubin. I bianchi sono fini e cristallini. I rossi sono tra i più attraenti di Santenay. La famiglia Clair è stata una pioniera nella comprensione dei benefici del raffreddamento delle uve per estrarre il massimo del loro potenziale aromatico.

  • Domaine Guy Amiot et Fils

    Il Domaine Guy Amiot et Fils nasce nel 1920. Oggi siamo alla terza generazione, che continua l’attività con grande passione e nel segno della tradizione. I vigneti del Domaine sono stati piantati attorno agli anni ’20-’30 e oggi costituiscono un patrimonio inestimabile di vecchie viti dalle produzioni naturalmente basse in termini di quantità, ma di grande pregio per concentrazione aromatica delle uve. Sono coltivati in parcelle quasi tutte classificate come Gran Cru o 1er Cru a Montrachet, una delle più famose denominazioni della côte de Baume. Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet rappresentano, infatti, ben 5 dei 7 Grand Cru bianchi dell’intera Borgogna. I vitigni coltivati sono i classici della Borgogna: chardonnay e pinot noir che qui si esprimono donando vini di livello assoluto.

  • Domaine Haute Févrie

    Domaine Haute Févrie is located in the heart of the Muscadet Sèvre et Maine appellation, 18 km south-east of NANTES.

    Located on the slopes of the Sèvre between Saint-Fiacre and Monnières, the estate's vines benefit from the best maturation conditions, giving Muscadet a great expression of the terroir.

    As winegrowers and harvesters, for four generations, we observe and take care of our vines so that they produce the best possible grapes.

    Today, the estate has 26 ha 60 of vines entirely classified as Appellation d’Origine Contrôlée Muscadet Sèvre et Maine.

    With different exposures, silico-clayey, stony and shallow soils, and a subsoil made up of metamorphic rocks (gneiss, orthogneiss and amphibolites), the division of the estate offers different typical enclosures.

  • Domaine Henri Boillot

    Domaine Henri Boillot is located in Meursault, in the heart of the Côte de Beaune. It is a family estate, which manages about 13 hectares of vineyards, planted with Chardonnay and Pinot Noir and divided into many high-quality plots, often classified as Grand Cru and Premier Cru within the municipalities of Meursault, Puligny -Montrachet, Bâtard-Montrachet, Volnay, Pommard. The origins of the Domaine date back to 1885, when the Boillot family began to devote themselves to the cultivation of vineyards. After four generations, the estate has been able to preserve an artisan face, a precious savoir-faire and a deep knowledge of the territory. The company philosophy is oriented towards the pursuit of uncompromising excellence, with the sole aim of giving voice to a terroir that has been famous for centuries for the excellence of its wines.

    The Meursault site is particularly strategic. The small village, famous all over the world, is, in fact, between two other extraordinary Appellations of the Côte d'Or: Puligny-Montrachet, cradle of Chardonnay and place of production of some of the finest whites ever and Volnay, which has always been famous for the extraordinary finesse and elegance of its legendary Pinot Noir. The Domaine embodies this dual soul and produces both whites and reds of exceptional quality, perfectly representing the great tradition of Burgundy through its symbolic grapes. The Puligny-Montrachet area is characterized by the presence of brown limestone soils and limestone-clayey marl banks, which rest on substrates of limestone mother rock, ideal for Chardonnay. The soils of Volnay, on the other hand, are made up of limestone soils, which rest on shale rocks, a terroir particularly suited to Pinot Noir.

    The Domaine pays particular attention to the vineyards. All processing is done by hand, from winter pruning to harvest, which takes place with a rigorous selection of the bunches, first in the vineyard and then in the cellar. Agronomic management is very respectful of the environment and sustainable low-impact agricultural practices have been adopted since the 1990s. As is customary in the area, the vines have been planted at high density and are managed with low yields per hectare, in order to obtain grapes of extraordinary aromatic concentration. The vinification takes place in a simple and traditional way, trying to intervene as little as possible to preserve the varietal richness. For the refinements, French oak barrels are used, with a percentage of new wood that varies depending on the vintage and the cuvée.

  • Domaine Henri Gouges

    Da quasi un secolo generazioni si alternano per difendere e valorizzare i vini di Nuits Saint Georges.
    Una volta si chiamavano Henri Gouges, poi Michel e Marcel; che furono poi sostituiti da Pierre e Christian, e ora Grégory e Antoine. Esperti del Pinot Nero, la nostra tenuta sfrutta 14 ettari di vigneto, esclusivamente a Nuits St Georges. I vini giusti, dritti, intensi, costanti e verticali che offriamo sono ciò che ha reso la reputazione della nostra azienda. Il nostro volume di produzione è legato alle condizioni climatiche e il nostro metodo di coltivazione punta sulla qualità e sul rispetto dei terroir a discapito della quantità.

  • Domaine Hubert Lignier

    Founded in 1880, in Morey-St-Denis, in the heart of Burgundy, the Hubert Lignier Domaine is one of the major interpreters of the small village of Côte de Nuits with wines that fully respect the tradition of the wine-growing region most loved by Pinot Noir enthusiasts today. In 1991 Romain joined his father Hubert in the company, without wanting to change the style of the Domaine in any way except to refine some small details. Unfortunately, his untimely death in 2004 left the Domaine in a difficult situation for some time, with Hubert who had to take over the management supported by his eldest son Laurent who soon took control of the winery. The vineyards are located in the municipalities of Morey-St-Denis, Chambolle-Musigny and Gevrey-Chambertin. An impressive talent in winemaking with a style without excesses have made Hubert Lignier one of the greatest interpreters of Burgundy: his wines perfectly represent the elegance of Pinot Noir.

  • Domaine Jean Claude Marsanne

    Da generazioni la zona Marsanne cresce l'uva sulle colline della città di malva e Tournon. Pendii ripidi esposti a sud e ad est favorevoli alla qualità dei vini.

    6,5 Ha rosso San Giuseppe; 0,8 ha di San Giuseppe bianco; Attualmente sono coltivati ​​0,8 ettari di eremo Crozes e 0,8 ettari di Viognier. I rendimenti sono bassi tra 28 e 40 h/Ha.

    Le uve vengono vinificate al Domaine. I rossi in vasche di acciaio per circa 3 settimane e il bianco in botte.
    L'affinamento avviene in botte per 12 mesi e l'imbottigliamento è assicurato dalla nostra assistenza al Domaine.

  • Domaine Jean-Marie Bouzereau

    The Bouzereau family has been cultivating vines in Meursault for more than ten generations. Jean-Marie Bouzereau settled in 1994 by taking over part of the family estate. With his two winegrower grandfathers, one in Meursault and the other in Volnay, Jean-Marie Bouzereau is rich in this family heritage of vines and wine.

  • Domaine Leflaive

    Four centuries of documented history starting from when Claude Leflaive settled in Puligny even if the historical traces date the presence of the family back to 1580 when the trace of the presence of a certain Marc Le Flayve in Cissey, near Beaune, is detected.

    The real foundation of the current Domaine takes place in 1920, when Joseph Leflaive decides to make wine and market the wines from the family's prestigious vineyards, which until then were produced by negociants, but above all replant the vines after phylloxera.

    On the death of Joseph, the management of the winery of the company passes to the 4 children, Anne, Jeanne, Joseph and Vincent, who will take it to great levels of excellence. The decisive push towards the Olympus of Burgundy and the world of wine in general came when the company passed into the hands of Anne-Claude Leflaive, daughter of Vincent, one of the great women of wine and Burgundy, who unfortunately passed away in 2015 : it was she, with the collaboration of Pierre Morey first and then of Eric Remy, who gave a decisive acceleration to the search for quality by adopting without compromise the biodynamic management of the vineyards, which took place in 1998. aimed at maximally preserving the character of the territory and wine. This passion led her to found the "Ecole du Vin et Des Terroirs" in Puligny-Montrachet to spread and teach the love for nature applied to vines and wine. Today the Leflaive estate consists of about 25 hectares of land in which each parcel, all of great excellence, is followed with specific care.

    The harvest, strictly manual, is carried out by expert harvesters who return every year to the Leflaive vineyards thus ensuring an experiential continuity from the first selection. The cellar structures of the Leflaive domain have been regularly optimized and renovated since the 1970s, reaching the current situation in which the extensive use of noble insulating materials and conditioning technologies allows for winemaking in an ideal environment.

    Today the Domaine consists of the following appellations: the Grands Crus Bâtard-Montrachet - Bienvenue-Bâtard-Montrachet - Chevalier-Montrachet - Montrachet; the Premiers Crus: Puligny-Montrachet Les Combettes, Puligny-Montrachet La Clavoillon, Puligny-Montrachet Les Folatières, Puligny-Montrachet Les Pucelles, Meursault sous le dos d'Âne as well as the excellent Villages: Puligny-Montrachet and Mâcon-Verzé Blanc and Régionale : Pouilly-Fuissé Domaines Leflaive and Bourgogne Blanc thus including all the jewels of the appellation. "

  • Domaine Michel & Joanna Ecard

    Il Finage di Savigny-les-Beaune è tra i più estesi della Côte d’Or. E’ una zona di antiche tradizioni, che in passato è appartenuta ai Duchi di Digione, ai monaci delle Abbazie di Vergy e ai Cavalieri di Malta. I terreni poco profondi, vicini alla roccia madre, ricchi in argilla e minerali ferrosi, sono un habitat ideale per il pinot noir che occupa oltre il 90% dei vigneti della denominazione. Il Domaine Michel & Joanna Ecard è stato creato nel 2004, quando Michel si è staccato dalla secolare tenuta familiare, per gestire con la moglie la vigna del nonno paterno.

    Il vigneto ha un’estensione di 4 ettari e produce attualmente circa 20.000 bottiglia all’anno. La filosofia di Michel è di intervenire solo all’inizio del ciclo vegetativo della pianta in modo da selezionare e contenere drasticamente i rendimenti, per poi non intervenire praticamente mai negli sviluppi successivi. Dai piccoli rendimenti e dalle vecchie vigne selezionate, si ottengono vini di razza, strutturati, aromaticamente affascinanti, con una soave morbidezza e una profonda persistenza.

  • Domaine Pierre Morey

    La cantina Pierre Morey è una realtà a conduzione famigliare nata nel 1971 a Meursault. La cantina Pierre Morey si sviluppa su una superficie di circa 10 ettari, sparsi nel cuore del Meursault, ripartiti fra diverse parcelle circostanti ai comuni di Monthelie, Pommard, Puligny-Montrachet, all’interno di alcune fra le denominazioni più rinomate. Tra i filari, i vitigni protagonisti sono quelli tipici di questa parte della Borgogna, Pinot Noir e Chardonnay, a cui si aggiunge una piccola percentuale di Aligoté. I vigneti sono condotti interamente seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica, rispettando al massimo i frutti che vengono donati dal terroir, avendo cura, in fase di vinificazione in cantina, di accompagnare solamente il percorso che è già stato tracciato dall’annata in vigna.

  • Domaine Robert Groffier

    Il Domaine Robert Groffier sorge all'estremo sud del villaggio di Morey St-Denis, al confine con  Chambolle-Musigny, qui hanno sede l'abitazione, la cuverie e la cantina. La storia enologica della famiglia Groffier ha inizio nel 1950, quando Robert ereditò le terre dal padre Jules; attualmente la gestione è in coabitazione tra il figlio Serge ed il nipote Nicolas. Il Domaine Robert Groffier può vantare 8 ettari di vigneto tra cui i rinomati 1er Cru Les AmoureusesLes Sentiers ed i Grand Cru Bonnes Mares e Chambertin Clos de Bèze.

  • Domaine Roulot

    Il Domaine Roulot si trova a Meursault, sulla Côte de Beaune in Borgogna . Di proprietà di Jean-Marc Roulot e di sua sorella, Michèle Javouhey Roulot, l'azienda produce vini ma anche grappe e liquori alla frutta . L'attività di distillazione iniziò a metà del XIX secolo: il rame ancora oggi utilizzato per la distillazione apparteneva al nonno e padre di Jean-Marc Roulot, allora "caldaia ambulante". La tradizione della distillazione della famiglia Roulot, in origine, era orientata intorno alle vinacce de Bourgogne. Oggi la gamma è composta da due acquaviti e un liquore.

  • Domäne Serrig

    Founded in 1904 by Kaiser Wilhelm II., it stood as the largest and most avantgarde state domain of its time.

    Served as an iconic representation of state viticulture for numerous decades.

    Privatized in the late 1980s and later acquired by Markus Molitor in 2016.

    Beginning in 2017, extensive recultivation and site restructuring efforts were undertaken.

  • Domenico Clerico

    E’ uno dei grandi protagonisti delle Langhe, i suoi 21 ettari vitati si trovano quasi tutti nel comune di Monforte nelle zone più vocate caratterizzati da grandi strutture. Ginestra da dove proviene il Ciabot Mentin Ginestra e il Pajana e Mosconi da dove proviene il Percristina.

  • Dominique Boulard

    Maison de Négoce sorta nel 2010 quando i tre fratelli Boulard: Francis, Hélène e Dominique hanno messo in liquidazione la Raymond Boulard, famosa Maison de Négoce di La Neuville-aux-Larris da cinque generazioni esistente sul mercato.

    Ogni fratello quindi ha preso la propria strada costituendo ognuno la propria azienda con relativo marchio di Champagne proprio.

  • Donnafugata

    L'azienda vitivinicola Donnafugata è famosa nel mondo per la produzione di vini siciliani di qualità: vini bianchi, vini rossi, vini naturali dolci e Spumanti

  • Donnhoff

    Leggenda vivente dell’enologia tedesca e mondiale, Helmut Dönnhoff (brillantemente affiancato dal figlio Cornelius, fresco vincitore nel 2014 del prestigioso premio assegnato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung al miglior enologo tedesco) è stato e continua ad essere innanzitutto uno dei più lungimiranti ed ispirati artefici dell’ascesa della Nahe al rango di regione vitivinicola di statura pari a quella delle più blasonate e storiche Rheingau e Mosel. Una data su tutte aiuta forse a capire appieno quanto la biografia di Helmut e la storia vitivinicola recente della Nahe siano intrecciate, in maniera a dir poco sorprendente, quasi destinale. Era infatti il 1971 quando l’allora ventiduenne Helmut, nipote del fondatore Hermann, prese in mano le redini della piccola azienda familiare, decidendo di supervisionarne le vinificazioni; coincidenza vuole che proprio quell’anno fosse promulgata la legge che ancora oggi definisce il sistema della qualità dei vini tedeschi e che inserì anche la Nahe tra le 13 “denominazioni regionali di qualità” (Anbaugebiet) teutoniche.

    Data questa premessa, certo che i vini della sua terra potessero esprimere una distinta identità a cui l’etichettatura di generici “vini renani” fino ad allora adottata dalla quasi totalità dei produttori locali non rendeva giustizia, Helmut iniziò tra i 4 ha di ripidi filari posseduti una paziente, silenziosa, inapparente rivoluzione. Membro dell’associazione VDP, Weingut Dönnhoff conta oggi su circa 25 ha di vigneti dove oltre al riesling trovano posto pinot bianco e grigio.

  • Dovitia Bona Dea

    Dovitia was born in Veneto, in the province of Vicenza at the beginning of 2015, thanks to the commitment of a young team who, after a long experience in commercial and marketing consultancy in the world of wine, at the beginning of 2012 thought they could do make this project a reality.

    Dovitia set himself the objective of bringing together at a single collection point the top quality grape varieties coming not only from the family properties but also from various small farms in the Treviso area. The line of bottled wines is called BonaDea.

  • Dr Loosen

    Ernst Loosen viene chiamato Mr. Riesling. Lui bussa alle porte di tutto il mondo da 20 anni per promuovere il Riesling. E' presidente della Riesling Association.
    E' molto tradizionale ma produce anche vini secchi. Il 100 % dei suoi vigneti hanno piede franco! E' stato "Man of the Year" del Decanter nel 2005. Senza di lui il Riesling tedesco non sarebbe dove è adesso.
    I vini di Dr. Loosen sono sempre "Grand Cru" di altissima qualità. Questo dimostra il 82-esimo posto per il Dr.L. (il vino base dell'azienda!!) nel 2009 per i 100 vini migliori del Winespectator. Sono vini elegantissimi che durano nel tempo; la maggior parte tradizionali ma Dr.Loosen ultimamente produce anche grandissimi vini secchi.

  • Duval Leroy

    La Maison Duval-Leroy ha una lunga storia e una lunga tradizione alle spalle, essendo stata fondata dopo la seconda metà del XIX secolo, nel lontano 1859 per l’esattezza. Situata a Vertus, in una tra quelle che possono essere considerate le migliori zone della Côte des Blancs, patria dei migliori Chardonnay di tutta la regione della Champagne, la Maison coltiva direttamente circa duecento ettari di vigneto, che assicurano uve di altissima qualità, grazie alle quali è garantito sempre un eccellente livello degli Champagne. Nella tenuta sono coltivati i tre vitigni principali della regione: chardonnay, pinot noir e pinot meunier, ma per vocazione dei terreni, lo chardonnay è la qualità d’uva più presente, nonché quella che caratterizza maggiormente tutte le cuvée di Duval-Leroy, regalando eleganza, finezza, complessità e fascino.

    Tra i filari, le piante sono gestite in maniera attenta e oculata, tramite un approccio sostenibile, rispettoso al massimo di quello che è l’equilibrio dell’ambiente, della natura e della biodiversità. In cantina, non molto diversa è la filosofia seguita, per cui sulla base delle conoscenze e delle competenze pregresse, tramandatesi di padre in figlio e di generazione in generazione, sono esaltate e valorizzate tutte le peculiari sfumature che stagione e territorio sono riusciti a esprimere nei grappoli. Principalmente da uve Grand Cru e Premier Cru, prendono vita vini perfetti per essere spumantizzati. Seguendo attentamente ogni passaggio produttivo, dopo la seconda fermentazione in bottiglia tutti gli Champagne riposano sui lieviti per lunghissimi periodi, maturando nelle cantine della Maison scavate direttamente nel gesso.

  • E. Molino

    E. Molino è un produttore di La Morra molto piccolo, 2,5 ha in tutto e circa 6.000 bottiglie all’anno. Come spesso capita nelle piccole dimensioni si vedono grandi passioni e tradizioni familiari che si riflettono in vini di eccellenza. Ottenuto da vigne di oltre 60 anni con uve vendemmiate tardivamente ha un tannino deciso ma non invasivo e intensi profumi di fiori, non sempre presenti in un Barolo.

  • E. Pira Chiara Boschis

    L'azienda è sita nel Comune di Barolo e la cantina si affaccia sulla piazza del Peso, dove si congiungono la via Monforte e la via Vittorio Veneto (la cosiddetta Via Nuova). Da qui, guardando le colline, si capisce quanto lavoro umano sia necessario per trasformare in curatissimi giardini terreni così scoscesi ed ottenere da essi uve di grande qualità.
    L'azienda vinifica esclusivamente le uve provenienti dai vigneti di proprietà, circa 4 ettari e mezzo, locati in alcune delle migliori zone Barolo. Un ettaro e mezzo nel paese di Barolo in località Cannubi e Via Nuova (Collina Terlo) e 3 ettari nel paese di Monforte d'Alba, località Conterni, collina di Mosconi, Ravera, Le Coste.

  • Edoardo Sobrino

    La famiglia Sobrino coltiva vigna e produce vino da generazioni, ma solo nel 2000 Edoardo Sobrino decide di fondare la propria Azienda Agricola mettendo in pratica gli insegnamenti centenari che la sua famiglia si è tramandata, iniziando a produrre ed esportare vino di qualità. Fin da subito Edoardo si è mostrato rigoroso nell’applicazione dei suoi principi e dei suoi metodi, soprattutto nell’approccio verso la viticoltura: non usa concimi chimici né diserbanti, disseccanti o concimi fogliari. Ma non solo, è stata in assoluto la prima cantina in Italia a fare uso di zeolite, minerale di origine vulcanica che permette una totale sanificazione del terreno catturando le componenti fertilizzanti apportate da passate concimazioni.

    La scelta di processi naturali prosegue dalla vigna alla cantina, dove la vinificazione è tradizionale, senza aggiunta di lieviti, e prevede due rimontaggi al giorno. L’unica tecnologia concessa è quella prevista per il monitoraggio della temperatura di fermentazione. Per non contaminare il mosto con emissioni di CO2, le vasche sono raffreddate come da tradizione e in modo del tutto naturale, avvolgendole con fasce di tela imbevute a mano in acqua corrente molto fredda. Fondamentale nella cantina di Edoardo è l’uso dei legni, in quanto non privilegia la botte grande o la barrique ma cerca ogni anno di adattarla alle necessità del suo vino. Prima dell’imbottigliamento il vino non viene né chiarificato né filtrato. La passione e l’amore di Edoardo per la terra e per il vino sono senza alcun dubbio percepibili nell’assaggio dei suoi vini, sinceri e di carattere.

  • Egly Ouriet

    Champagne di razza e di terroir: pianta e terreno si ritrovano in tutto e per tutto nel suo vino, grazie alle vecchie vigne, a qualche segreto del vignaiolo e alla tecnologia moderna. Egly-Ouriet produce solo con l'uva dei suoi 11,5 ettari di vigneti, di cui il più importante si trova ad Ambonnay, patria del Pinot Noir, gli altri a Bouzy, a Verzenay e a Vrigny. La qualità inizia su questo terreno particolare, fatto di strati di gesso che riflettono i raggi del sole e rilasciano calore alla pianta nelle ore notturne, permettendo l'assorbimento dell'acqua in eccesso e donando all'uva un gusto particolarmente minerale.

  • Elena Walch

    Elena Walch è un’azienda vinicola di spicco dell’Alto Adige a conduzione famigliare, fiore all’occhiello della produzione vinicola italiana e rinomata a livello internazionale.Elena Walch – L’eleganza del nome si rispecchia anche nello stile dei suoi vini. Promotrice di qualità ed innovazione, Elena Walch ha contribuito a guidare la rivoluzione qualitativa altoatesina guadagnandosi così una grande considerazione locale ed internazionale. Architetto di professione, Elena Walch ha sposato l’erede di una delle più antiche famiglie vinicole della regione, portando con sé nuovi concetti di modernizzazione dell’azienda tradizionale. Oggi la conduzione aziendale viene affidata nelle mani delle figlie Julia e Karoline Walch, la quinta generazione della famiglia.

  • Elio Altare
    Il nonno Giuseppe arrivò a La Morra nel 1948, la famiglia Altare era originaria di Dogliani, anche se antiche carte e testamenti, tradotti da un parente arciprete, narrano di un ceppo di vaga origine ebraica proveniente dalla Palestina.
     
    Giuseppe acquistò la cascina a La Morra, circa 5 ettari, un po’ di vigneti di nebbiolo, barbera e dolcetto e poi tante nocciole pesche e mele, a quel tempo i frutteti rendevano più delle vigne.
     
    Tempi non facili, vista la crisi che durava da anni, fu per questo che Elio con altri amici decise di conoscere le altre realtà viticole oltre confine per cercare di carpirne il successo. Il primo viaggio in Borgogna, nel gennaio del 76, fu una folgorazione, tornato convinto della necessità di cambiare “prima di tutto la nostra testa”, ma anche il modo di coltivare le vigne e produrre e vendere il vino, Elio decise di cominciare a sperimentare altre strade in alternativa a quelle tradizionali.
     
    Si aiutò con una motosega, che con granitica determinazione brandì come una spada: prima nel frutteto tagliando le piante e poi in cantina riducendo in legna da ardere le vecchie e grandi botti, per far posto alle prime barriques nuove.
     
    Il padre Giovanni non capì quelle scelte drastiche e si rifugiò nel silenzio, quel figlio rompeva con tutto il suo mondo ed era indegno delle sue vigne, morì nel 1985 diseredandolo. Questa scelta costrinse quindi Elio a ricomprare la terra e la cantina dal fratello e dalle sorelle che nel frattempo avevano deciso di non fermarsi in azienda.
     
    Elio non mollò e non ha mollato, deciso a cambiar rotta per dare un’ altra interpretazione al vino, privilegiando l’eleganza, la finezza e l’equilibrio, seguendo un severo lavoro in vigna, adottando in cantina nuove tecniche di vinificazione ed affinamento finalizzate ad esaltare il vitigno ed il territorio, insegue ancora oggi con caparbietà il suo sogno.
     
    Le nostre piccole dimensioni permettono ancora oggi una gestione semplice e a carattere familiare. Sotto la supervisione costante di Elio, l’azienda consta attualmente di circa 10 ettari e la produzione media annua è di circa 70.000 bottiglie.
  • Elio Grasso

    Agli inizi degli anni Ottanta abbiamo deciso di tornare alle origini come viticoltori, pur consapevoli che il nostro lavoro non finisce in fondo al filare e senza pensare di dover inventare qualcosa, ma semplicemente di limitarci a rispettare, senza chiusure mentali, il meglio della tradizione ed il lavoro di chi ci ha preceduto.

  • Emidio Pepe

    L’azienda nasce alla fine dell’Ottocento quando Emidio Pepe, nonno dell’attuale omonimo, trovò nelle colline toranesi il terroir ideale per i due principali vitigni abruzzesi. Nel 1944 suo figlio Giuseppe era già conosciuto in zona per la bontà del suo vino sfuso. Vent’anni dopo toccò al nipote, oggi conosciuto come “Ustì”, ereditare la terra e le conoscenze per elevare il Trebbiano ed il Montepulciano alla prova della bottiglia.

  • Emilien Feneuil

    Emilien Feneuil è un giovane coltivatore e artigiano che ha acquistato alcuni anni 2,4 ettari intorno ai villaggi di Sermiers, Chamery ed Écueil (Petite Montagne de Reims). Amico di Aurélien Laherte dal quale ha appreso gran parte delle sue attuali pratiche in vigna. Le vigne sono ripartite tra il 43% di pinot meunier, il 28% chardonnay,il 22% pinot nero e il 7% petit meslier. I terreni in Sermiers hanno una salinità relativamente alta, che di solito può essere avvertita nei vini. L'azienda è certificata biologico con Ecocert e la sua prima annata è stata nel 2015 ed è stata immessa in commercio nel del 2019. La sensibilità di Emilien per il terroir e la sua accuratezza nella produzione danno piccole quantità di vino ma di altissima qualità.

  • Erede di Chiappone Armando

    L’azienda Vitivinicola EREDE DI CHIAPPONE ARMANDO deve questo nome al suo capostipite Armando, classe 1908, uomo di grande capacità e lungimiranza. Per questo in Sua memoria si è deciso di mantenerne il nome Armando, infatti, insieme a suo fratello Cesare, aveva capito già allora l’importanza della “proprietà del vigneto” per poter produrre i vini migliori. Fu così che filare dopo filare, l’azienda si è ingrandita fino ai giorni nostri sotto la guida del figlio Franco. È quindi dai primi del '900 che si producono vini di elevato spessore e di eccezionale personalità. Oggi dopo tre generazioni il testimone è passato al nipote di Armando, Daniele, enologo che insieme al padre, alla madre Diliana e alla sorella Michela gestisce direttamente 10 ha di vigneti. I vigneti si trovano intorno a “CASCINA SAN MICHELE”, un antico borgo, posto sulla sommità della collina di SAN MICHELE, da cui svetta il campanile dell’antica Pieve omonima. La filosofia aziendale è quella di voler produrre vini di elevatissima qualità e personalità che rispecchino appieno le caratteristiche di tipicità del territorio.

  • Ettore Germano

    La cantina di Ettore Germano è una piccola realtà di Serralunga d'Alba capace di grandi vini, frutto di una lunga tradizione arricchita da continue innovazioni.

  • Fattoria dei Barbi

    La famiglia Colombini possiede terre a Montalcino dal 1352, e la Fattoria dei Barbi dalla fine del ‘700. La proprietà si estende su 350 ettari di campi e vigne nella Toscana meridionale, a Montalcino, Scansano e in Chianti. Dal 1892 produciamo Brunello e siamo stati i primi a esportarlo in Europa, America e Asia. Dall’800 a oggi i nostri vini hanno vinto premi in ogni parte del mondo, e la nostra etichetta blu è da sempre il Brunello più noto. La Fattoria dei Barbi oggi è proprietà di Stefano Cinelli Colombini, che prosegue una storia che vede i Colombini legati a queste terre da più di sei secoli; un tempo molto lungo in cui la famiglia ha sempre difeso le tradizioni e i valori della cultura Montalcinese, il cui ultimo e più prezioso frutto é il Brunello.

  • Fattoria di Lamole

    The Fattoria di Lamole is a historic winery that in the 1900s contributed to enhancing and making enthusiasts aware of the extraordinary peculiarities of the micro terroir of Lamole in Greve in Chianti. Founded way back in 1870 by the notary Giovanni Socci and achieved success first under the guidance of his son Carlo, among the founders in 1924 of the Chianti Classico Consortium, and then under that of Giorgio, who led the family business to be awarded in 1956 as the best large specialized company in Tuscany. Since the early 2000s it has been managed by Paolo Socci, Giorgio's son, who managed to recover the ancient family vineyards, which were greatly reduced after the abolition of sharecropping during the 1970s.

    We are located at 600 meters above sea level, on a natural terrace along the slopes of Mount San Michele. The remaining 16 hectares of vineyards are surrounded by approximately 200 hectares of forest and pastures, intended for sheep breeding. Thanks to an important restoration work, the vineyards are still arranged on terraces, divided by stone walls for a total length of 7 kilometres, just like in the past. Some hectares of ungrafted Sangioveto grown according to the ancient Lamole sapling system, planted starting in the 1920s, are still preserved.

  • Ferrero Fabrizio

    L’Az.agr.Ferrero è una piccola realta a conduzione famigliare con Fabrizio titolare coadiuvato da mamma papa e nonna. Situata nel cuore delle Langhe del Moscato D’Asti. Con dei Prodotti d’eccellenza premiata in vari eventi internazionali . Specializzata nel moscato D’Asti dolce, moscato secco leggermente frizzante e moscato passito.

  • Ferro Carlo

    In una zona viticola tra le più rinomate per terreno, posizione e microclima, nel comune di Agliano Terme, fra Langhe e Monferrato, ad un’altitudine di 300 mslm,si estendono i 10 ettari di vigneti dell’Azienda Agricola FERRO CARLO.

    Un’Azienda a conduzione famigliare che da più di tre generazioni lavora con cura e passione i propri vigneti nelle varietà di Barbera, Dolcetto e Grignolino. Pur conservando i più tradizionali ed antichi metodi di lavorazione, l’Azienda aderisce al programma Agroambientale Ecologicamente Controllato ottenendo così prodotti genuini di grande prestigio qualitativo.

    La vinificazione delle uve, tutte raccolte nei propri vigneti esposti a mezzogiorno, avviene con attenzione e scrupolo nelle cantine della Azienda che, per soddisfare le richieste di un mercato sempre più attento ed esigente, seleziona dai vigneti più idonei, coltivati nelle zone più vocate, le uve migliori per produrre i suoi vini.

  • Feudi San Gregorio

    Fondata nel 1986, Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d'Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l'identità dei sapori mediterranei. Salvaguardare la tradizione ricercandone tutte le potenzialità. Valorizzare i vitigni del Sud Italia come l'Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, investire nella terra e nella tradizione secolare della viticultura irpina, restituendo un futuro ad un patrimonio ambientale unico. Oggi Feudi di San Gregorio è - e vuole essere sempre di più - un luogo d'incontro, di confronto, di conoscenza, di meditazione, un laboratorio di idee e cultura.

  • Feudi Spada

    It was 1669 when, returning from a trip to France, Orazio Spada brought some Grenache scions from which he was able to produce an exquisite wine, the "Chianti di Viceno". Kept and handed down from father to son for 400 years, we still keep free-footed strains of the original clone today. We have added Syrah, Riesling Renano and Alicante plants to the Grenache vineyards.

  • Fever-Tree

    Fever-Tree è una gamma di soft drink naturali che ha dato il via, in modo del tutto pionieristico, ad una nuova categoria nel beverage: quella dei mixer di alta qualità/premium.
    Nel 2004, Charles Rolls, ex direttore generale della Plymouth Gin, e Tim Warrilow, creatori e ancora oggi proprietari del marchio, decisero di creare una gamma di soft drink per supplire alla totale mancanza nel mercato di mixer che fossero all’altezza dei distillati premium già esistenti e di quelli che allora nascevano. In seguito ad un’avventurosa ricerca, riuscirono a trovare gli ingredienti adatti per poter produrre dei soft drink totalmente naturali basandosi su delle ricette prive di conservanti e dolcificanti sintetici.

  • Fina Vini

    The Cantine Fina are an important production reality in the panorama of Sicilian wine, among the main architects of the revitalization and modern rebirth of one of the most beautiful and evocative areas of the Italian vineyard heritage: the Marsala countryside, overlooking the sea and the salt pans, including in the Stagnone Islands Nature Reserve. The architects of this renovation were Bruno Fina and his sons, engaged since 2005 in the renovation of an ancient baglio in the Bausa district and in the planting of new vineyards.

    Alongside the autochthonous vines, such as Grillo, Zibibbo, Nero d'Avola and Perricone, many international varieties are also cultivated such as Chardonnay, Sauvignon, Traminer, Merlot and Cabernet, capable of expressing themselves in this area with richness, power and, sometimes, with an aromatic exuberance with solar and almost tropical traits.

  • Flea

    Birra Flea nasce dall’incontro tra le rinomate acque di Gualdo Tadino ed i migliori malti prodotti e selezionati all’interno della nostra azienda agricola.
    La nostra filosofia aziendale si basa sull’estrema ricerca della qualità che cerchiamo di raggiungere dedicando grande attenzione alla scelta delle materie prime e a tutte le fasi di lavorazione.
    Birra Flea è un’azienda che racchiude in sé la migliore tradizione unita ad alti standard ed innovazione produttiva.
    L’impianto, di ultimissima generazione, è in grado di produrre 24 hl per ciclo produttivo con una cantina di fermentazione e stoccaggio di 400 hl. La capacità produttiva può superare i 3 milioni di bottiglie annue.

  • Fontodi

    Fontodi appartiene dal 1968 alla famiglia Manetti dedita da secoli ad un’altra attività tipicamente chiantigiana: la produzione delle celebri terrecotte. Proprio nel nome di questo forte legame con il territorio e con grande passione per la qualità l’azienda si è indirizzata con successo verso una coltivazione sempre più attenta dei vigneti e alla conoscenza più approfondita delle potenzialità del Sangiovese nel territorio di Panzano.

  • Foss Marai

    Foss Marai è simbolo dell'eccellenza vitivinicola italiana e una delle massime espressioni della produzione spumantistica nazionale

  • Fougeray de Beauclair


    Domaine Fougeray é un domaine familiale a Marsannay-la-Cote, dispone oggi di 18ettari principalmente situati a Marsannay ma anche a Fixin, Morey-Saint-Denis, Gevrey-Chambertin, Vosne-Romanée e Saint Aubin, senza dimenticare Crémant de Bourgogne et il Grand Cru Bonnes Mares.
  • Franco Conterno

    Nel cuore delle Langhe, in frazione Bussia di Monforte d’Alba, sorge Cascina Sciulun, un antico podere tipico della tradizione architettonica piemontese. L’edificio, costruito nella metà del XIX secolo e ampliato negli anni ’40 del Novecento, è sempre appartenuto alla famiglia Conterno.

  • Francois Feuillet

    Il Domaine François Feuillet è stato fondato a Chevannes nel 1991 e si estende su circa 10 ettari di prestigiosi vigneti (di cui 2,1 ettari di Grand Cru e 3,5 ettari di Premier Cru) acquisititi nel corso degli anni, da cui si producono da agricoltura biologica: Nuits-Saint-Georges, Vosne-Romanée, Chambolle Musigny, Morey-Sainy-Denis, Gevrey-Chambertin, Chambertin e Latricières-Chambertin.
    La vendemmia è manuale, la fermentazione senza lieviti aggiunti dura dai 18 ai 25 giorni ed è seguita dall’invecchiamento in legno per circa 16 mesi e dall’imbottigliamento senza filtratura.
    I lavori nei vigneti, la vinificazione e l’affinamento sono realizzati con l’obiettivo di ottenere dei vini con aromi fruttati e tannini morbidi.

  • Fratelli Aimasso

    Tutti i vini sono ottenuti esclusivamente con uve prodotte intorno all’azienda stessa che ha una superficie complessiva di 8 ettari coltivati principalmente a vigneto. La capacità produtti­va è di circa 50.000 bottiglie

  • Furlan

    “Un uomo energico con il viso segnato dal sole e le mani callose che nella sua terra ha radici più profonde delle viti”. Questo è il ricordo che il nonno Amadio lascia di sé al figlio Pietro. Trasmettere la propria “cultura” vinicola non è stato il suo unico e principale obiettivo, prima di tutto è importante dare dei valori alla famiglia, per formarla si deve partire da molto lontano e l’esperienza insegna che bisogna dare tempo al tempo. L’azienda agricola Furlan è il frutto del lavoro di una famiglia contadina radicata in questo territorio. Da allora, in un divenire continuo, l’azienda è passata nelle mani dei nipoti Amedeo, Alberto e Moreno, che nel rispetto della tradizione, l’hanno saputa proiettare verso il futuro. I vigneti, di proprietà, si estendono a cavallo dei terreni docg Conegliano Valdobbiadene, doc Treviso e doc Piave; sono stati concepiti nel rispetto del paesaggio naturale e vengono lavorati operando scelte agronomiche ecocompatibili e privilegiando interventi a basso impatto ambientale. Le peculiarità di questi terreni: le colline moreniche di Conegliano e la pianura sassosa del Piave, ci permettono di produrre vini dalle caratteristiche ben distinte, aromi varietali unici che ben esprimono le caratteristiche del territorio.

  • Gaja

    La famiglia Gaja si stabilì in Piemonte a metà del XVII secolo. Quattro generazioni si sono succedute nella produzione del vino da quando Giovanni Gaja, nel 1859, fondò la cantina, a Barbaresco, nelle Langhe. Angelo, figlio di Giovanni, costituisce la seconda generazione. Sposò Clotilde Rey, a cui si attribuisce tradizionalmente il merito di aver imposto in azienda l’attuale filosofia produttiva, orientata verso il vino di alta qualità. L'esponente della terza generazione fu Giovanni Gaja, figlio di Clotilde ed Angelo Gaja, scomparso nel 2002. Angelo Gaja, l'attuale titolare, entrò in azienda nel 1961 e fece proprie le scelte che erano già di suo padre e di suo nonno. Ha operato per diffondere e affermare la conoscenza del Barbaresco sui mercati esteri.

  • Gancia

    Passione per la propria terra, rispetto per le tradizioni e, allo stesso tempo, innovazione, ricerche ed estrema attenzione alla qualità, alla promozione e alla distribuzione dei propri prodotti.
    Le linee guida di tutta l'attività di Gancia sono questi valori e questi principi, sempre presenti e confermati in oltre 150 anni di storia aziendale. Gancia ha iniziato la propria attività in un angolo del Piemonte e ora si rivolge, con l'autorevolezza che deriva dalla propria credibilità, al mondo intero.

  • Geantet Pansiot

    Il Domaine Geantet-Pansiot, in Borgogna, fu fondata nel 1954 ed è la culla del Pinot Noir . Dalla sua nascita, l'azienda ha continuato e ad oggi occupa una superficie di 13 ettari e produce un'ampia gamma di vini delle DOC più prestigiose di questa regione, come Chambolle-Musigny, Charmes-Chambertin, Clos Vougeot o Marsannay. Da alcuni anni, l'azienda conduce un'agricoltura ragionata senza uso di diserbanti o di fertilizzanti chimici. I terreni vengono lavorati, e la fermentazione viene fatta a freddo con lieviti indigeni. Per finire, i vini sono invecchiati in botti, fra cui una piccola quantità di botti nuove, senza travaso. Privi di alcun artificio, i vini di Fabien Geantet-Pansiot esprimono alla perfezione la ricchezza della Borgogna.

  • Geoffroy

    Jean-Baptiste Geoffroy è l’erede di una famiglia di vigneron di Cumières, villaggio Premier Cru della Vallée de la Marne noto ed apprezzato sia per lo champagne, sia per il suo storico vino rosso (Coteaux Champenois Rouge). Jean-Baptiste gode nella stessa Champagne di una solidissima reputazione sia per come coltiva i 14 ettari di proprietà, nei quali le uve nere (Pinot Noir e Meunier) sono ovviamente protagoniste, sia per le sue abilità da ‘winemaker’. Che significano abile gestione del legno, grande savoir-faire nella macerazione delle uve nere, malolattica non svolta secondo la migliore tradizione champenoise, lunghe maturazioni sui lieviti, dosaggi bassi e sempre decisi in base all’annata.

    Dal 2008, Jean- Baptiste e sua moglie Karine hanno spostato la sede ad Aÿ in una struttura prestigiosa dove gli ampi spazi permettono un lavoro ancora più efficiente nonché un processo produttivo tutto per gravità.

    Champagne Geoffroy è classificato Récoltant-Manipulant ed è anche Vigneron Indépendent, a sottolineare che ogni passo della filiera produttiva è fatto in proprio.

  • Giacomo Conterno

    La Cantina Giacomo Conterno viene fondata nel 1900 a Monforte d'Alba da Giacomo, discendente di una famiglia di viticultori attivi nella zona fin dal 1800. Sarà il figlio Giovanni nel 1912 ad imbottigliare il Barolo, confezionato magistralmente da uve scelte, provenienti da conferitori della zona. In quell'epoca il vino si vendeva in botti o in damigiane e quello in bottiglia era una rarità. Nel 1934 Giacomo, figlio di Giovanni, produrrà quel vino straordinario che è il Barolo Monfortino, così chiamato per ricordare la casa avita di Monforte. Nel 1974 Giacomo acquista la vigna Cascina Francia a Serralunga d'Alba: sono 14 ettari di terreno particolarmente vocato per la coltivazione di uve Nebbiolo e Barbera. La vigna è coltivata con sistemi tradizionali e non lascia nulla al caso: potature attente, eliminazione dei grappoli in eccesso, defogliazione per permettere il passaggio del sole e dell'aria sull'uva, vendemmia nel periodo migliore: accorgimenti semplici ed antichi utilissimi per ottenere vini di livello eccelso. Il vino che nasce da questo terreno eccezionale non ha bisogno di forzature, ma è sufficiente esaltare al massimo ciò che la natura ha messo a disposizione. Questa è la filosofia della Cantina e, in particolare, di Roberto, ultimo discendente della famiglia Conterno alla guida dell’azienda. Una cantina e un vino che sono sicuramente ambasciatori dell'eccellenza italiana nel mondo.

  • Giacomo Fenocchio

    La vera nascita del Barolo si può collocare negli anni del Risorgimento, nelle cantine del Castello dei marchesi Falletti. Giulietta Vitturnia Colbert di Maulévrier, moglie di Tancredi Falletti, volle che il suo nebbiolo si chiamasse con il nome del suo paese di origine, Barolo. Il Barolo una volta, era dolce. Fu Camillo Benso conte di Cavour a vinificarlo per la prima volta in versione secca. L’Azienda Giacomo Fenocchio, fondata nel 1864, fa ancora il Barolo in maniera tradizionale.

  • Gianfranco Alessandria

    Oggi l'azienda possiede 5,5 ettari di proprietà e 1,5 ettari in affitto tra Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, presso località San Giovanni che è situata nella zona dei grandi Cru di Monforte, con esposizione sud-est, che ci permette di produrre vini di grande struttura, con freschezza ed eleganza e longevità.
    Il nostro modo di lavorare si fonda su principi naturali, rispettando tempi e metodinecessari per ottenere un prodotto estremamente corretto nella sua forma; infatti nei trattamenti vengono utilizzati esclusivamente zolfo e verderame o solfato di rame, che vengono usati anche nel biologico, rispettando il più possibile l'ambiente. Fin dall'inizio Gianfranco cominciò con una drastica riduzione delle ree di uva per ettaro, che favorisce la mgliore maturazione dei grappoli, dando loro un risultato più sano e resistente al clima atmosferico, otenendo così un prodotto di maggiore qualità. La vinificazione avviene con macerazioni brevi in fermentatori verticali con temperatura controllata e gli affinamenti in piccole botti di legno francese.
    Continuiamo così, sul nosro piccolo cammino, che ci porta tra vigna, cantina e mondo, con la soddisfazione di semplici contadini da sempre.

  • Giovanni Rosso

    « Il vino deve essere la perfetta copia del suo Terroir »

    Da oltre 100 anni la famiglia Rosso è proprietaria dei cru: Cerretta, La Serra, Broglio, Meriame, Sorano, Costa bella, Lirano e Damiano. All'inizio degli anni '80, Giovanni Rosso ristrutturò gran parte dei vigneti con sesti di impianto modernissimi, atti a produrre solo uva di grande qualità.

    Nel 2001 all'età di 27 anni, il figlio Davide, enologo e con esperienze importanti, decise di occuparsi personalmente della vinificazione e dell'élevage dei vini con un unico obbiettivo : «Il vino deve essere la perfetta copia del suo Terroir». La terra è quella "magica" di Serralunga d'Alba, una delle migliori al mondo.

  • Girlan

    La Cantina Girlan nasce nel 1923 in un maso storico del XVI secolo. All’epoca - 90 anni orsono -, 23 viticoltori posero la prima pietra di quella che sarebbe poi diventata l’azienda attuale. Dietro queste mura di antica tradizione e negli intricati corridoi della cantina si celano i segreti di una tecnologia enologica all’avanguardia e le condizioni ideali per l’invecchiamento dei nostri vini.

  • Giulia Negri

    Tutti sanno chi sono i Barolo Boys, ma in pochi sono a conoscenza dell’esistenza delle Barolo Girls. La giovanissima vignaiola Giulia Negri, appartiene a questa seconda categoria. Nemmeno trent’anni e una realtà vitivinicola da portare avanti a La Morra: Tenuta Serradenari.

    Giulia Negri è la tradizione di Langa che abbraccia il gusto contemporaneo, il terroir che incontra l’azzardo, la produzione di Barolo, figlio indiscusso del territorio, che si affianca al Pinot Nero, figlio di vezzo, piacere e sentimento. Le altitudini a Serradenari sono elevate, tra i 420 e i 550 metri sul livello del mare, tra le più alte nell’intero comprensorio lamorrese; un ingrediente imprescindibile del microclima in cui nascono questi vini che trasudano freschezza al sorso, pulizia e scorrevolezza. I suoli sono argillosi nelle parti basse, a salire sempre più ricchi di striature franco sabbiose con una forte presenza di marna blu calcarea.

  • Giulio Cocchi

    Dal fondatore Giulio Cocchi la casa vinicola ha ereditato anche un’inesauribile vivacità e una ricerca qualitativa che la porta a essere conosciuta e apprezzata in cinque continenti.
    Tutti i prodotti Cocchi sono a base di vino e le ricette sono quelle di una volta, codificate sulla base dalle intuizioni dello stesso Giulio Cocchi.

  • Giuseppe Mascarello

    I componenti della famiglia Giuseppe Mascarello si occupano di viticoltura da oltre un secolo e mezzo, dapprima come massari della marchesa Giulia Colbert Faletti di Barolo, nella conduzione della Cascina Manescotto in Comune di La Morra, quindi, verso la fine del 1800, in proprio.

  • Giuseppe Quintarelli

    L'azienda si trova sulle prime colline di Negrar a circa 350 mt. slm. Il panorama ècaratteristico proprio della Valpolicella con vigneti, uliveti e ciliegi; un'aria quasi d'altri tempi, una ruralità che si stava rischiando di perdere, ma grazie a persone come " El Bepi " si è riusciti a conservare. Il nipote Francesco ha detto che i vini ancora oggi si fanno come li faceva il nonno facendoli affinare e maturare lentamente per otto anni in botti di legno di grandi dimensioni e in bottiglia.

  • Golles

    I Gölles coltivano frutta da quattro generazioni a Riegersburg in Stiria, Austria.

  • Gosset

    Gosset è il più antico produttore di vino in Champagne (datato ben 1584), anche se poi allo champagne è arrivato curiosamente solo nel 1946. Ma poco importa, perché questa piccola maison da circa un milione di bottiglie oggi è considerata tra le eccellenze della Regione. Soprattutto grazie all’opera degli attuali proprietari (la famiglia Cointreau, quella del ramo che possiede lo straordinario Cognac Frapin), che l’acquistarono giusto venti anni or sono. E che, nonostante l’abbiano fatta crescere in produzione (dalle 350.000 bottiglie originarie al milione di oggi), l’hanno fatta crescere parallelamente anche in qualità. Una vera impresa che assume del miracolo se si considera che Gosset possiede un solo ettaro di vigneto e, quindi, acquista praticamente tutte le uve da circa 200 vigneron, anche se tutti con una classificazione minima del 95% nella scala dei Cru.

  • Grasso Renzo

    A small winery located in Calosso, in the Asti area. Managed entirely and solely by Grasso Renzo, from the vineyard to the label.

    To date, Renzo cultivates just over 4 hectares of vineyards. He strongly believes in the potential of the native Piedmontese wines, vinifies and bottles Barbera, Nebbiolo, Gamba di Pernice and Nascetta (fermented and aged in Barrique). The total production is around 4000 bottles a year.

    His unconventional spirit leads him to refuse any type of certification and/or denomination, in fact he bottles his wines as "Vino Rosso" and "Vino Bianco".

  • Guido Porro

    A Serralunga d’Alba, nelle terre del Barolo, la famiglia Porro coltiva da anni i vigneti del cru Lazzarito: esposte a sud-ovest e sud-est, queste vigne in posizione invidiabile prendono il sole migliore di Langa e producono Nebbiolo, Dolcetto e Barbera.

  • Hennessy

    Ci sono angoli della terra in cui il nome hennessy viene usato per chiamare il Cognac. Questa apertura verso il mondo è il frutto di un destino, quello del suo fondatore, Richard Hennessy e di un Cognac alla conquista del tempo.
    Per 235 anni, uomini straordinari hanno distillato, selezionato, miscelato, supervisionato l’invecchiamento e commerciato le migliori acquaviti del mondo, salvaguardando il loro futuro. Il loro credo si riassume nella loro arte: offrire i piaceri più raffinati e più estremi del Cognac. Hennessy non è diventato un grande Cognac; lo è sempre stato.

  • Hospices de Beaune

    One of the most beautiful non-profit organizations belonging to the world of wine is certainly that of the Hospices de Beaune vineyards, located in the homonymous town in Burgundy, and physically identified in the historic buildings of the Hôtel-Dieu de Beaune. An ancient hospital created in 1441 to house sick and destitute people, and today it has become a museum that receives almost half a million visits a year. Inside this historic building, every year since 1851 one of the most famous and anticipated wine auctions in the world is celebrated, logically the wines that are in the spotlight are the legendary wines of Burgundy, and in particular all the wines that come from the vineyards belonging to the association, the famous Domaines de les Hospices de Beaune, vineyard plots scattered throughout Burgundy, all of the highest quality, which have been donated over the years to the charitable institute, which donates the proceeds of the production vineyards in support of the various activities connected to the new hospitals, which arose around the historic building of 1500, and which still continue the tradition of assistance to the sick, the elderly and the destitute.

    The importance of the auction in France and Burgundy is enormous, the event has become a world showcase also to evaluate the appreciation of new vintages and their prices, and what will be the trend of sales on the world markets of these wines. The auction, managed since 2005 by Christie's, is celebrated on the third Sunday in November.

    In total, the vineyards, which belong to the association, occupy a total of about 61 hectares, and are divided between premier and grand cru. They are mainly located around the Beaune area, but there are plots scattered everywhere in Burgundy, to maintain and care for these real jewels of world viticulture, there are as many as 22 winemakers who take great care to obtain the highest quality. All the bottles sold by the Domaines de les Hospices de Beaune bear the Appellation of the vineyard and also a name that refers to the various donors and founders of the Institute, starting first and foremost with the Duke of Burgundy Nicolas Rolin, who founded them; each year 31 cuvées of red wines and 13 of white wines are sold, among the best-selling Appellations we can mention.

  • I Campi

    Quarta generazione di una famiglia storica di vignaioli, appena finiti gli studi in enologia Flavio Prà comincia, già nell’azienda di famiglia, un processo di approfondimento alla viticoltura e all’enologia di qualità. Questo percorso coincide ed evolve con la sua esperienza di enologo presso importanti realtà vitivinicole del Veneto e d’Italia. Flavio sin da giovane fa’ sua la passione di famiglia, caratterizzata dal rispetto per la vigna ed il territorio in cui viene coltivata.

  • I Parcellari by Davide Canina

    Dall'incontro con Agostino Malvicino direttore dei Produttori di Govone si realizza l'idea di valorizzare al meglio i 300 ha dei soci attraverso una selezione parcellare dei migliori vigneti per produrre vini di altissima qualità del territorio piemontese UNESCO, ovvero Langhe, Roero e Monferrato.  Da qui tutto nasce , Davide e Agostino iniziano a guardare il mappale delle vigne e le sue Parcelle, analizzando terreni e cloni delle uve. Con la collaborazione e il lavoro meticoloso dell'Enologo Claudio Dacasto vengono trovate le Parcelle con la migliore Barbera, con il migliore Grignolino, il migliore Chardonnay e il miglior Sauvignon per produrre vini in grado di valorizzare al meglio i terroirs dei tre siti : Portacomaro, Montegrosso d’Asti e Govone.

  • Il Mosnel

    Nel cuore della Franciacorta, a Camignone, si trova la secolare residenza con le cantine cinquecentesche e le terre annesse, che testimonia la lunga tradizione vitivinicola che i Barboglio ereditarono nel 1836.
    Tale vocazione fu sviluppata grazie alle intuizioni di Emanuela Barboglio con l'impianto dei primi vigneti specializzati e nel 1968 con l'adozione della neonata DOC Franciacorta.
    Dal 1976 venne abbandonato il nome "Azienda Agricola Barzanò Barboglio" per l'attuale "il Mosnel", toponimo dialettale di origine celtica che significa pietraia, cumulo di sassi; sul quale sorge l'Azienda

  • Inama

    Siamo  una famiglia che produce vino da oltre quarant'anni come unica attività.  Arrivati alla terza generazione, abbiamo ben definito il nostro progetto: produrre vini diversi che posseggano come unico fine quello di corrispondere  alla nostra visione del territorio, al di fuori degli stili e dai gruppi di  tendenza.

  • Itinera
    MGM presents the Itinera Prima Classe and Itinera Materia Prima line for a total of seven labels. A selection of six grape varieties from north to south of Italy and about a thousand small producers for a production of 500,000 bottles.
  • Ivaldi Dario

    L’Azienda Agricola Ivaldi Dario si trova in una zona nota agli appassionati di vino per la storica vocazione vitivinicola legata al Barbera. E’ a Nizza Monferrato infatti che il Barbera d’Asti vanta le sue espressioni migliori, complici il terreno, il clima favorevole e una tradizione enologica di oltre 5 secoli. Da tre generazioni la famiglia Ivaldi si dedica alla viticoltura e alla vinificazione, specialmente di questo vitigno.

    Oltre al Barbera, l’azienda coltiva e vinifica anche Moscato d’Asti, Dolcetto, Freisa, Chardonnay e Favorita. I vini prodotti sono vini franchi, che rivelano le caratteristiche proprie del vitigno ed ogni volta esprimono tutti gli accenti delle diverse annate da cui provengono le uve. In bottiglia o in damigiana, i vini Ivaldi nascono dalla predilezione per le note tradizionali di ciascun vitigno.

  • Ixsir

    The name of the Ixsir winery derives directly from "Iksir", the original Arabic word which means "Elixir." The vineyards of the Ixsir winery are spread throughout the country, from the towns of Batroun to Jezzine, passing through the mountains of Lebanon where they rest on clayey soils rich in limestone, benefiting from numerous microclimates unique for their geographical position. Furthermore, the land owned by the winery reaches 1800 meters above sea level, a characteristic that makes Ixsir the title of owner of the vineyards highest in altitude throughout the Northern Hemisphere.

  • J Gasco

    L’avventura di J.GASCO comincia nei primi anni del ‘900, nell’America dei sogni e delle grandi opportunità. Sono gli anni del proibizionismo, delle grandi contraddizioni, della voglia di libertà e degli speakeasy (gli esercizi commerciali che vendevano illegalmente bevande alcoliche) e Giuseppe Gasco - detto Joseph - lo sa bene. Emigrato dall'Italia raggiunge lo zio Vito per lavorare presso la sua ditta di trasporti, azienda che però fa da copertura ai veri affari di famiglia: la produzione e distribuzione di alcolici.

  • J M Sélèque

    La storia della domaine Sélèque inizia nel 1965, anno in cui Henri Sélèque, con l’aiuto del padre allora presidente della cooperativa dei vitivinicoltori di Pierry, decide di piantare i primi vigneti. Nel 1974 il figlio di Henri, Richard, dopo aver completato gli studi di enologia entra in azienda e comincia a produrre Champagne. La domaine cresce rapidamente, raggiungendo nel 1990 la produzione annua di 50.000 bottiglie. Oggi in cantina è attiva la terza generazione della famiglia, con Jean-Marc Sélèque che, dopo aver studiato enologia e aver visitato molte cantine straniere, ha portato nuova linfa in azienda con il suo particolare e personale approccio verso il processo produttivo degli Champagne. Come il frutto di uno spartito musicale, fantasiosamente composto da storia, clima, suolo, lavoro, pazienza e competenza, ogni cuvée aziendale si trasforma in musica, di cui i membri della famiglia Sélèque si considerano solamente gli umili esecutori.

  • Jack Daniel's

    Jack Daniel's è una marca di whiskey, appartenente alla categoria dei Tennessee whiskey, nota soprattutto per la sua bottiglia a forma rettangolare, utilizzato anche come ingrediente base di vari cocktail. Dal 2005 è distribuito in Italia dal gruppo Campari.

  • Jacques Selosse

    Nel 1980 Anselme Selosse prende la direzione dell'azienda del padre Jacques Selosse con il prezioso aiuto della moglie Corinne.
    L'azienda possiede circa 15 ettari, la maggior parte dei quali di Chardonnay Grand Cru nei comuni di Avize, Cramant e Oger, una vigna di Pinot Noir Grand Cru ad Aÿ ed una ad Ambonnay

  • Jermann

    Anton Jermann, il fondatore, lascia la regione vinicola austriaca del Burgenland e poi le vigne in Slovenia per mettere radici in Friuli Venezia Giulia. E’ il 1881.
    Quì continua la sua attività vitivinicola, cui Silvio Jermann grazie alla sua genialità e fantasia, dagli anni settanta dà una svolta epocale, portando l’azienda ai vertici italiani e poi mondiali del vino.

    Oggi la proprietà Jermann si estende su 150 ettari di cui 130 ettari di vigneto e 20 ettari a seminativi e orticole.
    È un’azienda che dialoga ogni giorno con il mondo ma l’attenzione, però, rimane sempre puntata sulle cose concrete che fanno grande un vino.
    L’amore per la terra, insomma, è la pietra miliare di questa azienda agricola, grande perla del Collio, rinomata per i suoi bianchi eccezionali ma anche per i suoi rossi robusti e da tradizione.

  • Joseph Phelps

    Nel 1978, con l’introduzione sul mercato di Insignia 1974, Phelps diventa la prima cantina californiana a produrre un vino dal taglio bordolese e con uva proveniente dai propri vigneti.

  • Joseph Roty

    Philippe e Pierre-Jean, figli di Joseph Roty (venuto a mancare nel 2008), rappresentano l'undicesima generazione di una famiglia che coltiva da ben 300 anni alcuni dei vigneti più antichi di Gevrey-Chambertin e Marsannay.

    I loro vigneti, condotti secondo i principi dell’agricoltura biologica, ospitano viti la cui età va dai 25 fino oltre i cento anni; a tal proposito, è da menzionare una piccolissima produzione chiamata “Charmes-Chambertin Très Vieilles Vignes”, ottenuta da viti di Pinot Nero piantate intorno al 1881.

  • Julien Chopin

    Produttore situato a sud di Epernay, ha le sue proprietà che si sviluppano parte nella Côte des blancs e parte nella Coteaux sud d'Epernay, per un totale di circa 6 ettari. I suoi vitigni principali sono il Pinot Meunier e lo Chardonnay, con una opiccola percentuale (6%) di Pinot Noir. La maggior parte dei vigneti risalgono al 1947, anno in cui è nata l'azienda: questo è garanzia di vini espressione di grande maturità e complessità.

  • Kir Yianni

    Kir Yianni è stata fondata nel 1997 a Naoussa, nella Macedonia Centrale, da Yiannis Boutaris, appartenente ad una famiglia che vanta, sin dal XIX secolo, una lunga tradizione nel mondo enologico greco. Oggi l’azienda, diretta da Stellios Boutaris che rappresenta la quinta generazione, si estende per 58 ettari di vigneti: quelli impiantati con viti a bacca nera si trovano a Naoussa, riconosciuta patria dello Xinomavro dagli anni ’70. Questa varietà autoctona è riconosciuta essere la più antica a bacca rossa coltivata in Grecia. Kir•Yianni negli anni ha puntato all’affermazione di questa varietà che produce vini rossi dalla spiccata acidità, dal buon patrimonio tannico e dalla struttura ampia che ne facilita la capacità di invecchiamento. I vigneti utilizzati per la produzione del vino bandiera dell’azienda, Ramnista, monovarietale a base Xinomavro, si trovano ad una altitudine compresa tra i 280 ed i 330 mslm con esposizione a sud ed una densità di impianto di 3.500/4.000 piante per ettaro. Il clima dell’area è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni piovosi ed estati calde e secche: per dare maggiore freschezza al Ramnista, una parte delle parcelle utilizzate per la produzione dell’uva Xinomavro, si trova in prossimità di aree boscose che donano a questo vino una maggiore complessità aromatica.

  • Krug

    La Maison Krug illustra la straordinaria avventura di un visionario, Joseph Krug, un uomo dotato di una filosofia senza compromessi, convinto che l’essenza della Champagne è il piacere stesso; egli voleva offrire ai propri clienti uno Champagne di rara ricchezza e raffinatezza ricreabile ogni anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche. Joseph Krug fonda così la prima ed unica Maison di Champagne capace di distinguersi per l’assenza di gerarchia tra le sue Cuvée, tutte di pari qualità e distinzione e tutte realizzate con la stessa attenzione.

  • La Gerla

    La storia della Fattoria La Gerla è quella della famiglia Rossi, composta da personaggi volitivi e intraprendenti; Sergio Rossi, dai primi anni 70, per amore della vigna e del vino, si trasferisce a Montalcino ed, insieme al cugino Giulio Consonno, dapprima costituisce e gestisce le aziende “Altesino” e “Caparzo”, per poi fondare nel 1979 la propria azienda “La Gerla” divenuta negli anni un nome di riferimento nel panorama ilcinese. Il figlio Alessandro segue la vocazione paterna e anche lui nel 1996 si trasferisce a Montalcino, lavorando in azienda con il padre e costituendo anche una propria azienda. Quando, purtroppo, nel 2011 Sergio scompare prematuramente, Alessandro è costretto ad interrompere il sodalizio con l’azienda paterna, cui forniva l’uva per la produzione del Brunello di Montalcino. Da qui decide di avviare l’attività di vinificazione in proprio delle uve prodotte, mantenendo sia il nome storico dell’azienda di famiglia, sia la propria distintiva firma sui vini denominati “Aisna” che in etrusco significa divino, ma soprattutto proseguendo nel percorso iniziato dal padre per la produzione di un grande Brunello di Montalcino.

  • La Morandina

    La Cantina della Morandina vanta una produzione che va indietro nel tempo, arrivando a quasi cinque secoli di storia, tradizioni e ricordi indissolubili, che si possono ritrovare in ogni passo dell’intera produzione. Il suo nome rappresenta una realtà ormai radicata in Piemonte, e uno dei punti di riferimento più importanti per la cultura vitivinicola italiana. Fin dalla sua fondazione, l’azienda si è votata alla produzione dei migliori vini piemontesi che il territorio possa offrire. Si trova nella zona di Castiglione Tinella, nelle Langhe, dove sorge la famosa Collina Morandini. Si sviluppa su un’altitudine che va dai trecento ai quattrocento metri sul livello del mare. La particolarità unica del terreno permette di coltivare un Moscato d’Asti molto aromatico, dal gusto fresco e dal sentore di erbe.

  • La Palazzetta

    La Palazzetta è un azienda biologica nel versante sud est del comune di Montalcino. Flavio Fanti e la sua famiglia producono Brunello di Montalcino dal 1988.

    I vigneti della Palazzetta cingono Castelnuovo dell’Abate, caratterizzato da una pluralità di terreni per lo più calcarei e sassosi fino auna presenza più che rara di caolino.

    I principi di coltivazione sono completamente naturali, concentrati sul rispetto per l’ambiente e la salute dei consumatori di vino. Flavio e il figlio Luca, si sono focalizzati sullo studio dei canali linfatici della pianta, per ottenere la migliore qualità, lasciando le piante libere di esprime la loro forma naturale.

    In cantina, si rispetta e si conserva quello che la natura ha prodotto. L’azienda è vegana e certificata biologica dalla vendemmia 2018.

  • La Serena

    “ Sono Andrea Mantengoli, figlio di Ennio, nipote di Santi, accompagnando con il trattore nonno, che non lo sapeva guidare, ho cominciato a vivere in simbiosi con la terra che ha nutrito la nostra famiglia negli anni. Nasce da qui il mio profondo rispetto per la natura che mi circonda. Sin da piccolo la mia vita, e quella di tutta la mia famiglia è stata scandita dal ritmo della natura e delle stagioni. Oggi mi posso definire con orgoglio un agricoltore appassionato e un viticoltore fortunato di coltivare e produrre il mio vino a Montalcino, terra unica per la produzione del sangiovese. Ma la fortuna va accompagnata dalla costanza e perseveranza: un vino non si “fa in cantina”, si ottiene dalla cura della vigna ed è il risultato di tante piccole azioni necessarie a far emergere il plus che dà questo territorio. Il risultato è un vino con anima, personalità e riconoscibilità. ”

  • La Spinetta

    La storia della famiglia Rivetti ha inizio nel 1890, quando Giovanni Rivetti, il nonno dei tre fratelli Carlo, Bruno e Giorgio, lascia il Piemonte per emigrare in Argentina. Come la maggior parte degli italiani di quell'epoca, il suo sogno è quello di arricchirsi, di ritornare successivamente in patria e diventare un grande produttore di vino.
    Lui purtroppo non ci riesce, ma a realizzare il suo sogno è il figlio Giuseppe (soprannominato Pin), il quale sposa Lidia, acquista vigneti e inizia a produrre vino. Nel 1977 la famiglia va a vivere presso LA SPINETTA (cima della collina) a Castagnole Lanze, zona tipica del Moscato d'Asti, un vino semplice e leggero, da gustare con i dolci. I Rivetti, convinti delle grandi potenzialità del Moscato, iniziano a produrre il Moscato Bricco Quaglia e Biancospino.

    Ma la famiglia ha obiettivi ben più ambiziosi. Nel 1985 LA SPINETTA inizia a produrre il suo primo vino rosso, Barbera Cà di Pian, seguito da altri grandi vini rossi negli anni successivi. Nel 1989 i tre fratelli Rivetti dedicano al padre l'assemblaggio Pin. Nel 1995 iniziano a produrre il primo Barbaresco, Gallina e nel 1996 seguono il Barbaresco Starderi, la Barbera d'Alba Gallina e il Barbaresco Valeirano. Nel 1998 nasce la Barbera d'Asti Superiore.

    Nel 2000 la famiglia inizia a produrre il tanto ambito Barolo, Campè. I Rivetti acquistano vigneti a Grinzane Cavour e costruiscono una cantina altamente moderna e tecnologica, LA SPINETTA Campè. Dal 2003 siamo lieti di accogliere i numerosi visitatori anche presso questa tenuta, situata nelle vicinanze di Grinzane Cavour.

    Nel 2001 LA SPINETTA si espande oltre i confini del Piemonte e acquista 65 ettari di vigneti in Toscana, nella zona tra Pisa e Volterra. Qui si producono tre diversi vini 100% Sangiovese, il vino toscano per eccellenza e ambasciatore autentico di quella terra.

  • La Versa

    Viene fondata con il nome di Cantina Sociale di Santa Maria della Versa il 21 maggio 1905 da Gustavo Cesare Faravelli e altri 22 soci. Nel 1907 viene avviata la produzione di spumanti naturali e nel 1930 viene incominciata la produzione di spumanti metodo Champenois. Nel 1935 vengono degorgiate e commercializzate le prime bottiglie diGran Spumante La Versa, il quale diventa il primo spumante metodo classico millesimato d'Italia. In pochi anni la produzione arriva ad un regime di 40.000 di media.

    Nel 1950 la società cooperativa viene trasformata in Cantina Sociale di Santa Maria della Versa S.p.A. Nel 1975 La Versa è tra le sei aziende fondatrici dell'Istituto Italiano Spumante Classico, che si occuperà della tutela dello spumante di qualità e il presidente Antonio Giuseppe Denari ne assume la presidenza.

  • Le Colture

    Una storia lunga oltre 500 anni

    Santo Stefano di Valdobbiadene è un piccolo borgo incastonato tra i ricami di vigneti delle colline del prosecco. Qui ha sede l’azienda agricola Le Colture che sin dal 1500 opera alla guida della stessa famiglia. Nel 1983 Cesare Ruggeri ne avvia l’attività spumantistica, ed oggi è il depositario di uno straordinario patrimonio di esperienza, costituito da piccoli e grandi segreti produttivi, dalla conoscenza del territorio e delle sue uve alla sensibilità innata per la salute della vigna.

    Da qualche anno i tre figli di Cesare, Silvia, Alberto e Veronica sono impegnati a pieno ritmo in azienda, dove hanno portato una ventata di entusiasmo e il necessario respiro innovativo tipico delle giovani generazioni, senza però dimenticare l’amore per la propria terra ed il rispetto per le tradizioni.

  • Le Macchiole

    Il vino si fa nel vigneto ma anche la gestione della cantina diventa fondamentale per il raggiungimento della qualità. La sperimentazione è continua: vinificazioni separate di ogni singola parcella secondo metodi che rispettino l'andamento climatico della vendemmia in oggetto e affinamenti appropriati al carattere di ogni singolo vino. Solo attraverso questo percorso si ottengono vini di carattere.

  • Le Piane

    The Le Piane winery, located in the Monte Fenera Natural Park, in the province of Novara, is one of the oenological reference points of northern Piedmont. His activity was fundamental in the valorisation of a small denomination of excellence, that of Boca.

    It was founded in 1998 by the Swiss Christoph Kunzli, importer, and Alexandr Trolf, who passed away maturely in the same year. In love with this uncontaminated corner of Piedmont, the two friends purchased the Campo alle Piane vineyard from Antonio Cerri, one of the last producers in the area, who was 80 years old at the time.

    The soil of volcanic origin, mostly gravelly, and the pre-Alpine climate are fundamental elements in the definition of the wines produced. In the vineyard only copper and sulfur are used, with organic pesticides such as algae and mycorrhizae, while in the cellar the fermentations are spontaneous, thanks to the action of indigenous yeasts.

    The most famous Le Piane wine is undoubtedly Boca, the flagship of the winery and an oenological monument of northern Piedmont, the subject of numerous awards from the public and international critics.

    Christoph's activity, a true heir of the ancient practices of the local farmers, has restored dignity and vigor to a territory and a wine that risked being forgotten due to the depopulation of the countryside. Thanks to Christoph today Boca enjoys a legendary reputation.

  • Le Potazzine Gorelli

    Il termine Potazzine nel territorio di Montalcino viene usato per indicare le cinciallegre, degli uccellini vivaci e colorati che abitano le campagne della Toscana; per traslato questo termine è anche l'appellativo affettuoso usato dai genitori e dai nonni per chiamare le loro bambine. In effetti le Potazzine sono Viola e Sofia, le due figlie di Giuseppe e Gigliola Gorelli, che nel 1993 hanno fondato l'omonima Cantina. Giuseppe, perito agrario ed enologo, è l'anima e il motore dell'Azienda e segue personalmente, con passione e competenza, tutte le fasi della lavorazione sia in vigna che in Cantina, seguendo criteri molto naturali, senza scorciatoie.
    La tenuta è costituita da 5 ettari di vigneti, 3 dei quali in località La Prata, vicino alla Cantina e 2 più a sud in località La Torre, situati tutti su terreni iscritti all'albo del Brunello di Montalcino. Giuseppe, dopo molti studi ed esperimenti, ha messo a punto un procedimento per la produzione di un Brunello eccezionale, mescolando ad arte le uve dei 2 poderi.
    Il fabbricato della Cantina, di recente costruzione, si trova al di sotto di un vecchio casale di pietra: sono 400 metri quadrati, dove si svolgono tutte le fasi della vinificazione e dell'invecchiamento, che viene effettuato in botti di rovere di Slavonia. I vini prodotti dalla Cantina Le Potazzine, Brunello di Montalcino e Rosso di Montalcino, si distinguono per carattere e personalità e sono diventati simbolo dell'Italia nel mondo.

  • Les Cretes

    L’azienda Les Crêtes produce i suoi vini in un contesto molto particolare, caratterizzato da montagne elevate, pendenze sabbiose e temperature alpine.

    L’attenzione all’ambiente, tecniche di coltivazione specializzate abbinate alla ricerca e alla sperimentazione sono aspetti fondamentali per la nostra realtà, che ha un legame intrinseco e focalizzato con l’habitat circostante.

    Ogni attività viene svolta con la massima dedizione e cura, in relazione alla qualità e alla passione che ci contraddistingue.

    Ricordiamo che Les Crêtes segue a pieno le linee guida dei programmi europei di settore per quanto concerne i trattamenti fitosanitari, scegliendo di fare un utilizzo ridotto di fitofarmaci.

  • Lis Neris

    A poche centinaia di metri dai vigneti, nel centro del paese di San Lorenzo è situata, moderna ed essenziale, la cantina, cuore pulsante di Lis Neris.
    Questa, come le radici della vigna, si sviluppa naturalmente nel sottosuolo “prolungandone” così i benefici nei processi produttivi, nel pieno rispetto della materia prima e dei suoi ritmi evolutivi.
    Tecniche all’avanguardia e tradizioni secolari esaltano i profumi e i sapori del territorio dove la vigna e la cantina sono armoniosamente radicate.

  • Livia Fontana

    Livia inherits the passion for viticulture from her father Ettore and in turn manages to convey with love and enthusiasm the goal of those who preceded her among these rows before her. The winery has existed for two hundred years and is currently linked in the eighth generation.

    The winery is now run by Livia Fontana with her children Michele and Lorenzo where each with their own roles brings energy, enthusiasm, competence and passion. The result is excellent wines, appreciated all over the world for how tradition and new technologies come together in high quality products.

    The Livia Fontana winery consists of the central nucleus in Castiglione Falletto and ten hectares of vineyards arranged above all close to the winery and in the municipalities of Bussia in Monforte d'Alba, where Nebbiolo da Barolo and Barbera are produced and, in the nearby territory of Roero, from which the white arneis is obtained. The Fontana vineyards allow the production of crus such as Villero and Bussia. The vineyards alternate young and long-lived vines.

  • Livio Felluga

    In Friuli, e ormai non soltanto in questa terra eletta per uomini e vini, Livio Felluga si identifica nella migliore tradizione enoica.
    Una consolidata consuetudine di amore che dura da ben cinque generazioni, da quando nella natìa Isola d'Istria la famiglia produceva il Refosco e la Malvasia. 

    Settant'anni or sono Livio Felluga, che ha il grande privilegio di essere considerato il "patriarca" della vitienologia friulana, primogenito della quarta generazione trasferì l'attività in Friuli. 

    Negli anni cinquanta fondò la cantina di Brazzano e consacrò l'amore per la collina acquistando, con felice intuizione, i primi vigneti a Rosazzo. 

    La sua corsa al successo è destinata a perpetuarsi all'insegna di una piena, assoluta e anche caparbia devozione alla terra. 
    La conosce zolla a zolla, la vive e la respira proprio perchè negli anni, con pazienza e determinazione, ha saputo plasmarla con mano morbida, senza soprusi e senza violenze, per ricavare il meglio. Rosazzo ne è la testimonianza. 

    Oggi l'Azienda vanta un'estensione collinare nel Collio e nei Colli Orientali del Friuli di oltre 160 ettari di proprietà, di cui 155 a vigneto. 
    Da questi impianti solamente grandi vini dai profumi e dagli aromi inconfondibili: sono i vini della "carta geografica".

  • Livio Soria

    Azienda agricola Livio Soria vini situata a Calosso (AT) La nostra attività concerne la produzione, la coltivazione, la vinificazione, l'imbottigliamento e l'affinamento del vino. La materia prima sono le nostre viti che ci portano a produrre ciò che vendiamo poi direttamente al cliente consumatore.  La lavorazione del vino viene effettuata appoggiandosi alla tradizione famigliare, vigente dal 1856, unita allo studio e alla continua innovazione. Il territorio calossese prevede numerosissime viti di "Barbera", proprio a causa di ciò, la nostra produzione si specializza sull'omonimo vino: la "Barbera d'Asti", ma sono anche molto apprezzati prodotti come il Dolcetto Monferrato, il Grignolino e il Moscato. L'innovazione ci ha portati a considerare come punto di forza un vino ottenuto da un vitigno francese, innovativo sul territorio italiano: la "Casala", viogner. Un altro esperimento ormai riuscito da tempo è il taglio bordolese di Cabernet Sauvignon, Merlot, Shiraz e Albarossa in pari quantità. Il suo nome è "Just black", nome derivante dal suo carattere internazionale e dal suo colore piuttosto, per l'appunto, "Black".

  • Lodali

    La vita di questa azienda è uno spaccato della fatica di esistere fra le colline di Langa, è la storia di Giovanni Lodali, contadino, figlio di contadini, iniziò a vinificare per i clienti della sua trattoria a Treiso, l'unica nell'allora piccola borgata. Finita la guerra Giovanni costruisce casa e una grande cantina, sono gli anni che creano radici e speranze per la famiglia Lodali, legata a Treiso.

    Nel 1955 il figlio Lorenzo si diploma ad Alba, alla scuola enologica. Nel 1958 Lorenzo, affiancato dalla moglie Rita, produce i primi cru: Barbaresco e Barolo, gli affari vanno bene e i vini si vendono anche all'estero. Nel 1982 Lorenzo muore. Rita con Walter appena nato, trova il coraggio di proseguire, decisa a portare avanti il progetto tutto puntando sulla qualità e tipicità. Walter, diplomatosi nel 1998 alla scuola enologica di Alba, erede ancor giovane ma già dentro alle cose del vino, porta nuova linfa: cura ed esalta il terroir dei vigneti Bricco Ambrogio e Rocche dei Sette Fratelli; rinnova le attrezzature di cantina, perfeziona le tecniche di produzione e vinificazione.

    Nel 2005 escono dalla cantina le riserve Lorens, Lorenzo in piemontese, Barolo e Barbaresco prodotte con le uve selezionate delle annate migliori dai vigneti Bricco Ambrogio e Rocche dei Sette Fratelli.  Giovanni, Lorenzo, Walter: tre generazioni con il cuore e le radici in Langa.

  • Louis Jadot

    The Maison Louis Jadot was founded in 1859; its founder is Louis Henry Denis Jadot, descendant of a family strongly linked to the Burgundy wine scene, as well as owner, since 1826, of the famous Clos des Ursules in Beaune. On the death of Louis Auguste Jadot in 1962, his partner, Albert Gagey, took over the winery, followed by his son Pierre-Henry. Purchased in 1985 by Rudy Kopf, former importer of Louis Jadot wines in the United States, today the Maison operates as a négociant and controls about 240 hectares of vineyards, from Côte d'Or to Macônnais, up to Beaujolais. Over the years, moreover, aiming at ever higher quality standards, the Maison has banned the use of synthetic products, acquired new cellars and, in 1995, also the Tonnellerie Cadus. The soul of the Maison lies in the Premiers and Grands Crus of the Côte de Nuits and the Côtes de Beaune; if among the red cuvées we can mention the Beaune 1er Cru Clos des Ursules and the Gevrey-Chambertin Clos-Saint-Jacques, as regards the whites, above all, the cuvée Puligny-Montrachet 1er Cru and Corton Charlemagne Grand certainly deserve a mention. Cru.

  • Louis Roederer

    La cantina Louis Roederer è stata fondata a Reims nel 1776, rappresenta una delle poche cantine di vini rimaste negli anni di proprietà strettamente familiare: infatti tutt'oggi appartiene ai discendenti diretti del signor Louis Roederer. La cantina Roederer vanta una proprietà di quasi 200 ettari di vigna che sono classificati tra il 95% ed il 100% nella scala qualitativa dei migliori vini crus champagne che garantiscono la quasi totalità del fabbisogno d'uve necessario alla azienda per produrre i suoi vini base.

  • Luciano Sandrone

    Luciano Sandrone è uno dei più importanti produttori di Barolo. La sua storia è ben conosciuta: dopo anni di lavoro in cella ha comprato il suo primo vigneto sulla collina Cannubi. Fin dalla prima raccolta nel 1978, Luciano e suo fratello Luca hanno usato il massimo impegno e cura.

    La nuova cantina, costruita nel 1998 ai piedi della collina Cannubi è situata nel cuore del distretto del Barolo ed è caratterizzata dal rispetto per le tradizioni e dal desiderio per l'innovazione; caratteristiche che contraddistinguono da sempre i vini Sandrone.

  • Luigi Giordano

    Nel cuore del Piemonte viticolo, a Barbaresco, tra le colline che costeggiano il corso sinuoso del fiume Tanaro, Luigi Giordano è titolare di una piccola azienda agricola, esclusivamente orientata alla coltivazione della vite ed alla produzione di vino.

  • Luigi Pira

    negli anni ’50, Luigi Pira trasforma l’azienda verso un indirizzo vitivinicolo e, nei decenni successivi, vende uva e vino sfuso alle grandi cantine dell’Albese che ricercavano il pregiato prodotto del territorio di Serralunga d’Alba.
    Un primo passo che segna un’impronta indelebile scolpita in questa terra che sa regalare al viticoltore vini rossi di grande qualità, tra i quali regna il Barolo. Nei primi anni ’90, con l’entrata di Gianpaolo e Romolo, figli di Luigi, l’identità con questo grande vino di Langa prende sempre più corpo, e l’alta qualità è la vera protagonista.

  • Luigi Spertino

    Nel distretto vinicolo tra Asti e Nizza Monferrato, Mauro Spertino ha ereditato dal padre Luigi la grande sapienza artigianale della viticoltura naturale: oltre a uno dei migliori Grignolini della zona, l'azienda produce una grande Barbera d'Asti da uve stra-mature.

  • Lustau

    Oggi, LUSTAU è considerato il produttore di sherry più importante a livello mondiale.
    Il suo impegno nel combinare tradizione, innovazione e qualità hanno accompagnato LUSTAU fin dalle sue umili origini.

  • Marcalberto

    L’azienda agricola Marcalberto, nasce e intraprende il suo percorso di eccellenza, a opera di Piero Cane, già affermato enologo, a Santo Stefano Belbo, cuore pulsante della Langa astigiana. Le prime bottiglie risalgono al 1993, ma è solo dal 1996 che si concretizzata la produzione in piccola serie.

    Con l’inserimento delle sapienti mani del figlio Marco prima, e del fratello Alberto dopo, la produzione subisce un sensibile incremento. Prende così vita la piccola “maison” a conduzione famigliare, composta da artigiani rigorosi, specializzati esclusivamente nella produzione di Metodo Classico.

  • Marcarini

    Oggi come un tempo, la famiglia Marcarini, giunta alla sesta generazione, continua con passione a condurre i vigneti di proprietà e a vinificarne le uve secondo i dettami della più rigorosa tradizione piemontese, e langarola in particolare. Questa è l'Azienda Marcarini: i titolari, i vigneti, le cantine, i vini, la sua storia.

    Una storia fatta di scelte intelligenti e di fatica, di tecnica e di intuizioni; una storia vissuta lontano dai clamori: una storia per tutti gli appassionati delle cose fatte per bene, per gli amici.

  • Marchesi Alfieri

    Marchesi Alfieri è una storica cantina che ha sede nel castello di San Martino Alfieri sulle colline del Piemonte tra Asti e Alba. Dal 1983, le tre sorelle Emanuela, Antonella e Giovanna San Martino di San Germano conducono l’azienda e dal 1999 Mario Olivero è l’enologo e direttore. Dai ventuno ettari di vigneti di proprietà vengono prodotte 100.000 bottiglie all’anno.

  • Marchesi de Frescobaldi

    La lunga storia della famiglia Frescobaldi inizia intorno all’Anno Mille col fiorire dell’attività bancaria della Firenze medioevale. In breve i Frescobaldi diventano protagonisti assoluti della vita politica ed economica e si guadagnano il titolo di tesorieri della Corona inglese. Iscrivono il loro nome nella storia di Firenze, commissionando grandi opere pubbliche e architettoniche come il ponte Santa Trinita sul fiume Arno e la basilica di Santo Spirito, affidata a Filippo Brunelleschi. Tra i rappresentanti più illustri della famiglia, Dino Frescobaldi fu poeta del Dolce Stil Novo, noto anche per aver recuperato e restituito all’amico Dante Alighieri in esilio, i primi canti della Divina Commedia, permettendogli di continuare l’opera. Gerolamo Frescobaldi, musicista e compositore, è tutt’oggi considerato uno dei più importanti esponenti della musica Barocca.
    L’inizio della produzione vitivinicola è documentata agli inizi del 1300, nella storica Tenuta di Castiglioni in Val di Pesa, a sud-ovest di Firenze. Fin dall’inizio i vini Frescobaldi sono noti per qualità e tipicità tanto che agli inizi del 1400 grandi artisti del Rinascimento come Donatello e Michelozzo Michelozzi ne erano illustri estimatori. Un secolo più tardi i loro vini venivano serviti sulle tavole della Corte inglese di Enrico VIII e della Corte Papale.

  • Marchesi del Barolo

    Le Antiche Cantine dei Marchesi di Barolo hanno sede a Barolo, nel palazzo prospiciente il Castello dei Marchesi Falletti. Proprio qui, più di 200 anni fa, iniziò una bellissima storia.

  • Marchesi di Gresy

    Alberto di Grésy ha trascorso la sua infanzia ed adolescenza, imparando ad amare una terra ricca di tradizioni in cui non ci si risparmia mai quando si tratta di affrontare i duri lavori di campagna, le stagioni "buone e non buone", una terra che gli ha restituito una forte eredità di affetti e una grande passione per la vite e il vino tanto da invogliarlo nel 1973 ad iniziare la propria produzione vitivinicola delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, partendo proprio da quelle uve fino ad allora vendute a terzi ed usate come parametro per la definizione del prezzo sul mercato di Alba. Una scelta radicale che avrebbe finalmente reso giustizia al prezioso terroir su cui sorge Martinenga, unico Cru Monopole del Barbaresco, poichè solo le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy possono utilizzare la menzione "Martinenga" in etichetta (già nel 1967 venne inserito come menzione esclusiva sulle etichette selezionate dalla locale cooperativa dei Produttori).

  • Marengo Mario

    La famiglia Marengo vinifica in La Morra da quattro generazioni, da quando venne fondata l’azienda nel 1899. Un ruolo importante è stato ricoperto da Mario, padre dell’attuale proprietario Marco, che si è dedicato con devozione all’attività di piccolo produttore di vini.
    Ora il figlio ha impresso un nuovo marchio alla cantina, mettendo in commercio baroli e nebbioli conosciuti a livello internazionale.

  • Marie Noelle Ledru

    Marie-Noëlle Ledru is unanimously considered the Dame of Pinot Noir for her extraordinary ability to enhance the characteristics that this red berried grape expresses in the terroir of the legendary Grand Cru of Ambonnay. Marie-Noëlle Ledru owns a small property inherited from her parents, which covers a total area of just over two hectares, divided into several parcels located in the municipal area of Ambonnay and Bouzy.

  • Mario Costa

    Crediamo fermamente che, per giungere ad un prodotto perfetto, il cuore e la mente siano strumenti irrinunciabili. Dalla potatura a mano ai trattamenti, passando per la legatura a filo e la torciatura, sino ai rituali della vendemmia e della cantina. Anche le più moderne attrezzature sono solo uno strumento per aiutare e non per sostituirsi ad essi.

  • Marisa Bacher

    Quella di Marisa Bacher è una storia recente, recentissima. Enologicamente cresciuta tra le braccia di Mario Fontana, produttore di Barolo a Perno, frazione di Monforte d'Alba, con il quale collabora dal 2016, Marisa decide nel 2020 di affittare una vigna a Monforte. Le varietà coltivate sono due: Dolcetto e Barbera.

  • Marrone

    Marrone Pietro nasce nel 1887 da una famiglia che già produceva uva da vino. Fin da giovane è molto appassionato e ambizioso, vuole che le uve di famiglia siano le più belle del paese.
    Nel 1910, a 23 anni, chiede a papà Edoardo di poter coltivare alcune vigne secondo tecniche allora rivoluzionarie: diminuire la produzione per avere una qualità più alta e non seminare il grano nei filari, allora pratica normale. Naturalmente le uve di famiglia diventano le più belle del paese e piano piano tutte le vigne vengono convertite a vigneto moderno.

    Nel 1955 nasce Gian Piero, ormai nel DNA il gene del vino è ereditario, per cui, finite le scuole superiori anche lui si dedica con la passione del papà alla produzione dei vini con un sogno che si avvera giorno dopo giorno: proporli in tutto il mondo.

    I tempi sono maturi per impiantare vigneti di vitigni autoctoni bianchi: Arneis, Favorita, Moscato, da aggiungere a quelli di Barbera, Dolcetto, Nebbiolo e Nebbiolo da Barbaresco e Barolo.

  • Marzadro Distilleria

    La storia della distilleria Marzadro nasce nell’immediato dopoguerra a Nogaredo (TN) dall’intuizione di Sabina Marzadro che sognava di distillare la grappa usando le vinacce che popolavano i cortili delle case dei vignaioli. A Sabina si aggiunge presto l’abilità del fratello Attilio, già esperto agricoltore. Nel 1949, dai carri di vinacce provenienti dai vignaioli del territorio, inizia la prima vera e propria distillazione della grappa, alla quale Sabina piaceva aggiungere sentori di erbe alpine spontanee come l’ortica, il ginepro o il mugo, che usava raccogliere a mano tutti i giorni.

  • Marziano Abbona

    La forza della tradizione e il gusto per l’innovazione. La consapevolezza delle radici e il coraggio di tentare nuove strade. La passione di un lavoro artigianale e la ricerca di una qualità senza compromessi. Da tre generazioni, la cantina Abbona vinifica i grandi vini delle Langhe cercando di trasmettere l’emozione più importante: l’amore per il proprio lavoro e la gratitudine di vivere in uno dei più straordinari territori vitivinicoli al mondo.

    Ciò che la cantina rappresenta, lo deve agli sforzi e ai valori di Celso, padre di Marziano Abbona, che ha saputo tramandare il rispetto per la terra e un’etica del lavoro caparbia e scrupolosa, orgogliosa delle proprie radici.

    Un’eredità oggi raccolta da Marziano Abbona e dalla sue figlie che con intuito, passione e dedizione continuano ad esprimere vini dalla qualità assoluta, esportati in tutto il mondo.

  • Masciarelli

    L’Azienda Agricola Masciarelli viene fondata a San Martino nel 1978 da Gianni Masciarelli ed inizia a produrre vini nel 1981. Oggi l’azienda Masciarelli è attiva nella produzione di Vino, Olio Extravergine di Oliva e dedicata all’Enoturismo grazie anche all’acquisizione e attento restauro conservativo del Palazzo Baronale “Castello di Semivicoli”.

  • Masi

    Le Venezie rappresentano una millenaria civiltà, riconosciuta in tutto il mondo.
    La storia di Masi è la storia di una famiglia e dei suoi vigneti a Verona, in Veneto. Il nome stesso deriva dal Vaio dei Masi, la piccola valle acquisita alla fine del XVIII secolo dalla famiglia Boscaini, tuttora proprietaria. 
    Oggi Masi è presente nei migliori terroir delle Venezie con vigneti e tenute storiche. Dal 1973, collabora in Valpolicella con i Conti Serego Alighieri, discendenti diretti del poeta Dante. Più recentemente è impegnata in Trentino con i Conti Bossi Fedrigotti che da secoli si dedicano alla vitivinicoltura con amore e professionalità. Il tutto perseguendo l'ambizioso progetto di recuperare il lustro della tradizione agricola e vitivinicola della nobiltà triveneta.

  • Massolino

    Azienda vitivinicola nata a Serralunga d’Alba nel 1896 per mano di Giovanni Massolino, quella di Massolino è una cantina che si è sviluppata particolarmente negli anni ‘30, quando il figlio dello stesso Giovanni, Giuseppe, insieme alla moglie Angela, scelse di estendere la proprietà.

  • Mastroberardino

    The Mastroberardino family has lived in the socio-cultural context of wine for over two centuries, based on the most reliable historical reconstructions.

    The first traces of its presence in Irpinia date back to the Bourbon land registry, in the mid-eighteenth century, when the family chose the village of Atripalda as its headquarters, where the ancient cellars are still located, and from there originated a lineage that linked indissolubly their destiny to the cult of wine.The family estates are located in Irpinia, cradle of three DOCGs: Greco di Tufo, Fiano di Avellino and Taurasi, distributed in the various areas of the territory with the aim of preserving their identity and ensuring the safeguard first, then the continuity and development of the indigenous viticulture.

    Ten generations, since then, have led the family business, amidst ups and downs, as always happens in the stories of family businesses of more ancient origin.

  • Matteo Correggia

    In Piemonte, nobile terra da vino, a nord delle celebri Langhe si trova un'interessante zona vinicola che prende il nome di Roero e che negli ultimi anni sta ricevendo crescenti riconoscimenti e successi. Se il Roero è riuscito a diventare una zona vitivinicola di riferimento dell'enologia Italiana, lo deve ad un giovane vignaiolo, ricco di talento e di intuizioni geniali, oltre ad essere convinto delle potenzialità dei vini della sua terra: Matteo Correggia. In poco più di dieci anni Matteo Correggia è riuscito a lasciare una traccia indelebile nella storia dell'enologia Piemontese: i suoi vini, sin dall'inizio della sua attività, hanno riscosso larghi e clamorosi successi ovunque, riscuotendo riconoscimenti e apprezzamenti in ogni luogo. Il fato ha voluto che Matteo Correggia non sia più con noi. Un assurdo e tragico incidente accaduto nel giugno 2001, mentre stava lavorando nella sua vigna, ci ha privato di uno dei più brillanti e geniali produttori di vino. Chi lo ha conosciuto, e purtroppo noi non abbiamo avuto questo privilegio, lo ricorda come una persona modesta e capace, da tutti definito come un maestro per gli esempi di vita che ha lasciato, non solo come produttore di vino. Non è difficile crederlo perché se è vero che un vino rispecchia la personalità di chi lo produce, i vini di Matteo Correggia sono sempre stati esempi di grandezza e di eccellente qualità.

  • Maurizio Nervi

    L'azienda agricola Maurizio Nervi, situata a Canelli, è il recente progetto di Luca Songia e Maurizio Nervi, ex enologo dell'iconico produttore di Costigliole d'Asti Aldo Bertelli.

    Quest'ultimo fece la storia dei grandi bianchi Piemontesi grazie anche allo stesso Maurizio, il quale esce sul mercato con 4 vini bianchi: Moscato Secco, Gewurztraminer, Sauvignon e lo Chardonnay Barricato "Valon", sullo stile dell'iconico "Giarone" di Poderi Bertelli.

  • Mazzei

    Fonterutoli è un piccolo ed antico borgo situato non lontano da Castellina in Chianti, proprio nel cuore della DOCG del Chianti Classico. Qui ha sede la cantina dei Marchesi Mazzei, fin dal 1435 proprietaria del castello e del podere circostante, che oggi si estende su 650 ettari, 117 dei quali vitati. Qui predomina il vitigno principe di questa zona: il Sangiovese. I vigneti, situati sulle colline della Val d’Elsa, esposti a Sud e a Sud-Ovest, sono articolati in 5 zone che caratterizzano fortemente il prodotto finale, ciascuno con le proprie peculiarità: Fonterutoli, Siepi, Baldiola, Belvedere e Coggio.

    Il terreno di questi vigneti è costituito in buona parte da rocce di alberese e di arenaria sgretolate, al punto che il vino che deriva da queste vigne viene anche chiamato “vino dei sassi”; di qui la scelta di una viticoltura che abbia il massimo rispetto del terroir, con una produzione di uvaggi molto bassa per ettaro, per garantire una spiccata personalità ai vini prodotti da ciascuna vigna.

  • Mazzetti d'Altavilla

    La Famiglia Mazzetti cominciò la propria attività di distillazione nel cuore del Monferrato. Era infatti il 1846 quando Filippo Mazzetti (1816-1855) fondò a Montemagno la sua prima distilleria per la produzione di Grappa. In quei tempi le vinacce, dalle quali da sempre la grappa nasce per distillazione, erano principalmente considerate un materiale di disavanzo del processo di produzione del vino: per incuria ed impreparazione di molti vinificatori, spesso esse non erano conservate e selezionate al meglio, come oggi avviene per poter essere distillate ad arte. Dicono che Filippo, e dopo di lui il figlio Luigi, solevano spesso rammaricarsi dello spreco che si faceva di questa nobile materia prima che invece poteva essere nobilitata, trasformandola in un pregiato e inimitabile distillato: la Grappa.

  • Miani

    La cantina Miani si trova nel Friuli Venezia Giulia, regione vitivinicola di alta qualità capace di produrre ottimi vini bianchi è condotta da Enzo Pontoni, un vero e proprio “cultore della pianta”. Dal'inizio della sua storia produttiva quest’uomo riservato e riflessivo ha messo tutte le sue energie nella ragion d’essere di ogni singolo 'individuo', quasi considerandolo un microclima a sé stante, capace di generare un frutto fortemente individuale nelle dimensioni e nei sapori.

  • Michele Chiarlo

    Lo stile Chiarlo è sempre stato quello di produrre vini di grande eleganza e complessità, oltre alla loro propensione ad un'eccellente longevità, nei quali siano evidenti la riconoscibilità del vitigno e dei terroir di provenienza. Per raggiungere questi risultati abbiamo sempre messo al primo posto l'impianto di vigneti in zone collinari spesso impervie e in terroir di eccellenza per ogni singola varietà. Attraverso il diradamento dei grappoli, quindi spesso sacrificando una parte cospicua della produzione, viene programmata la resa in funzione dell'obiettivo enologico di ogni singolo vino. In cantina, gli enologi Stefano Chiarlo e Gianni Meleni perseguono l'obiettivo di essere fedeli allo stile Chiarlo: per i vini rossi, l' uso moderato e molto attento del legno affinché siano esclusivamente evidenti le caratteristiche varietali e del terroir.

  • Minerdi

    Young Winemaker and Viticulturist, Umberto Minerdi, started managing the family vineyards in 2020, launching his new project "MINERDI". 2020 is precisely his first bottled vintage, with 2 splendid interpretations of Nebbiolo and Barbera. His vineyards are located between the municipality of Neive and Castagnole delle Lanze, between the borders of the Langa (precisely the Barbaresco area) and Monferrato.

  • Mistery Box

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  • Moccagatta

    Nella seconda metà del 1800 Giovanni Minuto era proprietario di terreni vitati nel comune di Barbaresco; il figlio Luigi nel 1913 iniziò a vinificare le uve prodotte.

    Nel 1952 l’azienda fu divisa tra i figli Lorenzo e Mario. Mario ereditò la cascina Moccagatta, da cui deriva il nome dell’attuale azienda.

    Oggi Francesco e Sergio continuano con passione l’attività del padre, aiutati dai rispettivi figli: Stefano, che lavora in azienda e Martina, diplomata enotecnico nell’Istituto di Alba e laureata in Viticoltura ed Enologia all’Università di Torino.

    L’azienda si estende per una superficie di 15 ettari, di cui 12 coltivati a vigneto ripartiti tra i vitigni Nebbiolo (7 ettari), Barbera (2 ettari), Dolcetto (1,5 ettari), Chardonnay (1,5 ettari), per una produzione media annua di 65 mila bottiglie di vino ottenuto esclusivamente dalle uve prodotte nelle vigne di proprietà.

    La ricerca dell’equilibrio produttivo e una particolare cura delle piante dalla potatura al diradamento estivo dei grappoli uniti all’uso di moderne strutture e attrezzature di cantina sono risultate fondamentali per l’ottenimento di vini di qualità.

  • Moet & Chandon

    Moët & Chandon è dal 1743 lo champagne del glamour e del successo.
    La Maison Moët & Chandon ha una lunga tradizione fatta di conquiste, primati e innovazioni pionieristiche leggendarie, che l’hanno resa il più autentico sinonimo del miglior champagne al mondo.
    Il suo nome rappresenta storia, gusto e piacere contemporaneo in un inimitabile equilibrio. Moët & Chandon celebra i momenti più importanti e significativi da quasi 270 anni.

  • Monte Rossa

    Cantina storica della Franciacorta dove la tradizione contadina si è fusa armonicamente con la tecnologia e dove la cura artigianale e la ricerca appassionata dell'eccellenza sono gestite con impegno e mentalità imprenditoriale, senza compromessi.

  • Montenisa

    Montenisa è situata nel cuore della Franciacorta, intorno al Borgo di Calino, vicino al lago d’Iseo. Nel 1158, il borgo fuceduto dal vescovo di Brescia ad una nobile famiglia locale everso la fine del Ottocento Lavinia Calini, che sposò GaetanoMaggi, ereditò la proprietà che rimarrà sempre parte delpatrimonio della nobile famiglia bresciana.Nel 1999 le famiglie dei Marchesi Antinori e dei Conti Maggisi sono accordate sulla gestione delle bellissime terre circostantila villa padronale, con l’obiettivo di produrre da questi nobilivigneti un grande Franciacorta.

  • Montevertine

    Montevertine è situata nel cuore delle colline del Chianti, nel Comune di Radda in Chianti a 425 metri di altezza.
    La località era sicuramente abitata fin dall'XI secolo. Restano ancora infatti le tracce della costruzione originale, sicuramente a carattere difensivo, trasformata successivamente in abitazione rurale. Montevertine è stata acquistata nel 1967 da Sergio Manetti, allora industriale siderurgico, come casa di vacanza. Egli restaurò la casa in modo da renderla abitabile e subito impiantò due ettari di vigna ed allestì una piccola cantina con l'idea di produrre un po' di vino per i suoi amici e clienti.
    La prima annata prodotta, il 1971, era discreta e Sergio Manetti pensò di mandarne alcune bottiglie al Vinitaly di Verona tramite la Camera di Commercio di Siena.
    Fu subito un successo e la cosa entusiasmò talmente il Signor Manetti che dopo pochi anni abbandonò la sua attività primaria per dedicarsi unicamente al vino. Furono fatte nuove vigne, nuove cantine, e questo senza interruzione nel tempo, con uno sviluppo aziendale che dura tuttora.
    La fattoria, dopo la scomparsa di Sergio Manetti avvenuta nel novembre del 2000, è ora diretta dal figlio Martino Manetti con la collaborazione di Bruno Bini, nato a Montevertine e profondo conoscitore della zona e dei terreni. Giulio Gambelli è stato il nostro consulente e maestro sin dalla fondazione dell’azienda. I vini di Montevertine sono nati grazie al suo aiuto e alla sua esperienza. In seguito alla sua recente scomparsa, il suo lavoro viene oggi continuato dall’enologo Paolo Salvi, suo allievo, nel solco della nostra tradizione.

  • Moser Trento

    In the Moser Cellar, founded by Diego and Francesco Moser and today also managed by Carlo, Francesca, Ignazio and Matteo, the classic Trentino Doc wines are produced: the family is committed to ensuring that the quality of their products is always the best. What makes their wines so special is the attention they dedicate to their fields, land and environment which are the main resources thanks to which the best Trentino Doc wine can be made. For example, the Sorni area is ideal for the full-bodied reds (Cabernet, Merlot and Teroldego), that of Giovo for the sparkling whites (Müller Thurgau and Chardonnay), while Maso Villa Warth in Gardolo di Mezzo is particularly suitable for the whites Riesling, Moscato Giallo and Chardonnay and, among the red, Lagrein.

  • Nada Giuseppe

    L’attuale azienda Nada Giuseppe, prima denominata “Nada Antonio e Figlio” ha radici lontane, nella metà degli anni ’60. Era il 1900 quando il nostro avo Antonio originario di Trezzo Tinella, si spostò a Treiso in località CASOT -oggi storica menzione geografica del Barbaresco- da oltre 120 anni di proprietà del ramo della nostra famiglia.  A quei tempi la viticoltura e la vinificazione avevano un carattere completamente diverso dal presente, la povertà e la mancanza di mezzi tecnici resero la vita difficile e faticosa per tutto il periodo delle guerre, fino agli anni 1950 quando iniziò a delinearsi il futuro delle nostre zone, le Langhe e la zona del Barbaresco, oggi luoghi unici e incantati.  Fu quindi Antonio (già la terza generazione) negli anni ‘50/’60 a puntare sulla viticoltura, sulla coltivazione principale del Nebbiolo e sulla sua vinificazione per produrre il primo Barbaresco che solo nel 1963 venne riconosciuto DOC.

  • Nicolas Maillart

    Nicolas Maillart represents the ninth generation of the small winery located in Ecueil, in the center of the Montagne de Reims. A village classified 1er Cru like Villers-Allerand, where most of the vineyards from which the grapes used for the production of the various cuvées come are located, with the exception of Bouzy's Pinot Noir Grand Cru.

    Nicolas Maillart has worked hard to introduce small but great innovations in a traditional system that has 3 centuries of history, since in 2003 - at just 26 years old - he decided to make wine on his own from the 8.5 hectares of property and to no longer provide the grapes to the local cooperative. Today he manages 16 hectares in the same 3 villages, three very different terroirs in terms of soil and exposure, but which are the source of the ingredients to create complexity in the cuvées.

  • Nino Negri

    La storia della cantina è lunga un secolo e, di generazione in generazione, racconta di una forte volontà e di felici intuizioni; le due cose che hanno dato a questi vini l’opportunità di esprimere tutta la loro grandezza.

  • Opus One

    Tra i grandi pionieri del vino del Nuovo Mondo, Robert Mondavi è un'icona internazionale. Portare una passione per l'eccellenza a tutto ciò che faceva, Robert Mondavi ha portato una rinascita in California vino per oltre sei decenni. Tra gli altri successi, ha introdotto fermentazione a temperatura controllata, invecchiamento in botte di rovere francese, e la viticoltura ad alta densità per una nascente industria vinicola americana. Ma la vita non è solo vino per Robert Mondavi:ha ampliato il palato culturale americana sposando vino al cibo, la musica e le arti. Uno dei pochi americani ad aver ricevuto la medaglia francese della Legion d'Onore, Robert Mondavi ha mostrato visione straordinaria come co-fondatore di Opus One.

  • Orlandi Contucci Ponno

    L'Azienda Agricola Orlandi Contucci Ponno si trova a Roseto degli Abruzzi, nel cuore della denominazione Colline Teramane Docg. Nel 2007 la famiglia Gussalli Beretta vi ha realizzato un importante investimento con l’acquisizione della storica azienda vinicola fondata negli anni Sessanta.
    La cantina, situata a un paio di chilometri dall'Adriatico e a meno di una ventina della catena del Gran Sasso (m.2920), gode di un terroir d’eccellenza grazie, da un lato, all'azione termoregolatrice del mare e, dall’altro, all’influsso delle correnti fresche provenienti dalla montagna che temperano il calore delle notti estive abruzzesi, assicurando alle vigne un ciclo vegetativo regolare e continuo fondamentale per le qualità organolettiche delle uve e soprattutto per garantire un variegato "bouquet" ai vini dell’azienda.
    I 23 ettari vitati hanno tutti un’esposizione a sud, sud-ovest e negli ultimi 15 anni sono stati riqualificati con l'adozione del sistema a Guyot o a cordone speronato a seconda delle necessità di ciascun vitigno. I terreni dell’azienda destinati ai vigneti sono di natura alluvionale brecciosa, con un particolare impasto calcareo che ha favorito l’impianto di vitigni di particolare qualità di uve Sauvignon, di Chardonnay e di Cabernet.
    Ogni fase del processo di vinificazione è seguita con attenzione dallo staff guidato dall’enologo Maurizio Castelli. La produzione si attesta sulle 180.000 bottiglie suddivise in 11 etichette tra cui spiccano due Cru: la Riserva Colline Teramane Docg e il Liburnio, blend bordolese di lunga tradizione.  

  • Ottin

    L’azienda Ottin nasce da una passione.

    La passione di un giovane agricoltore per il vino e per la sua terra.

    Una passione che viene da lontano, ereditata dalla famiglia, viticoltori
    di montagna da generazioni.

    Conoscenze e savoir faire secolari che Elio Ottin ha saputo mettere
    a frutto creando la sua azienda agricola, facendola crescere con passione nel tempo.

    Oggi, sono i suoi vini a raccontare la sua storia.

  • Paolo Conterno

    Una decina di ettari di marne calcareo-argillose. Una terra felicemente adagiata tra 300 e 350 metri di altezza, inclinata su pendenze fino al 38%, esposta prevalentemente a sud e in parte a sud-est. La famiglia Conterno non ha potuto fare altro che accontentare questa terra che reclamava di essere messa a Nebbiolo, producendo vini meravigliosi. Il Cru Ginestra è una tra le più importanti vigne del Barolo, la valle dei Baroli longevi e strutturati, un terroir irripetibile che nella parte sommitale, baciata da sommatorie termiche e luminosità sempre elevate, permette all’apparato fogliare di lavorare con grande precocità, riuscendo a raggiungere un ideale livello di maturazione fenolica.

    Immersa nelle Langhe, situata nello storico Cru “Ginestra”, la nostra azienda è la casa dei nostri padri. Qui coltiviamo i nostri vigneti, suddivisi tra le varietà Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. Il territorio, il microclima favorevole, la felice esposizione dei vigneti e una tradizione consolidata ci permettono di mantenere costante nel tempo una produzione di qualità assoluta. Il nostro più importante patrimonio non è la nostra terra, non sono le nostre vigne, non è la nostra cantina, ma è il concetto di Barolo perfetto che è nella nostra mente, tramandatoci da coloro che ci hanno preceduto. L’aspirazione alla perfezione e l’idea di realizzare le cose nella loro vera essenza, è ciò che la famiglia Conterno insegue da quattro generazioni sempre fedele alla tradizione.

  • Paolo Scavino

    Paolo Scavino che nel 1921 a Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe, in uno dei comuni storici del Barolo, ha dato vita all'azienda agricola, iniziando, da subito, a imbottigliare il vino migliore.
    Il nome è rimasto, anche dopo la scomparsa di Paolo Scavino. E' un ricordo, un segno d'affetto, di gratitudine. Oggi ci sono altre due generazioni di Scavino: Enrico che ha seguito le orme di papà Paolo sin da bambino e ha visto crescere i frutti del proprio lavoro entrando, passo dopo passo, quasi in punta di piedi, nell'Olimpo dei produttori di Barolo e le giovani Enrica ed Elisa, le figlie di Enrico ed Anna Maria, che stanno prendendo in mano l'azienda mettendoci nuova passione e competenza.

  • Parusso

    A volte ci soffermiamo a leggere un vecchio documento datato 1901 e veniamo colti sempre da una forte emozione, si tratta dell’atto di passaggio di proprietà del terreno in località Mariondino, il primo vigneto acquistato da nostro bisnonno Parusso Gaspare. Pensiamo che sia iniziato tutto da lì… Pochi anni dopo, nel 1925 veniva acquistata in Località Bussia la Cascina Rovella, dove oggi sorge la nostra cantina insieme al sottostante vigneto Rocche.

    Nel 1971 nostro padre Armando iniziava a vinificare una parte delle sue uve e a “vestire” le sue bottiglie con una propria etichetta, mentre prima gran parte della produzione veniva venduta e solo una piccola quantità era vinificata per un consumo familiare.

    Era il 1986 quando io, Marco, terminavo gli studi alla scuola enologica di Alba ed era il 1989 quando nostro padre acquistava il vigneto delle Munie in Bussia, in quel preciso momento, senza forse rendercene pienamente conto, stavamo cambiando la storia della nostra famiglia che, da una famiglia di agricoltori, diventava una famiglia vignaiola mantenendo sempre molto forte il legame con le nostre origini contadine e con i valori che fino ad allora ci erano stati tramandati. Da li inizia una lunga strada che ci conduce fino ad oggi. Una strada fatta di dedizione, di passione, di una costante voglia di migliorarsi, di sperimentare, ma anche di riscoprire vecchie tradizioni, antiche arti vignaiole dimenticate, un percorso in cui progresso e tradizione si mescolano e si esaltano vicendevolmente per raggiungere il nostro obiettivo.
    Il nostro lavoro e quindi volto a produrre un vino elegante, equilibrato, fine, con una sua forte identita che porta con sé tutto il nostro bagaglio di valori, di insegnamenti e di esperienze coltivati ed appresi nel tempA volte ci soffermiamo a leggere un vecchio documento datato 1901 e veniamo colti sempre da una forte emozione, si tratta dell’atto di passaggio di proprieta del terreno in localita Mariondino, il primo vigneto acquistato da nostro bisnonno Parusso Gaspare. Pensiamo che sia iniziato tutto da li… Pochi anni dopo, nel 1925 veniva acquistata in Localita Bussia la Cascina Rovella, dove oggi sorge la nostra cantina insieme al sottostante vigneto Rocche.
  • Pasqua

    Pasqua Vigneti e Cantine, attraverso i suoi marchi, può fornire una vasta scelta di prodotti di alta qualità atti a soddisfare diversi gusti e abitudini di consumo. I nostri vini racchiudono la cultura enologica e la tradizione di famiglia, reinterpretando i grandi vini veneti e i classici italiani.

  • Paul Barà

    La Maison Paul Bara è una piccola realtà familiare dello Champagne situata a Bouzy, Grand Cru della Montagne della Reims. La fondazione della cantina, con scuderia, fienile e ovile annessi, risale al 1860 ma le origini della famiglia Bara sono ancora più antiche. Il patrimonio vitato di Paul Bara consta di 11 ettari suddivisi in 33 appezzamenti, tutti compresi nel prestigioso Grand Cru di Bouzy. In linea con la tradizionale vocazione della Montagne de Reims e del cru di Bouzy, ben 9,5 sono destinati alla coltivazione di Pinot Nero, mentre solo 1,5 allo Chardonnay. Per tutelare la biodiversità e la qualità dei terreni, l’approccio agricolo è quello di una viticoltura sostenibile, cercando di evitare l’uso di diserbanti e insetticidi, privilegiando l’inerbimento dei filari. Gli Champagne Paul Bara sono l’espressione rigorosa e diretta di una del Grand Cru di Bouzy, una delle aree più celebri e importanti della Montagne de Reims, dove il Pinot Nero raggiunge l’apice di eleganza, energia ed espressività. I premi, i riconoscimento e l’apprezzamento di tanti appassionati in tutto il mondo sono la conferma dell’ottimo lavoro svolto da questa maison da diversi decenni. La gamma offerta è limitata a poche etichette, che si confermano ad ogni annata una garanzia e una certezza.

  • Pelissero

    Lo spirito di continua ricerca, in vigneto e poi in cantina, la passione, l'impegno e la dinamicità innovativa sono le nostre costanti che si uniscono all'orgoglio di essere ormai giunti alla terza generazione di coltivatori della vite. La filosofia però non è cambiata: solo varietà autoctone tipiche delle nostre terre ed in particolare Nebbiolo, Barbera e Dolcetto che coprono l'85% della nostra produzione. Tutte le uve che utilizziamo provengono dai 38 ettari di terreni di proprietà e siamo in grado, avvalendoci dell'aiuto di sapienti collaboratori, di seguire direttamente tutto il ciclo produttivo aziendale, dalla potatura alla commercializzazione delle 250.000 bottiglie annuali.

  • Perrier Jouet

    Dal 1811 la Maison Perrier-Jouët realizza dei vini dallo stile unico, floreale, intenso, ricercato. Due secoli di tradizione nel segreto delle cantine della Maison, un prezioso savoir-faire artigianale trasmesso di generazione in generazione. Una Maison d'artigianato.La maison di champagne perrier-jouët produce vini floreali ed eleganti di rara finezza, fortemente caratterizzati dalla presenza di chardonnay. Cuvée eleganti, in armonia con i raffinati anemoni in stile art nouveau che adornano la bottiglia belle epoque, per offrire intensi momenti di piacere e bellezza

  • Petra

    Cantina unica in un luogo unico, Petra riceve dal cielo e dalla terra il misterioso segreto, e alla terra e al cielo lo ritrasmette attraverso la produzione di vini che hanno l’anima della Maremma toscana e lo spirito che parla dei segreti di una lingua antica.
    Vicino all’antico borgo di Suvereto, sulle colline ferrose della Val di Cornia dove lo sguardo può lasciarsi andare fino al Mar Tirreno, la magia di Petra è costantemente accarezzata da venti che risvegliano memorie viticole ed enologiche del tempo dei Greci e degli Etruschi. Ciò che è moderno e funzionale è nello stesso tempo tradizione profonda che si perde nelle linee di una storia.

  • Philipponnat

    La storia riguardante la famiglia Philipponnat in Champagne risale al 1910 con l’acquisto della sede in Mareuil-sur-Aÿ, nella zona produttiva storica. Una Maison che da sempre sa coniugare i numeri produttivi con la cura del particolare e la forte presenza della famiglia, del proprietario che dà personalità ai vini.
    Alle proprietà familiari si aggiunge, nel 1935 il vigneto Clos des Goisses, sul versante sud della collina di Gruguet, sul fiume Marna. 5,5 ettari cinti da un muro, con esposizione a sud con una pendenza fra il 25% ed il 40%, suolo poco profondo con gesso nel sotto-suolo. Età media delle vigne è mantenuta attorno ai 25 anni.

  • Pianbello

    Cantina Pianbello Vini è una cantina privata che produce vino in bottiglia, la sede operativa si trova a Loazzolo, in provincia di Asti. I principali vini prodotti si suddividono tra bianchi e rossi. Pianbello Vini è uno dei Consorziati dell'Alta Langa. Il logo completo della Cantina è rappresentato dall'immagine del lupo, presente nello stemma del Comune di Loazzolo. Pianbello Azienda Agricola si estende per 60 ettari, di cui 31 a vigneto.

    Il toponimo "Loazzolo", come si legge sulla controetichetta di ogni bottiglia, deriva dal latino LUPATIOLUM (posto dove scorrazzano i lupi) antico nome latino di Loazzolo. E un Rio dei lupi scorre proprio vicino alla Cascina Pianbello (foglio 5, mappale 8 del catasto comunale) dove la famiglia Cirio, che vanta anni di storia contadina dedicata interamente alla produzione del vino di qualità, cercando di sfruttare al meglio le risorse eccezionali che queste terre offrono, produce da due generazioni i vini tipici della Langa astigiana e di Canelli.

    I sistemi di produzione dell’uva dell'azienda Pianbello sono tradizionali e poggiano su un sapere antico e sull’esperienza.

  • Piero Busso

    L’Azienda Agricola Piero Busso nasce nel 1953.

    E’ una piccola azienda a conduzione familiare: Piero, con l’aiuto della moglie Lucia e dei figli, Emanuela e Pierguido, segue tutte le fasi di produzione del vino, dal vigneto alla cantina.

  • Pierre Paillard

    Bouzy se situe au coeur de la Montagne de Reims, Grand Cru historique reconnu en Pinot Noir et Chardonnay. Les Paillard s'y installent dès le début du 18ème siècle. Huit générations plus tard, ils sont devenus une Maison familiale indépendante, ambitieuse dans ses exigences de culture viticole et dans sa maîtrise des assemblages.

  • Pierre Peters

    Piccola Maison familiare di récoltant-manipulant da sei generazioni, il domaine Pierre Péters si trova a Le Mesnil-sur-Oger nel cuore della Côte des Blancs e produce sin dal 1919 soltanto da vigneti di proprietà Champagne Blancs de Blancs Grand Cru.
    Il domaine possiede 19 ettari di vigneti con età media di 30 anni, piantati a Chardonnay e situati principalmente nei comuni di Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Avize e Cramant.

  • Pietro Mugnaini

    Il Podere San Lorenzo nasce nel 1973 dalle mani della famiglia Mugnaini e, ancora oggi, è gestito da Gabriele Mugnaini, cresciuto in questa azienda agricola a San Gimignano, con la collaborazione della moglie Tiziana e, soprattutto in periodo di raccolta, anche delle figlie, Luana e Valentina.
    Vernaccia di San Gimignano e Chianti sono i vini prodotti: pur dotata di una nuova cantina con le vasche in acciaio e gli impianti adeguati a una viticoltura moderna, Gabriele, memore della lunga esperienza familiare, tende a un prodotto che
    abbia ancora le caratteristiche della tradizione.

  • Pio Cesare

    La Pio Cesare fu fondata nel 1881 dal nostro Trisnonno, Pio Cesare (Cesare di nome e Pio di cognome).
    Pio Cesare e' stato fra i primi, nella seconda meta' dell '800, a credere nelle grandi potenzialita' del Barolo, del Barbaresco e degli altri grandi vini delle Langhe ed e' stato fra i primi a produrli ed a farli conoscere.
    Da 5 generazioni, vinifichiamo i nostri vini nelle nostre antiche Cantine ad Alba, percorse e delimitate dalle vecchia mura romane della Citta'. Abbiamo recentemente ultimato un ingente intervento di ristrutturazione, con grandi investimenti, anche in tecnologie, che ci ha permesso di valorizzare sempre piu' l' importanza storica ed architettonica delle nostre Cantine, le uniche rimaste nel Centro storico della citta' di Alba.
    Siamo proprietari di oltre 50 ettari di vigneti, in posizioni di particolare pregio, sia nella zona del Barolo ( a Serralunga d'Alba le vigne della Cascina "Ornato" e quelle del "Colombaro", a Grinzane Cavour le vigne della Cascina "Gustava", a La Morra la vigna "Roncaglie" e a Barolo-Novello la vigna "Ravera" ), sia nella zona del Barbaresco ( a Treiso le vigne della Cascina "Il Bricco" e quelle di "San Stefanetto" ), come anche a Sinio, a Diano d'Alba e a Trezzo Tinella.

  • Planeta

    Nelle cinque cantine e nei 390 ettari di vigna di proprieta' che le circondano ha preso vita il progetto di Planeta. Una ricerca paziente e meticolosa, mai affrettata, rivolta tanto al passato quanto al futuro.

  • Podere Conca

    We are on the "Wine Route", in Bolgheri, where many of the most well-known wineries in the area are located. Here stands the old nineteenth-century farm, immersed in an ancient olive grove among whose rows the first rows of Cabernet Franc were planted. The soul and driving force of the company is Silvia who with Livio shares a great love for the places and the terroir: therefore the choice to cultivate according to the dictates of organic farming is natural. The grapes are harvested and selected by hand and vinified in the property's cellar, inaugurated in 2019.

  • Podere Forte
    Podere Forte is a farm located in Castiglione d’Orcia, a Tuscan town set in the splendid setting of the Val d’Orcia, a UNESCO World Heritage Site. Today Podere Forte covers an area of 500 hectares in which the ancient idea of Roman cortes has been recreated: a multifunctional farm where man, plants and animals contribute to creating an integrated, self-sufficient and sustainable macrocosm.

  • Podere La Berta

    Since 2009, the Poggiali family has assumed responsibility for a journey that began in the 1970s in Brisighella (province of Ravenna) and started a recovery process, combining resourcefulness, experience, vision and great attention to quality with the vocation of the territory.

    The three brothers Giovanni, Nicolò and Domenico are involved with Podere La Berta and its 22 hectares of vineyards in a new project to enhance the wine-growing identity of Romagna.

  • Poderi Aldo Conterno

    L'azienda agricola "Poderi Aldo Conterno" si trova a Monforte d'Alba in località Bussia, cuore della zona tipica del vino Barolo. Attualmente l'azienda che vinifica esclusivamente le proprie uve, è composta da circa 25 ettari di vigna. Gran parte del terreno, che si trova ad un altitudine di circa 400 m s.l.m., ha un'esposizione Sud Sud-Ovest ed è formato da strati di sabbia più o meno compatta di colore grigio-bruno alternati da marne calcaree bianche e bluastre.

  • Poderi Colla

    Dalle “brente di vino Negro” ai grandi cru di Barolo e Barbaresco, passando per il “Moscatello”, il Vermouth e lo Spumante Metodo Classico: trecento anni raccontati dai vini che la famiglia Colla ha saputo valorizzare, dedicandosi alla ricerca e sperimentazione, alla tutela ed alla divulgazione dei grandi vini piemontesi.

  • Poderi Il Carnasciale

    L'unico vino prodotto da questa azienda, il Caberlot, è il frutto dell'ambiziosa visione di Wolf Rogosky, che dopo lunghi anni di attesa riuscì a piantare, nel 1986, pochi filari di un Cabernet sconosciuto di cui intuiva il potenziale. La sua passione fu presto accompagnata da ottimi risultati. Dopo la sua scomparsa nel 1996, l'onere e l'onore di portare avanti il nascente progetto passò alla moglie Bettina, al figlio Philip ed alla sua compagna, Sara.

  • Podversic Damijan

    "Bevi l'acqua come un bue e il vino come un Re."

  • Poliziano

    Una perla rinascimentale, una città papale, un centro di origine etrusca. Montepulciano, Pienza, Cortona. Questo il terroir storico e culturale dell'azienda agricola Poliziano. Circondata da poggi e colline, ispirata a una tradizione enologica millenaria, la nostra produzione di eccellenza si esprime qui da 50 anni. L'azienda agricola Poliziano, nata nel 1961 da un primo nucleo di 22 ettari, negli anni è cresciuta, fino a raggiungere gli attuali 120 ettari tutti coltivati a vigneto. Il suo nome è un omaggio all'umanista e poeta Angelo Ambrogini (1454-1494), detto il "Poliziano", che a Montepulciano nacque.

  • Ponchione

    Our family-owned winery was founded by my grandfather "Gundin", who worked as a sharecropper in vineyards owned by Prof. Giovanni Dalmasso, master of viticulture and oenology. Thanks to this experience, my grandfather learned cultivation techniques and bought his first vineyard, the Pasau.

    Starting from this vineyard (only one hectare), we have grown gradually: our cellar currently consists of twelve hectares of vineyards on which we cultivate well-known grape varieties such as Barbera, Nebbiolo, Dolcetto, Grignolino, Arneis and Chardonnay.

    Today the grandson of Nonno Gundin, Maurizo Ponchione, together with his father Bruno and his son Andrea manages the winery on the hills of Roero. It is here where they continue the business of their ancestors in the most soil and environmentally friendly way to maintain high quality and healthy viticulture for generations to come!

  • Prapian
    The vineyards of the Prapian estate, in the municipality of Tarzo in the province of Treviso, extend to a height of three hundred meters above sea level; the soil is very mineral, sunny, rich in water and not very exposed to the winds. A terroir that knows how to give each harvest the uniqueness of an unexpected encounter. Millions of years ago there was the sea here, a sea a few meters deep, inhabited by corals and nullipore, which later became fossils in the chestnut, beech, elm and oak woods. From here, on clear days, the Adriatic and Venice announce themselves with a silver shimmer at the end of the plain bordered by Monticano, Livenza and Piave. All around, paths cross water lines, wild woods and irregular meadows. Prapian is one of the most characteristic terroirs of the Tarzo-Valdobbiadene hills proclaimed a UNESCO World Heritage Site. In particular, it is located in the Core Zone, i.e. in the area defined as having the greatest value due to its slopes.
  • Produttori del Barbaresco

    L'attuale Cantina Sociale dei Produttori del Barbaresco, fondata nel 1958 è da tempo considerata una delle cantine più pestigiose della zona ed un esempio per le moderne cooperative; ma la sua storia, strettamente legata a quella del Vino è molto più antica. 
    Nella seconda metà del secolo scorso, nella zona di Barbaresco, il vino nebbiolo era coltivato e venduto per produrre l'allora emergente Barolo o vinificato come vino nebbiolo o generico vino da pasto. 
    Bisogna quindi arrivare al 1894, data storica fondamentale per Barbaresco, in quell'anno, infatti, Domizio Cavazza, preside della Regia Scuola Enologica di Alba e residente a Barbaresco, dove era proprietario del Castello e dell'annessa azienda agricola, creò le "Cantine Sociali di Barbaresco" per la "produzione di vini di lusso e da pasto". Riunendo attorno a sé inizialmente nove tra agricoltori e produttori iniziò a vinificare e denominare il vino con il nome del paese stesso.

  • Prunotto

    Con oltre un secolo di storia sulle spalle la cantina Prunotto può ben definirsi una realtà storica nel territorio delle Langhe. Nata nel 1904a Serralunga, come Cantina Sociale “Ai Vini delle Langhe”, contava fra i fondatori quel giovane Alfredo Prunotto che avrebbe dato vita a uno dei marchi più noti in fatto di vini piemontesi. Nel 1922, fu proprio il signor Alfredo che rilevò la Cantina Sociale, in difficili condizioni economiche. Sotto la sua guida, l’azienda non tardò a farsi conoscere in Italia e all’estero. Nel 1956, Prunotto la lasciò nelle mani dellafamiglia Colla che, fin dall’inizio degli anni ’60, cominciò la selezione delle vigne più vocate per iniziare la commercializzazione di vini, i cru come il Barolo Bussia o la Barbera d’Alba Pian Romualdo, ottenuti dalla vinificazione separata delle uve provenienti da questi singoli appezzamenti.

  • Quinta do Pessegueiro

    Located on the steep banks of the Douro, in the heart of this valley that gave birth to the best wines of Portugal, Quinta Do Pessegueiro. Imagined by Roger Zannier nearly 30 years ago, Quinta do Pessegueiro is made up of three plots - Pessegueiro, Teixeira and Afurada - which produce exceptional wines and ports (red and white).

  • Quintodecimo

    Il grande vino è una fusione perfetta tra scienza e poesia, tra il misurabile e l’imponderabile. È essenzialmente bello. È un’opera d’arte. Una sorta di trasfigurazione della materia prima. Esso nasce dal mosto come una statua nasce dalla pietra e chi realizza un grande vino, è colui che scava nella pietra, avendo già in mente il risultato finale. Ovviamente per fare questo deve possedere solide basi scientifiche. Deve avere il controllo dell'intero ciclo, attraverso il possesso di cognizioni più varie, dalla conoscenza del suolo, alla fisiologia dell'uva, dai processi biochimici alla base della trasformazione dell'uva in vino ai meccanismi della percezione sensoriale. Questi concetti costituiscono l’essenza del mio modo di vivere il vino. È con queste convinzioni che nel 2001 mia moglie Laura ed io abbiamo fondato Quintodecimo.

  • Raineri

    L’azienda nasce nel 2005 con la produzione di poche bottiglie di Dolcetto nella zona del Dogliani. La passione per il buon vino e il rispetto della tradizione hanno portato a lavorare sodo per ottenere già nel 2006 anche Barbera, Nebbiolo e Barolo da vigneti in Monforte d’Alba. L’obiettivo è produrre vini genuini e classici avvalendosi dell’aiuto della famiglia e dei preziosi insegnamenti dei saggi produttori delle Langhe.

    La cantina, situata in frazione Panerole di Novello, è suddivisa in tre aree: la vinificazione con vasche in acciaio, l’invecchiamento con botti grandi e piccole di rovere francese, e lo stoccaggio bottiglie a temperatura controllata.
    La filosofia è quella dei grandi Maestri vignaioli piemontesi: assoluto rispetto di ogni singola vite con lavori manuali in vigna, maniacale selezione del rovere utilizzato per l’affinamento, degustazioni costanti per imparare l’evoluzione del vino.
  • Raventòs I Blanc

    Una delle tenute più antiche di tutta la Spagna, Raventós i Blanc si trova nel Penedès a circa 50 chilometri da Barcellona. Fondata nel 1497 è sempre appartenuta alla famiglia Raventós. In tenuta si vinifica già dal 1872, allorquando Josep Maria Raventos i Blanc iniziò i primi esperimenti di spumantizzazione. La filosofia aziendale, tramandatasi nei secoli di generazione in generazione, è improntata al raggiungimento e al mantenimento della qualità, motivo per il quale dal novembre del 2012 Raventós i Blanc ha abbandonato la produzione sotto la denominazione Cava. Per le stesse motivazioni l'azienda è attualmente a conduzione biodinamica. Non meno importanti i suoli ove gli impianti della Bodega sorgono: di composizione calcarea, possiedono a circa due metri di profondità uno strato di roccia calcarea misto a fossili marini, denominato "galera" che conferisce a tutti i vini prodotti una peculiare nota salina.

  • Renato Fenocchio

    In the early 19th century the family of Renato Fenocchio, the current owner, moved from Monforte d'Alba to Barbaresco with the intention of running a farm where livestock farming, cultivation of vineyards, fields and hazelnut groves coexisted.

    In 1993, after working for a few years at an important winery in Barbaresco, Renato decided to continue managing the family land and set up his own agricultural company. In the following years, together with his wife Milva, they expanded the company through the acquisition of new vineyards where they have always practiced a type of sustainable agriculture. The current Fenocchio farmhouse is located in Neive and boasts 6 hectares between the municipalities of Barbaresco, Neive and Treiso, as well as an olive grove in Villa Faraldi and San Bartolomeo al mare, with a surface area of 3000 m2.

  • Ricossa

    The origins of the Ricossa family begin towards the end of the 1800s, in the Asti area, in Piedmont. Here they founded a renowned distillery which soon became a flagship of the region. Today it continues to pass on its tradition through the production of award-winning and globally recognized wines.

  • Riolfi Sapori

    Da una lunga tradizione familiare, maturata all’insegna dell’amore per i prodotti più naturali e genuini nasce RIOLFI, un’azienda artigianale che, pur nel rispetto delle moderne tecnologie, custodisce con gelosia quanto la terra sa offrire di prezioso ed insostituibile per la nostra sana
    alimentazione.

    Giorgio e Mauro Riolfi, artigiani della qualità, scelgono e selezionano i prodotti che Voi, attenti buongustai, pretendete sulla Vostra tavola: frutti e verdure assolutamente garantite da ripetuti e severi controlli e selezionate con amore ed attenzione dai titolari.

    L’obiettivo dell’azienda è quello di soddisfare i Vostri desideri, la voglia di assaporare quei prodotti che sono la nostra tradizione, il nostro orgoglio, il nostro futuro.

    Potete trovare la produzione artigianale di Riolfi presso la sede dell’azienda in Castelnuovo Calcea (AT), presso i migliori negozi, enoteche, gastronomie. Le confezioni Riolfi sono sottoposte a severi controlli sia sui prodotti in arrivo che sui prodotti finiti, ad opera di laboratori esterni qualificati.

    L’azienda si rivolge al mercato anche con marchi e ricette personalizzate, utilizzando, se possibile, materie prime fornite dal cliente.

  • Rivetto Enrico

    La cantina di Enrico Rivetto produce vini piemontesi dal cuore di Serralunga d'Alba tramite agricoltura biodinamica

  • Roagna

    Si potrebbe pensare che i Roagna siano vignaioli d’altri tempi, visto la conoscenza palmo a palmo che hanno delle loro vigne. Di sicuro sono anche eccellenti vinificatori, per nulla conservatori: osservano, selezionano attentamente, pretendendo l’integrità del frutto e la maturità del vinacciolo; provano e sperimentano, con l’unico obiettivo di rispettare in tutto e per tutto il vitigno e la terra sulla quale sono nati: vivono per fare vino, rispettando la tradizione , ma cercando, al contempo, di evolversi. La cantina oggi è guidata da Luca, che rappresenta ormai la quinta generazione, e dal papà Alberto. Entrambi lavorano in vigna e in cantina, cercando di lasciar fare alla natura e al tempo il suo corso, non intromettendosi in maniera invasiva nella maturazione delle uve: spazio, così, alla crescita dell’erba, che viene calpestata e non tagliata e al perfetto equilibrio della maturazione delle viti, che non vengono mai forzate in nessun modo. E’ la natura a regolare i cicli qui a Roagna, e la cantina vi si adatta il più possibile. I vigneti che hanno la fortuna di crescere qui sono due, il Pajè, un anfiteatro a Nebbiolo, e quello in Rocche di Castiglione Falletto, con viti del 1937 di Nebbiolo da Barolo (per la Riserva).

  • Roberto Sarotto
    L'azienda Roberto Sarotto è un'azienda a conduzione familiare legata da sempre al mondo vitivinicolo, con una profonda consapevolezza dei valori tradizionali, ma senza paura di intraprendere strade innovative passando da "pionieri" del mondo del vino.
  • Roberto Voerzio

    Roberto Voerzio è un vignaiolo, vero, che non ama i riflettori, una persona che vive per il vigneto, da cui riesce ad estrarre, grazie a diradamenti estremi, un vino di una purezza unica. I suoi vini sono vere opere d’arte sempre al di sopra di tutti gli altri. Le produzioni di Roberto Voerzio sono limitatissime e riuscire ad assaggiare una bottiglia del suo vino è davvero cosa rara, un privilegio per pochissimi.

  • Rocche dei Manzoni

    Il PODERE ROCCHE dei MANZONI Nasce nel 1974 in Località Manzoni nel comune di Monforte d’Alba, cuore pulsante delle Langhe e del territorio di produzione del Barolo, per volontà di Valentino Migliorini.

    Oggi l’azienda è costituita da 50 ettari, tutti facenti parte dello stesso comune con proprietà nei migliori e più vocati appezzamenti dell’area vitivinicola.

  • Roger Brun

    Azienda vitivinicola familiare da numerose generazioni.

    La famiglia Brun, da prima della Rivoluzione francese, sono sempre stati famosi bottai. Un paio di queste hanno appreso l’arte della spumantizzazione presso la Moët & Chandon di Epernay.

    Alla fine dell’Ottocento i consanguinei Brun dediti alla viticoltura e alla produzione di eccellenti Champagne erano oltre 120. Attualmente sono due le marche importanti presenti sul mercato: la René Brun e la Roger Brun.

  • Rohregger

    Nel suo lavoro in cantina Stephan persegue un obiettivo preciso: le caratteristiche intrinseche della natura, del vitigno e della posizione devono poter essere percepite nella bottiglia. Per arrivarci sono indispensabili molta pazienza, una lavorazione accurata delle uve e un lento affinamento nelle vasche di cemento o nelle botti di legno, che preferisce all’acciaio. In fin dei conti sono entrambi materiali caldi che respirano meglio, mantengono una temperatura costante e permettono una maturazione e un affinamento graduali.

  • Roland Champion

    Azienda vitivinicola familiare da quattro generazioni, nel cuore della Côte des Blancs.

    Piccolo viticoltore di Chouilly, André Champion nel 1951 fonda la sua azienda viticola. Gli succede Roland Champion, figlio del fondatore che, durante la sua gestione, acquisisce nuovi terreni da destinare a vigneti e da il nome alla prima gamma di Champagne dell’azienda con il proprio nome. A Roland succede il figlio François, affermato enologo che da qualche anno è affiancato dalla figlia Carole.

    Ettari vitati coltivati totali di proprietà: 18,00

    Suddivisi in quaranta parcelle posizionate nei dintorni di Chouilly, villaggio classificato Grand Cru della Côte des Blancs e Verneuil e Vandière, villaggi sulla riva destra della Vallée de la Marne.

    Vitigni : 90% Chardonnay, 2% Pinot Noir e 8% Pinot Meunier.

    Numero medio di bottiglie commercializzate in un anno: 85.000

  • Rolio Beer

    La Birra Artigianale è prodotta con materie prime di qualità: Acqua, Malto, luppolo e lievito. Questi ingrediedienti vengono miscelati dal birraio, per dar vita ad una bevanda vocata a trasmettere aromi, sapori ed emozioni. Il risultato potrà avere un'infinità di sfumature diverse proprio per emozionare chi la beve.
    Il birraio è un po' un sognatore che mette tutta la sua passione per creare qualcosa di unico da gustare, non da tracannare, la sua speranza è quella di non vedere più persone ordinare una "BIRRA MEDIA" proprio perchè ogni birra ha una sua identità.

  • Romano Dogliotti - La Caudrina

    I VINI CAUDRINA, tutti D.O.C., sono l'espressione di una lunga esperienza e di una notevole vivacità e capacità evolutiva. Caparbio come la maggior parte dei vignaioli langaroli,
    ROMANO DOGLIOTTI resta legato alla tradizioni
    ma con decisa apertura alle nuove tecnologie delle quali ha voluto dotare la sua nuova cantina.

  • Ronchi

    La ferme Ronchi a toujours été enracinée dans la région de Barbaresco et est bien consciente de la valeur de la viticulture de coteau. Elle cultive des vignes en propre et ne vinifie que les raisins de ses propres vignes, maîtrisant parfaitement la chaîne de production de la grappe à la bouteille.

  • Rosset

    Rosset è una cantina di recente fondazione che in pochissime vendemmie ha saputo distinguersi nel panorama vitivinicolo italiano e ha ben presto popolato le guide internazionali di settore per l’autenticità dei suoi vini. Nata da una costola delle Distillerie St. Roch nel 2001 in località Senin di Saint-Christophe, oggi la cantina è gestita da Nicola Rosset che, supportato dalla consulenza del giovane enologo Matteo Moretto, unisce sapientemente la ricerca e la riscoperta di vitigni autoctoni a un’interpretazione regionale di preziosi vitigni internazionali.  Il vigneto si estende per 7 ettari e comprende parcelle di Chardonnay, Cornalin e Syrah. Il terreno in parte collinare è posto in posizione soleggiata e risulta perciò particolarmente adatto alla coltivazione di questi vitigni.      I vini della cantina Rosset portano con sé una tradizione familiare che racconta un forte legame con il territorio e un’attenzione particolare alla salvaguardia dell’ambiente, nell’ottica di una continua ricerca nella crescita qualitativa e naturale dei propri vini.     ALTRE INFORMAZIONI Regione Valle d'Aosta (Italia) Anno fondazione 2001 Ettari vitati 7 Uve di proprietà 100% Produzione annua 30.000 bt Enologo Matteo Moretto Indirizzo Az. Agricola Rosset Terroir, Località Torrent de Maillod, 1/A - 11020 Quart (AO)

  • Ruggeri

    La Ruggeri possiede un piccolo vigneto di Cartizze e 20 ettari nel vicino Montello, 12 dei quali vitati a Pinot Grigio e Glera (tradizionalmente chiamata Prosecco). Circa un ettaro è dedicato alla Recantina, antico vitigno autoctono a bacca rossa recuperato dopo un lungo lavoro con l’Istituto sperimentale per la Viticoltura di Conegliano.

  • Ruinart

    La Maison Ruinart nasce nel 1729, nel cuore del XVIII secolo, in un momento in cui emerge in Francia una nuova arte del vivere. Il secolo precedente, quello del Re Sole Luigi XIV, aveva inventato una civiltà del fasto. Il secolo della Maison Ruinart inventa una civilizzazione del gusto. Un gusto fine ed elegante, leggero e sofisticato, delicato e raro, dedicato in tutto e per tutto ai piaceri dei sensi e dello spirito. Il vin de bulles è una delle migliori espressioni di questo periodo aureo, l’occasione per istanti eccezionali riservati a conoscitori e pochi eletti. È in questo clima di raffinatezza che Ruinart conosce i suoi primi successi, ed è qui che si forma il gusto Ruinart. Da allora in poi, non vi è stata una sola cuvée della Maison Ruinart che non portasse in sé le promesse di quest’arte del vivere alla francese.

  • Rustichella d'Abruzzo

    Rustichella d'Abruzzo nasce nel 1924 a Penne con il nome di Pastificio Gaetano Sergiacomo, ed oggi è il brand di pasta artigianale utilizzato dai migliori Chef del mondo.

  • Sabatini

    The love for the land of Tuscany and the passion for good Gin may seem distant things but not for those who know that the secret of the Juniper that grows in this land: it is considered the best in the world and is used in the most important Gins! An act of love for their land, son of the passion of the Sabatini family: Enrico, Filippo, Niccolò and Ugo. Hence the idea of consolidating the bond between the family and Tuscany, realizing the dream of producing a Gin with the flavor and tastes of this magical land! The protagonist is the Tuscan juniper together with eight other botanicals grown on the family estate in Villa Ugo and on the hills of Cortona.

  • San Michele Appiano

    S. Michele Appiano, la cantina innovativa sulla Strada del Vino, é annoverata non solo tra le migliori cantine altoatesine, ma anche tra le aziende leader a livello italiano.

    Con i suoi 350 soci, 380 ettari di terreno coltivato e 2,2 milioni di bottiglie vendute ogni anno, la Cantina S. Mcihele Appiano si é fatta un nome conosciuto ormai dal vasto pubblico.

  • Sandro Fay
    THE FAY AGRICULTURAL COMPANY was founded in 1973 by Sandro Fay who, starting from the small family wine production, decided to develop this business; since 1998 he has been supported by his children Marco and Elena. The company area is 15 hectares.

  • Saracco

    Agli estremi confini della provincia di Cuneo, dove le ultime colline di Langa si affacciano sul Monferrato, c'è uno dei paesi il cui territorio è per oltre il 90% della superficie agricola, coltivato a vite; Castiglione Tinella è per questo motivo uno dei comuni più vitati d'Italia.

  • Savart

    I Savart hanno l’azienda a Ecueil un piccolo e tranquillissimo villaggio situato nella parte nord-occidentale della Montagne de Reims e posseggono vigneti sia in questo comune che nel vicino Villers-aux-Noeuds per un totale di quattro ettari vitati, tre ettari coltivati a Pinot Nero e un ettaro a Chardonnay. Entrambi i villaggi sono classificati Premier Cru e noti per la capacità di conferire una raffinata espressione al Pinot Nero e allo Chardonnay freschezza ed energia. I Savart sviluppano il loro complesso concetto di terroir in quasi 50 piccoli appezzamenti diversi intorno ai due villaggi citati e in alcuni luoghi posseggono anche solo pochi filari di vite…. tutta questa diversità di suoli ed esposizioni diventa il comune denominatore e l’esponente di una produzione attenta alle differenziazioni, oltre che sensibile e caratterizzata dalle ricchezze che questa situazione porta nei vini.

  • Scagliola Giacomo

    L'azienda Scagliola Giacomo s.s. è fedele alla propria tradizione di azienda a conduzione famigliare. Proprio per questo motivo, Alessandro continua ad occuparsi della parte viticola, del controllo dei processi di coltivazione e della selezione delle uve e Piera, coadiuvata dalla figlia Alessandra, si occupa della parte gestionale.   Oggi sono quindici gli ettari di vigneti coltivati dall'azienda agricola Scagliola Giacomo e ogni singolo passaggio - dalla produzione, alla vinificazione - è curato con attenzione dalla famiglia Scagliola.
    L'amore per la propria terra, la professionalità e l'attenzione per i propri clienti sono i valori che hanno fatto di questa azienda vitivinicola una prestigiosa realtà nel panorama enologico italiano, e non solo.

  • Scagliola Sansì

    Da quattro generazioni la famiglia Scagliola è dedita alla coltivazione delle sue vigne con viticoltura sana, attenta e pulita; nel pieno rispetto della natura e dell'equlibrio biologico della vite, senza alcuna forzatura; con basse rese per ettaro.

    L'Azienda si estende per più 35 ettari di vigneti collocati tutti ad un altitudine di 350/400 m s.l.m. Da questi vigneti, a fianco dei classici Moscato e Barbera, si produce in quantità limitate anche Dolcetto, Cortese, Chardonnay, Grignolino, Monferrato Rosso e Brachetto e Pinot nero.

  • Schiavenza

    L'azienda agricola Schiavenza opera sul territorio di Serralunga d'Alba fin dal 1956.

    L'attività avviata dai fratelli Vittorio e Ugo Alessandria è ora seguita dal genero Luciano Pira, agronomo e cantiniere, coadiuvato dalla moglie Maura e dal cognato Walter.

    In passato la cascina con le terre circostanti erano di proprietà dell'Opera Pia Barolo; il lavoro veniva svolto da mezzadri detti "schiavenza": da qui il curioso nome dell'azienda.

    Attualmente l'azienda si estende su circa otto ettari di vigneti sul territorio di Serralunga d'Alba; possiede inoltre quattro giornate piemontesi nel comune di Monforte d'Alba in frazione Perno.

  • Scopone

    The family business, led today by Cristina Minari, was founded in 1996 with the first plant, to which others were added starting from 2000, thanks to the advice of the then consultant Giacomo Tachis who understood the great viticultural vocation of the company . It currently consists of 12 hectares in the south-eastern portion of the denomination mainly in Sangiovese and a small portion of Merlot, Cabernet Sauvignon and Syrah.

    The company is located on the side that overlooks Mount Amiata and faces the Val d'Orcia to the East, and then faces the South side up to the West. Thanks to its specific geographical position, the climate is generally mild and well ventilated with a high number of clear days during the vegetative phase: all this guarantees excellent conditions for a perfect health condition of the plants.

  • Sella&Mosca

    Più di un secolo é trascorso da quando due piemontesi amanti dell’avventura iniziarono a bonificare le terre sulle quali si estende oggi, per oltre 550 ha, il vigneto di Sella&Mosca ad Alghero. Un paesaggio incantevole, una terra ricca di promesse e l’incontro fortunato di due personaggi affascinati da una terra incontaminata: l’ingegnere Sella e l’avvocato Mosca.

  • Sergio Gozzelino

    In 1914, with the purchase of the first land, the history of the Gozzelino company began, which over the years has expanded to the current 30 hectares of property, located around Bricco Lu, a well-known hill in the town of Costigliole d'Asti. Today the fifth generation of winemakers is represented, a journey through time in which, to the traditional and loyal family clientele, he has added new market sectors (restaurants, wine bars, wineries) in Italy and abroad. The winery in the name of tradition is always open for those who come every year to buy "their" wine, a way to stay in touch with consumers.

  • Soldera Case Basse

    Case Basse è una tenuta nella zona sud ovest di Montalcino, il luogo dove si coltiva il vitigno Sangiovese Grosso, da cui si produce il famoso Brunello.
    Si estende per oltre 23 ettari ed è in una situazione ampelografica ottimale per il terreno collinare di origine eocenica,

    -          per l'altitudine: 320 metri,
    -          per l'esposizione: Sud-Ovest,
    -          per il clima asciutto, lungamente soleggiato, non nebbioso,
    -          per la limpidezza della luce.

  • Sottimano

    Nel 1975 Rino e Anna Sottimano acquistano la cascina Cottà e parte dei vigneti attuali. Ampliata poi negli anni seguenti con l'acquisizione dei vigneti nelle sottozone Curra', Fausoni e S. Cristoforo. A conduzione famigliare, da alcuni anni è entrato in azienda il figlio Andrea, enotecnico e la figlia Elena come coadiuvanti del padre Rino, titolare ed enologo. Attualmente coltiviamo 18 ettari a vigneto in territorio collinare ad alta vocazione viticola nella parte sud-occidentale del Piemonte denominata Langhe, nel cuore di Neive.
    La produzione e' costituita da 5 "cru" di Barbaresco: CurràCottàFausoniPajorè e Basarin, il Dolcetto Bric del Salto, la Barbera Pairolero e il Matè, vino rosso prodotto con uve brachetto.
    Vengono prodotte complessivamente 85.000 bottiglie suddivise in 20.000 Dolcetto d'Alba, 12.000 Barbera d'Alba, 20.000 Langhe nebbiolo, 6.500 Brachetto secco e circa 25.000 Barbaresco.
    Particolare cura viene rivolta al vigneto, in modo da avere, tramite rese basse delle uve, un'alta concentrazione che ci consente di produrre vini strutturati, di corpo e molto longevi.

  • Speri

    Famiglia storica della Valpolicella, l’azienda Speri è un’autorevole e fedele interprete dei vini della Valpolicella Classica, divenuta, per la sua continuità e il suo forte radicamento al territorio, un punto di riferimento dell’enologia italiana.

  • Steinhaus

    Nel 2017 le Agricole Gussalli Beretta realizzano una nuova importante acquisizione, la cantina Steinhaus in Alto Adige, in località Bucholz di Salorno. Un antico Maso datato 1700, circondato da 7 ettari di vigneto affacciati con splendida visuale sulla valle dell’Adige e vocati alla produzione di sauvignon blanc, gewürztraminer e pinot nero. Le vigne, posate su terreno calcareo tra i 500 ed i 600 metri di quota, godono di condizioni ideali per la produzione di vini equilibrati ed eleganti. La conduzione agronomica e la moderna cantina sono affidate alle sapienti mani di Federico Curtaz.


    La proprietà è attraversata dal sentiero Dürer, un’affascinante escursione che ripercorre l’itinerario affrontato nel 1494 dal famoso artista rinascimentale Albrecht Dürer.

  • Tassi Montalcino

    L’azienda Tassi, trova le sue radici nella figura di Guido Franci, capostipite della famiglia.

    Guido, nasce al Greppo nel 1910 e fin da ragazzino lavora come mezzadro per la famiglia Biondi Santi occupandosi delle vigne, della tenuta e delle svariate attività della fattoria. Tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60, dopo aver sperimento diversi tipi di attività tra cui l’uccellagione, decide di dedicarsi a tempo pieno all’apicoltura, da sempre sua grande passione, fondando l’azienda Franci. L’attività di famiglia cresce, così, ben presto, le aziende Tassi e Franci si fanno conoscere in tutta la zona fino a divenire una tra le aziende di riferimento, a livello nazionale, per la produzione di miele di qualità. All’inizio degli anni ‘90, Fabio Tassi, figlio di Franca Franci e Giuseppe Tassi, che già da anni ha preso le redini dell’attività familiare, rinnova i locali adibiti a vendita diretta di miele e inaugura la Drogheria Franci bottega specializzata in vendita di vini e prodotti di qualità del territorio migliorandola negli anni fino a divenire, qual è oggi, uno dei ristoranti di riferimento della zona.

    Spinto dall’amore per Montalcino e la sua terra, ereditato dal nonno Guido, e consapevole della necessità di una continua innovazione imprenditoriale, negli anni seguenti Fabio inizia a gestire la storica Enoteca situata all’interno della Fortezza di Montalcino a cui ha poi affiancato altre attività commerciali e ricettive di qualità cogliendo ogni giorno opportunità di crescita e miglioramento.

  • Tenuta dei Fiori

    Vigne che circondano tutta l’azienda, vigne storiche di Barbera di oltre 80 anni, vigne diMoscato, di Cabernet Sauvignon, di Chardonnay e un raro vitigno autoctono reimpiantato, salvato dall’oblio…il Gamba di pernice.
    Un vignaiolo definito dal giornalismo enologico eclettico ed estroso, un folle che avrà tanto successo per la sua attività che produce dei vini decisamente fuori serie e che ogni anno riesce a presentare sempre delle belle novità.

  • Tenuta dell'Ornellaia

    Era il 1981 quando fu deciso di creare, in una regione splendida e selvaggia della Toscana, la Tenuta dell’Ornellaia. Fin dal primo giorno l’obiettivo è stato quello di diventare culla di un vino d’eccellenza.
    Da allora, passione e dedizione, un terroir unico e lo straordinario microclima hanno portato le sue etichette di gran pregio a numerosi successi, ed il suo nome a essere annoverato tra le più importanti case vinicole del mondo.

  • Tenuta delle Terre Nere

    La proprietà è ubicata sulle pendici nord dell’Etna, entro la fascia collinare che si estende tra Solicchiata e Randazzo, storicamente di tutto il territorio Etneo la zona di elezione per i grandi vini rossi. La tenuta è composta da oltre 30 ettari frammentati in 10 appezzamenti in quattro contrade, con una superficie totale vitata di circa 27 ettari. Superficie che futuro prossimo contiamo di ampliare fino a 30-32 ettari. Eccezione fatta per circa 6 ettari recentemente impiantati, i restanti hanno tra i 50 e i 100 anni. Meno di un ettaro ha superato i 130-140 anni, sopravvivendo alla fillossera, ed è, dunque, franco di piede. I terreni degli appezzamenti sono di natura diversa e lo stesso è vero delle loro altitudini, che variano dai 600 ai 1,000 metri s.l.m.

  • Tenuta di Biserno

    Nel 1994, mentre stava cercando dei terreni per ampliare la sua Tenuta dell'Ornellaia, Lodovico Antinori ha scoperto i terreni di Tenuta di Biserno vicino Bibbona. Da quel momento il suo piano è cambiato, trovando nella composizione dei suoli, nell'esposizione dei vigneti e nella posizione dell'azienda degli ottimi spunti per un nuovo progetto, un sogno divenuto realtà.

  • Tenuta Garetto

    La Tenuta Garetto,ubicata nel comune di Agliano, prende origine agli albori del secolo scorso quando si presentò la necessità di rinnovare i vigneti debellati dal flagello della fillossera. Si trattò della sostituzione completa dei vecchi impianti. La zona di Agliano rientrava già allora (nei primi decenni del Regno d’Italia) nel cosiddetto “triangolo d’oro della Barbera d’Asti” tra il Tanaro ed il Belbo (comprendente i comuni di Montegrosso, Costigliole, Agliano, Castelnuovo Calcea, Vinchio e paesi limitrofi sino a Nizza a Sud ed Asti a Nord) in cui la coltivazione della medesima era pressoché in purezza; infatti in altre zone era pratica usuale alternare nei filari altri vitigni.

  • Tenuta il Falchetto

    Oggi l'azienda è guidata fieramente dai fratelli Giorgio, Fabrizio e Adriano Forno ed è composta da tre Tenute in Langa e tre nel Monferrato, su cui si coltivano nove varietà di vitigni differenti, tipiche del territorio e internazionali.

    Alla coltivazione dei vigneti viene dedicata grande attenzione in ogni fase della lavorazione, iniziando dalla potatura invernale fino alla sfoltitura dei grappoli estiva, tecnica manuale volta ad ottenere il controllo della quantità e qualità di uva prodotta per ogni singola pianta. I grappoli rimasti raggiungono così una maturazione uniforme e risultano molto più ricchi di aromi e colore. La vendemmia viene effettuata manualmente in tutti i vigneti.

  • Tenuta la Badiola

    La storia di Tenuta La Badiola è un tributo all’uomo e alla sua capacità di trasformare in meglio la realtà che lo circonda.
    E’ una storia attraversata da uomini illuminati, che hanno saputo riconoscere le potenzialità di una terra apparentemente aspra e rude, ma in realtà “buona” e generosa.
    Uomini visionari e coraggiosi che hanno saputo andare oltre il sentire comune per scoprire prima, e condividere poi, la bellezza e la bontà di un paesaggio drammaticamente autentico nella sua folgorante sincerità.

  • Tenuta L’Illuminata

    Tenuta L’Illuminata è la prima delle aziende vinicole di Guido Folonari, erede di una storica famiglia del vino italiana. Posta sulla splendida collina di La Morra, nelle Langhe, Tenuta L’Illuminata ha un’estensione complessiva di circa 11 ettari vitati.

    I suoi vigneti, posti ad un’altitudine di 250 metri s.l.m. possiedono caratteristiche privilegiate che, unite alla passione e professionalità del team, hanno permesso la creazione di vini di grande eleganza, tipicità e piacevolezza.

  • Tenuta Olim Bauda

    Questa prestigiosa realtà astigiana affonda le radici negli anni Venti. L’attuale sede, una bellissima casa padronale in cima a un bricco alle porte di Nizza, viene acquisita dalla famiglia Bertolino nel 1961. Per un po’ di tempo si porta avanti una florida realtà vinicola prevalentemente commerciale, poi la vera svolta, nel 1998: prendono in mano le redini i fratelli Dino, Diana e Giovanni, e Olim Bauda spicca il volo.

  • Tenuta Rapitala'

    La tenuta si estende per 225 ettari nel territorio che da Camporeale declina verso Alcamo, su dolci colline fra i 300 e i 600 metri, su una terra dove si alternano argille e sabbie. La perfetta esposizione e la composizione del suolo la rendono ideale per la coltivazione dei vitigni più pregiati.

  • Tenuta San Guido

    Il suo territorio si estende dal mar Tirreno fino alle colline dietro Castiglioncello, a 396 metri di altezza.

    La bellezza del suo paesaggio è nota: il suo tipico paesaggio, selvatico e dolce, gode di un incredibile microclima.

    ideale per i vigneti impiantati a Cabernet Sauvignon, e in parte utilizzati per coltivazioni estensive e tradizionali.

  • Tenuta San Leonardo

    Più di mille anni fa era un monastero, da oltre tre secoli è la residenza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga che ne sono appassionati custodi. Oggi la Tenuta San Leonardo è un giardino di vigne e rose protetto dalle imponenti montagne trentine che smorzano i freddi venti nordici, mentre il fondovalle accoglie e regala il tepore del lago di Garda. La Tenuta è un mondo antico dove le pazienti pratiche di cantina, ancora assolutamente artigianali, regalano vini che sono autentici gioielli dell’enologia italiana distinguendosi per freschezza, armonia ed un’innata eleganza.

  • Tenuta Sette Ponti

    Che questa zona dovesse essere votata alla produzione di rinomate eccellenze nel campo vitivinicolo era scritto nella sua Storia: negli anni ’50, furono le principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia d’Aosta a cedere i terreni alla famiglia Moretti.

    La storia di questa zona si intreccia così a quella delle sue eccellenze, nate dagli sforzi e dai sacrifici di una famiglia che ha sempre fatto del legame con il territorio, e del rispetto ad esso dovuto, un elemento basilare per la creazione di un prodotto dotato delle migliori qualità.

    Non a caso, nel 1716 fu addirittura il Granduca di Toscana, per mezzo di un bando, a denominare questa zona «area vitivinicola d’elezione», ossia territorio atto a produrre vini di qualità superiore.

    La punta di diamante di questa Tenuta rimane tuttavia lui: l’Oreno, vino di culto per molti estimatori, la cui superiore qualità è da anni premiata da numerosi riconoscimenti, sia nazionali che internazionali, si vedano le autorevoli riviste americane, Wine Spectatorche, non di rado, ha inserito l’Oreno nella sua personale classifica annuale dei migliori vini al mondo,Wine Advocate di Robert Parker per terminare con le Italiane Gambero Rosso e Bibenda.

  • Tenute Marco Felluga

    Le Aziende Marco Felluga e Russiz Superiore sono due prestigiose realtà vinicole del Collio che trovano nel loro rapporto con il vino - cominciato oltre cent’anni fa, nella seconda parte del 1800, in Istria - quella che si può considerare una vera dinastia di viticoltori, che ha saputo valorizzare le potenzialità di alcune uve e di territori vocati alla vite.

    Negli Anni Trenta, dopo la Prima Guerra Mondiale, Giovanni Felluga decide di trasferirsi in Friuli e più precisamente nel Collio. Marco, il penultimo dei sette figli di Giovanni, continua l’attività di famiglia e fonda nel 1956 l’Azienda omonima. A lui, formatosi fin da giovane alla prestigiosa scuola di enologia di Conegliano, si deve il percorso dell’innovazione, della qualità e della ricerca.

    L’equilibrio con cui è riuscito a utilizzare innovazione e tradizione, hanno fatto della sua azienda un punto di riferimento per tutto il territorio. Oggi, a proseguire sulla strada della qualità assoluta da lui tracciata è il figlio Roberto, che rappresenta la quinta generazione e che oggi conduce entrambe le Aziende: Marco Felluga a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) e Russiz Superiore a Capriva del Friuli (Gorizia).

  • Tenute Rade

    Behind the bottles of Tenute RaDe there is a winemaker, Daniele, who decided to create a line that represented his territory and the company founded by his father, Raimondo.

    Tenute RaDe unites not only the names of Raimondo and Daniele, but years of work and experience.

    The company is located in San Marzano Oliveto, in the heart of Monferrato.

    Combining the idea of revalorizing the territory together with the possibility of being able to use very large spaces, Raimondo and his son Daniele (hence the name Tenute RaDe) created a technologically advanced cellar, where Daniele takes care of all the winemaking phases.

    At Daniele's side is his wife, Ilaria, who has now become one of the pillars of the company, and part of the Cusmano family works with them.

  • Terre Astesane

    Le cantine sono dotate delle più moderne attrezzature di vinificazione, affinamento ed imbottiglimento. La potenzialità di lavorazione è su una media annua di circa 25.000 quintali di uva, ricevuta in cantina secondo una programmazione che consente di ottenere qualità differenziate e molto ben selezionate. Sia l'affinamento in vasca o in botti di legno, sia la stabilizzazione e l'imbottigliamento avvengono direttamente presso le nostre Cantine. Il ciclo completo di lavorazione rimane quindi sempre sotto il nostro diretto controllo, con conseguente garanzia di qualità e di affidabilità.

  • Terre da Vino

    Terre da Vino e' un'azienda che rappresenta una realtà produttiva con pochi confronti in Italia, situata a Barolo, nel cuore delle Langhe, con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.
    Una Cantina circondata da pittoreschi vigneti, situata nel territorio unico delle Langhe: una delle più rinomate zone viticole del mondo. Ma anche un'azienda che è baricentro di una realtà produttiva con pochi confronti: oltre 5.000 ettari di vigneto, coltivati da più di 2.500 piccoli viticoltori. Una base imponente che consente una produzione di qualità con punte di eccellenza.
    Un'ampia gamma di prodotti, da quelli conosciuti in tutto il mondo ai prodotti di nicchia, ma con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.
    La nostra sede è la Cantina di Barolo, simbolo di un'azienda al passo coi tempi che investe nel futuro, che esprime la passione per un mestiere antico ma in continua evoluzione.

  • Travaglini

    Nei vini Travaglini il territorio e la tradizione si fondono con la tecnica e l’esperienza. Il processo di vinificazione rappresenta un punto importante (dopo la lavorazione del vigneto) per ottenere un vino di grande qualità, unito ad una perfetta sanità delle proprie uve, controllate in vigna prima della vendemmia.

    La fermentazione avviene in vasche d’acciaio a temperatura controllata, in modo da preservare il profilo organolettico delle uve.

    L’affinamento obbligatorio avviene in modo tradizionale, ma in due tempi, prima in grandi botti di legno di Rovere di Slavonia, poi un breve periodo in contenitori più piccoli.

    Si mira così ad esaltare la tipicità e creare prodotti capaci di emozionare e di regalare ricordi del territorio e di cultura enoica del Nord Piemonte.

  • Trullo di Noha

    Trullo do Noha is a contemporary winery that however has its roots in ancient times, continuing today as yesterday the Apulian tradition and in particular the vocation of Salento. The estate is in fact located right in the heart of Salento, in Galatina, on the ancient remains of an old winery dating back to 1800, of which the original fermenters have been recovered. Completely renovated by the new owner, the plant now houses the Trullo di Noha winery and its passionate winemakers, with the mission of producing modern and usable wines, witnesses of an ancient rural culture, through gentle elaborations and the least interventionist possible.

    Since its foundation, the winery has chosen a path of sustainability and deep respect for the territory and the environment, organizing the entire production with modern equipment powered exclusively according to energy saving and renewable energy. The vineyards wind through the districts of Tripiedi, Romanizze, Credenzieri and Monaci and are grown in certified organic agriculture.

  • Tua Rita

    Quando, nel 1984, Rita e Virgilio decisero di acquistare quella che sarebbe diventata Tua Rita, quei terreni e quei fabbricati dovevano essere soltanto la cornice di un luogo dove vivere a contatto con la natura, coltivando la propria terra. Ma la spinta irrefrenabile della passione per il vino cambiò decisamente le cose.

  • Ugo Lequio

    At the beginning of the eighties he signed the first bottles of his production, personally selecting the grapes coming from six hectares of vineyards of the "Cascina Nuova", a farm located in the heart of the historic Gallina hill, once part of the great viticultural heritage of the lords of Neive Conti Riccardi Candiani, now owned by Marcarino.

    The precious experiences acquired over time, the research and experimentation in the vineyard and in the cellar, have contributed to making this producer the protagonist of that qualitative revolution which, in recent years, has led to the emergence of an elite wine culture.

    The belief that a great wine is born over time and that waiting, managed without anxiety, gives it class, importance and longevity, leads Ugo to place his bottles on the market only after a long and proper rest.

  • Umberto Cesari

    Umberto Cesari has been ambassador of Sangiovese in the world for over 50 years. Respect for the environment and tradition, combined with the most modern technologies are the core values ​​of the company which extends over 350 hectares on the hills of Castel San Pietro Terme.

  • Valentin Leflaive

    The Maison Valentin Leflaive is a young family business, located in the Côte des Blancs region and produces high-end Champagne, typical expression of an extraordinary terroir. The sweet sunny exposures and the soils made up of outcropping gypsum and limestone banks proved to be perfect for the cultivation of Chardonnay, which here is expressed with a connotation of refined finesse and a fresh, savory and mineral profile.

    The domaine was created in 2015 by Valentin Leflaive, son of Olivier, one of the most famous producers of Burgundy. In addition to an in-depth knowledge of the characteristics of Chardonnay, acquired among the vineyards of Burgundy, Valentin was also able to count on the collaboration and precious advice of Erik De Sousa, one of the most esteemed winemakers of Champagne and great interpreter of the terroir of Avize and Oger . Starting from these assumptions, combined with passion and desire to produce great Champagne, the Maison Valentin Leflaive has managed in a few years to establish itself among the most interesting new realities of the Côte des Blancs.

  • Valfaccenda

    Valfaccenda rises on the hills of Roero, a geographical and historical region of Piedmont, located north of the province of Cuneo and a Unesco heritage site since 2014. The company, founded in 2010, is managed by the couple Luca Faccenda and Carolina Oggero; the two, in fact, renovated their grandfather's old farmhouse and, later, restored the family vineyards of arneis and nebbiolo.

    Luca is an oenologist and has gained experience in a prestigious cellar in Barolo, while Carolina, before venturing into this business, worked in Turin as a graphic designer, so much so that today she is the one who designs the labels of their wines; the two currently manage about 4 hectares of vineyards and carry out a totally artisanal wine project. Their vineyards are divided into two vineyards, that of Santo Stefano Roero which, facing south, produces rich and fully ripe grapes, and that of Val Faccenda, which faces east.

  • Veuve Clicquot

    Uno Champagne da leggenda. Tutta la storia di Veuve Clicquot è caratterizzata da vini mitici, prodotti unici in grado di rispettare la richiesta di qualità che è sempre stata la forza che ha guidato Madame Clicquot nel corso degli anni.
    Fedele a questo patrimonio, la Casa è orgogliosa del suo motto: “Una sola qualità, la migliore” e conduce oggi come allora questa ricerca della qualità, assicurando così la continuità dello stile Veuve Clicquot: la forza e la complessità.

  • Viberti Giovanni

    La storia della cantina Viberti Giovanni affonda le sue radici quando il Cavalier Antonio Viberti acquista l’omonima locanda del Buon Padre. Correva l’anno 1923 e Antonio cominciò a produrre vino nello scantinato del Buon Padre con l’unico scopo di fornire i vini per gli ospiti della sua Locanda.

  • Vie Di Romans

    L’impegno della famiglia Gallo nel mondo della vite e del vino è iniziato oltre un secolo fa e si è manifestato nel tempo attraverso il lavoro e la dedizione di persone quali Basilio, Stelio, Gianfranco e i loro familiari.
    Dal 1978 l’azienda è condotta da Gianfranco che attraverso rigorose e audaci scelte viticole, unite ad un’attenta interpretazione enologica ha affermato uno stile qualitativo di grande personalità, che ha contraddistinto l’azienda Vie di Romans nell’ultimo ventennio.
    Tappe importanti di questo ultimo percorso storico sono state: nel 1978 primo imbottigliamento e prima etichetta commerciale, 1982 inizio di un ciclo di ammodernamento viticolo rivolto all’alta qualità, 1989 la realizzazione della nuova cantina costruita su tre piani, 1990 vinificazione delle uve distinte per cru di provenienza, 1992  uscita commerciale dell’annata ’90 e da questa data in poi i vini bianchi verranno sempre commercializzati due anni dopo la vendemmia

  • Vietti

    I vini Vietti nascono nei vigneti di Castiglione Falletto, nel cuore della zona del Barolo. Il terreno in questa zona è sabbioso calcareo, e dona proprietà uniche ai vini.

  • Vigna Quaranti

    A farmhouse, land, three partners and a passion for the good things in life… the journey that in 2009 will lead Pietro Cioli, Francesco Baghi and Guido Natale to the creation of Vignaquaranti begins in 2007. The renovation of a farmhouse in Quaranti (Asti) in 2007 and the proximity to local winemakers renews in Pietro Cioli the ancient passion for wine.

    From the meeting with Francesco Baghi and Guido Natale, both interested in keeping the land alive and in the production of wine, the "Vignaquaranti" project took shape and was carried out in 2009.

    Responsible for the vinification is the oenologist Guido Beltrami, who offers wide-ranging expertise and suggestions. With the harvest of September 2011 the vineyards come back to life and with the bottling at the end of June 2012 the production of Vignaquaranti begins in its own right.

  • Vigneti Massa

    Walter Massa è un vignaiolo indipendente e coraggioso che, dagli anni ’70 alla guida della cantina familiare, è riuscito a cambiare e rilanciare il volto enologico di un intero territorio, quello dei Colli Tortonesi. Il più grande merito di Walter Massa, diventato una figura quasi leggendaria e considerato da tanti colleghi come un maestro, è stato quello di riscoprire un vitigno autoctono che rischiava l’estinzione, il Timorasso, intuendone le grandi potenzialità e ricavandone vini memorabili.

    Vigneti Massa è il nome della cantina familiare, fondata dagli antenati di Walter nel 1879, che oggi vanta un proprietà di 23 ettari sulle colline di Monleale, a circa 300 metri di altitudine. Troviamo i vitigni tipici del territorio: Barbera, Croatina, Freisa ma soprattutto il Timorasso, a cui sono riservati ben 10 ettari. In linea con la lunga tradizione familiare e territoriale, questi vigneti sono coltivati scropolosa attenzione e tanto buonsenso contadino, limitando al minimo i trattamenti. Nemico di ogni forma di burocrazia e sempre controcorrente, Walter è convinto che il vino si faccia in vigna e in cantina e non con marchi e documenti, per questo ha scelto di non ricorrere a denominazione per molte sue etichette, forte della sua fama consolidata di vero artigiano del vino.

    Il cardine della produzione di Walter Massa è rappresentato dal Timorasso, che con il nome di Derthona si è ormai imposto in tutta Italia come vino bianco tipico dei Colli Tortonesi. Non mancano però neanche grandi vini rossi, prodotti con Freisa, Barbera o Croatina, si tratta in questo caso di vini unici e non convenzionali, frutto della maestria e dell’estro creativo di Walter Massa: vere e proprie perle enologiche di un territorio dalle altissime potenzialità. 

  • Villa Bucci

    La nostra famiglia si occupa di agricoltura dal 1700 ed è originaria di Montecarotto, uno dei Castelli di Jesi, nella regione Marche.
    L' Azienda Agricola ha una superficie di circa 350 ettari e una produzione diversificata: grano duro e tenero, mais, bietole da zucchero, piselli, colture da seme, girasoli.
    I Vigneti di Verdicchio del Castelli di Jesi DOC coprono circa 25 ettari in zona DOCClassica. Più 6 ettari di uve rosse Montepulciano e Sangiovese che rientrano nella DOCdel Rosso Piceno.

  • Villa Diamante

    Villa Diamante is a three-hectare winery just in Montefredane, a favorite place for growing the Fiano grape. Antoine Gaità was one of the best interpreters of this vine. Having passed away at just 60 years of age, he leaves behind a legacy as a true winemaker, the one who first began to treat Fiano with white gloves. First wood but then only steel, rest on the lees, interventions reduced to a minimum both in the vineyard and in the cellar. A traditional work based on the belief in the relationship between the winemaker and the vineyard because Antoine was one of those firmly convinced that the only way to taste the land is to drink wine. The Fiano area thanks you.

  • Villa Giada

    L′Azienda Agricola Villa Giada proviene da oltre due secoli di impegno nella conduzione dei vigneti. Il nucleo storico della cantina, dove oggi abbiamo l′affinamento in botti, é stato costruito nel 1790. Nel 1940 la prima trasformazione con la costruzione di una nuova parte di cantina per produrre Moscato d′Asti, la cui lavorazione richiedeva un notevole sforzo tecnologico. In Piemonte si affermano i vini della tradizione, Nebbiolo, con Barolo e Barbaresco e Barbera, grandi rossi da invecchiamento. Si definiscono le zone più vocate per la produzione della barbera, ed il paese di Agliano Terme, dove abbiamo i nostri vigneti, è riconosciuto come il miglior terroir. Lí nascono i grandi crú che oggi fanno della Barbera un′importante vino nel panorama enologico italiano. La cantina è oggi equipaggiata con le migliori attrezzature che la tecnica enologica possiede, ed è qui che la tradizione e la moderna tecnologia si fondono per ottenere vini che riescono a trasmettere al meglio il carattere del territorio. L′affinamento é effettuato nella vecchia cantina scavata sotto la casa padronale piú di due secoli orsono: permette di mantenere la temperatura costante attorno ai 14° - 16° C e l′umiditá ottimale attorno all′ 80%.

  • Villa Raiano
    Villa Raiano was founded in 1996 in the old oil mills of the Basso family, owner of the company in the Raiano hamlet of the municipality of Serino (AV). Built in 2009, it is the heart of our company. A structure perfectly integrated into the surrounding environment, surrounded by vineyards and woods. On top of it a panoramic terrace overlooking a wonderful valley carved by the river Sabato which descends proudly from Monte Terminio.
    Villa Raiano owns 27 hectares of vineyards, conducted following organic methods, certified since 2011, in all the designations of origin of the province of Avellino. Within them we looked for vineyards that could give us high quality results but very different from each other. We believe, in fact, that the real strength of this land is the difference and it is this characteristic that we try to enhance in our productions.

  • Villa Sparina

    Azienda vinicola di Monterotondo, in Piemonte, nel cuore della celebre zona del Gavi a Denominazione di Origine Controllata
    e Garantita, dove la coltivazione delle uve è legata a questa terra e alla vita della gente da tempi immemorabili.

    Qualità, personalità e grandi vini. Questa è oggi Villa Sparina, l’azienda vinicola fondata negli anni ’70 dalla famiglia Moccagatta. Azienda che da sempre
    ha messo il territorio al centro del proprio progetto con l’obiettivo di valorizzare la storia e la cultura legate alle uve del luogo. 

    Villa Sparina comprende 100 ettari di proprietà, dei quali 70 coltivati con vigne autoctone, dedicate alla produzione di vino Gavi e Barbera.
    E, se è vero che i grandi vini si fanno essenzialmente nel vigneto, tutti i possedimenti sorgono su un terreno ottimale, hanno un’esposizione eccellente 
    e godono di un clima dolce e temperato. 

  • Vini delle Isole Minori

    Sono vini autentici e produrli richiede fatica, sono espressioni della geniale operosità dell'uomo isolano costretto dalla natura ad accontentarsi di quanto l'ambiente gli offre.
    L'isola è un mondo a sé nel quale le diverse tipologie di viti, presenti da tempi remoti, hanno sviluppato caratteri peculiari, adeguandosi miracolosamente ai vari climi e alle differenti situazioni geologiche. Nelle isole minori questa selezione è stata ancora più dura, i risultati ancora più originali. Questo progetto riguarda vini prodotti su piccole isole di tutto il Mediterraneo.

  • Vouette&Sorbée

    Le vigne, con un’età media di 21 anni, affondano le loro radici in un terreno di 5 ettari del giurassico superiore. La vendemmia è manuale e si sviluppa in circa 3 settimane. Da questo punto tutto è semplice: senza pompaggio, il succo viene travasato in fusti da 400 litri, parti o botti, a scelta. Le fermentazioni sono dovute ai lieviti presenti sulla fioritura delle bacche. L’élevage prosegue fino a primavera quando avviene naturalmente la fermentazione malolattica. Tutte le operazioni di cantina sono fatte da persone che lavorano i vigneti della zona, pienamente consapevoli, coinvolti e orgogliosi di se stessi.

  • Weingut Eichinger

    Birgit Eichinger è una viticoltrice che interpreta con precisione, solidità e fantasia senza perdere d'occhio la tradizione, il suo terroir d'elezione il Kamptal. Nei suoi vini troviamo caratteristiche che incarnano l'eleganza, il carattere deciso, e la profonda autenticità della sua visione enologica. L'azienda nasce nel 1992 e il percorso di crescita è continuo e costante, attualmente si estende su 15 ettari vitati nei quali vengono allevati il Grüner Veltliner, il Riesling, una piccola percentuale di Chardonnay e il Roter Veltliner. Ogni vino prodotto ha un filo diretto con l'espressione della varietà e riflette la delicata simbiosi del clima, del suolo e delle viti nella sua forma più pura. Ogni vino porta il sigillo inconfondibile del luogo di origine: il Kamptal.

  • Wolfrest Gin

    Wolfrest Gin nasce dalla selezione di sette botaniche tutte coltivate e raccolte in Italia. Piante e frutti tipici del territorio italiano e del  clima mediterraneo. Partendo dal ginepro umbro passando per la riviera Ligure con l'arancia dolce di Pernambucco si arriva in Piemonte dove vengono raccolte le altre cinque botaniche: La nota dolce e fiorata viene regalata dai fiori di sambuco, ma sono proprio le essenze delle Langhe  le più caratterizzanti. La regina indiscussa è la nocciola delle nostre colline  che si armonizza alla perfezione con alloro, timo e rosmarino selvatico provenienti da Montelupo Albese. La scelta delle botaniche non è casuale, questo Gin Italiano nasce tra i pendii e i territori di un viaggio immaginario, quello del lupo italiano, che dagl'anni 70 ha cominciato il suo cammino dagl'Appennini del centro Italia, fino alle Alpi, vicino a noi nelle Langhe.

  • Zenato

    La produzione di Zenato è contenuta ben al di sotto del limite massimo consentito dal disciplinare, per enfatizzare la qualità dell’uva attraverso un lavoro di massimo rigore e cura del vigneto. Ogni vendemmia si tiene rispettando i tempi naturali e le conoscenze della tradizione, pur avvalendosi di metodi innovativi.
    Le uve vengono raccolte con estrema cura, per mantenere intatto il prezioso nettare di ogni grappolo. All'interno delle cantine, il mosto viene custodito in grandi tini per favorire la fermentazione ottimale di ciascun tipo di vino Zenato, successivamente affinato, invecchiato ed imbottigliato.

  • Ziliani Chiara

    L'azienda si estende su una superficie totale di 15 ettari interamente compresi nell'importante zona di produzione delle bollicine "FRANCIACORTA DOCG". Occupa una piccola collina di origine morenica nel comune di Provaglio d’Iseo nel cuore della FRANCIACORTA posta a 240 m. sul livello del mare e, presenta diversi appezzamenti terrazzati collegati tra loro da scarpate e strade interne. I vigneti attualmente in coltivazione occupano una superficie di quindici ettari, presentano una giacitura collinare con un dislivello massimo di 50 metri ed una esposizione da est a sud-ovest. Questa situazione pedologica risulta particolarmente importante per la diversa vocazionalità dei singoli appezzamenti che presentano infatti caratteristiche microclimatiche diverse. L'interpretazione di questi fattori (terreno-esposizione-clima) e la scelta dei diversi cloni permette all'azienda di ottenere una produzione diversificata e di alta qualità.

  • Zillinger

    Herbert Zillinger si trova in Ebenthal (distretto di Gänserndorf) nella Weinviertel (Bassa Austria) - regione vitivinicola più produttiva dell’Austria con 15.800 ha di vigneti. Il terreno è marnoso-calcareo con presenza di rocce di gneiss, granito, pietre arenarie e tipici sedimenti di loess (uno strato di sabbia fine simile a limo composto da silicati, quarzo, feldspati, mica e altri minerali). Il clima è continentale per temperatura e oceanico per umidità, con temperature medie annue abbastanza basse (9-10°C) e precipitazioni sostenute(400-600 mm). Tutti questi fattori conferiscono ai vini grande eleganza, mineralità, acidità e complessità aromatica.
    Le caratteristiche che contraddistinguono la cantina sono: grande qualità e diversità produttiva (vengono privilegiate le varietà autoctone come Gruener Veltliner e Traminer) e coltivazione condotta secondo agricoltura biologica.
    Le varietà d’uva coltivate sono: Gruener Veltliner, Welschriesling, Chardonnay, Weissburgunder (Pinot Bianco), Sauvignon Blanc, Traminer e Zweigelt